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VII<br />

CONCORSO MAILING<br />

LIST HISTRIA<br />

Si sentì l’urlo agghiacciante dei miei. Anche se solo e<br />

disarmato esclamai in t<strong>on</strong>o beffardo: - Eccomi morte,<br />

s<strong>on</strong>o qui pr<strong>on</strong>to a combatterti a mani nude, pur<br />

sapendo a cosa vado inc<strong>on</strong>tro.<br />

- Molto coraggioso, ragazzo mio, ma io n<strong>on</strong> s<strong>on</strong>o qui<br />

per te, bensì per i tuoi genitori.<br />

- Se vorrai uccidere loro, dovrai uccidere anche me.<br />

- E sia, ragazzo, l’hai voluto tu. Io s<strong>on</strong>o stato<br />

clemente a c<strong>on</strong>cederti di vivere, ma se tu n<strong>on</strong> vuoi...<br />

E a quel punto la Morte brandì una lunga ascia.<br />

Chiusi gli occhi e pensai: - Meglio così. Intanto i miei<br />

genitori piangevano e gemevano.<br />

Accadde in pochi istanti. Un rumore di passi e un<br />

lamento di dolore. Aprii gli occhi e rimasi sbalordito<br />

dalla scena che mi si presentò davanti agli occhi.<br />

Il professore aveva colpito la Morte c<strong>on</strong> il raggio<br />

blu della pistola che teneva in mano. Che sollievo!<br />

Proprio al momento giusto. Dopo aver gemuto a<br />

lungo la Morte sparì lasciando dietro di sé una lunga<br />

scia di fumo. E io esclamai felice :- È finita!<br />

DAViD BreC<br />

motto IL CHUPA – CAPRA<br />

Classe VIII<br />

Scuola Elementare Italiana<br />

“Vincenzo e Diego de Castro” Pirano<br />

prof. Franca Chersicla<br />

“Una pagina bianca piena di... qUello che<br />

vi pare”<br />

Era una notte buia e tempestosa. Li<strong>on</strong>el e Prince,<br />

ritornando da una gita in campagna, si persero nel<br />

bosco. Tu<strong>on</strong>ava, pioveva forte e faceva freddo, perciò<br />

si nascosero in una grotta nel bosco. La grotta era<br />

umida, buia e Prince disse a Li<strong>on</strong>el: -Ho tanto freddo<br />

e altrettanta paura!<br />

Li<strong>on</strong>el gli rispose: - N<strong>on</strong> aver paura perché ci s<strong>on</strong>o io<br />

c<strong>on</strong> te. Questa notte dormiremo nella grotta, saremo<br />

al riparo dalla pioggia!<br />

Si ricordar<strong>on</strong>o della leggenda racc<strong>on</strong>tata dal n<strong>on</strong>no<br />

. La leggenda racc<strong>on</strong>tava che c’era un animale di<br />

nome Chupa - capra che saltava addosso agli umani<br />

e succhiava loro il sangue. Quell’animale si trovava<br />

proprio in quel bosco. Per questo motivo Prince<br />

aveva tanta paura.<br />

Mentre stavano cercando di dormire, Prince si<br />

accorse che c’era qualcuno altro nella grotta oltre a<br />

loro. Prince svegliò Li<strong>on</strong>el e gli disse:- Li<strong>on</strong>el, Li<strong>on</strong>el<br />

qualcosa si è mosso!<br />

Nello stesso istante tutti e due si ricordar<strong>on</strong>o<br />

dell’animale descritto nella leggenda racc<strong>on</strong>tata<br />

dal n<strong>on</strong>no. Videro le impr<strong>on</strong>te che assomigliavano<br />

a quelle di un animale. Ad un tratto dal buio sbucò<br />

un animale che saltò addosso a Prince. Era proprio<br />

quel Chupa - capra descritto dal n<strong>on</strong>no. Prince, dalla<br />

paura, comincio a urlare, piangere e, tremando, gridò:<br />

- Oh Li<strong>on</strong>el, ti prego salvami, n<strong>on</strong> voglio morire!<br />

Li<strong>on</strong>el si ricordò di avere un coltello nello zaino. Nel<br />

frattempo Prince era svenuto e quella bestia sarebbe<br />

riuscita a succhiargli tutto il sangue, se Li<strong>on</strong>el n<strong>on</strong> le<br />

avesse c<strong>on</strong>ficcato il coltello nella schiena. II Chupa<br />

- capra, cadde a terra ed in un attimo scomparve<br />

avvolto da un fumo grigio. Li<strong>on</strong>el svegliò Prince ed<br />

esclamò: -Siamo salvi!<br />

Prince ringraziò Li<strong>on</strong>el per averlo salvato. Proprio in<br />

quel momento smise di piovere e i due ritornar<strong>on</strong>o a<br />

casa. Racc<strong>on</strong>tar<strong>on</strong>o al n<strong>on</strong>no la loro disavventura, ma<br />

n<strong>on</strong> erano certi se l’avessero sognata oppure fosse<br />

loro realmente accaduta.<br />

DeBorA jAnkoVič<br />

motto SE NON SI SCRIVE PERCHÉ SI PENSA, È<br />

INUTILE PENSARE A FIN DI SCRIVERE<br />

Classe IX b<br />

Scuola Elementare Italiana<br />

“Vincenzo e Diego de Castro” Pirano<br />

109<br />

Una pagina bianca piena di... qUello che<br />

vi pare<br />

Un foglio bianco. Una biro nera. La mano che scorre<br />

e comp<strong>on</strong>e frasi di storie da narrare. Il foglio che<br />

si riempie di colori. Una corrisp<strong>on</strong>denza di lente<br />

arm<strong>on</strong>ie. Arm<strong>on</strong>ie scritte sulle pagine dei giorni.<br />

Momenti, vissuti sul filo dei pensieri. Per c<strong>on</strong>oscere,<br />

per c<strong>on</strong>oscersi. Nel silenzio dei luoghi che abito, nella<br />

lentezza di una candela che si c<strong>on</strong>suma in attimi<br />

sospesi tra luce e buio. Nell’abband<strong>on</strong>arsi al viaggio...<br />

sottile desiderio di riprendere in mano il tempo... di<br />

nutrire piccoli germogli di luce, sottovoce.<br />

Un foglio bianco e una penna, basta questo per<br />

ammaliare...

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