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96 Edizi<strong>on</strong>e<br />

2009<br />

la mia migliore amica Milica a passare alcuni<br />

giorni c<strong>on</strong> me da mia n<strong>on</strong>na. Ero felice di vedere la<br />

n<strong>on</strong>na, e per di più questa volta avevo compagnia,<br />

e speravo anche del coraggio per salire in famosa<br />

soffitta. N<strong>on</strong> vedevo l’ora di farlo...<br />

La porta vecchia ha scricchiolato quando ho<br />

provato ad aprirla. Per un attimo ci siamo fermate<br />

a guardarci intorno, poi siamo entrate piano.<br />

Siamo passate sotto ragnatele che c’erano per<br />

anni. C’erano diverse cose. Un armadio c<strong>on</strong> gli abiti<br />

vecchi, un giradischi antico, c<strong>on</strong> alcuni dischi, una<br />

culla.. probabilmente le generazi<strong>on</strong>i hanno dormito<br />

in essa. Le lettere arredate hanno attirato la mia<br />

attenzi<strong>on</strong>e .Ho pensato che un giorno le dovrei<br />

leggere e vedere di chi s<strong>on</strong>o e a chi s<strong>on</strong>o state<br />

scritte. Appena volevamo andarsene dalla soffitta<br />

quando in uno scaffale ho visto una scatoletta<br />

rossa, coperta c<strong>on</strong> polvere. Alle margini ci erano<br />

le perle brillanti che si appena potevano vedere.<br />

Questa era la scatola di musica di mia n<strong>on</strong>na! Mi<br />

s<strong>on</strong>o ricordata della storia. L’ho aperta, guardata<br />

un pò e poi rinchiusa. Per un attimo ho pensato di<br />

sentire qualcosa. Un su<strong>on</strong>o veniva dalla scatola.<br />

L’ho aperta di nuovo e n<strong>on</strong> ci potevo credere. Un<br />

piano ninna-nanna si sentiva...<br />

S<strong>on</strong>o scesa in fretta a far vedere alla n<strong>on</strong>na il<br />

risultato della nostra avventura in soffitta. Lei n<strong>on</strong><br />

poteva dire niente, ma le lacrime nei suoi occhi ci<br />

hanno detto tutto.<br />

VioLetA VujkoVić<br />

motto LA BAMBOLA<br />

Classe VII - 2<br />

Scuola Elementare “Njegoš“ Cattaro/Kotor,<br />

M<strong>on</strong>tenegro<br />

in Una Soffitta antica Scopri oggetti<br />

che incominciano a racc<strong>on</strong>tarti la<br />

loro Storia<br />

Da poco, ogni mattina mi svegliava un su<strong>on</strong>o<br />

strano che veniva dalla soffitta. Era così anche<br />

questa mattina. Spaventata, ma troppo curiosa per<br />

rinunciare all’idea di scoprire cosa era, s<strong>on</strong>o salita<br />

sulla soffitta.<br />

Quando ci s<strong>on</strong>o arrivata ho visto un caos sotto lo<br />

strato grasso di polvere e ragnatela. Era buio e ci<br />

erano tantissime cose vecchie. Dall’ ogni angolo<br />

emergeva qualcosa. Ho deciso di fare un pò di<br />

ordine questi giorni e di pulire tutto questo polvere.<br />

Così, mi s<strong>on</strong>o messa a lavorare. Mentre pulivo,<br />

scoprivo diverse cose interessanti e ognuna ha fatto<br />

un’impressi<strong>on</strong>e forte a me. Dopo un pòmi s<strong>on</strong>o<br />

stancata e ho voluto prendere un succo. Mentre<br />

scendevo, mi s<strong>on</strong>o inciampata di una bambola. Era<br />

vecchia, dai capelli neri fatti in crocchia. Era vestita in<br />

un bellissimo vestito. Mi ci s<strong>on</strong>o avvicinata, l’ho presa<br />

e all’improvviso ho sentito quello stesso su<strong>on</strong>o che<br />

mi svegliava ogni mattina. N<strong>on</strong> potevo crederci! Era<br />

la bambola che parlava! Ha cominciato a racc<strong>on</strong>tarmi<br />

la sua storia.<br />

“S<strong>on</strong>o stata fatta in una fabbrica dei giocattoli. Dopo<br />

mi hanno portato in un grande supermercato. Ci<br />

stavo per giorni nella vetrina c<strong>on</strong> tanti altri giocattoligli<br />

orsacchiotti, le ballerine, piccole sirene. .C<strong>on</strong><br />

tutti ho fatto amicizia. Ci divertivamo un m<strong>on</strong>do.<br />

Ma, i giorni passavano e finalmente la bambola è<br />

restata sola nella vetrina, tutti gli altri giocattoli<br />

erano venduti. Un giorno, al supermercato è venuta<br />

una bellissima bambina c<strong>on</strong> sua mamma. Quando<br />

mi ha visto, ha cominciato a tirarmi i capelli. Allora<br />

sua mamma si è avvicinata, chiedendole cosa voleva<br />

per il compleanno. La ragazza ha risposto che vuole<br />

me. Così mi hanno impaccato e mi hanno portata<br />

a casa sua. Una volta arrivati, la ragazza mi ha<br />

buttato per terra. Ha avuto tantissimi giocattoli per<br />

il compleanno che le erano più interessanti e belli di<br />

me. S<strong>on</strong>o stata dimenticata in un attimo. Nessuno ha<br />

giocato c<strong>on</strong> me, nessuno n<strong>on</strong> mi ha fatto attenzi<strong>on</strong>e.<br />

Così, un giorno, mi hanno buttato in cortile. Il tempo<br />

passava, la pioggia e la neve s<strong>on</strong>o venuti su di me,<br />

i cani e i gatti mi portavano. Pensavo che mai più<br />

vedrai posti belli. Un giorno, però, alcuni ragazzi<br />

hanno giocato nella mia vicinanza. Una ragazzina<br />

carissima e simpatica mi ha visto. Ha lasciato i suoi<br />

compagni e mi ha portato a casa. Mi ha lavato,<br />

vestito, mi ha messo una goccia del profumo.. ero<br />

come nuova, per lei s<strong>on</strong>o stata come una sorella<br />

che n<strong>on</strong> aveva. N<strong>on</strong> mi lasciava mai, giocava c<strong>on</strong> me<br />

sempre, si comportava sempre come quel giorno<br />

quando mi ha trovato. Gli anni s<strong>on</strong>o passati e lei si<br />

è sposata. Così s<strong>on</strong>o finita in soffitta. Ho deciso di<br />

fare compagnia ai loro figli, come lei a me. Ecco..quel<br />

su<strong>on</strong>o strano, questa era la mia voce. Ti chiamavo..<br />

N<strong>on</strong> volevo rovinarle l’allegria che sentiva, ma le

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