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31.05.2013 Views

VII CONCORSO MAILING LIST HISTRIA ALTRI TEMI PARTECIPANTI medie Superiori – lavori individuali: stepHAny šteFAn motto PESSIMISTA Classe III a Scuola Media Superiore Italiana Fiume docente dr.ssa Gianna Mazzieri Sankovic’ aScoltando Un brano di mUSica... Una nuova luna piena è nata sul cielo notturno. Le stelle, come amanti, circondano il suo splendore e la sua bellezza. Il mare, calmo e silenzioso, riflette come uno specchio d’oro e d’argento il cielo cosparso di passione. E in lontananza, una melodia... In me nasce un sentimento di pace e leggerezza, come l’infinito orizzonte che porta alle anime caotiche un po’ di riposo. Mi sembra un sogno, una fantasia, un’illusione nata da una goccia di gioia sulla mia pelle. Questa melodia, questo susseguirsi di note infinite, fanno riportare ai miei occhi la mia amica più cara. Ella mi bacia il viso, sfiora leggermente il mio mento come una piuma candida, e scivola via nel mare trovando dimora negli abissi. Chi sei? Oh, chi sei cretaore di una melodia così innocente e pura che porta il mio essere a tanta dolcezza? Sei tu quella siluette armoniosa che siede al pianoforte e suona per tutte le anime che cercano un insignificante raggio di pace? Come sei perfetto creatore. Perfetto con quelle tue dita che scorrono come onde, con quei tuoi occhi che luccicano come la luna stessa. Clair de lune! Oh, suona di nuovo creatore! Baciami di nuovo con quelle note libere! Fammi ballare! Sì! Ballare al cielo notturno mentre tu suoni e risuoni l’inno all’amore che non finisce mai. Questa emozione a me enigmatica e unica, è stata dimenticata per troppo tempo. Chiusa nel vaso di Pandora e lasciata sotto la neve ed il gelo di una vita senza emozioni. Una vita che in realtà non è vita, ma solo una finzione di ciò che vorremmo fosse la realtà. Viviamo una bugia chiusi nel nostro castello di ghiaccio. Cerchiamo continuamente risposte, uscite, luci nuove, e tutto ciò che troviamo è soltato una nuova luna piena. Guardandola, non ci accorgiamo neanche di come è prefetta nella sua forma. E corriamo, e urliamo al cielo sopra le nostre teste pregando per un po’ di compassione. Ma ci ritroviamo di nuovo davanti allo stesso specchio bianco e, come ogni volta, rimaniamo rassegnati. Rassegnati come bambini che piangono sentendoci sciocchi e ironici. Sciocca e ironica è in realtà la nostra stessa esistenza. Viviamo per non esistere! Viviamo per dimenticare! Viviamo... per non respirare neanche l’aria che ci viene donata! Passiamo come fantasmi e scompariamo per sempre. Io non lo voglio! Io non voglio scomparire senza neanche essere esistita! Voglio solo questo momento. Desidero guardare, sentire, toccare, respirare a polmoni pieni questa notte così perfetta. Dov’è finito il romanticismo? L’amore è ormai soltanto un mito chiuso nei libri di fantascenza. Ma io amo creatore! Io amo questa luna maledetta che acceca i miei occhi e mi porta al delirio mentre tu continui a suonare. Io do la vita per il giovane dagli occhi celesti e annego tra le sue mani. Ma sto parlando al vento perché voi non capite e non vi sforzate di capire. Questa sera verrà dimenticata come se non fosse esistita perché presto sorgerà il vostro giorno. Il sole vi abbraccerà con le sue dita infuocate e voi vi perderete tra le allucinazioni di desideri mai esauditi. Spegnete le luci! Chiudete il sipario! Abbassate le luci ho detto! Lasciatemi giacere su questo palcoscenico per sempre! Non svegliatemi! Andate via e rinchiudetevi di nuovo nelle vostre fortezze di ghiaccio! È quI che voglio lasciare il mio ultimo sospiro e chiudere i miei occhi per sempre. Questa notte è solo una finzione ma io non voglio la vostra realtà. kAtiA jAnčekić motto ROAD TO NOWHERE 135 Classe III Scientifico Matematico Scuola Media Superiore Italiana Fiume docente dr.ssa Gianna Mazzieri Sankovic’

136 Edizione 2009 aScoltando Un brano di mUSica “Vedersi senza guardarsi, alzarsi dopo essere caduti: tutto ciò che ce lo permette riposa pacificamente nelle canzoni.” Un giorno, dopo aver sentito questa canzone alla radio, ho capito che queste poche parole contengono l’essenza di tutto ciò che noi, ragazzi e non, pensiamo. Vi siete mai chiesti perchè un determinato cantante o una band siano talmente popolari? Sì, c’è il fatto della musica, quella che ci colpisce o ci disgusta subito al primo impatto, quella che può farci sognare e viaggiare con la fantasia in universi mai visitati prima d’allora, quella che ci ricorda di momenti vissuti quasi dimenticati e forse anche di sentimenti mai provati. Poi c’è anche l’“image” dei cantanti, il messaggio a noi inviato dalle loro azioni e dalle varie interviste, ovvero quello che vogliono farci vedere e pensare di loro. Ma ci sono anche le parole. Le frasi. I pensieri da loro cantati a tutta voce senza paura di essere giudicati per quello che sono o per quello in cui credono. La musica vera, quella che non ha bisogno di rientrare in un genere oppure in un’etichetta, non è solo una melodia che rimane impressa nella mente che e non si può fare a meno di canticchiarla: ascoltando la musica vera ascoltiamo una persona. Naturalmente, sono cosciente che quasi tutto ciò da noi ascoltato sia ormai parte di una grande industria dove ogni cosa, e ogni mossa sono controllate, ma le parole che ci commuovono e nelle quali leggiamo i nostri pensieri sono state pur scritte da qualcuno, non è così? Ascoltando un brano di musica non mi sento sola. Sono sollevata dal fatto che ci sia ancora qualcuno che prova quello che provo io, che ha in testa la stessa confusione e che ha gli stessi problemi. Mi pare incredibile che qualcuno sia capace di esprimere a parole tutta l’immensità di pensieri e sentimenti che mi frullano per la testa senza lasciarmi in pace un attimo. Il fatto di sentire cantate le parole che la mia mente mi sussurra ogni giorno, oltre a porgermi sollievo e a non farmi sentire un „caso perso“, mi delude pure un po’: ho sempre creduto di essere la sola e l’unica a pensare e vedere alcune cose...ma, a quanto pare, i miei pensieri sono condivisi da migliaia di persone. Ascoltando un brano di musica, concentrandomi sulle parole cantate, cerco di andare oltre le note e di capire ciò che l’autore voleva dire. Non sento. Ascolto. Ascolto attentamene sperando di scoprire i veri sentimenti che si nascondono dietro alle parole...Mi rendo conto che i tanto osannati cantati sono persone comuni che però, a differenza della maggioranza, hanno avuto il coraggio di dare parole al dolore. Hanno fatto parlare l’amore e non hanno lasciato i pensieri fuggire via ma li hanno scritti facendoli diventare eterni. Ascoltando un brano di musica, mi accorgo dell’ingiustizia che sto compiendo. Ho avuto il tempo di passare ore ed ore ad ascoltare un po’ di parole condite con della musica di uno sconosciuto. Ho avuto pazienza e ho aspettato che finisca di cantare, di raccontare la sua storia. Gli ho prestato la massima attenzione assorbendo ogni parola detta per ricordarla. Mi sono ritovata nelle sue frasi, ho capito i suoi crucci, ma non posso dire di aver fatto lo stesso con un amico, non di averlo fatto tanto spesso come lo faccio con le canzoni. Ascoltare un amico non è forse meglio che ascoltare una canzone? Una persona che ti parla di sé e dei suoi sogni non merita forse la massima attenzione? Capire ed ascoltare un amico che parla sinceramente è molto di più che ascoltare una canzone: mi rendo conto che c’è qualcuno che la pensa come me e che mi sta accanto, che può aiutarmi a risolvere i miei problemi, accontentandosi solamente del fatto di farmi sentire i suoi. Ascoltando un brano di musica ascoltiamo un musicista e un poeta. Allarghiamo le nostre visuali e, magari, impariamo a conoscere meglio alcuni sentimenti che abbiamo nascosto da sempre. Non conosceremo sicuramente le verità del mondo né diventeremo più intelligenti, ma riusciremo forse ad accettarle più facilmente e a cuore aperto, con un pizzico di soddisfazione perché coscienti di non essere da soli con i propri problemi, nemmeno in assenza di un amico. BiAnkA ujVAroši koLić motto LACRIMA Classe III a Scuola Media Superiore Italiana Fiume docente dr.ssa Gianna Mazzieri Sankovic’ aScoltando Un brano mUSicale Quando si è tristi, quando una lacrima simile alla

VII<br />

CONCORSO MAILING<br />

LIST HISTRIA<br />

ALTRI TEMI PARTECIPANTI<br />

medie Superiori – lavori individuali:<br />

stepHAny šteFAn<br />

motto PESSIMISTA<br />

Classe III a<br />

Scuola Media Superiore Italiana Fiume<br />

docente dr.ssa Gianna Mazzieri Sankovic’<br />

aScoltando Un brano di mUSica...<br />

Una nuova luna piena è nata sul cielo notturno. Le<br />

stelle, come amanti, circ<strong>on</strong>dano il suo splendore e la<br />

sua bellezza. Il mare, calmo e silenzioso, riflette come<br />

uno specchio d’oro e d’argento il cielo cosparso di<br />

passi<strong>on</strong>e. E in l<strong>on</strong>tananza, una melodia...<br />

In me nasce un sentimento di pace e leggerezza,<br />

come l’infinito orizz<strong>on</strong>te che porta alle anime<br />

caotiche un po’ di riposo. Mi sembra un sogno, una<br />

fantasia, un’illusi<strong>on</strong>e nata da una goccia di gioia sulla<br />

mia pelle. Questa melodia, questo susseguirsi di note<br />

infinite, fanno riportare ai miei occhi la mia amica più<br />

cara. Ella mi bacia il viso, sfiora leggermente il mio<br />

mento come una piuma candida, e scivola via nel<br />

mare trovando dimora negli abissi. Chi sei? Oh, chi<br />

sei cretaore di una melodia così innocente e pura che<br />

porta il mio essere a tanta dolcezza? Sei tu quella<br />

siluette arm<strong>on</strong>iosa che siede al pianoforte e su<strong>on</strong>a<br />

per tutte le anime che cercano un insignificante<br />

raggio di pace? Come sei perfetto creatore. Perfetto<br />

c<strong>on</strong> quelle tue dita che scorr<strong>on</strong>o come <strong>on</strong>de, c<strong>on</strong> quei<br />

tuoi occhi che luccicano come la luna stessa. Clair de<br />

lune! Oh, su<strong>on</strong>a di nuovo creatore! Baciami di nuovo<br />

c<strong>on</strong> quelle note libere! Fammi ballare! Sì! Ballare<br />

al cielo notturno mentre tu su<strong>on</strong>i e risu<strong>on</strong>i l’inno<br />

all’amore che n<strong>on</strong> finisce mai. Questa emozi<strong>on</strong>e a me<br />

enigmatica e unica, è stata dimenticata per troppo<br />

tempo. Chiusa nel vaso di Pandora e lasciata sotto<br />

la neve ed il gelo di una vita senza emozi<strong>on</strong>i. Una<br />

vita che in realtà n<strong>on</strong> è vita, ma solo una finzi<strong>on</strong>e di<br />

ciò che vorremmo fosse la realtà. Viviamo una bugia<br />

chiusi nel nostro castello di ghiaccio. Cerchiamo<br />

c<strong>on</strong>tinuamente risposte, uscite, luci nuove, e tutto<br />

ciò che troviamo è soltato una nuova luna piena.<br />

Guardandola, n<strong>on</strong> ci accorgiamo neanche di come<br />

è prefetta nella sua forma. E corriamo, e urliamo<br />

al cielo sopra le nostre teste pregando per un po’<br />

di compassi<strong>on</strong>e. Ma ci ritroviamo di nuovo davanti<br />

allo stesso specchio bianco e, come ogni volta,<br />

rimaniamo rassegnati. Rassegnati come bambini<br />

che piang<strong>on</strong>o sentendoci sciocchi e ir<strong>on</strong>ici. Sciocca e<br />

ir<strong>on</strong>ica è in realtà la nostra stessa esistenza. Viviamo<br />

per n<strong>on</strong> esistere! Viviamo per dimenticare! Viviamo...<br />

per n<strong>on</strong> respirare neanche l’aria che ci viene d<strong>on</strong>ata!<br />

Passiamo come fantasmi e scompariamo per<br />

sempre. Io n<strong>on</strong> lo voglio! Io n<strong>on</strong> voglio scomparire<br />

senza neanche essere esistita! Voglio solo questo<br />

momento. Desidero guardare, sentire, toccare,<br />

respirare a polm<strong>on</strong>i pieni questa notte così perfetta.<br />

Dov’è finito il romanticismo? L’amore è ormai<br />

soltanto un mito chiuso nei libri di fantascenza.<br />

Ma io amo creatore! Io amo questa luna maledetta<br />

che acceca i miei occhi e mi porta al delirio mentre<br />

tu c<strong>on</strong>tinui a su<strong>on</strong>are. Io do la vita per il giovane<br />

dagli occhi celesti e annego tra le sue mani. Ma sto<br />

parlando al vento perché voi n<strong>on</strong> capite e n<strong>on</strong> vi<br />

sforzate di capire. Questa sera verrà dimenticata<br />

come se n<strong>on</strong> fosse esistita perché presto sorgerà<br />

il vostro giorno. Il sole vi abbraccerà c<strong>on</strong> le sue dita<br />

infuocate e voi vi perderete tra le allucinazi<strong>on</strong>i di<br />

desideri mai esauditi.<br />

Spegnete le luci! Chiudete il sipario! Abbassate<br />

le luci ho detto! Lasciatemi giacere su questo<br />

palcoscenico per sempre! N<strong>on</strong> svegliatemi! Andate<br />

via e rinchiudetevi di nuovo nelle vostre fortezze di<br />

ghiaccio! È quI che voglio lasciare il mio ultimo sospiro<br />

e chiudere i miei occhi per sempre. Questa notte è<br />

solo una finzi<strong>on</strong>e ma io n<strong>on</strong> voglio la vostra realtà.<br />

kAtiA jAnčekić<br />

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135<br />

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