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Antonio Labriola e «La Sapienza» - Archivi di Famiglia

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Maria Pia Musso<br />

Giuseppe Boncori documenta nel suo stimolante saggio i numerosi stu<strong>di</strong><br />

sulle abilità <strong>di</strong> pensiero e sulle capacità <strong>di</strong> apprendere la filosofia fin dall’infanzia,<br />

a partire dalle ricerche <strong>di</strong> Alfred Binet, <strong>di</strong> Lewis Ma<strong>di</strong>son Terman, <strong>di</strong><br />

Arthur S. Otis, <strong>di</strong> J.P. Guilford. Risulta particolarmente interessante, inoltre,<br />

il progetto sperimentale per la scuola elementare (riportato nelle pp. 310 e<br />

sgg.), promosso da M. Lipman e A.M. Sharp, Philosophy for children: where<br />

we are now, pubblicata in «Thinking» nel 1986, e poi sviluppato dagli stu<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong> G.H. Mead, L.S. Vygotskij e J. Bruner. La ricerca utilizza alcune categorie<br />

e la metodologia della ricerca filosofica per migliorare alcuni aspetti intellettuali<br />

e conoscitivi come le capacità <strong>di</strong> comprensione, l’analisi e la soluzione<br />

<strong>di</strong> problemi, nella convinzione che la riflessività e la razionalità del citta<strong>di</strong>no<br />

si fondano sulla capacità <strong>di</strong> cogliere il significato <strong>di</strong> ciò che si sente e si<br />

legge, dando significato a ciò che si <strong>di</strong>ce e si scrive. Per questo sono necessarie<br />

alcune competenze <strong>di</strong> ragionamento, come l’inferenza e la scoperta <strong>di</strong><br />

presupposti soggiacenti, insieme alle capacità <strong>di</strong> ricerca che consentono <strong>di</strong><br />

formulare e spiegare le ipotesi.<br />

Il volume a cura <strong>di</strong> Irene Kajon e Nicola Siciliani de Cumis costituisce<br />

una significativa alternativa al modo tra<strong>di</strong>zionale <strong>di</strong> vedere e vivere la filosofia,<br />

come “scienza dei dotti”; mostra come i molteplici significati <strong>di</strong><br />

cui la filosofia si sostanzia e si arricchisce rappresentino altrettanti strumenti<br />

sul piano metodologico per una ricerca critica, vitale per ogni insegnamento;<br />

ma soprattutto, l’insieme degli scritti contenuti nel volume riescono<br />

bene a rappresentare l’auspicio dei due curatori, espresso nella<br />

Premessa a p. XI, e cioè che «[…] la ricerca filosofica e l’insegnamento della<br />

filosofia non perd[ano] quei caratteri <strong>di</strong> astrazione, <strong>di</strong>sinteresse, gioco (un<br />

<strong>di</strong>spen<strong>di</strong>o <strong>di</strong> energie senza alcuna utilità), pur nel rigore, che sono loro<br />

connaturati fin da loro apparire nell’orizzonte della cultura».<br />

Descartes in una sua lettera a Picot, definisce la filosofia come un albero,<br />

le cui ra<strong>di</strong>ci sono la metafisica, il tronco la fisica, e i rami che escono<br />

da tronco tutte le altre scienze. Torna il concetto <strong>di</strong> enciclope<strong>di</strong>a e della<br />

circolarità dei saperi saldati tra loro grazie alla riflessione critica e alla<br />

ricerca filosofica.

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