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Antonio Labriola e «La Sapienza» - Archivi di Famiglia

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<strong>Antonio</strong> <strong>Labriola</strong> e l’Università <strong>«La</strong> <strong>Sapienza»</strong> ∗<br />

Pietro Borzomati<br />

La crisi <strong>di</strong> oggi, nei suoi vari aspetti e momenti, non trova una adeguata<br />

soluzione perché affonda le sue ra<strong>di</strong>ci in una pseudo cultura resa<br />

grave dallo scarso interesse per un’analisi storica attenta a cogliere anche<br />

il passato remoto e prossimo persino <strong>di</strong> una umanità che non è stata ritenuta<br />

«degna» <strong>di</strong> essere considerata per lo stato <strong>di</strong> grande in<strong>di</strong>genza.<br />

Il catalogo <strong>Antonio</strong> <strong>Labriola</strong> e la sua Università. Mostra documentaria per i<br />

settecento anni della “Sapienza” (1303–2003). A cento anni dalla morte <strong>di</strong> <strong>Labriola</strong><br />

(1904–2004), a cura <strong>di</strong> Nicola Siciliani de Cumis (Roma, Aracne,<br />

2005, pp. 690, euro 15,00) conferma questo rilievo attraverso l’adozione<br />

<strong>di</strong> una metodologia che ha una sua originalità per la lettura «pedagogica»<br />

<strong>di</strong> quella che è stata una grande storia.<br />

Siciliani ha avuto sempre il merito <strong>di</strong> essere stato un anticonformista<br />

nel senso più metodologico del termine non considerando, ad esempio,<br />

quei limiti inopportunamente invocati quando era necessario portare<br />

avanti un progetto inter<strong>di</strong>sciplinare al fine <strong>di</strong> ottenere risultati <strong>di</strong> notevole<br />

rilievo.<br />

Si vedano a tal proposito tanti suoi stu<strong>di</strong>, parzialmente raccolti nel citato<br />

volume su temi <strong>di</strong>versi ma in vario modo attinenti al tema trattato:<br />

la storia dell’Ateneo romano, il ruolo <strong>di</strong> <strong>Labriola</strong> da anni oggetto <strong>di</strong> stu<strong>di</strong><br />

da Siciliani de Cumis, i «percorsi» della mostra, gli interventi su vari<br />

aspetti e momenti della vita e del pensiero del grande stu<strong>di</strong>oso e persino<br />

uno stimolante saggio «sulla prima pedagogia universitaria romana e<br />

don Luigi Guanella. Illazioni ed ipotesi» dello stesso Autore.<br />

È utile a questo punto soffermarsi sui contenuti del volume; ha un significato<br />

la proposta labriolana a proposito dell’insegnamento del tedesco<br />

nei licei dato a semplici maestri «in quanto lingua perché la classe<br />

degli studenti <strong>di</strong> università non rimanga sequestrata da tre quarti della<br />

cultura moderna» (A.G. Ricci). Arricchente è poi lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> M.G. Bran-<br />

∗ Pubblicato in «L’Osservatore Romano», 15 settembre 2005.

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