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Antonio Labriola e «La Sapienza» - Archivi di Famiglia

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Norberto Galli<br />

su giu<strong>di</strong>zi e personalità che lo hanno conosciuto come G. Calogero,<br />

E. Garin. Per A.G. Ricci la mostra ha un suo alto interesse per vari<br />

motivi: essa impiega tra l’altro una «cospicua documentazione in<br />

gran parte ine<strong>di</strong>ta».<br />

Nella quarta, avente per oggetto «Momenti e moventi», si pongono<br />

in luce aspetti personali <strong>di</strong> <strong>Labriola</strong>, concernenti ad esempio la<br />

famiglia <strong>di</strong> provenienza, la formazione ricevuta al «Principe Umberto»<br />

<strong>di</strong> Napoli, le <strong>di</strong>fficoltà incontrate in varie commissioni per l’insegnamento<br />

universitario, i giu<strong>di</strong>zi da lui espressi in qualità <strong>di</strong> ispettore<br />

<strong>di</strong>dattico nelle scuole normali, la sua presenza nei documenti<br />

della Fondazione Istituto «A. Gramsci». Tra l’altro, si ricorda<br />

la lingua <strong>di</strong> <strong>Labriola</strong> nel grande <strong>di</strong>zionario <strong>di</strong> T. De Mauro; si auspica<br />

inoltre un archivio per la documentazione on line in suo onore.<br />

Sfogliando il volume, l’autore che maggiormente ricorre è N. Siciliani<br />

de Cumis. Egli è sempre presente con scritti, precisazioni, nuove<br />

interpretazioni. <strong>Labriola</strong>, del resto, ha osservato G. Sasso, «è il<br />

suo autore» (p. 109) e M. Olivetti lo ha riconosciuto «tra i massimi<br />

stu<strong>di</strong>osi contemporanei» <strong>di</strong> lui (p. 17). Nel lungo e paziente lavoro<br />

<strong>di</strong> preparazione del centenario e dell’allestimento della Mostra, egli<br />

ha svolto una funzione «ideativa, propulsiva, attuativa» <strong>di</strong> primo<br />

piano. Per questo, tutti gli esprimono riconoscenza, innanzitutto la<br />

Facoltà <strong>di</strong> Filosofa gli manifesta «profonda gratitu<strong>di</strong>ne».

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