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Antonio Labriola e «La Sapienza» - Archivi di Famiglia

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<strong>Antonio</strong> <strong>Labriola</strong> e la multime<strong>di</strong>alità<br />

È nel delinearsi <strong>di</strong> una simile prospettiva (considerata nel suo insieme<br />

e non soltanto in riferimento agli sviluppi maggiormente avanzati) che<br />

possono trovare posto alcune tra le più suggestive intuizioni labrioliane:<br />

lo scritto <strong>di</strong> Boncori ne offre una significativa testimonianza. Pure, la necessità<br />

<strong>di</strong> situare i contributi <strong>di</strong> <strong>Labriola</strong> in una collocazione “naturale”<br />

— avvertita e resa esplicita dallo stesso Boncori — vale a ricondurre, in<br />

modo più generale, la figura <strong>di</strong> <strong>Labriola</strong> nel contesto che meglio le si ad<strong>di</strong>ce:<br />

«[…] ciò che degli “scritti pedagogici” sembra più ermeneuticamente<br />

attuale, oltre agli aspetti brevemente accennati, è una <strong>di</strong>mensione<br />

trasversale che inserisce quest’autore all’interno dello sviluppo storico<br />

tra filosofia e pedagogia, quasi un ponte tra metodologie educative in un<br />

processo <strong>di</strong> fortissimi cambiamenti annunciati, tra teoresi e sperimentazione»<br />

14 . <strong>Labriola</strong> come “uomo <strong>di</strong> confine”, dunque, in una visione che<br />

potrebbe — in modo, apparentemente, paradossale — presentarsi accanto<br />

a quella <strong>di</strong> un <strong>Labriola</strong> «pedagogista (nel senso lato della parola) solo<br />

fino ad un certo punto attuale» 15 . Non è, qui, in <strong>di</strong>scussione lo spessore<br />

educativo dell’intera opera labrioliana 16 : «Il problema è […] <strong>di</strong> conoscere,<br />

alla fine, accanto al come ed al perché dell’attualità <strong>di</strong> un <strong>Labriola</strong> rivoluzionario<br />

in quanto educatore, il vantaggio che può forse derivare oggi,<br />

ancor più, dalla verifica e dall’accertamento dei fatti che sono alla base<br />

della sua stessa ipotizzata “inattualità” <strong>di</strong> filosofo e <strong>di</strong> marxista della Seconda<br />

internazionale» 17 .<br />

3. Dalla Mostra al Catalogo: idee per un percorso <strong>di</strong> lettura<br />

La presenza, in <strong>Antonio</strong> <strong>Labriola</strong>, <strong>di</strong> un’apprezzabile apertura verso il<br />

nuovo (anche nei termini, fin qui introdotti, <strong>di</strong> un’attitu<strong>di</strong>ne in qualche<br />

misura sperimentalista) rappresenta, con ogni evidenza, un elemento importante<br />

nella delineazione <strong>di</strong> quel percorso <strong>di</strong> lettura del quale si è accennato,<br />

in vista <strong>di</strong> una possibile ricostruzione del rapporto <strong>Labriola</strong>–<br />

14 BONCORI, Metodologia sperimentale…, cit., p. 215.<br />

15 N. SICILIANI DE CUMIS, Laboratorio <strong>Labriola</strong>. Ricerca, <strong>di</strong>dattica, formazione, Scan<strong>di</strong>cci<br />

(Firenze), La Nuova Italia, 1994, p. 37.<br />

16 Per le osservazioni espresse, in proposito, da Siciliani de Cumis, cfr. ivi, pp. 35<br />

e sgg.<br />

17 Ivi, pp. 39–40.<br />

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