31.05.2013 Views

Antonio Labriola e «La Sapienza» - Archivi di Famiglia

Antonio Labriola e «La Sapienza» - Archivi di Famiglia

Antonio Labriola e «La Sapienza» - Archivi di Famiglia

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

154<br />

Vincenzo Orsomarso<br />

«non si dà insegnamento alcuno, né si rendono possibili appren<strong>di</strong>menti»<br />

79 . È la prova dell’inefficacia, in determinati contesti, della pedagogia e<br />

nei Saggi <strong>di</strong> una considerazione dell’educazione come «accomodazione<br />

sociale», che «può mo<strong>di</strong>ficare sì, entro certi limiti» 80 , dati, come afferma<br />

nello stesso 1896, anno <strong>di</strong> pubblicazione del secondo saggio, da una «storia<br />

[…] signora <strong>di</strong> noi tutti».<br />

<strong>Labriola</strong> allo stesso tempo, proprio in virtù della sua concezione epigenetica<br />

della storia, rifiuta ogni astratta visione del procedere storico per<br />

sta<strong>di</strong> ben definiti, la storia non può essere ridotta al «sacramentale schema:<br />

economia a schiavi, economia a servaggio, economia a salariato».<br />

Chi si rechi quella formula in mano non capirà un solo fatto, proviamo, della<br />

vita inglese del secolo decimoquarto — e dove vorrà collocare quella buona<br />

Norvegia che non ebbe mai né schiavitù e né servi? E che conto si renderà della<br />

servitù della gleba, che si fissa e si sviluppa nella Germania d’oltre l’Elba proprio<br />

dopo la Riforma? E che spiegazione darà al fatto singolare che la borghesia<br />

europea inauguri una nuova schiavitù in America <strong>di</strong> schiavi a bella posta importati<br />

proprio nel medesimo tempo in cui essa percorse i primi sta<strong>di</strong> dell’età<br />

liberale? 81<br />

Per il Cassinate la ricerca storica «rimane sempre legata alle impreteribili<br />

ragioni empiriche della rappresentazione del fatto, e deve rifiutarsi<br />

a qualunque pretesa d’imperativi aprioristici» 82 .<br />

Ma alla «storia […] signora <strong>di</strong> noi tutti», con tutte le conseguenze, si<br />

va affidando nelle stesse pagine <strong>di</strong> Da un secolo all’altro, dove la fine<br />

dell’«era liberale si precisa nel sorgere <strong>di</strong> un nuovo <strong>di</strong>ssi<strong>di</strong>o tra Oriente e<br />

Occidente», le cui ragioni non vanno più ricercate nell’«invi<strong>di</strong>a degli dei»<br />

ma nelle «invi<strong>di</strong>e fra gli uomini»; nella concorrenza che è «l’assioma della<br />

società liberale la quale si eserciterà attorno più furiosamente nel nuovo<br />

secolo» 83 .<br />

79 N. SICILIANI DE CUMIS, Il principio “<strong>di</strong>alogico” in <strong>Antonio</strong> <strong>Labriola</strong>, in <strong>Antonio</strong> <strong>Labriola</strong><br />

e la sua Università, cit., p. 184.<br />

80 LABRIOLA, Del materialismo storico, cit., p. 136.<br />

81 LABRIOLA, Da un secolo all’altro, cit., p. 345.<br />

82 Ivi, p. 346.<br />

83 Ivi, p. 324.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!