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I fenomeni vulcanici - Sei

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© SEI – 2012<br />

■ I coni di scorie sono formati da materiali piroclastici<br />

e hanno una pendenza accentuata. In genere<br />

sono piccoli edifici che si formano nel corso<br />

di una sola eruzione esplosiva.<br />

Nella morfologia di un vulcano si possono poi riconoscere<br />

alcune forme dovute alle caratteristiche<br />

delle varie fasi di attività.<br />

■ Forme costruite in seguito all’emissione di materiali<br />

solidi o fluidi: possono essere colate ed<br />

espandimenti lavici, strati di materiali piroclastici<br />

e ignimbriti, coni di scorie o di lava prodotti da<br />

brevi eruzioni intorno a crateri avventizi, estrusioni<br />

solide che si formano all’interno del cratere,<br />

quando la lava è particolarmente viscosa.<br />

■ Forme dovute a eventi distruttivi o di sprofondamento:<br />

oltre ai crateri, sono rappresentate da<br />

caldere e da diatremi.<br />

Le caldere sono depressioni con le pareti scoscese e<br />

un ampio fondo piatto. Sono il risultato di un’attività<br />

esplosiva o dello sprofondamento della parte<br />

sommitale dell’edificio vulcanico 27. Se la camera<br />

magmatica si svuota, infatti, non è più in grado di<br />

sostenere totalmente il peso del cono vulcanico,<br />

che sprofonda, generando una cavità a forma conica,<br />

che può avere un diametro di qualche kilometro.<br />

Un risultato analogo si ha quando esplosioni<br />

successive causano il crollo delle pareti del cratere<br />

svuotato, che risulta perciò troncato e può ampliarsi<br />

notevolmente. Esempi tipici di caldere in Italia<br />

sono, oltre alla caldera del Somma Vesuvio, quelle<br />

del vulcano di Roccamonfina che risale a poco<br />

meno di 400 000 anni fa, del Vulture e di Vico.<br />

dicchi<br />

27 Schema della struttura di una<br />

caldera e immagine del cono del<br />

Vesuvio che si innalza all’interno<br />

di un’antica caldera, di cui il monte<br />

Somma, visibile sullo sfondo,<br />

costituisce il bordo esterno.<br />

6 I <strong>fenomeni</strong> <strong>vulcanici</strong><br />

Un diatrema è un condotto vulcanico colmato da brecce magmatiche originatesi<br />

in seguito a una violenta esplosione interna di gas. I diatremi, molto probabilmente,<br />

si formano quando sono presenti ingenti quantità di gas in un<br />

bacino magmatico e si producono getti di materiale caldo e ricco di gas in risalita<br />

dagli strati profondi, che esplodono con violenza superiore a quella che<br />

origina le nubi ardenti 28. Sono famosi i diatremi delle miniere di Kimberley,<br />

in Sudafrica (camini kimberlitici), sfruttati per l’estrazione dei diamanti. Sono<br />

intrusioni simili a colonne, costituite di rocce ultrabasiche, sicuramente provenienti<br />

dal mantello, data la presenza di diamanti che, come è noto, si formano<br />

solo a pressioni molto elevate e a profondità superiori ai 100 km.<br />

diatrema<br />

28 Lo Shiprock (Nuovo Messico) è un diatrema (alto 550 m) messo a nudo dall’erosione: da esso si dipartono due dicchi lunghi parecchi kilometri.<br />

caldera<br />

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