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58 Edizi<strong>on</strong>e<br />

2009<br />

Sec<strong>on</strong>do me le cose dovrebbero cambiare. N<strong>on</strong><br />

possiamo aspettare che le cose vadano avanti così,<br />

noi giovani dovremmo lottare per poter vedere un<br />

m<strong>on</strong>do migliore, e serrare i pugni davanti a tutta la<br />

gente che la pensa diversamente. Bisogna lottare<br />

per chiunque sia oppresso, sfruttato, schiacciato ed<br />

umiliato. Bisogna lottare c<strong>on</strong>tro i falsi ideali, quelli<br />

che n<strong>on</strong> portano a niente, c<strong>on</strong>tro il c<strong>on</strong>sumismo.<br />

Bisogna fare sapere a tutti che bisogna migliorare<br />

le cose. Bisogna farlo per tutti: per le pers<strong>on</strong>e che si<br />

c<strong>on</strong>osc<strong>on</strong>o come per le pers<strong>on</strong>e che n<strong>on</strong> abbiamo<br />

mai visto e per tutti coloro che n<strong>on</strong> hanno più la voce<br />

per gridare. N<strong>on</strong> ci si deve arrendere mai, n<strong>on</strong> si deve<br />

perdere alcuna speranza. Bisogna lottare c<strong>on</strong>tro ogni<br />

ingiustizia.<br />

Questi ideali vanno sopra ogni c<strong>on</strong>fine e vanno sopra<br />

ogni barriera, n<strong>on</strong> c<strong>on</strong>osc<strong>on</strong>o le nazi<strong>on</strong>i e valg<strong>on</strong>o sia<br />

per le nostre z<strong>on</strong>e, che per l’Europa, che per l’ Africa,<br />

l’America e il m<strong>on</strong>do intero. Le fr<strong>on</strong>tiere serv<strong>on</strong>o<br />

solamente per ammazzare la gente, far nascere l’odio<br />

e le guerre, e lo si è visto nel nostro passato e lo si<br />

vede ora in modo evidente. Siamo tutti cittadini di<br />

questo m<strong>on</strong>do. Il nostro sangue è rosso come quello<br />

di qualsiasi altro essere umano, e questo ci dovrebbe<br />

bastare per capire che in f<strong>on</strong>do apparteniamo ad<br />

ogni popolo presente su questa terra.<br />

Credo che ognuno di noi dovrebbe poter camminare<br />

lungo le strade di tutti i luoghi esistenti e sentire il<br />

m<strong>on</strong>do intero appartenergli. Ognuno di noi dovrebbe<br />

sentire, come suo, tutto ciò che accade e succede ad<br />

un’altra pers<strong>on</strong>a. Tutti dovrebbero rendersi c<strong>on</strong>to di<br />

cosa possa fare un uomo c<strong>on</strong>tro un altro, fino a che<br />

punto possa riuscire a massacrarlo, a torturarlo, a<br />

distruggerlo, e che cosa provi quest’uomo quando<br />

deve chinare la testa di fr<strong>on</strong>te a chi si crede superiore<br />

a lui. Noi dovremmo difendere il diritto di vivere liberi,<br />

di lavorare, di avere un’esistenza serena e dignitosa<br />

per ogni pers<strong>on</strong>a ed ogni popolo su questo pianeta.<br />

Ma soprattutto dovremmo renderci c<strong>on</strong>to che siamo<br />

tutti uguali proprio perché così differenti tra di noi,<br />

e che nessuno può decidere chi sia meglio di chi,<br />

perché n<strong>on</strong> può esserci un metro di parag<strong>on</strong>e. Nella<br />

realtà n<strong>on</strong> c’è uno che valga di più e n<strong>on</strong> ce n’è uno<br />

che valga di meno, come vorrebbero farci credere<br />

certi mass media.<br />

Tutti ad accusare l’ “altro” di essere il cattivo per far<br />

dimenticare alla gente i problemi veri: fabbriche che<br />

chiud<strong>on</strong>o, lavoro che n<strong>on</strong> c’è, prezzi inspiegabilmente<br />

alle stelle, i nostri anziani che soffr<strong>on</strong>o la fame,<br />

pensi<strong>on</strong>i che n<strong>on</strong> bastano a vivere, case c<strong>on</strong> prezzi<br />

stratosferici….invece i giornali che parlano di “questo<br />

è mio e n<strong>on</strong> tuo”.<br />

Io s<strong>on</strong>o c<strong>on</strong>traria all’attuale sistema ec<strong>on</strong>omico ed<br />

informativo. S<strong>on</strong>o per un m<strong>on</strong>do dove ognuno faccia<br />

ciò che può per c<strong>on</strong>tribuire al bene di tutti, anche<br />

al suo quindi, e riceva da tutti, ciò che gli serve. Io<br />

s<strong>on</strong>o per la trasparenza, che si sappia come ciascuno<br />

guadagna i soldi che ha. Il sistema ec<strong>on</strong>omico in<br />

cui viviamo n<strong>on</strong> produce c<strong>on</strong> l’obbiettivo di far star<br />

bene tutti ma produce tanto, troppo, induce al<br />

c<strong>on</strong>sumismo sfrenato e tante cose si buttano perché<br />

n<strong>on</strong> serv<strong>on</strong>o. Ora siamo arrivati al punto che molti<br />

hanno fame mentre pochi accumulano ricchezze<br />

spropositate. Questa forma di ec<strong>on</strong>omia investe solo<br />

per ricavare sempre di più. Ma è oramai evidente che<br />

così n<strong>on</strong> va più avanti. L’uomo sfrutta la terra ma n<strong>on</strong><br />

potrà farlo all’infinito e qualcosa deve cambiare.<br />

N<strong>on</strong> credo sia giusto che un piccolo gruppo<br />

di pers<strong>on</strong>e possieda tutto, c<strong>on</strong>trolli i mezzi di<br />

produzi<strong>on</strong>e, i mezzi di comunicazi<strong>on</strong>e e guidi<br />

l’opini<strong>on</strong>e pubblica e dall’altra parte si trovi la grande<br />

maggioranza di pers<strong>on</strong>e, che praticamente n<strong>on</strong><br />

possiede quasi nulla ma si arrabbia c<strong>on</strong> i propri simili<br />

per colpa di falsità inculcate dai mass media. In<br />

questo modo i pochi che c<strong>on</strong>trollano, possied<strong>on</strong>o,<br />

manovrano e sottomett<strong>on</strong>o i tanti. Purtroppo pochi<br />

se ne rend<strong>on</strong>o c<strong>on</strong>to, imbambolati davanti al Grande<br />

Fratello e La fattoria. Tutti noi dovremmo capire che<br />

abbiamo degli obiettivi comuni cioè stare meglio<br />

tutti. Bisognerebbe cambiare questo sistema che<br />

n<strong>on</strong> va.<br />

Alcuni di questi ideali s<strong>on</strong>o vecchi quasi come il<br />

m<strong>on</strong>do, questi problemi si s<strong>on</strong>o ripetuti tantissime<br />

volte nella storia dell’umanità. L’uomo sembra<br />

dimenticare in fretta. Ma mai n<strong>on</strong> si è arrivato a<br />

tanto. Oramai la terra n<strong>on</strong> ce la fa più a rigenerare<br />

le sue risorse, oramai s<strong>on</strong>o intere popolazi<strong>on</strong>i di<br />

interi c<strong>on</strong>tinenti che tend<strong>on</strong>o a migrare alla ricerca<br />

di una vita migliore. Qualcosa n<strong>on</strong> va, qualcosa si sta<br />

rompendo. Noi giovani dobbiamo aprire gli occhi e<br />

cercare di migliorare questo m<strong>on</strong>do, la nostra vita<br />

stessa. Essere il grido di giustizia e libertà, la richiesta<br />

di un posto per tutti sulla terra, senza menzogne, la<br />

speranza di un m<strong>on</strong>do migliore e c<strong>on</strong>tinuare a vivere<br />

tra la gente e per la gente. Questa speranza va da<br />

una parte all’altra, dal vento viene trasportata, corre<br />

per ogni strada di ogni città, si spinge dai fiumi ai<br />

caldi deserti, fino alle vette che si perd<strong>on</strong>o nel cielo,<br />

riecheggia nelle gole, ridiscende i corsi d’acqua,<br />

attraversa oceani. E n<strong>on</strong> si ferma.

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