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4 MANOVRE ELETTORALI: AFFASCINA L’AGGREGAZIONE DEI MODERATI AFRAGOLA - Pronti, partenza, via. Iniziano, come da prassi, le manovre in vista della prossima campagna elettorale Comunale. In primavera l’appuntamento sarà doppio. Tutti alle urne per scegliere il nuovo sindaco di Afragola, per rinnovare il civico consesso e per esprimere la preferenza su chi deve governare l’Italia. Comunali e Politiche. La posta in gioco in una città come Afragola è davvero alta. Iniziamo dalle candidature che contano. Quelle al Parlamento. Nel centrodestra gli aspiranti sono due: il sindaco del Pdl Vincenzo Nespoli e Giuseppina Castiello. Il primo cittadino è in estrema difficoltà perché nel partito a livello regionale si trova isolato. Non gode della stima di Nicola Cosentino e di Luigi Cesaro. Ha rotto i ponti coi i vertici del partito di Silvio Berlusconi da tempo. Ecco perché ha preferito ripiegare su Stefano Caldoro. Vuole farsi garantire dal presidente della Regione. Una missione quasi impossibile visto che il leader del Nuovo Psi, insieme ai componenti del suo gruppo, consiglieri regionali e assessori, pretende un serio rinnovamento e candidature affidate ad under 50, facce pulite e senza problemi giudiziari. Un identikit che su Nespoli non può proprio calzare. Non dimentichiamo il mandato d’arresto che pende ancora sulla testa del senatore e sindaco di Afragola a causa di una speculazione edilizia nel centro città che secondo la Procura è stata realizzata coi proventi illeciti derivanti dal fallimento di un istituto di vigilanza privata, “La Gazzella”. Tralasciando gli altri guai giudiziari che vedono coinvolto Vincenzo Nespoli sempre su questioni legate agli intrecci tra la politica, le istituzioni e il malaffare. La partita è tutta da giocare ma la strada per il sindaco-senatore appare in salita. E’ in salita. Una partita da non sottovalutare perché dall’esito di essa dipende anche l’evoluzione del quadro politico a livello locale nel centrodestra. Infatti, Vincenzo Nespoli, se dovesse restare fuori dal Parlamento, non avrebbe scelta: si ricandiderà a sindaco di Afragola con la lista del Pdl. E questo accrescerebbe il numero dei “disertori” perché pure nel centrodestra hanno capito che dopo il fallimento amministrativo e gli scandali che hanno coinvolto l’amministrazione uscente, giudiziari e non, l’elettorato aspetta proprio il primo cittadino per una punizione esemplare da materializzare nell’urna. Ma, per il momento, la situazione è diversa. Il sindaco uscente ha detto chiaramente ai suoi che non vuole ricandidarsi a primo cittadino. Ed ha lanciato, durante le riunioni del Pdl, il nome di Antonio Pannone, vicesindaco dell’ultimo quinquennio. Nespoli ha scelto il candidato del centrodestra, ha scelto il candidato della continuità, il candidato del sistema. Si badi bene. Pannone è il nome che Nespoli vuole imporre. Un nome che ha creato mugugni e malumori negli stessi esponenti del partito di Berlusconi. Primo fra tutti Biagio Castaldo, presidente del Consiglio. Non è un mistero. Castaldo vuole fare il candidato a sindaco e se non troverà convenienza a restare alla corte di Nespoli è pronto a scendere in campo alla guida di una mini-coalizione composta da due liste civiche che potrebbero fare riferimento al presidente della Provincia Luigi Cesaro. E sul malumore di Castaldo, risultato sempre tra i più votati in paese e quindi parliamo di uno degli uomini più rappresentativi del Pdl, ha influito anche un altro evento. Nespoli ha convocato circa dieci giorni fa una riunione ristretta. Alla quale hanno partecipato l’artiglieria pesante del partito di Berlusconi. Tra questi gli assessori Tommaso Bassolino (da mesi in rotta di collisione col sindaco Nespoli, non è escluso che si dimetta dalla giunta), Aniello Baia e Domenico Polito. All’ordine 22 settembre 2012 L’Adc smentisce Nespoli: “Mai alleati con soggetti di notevole spessore criminale” Il sindaco-senatore durante la riunione ristretta coi vertici del centrodestra traccia la linea da seguire: patto con Alleanza di centro e con gli “epurati” dall’Api. E sceglie Pannone come candidato a sindaco della continuità. Enrico Esposito (Adc) a muso duro: “Nespoli vende quello che non ha e considera chi ha attorno un manipolo di stupidi” Santo Salzano, l’ex sindaco sciolto per camorra dovrebbe tornare in campo a sostegno di Nespoli di Felice Libertà Afragola Enrico Esposito, usa la clava contro gli ex amici del giorno le strategie da attuare in vista della prossima campagna elettorale. Castaldo non è stato nemmeno invitato. Un chiaro segnale lanciato dal primo cittadino che non vede di buon occhio l’aspirazione del presidente del consiglio comunale. Non lo vuole a capo del centrodestra. “Sono venuto a conoscenza di questa riunione ristretta – spiega Castaldo – ma non è un problema. Nespoli ha detto che convocherà una riunione di maggioranza per informare tutti sulle linee e gli obiettivi da raggiungere in vista della prossima campagna elettorale. Sarò alla finestra ad aspettare e ascoltare. Fino ad oggi il nome di Pannone non è stato avanzato ufficialmente. Quindi, ripeto, è giusto ascoltare e aspettare. Poi sarà il partito a decidere e solo dopo la decisione valuteremo sul piano politico le azioni da mettere in campo”. Pure perché la riunione ristretta non è andata di traverso solo a Castaldo. Gli stessi assessori presenti, in primis Tommaso Bassolino, sono rimasti sconcertati dai concetti espressi dal sindaco-senatore. Primo punto: Nespoli per 5 anni ha mortificato tutti ed è andato avanti da solo. Adesso, solo pochi mesi prima delle elezioni, cerca condivisione e partecipazione. Ovviamente, che non ha avuto. Sarà lui, il sindaco uscente a dover fare le scelte e ad
22 settembre 2012 Afragola www.napolimetropoli.it - il portale “all news” dell’area nord assumersi le responsabilità di un eventuale crollo del centrodestra in città. Secondo punto: in quella sede Nespoli ha avanzato un’ipotesi di accordo, udite udite, con la lista di Alleanza di centro di Enrico Esposito, Giuseppina Tignola e Tommaso Redine, e con una fantomatica lista civica costituita dagli “epurati” dell’Api, Aniello Silvestro e l’ex sindaco sciolto per camorra Santo Salzano, la cui moglie, Agnese Iovino è stata nominata direttore sanitario dell’Asl Na 2. Oltre alla lista di “Noi Sud” del sempre verde Salvatore Stabile. Possibile? Enrico Esposito che ha attaccato Nespoli bollandolo come un “criminale”, con dichiarazioni al vetriolo finite anche nelle carte delle forze dell’ordine, possa stringere un patto elettorale e presentarsi in città, durante il periodo della propaganda a braccetto col sindaco uscente? Impossibile conoscendo la coerenza di Esposito. E lo stesso vale per Santo Salzano. Possibile che un ex sindaco sciolto per camorra, caduto sotto le accuse di Enzo Nespoli, possa pensare per un solo momento di sostenere il leader del Pdl? Leggendo la dichiarazione di Enrico Esposito non ci possono essere equivoci. “Se stiamo a parlare ancora di questa ipotesi, alleanza Pdl-Adc, vuol dire che nessuno ha capito nulla – spiega Enrico Esposito, leader Adc – non saremo mai alleati di un soggetto di notevole spessore criminale, non saremo mai alleati di un soggetto che si vende i posti di lavoro e va avanti con “truffe” di ogni tipo. Il fatto che Nespoli dica ai suoi che c’è la possibilità di allearsi con Adc è la chiara dimostrazione che prende costantemente in giro chi gli sta attorno, li considera stupidi, burattini, carne da macello. Nespoli se ha ancora un minimo di dignità farebbe bene a costituirsi perché ha fallito su tutti i fronti e la ricostruzione di Afragola sarà un compito difficile. L’Adc lavora, invece, ad un cartello di centro composto da tutte le forze moderate, con un programma certo sulle cose da fare e Il sistema pronto a puntare su Antonio Pannone come candidato a sindaco della continuità sui tempi certi di attuazione. Il candidato a sindaco? Non abbiamo un nome ma lavoreremo affinché insieme agli alleati si individui una persona di grande spessore, credibile, perbene, capace, competente, che conosce il territorio e goda della stima della comunità. Bisogna rifondare Afragola nei valori, bisogna restituire dopo la fallimentare esperienza Nespoli credibilità alle istituzioni. Per questo auspico che ci sia un rinnovamento complessivo della classe dirigente perché hanno fallito tutti in questo civico consesso, al di là di singole individualità. Hanno fallito maggioranza e opposizione. Serve rinnovamento, una svolta seria, concreta e radicale”. Intanto per il consiglio comunale di lunedì sono previsti dei capi importanti e il sindaco non ha avvertito la necessità di alcuna riunione di maggioranza per intendersi circa i comportamenti da tenere in aula, eppure su di un capo in particolare c’è il rischio che la maggioranza vada in frantumi. Alla faccia della partecipazione e del confronto auspicato da Nespoli. Insomma il lupo perde il pelo ma non il vizio. Intanto sembra prendere forma il cartello dei moderati che guarda a sinistra. Sarebbe un bellissimo esperimento, un laboratorio di idee, di politica e di amministrazione. Nel bene di Afragola c’è l’ipotesi della grande coalizione. Tutti uniti contro il sistema e il malaffare. Centro e centrosinistra. Il centrosinistra, appunto. Cosa sta succedendo da quelle parti? La prima notizia è piacevole. Il Pd sta decidendo di organizzare entro la metà di ottobre le primarie di coalizione per la scelta del candidato a sindaco. Pd, Idv e la sinistra dovrebbero essere un corpo solo. E a questi partiti si dovrebbe aggiungere la civica “Afragola libera”. Un movimento civico che ha fatto la sua prima esperienza a Cardito, guidata dall’ingegnere Luigi Credendino, ottenendo un brillante risultato: 2 consiglieri comunali ed è stata determinante per la vittoria del centrosinistra sul centrodestra sponsorizzato proprio da Enzo Nespoli. Esperienza che si tenterà di ripetere ad Afragola perché il progetto ha attirato le attenzioni di tanti medici, professionisti, imprenditori e giovani, come Carlo Sepe, che intendono impegnarsi per il proprio paese. “Afragola libera” si presenterà alla città durante una convention in fase di preparazione. I nomi dei candidati a sindaco del centrosinistra sono sempre gli stessi ma c’è la sensazione che il prescelto non è inserito nell’attuale rosa: Mimmo Tuccillo (il quale aspira ad un seggio alla Camera nella lista del Pd, ndd), Michele De Luca, Enzo Concas, Giovanni Boccellino, Gaetano Graziano i nomi più rappresentativi di questa rosa, che dovrebbe, però, fare i conti, se decidesse di candidarsi, con il segretario locale: Gennaro Espero, tra i pochi del PD a tutti i livelli capace di articolare una seria e determinata opposizione al sistema Nespoli. Non è escluso che la scelta possa infine cadere anche su un qualche professionista serio, conosciuto sul territorio, ma espressione anche della società civile e del mondo delle professioni. Una soluzione che potrebbe crescere all’interno Biagio Castaldo, con i mal di pancia 5 dei “democrat” nelle prossime settimane e che porterebbe sicuramente il centrosinistra ad arricchirsi anche della presenza dell’Udc e di Futuro e libertà di Biagio Montefusco. Discorso diverso per il movimento “Rinascita” di Pasquale Grillo e Antonio Maria Cuccurese e per il Movimento per Afragola di Gennaro Giustino, uno dei consiglieri di opposizione che con grande coraggio e competenza ha tentato in questi 5 lunghi anni di arginare la deriva e di impedire al sistema di saccheggiare e devastare la città. Rinascita e l’Mpa partono da una certezza. Mai alleati col sistema Nespoli. Il resto è tutto da costruire. Il sogno: un cartello dei moderati aperto anche al PD formato da quelle forze politiche e consiglieri uscenti che si sono distinti in questi anni bui, con il sostegno di quella parte di società civile che sta trovando il coraggio di condannare questa esperienza politica che ormai volge al termine. Il tutto per tentare di costruire una seria e rappresentativa alternativa di governo al malaffare e al sistema che si è impadronito di Afragola negli ultimi anni. Perde, invece, consistenza l’ipotesi Claudio Grillo del “Cafè letterario”. L’autocandidatura a sindaco del noto imprenditore specializzato nella vendita di abbigliamento, Grillo appunto, non è decollata e da indiscrezioni trapelate risulta che il “Cafè letterario” stia interloquendo con i vertici dei partiti moderati. Una sfida ambiziosa tutta ancora da giocare. Nell’interesse di Afragola. Si parte da un punto. In città per cinque anni si è vissuta un’emergenza tutt’ora in corso. Un’emergenza democratica. Quindi, c’è la necessità di ricominciare da due priorità: cancellare il “mostro” e ripristinare i principi di legalità, trasparenza e meritocrazia. Si riparta dall’obiettivo di ripristinare il primato dell’interesse collettivo su quello personale e di parte. Di fronte ad un’emergenza come quella attuale, le ambizioni personali, seppur legittime, devono essere messe da parte. Per forza. Per Afragola.
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