diretto da Giovanni De Cicco - NapoliMetropoli.it

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AFRAGOLA - La speculazione edilizia
riconducibile alla famiglia del sindaco-senatore
Vincenzo Nespoli, passata alla storia come
il “sacco di San Marco”, torna a fra parlare
di sé. Un capitolo squallido, probabilmente il
peggiore, di tutta la storia politica locale che
si arricchisce di ulteriori amare scoperte. I
processi vanno avanti mentre al Municipio si
continua a favorire l’imprenditore Nespoli
ed a penalizzare l’Ente locale senza che i
dirigenti inadempienti mostrino la minima
paura nei confronti di un intervento della
magistratura a tutela degli interessi collettivi.
Il classico esempio di cattiva e spregiudicata
amministrazione pubblica al servizio di
interessi economici privati e di parte.
Il “magheggio” sugli oneri concessori non
versati e la polizza non incassata
Il primo tassello nuovo che si aggiunge
al mosaico “Sean” riguarda gli oneri
concessori che l’azienda avrebbe dovuto
versare al Comune. Quelli relativi al rilascio
della concessione e alla sua variante.
Dopo i primi ritardi nei pagamenti i primi
oneri furono recuperati anni fa grazie ad
un intervento di Salvatore Napolitano, ex
capo dell’Utc. Poi, appena Vincenzo Nespoli è
stato eletto sindaco, il Municipio ha rilasciato
all’impresa di famiglia del primo cittadino una
variante al progetto iniziale. Che prevedeva il
pagamento di ulteriori oneri concessori pari a
74.282,58 euro. La “Sean” ottenne dagli uffici
comunali il rateizzo della somma (determina n.
639 del 11.05.2010) e fu trasmessa dall’impresa,
a garanzia dell’impegno, una polizza
fideiussoria assicurativa della compagnia
INAF S.p.A n. 020014300207 con scadenza
06 dicembre 2011. Vincenzo Nespoli si mette
all’opera: da imprenditore versa la prima rata
di 19.317,85 euro e poi non paga più. Non
riconosce al Municipio un solo euro in più,
e nessuno, tra dirigenti e burocrati dell’Ente
locale, si preoccupa di tutelare gli interessi
della collettività contro gli affari di famiglia del
sindaco-senatore e recuperare le somme dovute.
Tutto qui? Nemmeno per idea. Il “magheggio”
continua. I dirigenti del Comune non solo non
si preoccupano che la “Sean” non abbia onorato
gli impegni; non solo non si preoccupano di non
far recuperare i soldi alle casse del Municipio;
non solo non obbligano la società di Nespoli a
versare quanto stabilito; ma fanno dell’altro. La
società fallisce e l’amministrazione comunale,
ad oggi, non risulta iscritta nemmeno al passivo
fallimentare, nonostante il curatore fallimentare
dott. Luciano Bifolco avesse fissato la data
ANCORA L’AFFAIRE SEAN
per l’udienza di verifica dello stato passivo al
12.01.2012.
Non è un problema. Chi mastica un pochino di
diritto oppure ha avuto a che fare con situazioni
del genere avrà la risposta pronta: il Comune non
si è iscritto al passivo fallimentare dell’azienda
perché ha incassato la polizza fideiussoria.
Semplice, semplice. In teoria dovrebbe essere
così. Ma Afragola fa sempre storia a sé. Scatta
un’altra verifica e indovinate cosa emerge? Che
i dirigenti non hanno provveduto nemmeno
ad incassare la polizza. Com’è possibile?
Non è possibile ma, come detto, ad Afragola
succede succede pure questo. Insomma, hanno
consentito all’imprenditore Nespoli di non
pagare gli oneri concessori facendosi belli
al Comune agli occhi del sindaco-senatore
Nespoli e dopo il fallimento, datato luglio 2011,
i dirigenti dell’Ente hanno fatto peggio: non si
sono iscritti al passivo fallimentare, come detto,
né hanno provveduto ad incassare la polizza.
Come se quel brav’uomo del sindaco-senatore
non dovesse versare più nulla alla comunità.
Com’è possibile che su questo versante nessuno
intervenga? E perché nemmeno nell’ambiente
politico c’è la volontà di far emergere questi
aspetti gravi ed inquietanti? Eppure il 02.09.2011
a fallimento avvenuto il dirigente finanziario
con la determina 1114 del 02.09.2011 nel fare
la ricognizione dei residui attivi e passivi da
inserire nel conto di bilancio prevedeva di
incassare la somma di 54.964,73 quale residuo
della variante Sean.
Forse succedeva tutto questo perché alcuni
dirigenti interessati alla vicenda e al recupero
delle somme erano distratti dal concorso a
tempo indeterminato come dirigenti presso lo
stesso comune?
22 settembre2012
“Sacco di San Marco”: nuovi retroscena
sul business che ha “affossato” Nespoli
Emergono ulteriori novità sulla speculazione edilizia della famiglia del sindaco finita sotto la clava della giustizia.
La società è fallita ma doveva versare ancora gli oneri concessori al Comune a causa di una variante al progetto
rilasciata dall’Utc. Denaro che i dirigenti non hanno recuperato prima del fallimento; dopo il crack non si sono
iscritti al passivo dell’azienda e hanno dimenticato, stranamente, pure di incassare la polizza fideiussoria
di Felice Libertà
Afragola
Il doppio filo che lega la “Sean” al Municipio
Gli aspetti che legano la squallida vicenda della
speculazione realizzata nel cuore di Afragola,
nel quartiere “San Marco” per la precisione,
al Municipio non riguardano esclusivamente
la sfera relativa al conflitto di interesse che
coinvolge il sindaco Nespoli e l’imprenditore
Nespoli. C’è un’altra specifica questione che
costituisce l’ennesima certezza su come
il settore pubblico e quello privato siano
coinvolti in un intreccio affaristico che
costituisce un “grumo di potere deviato”
che solo l’intervento della magistratura
può far assorbire. Guarda caso i consulenti
della “Sean immobiliare” hanno ottenuto
dall’amministrazione Nespoli incarichi
e consulenze per centinaia di migliaia
di euro. Strano scherzo del destino. Il
sindaco li ha selezionati per risolvere i
problemi dell’azienda di famiglia ed ha
capito e verificato che sono talmente bravi
tanto da impegnarli anche al Municipio
garantendo parcelle profumatamente pagate
ovviamente coi soldi della collettività.
Nonostante, in alcuni casi, i lavori affidati
dall’ente non siano stati portati nemmeno
a termine. Alcuni nomi. Esperti di parte
contabile: Rag. Luciano Antonio Nobili e
il dott. Luciano Imparato. Quest’ultimo,
sempre il destino a giocare brutti scherzi, non
solo è un professionista che ha lavorato per la
“Sean” ma ha ricevuto dall’amministrazione
Nespoli una consulenza pari a circa 100.000,00
euro per un lavoro di due anni non arrivato
nemmeno a compimento (incarico di consulente
specialistico per il servizio patrimonio). Ancora
un altro strano scherzo del destino. L’architetto
Francesco Sepe di Nola. Consulente della
società “Sean immobiliare” per la parte tecnicoingegneristica,
il nome del professionista è
legato ad Afragola anche per alcune gigantesche
operazioni immobiliari maturate, guarda caso,
sempre sotto l’amministrazione Nespoli in
tempi più che rapidi. Non vi basta? Passiamo nel
settore dei legali. Il destino è davvero crudele.
Luigi Imperlino e Sossio Costanzo. Due
professionisti impegnati nella vicenda “Sean”.
Il primo ha ricevuto dal Municipio incarichi
per somme che si aggirano complessivamente
attorno ai 200.000,00 euro circa mentre il
secondo ha guadagnato col Comune, durante
l’amministrazione Nespoli, circa (appena)
20mila euro. A pensar male si fa peccato. Ma
spesso si indovina. Ovviamente, nessuno sta
facendo strani pensieri. Come scritto, si tratta
esclusivamente di uno strano scherzo del