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Antonio Labriola e «La Sapienza» - Archivi di Famiglia

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Nicola Siciliani de Cumis<br />

durale, promozione effettiva <strong>di</strong> interessi, <strong>di</strong> immaginazione creativa,<br />

<strong>di</strong> competenza maggiore. E non è tutto.<br />

Gramsci infatti non si limita al ragionamento sulla recensione in<br />

quanto tale, come attività critico–informativa speciale e per così <strong>di</strong>re<br />

separata dall’insieme del lavoro intellettuale caratterizzante le «riviste»,<br />

intese quali se<strong>di</strong> tecniche, laboratori del «vedere» e del ri–<br />

vedere, tra formazioni e trasformazioni storico–educative del «punto<br />

<strong>di</strong> vista». Ipotizza prammaticamente invece, allo stesso riguardo,<br />

un preciso intervento <strong>di</strong>dattico, effettivamente specializzato ma aperto<br />

ed esteso, nel senso appunto della maggiore ampiezza possibile<br />

dell’utenza del recensire e dei suoi feed back, tra «quantità» e<br />

«qualità». Non a caso quin<strong>di</strong>, ancora nel quadro della sua riflessione<br />

sulle recensioni, aggiunge 7 :<br />

Il servizio <strong>di</strong> informazione critica, per un pubblico <strong>di</strong> me<strong>di</strong>ocre cultura o che si<br />

inizia alla vita culturale, <strong>di</strong> tutte le pubblicazioni sul gruppo <strong>di</strong> argomenti che più lo<br />

possono interessare, è un servizio d’obbligo […]. Le recensioni non devono essere<br />

casuali e saltuarie, ma sistematiche, e non possono non essere accompagnate da<br />

«rassegne riassuntive» retrospettive sugli argomenti più essenziali.<br />

E ancora:<br />

Una rivista, come un giornale, come un libro, come qualsiasi altro modo<br />

<strong>di</strong> espressione <strong>di</strong>dattica che sia pre<strong>di</strong>sposto avendo <strong>di</strong> mira una determinata<br />

me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> lettori, ascoltatori ecc., <strong>di</strong> pubblico, non può accontentare tutti nella<br />

stessa misura, essere ugualmente utile a tutti ecc.: l’importante è che sia uno<br />

stimolo per tutti, poiché nessuna pubblicazione può sostituire il cervello pensante<br />

o determinare ex novo interessi intellettuali e scientifici dove esiste solo<br />

interesse per le chiacchiere da caffè o si pensa che si vive per <strong>di</strong>vertirsi e<br />

passarsela buona.<br />

Ciononostante, conviene pre<strong>di</strong>sporre gli strumenti «<strong>di</strong>dattici» del<br />

caso; e, sulla base <strong>di</strong> quanto detto sulle recensioni e sul resto (sullo<br />

stesso «rapporto governanti–governati», sulla «democrazia politica»<br />

ecc.), concludere:<br />

7 Ivi, p. 975 (e dunque 976).

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