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108 Edizi<strong>on</strong>e<br />

2009<br />

DAnieL k<strong>on</strong>estABo<br />

motto LA MORTE DEL POVERO IMPRENDITORE<br />

JOHNSON<br />

Classe VIII<br />

Scuola Elementare Italiana<br />

“Vincenzo e Diego de Castro” Pirano<br />

prof. Franca Chersicla<br />

“Una pagina bianca piena di... qUello che<br />

vi pare”<br />

Era una notte buia e tempestosa e i fantasmi<br />

festeggiavano felici danzando e cantando nella<br />

casa più abband<strong>on</strong>ata, più buia e squallida del<br />

paese, illuminandola tutta. Festeggiavano perché<br />

qualcuno era morto come del resto facevano sempre<br />

perché, dopo esser passati a miglior vita, questo<br />

era l’unico divertimento loro rimasto. Era morto un<br />

ricco imprenditore che stava appunto facendo il<br />

suo discorso d‘addio al corpo tramutandosi in puro<br />

spirito: - Addio mio corpo orrido - diceva rivolgendosi<br />

a quello che un tempo era stato un bel corpo - Addio<br />

mia miserevole vita mortale, benvenuta immortalità!<br />

- e così dicendo diventò luminoso e trasparente.<br />

- Benvenuto nella nostra piccola comunità fantasma.<br />

Siamo <strong>on</strong>orati di averti fra di noi - disse la morte, il<br />

capo dei fantasmi.<br />

- Oh, anch‘ io s<strong>on</strong>o felicissimo di essermi finalmente<br />

unito a voi nella più totale libertà fantasma.<br />

- Prop<strong>on</strong>go un brindisi - disse Lord Alfred, uno dei<br />

fantasmi, anche se in realtà i fantasmi n<strong>on</strong> potevano<br />

brindare e quindi il rito era solo simbolico .<br />

- Bravo lord Alfred, CIN CIN – esclamar<strong>on</strong>o gli altri<br />

fantasmi all’unis<strong>on</strong>o.<br />

Fui svegliato all’improvviso da un tu<strong>on</strong>o fortissimo.<br />

Mi spaventai e pensai fra me: – Sembra la fine del<br />

m<strong>on</strong>do, - ma dopo pochi sec<strong>on</strong>di mi riaddormentai.<br />

Il mattino seguente mentre stavo andando a scuola<br />

sentii il fornaio dire al postino: - Ne hanno preso un<br />

altro.<br />

– A chi è toccato stavolta?- chiese il postino<br />

incuriosito.<br />

- Al povero imprenditore Johns<strong>on</strong>.<br />

- Ma era vecchio, aveva 60 anni.<br />

– Sì, ma era in perfetta salute.<br />

Sì, hai ragi<strong>on</strong>e - c<strong>on</strong>cluse l’altro.<br />

Cos’era questa storia? chi aveva preso chi? Assorto<br />

in questi inquietanti pensieri andai a scuola e lì<br />

pensai a tutt’altro. Quando tornai a casa sentii i miei<br />

genitori parlare pensando che n<strong>on</strong> ci fossi.<br />

- Il corpo è stato ritrovato?<br />

- No – rispose mio padre e aggiunse - usano sempre<br />

la stessa tecnica, stregano la vittima e ...<br />

A quel punto n<strong>on</strong> ce la feci più e rivelai la mia<br />

presenza tossendo. Mio padre ammutolì e mia madre<br />

mi chiese come era andata a scuola guardando mio<br />

padre c<strong>on</strong> ansia, aspettandosi una mia domanda che<br />

però n<strong>on</strong> arrivò. Mi rifugiai in camera mia e iniziai a<br />

riflettere mentre Einstein, il mio Jack Russel terrier,<br />

mi si avvicinava.<br />

- Mio signore, chi uccidiamo stasera?- chiese Frankie<br />

alla Morte c<strong>on</strong> un t<strong>on</strong>o mieloso.<br />

N<strong>on</strong> so cosa ne pensi Johns<strong>on</strong>, anzi Lord Johns<strong>on</strong>,<br />

perché noi fantasmi siamo tutti dei Lord – domandò<br />

la Morte rivolgendosi al neo fantasma.<br />

- N<strong>on</strong> so, rispose il neofantasma - magari un’allegra<br />

famigliola, ma lasciamo vivere i bambini che senza<br />

genitori moriranno comunque, HE HE HE.<br />

- Sì, ma chi? - chiese impaziente la Morte.<br />

- Miao<br />

- OH, ecco Frankenstein, vieni tesorino vieni. Il mio<br />

adorato mi ha suggerito la famiglia Peters<strong>on</strong>, che ne<br />

dite? - chiese la Morte.<br />

Sì, - c<strong>on</strong>cordar<strong>on</strong>o tutti eccitati i fantasmi presenti.<br />

- Frankie raduna tutti gli altri. Si parte ... e portate<br />

due paia di catene.<br />

Noo - gridai svegliandomi di soprassalto. Era già buio<br />

e i fantasmi sarebbero entrati in azi<strong>on</strong>e molto presto;<br />

bisognava preparare un piano di difesa e subito.<br />

Ma come si combatt<strong>on</strong>o i fantasmi? Ne ero certo,<br />

dovevo parlare col professor Headeache, ma n<strong>on</strong><br />

c’era tempo. L’ unica era telef<strong>on</strong>argli: -Yes, rispose il<br />

professore.<br />

- S<strong>on</strong>o Fred Peters<strong>on</strong>. I fantasmi uccideranno i miei<br />

genitori, deve aiutarmi.<br />

- Oh, my God! E tra quanto attaccheranno?<br />

-Tra mezz’ora circa - risposi.<br />

- Abbiamo così poco tempo? Credo però di farcela.<br />

Ci vediamo a casa tua. Click. Il professore aveva<br />

riattaccato.<br />

Impaurito aspettavo in silenzio l’arrivo della morte o<br />

del professore mentre i miei genitori erano ignari del<br />

pericolo che ci sovrastava, che incombeva su di noi.<br />

Ad un tratto la tv si spense insieme alla luci, le finestre<br />

si spalancar<strong>on</strong>o e senza bussare ecco entrare una<br />

pers<strong>on</strong>a avvolta in un nero mantello accompagnata<br />

da mille lucine... i fantasmi che l’accompagnavano.

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