Antonio Labriola e «La Sapienza» - Archivi di Famiglia

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31.05.2013 Views

6 Marco Maria Olivettti levanza dell’idea, che Labriola ha per la laurea in filosofia; ma anche, per converso, [sulla rilevanza dell’idea] che la laurea in filosofia, così come la concepiva Labriola, ha per l’università. C’è una lettera che viene documentata nei pannelli della mostra, la lettera del 12 luglio 1887 al direttore della rivista «Rassegna critica» (vi risparmio la lettera, perché qualcuno potrà leggerla o la ha già letta nei pannelli, qui all’ingresso della mostra), in cui appunto Labriola parla del significato che ha la laurea in filosofia... E, allora, perché ho voluto soffermarmi su questo? Perché appunto in quanto Preside della prima (questo posso dirlo senza iattanza, in senso cronologico) della prima Facoltà di Filosofia in Italia: beh, è chiaro che questa grande iniziativa culturale (la mostra, i convegni e tutta l’attività che ancora proseguirà nei prossimi mesi) in qualche modo documenta ancora come l’esistenza, l’istituzione di questa Facoltà di Filosofia alla «Sapienza» — e questo ci tengo a dirlo — non sia il frutto di un provvedimento, di un’iniziativa meramente amministrativa che, per ciò che con orribile termine ma ormai invalso nel jargon universitario, si suole chiamare il «decongestionamento» (decongestionamento: da una università se ne fanno tante, da una facoltà si fanno più facoltà)… Di nuovo, questa può essere la coincidenza astrale — e quasi quasi alla fine di questo discorso comincio a credere alle coincidenze astrali —. Ma tutto questo è frutto soprattutto di un progetto, di un progetto culturale. Di un progetto culturale che, appunto, è in qualche modo rappresentato dalle espressioni che Labriola utilizza per la laurea in filosofia, intesa nell’idea che debba esservi una laurea in filosofia… Non tutti sono necessariamente interessati a questi aspetti… Però direi che il progetto culturale è stato, con una certa dose di profezia, iniziato da Labriola medesimo, per quel che riguarda l’afferenza della Facoltà di Filosofia a uno degli Atenei federati, in cui si articola «La Sapienza». Labriola parla di positivismo — non è questo il caso —: ma lo è il modo in cui, in quel momento, Labriola utilizzava questo termine… Un rapporto, dunque, non estrinseco: e la Facoltà di Filosofia e il contributo che essa arreca al centenario della «Sapienza».

Labriola, la «sua» Università, la prima Facoltà di Filosofia in Italia Per dimostrare quanto poco sia estrinseco questo contributo, quanto esso sia un progetto culturale, che in qualche modo infutura la memoria, infutura il passato, sarei quasi tentato di riprendere pensieri e stilemi heideggeriani, per questo progetto che infutura il passato, ecco vorrei semplicemente ricordare due aspetti: il primo è la stretta connessione tra studi filosofici e studi pedagogici. Una filosofia che non può non avere il suo prolungamento nella dimensione pedagogica e, per altro verso, una pedagogia che non può esimersi, quali che siano gli aspetti sperimentali — e nella nostra Facoltà questi sono massimamente valorizzati — tuttavia non può esimersi da un quadro di riferimento teorico–filosofico. La Facoltà di Filosofia offre all’Ateneo «La Sapienza» l’intero servizio pedagogico; cioè la dimensione pedagogica è fornita dalla Facoltà di Filosofia. E questo è, sicuramente, nella linea non soltanto delle idee, ma anche della pratica di Labriola; il quale, per esempio, fu il fondatore di quella che è l’attuale Biblioteca di filosofia: e questo è l’aspetto che vorrei sottolineare. Questa Biblioteca di filosofia, che è nata inizialmente per opera di Labriola, come biblioteca pedagogica, essenzialmente… Parecchi materiali, recentissimamente ritrovati grazie all’attività di Siciliani e della sua équipe è estremamente eloquente, fino proprio agli ordini e ai libri di questa biblioteca, che era cara a Labriola come le pupille dei propri occhi. La Biblioteca di filosofia è in sostanza l’istituzione, lo “spirito oggettivo”, in cui si concreta la sede di ricerca scientifica della Facoltà. Una biblioteca è il momento didattico. Dai tempi di Labriola, è cresciuta e si è articolata. Oggi conta più di 150.000 volumi, abbonamenti a riviste; e credo sia la biblioteca specializzata in filosofia più grande d’Europa. E, appunto, all’origine di tutto questo, c’è Labriola. Dunque non c’è nulla di estrinseco e di vacuamente celebrativo: certamente “celebrativo”, ma non vacuamente celebrativo, in questa iniziativa; e la Facoltà di Filosofia ambisce a incrementare questa posizione, per altro coordinandosi con l’attività di ricerca filosofica… anche se, crescendo, si sono moltiplicate le sedi universitarie. Per fortuna, i rapporti anche di collaborazione scientifica e culturale con le altre università romane e con la filosofia praticata dalle altre università romane è essenziale… Il che fa sì che le iscrizioni alla Facoltà di Filosofia della «Sapienza» 7

<strong>Labriola</strong>, la «sua» Università, la prima Facoltà <strong>di</strong> Filosofia in Italia<br />

Per <strong>di</strong>mostrare quanto poco sia estrinseco questo contributo, quanto<br />

esso sia un progetto culturale, che in qualche modo infutura la memoria,<br />

infutura il passato, sarei quasi tentato <strong>di</strong> riprendere pensieri e stilemi<br />

heideggeriani, per questo progetto che infutura il passato, ecco vorrei<br />

semplicemente ricordare due aspetti: il primo è la stretta connessione tra<br />

stu<strong>di</strong> filosofici e stu<strong>di</strong> pedagogici. Una filosofia che non può non avere il<br />

suo prolungamento nella <strong>di</strong>mensione pedagogica e, per altro verso, una<br />

pedagogia che non può esimersi, quali che siano gli aspetti sperimentali<br />

— e nella nostra Facoltà questi sono massimamente valorizzati — tuttavia<br />

non può esimersi da un quadro <strong>di</strong> riferimento teorico–filosofico.<br />

La Facoltà <strong>di</strong> Filosofia offre all’Ateneo <strong>«La</strong> <strong>Sapienza»</strong> l’intero servizio pedagogico;<br />

cioè la <strong>di</strong>mensione pedagogica è fornita dalla Facoltà <strong>di</strong> Filosofia. E<br />

questo è, sicuramente, nella linea non soltanto delle idee, ma anche della pratica<br />

<strong>di</strong> <strong>Labriola</strong>; il quale, per esempio, fu il fondatore <strong>di</strong> quella che è l’attuale<br />

Biblioteca <strong>di</strong> filosofia: e questo è l’aspetto che vorrei sottolineare.<br />

Questa Biblioteca <strong>di</strong> filosofia, che è nata inizialmente per opera <strong>di</strong> <strong>Labriola</strong>,<br />

come biblioteca pedagogica, essenzialmente… Parecchi materiali,<br />

recentissimamente ritrovati grazie all’attività <strong>di</strong> Siciliani e della sua équipe<br />

è estremamente eloquente, fino proprio agli or<strong>di</strong>ni e ai libri <strong>di</strong> questa biblioteca,<br />

che era cara a <strong>Labriola</strong> come le pupille dei propri occhi.<br />

La Biblioteca <strong>di</strong> filosofia è in sostanza l’istituzione, lo “spirito oggettivo”,<br />

in cui si concreta la sede <strong>di</strong> ricerca scientifica della Facoltà. Una biblioteca<br />

è il momento <strong>di</strong>dattico.<br />

Dai tempi <strong>di</strong> <strong>Labriola</strong>, è cresciuta e si è articolata. Oggi conta più <strong>di</strong><br />

150.000 volumi, abbonamenti a riviste; e credo sia la biblioteca specializzata<br />

in filosofia più grande d’Europa. E, appunto, all’origine <strong>di</strong> tutto<br />

questo, c’è <strong>Labriola</strong>.<br />

Dunque non c’è nulla <strong>di</strong> estrinseco e <strong>di</strong> vacuamente celebrativo: certamente<br />

“celebrativo”, ma non vacuamente celebrativo, in questa iniziativa;<br />

e la Facoltà <strong>di</strong> Filosofia ambisce a incrementare questa posizione,<br />

per altro coor<strong>di</strong>nandosi con l’attività <strong>di</strong> ricerca filosofica… anche se, crescendo,<br />

si sono moltiplicate le se<strong>di</strong> universitarie. Per fortuna, i rapporti<br />

anche <strong>di</strong> collaborazione scientifica e culturale con le altre università romane<br />

e con la filosofia praticata dalle altre università romane è essenziale…<br />

Il che fa sì che le iscrizioni alla Facoltà <strong>di</strong> Filosofia della «<strong>Sapienza»</strong><br />

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