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Antonio Labriola e «La Sapienza» - Archivi di Famiglia

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<strong>Antonio</strong> <strong>Labriola</strong> e le scienze sociali<br />

Franco Ferrarotti<br />

1. Incontri e osservazioni ∗<br />

<strong>Antonio</strong> <strong>Labriola</strong> è stato l’unico professore e maestro riconosciuto<br />

dall’auto<strong>di</strong>datta non laureato Benedetto Croce. È curioso che il “marxista”<br />

<strong>Antonio</strong> <strong>Labriola</strong>, autore della celebre Concezione materialistica della<br />

storia (destinata ad alleviare i rigori della prigione a Leon Trotski, con la<br />

sua frase, ripetuta come un ritornello, «le idee non cascano dal cielo»,<br />

come si legge in Une vie, l’autobiografia del grande rivoluzionario anti–<br />

stalinista), sia stato il maestro del conservatore Croce, teorizzatore della<br />

«religione della libertà», ma anche, e qui si scorge una connessione significativa,<br />

critico acerrimo delle scienze sociali, nel trattare delle quali usa<br />

il pettine <strong>di</strong> ferro, in particolare della sociologia, da lui considerata<br />

«mezzo inferiore della vita intellettuale», «inferma scienza», al più capace<br />

<strong>di</strong> produrre non concetti con valore propriamente cognitivo, ma solo<br />

pseudo–concetti, classificazioni tassonomiche, generalizzazioni indebite e<br />

spesso gratuite. <strong>Labriola</strong> assegna per tempo a Croce una ricerca sulle origini<br />

storiche dei cosiddetti <strong>di</strong>ritti naturali. Croce si mette al lavoro e ovviamente<br />

non trova nulla. Di qui, l’idea che non si danno valori naturali<br />

meta–storici, che tutta l’esperienza umana non può che essere storica, ossia<br />

realizzata nella storia passata, che va penetrata, interpretata, dal pensiero,<br />

quin<strong>di</strong> nella storia storica, marmorizzata, rinunciando alla previsione<br />

storica, ossia alla storia nel suo farsi, impreve<strong>di</strong>bile perché ancora-<br />

∗ Testo dattiloscritto, autografo, per una lezione tenuta il giorno 8 aprile 2005<br />

presso la Facoltà <strong>di</strong> Filosofia dell’Università <strong>di</strong> Roma <strong>«La</strong> <strong>Sapienza»</strong>, nel quadro dei<br />

“seminari <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento” organizzati dalla Prima cattedra <strong>di</strong> Pedagogia generale<br />

(Prof. N. Siciliani de Cumis) sui temi labrioliani presenti nella Mostra e nel Catalogo<br />

su <strong>Antonio</strong> <strong>Labriola</strong> e la sua Università.

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