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VII<br />

CONCORSO MAILING<br />

LIST HISTRIA<br />

primo è! Voglio che le pers<strong>on</strong>e a cui voglio bene<br />

n<strong>on</strong> provino più odio.” La Volpe mi fermò subito: “<br />

È molto strano, s<strong>on</strong>o 3333 anni che faccio questo<br />

lavoro e s<strong>on</strong>o veramente pochi quelli che hanno<br />

espresso questo desiderio... Bene vai avanti˝. Io<br />

c<strong>on</strong>tinuai... “ Io ho espresso questo desiderio perché<br />

se l’uomo n<strong>on</strong> è in grado di provare odio sarà più<br />

rilassato, gentile e starà meglio sia fisicamente<br />

che mentalmente.” Lei mi guardava sorridente, e<br />

mi fece segno di c<strong>on</strong>tinuare.“Il sec<strong>on</strong>do desiderio<br />

è: voglio far sparire all’istante tutte le cosa inutili<br />

e inquinanti dalla terra”. La Volpe mi chiese il<br />

perché, e io risposi che il Signore ci aveva dato la<br />

terra e questa era la cosa della quale dovevano<br />

avere cura. La Volpe mi guardò ancora più felice<br />

di prima, e di nuovo mi fece cenno di c<strong>on</strong>tinuare:<br />

“ Allora ... il mio terzo desiderio... è ...hmhm......” La<br />

Volpe mi guardò negli occhi e capì. “Lo sai, s<strong>on</strong>o<br />

3333 anni di servizio, questo n<strong>on</strong> mi era veramente<br />

mai successo: n<strong>on</strong> hai un terzo desiderio?!?” Le<br />

spiegai la mia teoria: “Tecnicamente io s<strong>on</strong>o qui<br />

c<strong>on</strong> una parte della mia anima. Una pers<strong>on</strong>a vive<br />

c<strong>on</strong> il corpo, la mente e l’anima. Io vivrei qui e là.<br />

Inoltre, quando io s<strong>on</strong>o sveglio, l’altro me dorme e<br />

quindi vivremmo parallelamente.” La Volpe, saggia<br />

com’era, mi rispose che lo sforzo mentale sarebbe<br />

sopra ogni limite, ma io risposi:“ L’anima è una<br />

cosa n<strong>on</strong> materiale e quindi il corpo e la mente<br />

n<strong>on</strong> ne risentirebbero. In ogni caso, anche se fosse<br />

dannoso avrei sempre il terzo desiderio“.<br />

La Volpe rimase esterrefatta, n<strong>on</strong> so da che cosa,<br />

forse dal mio modo,di vedere le cose... Resta il fatto<br />

che dichiarò: “Io capo della dimensi<strong>on</strong>e spirituale,<br />

dopo i miei 3333 anni di servizio, mi c<strong>on</strong>gedo per far<br />

parte di questo ragazzo, affidandogli una o due<br />

marce in più rispetto agli altri...”<br />

In uno spicco tremendo di luce, la Volpe si dissolse<br />

nell’aria in tante piccole particelle e sentì una voce :“<br />

Erik, Erik...sì!! si sta svegliando!!!” Accidenti, mi sentivo<br />

strano, la testa e il busto mi bruciavano da matti e<br />

sentivo una strana nuova energia dentro di me... Al<br />

risveglio mi ritrovai in una stanza d’ospedale c<strong>on</strong><br />

tutti i miei parenti che mi guardavano; mia madre mi<br />

aveva spiegato che ero stato in coma intensivo per<br />

33 giorni e che n<strong>on</strong> c’erano molte speranze che io mi<br />

risvegliassi. “ Accidenti” pensai, “i miei calcoli erano<br />

completamente sbagliati, dovevo ascoltare la Volpe.<br />

Che stupido s<strong>on</strong>o stato, a pensare di essere più<br />

saggio di Lei.”<br />

29<br />

Da quel giorno, pensai bene prima di agire, ma n<strong>on</strong> è<br />

che mi serviva pensare tanto perché avevo una o due<br />

marce in più degli altri...<br />

3° PREMIO<br />

motto PESCATORE<br />

ManueL<br />

rabar<br />

Classe V<br />

Scuola Elementare<br />

Italiana “Bernardo<br />

Benussi” Rovigno<br />

mentore:<br />

Nelly Šterbic’<br />

Motivazi<strong>on</strong>e - seguendo un pall<strong>on</strong>e finito<br />

fortunosamente in soffitta viene ritrovata la foto<br />

di un peschereccio, quello del n<strong>on</strong>no del nostro<br />

piccolo autore. C<strong>on</strong> la foto ritorna quel m<strong>on</strong>do antico<br />

che a Rovigno sopravvive n<strong>on</strong>ostante l’avanzata<br />

irrefrenabile del turismo: quello che ha fatto vivere,<br />

c<strong>on</strong> l’agricoltura, per secoli la “popolana dell’Istria” in<br />

quella classica dicotomia tra” pascaduri” e” sapaduri”<br />

che ancor oggi è nel DNA della sua gente.<br />

IN UNA SOFFITTA SCOPRO OGGETTI ANTICHI<br />

CHE INCOMINCIANO A RACCONTARMI LA<br />

LORO STORIA<br />

Un magnifico giorno mentre giocavo a pall<strong>on</strong>e lo<br />

lanciai c<strong>on</strong>tro la finestra della mia soffitta. Andai<br />

lì a riprendermi il pall<strong>on</strong>e e mentre guardavo i vari<br />

oggetti riposti vidi delle foto della gioventù di mio<br />

n<strong>on</strong>no. La foto che mi ha colpito di più era quella<br />

c<strong>on</strong> mio n<strong>on</strong>no su un grande peschereccio. La foto<br />

era a colori, dietro al peschereccio c’era l’isola di<br />

Figarola dove vado ogni estate a fare il bagno e<br />

a pescare c<strong>on</strong> la togna. Si vedeva un magnifico<br />

tram<strong>on</strong>to che risplendeva sul mare azzurro. Nel<br />

peschereccio c’erano molte sardelle e acciughe<br />

fresche, appena tirate a bordo. Il peschereccio<br />

si chiamava Comarcia, era una barca molto

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