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31.05.2013 Views

VII CONCORSO MAILING LIST HISTRIA DALMAZIA in CROAZIA Medie Superiori – lavori individuali – categoria “a”: 1° PREMIO motto IL CHITARRISTA MiRko MaRušić Classe IV Liceo Artistico Comunità degli Italiani Zara Motivazione - l’autore del tema, appassionato chitarrista, ama talmente la musica da trasmetterci il suo entusiasmo. Con esempi appropriati e stile scorrevole, illustra l’importanza della musica nelle sue sfaccettature e molteplici espressioni. aScOltandO Un BRanO dI MUSIca Chiunque, in qualsiasi momento della giornata, ha sempre l’occasione di ascoltare un brano di musica, che sia per volontà, per casualità, per far passare del tempo libero, per suonare con la propria band. È impossibile non entrarci in contatto: si sente alla radio, in televisione, nei bar, sul proprio computer. Nell’ascoltare ognuno commette una selezione, e a proprio piacimento sceglie un tipo di musica che può essere rock, pop, classic, rap, punk, metal, hard core: ogni tipo trasmette diverse sensazioni; è ovvia, per esempio, la differenza tra la musica rock e quella classica: la prima ha come strumento base la chitarra elettrica e si presenta nella sua vivacità, nella sua rumorosità creando una bella energia interiore; la seconda è completamente opposta, è accompagnata da numerosi strumenti, trasmette tante emozioni, melodie e tranquillità. In ogni modo la musica, come è noto, ha origini antichissime: andando indietro nel tempo la possiamo vedere come accompagnatrice di riti religiosi, come tecnica per trasmettere poesie (arte trobatorica ), come ispiratrice di danze, per poi arrivare ai giorni nostri e assumere ruolo di svago, divertimento, distrazione ed energia. Possiamo dedurre, quindi, che 51 la musica non è solo un nostro affare, non è tipica del XXI secolo, ma ha avuto importanti risvolti a partire dai tempi antichi: gli uomini primitivi potevano cantare e danzare per invocare qualche divinità della natura, ascoltavano e producevano musica propria; i Romani adoravano vedere di fronte ai loro occhi una ballerina danzare a ritmo di una musica soave, dolce ai loro orecchi; nel Medioevo erano tipici i banchetti, le feste nelle regge, che non erano efficaci se non accompagnate da una melodia in sottofondo; nel nostro secolo forse c’è stato il boom dei concerti, dei gruppi musicali e in molti hanno iniziato ad amare l’ascolto della musica, a renderlo fattore quotidiano. Oggi come oggi la musica ha un ruolo didattico per chi la suona e canta; diventa un modo per stare con gli amici quando si tratta di un concerto o di un pomeriggio passato in compagnia, uno sfogo o distrazione quando non si è di buon umore. Certo, chi ha più esperienza con la musica è chi la suona: solo con uno strumento si può entrare in contatto con tutte le sue componenti, diventando parte di essa. È appunto chi suona la propria musica colui che ha più orecchio nell’ascoltarla, che sa riprodurla dopo averla sentita, che sa riconoscere le sue note, che riesce ad entrare in contatto con essa: egli riesce a mettere in atto quel rapporto ascoltoriproduzione. Spesso riuscire a risuonare un brano musicale diventa uno scopo per il musicista, è così che allena la sua musicalità, apporta modifiche, toglie e inserisce note a proprio piacimento, velocizza o rallenta i ritmi, accompagna la sua nuova base con un testo personale. Il musicista non ha solo la passione per l’ascolto e la riproduzione ma fa della musica anche una fonte di guadagno: spesso, soprattutto i giovani, che hanno appena ricevuto in regalo uno strumento, hanno l’abitudine di suonare varie ore a ritmi costanti fino a raggiungere livelli desiderati e c’è chi si accontenta dei risultati raggiunti, delle capacità acquisite fermandosi a quei livelli, abbastanza per le proprie aspettative; e chi, non contento dei risultati,

52 Interventi Edizione 2009 va avanti, apprende sempre di più, continua a suonare e sperare che con i propri livelli potrà ottenere la celebrità. Per un musicista è un traguardo importante riuscire a formare un proprio gruppo musicale: inizialmente c’è l’imitazione e quindi si cerca di ricreare la band ideale, stessi componenti, stesso stile ma nuove tecniche e nuova voce; pian piano si mostrano le dotalità, tramite le nuove composizioni, si raggiunge l’autonomia e si diventa una band che non ha più niente a che vedere con quella che inizialmente si imitava. Imitare una band ideale vuol dire anche trarre inspirazione dai loro brani: la loro musica è quella che preferisci, il loro ritmo è quello che vorresti riprodurre, quindi sulla loro base crei la tua musica. L’ascolto della musica varia a seconda delle situazioni: abbiamo detto come ogni brano può suscitare emozioni diverse a seconda del ritmo e dell’uso degli strumenti. L’ascoltatore può scegliere due tipi di musiche: quelle con un proprio testo e quelle prive. Nel primo caso l’ascoltatore ha la possibilità di ricavare dalle parole un messaggio e quindi immergersi nel profondo della canzone; nel secondo caso la musica ha il ruolo di portatrice di energia, allegria e movimento (per esempio la musica da discoteca). Dunque la musica è ritmo, è compagnia, è arte; è praticamente impossibile non entrarci in contatto perché pur non sentendola siamo noi a canticchiarla per strada, sotto la doccia, la sera con gli amici. Nessun arte potrebbe esistere senza musica: come immaginare una ballerina danzare senza una canzonemelodia in sottofondo, uno strumento attivo senza una canzone, una giornata noiosa senza un po’ di allegria musicale. Ecco che l’ascoltare diventa una necessità: c’è sempre un brano di musica che può migliorare la giornata, delle parole che possono trasmettere una speranza, un ritmo che può entrare nell’anima e far danzare per la gioia. Che mondo sarebbe senza musica? Nessuno può immaginarlo. Che dire poi di colui che la musica la vive tutti i giorni suonandola nel suo strumento musicale: può essere una chitarra, il violino, il pianoforte; in ogni caso quando si suona, la musica diventa un’opera, parte dell’anima perché è ovvio che nessuno potrebbe mai riprodurre quello che hai composto, nessuno potrebbe mai metterci la stessa grinta, la stessa emozione. Ascoltare un brano di musica vuol dire far riemergere tutti i propri pensieri, far galleggiare tutti i bei ricordi, rievocare tutti i momenti belli della vita: è come una corsa giornaliera, vai avanti, corri senza fermarti, ti stanchi ma sai di per certo che quel che ti sta dietro non è perso, che quelle parole che stai ascoltando tengono vivo quello che è ormai passato, e preparano l’anima per quello che dovrà venire. 2° PREMIO motto SI PUO’ DARE DI PIU’ Đenis Čepulo Classe II - Corso di Lingua Italiana. Comunità degli Italiani Lussinpiccolo Motivazione - il giovane autore lussignano, ben conscio della fortuna di vivere in quella splendida isola, si preoccupa delle ripercussioni della crisi economia in modo propositivo: tutti dobbiamo fare di più e non aspettare la manna dal cielo La crisi economica mondiale: speranze e preoccupazioni per il tuo futuro nella tua terra. Vivo a Lussino, una bellissima isola dell’Adriatico, precisamente a Lussinpiccolo. Lussino è una bella isola dove il mare è chiaro e pulito, dove ci sono delle piccole cittadine e dei piccoli villaggi, e tutta l´isola è circondata da bellissime baie. Naturalmente, Lussino è un’isola ospitata da tanti turisti durante l´estate e un po’ meno d´inverno. Purtroppo, come in tutto il mondo, anche qui è arrivata la crisi economica e tutti parlano solo di questo, come i politici, così anche la gente “normale”, ed io non posso evitare di sentire questi discorsi. La gente qui è preoccupata perché, causa la crisi, non sanno cosa aspettarsi di quest’estate quando dovrebbero arrivare i turisti e portare dei soldi. E come sento e vedo, il turismo è una delle cose più importanti per l´economia della nostra isola e del nostro paese. Pero, la crisi nel nostro paese credo esista e duri da anni, e ora potrebbe solo peggiorare la cosa. I nostri politici non fanno un gran che per risolvere questa grave situazione. Stanno seduti mentre la gente non ha lavoro, non ha da mangiare. Lo so che loro non possono cambiare tutto, ma qualcosa si può fare. Forse se si interessassero un po’ di più per il popolo e un po’ meno per le loro posizioni? Sì, mi preoccupa la mia esistenza, se avrò lavoro dopo aver finito la scuola, se potrò aiutare i miei familiari, ma spero che fino ad allora si troverà una soluzione. Però, mi preoccupa ancor di più questo che vedo oggi, tutte quelle persone povere che non hanno per mangiare e

52 Interventi<br />

Edizi<strong>on</strong>e<br />

2009<br />

va avanti, apprende sempre di più, c<strong>on</strong>tinua a su<strong>on</strong>are<br />

e sperare che c<strong>on</strong> i propri livelli potrà ottenere la<br />

celebrità.<br />

Per un musicista è un traguardo importante riuscire a<br />

formare un proprio gruppo musicale: inizialmente c’è<br />

l’imitazi<strong>on</strong>e e quindi si cerca di ricreare la band ideale,<br />

stessi comp<strong>on</strong>enti, stesso stile ma nuove tecniche e<br />

nuova voce; pian piano si mostrano le dotalità, tramite<br />

le nuove composizi<strong>on</strong>i, si raggiunge l’aut<strong>on</strong>omia e si<br />

diventa una band che n<strong>on</strong> ha più niente a che vedere<br />

c<strong>on</strong> quella che inizialmente si imitava. Imitare una<br />

band ideale vuol dire anche trarre inspirazi<strong>on</strong>e dai loro<br />

brani: la loro musica è quella che preferisci, il loro ritmo<br />

è quello che vorresti riprodurre, quindi sulla loro base<br />

crei la tua musica.<br />

L’ascolto della musica varia a sec<strong>on</strong>da delle situazi<strong>on</strong>i:<br />

abbiamo detto come ogni brano può suscitare<br />

emozi<strong>on</strong>i diverse a sec<strong>on</strong>da del ritmo e dell’uso degli<br />

strumenti. L’ascoltatore può scegliere due tipi di<br />

musiche: quelle c<strong>on</strong> un proprio testo e quelle prive. Nel<br />

primo caso l’ascoltatore ha la possibilità di ricavare<br />

dalle parole un messaggio e quindi immergersi<br />

nel prof<strong>on</strong>do della canz<strong>on</strong>e; nel sec<strong>on</strong>do caso la<br />

musica ha il ruolo di portatrice di energia, allegria e<br />

movimento (per esempio la musica da discoteca).<br />

Dunque la musica è ritmo, è compagnia, è arte; è<br />

praticamente impossibile n<strong>on</strong> entrarci in c<strong>on</strong>tatto<br />

perché pur n<strong>on</strong> sentendola siamo noi a canticchiarla<br />

per strada, sotto la doccia, la sera c<strong>on</strong> gli amici.<br />

Nessun arte potrebbe esistere senza musica: come<br />

immaginare una ballerina danzare senza una canz<strong>on</strong>emelodia<br />

in sottof<strong>on</strong>do, uno strumento attivo senza<br />

una canz<strong>on</strong>e, una giornata noiosa senza un po’ di<br />

allegria musicale. Ecco che l’ascoltare diventa una<br />

necessità: c’è sempre un brano di musica che può<br />

migliorare la giornata, delle parole che poss<strong>on</strong>o<br />

trasmettere una speranza, un ritmo che può entrare<br />

nell’anima e far danzare per la gioia. Che m<strong>on</strong>do<br />

sarebbe senza musica? Nessuno può immaginarlo.<br />

Che dire poi di colui che la musica la vive tutti i giorni<br />

su<strong>on</strong>andola nel suo strumento musicale: può essere<br />

una chitarra, il violino, il pianoforte; in ogni caso<br />

quando si su<strong>on</strong>a, la musica diventa un’opera, parte<br />

dell’anima perché è ovvio che nessuno potrebbe mai<br />

riprodurre quello che hai composto, nessuno potrebbe<br />

mai metterci la stessa grinta, la stessa emozi<strong>on</strong>e.<br />

Ascoltare un brano di musica vuol dire far riemergere<br />

tutti i propri pensieri, far galleggiare tutti i bei ricordi,<br />

rievocare tutti i momenti belli della vita: è come una<br />

corsa giornaliera, vai avanti, corri senza fermarti, ti<br />

stanchi ma sai di per certo che quel che ti sta dietro<br />

n<strong>on</strong> è perso, che quelle parole che stai ascoltando<br />

teng<strong>on</strong>o vivo quello che è ormai passato, e preparano<br />

l’anima per quello che dovrà venire.<br />

2° PREMIO<br />

motto SI PUO’ DARE DI PIU’<br />

Đenis Čepulo<br />

Classe II - Corso di Lingua Italiana.<br />

Comunità degli Italiani Lussinpiccolo<br />

Motivazi<strong>on</strong>e - il giovane autore lussignano, ben<br />

c<strong>on</strong>scio della fortuna di vivere in quella splendida isola,<br />

si preoccupa delle ripercussi<strong>on</strong>i della crisi ec<strong>on</strong>omia<br />

in modo propositivo: tutti dobbiamo fare di più e n<strong>on</strong><br />

aspettare la manna dal cielo<br />

La crisi ec<strong>on</strong>omica m<strong>on</strong>diale: speranze e<br />

preoccupazi<strong>on</strong>i per il tuo futuro nella tua terra.<br />

Vivo a Lussino, una bellissima isola dell’<strong>Adriatico</strong>,<br />

precisamente a Lussinpiccolo. Lussino è una bella<br />

isola dove il mare è chiaro e pulito, dove ci s<strong>on</strong>o delle<br />

piccole cittadine e dei piccoli villaggi, e tutta l´isola è<br />

circ<strong>on</strong>data da bellissime baie. Naturalmente, Lussino<br />

è un’isola ospitata da tanti turisti durante l´estate<br />

e un po’ meno d´inverno. Purtroppo, come in tutto<br />

il m<strong>on</strong>do, anche qui è arrivata la crisi ec<strong>on</strong>omica<br />

e tutti parlano solo di questo, come i politici, così<br />

anche la gente “normale”, ed io n<strong>on</strong> posso evitare di<br />

sentire questi discorsi. La gente qui è preoccupata<br />

perché, causa la crisi, n<strong>on</strong> sanno cosa aspettarsi di<br />

quest’estate quando dovrebbero arrivare i turisti e<br />

portare dei soldi. E come sento e vedo, il turismo è<br />

una delle cose più importanti per l´ec<strong>on</strong>omia della<br />

nostra isola e del nostro paese. Pero, la crisi nel nostro<br />

paese credo esista e duri da anni, e ora potrebbe solo<br />

peggiorare la cosa. I nostri politici n<strong>on</strong> fanno un gran<br />

che per risolvere questa grave situazi<strong>on</strong>e. Stanno seduti<br />

mentre la gente n<strong>on</strong> ha lavoro, n<strong>on</strong> ha da mangiare. Lo<br />

so che loro n<strong>on</strong> poss<strong>on</strong>o cambiare tutto, ma qualcosa<br />

si può fare. Forse se si interessassero un po’ di più per<br />

il popolo e un po’ meno per le loro posizi<strong>on</strong>i? Sì, mi<br />

preoccupa la mia esistenza, se avrò lavoro dopo aver<br />

finito la scuola, se potrò aiutare i miei familiari, ma<br />

spero che fino ad allora si troverà una soluzi<strong>on</strong>e. Però,<br />

mi preoccupa ancor di più questo che vedo oggi, tutte<br />

quelle pers<strong>on</strong>e povere che n<strong>on</strong> hanno per mangiare e

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