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CITTA’ DI AFRAGOLA Provincia di Napoli VIA FIRENZE - 80021 - AFRAGOLA -(NA) TEL. 081/8691442 ATTIVITA’ SVOLTE IN ORARIO POMERIDIANO PRESSO IL C.T.P. VIA FIRENZE ATTIVITA’ SVOLTE IN ORARIOPOMERIDIANO PRESSO L’ I.C. “EUROPA UNITA” AFRAGOLA ANNO SCOLASTICO 2012/2013 corso di italiano per stranieri ; corso per il conseguimento della licenza media in un anno; corso di alfabetizzazione informatica ; corso di ampliamento culturale: nuovi corsi che possono essere attivati su indicazioni dell’utenza e/o da Enti o altri soggetti interessati alla formazione degli adulti. corso per il conseguimento della licenza media in un anno. per chi : IN ORARIO POMERIDIANO non ha finito la scuola vuole tornare a scuola vuole rimanere al passo coi tempi vuole arricchire le conoscenze vuole ampliare le competenze vuole imparare ad utilizzare nuovi strumenti di un mondo in cambiamento. Possono iscriversi ai corsi proposti tutti coloro che abbiano superato il sedicesimo anno di età. Le iscrizioni possono essere effettuate presso gli uffici di segreteria delle suddette scuole.
22 settembre 2012 Afragola AFRAGOLA – Ancora un colpo di scena sulla gestione delle “strisce blu”, il parcheggio a pagamento affidato alla “Smart project” che si è vista poi revocare il contratto in seguito ad una interdittiva antimafia emessa dalla Prefettura di Napoli. La notizia che ha alimentato “l’estate di fuoco” vissuta dal sindaco-senatore è arrivata dal Consiglio di Stato. Evento che potrebbe rimettere tutto in gioco. L’impresa ha vinto il ricorso al CdS contro il Comune di Aversa che aveva rescisso il contratto dopo l’informativa atipica, antecedente all’interdittiva. Ebbene, l’ultimo grado della giustizia amministrativa ha sovvertito la decisione del Tar smentendo l’impianto “accusatorio” della Prefettura ricostruito sulla base di rapporti dei carabinieri. Insomma, secondo i magistrati, sia la Prefettura che il Tar hanno equivocato le carte delle forze dell’ordine sui presunti legami tra i vertici, i dipendenti dell’azienda e la criminalità organizzata. Quindi, tutto quello che ha determinato l’informativa “atipica” è stato smentito. Il Comune di Aversa ha perso la prima battaglia. Ma non ancora la guerra. La questione Afragola, invece, è diversa perché la rescissione del contratto è avvenuta non sull’informativa “atipica” ma sull’interdittiva antimafia. E nel secondo caso la partita è ancora tutta da giocare. Infatti, la sentenza del CdS, numero 01455/2012, riguarda, come detto, la “querelle” col Comune di Aversa e l’annullamento dell’informativa “atipica”. Ad Afragola, invece, interessa il contenzioso sull’interdittiva la cui udienza davanti al Tar è prevista il 21 novembre 2012 iscritta al numero di registro 2172/2012. Bisognerà aspettare il Tar e poi il Consiglio di Stato per mettere il punto ad una brutta vicenda, qualunque sia l’esito, che ha messo in luce un conflitto tra diverse istituzioni su un tema delicato come la lotta alle infiltrazioni criminali. Insomma, nei fatti la “Smart” esce parzialmente riabilitata ma per il momento l’interdittiva antimafia della Prefettura resta ancora in piedi e nessun Comune può restituire all’azienda gli appalti persi. A tutt’oggi per la Prefettura si tratta di un’impresa in odore di camorra e la battaglia nei tribunali è tutt’altro che conclusa. La sentenza del CdS, infatti, non poteva in alcun modo annullare l’interdittiva in quanto il ricorso della “Smart” è stato presentato il 28 febbraio 2012 contro l’informativa atipica, mentre STRISCE BLU: UN’ALTRA PUNTATA La “Smart” vince il ricorso contro l’informativa atipica ma resta l’interdittiva La telenovela continua. L’azienda di Casoria riabilitata parzialmente dal CdS sul provvedimento prefettizio “atipico” che gli è costato diversi appalti in tutt’Italia. “Gaffe” estiva del comandante Arvonio: “La Smart ha vinto, è tutto annullato. L’impresa è pulita”. Ma non è così. La vera partita, quella sull’interdittiva, si gioca il 21 novembre davanti al Tar di Giovanni De Cicco l’interdittiva è stata emessa dalla Prefettura il 6 aprile 2012. Risulta, quindi, evidente che a febbraio la “Smart project” non poteva impugnare un provvedimento emesso un mese dopo il ricorso. Ecco perché all’amministrazione di Afragola, per dormire “sonni tranquilli”, serve l’annullamento dell’interdittiva prima di ricominciare, eventualmente, il rapporto di lavoro con l’impresa di Casoria. E nessuno ha capito, in piena estate, come mai al Municipio i vertici dell’amministrazione e qualche burocrate abbiano esultato per come è andata la partita al Consiglio di Stato su un argomento che interessa parzialmente il Municipio. La domanda sorge spontanea: se la Prefettura ha emesso un provvedimento, ancora in piedi, col quale ha sancito che la “Smart” è una ditta in odore di camorra, per quale motivo gli amministratori dovrebbero fare il tifo affinché l’azienda esca pulita da questa partita? Qual è il filo che collega soggetti che in realtà non dovrebbero avere punti di contatto? Che differenza c’è per gli amministratori se la gestione delle “strisce blu” è affidata ad un’altra impresa, ovviamente magari vincitrice di un regolare appalto, o ritorna la “Smart”, solo quando sarà riabilitata a tutti gli effetti? Altra considerazione: come mai da quando il Comune è stato costretto a cacciare l’azienda il servizio non è mai più ripreso e la gara in corso non espletata? C’è qualcosa di strano e l’intera telenovela, soprattutto per come è stata gestita dal comandante dei caschi bianchi, Michele Arvonio, dagli assessori e dai consiglieri del Pdl, è lì a dimostrarlo. 7 E i sospetti sono aumentati proprio d’estate. L’azienda vince un ricorso contro il Comune di Aversa e il capo dei caschi bianchi di Afragola si prende la briga di comunicarlo ai giornalisti locali tentando di assumere anche il ruolo di professore di diritto, nei fatti si “imbroglia” tra le carte alimentando per qualche giorno solo confusione: “La Smart project ha vinto il ricorso. E’ tutto annullato”. Fa capire che il CdS ha annullato anche l’interdittiva antimafia ma basta leggere le carte e immediatamente si capisce che non è vero. C’è dell’altro: Arvonio si mette al telefono e convoca i giornalisti per il venerdì seguente. Conferenza stampa del capo dei caschi bianchi sulla “Smart” e le “strisce blu”. Cosa deve comunicare se la causa sull’interdittiva si tiene a novembre? Misteri della fede. Il risultato? Quella conferenza non si è mai tenuta. L’amministrazione ha “ammutinato” il comandante pure perché alcuni assessori avevano storto il muso sull’atteggiamento assunto dal capo dei vigili urbani. Erano contrari alla conferenza stampa e sono rimasti disturbati dalle telefonate che Arvonio ha fatto ai giornalisti su un argomento che non interessava Afragola ma Aversa. Qualche mal’umore anche per il capo gabinetto nonché portavoce del sindaco che si è vista scavalcata dal comportamento del capo dei caschi bianchi. Così le indiscrezioni di Palazzo raccontano che è stato proprio il sindaco Vincenzo Nespoli in prima persona a frenare l’iniziativa, a bloccare la conferenza stampa. Il capo dei caschi bianchi, invece, ha fatto sapere che è stato lui a consigliare a Nespoli di non farla. Dov’è la verità nessuno lo ha capito ma poco importa. Resta il fatto che la telenovela “tragicomica” continua. Pure perché i giornalisti fanno cronaca e raccontano i fatti. Di fronte ad un’interdittiva antimafia emessa dalla Prefettura c’è poco da fare. La rescissione è automatica. Se, poi, l’azienda vince il ricorso al Tar e al CdS può tornare. Se lo perde può restare dov’è. In entrambi i casi cosa c’è da festeggiare? E soprattutto perché Michele Arvonio da lì impressione di aspettare con ansia la vittoria dell’azienda per farla tornare ad Afragola? E’ un interrogativo al quale nemmeno gli assessori sono riusciti a dare una risposta. Badate bene, nemmeno gli assessori di Nespoli. E con questo abbiamo detto tutto. Per il momento…
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