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Anche le formiche nel loro piccolo si incazzano

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1892. Che la montagna <strong>si</strong>a meno inquinata del mare lo dimostra il fatto che sui<br />

ghiacciai è difficilis<strong>si</strong>mo trovare delfini morti.<br />

Va<strong>le</strong>rio Peretti.<br />

1893. L’inquinamento è così avanzato che quando ho gonfiato <strong>le</strong> ruote della mia<br />

auto, due di <strong>loro</strong> sono morte.<br />

Lee Tully.<br />

1894. Non ammazzerei neanche una mosca io. Se non per <strong>le</strong>gittima difesa, s’intende.<br />

Sally Prudhomme.<br />

1895. Tanto fumare, tanto parlare, tanto bucar<strong>si</strong> per risultati così scar<strong>si</strong>? Se <strong>nel</strong><br />

mondo del rock bisogna far<strong>si</strong> tanto e prendere tanta roba per arrivare a canzoni<br />

come quel<strong>le</strong> di Jimi Hendrix e di Janis Joplin, Wagner e Brahms che cosa<br />

avrebbero dovuto fare? Metter<strong>si</strong> un DC 10 <strong>nel</strong> didietro?<br />

Alberto Arba<strong>si</strong>no.<br />

1896. Oh Italia! Italia!... Ti ricordi, una volta <strong>si</strong> diceva: «O <strong>si</strong> fa l’Italia o <strong>si</strong> muore»?<br />

Oggi muore solo chi <strong>si</strong> fa.<br />

Paolo Ros<strong>si</strong>.<br />

1897. Ha comp<strong>le</strong>tamente capovolto la sua vita. Prima era depresso e miserabi<strong>le</strong>.<br />

Adesso è miserabi<strong>le</strong> e depresso.<br />

David Frost.<br />

1898. Durante la guerra, Mike Bongiorno lasciò l’America e venne in Italia con una<br />

testa contenente lo stretto necessario, ma una valigia piena di idee.<br />

Gino & Miche<strong>le</strong>.<br />

1899. Quest’uomo può essere prezioso, avendo voglia di vomitare.<br />

Woody Al<strong>le</strong>n.<br />

1900. Prendi Eraclito. Tornò a casa da sua moglie E<strong>le</strong>na e <strong>le</strong> disse:<br />

«Il tempo è come un fiume che scorre senza fine attraverso l’universo e non ci <strong>si</strong> può<br />

immergere due volte <strong>nel</strong>lo stesso fiume, cara E<strong>le</strong>na». E <strong>le</strong>i: «Che cosa vuoi dire<br />

Eraclito, spiegati». «Voglio dire che se, per esempio, tu vai al fiume<br />

Mis<strong>si</strong>s<strong>si</strong>ppi e ci entri e poi ne esci e poi entri di nuovo, il fiume in cui sei<br />

entrata <strong>si</strong> è spostato a val<strong>le</strong>, capisci? É evidente. Se qualcuno fosse proprio<br />

sulla superficie dell’acqua, per esempio un insetto, sarebbe portato a val<strong>le</strong>. A<br />

meno che, naturalmente, non nuotasse verso l’origine del fiume. Nel qual caso,<br />

<strong>nel</strong> frattempo, sarebbe invecchiato e quindi sarebbe un insetto diverso.» E <strong>le</strong>i:<br />

«Eraclito, non dire stronzate: puoi calpestare lo stesso fiume due volte se solo<br />

cammini verso val<strong>le</strong>...» Lui ne fu molto colpito. I due <strong>si</strong> fecero qualche<br />

bicchierino e poi andarono al fiume e <strong>nel</strong> fiume buttarono un pezzettino di

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