Dicembre 2009 - Comune di Imola

Percepiamo nei bambini il desiderio di conoscere questo nuovo ambiente tanto citato e la
voglia di iniziare un percorso nuovo che li fa sentire grandi e li attornia di piccole ma inebrianti
responsabilità. I genitori sono contagiati dal loro entusiasmo e da questo forse rassicurati
rispetto alle incertezze e ai timori che tutti i cambiamenti che coinvolgono i propri figli
possono causare.
Nonostante ciò, in questa occasione nessuno ci trasmette ansia attraverso domande o
descrizioni eccessivamente particolareggiate del proprio bambino. Nell'aria c'è il desiderio di
vivere appieno questo pomeriggio per quello che è. Per i genitori un'occasione per avvicinarsi
a quello che per i futuri tre anni sarà un importante percorso di vita dei loro figli. Per noi
insegnanti un momento per trasmettere ad adulti e bambini il nostro desiderio che tale
percorso sia un percorso di benessere. Per i bambini un momento per comunicare la voglia
di crescere in un ambiente adeguato ai propri bisogni. E, se vogliamo, sogni.
Fin dai primi inserimenti, abbiamo riscontrato gli effetti positivi di questa esperienza. I
bambini, anche se brevemente, avevano già vissuto materiali, ambienti e persone. Il ricordo
di quel bel pomeriggio ha accresciuto in loro, da lì alla data di inserimento, il desiderio di
tornare.
L'importante messaggio di accoglienza che volevamo trasmettere era puntualmente passato
e ci è sembrato che una piccola parte del delicato momento dell'inserimento fosse già stata
compiuta. A tutt'oggi, in novembre, le nostre tartarughe ricordano col sorriso particolari di quel
pomeriggio.
Un vero successo.
Anche questa è accoglienza?
► Qualcosa attorno a un progetto alimentare ◄
a cura del Collettivo del nido Scoiattolo
Non è certo una grande novità sostenere che al nido, se vogliamo fare un buon lavoro con i
bambini, accompagnandoli lungo il loro percorso di crescita, abbiamo bisogno di collaborare
con i genitori. Quante volte ci siamo detti e ripetuti che “accogliamo un bambino (o una
bambina naturalmente) insieme con la sua famiglia”?
Sul tema si sono versati fiumi di inchiostro, è bene riconoscerlo.
Quindi non si può dire che la nostra esperienza di “merende insieme”, fatta durante lo
scorso anno scolastico, rappresenti una innovazione epocale, ma ci fa piacere raccontarla
perché è stata per tutti quelli che l'hanno vissuta, i genitori, i bambini e tutto il personale del
nido, un'esperienza gradevole, fatta di incontri rilassati e divertenti, di chiacchiere non troppo
impegnative, ma nemmeno banali.
Abbiamo imparato che si possono imparare molte cose anche (e forse soprattutto) quando si
svestono i panni, sempre un po' rigidi, del professionista serio e competente.
Nelle situazioni meno istituzionali, ci si incontra decisamente meglio e ci si capisce di più.
Per un intero anno è stata sospesa l'attività del Centro per bambini e genitori e noi ci siamo
trovate ad avere a disposizione locali attrezzati per accogliere bambini e adulti insieme, che
rischiavano di restare decisamente sotto-utilizzati.
Se anche erano stati pensati per far incontrare altri genitori e altri bambini, che cosa ci
impediva di servircene con i bambini e i genitori del nido? Non poteva essere una buona
occasione per organizzare dei momenti insieme, un po' diversi dalla solita assemblea, che