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Antonio Labriola e «La Sapienza» - Archivi di Famiglia

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56<br />

Marco <strong>Antonio</strong> D’Arcangeli<br />

della sua stessa interpretazione del marxismo ed alla definizione della<br />

sua pedagogia sui fondamenti “puri” della «dualità dell’Io» e della «Ragione»<br />

kantiana) la soluzione della «Crisi» si profilasse in un recupero<br />

della concezione dell’«Uomo» elaborata dai classici della filosofia occidentale<br />

(Kant, appunto, soprattutto — quel «senso del dovere», attraverso<br />

il quale l’uomo può trascendersi — l’«amore superin<strong>di</strong>viduale», la liberazione<br />

dall’«egoismo», in un quadro che vedeva una netta riaffermazione<br />

del valore della fede religiosa), non mancavano nell’analisi <strong>di</strong><br />

Poggi passaggi notevoli (sintomi d’una lucida comprensione del momento<br />

storico ed espressione d’una sostanziale opposizione al regime).<br />

Così, ad esempio, per il pedagogista ligure, pur avendo «il capitalismo»<br />

inizialmente preferito «la forma democratica» — anche perché necessitava,<br />

per espandersi, della rottura delle «sbarre dei privilegi» — allorché<br />

(e trascuriamo le interessanti osservazioni sull’età imperialistica)<br />

«si temette che il principio d’uguaglianza dovesse estendersi anche alle<br />

con<strong>di</strong>zioni economiche, allora la democrazia fu <strong>di</strong> fatto sospesa, come<br />

non più rispondente alla nuova situazione» 44 . Penetranti apparivano pure<br />

le osservazioni sulle «responsabilità» della «mentalità hegeliana» nel<br />

promuovere l’adorazione del «feticcio» dello Stato, e l’accettazione del<br />

fatto compiuto, con l’identificazione <strong>di</strong> conoscenza e volontà, essere e<br />

dover–essere 45 , come le critiche al sostanziale irrazionalismo del «fenomenologo»<br />

Scheler 46 ed all’insufficienza <strong>di</strong> soluzioni «mistiche» quali<br />

quella proposta dallo spiritualista Loisy 47 . Ma il suo <strong>di</strong>scorso slittava però,<br />

progressivamente, in <strong>di</strong>rezione, per <strong>di</strong>r così, intimistica: l’analisi delle<br />

motivazioni e la ricerca delle possibili soluzioni della «Crisi» finivano<br />

per muoversi e svolgersi su <strong>di</strong> un piano esclusivamente spirituale, cosicché<br />

giungeva inevitabile la riproposizione del valore della (astratta)<br />

«persona», in<strong>di</strong>viduale ed universale ad un tempo 48 ; e nel definire infine<br />

il malessere contemporaneo un fenomeno essenzialmente d’élite, scono-<br />

44 POGGI , La “Crisi” moderna ed il problema educativo, cit., p. 408.<br />

45 Ivi, pp. 408–409.<br />

46 Ivi, pp. 409–412.<br />

47 Ivi, pp. 412–415.<br />

48 Ivi, pp. 420–422.

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