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12 La terra dei veleni. Da quindici anni, ormai, le cronache locali parlano di un territorio svenduto dalla locale classe dirigente all’ecomafia. Un patto tacito. A volte. In altri casi, soprattutto durante i primi anni del piano rifiuti della Regione e del nuovo ciclo integrato (differenziata, Cdr e termovalorizzatore) mai partito, c’è stata la precisa volontà dei sindaci di centrosinistra di sacrificare l’hinterland a nord di Napoli sull’altare degli interessi di Antonio Bassolino. E Caivano è stato uno dei paesi che ha vissuto maggiormente le pene di scelte scellerate partorite da una classe politica di basso profilo che ha pensato all’arricchimento personale e alla carriera professionale piuttosto che agli interessi collettivi e alla salute dei cittadini. Rifiuti chiamano rifiuti. E i dossier in quella che una volta era la “Campania felix” si sono sprecati negli anni. Fiumi di inchiostro su discariche abusive, amianto, materiale di risulta, rifiuti industriali, tossici e nocivi, bruciati a qualsiasi ora del girono e della notte in aperta campagna. Tra i campi coltivati. Nessuno ha visto. Nessuno ha mai denunciato. Hanno sempre girato la faccia dall’altro lato. Pensando che fosse più comodo. Dopo anni e anni di devastazione, resta l’amaro in bocca per un fenomeno che si doveva e si poteva evitare. Adesso no. E’ troppo tardi. L’aria è inquinata. Il suolo. L’acqua. Il cibo. Cause principali dell’aumento esponenziale di malattie tumorali. Cancro. Leucemia. Hanno chiesto alla cittadinanza un conto salatissimo. Eppure non c’è stata una rivolta delle coscienze. Non c’è stata una rivolta sociale. I cittadini continuano a morire ma quando si recano nella cabina elettorale è sempre la stessa storia: si vota il parente, l’amico che ha fatto la promessa del posto di lavoro o addirittura ha messo nel fac-simile un bel bigliettone da 50 euro. O addirittura si è presentato a casa con una bella borsa della spesa. Selezione al ribasso. E’ scesa la qualità della classe politica ed il territorio è stato colonizzato da affaristi e soggetti senza scrupoli. Se ne fregano dei tumori. Dei rifiuti. Dei roghi tossici. Della diossina. Del cancro. Le priorità sono altre e di sicuro non interessano la collettività. Le campagne lasciate nelle mani dell’ecomafia. Che nell’ambito della raccolta dei rifiuti gestita dall’ente locale costituisce una fonte di guadagno inesauribile. C’è una discarica abusiva da bonificare? Non c’è problema. Li chiamano “costi aggiuntivi”. Sono enormi e la mole di lavoro non si può controllare. Né la mole né la quantità. La ditta che lavora per il comune certifica e l’Ente locale paga. Spesso il circuito è vizioso Intervista a Padre Maurizio Padriciello “Bussate alla porta di chi vi ha chiesto il voto. Svegliateli dal sonno: stiamo morendo” e rappresenta il manuale della corruzione con mazzette che girano dalle mani di imprenditori a quelle dei politici fino a coinvolgere i dirigenti degli uffici preposti. Lo sanno tutti ma non si può dimostrare. Ecco perché nessuno controlla. Nessuno ha veramente intenzione di combattere questo fenomeno. E l’omertà della classe dirigente è stata sempre favorita dal silenzio dei cittadini, dalla mancanza di una vera sommossa popolare. Adesso qualcosa sta cambiando. Perché almeno il popolo ha trovato un leader, un uomo in carne ed ossa che ha deciso di smuovere le coscienze. Ha deciso di metterci la faccia e con coraggio intende guidare il riscatto di intere popolazioni che hanno per troppi anni subito in silenzio e continuano a subire pagando con la vita. Don Maurizio Padriciello. Un parroco originario di Frattamaggiore ma in “servizio” a Caivano nella chiesa ubicata in un quartiere di frontiera: il Parco Verde. Ha 57 anni e opera presso la chiesa “San Paolo Apostolo” da più di vent’anni. Ha concesso un’intervista esclusiva a “mosaico”, ripercorrendo le lunghe ed estenuanti battaglie condotte contro i roghi tossici che affliggono la Campania. Uomo determinato e coraggioso. Un modello da seguire in territori che hanno bisogno di simboli positivi. Non a caso don Maurizio è amato soprattutto dai giovani della provincia di Napoli. Padre Murizio oramai lei è conosciutissimo per questa grande campagna contro i roghi tossici, i quali sono diventati una vera e propria piaga. Da cosa nasce, dunque, il desiderio di manifestare questa denuncia? Qual è la scintilla che ha fatto scattare in lei questa reazione? “Io prima di essere prete sono un uomo. E penso che questa domanda dovrebbe essere posta a chi non ha a cuore queste cose. A chi non ha rispetto per la nostra terra. A chi rimane indifferente. A chi, andando a letto di sera, non pensa ai bambini che respirano questi veleni. Io stesso ho un disturbo alla gola che non tende a passare. Noi tutti dobbiamo respirare quest’aria avvelenata. E ciò che mi fa rabbia è sentir dire dalle autorità competenti che non c’è denaro sufficiente. Non so se la gente ne è a conoscenza: il Prefetto di Napoli ha convocato tutti i sindaci, i quali non hanno fatto altro che lamentarsi a causa della mancanza di mezzi con i quali tutelare i loro territori. E la lamentela è provenuta soprattutto dai sindaci dei paesi più grandi come ad esempio quelli di Nola e di Caivano. Il Prefetto ha risposto dicendo che il problema doveva essere di competenza loro. Ora se io do un fardello 22 settembre 2012 Il parroco che gestisce la parrocchia “San Paolo Apostolo” nel Parco Verde di Caivano si confessa a Mosaico e tenta di smuovere le coscienze sul dramma dei roghi tossici che continua a mietere vittime. Il sacerdote coraggio è divenuto famoso per la sua battaglia contro l’inquinamento e rappresenta un simbolo positivo in una terra dominata dall’omertà e ostaggio dell’ecomafia di Sossio Barra Esclusiva pesantissimo ad un bambino, quest’ultimo mi risponderà di non essere in grado di sopportarne il peso. Dunque come la mettiamo? Anch’io ho abboccato alla storiella dei rifiuti urbani. Per carità di Dio l’inciviltà dei cittadini resta, ma il problema non risiede qui bensì dai rifiuti industriali, i quali dovrebbero essere smaltiti dagli imprenditori stessi. Gli amministratori pensano sempre che la questione sia di marca locale. Ma oramai non è più così. Quando si lamentano che non ci sono i soldi non fanno altro che utilizzare un paravento perché in realtà non vogliono affrontare con serietà il problema dei roghi tossici e risovlerlo”. La Campania è la regione col tasso più alto di morti di tumore. La percentuale è arrivata al 47 per cento. Da un lato abbiamo l’omertà delle persone che o per paura o per convenienza non denunciano tale problema. Dunque quanto è difficile per lei operare su tematiche così delicate in un territorio difficile e inquinato sotto tutti i punti di vista come la provincia di Napoli? “Indubbiamente vi è un alto tasso di difficoltà quando si va a tastare certe piaghe. La Campania è da sempre una regione molto sofferente, con tanti problemi. Spiegatemi perché, ad esempio, si continua a lavorare “in nero”. Lo Stato è sempre stato cieco da questo punto di vista. Anche il Ministro degli Interni lo sa. Il lavoro è un diritto ma se capisci che oltre al lavoro non re-

22 settembre 2012 Esclusiva www.napolimetropoli.it - il portale “all news” dell’area nord vi stanno ammazzando golare non c’è niente, un uomo cosa deve fare? Io non sto giustificando questo secolare malessere campano, ma voglio offrire uno spunto per una riflessione. Oppure è facile dire ai giovani di stare lontani dalla malavita mentre all’improvviso qualche soggetto vuole offrirgli qualche affare sporco e magari quella nefandezza è vista come l’unica opportunità di guadagno in terre dimenticate. E la smettano certi soggetti politici di dirci che in Campania si muore di tumori perché la dieta non è fatta bene. Smettiamola di dire cretinate. Ci hanno sempre detto che la sigaretta fa male e adesso non fa male un rogo tossico? La Campania è mia madre ed è in agonia. Io amo mia madre e voglio aiutarla. Il problema è di portata enorme e lo si deve combattere con forza e determinazione. Non con rassegnazione o peggio ancora con un lassismo vergognoso”. In molti convegni da lei organizzati a Caivano ci sono state persone importanti che l’hanno aiutata, come ad esempio il giornalista dell’Avvenire Pino Ciociora o il tossicologo dell’ospedale Pascale di Napoli Antonio Marfella. Ma l’amministrazione dov’è? “Non c’è. Non c’è assolutamente. Questi dormono. Pino Ciociora fu mandato qui dal direttore dell’Avvenire su mia richiesta tramite un articolo che inviai alla redazione. Il giornalista restò qui per 40 giorni e fece diversi sopralluoghi in zona, aiutandomi in questa triste vicenda. Dunque il giornale della Conferenza Episcopale Italiana diede grande risalto a questa tematica. Totale indifferenza invece da parte delle testate locali. Ciociora si è rivelata una persona davvero in gamba. Antonio Marfella invece è un dottore di primo piano che da anni pubblica dati terribili sui tumori. Una giornalista americana ha pubblicato qualche giorno fa le conseguenze dal punto di vista salutare che provocarono le Torri Gemelle quando vennero abbattute. Ebbene le nano par- ticelle emesse dal fumo provocato dall’incendio andarono a finire nel corpo dei residenti americani. Ma la cronista sottolineava che l’accadimento fu isolato, mentre qui da noi i roghi tossici fanno parte di un problema continuo. Fanno parte della nosra quotidianità. Un aspetto che dovrebbe far riflettere e far capire la portata del fenomeno”. In breve, lei si occupa di una questione la cui soluzione spetterebbe agli amministratori. Che ne pensa a riguardo? “A dir la verità preferirei essere considerato un semplice portavoce della gente. Le persone bisognose cercano di aggrapparsi a qualche personalità istituzionale in modo che questi risolva la problematica. Ma se il politico, l’amministratore o chicchessia non si muove per niente, non è detto che nessun altro debba farsi carico dei pesi di questa società. Io sono un prete e come ho detto prima celebrerei tranquillamente la messa e basta. Ma di fronte a questo scempio non posso rimanere inerme. C’è in ballo la vita dei bambini, di tutti coloro che vogliono vivere dignitosamente. E non può passare il messaggio che le istituzioni non esistono e che da queste parti i problemi li risolve la camorra. E’ n messaggio aberrante. E’ lo Stato che deve intervenire in merito. La gente è esasperata. Ci siamo mossi con diligenza, sicché il 23 settembre avremo un incontro con Erminia Mazzoni, europarlamentare del Pdl nonché Presidente delle petizioni al Parlamento Europeo di Bruxelles. Inoltre siamo stati da Caldoro, il quale ci ha risposto che il problema non è di sua competenza. Se tutti se ne lavano le mani, chi potrà fare qualcosa?”. Capitolo Rom: c’è chi dice che la causa provenga anche da loro. E’ così oppure rappresentano un argomento per alimentare lo scaricabarile? “Loro sono l’ultima ruota del carro. Certamente per 10, 20 euro bruciano i pneumatici nelle ter- 13 re circostanti. Ma è anche vero che i copertoni non li hanno fabbricati loro. C’è qualcuno che li ha consegnati in mano loro. Ma rimangono un anello della catena. Basti pensare ai cumuli giganteschi presenti sotto il ponte dell’Asse Mediano sulla tratta Caivano-Aversa”. Mandi un messaggio ai lettori “Che si svegliassero tutti. Andate a bussare alla porta di chi vi ha chiesto il voto. Questa cosa mi ha causato qualche problema. Ma lo ripeto veemente. Andate da questi signori e dite loro le cose come stanno. Hanno il dovere di afre qualcosa. Svegliateli dal sonno”. “La politica non può restare a guardare” AFRAGOLA - Sui roghi tossici arriva un comunicato del consigliere Gennaro Giustino, leader del movimento per Afragola. “Seguo da settimane la battaglia di padre Maurizio e ritengo che sia un esempio innanzitutto per chi si considera classe dirigente di questi territori martoriati - spiega Giustino -. Penso, però, che la parola adesso debba passare alla politica perché servono decisioni serie delle amministrazioni magari istituendo un tavolo permanente dei sindaci e degli amministratori dei paesi dell’hinteland a nord di Napoli affinché si concertino delle iniziative comuni efficaci. I convegni vanno bene per sensibilizzare l’opinione pubblica ma tocca alla classe di governo affrontare e risolvere il dramma dimostrando efficienza e solerzia”.

22 settembre 2012<br />

Esclusiva<br />

www.napolimetropoli.<strong>it</strong> - il portale “all news” dell’area nord<br />

vi stanno ammazzando<br />

golare non c’è niente, un uomo cosa deve fare?<br />

Io non sto giustificando questo secolare malessere<br />

campano, ma voglio offrire uno spunto per<br />

una riflessione. Oppure è facile dire ai giovani di<br />

stare lontani <strong>da</strong>lla malav<strong>it</strong>a mentre all’improvviso<br />

qualche soggetto vuole offrirgli qualche<br />

affare sporco e magari quella nefandezza è vista<br />

come l’unica opportun<strong>it</strong>à di gua<strong>da</strong>gno in terre<br />

dimenticate. E la smettano certi soggetti pol<strong>it</strong>ici<br />

di dirci che in Campania si muore di tumori<br />

perché la dieta non è fatta bene. Smettiamola di<br />

dire cretinate.<br />

Ci hanno sempre detto che la sigaretta fa male<br />

e adesso non fa male un rogo tossico? La Campania<br />

è mia madre ed è in agonia. Io amo mia<br />

madre e voglio aiutarla. Il problema è di portata<br />

enorme e lo si deve combattere con forza e determinazione.<br />

Non con rassegnazione o peggio<br />

ancora con un lassismo vergognoso”.<br />

In molti convegni <strong>da</strong> lei organizzati a Caivano<br />

ci sono state persone importanti che l’hanno<br />

aiutata, come ad esempio il giornalista<br />

dell’Avvenire Pino Ciociora o il tossicologo<br />

dell’ospe<strong>da</strong>le Pascale di Napoli Antonio Marfella.<br />

Ma l’amministrazione dov’è?<br />

“Non c’è. Non c’è assolutamente. Questi dormono.<br />

Pino Ciociora fu man<strong>da</strong>to qui <strong>da</strong>l <strong>diretto</strong>re<br />

dell’Avvenire su mia richiesta tram<strong>it</strong>e un<br />

articolo che inviai alla re<strong>da</strong>zione. Il giornalista<br />

restò qui per 40 giorni e fece diversi sopralluoghi<br />

in zona, aiutandomi in questa triste vicen<strong>da</strong>.<br />

Dunque il giornale della Conferenza Episcopale<br />

Italiana diede grande risalto a questa tematica.<br />

Totale indifferenza invece <strong>da</strong> parte delle testate<br />

locali. Ciociora si è rivelata una persona <strong>da</strong>vvero<br />

in gamba.<br />

Antonio Marfella invece è un dottore di primo<br />

piano che <strong>da</strong> anni pubblica <strong>da</strong>ti terribili sui tumori.<br />

Una giornalista americana ha pubblicato<br />

qualche giorno fa le conseguenze <strong>da</strong>l punto di<br />

vista salutare che provocarono le Torri Gemelle<br />

quando vennero abbattute. Ebbene le nano par-<br />

ticelle emesse <strong>da</strong>l fumo provocato <strong>da</strong>ll’incendio<br />

an<strong>da</strong>rono a finire nel corpo dei residenti americani.<br />

Ma la cronista sottolineava che l’accadimento<br />

fu isolato, mentre qui <strong>da</strong> noi i roghi tossici<br />

fanno parte di un problema continuo. Fanno<br />

parte della nosra quotidian<strong>it</strong>à. Un aspetto che<br />

dovrebbe far riflettere e far capire la portata del<br />

fenomeno”.<br />

In breve, lei si occupa di una questione la cui<br />

soluzione spetterebbe agli amministratori.<br />

Che ne pensa a riguardo?<br />

“A dir la ver<strong>it</strong>à preferirei essere considerato un<br />

semplice portavoce della gente. Le persone bisognose<br />

cercano di aggrapparsi a qualche personal<strong>it</strong>à<br />

ist<strong>it</strong>uzionale in modo che questi risolva la<br />

problematica. Ma se il pol<strong>it</strong>ico, l’amministratore<br />

o chicchessia non si muove per niente, non è<br />

detto che nessun altro debba farsi carico dei pesi<br />

di questa società. Io sono un prete e come ho<br />

detto prima celebrerei tranquillamente la messa<br />

e basta. Ma di fronte a questo scempio non<br />

posso rimanere inerme. C’è in ballo la v<strong>it</strong>a dei<br />

bambini, di tutti coloro che vogliono vivere dign<strong>it</strong>osamente.<br />

E non può passare il messaggio<br />

che le ist<strong>it</strong>uzioni non esistono e che <strong>da</strong> queste<br />

parti i problemi li risolve la camorra. E’ n messaggio<br />

aberrante.<br />

E’ lo Stato che deve intervenire in mer<strong>it</strong>o. La<br />

gente è esasperata. Ci siamo mossi con diligenza,<br />

sicché il 23 settembre avremo un incontro<br />

con Erminia Mazzoni, europarlamentare del Pdl<br />

nonché Presidente delle petizioni al Parlamento<br />

Europeo di Bruxelles. Inoltre siamo stati <strong>da</strong><br />

Caldoro, il quale ci ha risposto che il problema<br />

non è di sua competenza. Se tutti se ne lavano le<br />

mani, chi potrà fare qualcosa?”.<br />

Cap<strong>it</strong>olo Rom: c’è chi dice che la causa provenga<br />

anche <strong>da</strong> loro. E’ così oppure rappresentano<br />

un argomento per alimentare lo scaricabarile?<br />

“Loro sono l’ultima ruota del carro. Certamente<br />

per 10, 20 euro bruciano i pneumatici nelle ter-<br />

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re circostanti. Ma è anche vero che i copertoni<br />

non li hanno fabbricati loro. C’è qualcuno che<br />

li ha consegnati in mano loro. Ma rimangono<br />

un anello della catena. Basti pensare ai cumuli<br />

giganteschi presenti sotto il ponte dell’Asse Mediano<br />

sulla tratta Caivano-Aversa”.<br />

Mandi un messaggio ai lettori<br />

“Che si svegliassero tutti. An<strong>da</strong>te a bussare alla<br />

porta di chi vi ha chiesto il voto. Questa cosa<br />

mi ha causato qualche problema. Ma lo ripeto<br />

veemente. An<strong>da</strong>te <strong>da</strong> questi signori e d<strong>it</strong>e loro le<br />

cose come stanno. Hanno il dovere di afre qualcosa.<br />

Svegliateli <strong>da</strong>l sonno”.<br />

“La pol<strong>it</strong>ica<br />

non può restare<br />

a guar<strong>da</strong>re”<br />

AFRAGOLA - Sui roghi tossici arriva un<br />

comunicato del consigliere Gennaro Giustino,<br />

leader del movimento per Afragola.<br />

“Seguo <strong>da</strong> settimane la battaglia di padre<br />

Maurizio e r<strong>it</strong>engo che sia un esempio innanz<strong>it</strong>utto<br />

per chi si considera classe dirigente<br />

di questi terr<strong>it</strong>ori martoriati - spiega<br />

Giustino -. Penso, però, che la parola adesso<br />

debba passare alla pol<strong>it</strong>ica perché servono<br />

decisioni serie delle amministrazioni<br />

magari ist<strong>it</strong>uendo un tavolo permanente<br />

dei sin<strong>da</strong>ci e degli amministratori dei paesi<br />

dell’hinteland a nord di Napoli affinché si<br />

concertino delle iniziative comuni efficaci.<br />

I convegni vanno bene per sensibilizzare<br />

l’opinione pubblica ma tocca alla classe di<br />

governo affrontare e risolvere il dramma dimostrando<br />

efficienza e solerzia”.

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