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I fenomeni vulcanici - Sei

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© SEI – 2012<br />

Strettamente legati all’attività vulcanica, sono una serie di <strong>fenomeni</strong>,<br />

detti di vulcanesimo secondario, che caratterizzano le fasi<br />

conclusive dell’attività primaria o la quiescenza di un vulcano.<br />

Si tratta di <strong>fenomeni</strong> causati dalla presenza di magma in prossimità<br />

della superficie terrestre che, raffreddandosi, libera gas<br />

o provoca il riscaldamento delle acque del sottosuolo. Queste,<br />

vaporizzate, risalgono facilmente in superficie, formando sorgenti<br />

termali, come quelle diffuse in molte zone dell’Italia.<br />

Anche l’attività solfatarica nei Campi Flegrei a Pozzuoli, dove si<br />

trova un vulcano estinto, e nell’isola di Vulcano è una manifestazione<br />

di vulcanesimo secondario 35. In questo caso si tratta di esalazioni<br />

di vapor d’acqua, biossido di carbonio e solfuro di idrogeno<br />

che, a contatto con l’aria, si ossida producendo zolfo, che si deposita<br />

sotto forma di incrostazioni di odore e colore caratteristici.<br />

Quando l’emanazione ha un colore biancastro ed è costituita in<br />

prevalenza da vapor d’acqua e biossido di carbonio, si parla di fumarole<br />

36.<br />

35<br />

36<br />

7 Il vulcanesimo secondario<br />

solfatara di Pozzuoli<br />

fumarola<br />

6 I <strong>fenomeni</strong> <strong>vulcanici</strong><br />

In alcuni casi il vapor d’acqua fuoriesce dal terreno a elevata temperatura<br />

e alta pressione, producendo getti cui si dà il nome<br />

di soffioni boraciferi. Il vapore dei soffioni è ricco di acido borico,<br />

solfuro di idrogeno, triossido di zolfo e altre sostanze che precipitano<br />

intorno alla sorgente. In Italia, sono famosi quelli di<br />

Larderello, in Toscana, che vengono sfruttati per la produzione<br />

di energia geotermica e di acido borico. I soffioni si formano<br />

quando l’acqua meteorica, che penetra nel sottosuolo, viene a<br />

trovarsi a contatto con una massa di magma e il vapore che si<br />

forma si fa strada verso l’esterno, attraverso le fenditure del suolo.<br />

Altro fenomeno legato alla presenza di masse magmatiche superficiali<br />

in via di raffreddamento o a iniezioni magmatiche, è<br />

quello dei geyser, sorgenti di acqua calda che zampilla a intermittenza<br />

con notevole violenza. L’acqua contiene in soluzione<br />

carbonato di calcio e silicati, che formano concrezioni intorno<br />

alla bocca del geyser 37.<br />

Spesso nei terreni argillosi e melmosi si assiste alla fuoriuscita<br />

di acque fangose e salate, calde o fredde che danno origine a<br />

laghetti melmosi o a piccoli coni, detti salse 38.<br />

37<br />

38<br />

geyser<br />

conetto di fango<br />

123

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