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Antonio Labriola e «La Sapienza» - Archivi di Famiglia

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194<br />

Clau<strong>di</strong>a Pinci<br />

tra vecchio e nuovo, spinge in ulteriori <strong>di</strong>mensioni, questo sistema dà vita<br />

a risorse educative apparentemente taciute.<br />

Io leggo “con il mio mondo”, <strong>di</strong> un “altro mondo”, che <strong>di</strong>venta “il<br />

mio mondo”, creando a sua volta un “nuovo mondo”. La mia lettura<br />

parte da me, e dalle mie ipotesi, ma nel corso del suo svolgimento le mie<br />

idee si sono moltiplicate, il percorso è <strong>di</strong>ventato più variegato, più complicato,<br />

ma sta a me lettore <strong>di</strong>panare quei no<strong>di</strong> problematici che il testo<br />

mi offre, la conclusione è aperta, o meglio provvisoria, perché una rilettura<br />

può portare ulteriori domande, e questo sul piano pedagogico è assolutamente<br />

ottimale. Ritornare sullo stesso argomento in termini <strong>di</strong>versi,<br />

significa in qualche modo cambiamento, e quin<strong>di</strong> crescita.<br />

4. <strong>Labriola</strong> e Makarenko, <strong>di</strong>fferenze e analogie<br />

“Chi era però <strong>Labriola</strong>? Chi era stato, nel corso della vita […]? […] quali furono<br />

le idee principali, proprie e nuove […] nel corso della propria formazione?<br />

Quali le sue categorie mentali caratterizzanti? Quali, in ultima analisi, i punti forti<br />

d’arrivo […]?”. La risposta, o le risposte, a queste domande appaiono si <strong>di</strong>ceva,<br />

non agevoli né semplici. Anche e soprattutto per le molteplici <strong>di</strong>fficoltà che si<br />

frappongono alla piena comprensione <strong>di</strong> un “modo <strong>di</strong> pensare” che si è prestato<br />

storicamente e ideologicamente ad interpretazioni e valutazioni tutt’altro che univoche<br />

14 .<br />

La complessità del pensiero labrioliano affascina, così come l’elaborazione<br />

teorica e la pratica educativa <strong>di</strong> Anton Semënovič Makarenko, il<br />

quale tuttavia, come <strong>Labriola</strong>, fu mal interpretato e non venne risparmiato<br />

da critiche. Il pedagogista sovietico ha un ruolo <strong>di</strong> primo piano tra<br />

i gran<strong>di</strong> educatori. Il suo nome può giustamente figurare tra i classici<br />

della pedagogia mon<strong>di</strong>ale. Tuttavia, e non è raro, Makarenko è erroneamente<br />

presentato in modo parziale. L’opinione abbastanza <strong>di</strong>ffusa, che<br />

lo in<strong>di</strong>ca semplicemente come il creatore della pedagogia sovietica, ha<br />

origine con la sua in<strong>di</strong>retta complicità. Il suo metodo educativo non può<br />

esser valutato come una costruzione autonoma e in<strong>di</strong>pendente dalle tensioni<br />

innovative; il suo pensiero è ricco e articolato, però è indubbiamen-<br />

14 I. VOLPICELLI, <strong>Antonio</strong> <strong>Labriola</strong> cento anni dopo (1904–2004), in <strong>Antonio</strong> <strong>Labriola</strong> e<br />

la sua Università, cit., p. 42.

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