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Antonio Labriola e «La Sapienza» - Archivi di Famiglia

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Poe, <strong>Labriola</strong>, tre mamozii e il Ro<strong>di</strong>mčik <strong>di</strong> Makarenko 1<br />

Nicola Siciliani de Cumis<br />

1. Lungimirante Poe<br />

La certezza del risultato non si misura soltanto dalla precisione istrumentale<br />

dei meto<strong>di</strong> paleografici, filologici, linguistici, o come altro<br />

si chiamino, ma anche e principalmente dal grado <strong>di</strong> trasparenza e <strong>di</strong><br />

riproducibilità teorica della materia presa in esame. […È] affatto erroneo<br />

l’in<strong>di</strong>rizzo <strong>di</strong>dattico <strong>di</strong> coloro, che applicandosi agli stu<strong>di</strong> storici, si<br />

danno gran pensiero d’impadronirsi soltanto degli ovvii mezzi istrumentali<br />

della critica, e sperano che la cognizione reale della materia<br />

debba venir da sé. Ma dove manchi la cultura teoretica, poniamo<br />

dell’economia e del <strong>di</strong>ritto; o dove faccia <strong>di</strong>fetto l’intelligenza della<br />

funzione psicologica p. e. della lingua o della religione, è inutile che altri<br />

si travagli nell’esercizio della critica <strong>di</strong>plomatica o filologica: l’uso<br />

anche corretto degl’istrumenti non affida <strong>di</strong> nulla.<br />

<strong>Antonio</strong> <strong>Labriola</strong><br />

– Come fa lei a sapere tutto questo? — gli chiesi.<br />

– Io non parlo mai senza le prove. Non sono <strong>di</strong> quella razza, io,<br />

guar<strong>di</strong> qui…<br />

Aprì un pacchettino che aveva tirato fuori da una tasca interna. Nel<br />

pacchettino c’era qualcosa <strong>di</strong> bianco e nero, una strana miscela.<br />

Anton S. Makarenko<br />

Debbo ad Edgar Allan Poe 2 una splen<strong>di</strong>da rappresentazione avant la<br />

lettre della circostanza “recensiva” <strong>di</strong> cui <strong>di</strong>rò; e <strong>di</strong> cui vorrei riferire, a<br />

1 Ciò che segue è il testo <strong>di</strong> una “spiegazione” richiestami da alcuni laurean<strong>di</strong> e<br />

studenti che, preparando l’elaborato <strong>di</strong> laurea, ovvero gli esami <strong>di</strong> Terminologia<br />

pedagogica e <strong>di</strong> scienze dell’educazione e <strong>di</strong> Pedagogia generale, hanno saputo della<br />

recensione <strong>di</strong> cui più sotto si viene a <strong>di</strong>re: e hanno chiesto quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> conoscere la<br />

mia opinione a riguardo. Opinione, che viene qui restituita nell’essenziale.<br />

2 E.A. POE, Regole <strong>di</strong> critica letteraria, in ID., Scritti ritrovati, a cura <strong>di</strong> F. Mei, con<br />

sette <strong>di</strong>segni <strong>di</strong> F. Clerici, Brescia, Shakespeare and Company, 1984, pp. 164–165.

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