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Antonio Labriola e «La Sapienza» - Archivi di Famiglia

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242<br />

Daniela Secondo<br />

dell’adunanza, ha già pubblicata una lista <strong>di</strong> temi, che a me paiono assai pratici<br />

nella sostanza e nella forma.<br />

Fra questi temi ve n’è uno proposto da me, ed accolto dal Comitato promotore.<br />

Mi permette <strong>di</strong> chiarirlo un po’? perché, trattandosi <strong>di</strong> cosa che concerne<br />

l’economia generale delle facoltà universitarie, mi preme <strong>di</strong> richiamarvi su per<br />

tempo l’attenzione <strong>di</strong> tutti i colleghi cui stia a cuore il vero e sicuro progresso<br />

della cultura nazionale.<br />

Nelle nostre Università si dà presentemente la laurea in filosofia a tutti gli<br />

studenti <strong>di</strong> lettere, che, <strong>di</strong>spensati dal corso <strong>di</strong> archeologia frequentino per un<br />

anno i corsi <strong>di</strong> etica e <strong>di</strong> pedagogica. Secondo il concetto della nostra legge, in<br />

somma, non c’è che una sola via per <strong>di</strong>ventar filosofi; quella cioè degli stu<strong>di</strong> filologici,<br />

salvo il meno dell’archeologia e il più dell’etica.<br />

Ma, facendo così, speriamo noi con fondamento, che la filosofia cessi ormai<br />

dall’essere mera scolastica od una opinione letteraria? e dov’è il positivismo del<br />

quale tanti si <strong>di</strong>chiarano aderenti? e quando si arriverà all’in<strong>di</strong>rizzo reale e razionale,<br />

che molti, con espressione a me poco gra<strong>di</strong>ta, ma vera nel fondo, chiamano<br />

filosofia scientifica? Io credo fermamente, che nel giro degli stu<strong>di</strong> universitarii,<br />

la filosofia abbia ad essere, non un complemento obbligatorio della storia e<br />

della filologia, ma un complemento, invece, facoltativo <strong>di</strong> qualunque cultura speciale:<br />

storica, giuri<strong>di</strong>ca, matematica, fisica, o che altro siasi. Alla filosofia ci si<br />

deve potere arrivare <strong>di</strong>datticamente per qualunque via, come per qualunque<br />

via ci arrivaron sempre i veri pensatori.<br />

Io per ciò propongo, che la laurea in filosofia si conferisca agli studenti <strong>di</strong><br />

qualunque Facoltà, compresa la letteraria, i quali, frequentato che abbiano entro<br />

il quadriennio <strong>di</strong> obbligo certi corsi filosofici da determinare, si espongano a sostenere<br />

una tesi scritta <strong>di</strong> argomento generale quanto all’obbiettivo ed al metodo,<br />

ma fondata sempre sopra una determinata cultura speciale.<br />

Delle modalità <strong>di</strong>scorrerò e <strong>di</strong>scuterò poi a Milano.<br />

Questa mia proposta per la sua novità tornerà un po’ ostica alla prima. Perciò<br />

io prego caldamente i miei colleghi <strong>di</strong> pensarci un pò su: e la raccomando<br />

poi in modo speciale ai professori Sergi e Cremona. Il primo scrisse qualcosa in<br />

proposito ultimamente, e per altre ragioni venne alle medesime conclusioni. Al<br />

Cremona poi <strong>di</strong>co: non le pare che questa sia la via per giungere spe<strong>di</strong>tamente<br />

ad alcuni dei resultati da lei vagheggiati con la istituzione della grande Facoltà<br />

Filosofica?<br />

Grazie e mi creda<br />

Suo Dev.mo<br />

A. <strong>Labriola</strong>

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