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VII<br />

CONCORSO MAILING<br />

LIST HISTRIA<br />

PREMIO SPEcIalE<br />

alla memoria di Alessandro Boris<br />

Amisich<br />

nataša pRodić<br />

motto SORRISO<br />

Classe III Ginnasio Scientifico - Matematico<br />

Scuola Media Superiore Italiana Fiume<br />

Docente – dr.ssa Gianna Mazzieri Sankovic<br />

Motivazi<strong>on</strong>e - in questo tema veng<strong>on</strong>o presentate<br />

c<strong>on</strong> eleganza e fantasia le sensazi<strong>on</strong>i provocate<br />

dall’ascolto di un brano di musica classica, per la<br />

precisi<strong>on</strong>e l’introduzi<strong>on</strong>e al Carnevale degli animali<br />

di Camille Saint-Saëns. E’ sembrato il più id<strong>on</strong>eo a<br />

ricevere il ric<strong>on</strong>oscimento dato in memoria del nostro<br />

caro amico scomparso, musicista di vaglia, che ha<br />

partecipato negli anni scorsi agli inc<strong>on</strong>tri della Mailing<br />

List Histria.<br />

aScOltandO Un BRanO dI MUSIca<br />

Ah, finalmente a casa! Dopo una giornata<br />

stremante a scuola tra interrogazi<strong>on</strong>i e c<strong>on</strong>trolli<br />

posso prendermi una piccola sosta. Prendo una<br />

rincorsa e mi getto sul letto, auricolari nelle<br />

orecchie e... play. Sento le note del pianoforte e<br />

degli archi dell’Introduzi<strong>on</strong>e al Carnevale degli<br />

animali di Camille Saint-Saëns. Chiudo gli occhi<br />

e mi lascio trasportare in balia delle <strong>on</strong>de s<strong>on</strong>ore.<br />

Sento un ruggito in l<strong>on</strong>tananza, un altro ed un<br />

altro ancora e vedo un le<strong>on</strong>e che mi si avvicina<br />

marciando in modo maestoso ed elegante come un<br />

vero re. Stranamente n<strong>on</strong> mi fa paura. Forse proprio<br />

per il suo aspetto reale. Voglio dire, qualcuno c<strong>on</strong><br />

una tale finezza n<strong>on</strong> può voler farmi del male, no?<br />

Ad un tratto si ferma, alza lo sguardo al cielo, apre<br />

la bocca e dal prof<strong>on</strong>do delle sue fauci produce<br />

un ruggito che rimbomba nell’aria e mi dà la pelle<br />

d’oca. Poi mi guarda e c<strong>on</strong>tinua c<strong>on</strong> la sua marcia<br />

reale verso di me. Lentamente mi avvicino a lui.<br />

Ormai ci ritroviamo “muso a faccia” e sento i suoi<br />

59<br />

occhi penetrare a f<strong>on</strong>do in me. Lascio sprof<strong>on</strong>dare<br />

le mani nella sua folta, voluminosa e soffice criniera.<br />

Ma che bel mici<strong>on</strong>e! Vorrei poterlo portare a<br />

casa! Ricomincia c<strong>on</strong> la sua marcia ed io decido di<br />

seguirlo.<br />

Mi porta di fr<strong>on</strong>te ad un vero e proprio pollaio. Polli<br />

e gal<strong>line</strong> che saltano in giro tentando, invano, di<br />

volare ma quando notano il re di fianco a me tutto<br />

quel pandem<strong>on</strong>io si blocca come se il tempo si<br />

fosse fermato. Lo fissano ed abbassano le teste.<br />

L’imp<strong>on</strong>ente felino fa un cenno c<strong>on</strong> il capo e i<br />

pollastri ricominciano a saltare, schiamazzare e<br />

beccare il terreno in cerca di cibo. Gli getto qualche<br />

chicco di grano ed iniziano a svolazzare, uno sopra<br />

l’altro, lottando per quella manciata di cibo. Nell’aria<br />

salg<strong>on</strong>o e poi scend<strong>on</strong>o lievemente, come foglie<br />

cadute da un albero, penne bianche e marr<strong>on</strong>i. Il<br />

le<strong>on</strong>e avanza ed io gli vengo dietro.<br />

Lasciandoci alle spalle le gal<strong>line</strong> spelacchiate, ci<br />

ritroviamo davanti ad una pianura. C<strong>on</strong> una grazia e<br />

raffinatezza divine, mi vedo sfrecciare davanti degli<br />

ungulati: antilopi e gazzelle che saltellano, zebre e<br />

cavalli che corr<strong>on</strong>o... è uno spettacolo ammaliante.<br />

Vorrei tanto poter cavalcare uno di questi magnifici<br />

animali. Ma guarda! Un cavallo mi si avvicina e<br />

s’inchina al cospetto del re. Io ne approfitto per<br />

salirgli in groppa. L’animale si alza e... al galoppo!<br />

Comincia a correre, correre a più n<strong>on</strong> posso, correre<br />

veloce come il vento. Sento una fredda brezza che<br />

mi sussurra nelle orecchie. In questa corsa sfrenata,<br />

il nobile destriero va così rapido che mi sembra<br />

di volare. Gli altri animali c<strong>on</strong>tinuano a sfrecciare<br />

intorno a noi come se stessero giocando ad<br />

acchiappino. Potrei proseguire così tutto il giorno<br />

ma il le<strong>on</strong>e mi fa cenno che è tempo di andare<br />

avanti. Saluto quelle stupende creature e vado<br />

avanti c<strong>on</strong> Sua Maestà.<br />

Ma che carine! Tante piccole tartarughine rugose si<br />

muov<strong>on</strong>o a passo lento, zampetta dopo zampetta,<br />

tutte sincr<strong>on</strong>izzate. Invece quelle che se ne stanno<br />

nell’acqua sembrano fare nuoto sincr<strong>on</strong>izzato. S<strong>on</strong>o<br />

affascinanti! Si meriterebbero la medaglia d’oro.<br />

Mi accosto a loro e, a differenza dei lenti passi,<br />

ritragg<strong>on</strong>o la testa velocemente. Mi fissano dalla<br />

fessura del guscio e, pian pianino, fanno uscire<br />

la testolina e si lasciano accarezzare. Ma adesso<br />

basta. È tempo di andare avanti.

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