Manoscritto ANNO 2008 - Aurelia della Croce

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Venerdì 27/06/2008 Mentre pregavo le coroncine care a Gesù, vidi la profondità dell'inferno, dove c'erano circa 15 uomini disposti a semicerchio e due passi in avanti c'erano 5 uomini. satana alzò la testa e mi guardò e mi fece capire dal suo sguardo che li voleva nascondere. Io gli dissi: «Lasciali stare! Questi sono miei! Ora parlerò a Gesù!». Quelle creature mi guardavano e satana rimase come pietrificato che io già gli avevo strappato quelle anime. Gesù mi ha detto che tutti quelli che guardo vanno a Lui ed io ho offerto le preghiere a Maria, che va come il vento per tutto il mondo e piange sangue di continuo sia per i grandi che per i piccoli. Stavo pensando come aiutare una famiglia che è in pericolo e ho sentito una donna dell'inferno che mi disse ridendo: «Questi non salgono, ma scendono da noi!». Ed io le dissi: «No, sorella, questa famiglia salirà e anche tu salirai nel nome di Gesù e di Maria!». Vidi arrivare il gorilla mostruoso che l'uomo non vede, stese la sua zampa e prese un uomo con due dita. Io lo comandai dicendogli nella mia mente: «Lascialo, che ora chiamo a Gesù!». Subito vidi arrivare un Angelo grande con le ali che toccavano quasi fino a terra, stese la sua mano e prese quella creatura che per lui era piccolo come un neonato. Mi guardò, stese le ali e portò via quella creatura. Mentre si alzava in volo, sentii il forte battito delle sue ali. Subito mi è apparso come un lampo e solo per un attimo Gesù confido in te, che mi ha dato un cestino che conteneva qualcosa di prezioso, dicendomi: «Tieni! Questo è tuo!». Grazie Gesù! Sabato 28/06/2008 Verso le 9:00 sono venute due persone da Lamezia Terme per chiedermi aiuto, ma non hanno fatto nessun cenno a Gesù o a Maria. Volevano aiuto da me, ma io dissi loro: «Io non sono niente, è Gesù il guaritore. Seguitemi e vediamo cosa vi dà Gesù». Quella sorella mi diceva che seguiva la Chiesa e i Sacerdoti. Io le dissi: «Io ti dico di andare in Chiesa, di pregare, di seguire i Sacerdoti. Nel momento della Consacrazione appare Gesù e se tu lo vuoi vedere, segui Gesù e ama il prossimo. Devi aprire il cuore a Gesù, se no cosa vai a fare nella casa di Dio? Non si può seguire Dio e mammona. Devi cercare chi guarisce l'anima, non il corpo. Qualsiasi corpo è pieno di peccati e in Chiesa si va con rispetto e per pregare, se no, sorella, l'uomo nero è sempre con voi. Se vuoi conoscere Gesù Crocifisso, seguilo, non come vuoi tu, ma come vuole Cristo». Dopo aver loro parlato, se ne sono andati via. Appena hanno chiuso la porta, mi sono trovata davanti il gigante mostruoso con il viso incappucciato e mi trasmetteva un grande terrore. Alle 13:00 satana mi disse: «L'autistaaa!». Io ho continuato a pregare. Mentre pregavo la decina a San Francesco di Paola, mi è apparsa una barca a vela in mezzo al mare e barcollava a destra e a sinistra. Grazie San Francesco! Ti prego, aiutami! Domenica 29/06/2008 Durante la preghiera con il gruppo Gesù mi ha dato tante sofferenze e vidi il Sacro Cuore di Gesù con le braccia aperte. Dopo un po' mi è apparso un albero di luce bianca splendente. Quell'albero si è aperto ed è apparsa la Madonna con il manto lungo che brillava. Era piena d'amore e mi apriva le braccia. Che gioia ho provato nel mio cuore! Poi ho sentito un po' di dolore. Grazie Gesù, libera le anime! Lunedì 30/06/2008 Alle 8:00 sono andata nella Chiesa dell'Immacolata per la Santa Messa e alla Consacrazione vidi un elicottero di luce carico di anime che scendeva a terra. C'erano Santi Papi, S. Cardinali, S. Vescovi e tutti mi facevano segno e mi guardavano. Io dissi loro: «Vi amo con il cuore del mio amore Gesù!». Alle 11:30, mentre pregavo, satana mi disse: «Ma ora tu fai sul serio?» io non gli ho dato retta e gli dissi: «Vai via in nome di Dio!». Subito mi è apparso San Francesco di Paola con il cappuccio sul capo. In mano 48 Manoscritto ANNO 2008 aveva un palo lungo con il quale doveva picchiare satana. Ti amo, San Francesco, aiutami! Alle 15:00, mentre pregavo, tutto ad un tratto mi è venuto un tormento alla testa che non si resisteva. Ho capito che era satana. Ho detto a Gesù: «Grazie Gesù, salva le anime!». Subito lo vidi con il corpo di uomo e la testa del coccodrillo. Mi ha guardato ed è sparito. Subito lo vidi nella profondità dell'inferno trasformato di drago. Il tormento che avevo è aumentato ed io offrivo per la liberazione dei condannati. Mi sono dovuta mettere a letto e il maligno faceva vedere il suo volto mostruoso ad un palmo di mano da me. Io sono saltata e mi disse: «Come va? Va bene?». Io gli dissi: «Sì che va bene! Almeno posso offrire qualcosa a Gesù. Offro queste sofferenze per le anime che tu torturi». E subito sparì. Grazie Gesù! Mentre recitavo una corona di Credo, ho sentito la voce di una donna dell'inferno che aveva avuto la liberazione e mi disse: «Grazie Aurelia!». Grazie Gesù! Mentre ero al telefono con mia figlia Maria e lei mi parlava del S. Papa Benedetto XVI e mi diceva tante cose belle, ho avuto una grande gioia. Ho visto il S. Papa Benedetto XVI per due volte e mi guardava. Che gioia vederlo da vicino! Grazie S. Papa Benedetto XVI, vi amo con il cuore che mi ha dato Gesù! Grazie Gesù amor mio di quello che tu mi dai! Martedì 01/07/2008 Alle 5:30 mi sono messa in preghiera e ho recitato le lodi e le 4 Sante Corone. Alle 7:30 sentivo il mio corpo che non si reggeva in piedi, ma alle 8:00 dovevo andare in Chiesa. Subito vidi la profondità dell'inferno, dove c'era satana che apriva la bocca di un giovane, gli versava una bottiglia piena di veleno e lo trasformava in un mostro. Ad un altro giovane versava il veleno con una siringa che la infilava in più punti della fronte, nel midollo e in tante parti e gli faceva crescere i capelli in modo smisurato e lo faceva diventare mostruoso. Poi li possedeva e li faceva camminare piegati in giù con la testa vicino ai piedi. Una donna l'ha trasformata in una cavalla bianca e si divertiva su quella creatura. Riflette, ne avete morti? E se ne avete, sapete dove sono? Aiutatemi a pregare, perché c'è mancanza di preghiera. Si fanno solo parole e si chiede solo la guarigione del corpo, mentre il corpo vero lo lasciamo perire e Gesù soffre e aspetta che ci convertiamo. Subito mi è apparso il Sacro Cuore di Gesù con il mantello rosso e il cuore grande sopra il petto che brillava di una luce piena d'amore. Mi ha aperto le braccia, mi ha guardato e quasi voleva abbassarsi per abbracciarmi come si prende un bambino. Subito mi è apparsa la Madonna della medaglia miracolosa con le braccia aperte e con i raggi di luce bianca che uscivano dalle sue mani. Grazie Gesù e grazie Maria, portatemi dal S. Papa Benedetto XVI! Verso le 12:00 vidi la profondità dell'inferno, dove c'era satana trasformato in un grosso bue. Lui sa che io lo vedo, ha girato la testa, mi ha guardato e ha aperto la bocca. Io gli dissi: «Grazie che stai facendo tanto rumore! Tu stai toccando grandi e piccoli ed io nel nome di Gesù piano, piano te li toglierò. Vai, cammina ancora! Che si compia la volontà di Dio!». Grazie Gesù! Mentre pregavo l'orazione di San Gregorio per la liberazione di un'anima condannata e dicevo: «...quando il tuo cuore si è spaccato per l'oceano del tuo dolore...», subito satana mi disse: «Quando il dolore del tuo sceriffo...». Quante volte dice le verità e quante volte dice le menzogne! Io gli dissi: «Vattene!». Questa preghiera libera le anime dei Purgatori e dell'inferno e lui viene a disturbarmi. Grazie Gesù, ti amo! Alle 15:00 pregavo la Via Crucis e satana parlava di continuo senza farsi capire. Ho pregato così: «Gesù, Mammina, aiutatemi, perché lui parla e non mi fa pregare!». Subito vidi arrivare a cavallo San Giorgio con la lancia. Scagliò la lancia contro satana e dopo averlo fatto cadere a terra, l'ha calpestato con gli zoccoli, facendolo diventare uno straccio. Il cavallo e San Giorgio mi guardavano. Grazie San Giorgio! Mercoledì 02/07/2008 Alle 4:00 vidi l'inferno, dove aveva fatto uno sterminio di anime. Vidi un vescovo inchiodato alla croce con un chiodo tra il braccio e il petto sia a destra che a sinistra, un

altro dentro il gomito, a destra e a sinistra e le sue mani pendevano come uno straccio. Uomini che dite di amare a Cristo, vi vorrei far vedere quello che ho visto io! Se amate Cristo, perché non vi fermate di peccare? Gesù vi ama, non con il vostro amore, ma con l'amore vero, quello del Padre suo. E noi lo portiamo sul Calvario! Mio Gesù, perdona! Alle 8:00 sono andata nella Chiesa dell'Immacolata per la Santa Messa. La Chiesa era quasi vuota, c'erano solo circa 12 persone e satana faceva festa. Vidi satana prendere un vescovo condannato, l'ha rinchiuso dentro una gabbia dalle sbarre grosse. Gli mise la testa fra due sbarre, le ha strette, ha acceso un fuoco che ha arroventato le sbarre e l'ha lasciato così abbandonato e il suo corpo diventava tutto bruciato. Cercava di liberarsi con le mani, ma le sbarre erano grosse e infuocate. Io chiesi a Gesù qual è il peccato per il quale ha ricevuto questa condanna e il vescovo rispose: «Quello che si semina, si raccoglie». Io gli dissi: «Pregherò per te, fratello!». Alla Consacrazione vidi un cono pieno di Santi Papi e davanti c'era il S. Papa Giovanni Paolo II dalle spalle giganti. Parlavano fra di loro e mi davano sguardi. Grazie Santi Papi! Rientrata a casa mi ha telefonato mia figlia Maria, che mi ha parlato del S. Papa Benedetto XVI e alla fine mi è apparso che mi guardava. I suoi sguardi erano fermi come una roccia. Gesù, ti amo! Quando mi mandi ai suoi piedi? Alle 14:20 vidi la profondità dell'inferno, dove c'era satana che spogliava un sacerdote e poi lo vestiva di nuovo per farlo predicare dal pulpito e tutti i condannati dovevano ascoltarlo. Anche satana lo ascoltava e quel sacerdote mi guardava. Io dissi a satana: «Nel nome di Gesù te lo toglierò!». A queste parole, vidi i denti di satana diventare verdi, la sua lingua si trasformò in una balena che saltava nell'acqua e spalancava la bocca. Poi gli dissi: «Te l'ho detto: li voglio tutti, ma in particolare i sacerdoti, i vescovi, i cardinali, i monaci e le suore». In mezzo a quelle anime c'era una suora vestita con l'abito che stava parlando con un'altra suora giovane. Gesù, ti prego, so che la tua giustizia è per tutti, ma ti prego di liberarli per il loro tormento. Gesù mi ha liberato 6 vescovi e quando sono usciti mi mandavano baci. Ma ancora ci sono tanti vescovi e due papi, ma nel nome di Gesù, offrendo le mie misere preghiere, li farò liberare. satana per farmi dispetto prese un uomo e dopo averlo frustato in tutto il corpo, l'ha inchiodato in croce mettendo i chiodi nella faccia, nel petto a destra e a sinistra, nei muscoli delle braccia. Le mani pendevano e gli pendeva la testa. L'aveva ridotto ad uno straccio. Poi prese un sacerdote, lo tagliò dalla vita a due metà. Poi mise la metà di sopra appoggiata per terra, gli tagliò le braccia dai gomiti e lo lasciò in un tormento e un lamento continuato. Io vi parlo come una mamma: attenti, non fate la volontà vostra, ma fate quella di Dio! Questa vita finirà, ma quella di Dio non finirà mai in eterno. Non dite di saperlo, perché quello che voi sapete è poco. Voi l'avete studiato, io lo vivo e vedo e sento i tormenti dell'inferno e la gioia del Paradiso. I canti che si fanno in Cielo sono lodi continuate: sento l'arpa, il violino, il pianoforte, la chitarra. Non vorrei più rimanere sulla terra, credete che sono le verità. Vi amo con il cuore di Ge sù. Sappiate che satana vi vuole togliere le gioie che voi non vedete e vi vuole ingannare per portarvi dove il vostro corpo è di continuo nel tormento. Riflettete, fratelli e sorelle! Giovedì 03/07/2008 La mattina sentivo un lamento continuato: «Guariscimi!». Era quel sacerdote tagliato in due. Io ho pregato a Gesù di liberarlo. Sono andata nella Chiesa dell'Immacolata per la Santa Messa e alla Consacrazione mi è apparso il S. Papa Giovanni Paolo II seduto su un trono di una bellezza divina. Era maestoso e mi dava sguardi pieni d'amore di Dio, l'amore di un padre verso i suoi figli. Poi vidi il S. Papa Giovanni Paolo II alla testa di una processione di Santi Papi disposti su due file perfettamente diritte. Tutti guardavano me, che non sono niente. Alla fine della Santa Messa è venuto a parlarmi il Sacerdote che voleva preghiere perché si sentiva giù. Io gli dissi: «Correggi il tuo cuore, non farti giudice, ma fatti figlio di Dio! Se servi il Signore, servilo con il cuore, non combattere a Cristo, che lo fai rimanere in croce nella tortura. Apri il tuo cuore, perché è la tua coscienza che grida dentro di te. Sei andato a benedire le case, ma non hai portato la Parola di Dio, hai seminato il seme corrotto. Ora hai fatto abbastanza e devi soffrire per avere la vita eterna. Non farti giudice. Io vedo il Giudice che è sopra di tutti. Figlio del mio cuore, non torturare Gesù, perché Dio è Giustizia perfettissima. Non ti ha scelto per portare corruzione, ma per raccogliere. Io vedo un cerchio nero che si forma intorno alle tue labbra. Figlio caro, salvati! Fin quando sei sulla terra puoi chiedere perdono a Dio e satana non può niente contro di te. Dio è misericordioso e perdona. La tua semina è andata lontano. Le anime che seguono Cristo Gesù Crocifisso non vanno indietro, ma soffrono ed offrono le preghiere per tutti. Figlio del mio cuore, ferma la cattiva semina per salvare la tua anima! Non fare cadere il tuo prossimo insieme a te, ma sveglia te stesso e gli altri! Figlio caro, se il prossimo ti ascolta, si fida di te e tu li fai ritrovare nella tortura eterna». Gesù mi dice di scrivere ed io scrivo nel nome di Gesù. Gesù, salva il mio paese! Alle 14:00 stavo pregando per le anime condannate e Gesù mi fece vedere l'anima di un uomo condannato. Io ho pregato per lui e satana mi disse in dialetto: «Questo ha avuto il crivo e ha cernito!». Ed io: «Davvero, satana? E che m'importa di quello che ha fatto lui? Questo è mio fratello! Gesù è morto per tutti. Ricordati che io mi sono data per i condannati. Gesù è il padrone di tutti, io lo amo e chiedo a Gesù e lui mi esaudisce. Parla pure, che io scrivo nel nome di Gesù!». Poi disse alcune parole che non ho capito. Dopo un attimo mi disse: «Vuoi un gelato?». Io gli risposi: «Io ce l'ho il gelato. Vuoi vedere il mio gelato? Gu arda com'è preziosa la mia corona! Mangialo tu il tuo gelato! Io mangio preghiere e provo tanta gioia». Grazie Gesù! Una sorella condannata mi disse: «Chi manda le persone a spiare non può capire! [Perché è comandata da satana come un robot]». Ed io: «Sorella cara, nel mio paese non hanno cuore, perché li ha presi il serpente velenoso e li comanda come robot. Tu che ti trovi nel tormento lo sai che chi cammina per fare il male va a cadere in quel tormento. Nel nome di Gesù uscirai. Queste anime io le amo e le voglio salve. Ma loro sono testardi e Gesù manda le sofferenze per guarire il loro cammino sbagliato. Loro pensano che sono io che li faccio soffrire. Io non li faccio soffrire, ma prego per loro. Ma loro sono ostinati al peccato. Un giorno vedranno le verità, ma sarà troppo tardi». Nella profondità dell'inferno vidi una donna grossa prepotente. Aveva le mani ai fianchi, camminava avanti e indietro e mi guardava arrabbiata e mi faceva vedere la schiuma alla sua bocca. Io le dissi: «Hai la stessa schiuma che vedo agli uomini e donne della terra. Questa schiuma è il veleno che trasmette satana. Tu non sei quella donna, ma sei satana che hai preso le sembianze di quella suora grossa che la vidi con il grembiule perché era la cuoca di un convento. Maledetto traditore, ingannatore!». Quelli che sono nel tormento piangono, gridano e nessuno li pensa. Mio Gesù, perdona! satana manda le anime condannate a picchiarmi, ma loro si ritirano e non mi toccano. Chiedono preghiere per lavare i loro peccati ed uscire da quel tormento e andare dove c'è gioia eterna. Subito vidi un'altra monaca di bassa statura. Voltò la mano dietro le spalle, prese la punta del velo e si mise a muoverlo per farmi segno che voleva aiuto. Io le dissi di sì. Subito vidi un grosso bue nero che voltò la testa e mi guardò. Sopra le sue corna era seduto satana dalle sembianze di quel demone che viene raffigurato sotto i piedi di San Michele. Il bue era un vescovo. Io l'ho raccomandato a Gesù e satana mi disse: «Aurelia, ora vanno in discoteca!». Io gli dissi: «Animale!». Ho avuto tanta pena per queste anime condannate e mi sono messa in preghiera per loro. Alle 16:20 vidi una donna tutta vestita di bianco e con il velo bianco. Aveva una bellezza del Cielo, era inginocchiata all'inginocchiatoio e leggeva un grande libro che era il Vangelo. Mi veniva di spalle, ma dopo che ho guardato l'ho riconosciuta: ero io e vicino a me c'era un grosso cero acceso. La sua fiamma si allungava dentro una grande luce bianca splendente. Mio Dio, che cosa mi fai vedere? Io non ne sono degna. Poi Gesù mi fece vedere la mia anima inginocchiata all'ambone e mi trovavo in una Chiesa grande dai pavimenti che brillavano. Subito vidi venire verso di me Manoscritto ANNO 2008 49

altro dentro il gomito, a destra e a sinistra e le sue mani pendevano come uno straccio.<br />

Uomini che dite di amare a Cristo, vi vorrei far vedere quello che ho visto io! Se amate<br />

Cristo, perché non vi fermate di peccare? Gesù vi ama, non con il vostro amore, ma con<br />

l'amore vero, quello del Padre suo. E noi lo portiamo sul Calvario! Mio Gesù, perdona!<br />

Alle 8:00 sono andata nella Chiesa dell'Immacolata per la Santa Messa. La Chiesa era<br />

quasi vuota, c'erano solo circa 12 persone e satana faceva festa. Vidi satana prendere un<br />

vescovo condannato, l'ha rinchiuso dentro una gabbia dalle sbarre grosse. Gli mise la testa<br />

fra due sbarre, le ha strette, ha acceso un fuoco che ha arroventato le sbarre e l'ha lasciato<br />

così abbandonato e il suo corpo diventava tutto bruciato. Cercava di liberarsi con le mani,<br />

ma le sbarre erano grosse e infuocate. Io chiesi a Gesù qual è il peccato per il quale ha<br />

ricevuto questa condanna e il vescovo rispose: «Quello che si semina, si raccoglie». Io gli<br />

dissi: «Pregherò per te, fratello!». Alla Consacrazione vidi un cono pieno di Santi Papi e<br />

davanti c'era il S. Papa Giovanni Paolo II dalle spalle giganti. Parlavano fra di loro e mi<br />

davano sguardi. Grazie Santi Papi! Rientrata a casa mi ha telefonato mia figlia Maria, che<br />

mi ha parlato del S. Papa Benedetto XVI e alla fine mi è apparso che mi guardava. I suoi<br />

sguardi erano fermi come una roccia. Gesù, ti amo! Quando mi mandi ai suoi piedi? Alle<br />

14:20 vidi la profondità dell'inferno, dove c'era satana che spogliava un sacerdote e poi lo<br />

vestiva di nuovo per farlo predicare dal pulpito e tutti i condannati dovevano ascoltarlo.<br />

Anche satana lo ascoltava e quel sacerdote mi guardava. Io dissi a satana: «Nel nome di<br />

Gesù te lo toglierò!». A queste parole, vidi i denti di satana diventare verdi, la sua lingua si<br />

trasformò in una balena che saltava nell'acqua e spalancava la bocca. Poi gli dissi: «Te l'ho<br />

detto: li voglio tutti, ma in particolare i sacerdoti, i vescovi, i cardinali, i monaci e le<br />

suore». In mezzo a quelle anime c'era una suora vestita con l'abito che stava parlando con<br />

un'altra suora giovane. Gesù, ti prego, so che la tua giustizia è per tutti, ma ti prego di<br />

liberarli per il loro tormento. Gesù mi ha liberato 6 vescovi e quando sono usciti mi<br />

mandavano baci. Ma ancora ci sono tanti vescovi e due papi, ma nel nome di Gesù,<br />

offrendo le mie misere preghiere, li farò liberare. satana per farmi dispetto prese un uomo<br />

e dopo averlo frustato in tutto il corpo, l'ha inchiodato in croce mettendo i chiodi nella<br />

faccia, nel petto a destra e a sinistra, nei muscoli delle braccia. Le mani pendevano e gli<br />

pendeva la testa. L'aveva ridotto ad uno straccio. Poi prese un sacerdote, lo tagliò dalla<br />

vita a due metà. Poi mise la metà di sopra appoggiata per terra, gli tagliò le braccia dai<br />

gomiti e lo lasciò in un tormento e un lamento continuato. Io vi parlo come una mamma:<br />

attenti, non fate la volontà vostra, ma fate quella di Dio! Questa vita finirà, ma quella di<br />

Dio non finirà mai in eterno. Non dite di saperlo, perché quello che voi sapete è poco. Voi<br />

l'avete studiato, io lo vivo e vedo e sento i tormenti dell'inferno e la gioia del Paradiso. I<br />

canti che si fanno in Cielo sono lodi continuate: sento l'arpa, il violino, il pianoforte, la<br />

chitarra. Non vorrei più rimanere sulla terra, credete che sono le verità. Vi amo con il<br />

cuore di Ge sù. Sappiate che satana vi vuole togliere le gioie che voi non vedete e vi vuole<br />

ingannare per portarvi dove il vostro corpo è di continuo nel tormento. Riflettete, fratelli e<br />

sorelle!<br />

Giovedì 03/07/<strong>2008</strong><br />

La mattina sentivo un lamento continuato: «Guariscimi!». Era quel sacerdote tagliato in<br />

due. Io ho pregato a Gesù di liberarlo. Sono andata nella Chiesa dell'Immacolata per la<br />

Santa Messa e alla Consacrazione mi è apparso il S. Papa Giovanni Paolo II seduto su un<br />

trono di una bellezza divina. Era maestoso e mi dava sguardi pieni d'amore di Dio, l'amore<br />

di un padre verso i suoi figli. Poi vidi il S. Papa Giovanni Paolo II alla testa di una<br />

processione di Santi Papi disposti su due file perfettamente diritte. Tutti guardavano me,<br />

che non sono niente. Alla fine <strong>della</strong> Santa Messa è venuto a parlarmi il Sacerdote che<br />

voleva preghiere perché si sentiva giù. Io gli dissi: «Correggi il tuo cuore, non farti<br />

giudice, ma fatti figlio di Dio! Se servi il Signore, servilo con il cuore, non combattere a<br />

Cristo, che lo fai rimanere in croce nella tortura. Apri il tuo cuore, perché è la tua<br />

coscienza che grida dentro di te. Sei andato a benedire le case, ma non hai portato la<br />

Parola di Dio, hai seminato il seme corrotto. Ora hai fatto abbastanza e devi soffrire per<br />

avere la vita eterna. Non farti giudice. Io vedo il Giudice che è sopra di tutti. Figlio del<br />

mio cuore, non torturare Gesù, perché Dio è Giustizia perfettissima. Non ti ha scelto per<br />

portare corruzione, ma per raccogliere. Io vedo un cerchio nero che si forma intorno alle<br />

tue labbra. Figlio caro, salvati! Fin quando sei sulla terra puoi chiedere perdono a Dio e<br />

satana non può niente contro di te. Dio è misericordioso e perdona. La tua semina è andata<br />

lontano. Le anime che seguono Cristo Gesù Crocifisso non vanno indietro, ma soffrono ed<br />

offrono le preghiere per tutti. Figlio del mio cuore, ferma la cattiva semina per salvare la<br />

tua anima! Non fare cadere il tuo prossimo insieme a te, ma sveglia te stesso e gli altri!<br />

Figlio caro, se il prossimo ti ascolta, si fida di te e tu li fai ritrovare nella tortura eterna».<br />

Gesù mi dice di scrivere ed io scrivo nel nome di Gesù. Gesù, salva il mio paese! Alle<br />

14:00 stavo pregando per le anime condannate e Gesù mi fece vedere l'anima di un uomo<br />

condannato. Io ho pregato per lui e satana mi disse in dialetto: «Questo ha avuto il crivo e<br />

ha cernito!». Ed io: «Davvero, satana? E che m'importa di quello che ha fatto lui? Questo è<br />

mio fratello! Gesù è morto per tutti. Ricordati che io mi sono data per i condannati. Gesù è<br />

il padrone di tutti, io lo amo e chiedo a Gesù e lui mi esaudisce. Parla pure, che io scrivo<br />

nel nome di Gesù!». Poi disse alcune parole che non ho capito. Dopo un attimo mi disse:<br />

«Vuoi un gelato?». Io gli risposi: «Io ce l'ho il gelato. Vuoi vedere il mio gelato? Gu arda<br />

com'è preziosa la mia corona! Mangialo tu il tuo gelato! Io mangio preghiere e provo tanta<br />

gioia». Grazie Gesù! Una sorella condannata mi disse: «Chi manda le persone a spiare non<br />

può capire! [Perché è comandata da satana come un robot]». Ed io: «Sorella cara, nel mio<br />

paese non hanno cuore, perché li ha presi il serpente velenoso e li comanda come robot.<br />

Tu che ti trovi nel tormento lo sai che chi cammina per fare il male va a cadere in quel<br />

tormento. Nel nome di Gesù uscirai. Queste anime io le amo e le voglio salve. Ma loro<br />

sono testardi e Gesù manda le sofferenze per guarire il loro cammino sbagliato. Loro<br />

pensano che sono io che li faccio soffrire. Io non li faccio soffrire, ma prego per loro. Ma<br />

loro sono ostinati al peccato. Un giorno vedranno le verità, ma sarà troppo tardi». Nella<br />

profondità dell'inferno vidi una donna grossa prepotente. Aveva le mani ai fianchi,<br />

camminava avanti e indietro e mi guardava arrabbiata e mi faceva vedere la schiuma alla<br />

sua bocca. Io le dissi: «Hai la stessa schiuma che vedo agli uomini e donne <strong>della</strong> terra.<br />

Questa schiuma è il veleno che trasmette satana. Tu non sei quella donna, ma sei satana<br />

che hai preso le sembianze di quella suora grossa che la vidi con il grembiule perché era la<br />

cuoca di un convento. Maledetto traditore, ingannatore!». Quelli che sono nel tormento<br />

piangono, gridano e nessuno li pensa. Mio Gesù, perdona! satana manda le anime<br />

condannate a picchiarmi, ma loro si ritirano e non mi toccano. Chiedono preghiere per<br />

lavare i loro peccati ed uscire da quel tormento e andare dove c'è gioia eterna. Subito vidi<br />

un'altra monaca di bassa statura. Voltò la mano dietro le spalle, prese la punta del velo e si<br />

mise a muoverlo per farmi segno che voleva aiuto. Io le dissi di sì. Subito vidi un grosso<br />

bue nero che voltò la testa e mi guardò. Sopra le sue corna era seduto satana dalle<br />

sembianze di quel demone che viene raffigurato sotto i piedi di San Michele. Il bue era un<br />

vescovo. Io l'ho raccomandato a Gesù e satana mi disse: «<strong>Aurelia</strong>, ora vanno in<br />

discoteca!». Io gli dissi: «Animale!». Ho avuto tanta pena per queste anime condannate e<br />

mi sono messa in preghiera per loro. Alle 16:20 vidi una donna tutta vestita di bianco e<br />

con il velo bianco. Aveva una bellezza del Cielo, era inginocchiata all'inginocchiatoio e<br />

leggeva un grande libro che era il Vangelo. Mi veniva di spalle, ma dopo che ho guardato<br />

l'ho riconosciuta: ero io e vicino a me c'era un grosso cero acceso. La sua fiamma si<br />

allungava dentro una grande luce bianca splendente. Mio Dio, che cosa mi fai vedere? Io<br />

non ne sono degna. Poi Gesù mi fece vedere la mia anima inginocchiata all'ambone e mi<br />

trovavo in una Chiesa grande dai pavimenti che brillavano. Subito vidi venire verso di me<br />

<strong>Manoscritto</strong> <strong>ANNO</strong> <strong>2008</strong> 49

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