NELLA BIBBIA VI SONO CONTRADDIZIONI?

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Geremia 22:11 “Infatti così parla il SIGNORE, riguardo a Sallum, figlio di Giosia, re di Giuda, che regnava al posto di Giosia suo padre, e che è uscito da questo luogo: «Egli non vi ritornerà più”. Risposta: Il successore fu senza dubbio Ioacaz come confermato anche in 2 Re 23:31. Sembra che Esdra e Geremia, secondo certi manoscritti, lo chiamano Sallum da ciò che questo fosse il suo nome prima di salire al trono Quanti anni di carestia? 7 anni: 2Samuele 24:13 “Gad andò dunque da Davide, gli riferì questo e disse: «Vuoi sette anni di carestia nel tuo paese, oppure tre mesi di fuga davanti ai tuoi nemici che t'inseguono, oppure tre giorni di peste nel tuo paese? Ora rifletti e vedi che cosa devo rispondere a colui che mi ha mandato»”. 3 anni 1Cronache 21:11-12 “Gad andò dunque da Davide, e gli disse: «Così dice il SIGNORE: "Scegli quello che vuoi: o tre anni di carestia, o tre mesi durante i quali i tuoi avversari facciano scempio di te e ti raggiunga la spada dei tuoi nemici, oppure tre giorni di spada del SIGNORE, ossia di peste nel paese, durante i quali l'angelo del SIGNORE porterà la distruzione in tutto il territorio d'Israele". Ora, vedi che cosa io debba rispondere a colui che mi ha mandato»”. Risposta: Anche in questo caso c‟è una differenza fra il libro di Samuele e quello di Cronache. Mentre in 2 Samuele 24:13 si parla di sette anni di carestia, in 1 Cronache 21:12 si parla di tre. (La Settanta greca ha “tre” anche in Samuele). Una spiegazione molto plausibile è che i sette anni menzionati in 2 Samuele sarebbero stati, in parte, un‟estensione dei tre anni di carestia che ci furono a motivo del peccato di Saul e della sua casa contro i gabaoniti. (2Samuele 21:1, 2) L‟anno in corso (la registrazione richiese 9 mesi e 20 giorni [2Samuele 24:8] sarebbe stato il quarto anno, e con i tre anni successivi si sarebbe giunti a sette. E’ giusto sacrificare esseri umani? Sacrifici umani si: Levitico 27:28-29 “Nondimeno, tutto ciò che uno avrà consacrato al SIGNORE per voto d'interdetto, fra le cose che gli appartengono, si tratti di una persona, di un animale o di un pezzo di terra del suo patrimonio, non potrà essere né venduto, né riscattato; ogni interdetto è cosa interamente consacrata al SIGNORE. Nessuna persona consacrata per voto di interdetto potrà essere riscattata; dovrà essere messa a morte”. 2Samuele 21:8-9 “ma il re prese i due figli che Rispa, figlia di Aia, aveva partoriti a Saul, Armoni e Mefiboset, e i cinque figli che Merab, figlia di Saul, aveva partoriti ad Adriel di Meola, figlio di Barzillai, e li consegnò ai Gabaoniti, che li impiccarono sul monte, davanti al SIGNORE. Tutti e

sette perirono assieme; furono messi a morte nei primi giorni della mietitura, quando si iniziava a mietere l'orzo”. Sacrifici umani no Deuteronomio 12:30-31 “guàrdati bene dal cadere nel laccio seguendo il loro esempio, dopo che saranno state distrutte davanti a te, e dall'informarti sui loro dèi, dicendo: «Come servivano i loro dèi queste nazioni? Anch'io voglio fare lo stesso». Non farai così riguardo al SIGNORE tuo Dio, poiché esse praticavano verso i loro dèi tutto ciò che è abominevole per il SIGNORE e che egli detesta; davano perfino alle fiamme i loro figli e le loro figlie, in onore dei loro dèi”. Risposta: Nessun sacrificio umano era richiesto alla nazione d'Israele, ma solo animale. Su questo non ci piove. Le scritture di Levitico 27 e 2Samuele 21 menzionano cose diverse che un'accurata traduzione dall'ebraico rende meglio il senso. Traducendo "dovrà essere messa a morte", e “furono messi a morte” si afferra meglio che non si trattava di sacrifici veri e propri, ma l'esecuzione giudiziaria di cose su ricadeva un decreto distruttivo. In merito a questo termine ebraico cherem, bisogna dire quanto segue: "Trattando con la nazione d‟Israele, Jahveh Dio decretò che certe cose, persone o anche città intere fossero poste sotto un bando sacro (o interdizione, interdetto), vietandone così qualsiasi impiego comune o profano. Koehler e Baumgartner definiscono chèrem “cosa o persona votata (alla distruzione o a un uso sacro e quindi preclusa all‟uso profano)”, e come forma causativa del verbo charàm, nel senso di “bandire (segregare tramite bando . . . dalla società e dalla vita, votare alla distruzione)”. (Lexicon in Veteris Testamenti Libros, Leida, 1958, p. 334) Per gli israeliti, queste cose votate diventavano quindi “tabù”. La corrispondente parola araba ha tuttora un significato simile. Il territorio sacro della Mecca e di Medina è ritenuto haram dagli arabi di religione musulmana, e l‟harim di uno sceicco è stato a lungo considerato zona vietata per tutti fuorché per il proprietario dell‟harem o per i suoi eunuchi." A parte il discorso terminologico, forse l'equivoco potrebbe nascere dall'espressione "è qualcosa di santissimo a Jahveh". Ma se ricordiamo che "santo" indica qualcosa di appartato per un'opera, quella persona veniva "appartata" per Jahveh nel senso che doveva essere messa a morte, in quanto era votata alla distruzione. Il secondo brano non è assolutamente in contraddizione perchè non sta parlando di sacrifici umani da rendere a Jahveh, ma di una sorta di riscatto causato da Saul nel tentato sterminio dei gabaoniti, gravissima azione che infrangeva il giuramento fatto da Israele nei confronti dei gabaoniti (Giosuè 9:15). Ecco la ragione per cui furono consegnati solo i figli di Saul (escluso Mefiboset, causa un altro giuramento) per tale colpa del sangue. Furono poi i gabaoniti a "impiccarli", modalità che rende abbastanza evidente che non si trattasse di un sacrificio per Dio (il sacrificio richiedeva il versamento del sangue non lo strangolamento... Come morì Saul? Ucciso da un amalechita. 2Samuele 1:6-10 “Il giovane che gli raccontava queste cose, disse: «Mi trovavo per caso sul monte Ghilboa e vidi Saul che si appoggiava sulla sua lancia e i carri e i cavalieri stavano per raggiungerlo. Egli si voltò indietro, mi vide e mi chiamò. Io risposi: "Eccomi". Egli mi chiese: "Chi sei?" Gli risposi: "Sono un Amalechita". Egli mi disse: "Avvicìnati a me e finiscimi, perché sono preso da vertigine, anche se sono ancora vivo". Io dunque mi avvicinai e lo uccisi, perché sapevo che, una volta caduto, non avrebbe potuto vivere. Poi presi il diadema che egli aveva in capo, il braccialetto che aveva al braccio, e li ho portati qui al mio signore»”.

Geremia 22:11 “Infatti così parla il SIGNORE, riguardo a Sallum, figlio di Giosia, re di Giuda, che<br />

regnava al posto di Giosia suo padre, e che è uscito da questo luogo: «Egli non vi ritornerà più”.<br />

Risposta:<br />

Il successore fu senza dubbio Ioacaz come confermato anche in 2 Re 23:31.<br />

Sembra che Esdra e Geremia, secondo certi manoscritti, lo chiamano Sallum da ciò che questo<br />

fosse il suo nome prima di salire al trono<br />

Quanti anni di carestia?<br />

7 anni:<br />

2Samuele 24:13 “Gad andò dunque da Davide, gli riferì questo e disse: «Vuoi sette anni di carestia<br />

nel tuo paese, oppure tre mesi di fuga davanti ai tuoi nemici che t'inseguono, oppure tre giorni di<br />

peste nel tuo paese? Ora rifletti e vedi che cosa devo rispondere a colui che mi ha mandato»”.<br />

3 anni<br />

1Cronache 21:11-12 “Gad andò dunque da Davide, e gli disse: «Così dice il SIGNORE: "Scegli<br />

quello che vuoi: o tre anni di carestia, o tre mesi durante i quali i tuoi avversari facciano scempio di<br />

te e ti raggiunga la spada dei tuoi nemici, oppure tre giorni di spada del SIGNORE, ossia di peste<br />

nel paese, durante i quali l'angelo del SIGNORE porterà la distruzione in tutto il territorio d'Israele".<br />

Ora, vedi che cosa io debba rispondere a colui che mi ha mandato»”.<br />

Risposta:<br />

Anche in questo caso c‟è una differenza fra il libro di Samuele e quello di Cronache. Mentre in 2<br />

Samuele 24:13 si parla di sette anni di carestia, in 1 Cronache 21:12 si parla di tre. (La Settanta<br />

greca ha “tre” anche in Samuele).<br />

Una spiegazione molto plausibile è che i sette anni menzionati in 2 Samuele sarebbero stati, in<br />

parte, un‟estensione dei tre anni di carestia che ci furono a motivo del peccato di Saul e della sua<br />

casa contro i gabaoniti. (2Samuele 21:1, 2) L‟anno in corso (la registrazione richiese 9 mesi e 20<br />

giorni [2Samuele 24:8] sarebbe stato il quarto anno, e con i tre anni successivi si sarebbe giunti a<br />

sette.<br />

E’ giusto sacrificare esseri umani?<br />

Sacrifici umani si:<br />

Levitico 27:28-29 “Nondimeno, tutto ciò che uno avrà consacrato al SIGNORE per voto<br />

d'interdetto, fra le cose che gli appartengono, si tratti di una persona, di un animale o di un pezzo<br />

di terra del suo patrimonio, non potrà essere né venduto, né riscattato; ogni interdetto è cosa<br />

interamente consacrata al SIGNORE. Nessuna persona consacrata per voto di interdetto potrà<br />

essere riscattata; dovrà essere messa a morte”.<br />

2Samuele 21:8-9 “ma il re prese i due figli che Rispa, figlia di Aia, aveva partoriti a Saul, Armoni e<br />

Mefiboset, e i cinque figli che Merab, figlia di Saul, aveva partoriti ad Adriel di Meola, figlio di<br />

Barzillai, e li consegnò ai Gabaoniti, che li impiccarono sul monte, davanti al SIGNORE. Tutti e

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