Leggi pubblicazione on line - Arcipelago Adriatico
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VII<br />
CONCORSO MAILING<br />
LIST HISTRIA<br />
due bombe e le fecero esplodere. Nessuno si salvò.<br />
Mi ricordo perfettamente le ultime parole che mio<br />
fratello mi aveva detto:<br />
“ Qualunque cosa ci succeda dobbiamo restare<br />
sempre uniti”. L’unica pers<strong>on</strong>a di famiglia rimastami<br />
era mia sorella. Lei frequentava la scuola, lavorava<br />
come infermiera in un ospedale e studiava. Alla fine<br />
della giornata era distrutta dalla stanchezza, ma n<strong>on</strong><br />
mi voleva far pesare troppo il brutto periodo che<br />
stavamo affr<strong>on</strong>tando. Guadagnava tanto da poter<br />
comprare qualcosa da mangiare e pagare tutte le<br />
bollette.<br />
Io s<strong>on</strong>o riuscito a passare tutti gli esami e ieri ho<br />
avuto un colloquio c<strong>on</strong> il col<strong>on</strong>nello che era stato<br />
amico di mio padre. Gli ho chiesto di poter entrare<br />
nell’esercito perché è mia aspirazi<strong>on</strong>e prendere il<br />
posto di mio padre. Egli mi ha risposto che s<strong>on</strong>o<br />
ancora un ragazzino e che dovevo fare ancora tanta<br />
esperienza e frequentare l’accademia militare. Nel<br />
frattempo, per guadagnare qualche soldo, la mattina<br />
lavoro in una stazi<strong>on</strong>e di servizio e al pomeriggio<br />
aiuto un vecchietto in campagna. Mia sorella ed io<br />
ci siamo trasferiti in una casa più piccola e modesta.<br />
Mi piace molto. Un giorno festivo abbiamo deciso di<br />
sbizzarrirci c<strong>on</strong> i colori. Abbiamo tinteggiato tutte le<br />
pareti c<strong>on</strong> colori vivaci. Su alcune pareti mia sorella,<br />
che è molto brava nel disegno, ha dipinto delle<br />
stupende figure.<br />
Il lavoro alla stazi<strong>on</strong>e di servizio mi piace abbastanza<br />
e s<strong>on</strong>o molto felice perché ho un bellissimo rapporto<br />
d’amicizia c<strong>on</strong> Ghada. L’ho c<strong>on</strong>osciuta un anno fa<br />
quando andavo in biblioteca. Sceglievo un libro e<br />
lei si è messa a parlare c<strong>on</strong> me e mi ha proposto di<br />
leggere un libro che mi è piaciuto tantissimo. Da quel<br />
giorno abbiamo stretto un’amicizia molto intensa<br />
che forse è qualcosa di più. S<strong>on</strong>o c<strong>on</strong>tento, inoltre,<br />
perché Bahira frequenta il mio migliore amico. Ne<br />
s<strong>on</strong>o c<strong>on</strong>tento perché so che è in bu<strong>on</strong>e mani.<br />
Cinque anni dopo.<br />
Ho da poco compiuto 21 anni e s<strong>on</strong>o felice perché mi<br />
s<strong>on</strong>o sposato c<strong>on</strong> Ghada e abbiamo due magnifici<br />
figli. Da quando li ho visti nascere ho cambiato idea<br />
e n<strong>on</strong> ho più voluto fare il generale come mio padre.<br />
N<strong>on</strong> voglio che anche loro perdano, come me, il<br />
padre in tenera età.<br />
Vivo in una casa spaziosa c<strong>on</strong> un grande giardino. Mi<br />
s<strong>on</strong>o trovato un lavoro simile a quello di mio padre,<br />
ma a differenza di lui io n<strong>on</strong> vado a combattere, ma<br />
rappresento l’armata israeliana e s<strong>on</strong>o c<strong>on</strong>tento di<br />
questo. Nel tempo libero mi dedico al vol<strong>on</strong>tariato e<br />
mi occupo dei numerosi bambini rimasti orfani.<br />
C’è però un fatto che mi inquieta. Bahira e il mio<br />
migliore amico Majid, che è diventato suo marito,<br />
s<strong>on</strong>o andati in vacanza in Italia. Sfogliando il giornale<br />
ho letto che là c’è stato un forte terremoto Di loro<br />
due n<strong>on</strong> ci s<strong>on</strong>o notizie. Sarebbe proprio ingiusto che<br />
perdessi la mia unica sorella e il mio miglior amico.<br />
Due mesi più tardi.<br />
Mia sorella e Majid s<strong>on</strong>o tornati dall’Italia. Li avevano<br />
trattenuti in ospedale perché avevano delle ferite<br />
abbastanza prof<strong>on</strong>de. Ora stanno bene. Domani è il<br />
compleanno di mia sorella e abbiamo deciso di farle<br />
una festa a sorpresa.<br />
S<strong>on</strong>o c<strong>on</strong>tentissimo della mia vita, perché, anche se<br />
ho avuto un passato che vorrei dimenticare, vivo un<br />
presente che n<strong>on</strong> vorrei mai scordare.<br />
nAskA kVArAntAn<br />
motto TUTTO PER UNA PALLA<br />
Classe VII<br />
Scuola Elementare Italiana<br />
“Vincenzo e Diego de Castro” Pirano<br />
prof. Franca Chersicla<br />
103<br />
“Una pagina bianca piena di... qUello che<br />
vi pare”<br />
Era una fredda e nuvolosa giornata d’autunno. Il<br />
vento soffiava forte, il cielo era coperto da nuvole<br />
grigie e il sole era scomparso del tutto.<br />
Nella via, accanto a quella dove abitava Jennifer<br />
Taylor, una gracile bambina di sette anni, c’era una<br />
casa disabitata già da molto tempo. La casa era<br />
grande, grigia, vecchia, mezza diroccata e piuttosto<br />
misteriosa. Davanti all’abitazi<strong>on</strong>e si poteva<br />
osservare un cortile pieno di croci che sembrava un<br />
cimitero. Nel mezzo del cortile si innalzava un albero<br />
da cui pendeva un’altalena, tanto che pareva che<br />
nella casa vivesse una bambina o un bambino. Tutti<br />
avevano paura di quel luogo inquietante e lugubre e<br />
nessuno aveva il coraggio di entrare nemmeno nel<br />
cortile.<br />
Un giorno Jennifer giocava da sola c<strong>on</strong> una palla<br />
nei pressi di quello spettrale cortile. La palla le<br />
scivolò dalle mani e andò diritta dentro la casa.