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Antonio Labriola e «La Sapienza» - Archivi di Famiglia

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Maria Pia Musso<br />

<strong>di</strong>alogico e critico; nell’azione educativa è necessario esercitarsi dunque,<br />

in una coerente e continua azione <strong>di</strong> bilanciamento, <strong>di</strong> correzione e <strong>di</strong><br />

transazione, per “educare educandoci”.<br />

L’operazione <strong>di</strong> utilizzare l’attività scientifica <strong>di</strong> ricerca come legame<br />

proficuo <strong>di</strong> continuità nell’educazione <strong>di</strong> ogni grado (scuola me<strong>di</strong>a inferiore,<br />

superiore e università) è vista nell’ottica <strong>di</strong> una formazione critica<br />

permanente, adeguata alle varie fasi della crescita. Un esempio concreto<br />

è il contributo che professori universitari, stu<strong>di</strong>osi, dottori, laureati e<br />

laurean<strong>di</strong> hanno dato con i loro saggi, nel corposo e multiforme catalogo<br />

a cura <strong>di</strong> Nicola Siciliani de Cumis, <strong>Antonio</strong> <strong>Labriola</strong> e la sua Università 2 .<br />

Siciliani de Cumis nel suo scritto 3 ricorda alcuni passi della prolusione<br />

del 1896–1897 <strong>di</strong> <strong>Labriola</strong> agli studenti, a proposito della funzione<br />

educativa dell’università e della responsabilità intrinseche all’atto del<br />

docere e dell’apprendere:<br />

Voi avete, senza dubbio, il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> <strong>di</strong>scutere nei nostri insegnamenti la<br />

scienza che vi si rivela. Il <strong>di</strong>scutere è con<strong>di</strong>zione dell’apprendere; e la critica è la<br />

con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> ogni progresso. Ma per <strong>di</strong>scutere, occorre d’aver già imparato. La<br />

scienza è lavoro, e il lavoro non è improvvisazione. […] Io mi auguro che voi, <strong>di</strong>scutendo<br />

e criticando, supererete noi, ossia questo periodo nostro. L’Italia ha<br />

bisogno <strong>di</strong> progre<strong>di</strong>re materialmente, moralmente, intellettualmente […]. Noi<br />

professori siamo, senza dubbio, orgogliosi della superiorità <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zione morale,<br />

in cui ci troviamo rispetto a quelli che ci precedettero nei secoli scorsi, pei<br />

quali le libertà furono privilegi; […]. Ma saremo, per fermo, più orgogliosi, se,<br />

2 Il catalogo, e<strong>di</strong>to da Aracne, Roma, 2005, esce in occasione dei settecento anni<br />

de <strong>«La</strong> <strong>Sapienza»</strong> (1303–2003) e per ricordare i cento anni dalla morte <strong>di</strong> <strong>Antonio</strong><br />

<strong>Labriola</strong> (1904–2004), sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana.<br />

Nel volume sono proposti con dovizia tecnica, numerosi documenti esposti anche<br />

nella mostra organizzata dalla I cattedra <strong>di</strong> Pedagogia generale <strong>di</strong> Roma de <strong>«La</strong> <strong>Sapienza»</strong>,<br />

che si è svolta in tre <strong>di</strong>verse se<strong>di</strong>, tre luoghi labrioliani: l’<strong>Archivi</strong>o Centrale<br />

dello Stato, l’<strong>Archivi</strong>o <strong>di</strong> Stato <strong>di</strong> Roma, gli <strong>Archivi</strong> del Rettorato e della Biblioteca<br />

degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Roma <strong>«La</strong> <strong>Sapienza»</strong>, nel febbraio 2005. Il catalogo dà notizia dello<br />

status quo degli stu<strong>di</strong> sui temi labrioliani, ma ne in<strong>di</strong>ca anche <strong>di</strong> nuovi, riguardanti il<br />

<strong>Labriola</strong> filosofo, il politico, lo storico, il pedagogista e il professore; documenta aspetti<br />

ine<strong>di</strong>ti <strong>di</strong> <strong>Labriola</strong> e la sua Università (fotografie e <strong>di</strong>pinti, documenti <strong>di</strong> archivio,<br />

ricostruzioni della Roma <strong>di</strong> fine ‘800, ecc.).<br />

3 Rileggendo L’Università e la libertà della scienza <strong>di</strong> <strong>Antonio</strong> <strong>Labriola</strong>, in La filosofia<br />

nella scuola e nell’università, cit., pp. 166–167.

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