Antonio Labriola e «La Sapienza» - Archivi di Famiglia
Antonio Labriola e «La Sapienza» - Archivi di Famiglia Antonio Labriola e «La Sapienza» - Archivi di Famiglia
16 Giovanni Cacioppo In verità non si può dire che in questi anni non vi sia un interesse pubblico per opere di carattere filosofico. Enorme è stato il successo internazionale per l’originale formula giallo–avventurosa applicata da Gaarder alla storia del pensiero (minor successo ha avuto la stessa formula usata da Guedj per la storia delle matematica che naturalmente s’incrocia spesso con la filosofia ma probabilmente incontra maggiori avversioni e diffidenze). Enorme il successo (18 milioni di libri venduti, solo in Italia) della serie di storie filosofiche dell’ingegnere (aveva ragione o no Labriola?) Luciano De Crescenzo che a «Sorrisi e Canzoni» ― che ne ha proposto una serie di 8 libri in abbonamento settimanale ― dichiarava: «in genere, chi scrive di filosofia non si fa capire. Se uno è capace di farsi capire è normale che venda. Vede, io non è che scrivo. Ricopio, o meglio traduco in parole semplici». Credo possa valere per i filosofi di professione ― e per molti altri specialisti affini ― quanto recentemente confessava Ehrman per gli storici: «La capacità di registi e scrittori di condizionare i sentimenti e modificare le opinioni del pubblico non è di per sé né buona né cattiva; è semplicemente una realtà dei nostri tempi […] ma a quelli di noi che dedicano la vita allo studio della storia, la cosa dà un po’ sui nervi» 7 . Il nervosismo si può esprimere in un arco molto ampio di posizioni, avendo ad un estremo il disprezzo dell’opinione pubblica e l’esaltazione di ambiti necessariamente ristretti per la vera Sofia, all’altro estremo compromessi e banalizzazioni per inseguire la pubblica attenzione. In mezzo, si ripropongono con accresciuta ― per l’espansione della comunicazione di massa ― attualità ed incidenza le osservazioni di De Mauro, nella consapevolezza per altro che negli stessi canali possono venire proposti messaggi illuminanti e messaggi oscuranti. Ben più complesso di quello posto da Labriola ― che naturalmente resta un benemerito sollecitatore nella prospettiva storica ― è questo problema della presenza di Sofia nel mondo attuale e futuro, un problema che richiede approfondita riflessione e discussione. 7 B.D. EHRMAN, La verità sul Codice da Vinci, Milano, Mondadori, 2005, p. 7.
Gli innamorati di Sofia Riferimenti bibliografici ABBAGNANO NICOLA, La saggezza della vita, Milano, Rusconi, 1985. CERAMI VINCENZO, L’incontro, Milano, Mondadori, 2005. DE MAURO TULLIO, La cultura, in AA.VV., Dal ‘68 a oggi. Come siamo e come eravamo. Bari, Laterza, 1979. DESIDERI FABRIZIO, La filosofia nella scuola primaria, in «La Vita Scolastica», marzo 2006. DURANT WILL, Gli eroi del pensiero, Milano, Sugar, 1961. EHRMAN BART D., La verità sul Codice da Vinci, Milano, Mondadori, 2005. GAARDER JOSTEIN, Il mondo di Sofia, Milano, Longanesi, 1994. GARIN EUGENIO, Cronache di filosofia italiana, 2 voll., Bari, Laterza, 1966. GUEDJ DENIS, Il teorema del pappagallo, Milano, Longanesi, 2000. LOPEZ MASSIMO, Alunno a vita, Milano, Sperling & Kupfer, 2001. MENCKEN HENRY L., Trattato sugli dei, Milano, il Saggiatore, 1967. SCURATI ANTONIO, Il sopravvissuto, Milano, Rizzoli, 2005. 17
- Page 1 and 2: Università degli Studi di Roma «L
- Page 3: A Marco Maria Olivetti, “ricordan
- Page 6 and 7: VIII Indice In occasione del centen
- Page 9 and 10: Premessa Nicola Siciliani de Cumis
- Page 11 and 12: Premessa E si tratta, da questo o d
- Page 13 and 14: Premessa ve; un testo di natura met
- Page 15 and 16: Labriola, la «sua» Università, l
- Page 17 and 18: Labriola, la «sua» Università, l
- Page 19 and 20: Labriola, la «sua» Università, l
- Page 21 and 22: Labriola, la «sua» Università, l
- Page 23 and 24: Antonio Labriola e l’Università
- Page 25 and 26: Antonio Labriola e l’Università
- Page 27 and 28: Gli innamorati di Sofia Giovanni Ca
- Page 29: Gli innamorati di Sofia Quando le c
- Page 34 and 35: 20 Mario Casalinuovo santa gradi: e
- Page 37 and 38: La galassia Labriola ∗ Sergio Cic
- Page 39 and 40: La galassia Labriola Lombardi, Visa
- Page 41 and 42: La galassia Labriola Forse avrebbe
- Page 43 and 44: La Montessori alla «Sapienza» ∗
- Page 45 and 46: La Montessori alla Sapienza Nel com
- Page 47 and 48: Ancora su Antonio Labriola e Luigi
- Page 49 and 50: Ancora su Antonio Labriola e Luigi
- Page 51 and 52: Ancora su Antonio Labriola e Luigi
- Page 53 and 54: Ancora su Antonio Labriola e Luigi
- Page 55 and 56: Ancora su Antonio Labriola e Luigi
- Page 57 and 58: Ancora su Antonio Labriola e Luigi
- Page 59 and 60: Ancora su Antonio Labriola e Luigi
- Page 61 and 62: Ancora su Antonio Labriola e Luigi
- Page 63 and 64: Ancora su Antonio Labriola e Luigi
- Page 65 and 66: Ancora su Antonio Labriola e Luigi
- Page 67 and 68: Ancora su Antonio Labriola e Luigi
- Page 69 and 70: Ancora su Antonio Labriola e Luigi
- Page 71: Ancora su Antonio Labriola e Luigi
- Page 74 and 75: 60 Girolamo de Liguori fedele studi
- Page 77: Antonio Labriola e il materialismo
16<br />
Giovanni Cacioppo<br />
In verità non si può <strong>di</strong>re che in questi anni non vi sia un interesse<br />
pubblico per opere <strong>di</strong> carattere filosofico. Enorme è stato il successo internazionale<br />
per l’originale formula giallo–avventurosa applicata da Gaarder<br />
alla storia del pensiero (minor successo ha avuto la stessa formula<br />
usata da Guedj per la storia delle matematica che naturalmente s’incrocia<br />
spesso con la filosofia ma probabilmente incontra maggiori avversioni<br />
e <strong>di</strong>ffidenze). Enorme il successo (18 milioni <strong>di</strong> libri venduti, solo in<br />
Italia) della serie <strong>di</strong> storie filosofiche dell’ingegnere (aveva ragione o no<br />
<strong>Labriola</strong>?) Luciano De Crescenzo che a «Sorrisi e Canzoni» ― che ne ha<br />
proposto una serie <strong>di</strong> 8 libri in abbonamento settimanale ― <strong>di</strong>chiarava:<br />
«in genere, chi scrive <strong>di</strong> filosofia non si fa capire. Se uno è capace <strong>di</strong> farsi<br />
capire è normale che venda. Vede, io non è che scrivo. Ricopio, o meglio<br />
traduco in parole semplici».<br />
Credo possa valere per i filosofi <strong>di</strong> professione ― e per molti altri<br />
specialisti affini ― quanto recentemente confessava Ehrman per gli storici:<br />
<strong>«La</strong> capacità <strong>di</strong> registi e scrittori <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zionare i sentimenti e mo<strong>di</strong>ficare<br />
le opinioni del pubblico non è <strong>di</strong> per sé né buona né cattiva; è<br />
semplicemente una realtà dei nostri tempi […] ma a quelli <strong>di</strong> noi che de<strong>di</strong>cano<br />
la vita allo stu<strong>di</strong>o della storia, la cosa dà un po’ sui nervi» 7 .<br />
Il nervosismo si può esprimere in un arco molto ampio <strong>di</strong> posizioni,<br />
avendo ad un estremo il <strong>di</strong>sprezzo dell’opinione pubblica e l’esaltazione<br />
<strong>di</strong> ambiti necessariamente ristretti per la vera Sofia, all’altro estremo<br />
compromessi e banalizzazioni per inseguire la pubblica attenzione. In<br />
mezzo, si ripropongono con accresciuta ― per l’espansione della comunicazione<br />
<strong>di</strong> massa ― attualità ed incidenza le osservazioni <strong>di</strong> De Mauro,<br />
nella consapevolezza per altro che negli stessi canali possono venire<br />
proposti messaggi illuminanti e messaggi oscuranti. Ben più complesso<br />
<strong>di</strong> quello posto da <strong>Labriola</strong> ― che naturalmente resta un benemerito sollecitatore<br />
nella prospettiva storica ― è questo problema della presenza<br />
<strong>di</strong> Sofia nel mondo attuale e futuro, un problema che richiede approfon<strong>di</strong>ta<br />
riflessione e <strong>di</strong>scussione.<br />
7 B.D. EHRMAN, La verità sul Co<strong>di</strong>ce da Vinci, Milano, Mondadori, 2005, p. 7.