VII CONCORSO MAILING LIST HISTRIA il più veloce di tutti diventava capo e sceglieva le sue guardie, 1 rimasti erano ladri.Le guardie rimanevano in „tana”e il capo andava in cerca dei ladri. li portava nella tana, gli altri dovevano liberarli. il gioco terminava quando tutti i ladri erano in tana. el frato jo perso la savata I partecipanti al gioco prendevano posto in cerchio attorno a chi c<strong>on</strong> il nome di „frato”(frate);fungeva da capo gioco. iniziando da destra verso sinistra si assegnava un numero: frato:el frato jo perso la savata............... el numero doi la jo catada. doi: che mi?? frato:ti si!! doi: mi no !!! frato: xhi po?? doi: el numero..tre.(oppure si poteva dire el frato) tutto ciò veniva detto velocemente, chi sbagliava doveva pagare pegno al frate. alla fine il frate prendeva un pegno e chiedeva ai presenti quale pena dovesse pagare questo pegno. poma si faceva la c<strong>on</strong>ta per chi doveva „nanà “ il sorteggiato appoggiava il capo sul muro o albero e „el nanava “ c<strong>on</strong>tava fino a un certo numero, e gli altri si nasc<strong>on</strong>devano lui li trovava correndo verso il muro, toccandolo, gridava „un doi tre par mi”. chi stava alla poma all<strong>on</strong>tanandosene troppo, poteva essere superato da qualche giocatore, uscito dal suo nasc<strong>on</strong>diglio e raggiunta la poma la toccava gridandòti la je fata”. port<strong>on</strong> prima di iniziare disegna per terra el port<strong>on</strong> 1) 2) chi iniziava il gioco si p<strong>on</strong>eva alla base di questo schema(l), gettava il sasso-la pera- nella prima sezi<strong>on</strong>e e, sollevando una gamba, saltava c<strong>on</strong> l’ altra oltre ad essa per fermarsi, sempre su un solo piede, nella sec<strong>on</strong>da ala. da qui, sempre c<strong>on</strong> lo stesso piede e senza toccare terra, saltava nella terza ala. Nella quarta sezi<strong>on</strong>e saltava c<strong>on</strong> tutti e due i piedi, saltava di nuovo nella quinta ala e poi nella sesta sezi<strong>on</strong>e c<strong>on</strong> due piedi, quindi c<strong>on</strong> un balzo girandosi di 180 gradi, per ricadere nella stessa sezi<strong>on</strong>e, ma voltato nella direzi<strong>on</strong>e opposta. doveva arrivare alla sec<strong>on</strong>da ala e prendere la pera(senza mettere giù il piede) dalla 1 ala e uscire. Era vietato lambire i bordi delle caselle c<strong>on</strong> i piedi e la pera n<strong>on</strong> doveva fermarsi sulla riga. Chi terminava per primo il gioco, cioè andata e ritorno (cioè tutte le caselle), rifaceva il gioco però c<strong>on</strong> il capo sollevato verso l’alto così da n<strong>on</strong> vedere 89 dove metteva i piedi.. dopo ogni passo diceva: am! se n<strong>on</strong> sbagliava i compagni risp<strong>on</strong>devano:salam! se riusciva a superare anche questa prova, il giocatore si p<strong>on</strong>eva ritto c<strong>on</strong> il dorso volto verso la base del port<strong>on</strong>. da questa posizi<strong>on</strong>e gettava la pera oltre al proprio capo, dietro a sè, cercando di farla cadere in qualche casella. se ci riusciva, la casella centrata diventava sua proprietà’ nel senso che poteva chiuderla vietando agli altri di sostarvi. il suo proprietario poteva riposare c<strong>on</strong> ambedue i piedi quanto voleva .chi faceva sue tutte le caselle vinceva il gioco. port<strong>on</strong> numero 2 il giocatore metteva la pera sul davanti cioè l’entrata, saltando su un piede spingeva la pera sul numero l, poi 2, poi 3, poi 4, dall’entrata usciva. n<strong>on</strong> si doveva toccare le righe ne c<strong>on</strong> la pera nè c<strong>on</strong> il piede .poi si lanciava la pera sul numero 1, e il gioco c<strong>on</strong>tinuava allo stesso modo. chi terminava per primo aveva vinto. Sc<strong>on</strong>di man dopo aver fatto la c<strong>on</strong>ta, l’ultimo si scostava un pò dal gruppo voltando agli altri la schiena, p<strong>on</strong>endo una mano dischiusa sotto l’ascella opposta in modo che il palmo, c<strong>on</strong> le dita volte verso l’alto, venisse a trovarsi posizi<strong>on</strong>ato dietro la spalla. Uno del gruppo colpiva la mano del succube, questi si girava di scatto cercando di indovinare il colpevole. gli avversari alzavano tutti il dito medio e cercavano di c<strong>on</strong>f<strong>on</strong>derlo c<strong>on</strong> un sordo mormorio. se indovinava toccava al battitore stare sotto, se nò rimaneva lui. ciapase si faceva la c<strong>on</strong>ta e l’ultimo doveva correre dietro agli altri, quando ne prendeva uno questo doveva correre e prendere un’altro e così via. chi era stanco gridava „bando” e si fermava. ho perso la cavallina xgola xgola uxel un bast<strong>on</strong>cino di legno, ogni membro del gruppo appoggiava l’ indice della mano destra, dopo di che il capo pr<strong>on</strong>unciava lentamente una filastrocca: xgola xgola se....re...goto .dopo aver detto il nome dell’uccello tutti dovevano sollevare l’indice dal bast<strong>on</strong>cino, chi ritardava doveva c<strong>on</strong>segnare un pegno al capo-gioco. se n<strong>on</strong> veniva pr<strong>on</strong>unciato il nome di un animale, nessuno doveva alzare l’indice. esempi: xgola xgola..ca..ca....calabr<strong>on</strong> o calabraghe.
90 Edizi<strong>on</strong>e 2009 PREMI SIMPATIA Temi provenienti dal M<strong>on</strong>tenegro che si s<strong>on</strong>o distinti per creatività e fantasia