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31.05.2013 Views

VII CONCORSO MAILING Indirizzi di Saluto LIST HISTRIA che la Madre patria sostiene, ma anche perché il superamento dei confini e rapporti sempre più aperti in Adriatico non possono che far crescere la conoscenza della nostra lingua e cultura. Il dialetto sembra invece diventare sempre più raro e la cosa mi dispiace; prova questa che la conoscenza della lingua è il risultato di uno studio e non di una frequentazione famigliare che va scomparendo in un società che anche oltre Adriatico è sempre più articolata dal punto di vista etnico. Dispiace che il dialetto scompaia come purtroppo scompaiono altre belle cose della vita, anche qualche specie animale si estingue, è il prezzo che si paga alla “modernità”. per questo mi sento di lodare le iniziative a difesa del dialetto locale promosse da Isola e pirano. L’italiano appare scarsamente seguito in molte parti della Dalmazia, peccato perché è una lingua molto bella e per i giovani dovrebbe rappresentare una possibilità, un’occasione per una maturazione culturale oltre che una possibilità d’inserimento nel mondo del lavoro. Verrà giorno in cui anche la Dalmazia, messa finalmente da parte la politica, “scoprirà” l’italiano. Nel 2009, come presidente della Commissione giudicatrice, per la prima volta mi sono recata in Montenegro dove a settembre abbiamo premiato i giovani partecipanti di Cattaro e dintorni. Vi abbiamo trovato un’accoglienza ed una simpatia che non dimenticheremo facilmente. Non solo e non tanto della Comunità Italiana, ma dell’intero mondo circostante; è stato molto importante, specie in un paese non ricco dove non mancano problemi di democrazie e di sviluppo. oltre ai giovani abbiamo premiato i professori e i dirigenti scolastici altrettanto meritevoli, un riconoscimento al loro entusiasmo ed alla numerosa partecipazione al concorso. I dalmati montenegrini stanno sempre più dimostrando che amano la lingua italiana e la studiano volentieri, i giovani la conoscono abbastanza bene e la coltivano con interesse, sembravano conoscerla meglio degli adulti. Dopo la riuscitissima premiazione del 2009 a Capodistria è stato piacevole scoprire che gli organizzatori, la Comunità Italiana e la Dante Alighieri, avevano predisposto una cerimonia in grande stile con sala veneta lussuosa e ben tenuta, una gran quantità di ragazzi e di autorità, rappresentanti del sindaco e dell’ambasciata compresi e, dulcis in fundo, varie televisioni locali. La premiazione è stata interamente ripresa dalle TV e ben trasmessa dato che qualche tempo dopo a Trieste qualcuno di Spalato si ricordava di me per avermi vista in TV. Mi compiaccio infine di verificare che i partecipanti sono sempre più numerosi a tutti i livelli scolastici e prometto che cercheremo di rendere la manifestazione sempre più interessante e significativa per tutti. maria luiSa Botteri presidente commissione giudicatrice Questo è il settimo volume che raccoglie i lavori del concorso Letterario della Mailing List Histria, se lo andiamo a porre a fianco dei 6 volumi precedenti, vediamo che s’ incomincia a formare una piccola biblioteca. Sfogliandone i volumi, dai primi due quasi artigianali, agli ultimi dalla belle veste grafica, si ha la possibilità di vedere quanta vitalità abbia ancora la cultura italiana dall’Istria giù giù sino al lontano Montenegro ma, è la cosa che poi a me interessa di più, come siano ancora fonde le radici di stampo veneto ed istrioto. Il merito, indubbiamente va al corpo insegnante della scuole della comunità italiana operanti sia nell’Istria slovena che in quella croata, che si innesta però in una comunità ancora viva che tramite le generazioni dei padri e dei nonni, o meglio e ancor di più, della madri e delle nonne, è riuscita a trasmettere a figli e nipoti anche quel retaggio culturale che l’autoctona popolazione neo-romanza dell’Adriatico orientale ha distillato nei secoli. Questi volumi dimostrano come la dicotomia esuli/ Rimasti non abbia più ragion d’essere e, scontate le tare politiche e ideologiche, il loro comune scopo debba essere la sopravvivenza delle proprie radici culturali nelle terre d’origine. e’ quello che ha fin dalla sua costituzione ha compreso la Mailing List Histria

10 Indirizzi di Saluto Edizione e l’Associazione per la cultura fiumana, istriana e dalmata nel Lazio; come storico membro della prima e vice presidente della seconda e, ancor più, come primo presidente della Commissione giudicante non posso che essere orgoglioso di quanto sinora fatto, anche se è una piccola goccia in un vasto mare. Non mi resta che augurarvi una buona lettura non senza prima ringraziare tutti coloro che, negli anni, col loro lavoro oscuro hanno reso possibile tutto ciò a cominciare dall’efficientissima Segreteria del premio letterario costituito dal duo operoso Maria Rita Cosliani e Walter Cnapich. gianclauDio De angelini Vicepresidente associazione per la cultura Fiumana, istriana e dalmata nel lazio “ Ergodicità debole” cos’è questo termine che assomiglia ad una parolaccia? e’ un teorema noto a sociologi e demografi che sta ad indicare lo sviluppo minimo demografico affinché possa avverarsi le condizioni per la sopravvivenza di un gruppo etnico inserito in un contesto culturale e sociologico loro estraneo: afferma che lo sviluppo di una società etnica per sopravvivere ha bisogno di non disperdere le sue forze (culturali, economiche, numeriche, ecc) e di rimanere circoscritta in modo completo nel suo insediamento storico. Sembrerebbe che questo paradigma venga in parte 2009 confermato, ahimè, dalla realtà dell’oggi che vede questa minoranza divisa a “pelle di leopardo” nel territorio e poco o nulla interconnesse tra loro. Ma è proprio questo il caso della Comunità nazionale italiana dell’Istria e di Fiume? Gli amici della Mailing List Histria non la pensano così come dimostrano le loro diverse iniziative che da anni prendono a favore dei fratelli d’oltreconfine. una di queste è il Concorso letterario, che ha raggiunto oramai l’ottavo anno di vita e che è motivo d’incontro e dialogo sia tra gli alunni sia tra gli insegnanti di scuole diverse sparse da Capodistria fino alle bocche di Cattaro. e naturalmente incontro con gli amici italiani che traggono da questo evento gioia, soddisfazione e stimolo a continuare, a promuovere e a sollecitare questi figli d’Istria, Fiume e Dalmazia a coltivare le loro tradizioni di cultura e di civiltà latina. Diverse, inoltre, sono le iniziative della Nazione Madre affinché questa fiammella di cultura italiana continui a vibrare in quei territori che l’ha vista per secoli protagonista, mentre non molto in verità è il sostegno dato dalle Nazioni cui loro sono, e questo va sottolineato, cittadini rispettosi. Vedere sempre un “bicchiere mezzo pieno”, dunque e, nonostante tutto, da sorseggiare con speranza ed ottimismo. Pola olinto mileta mattiuz premio Tanzella 2009 nel settore “indagini e studi statistici” per il lavoro intitolato “le genti di pola. indagine demografica sulla storia di una citta”

10 Indirizzi di Saluto<br />

Edizi<strong>on</strong>e<br />

e l’Associazi<strong>on</strong>e per la cultura fiumana, istriana e<br />

dalmata nel Lazio; come storico membro della prima<br />

e vice presidente della sec<strong>on</strong>da e, ancor più, come<br />

primo presidente della Commissi<strong>on</strong>e giudicante n<strong>on</strong><br />

posso che essere orgoglioso di quanto sinora fatto,<br />

anche se è una piccola goccia in un vasto mare.<br />

N<strong>on</strong> mi resta che augurarvi una bu<strong>on</strong>a lettura n<strong>on</strong><br />

senza prima ringraziare tutti coloro che, negli anni,<br />

col loro lavoro oscuro hanno reso possibile tutto<br />

ciò a cominciare dall’efficientissima Segreteria del<br />

premio letterario costituito dal duo operoso Maria<br />

Rita Cosliani e Walter Cnapich.<br />

gianclauDio De angelini<br />

Vicepresidente associazi<strong>on</strong>e per la cultura Fiumana,<br />

istriana e dalmata nel lazio<br />

“<br />

Ergodicità debole”<br />

cos’è questo termine che assomiglia ad una<br />

parolaccia?<br />

e’ un teorema noto a sociologi e demografi che sta<br />

ad indicare lo sviluppo minimo demografico affinché<br />

possa avverarsi le c<strong>on</strong>dizi<strong>on</strong>i per la sopravvivenza di<br />

un gruppo etnico inserito in un c<strong>on</strong>testo culturale<br />

e sociologico loro estraneo: afferma che lo sviluppo<br />

di una società etnica per sopravvivere ha bisogno di<br />

n<strong>on</strong> disperdere le sue forze (culturali, ec<strong>on</strong>omiche,<br />

numeriche, ecc) e di rimanere circoscritta in modo<br />

completo nel suo insediamento storico.<br />

Sembrerebbe che questo paradigma venga in parte<br />

2009<br />

c<strong>on</strong>fermato, ahimè, dalla realtà dell’oggi che vede<br />

questa minoranza divisa a “pelle di leopardo” nel<br />

territorio e poco o nulla interc<strong>on</strong>nesse tra loro.<br />

Ma è proprio questo il caso della Comunità nazi<strong>on</strong>ale<br />

italiana dell’Istria e di Fiume?<br />

Gli amici della Mailing List Histria n<strong>on</strong> la pensano<br />

così come dimostrano le loro diverse iniziative che da<br />

anni prend<strong>on</strong>o a favore dei fratelli d’oltrec<strong>on</strong>fine.<br />

una di queste è il C<strong>on</strong>corso letterario, che ha<br />

raggiunto oramai l’ottavo anno di vita e che è motivo<br />

d’inc<strong>on</strong>tro e dialogo sia tra gli alunni sia tra gli<br />

insegnanti di scuole diverse sparse da Capodistria<br />

fino alle bocche di Cattaro. e naturalmente inc<strong>on</strong>tro<br />

c<strong>on</strong> gli amici italiani che tragg<strong>on</strong>o da questo evento<br />

gioia, soddisfazi<strong>on</strong>e e stimolo a c<strong>on</strong>tinuare, a<br />

promuovere e a sollecitare questi figli d’Istria, Fiume<br />

e Dalmazia a coltivare le loro tradizi<strong>on</strong>i di cultura e di<br />

civiltà latina.<br />

Diverse, inoltre, s<strong>on</strong>o le iniziative della Nazi<strong>on</strong>e<br />

Madre affinché questa fiammella di cultura italiana<br />

c<strong>on</strong>tinui a vibrare in quei territori che l’ha vista per<br />

secoli protag<strong>on</strong>ista, mentre n<strong>on</strong> molto in verità è il<br />

sostegno dato dalle Nazi<strong>on</strong>i cui loro s<strong>on</strong>o, e questo<br />

va sotto<strong>line</strong>ato, cittadini rispettosi.<br />

Vedere sempre un “bicchiere mezzo pieno”, dunque<br />

e, n<strong>on</strong>ostante tutto, da sorseggiare c<strong>on</strong> speranza ed<br />

ottimismo.<br />

Pola<br />

olinto mileta mattiuz<br />

premio Tanzella 2009 nel settore “indagini e studi statistici”<br />

per il lavoro intitolato “le genti di pola.<br />

indagine demografica sulla storia di una citta”

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