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Dichiarazioni spontanee Misseri - La Voce di Manduria

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Tribunale <strong>di</strong> Taranto<br />

UFFICIO DEL GIUDICE PER LE UDIENZE PRELIMINARI<br />

DOTT. POMPEO CARRIERE Giu<strong>di</strong>ce<br />

VERBALE DI UDIENZA REDATTO IN FORMA STENOTIPICA<br />

PAGINE VERBALE: n. 40<br />

PROCEDIMENTO PENALE N. RG. 7045/10 - RG.N.R 9077/10<br />

Esito: Rinvio al 20/10/2011<br />

A CARICO DI: MISSERI ANTONIO MICHELE+12<br />

UDIENZA DEL 17/10/2011


INDICE ANALITICO PROGRESSIVO<br />

COSTITUZIONE DELLE PARTI GIURIDICHE 3<br />

DICHIARAZIONI SPONTANEE DELL'IMPUTATA MISSERI SABRINA....................... 5<br />

DICillARAZIONI SPONTANEE DELL'IMPUTATO MISSERI CARMINE 6<br />

DICillARAZIONI SPONTANEE DELL'IMPUTATO MISSERI MICHELE ANTONIO.... 7<br />

R.G. 7045/10 - R.G.N.R. 9077/10 - 17/10/2011 c/MISSERI ANTONIO MICHELE+12<br />

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DOTT. POMPEO CARRIERE Giu<strong>di</strong>ce<br />

DOTT. PIETRO ARGENTINO- DOTT.MARIANO BUCCOLIERO Pubblico<br />

Ministero<br />

DOTT.SSA DAMMACCO FRANCESCA<br />

BATTISTA ROSA<br />

Cancelliere<br />

Ausiliario tecnico<br />

PROCEDIMENTO A CARICO DI - MISSERI ANTONIO MICHELE+12<br />

G.D.P. P. CARRIERE - Chiamiamo il processo a carico <strong>di</strong> <strong>Misseri</strong><br />

Michele Antonio ed altri.<br />

COSTITUZIONE DELLE PARTI GIURIDICHE<br />

L'imputato <strong>Misseri</strong> Michele Antonio, presente, <strong>di</strong>feso <strong>di</strong><br />

fiducia dall'Avvocato Armando Amendolito, presente;<br />

- L'imputata Serrano Cosima, presente, detenuta per questa<br />

causa, <strong>di</strong>fesa dagli Avvocati De Jaco e Rella, entrambi<br />

presenti;<br />

- L'imputata Sabrina<br />

presente, con gli Avvocati Coppi e Marseglia, entrambi<br />

presenti;<br />

- L'imputato <strong>Misseri</strong> Carmine, presente, <strong>di</strong>feso dall' Avvocato<br />

Bullo, presente;<br />

R,G. 7045/10 - R.G.N.R. 9077/10 - 17/10/2011 c/MISSERI ANTONIO MICHELE+12<br />

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Serrano Spagnolo Concetta, assente, rappresentata<br />

dall'Avvocato Nicodemo Gentile, sostituto con delega<br />

permanente dall'Avvocato Luigi Palmieri;<br />

Pantir Maria Caterina, assente, rappresentata dall'Avvocato<br />

Luigi Palmieri, presente;<br />

- <strong>Misseri</strong> Michele Antonio, presente come persona offesa.<br />

G.U.P. P. CARRIERE - Allora, cominciamo con l'assunzione<br />

delle <strong>di</strong>chiaraiioni <strong>spontanee</strong> che taluni degli imputati<br />

hanno chiesto <strong>di</strong> rendere all'o<strong>di</strong>erna u<strong>di</strong>enza.<br />

Cominciamo dall'imputata <strong>Misseri</strong> Sabrina.<br />

Allora, il Co<strong>di</strong>ce le riconosce la facoltà <strong>di</strong> rendere <strong>spontanee</strong><br />

<strong>di</strong>chiarazioni sui fatti che la vedono imputata,<br />

naturalmente purché siano strettamente attinenti al tema<br />

delle imputazioni. Prego, può cominciare.<br />

DICHIARAZIONI SPONTANEE DELL'IMPUTATA MISSERI SABRINA<br />

DICH. Sabrina MISSERI - Allora, Sara era una sorella per me,<br />

siamo cresciute insieme, per cui non è assolutamente<br />

possibile che ci fosse una gelosia tra noi due. Non ho<br />

mai fatto del male e né tanto meno avrei pensato <strong>di</strong> fare<br />

del male a Sara. Sono innocente, il motivo per cui<br />

sono stata calunniata da mio padre è un incubo senza<br />

perché continua a scrivermi delle lettere<br />

<strong>di</strong>chiarandosi unico colpevole della morte <strong>di</strong> Sara! Mi<br />

chiede perdono per quello che mi ha fatto.<br />

è un vigliacco, perché mi ha calunniato pur<br />

Mio padre<br />

sapendomi<br />

innocente. Fa interviste, mi scrive lettere, <strong>di</strong>cendo<br />

della sua colpevolezza, <strong>di</strong>cendo a tutti che vuole<br />

R.G. 7045/10 - R.G.N.R. 9077/10 - 17/10/2011 c/MISSERI ANTONIO MICHELE+12<br />

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parlare davanti ad un Giu<strong>di</strong>ce ed io mi aspetto oggi<br />

davanti ad un Giu<strong>di</strong>ce<br />

verità!<br />

G.U.P. P. CARRIERE - Solo questo voleva <strong>di</strong>re?<br />

DICH. Sabrina MISSERI - sì.<br />

G.U.P. P. CARRIERE - Nient'altro. Va bene.<br />

che <strong>di</strong>ca la verità, tutta la<br />

Esaurite le <strong>di</strong>chiarazioni <strong>spontanee</strong>, l'Imputata viene<br />

congedata.<br />

G.U.P. P. CARRIERE<br />

* * * * * *<br />

Signor <strong>Misseri</strong> Carmine, vuole<br />

accomodarsi? Allora, passiamo all'assunzione delle<br />

<strong>di</strong>chiarazioni <strong>spontanee</strong> dell'imputato <strong>Misseri</strong> Carmine.<br />

Prego, signor <strong>Misseri</strong>, ci <strong>di</strong>ca quello che vuole <strong>di</strong>chiarare<br />

sui fatti che la vedono imputato.<br />

DICIDARAZIONI SPONTANEE DELL'IMPUTATO MISSERI CARMINE<br />

DICH. Carmine MISSERI Signor Giu<strong>di</strong>ce, io oggi voglio<br />

gridare la mia innocenza, perché per una chiamata, io<br />

non so niente, non so niente, per una chiamata che mi<br />

ha fatto mio fratello, non mi ha chiesto aiuto, non mi<br />

ha chiesto niente, solo <strong>di</strong> <strong>di</strong>re che "Se ti (pare <strong>di</strong>ca)<br />

chiama Cosima, che sono scappati i cavalli", però io<br />

oggi voglio che mi o fratello lo fa per me, che <strong>di</strong>ca<br />

tutta la verità, perché per una chiamata mi hanno<br />

arrestato ed io <strong>di</strong> tutto questo non so niente! Ha<br />

rovinato tre famiglie: la sua, la piccola Sara e la<br />

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mia. Ed io oggi voglio <strong>di</strong> <strong>di</strong>re (fonetico) tutta la<br />

verità,<br />

successo.<br />

Grazie, signor Giu<strong>di</strong>ce.<br />

perché solo lui lo sa quel giorno che cosa è<br />

G.U.P. P. CARRIERE - Grazie a lei.<br />

Esaurite le <strong>di</strong>chiarazioni <strong>spontanee</strong>, l'Imputato viene<br />

congedato.<br />

AVV. A. AMENDOLITO<br />

* * * * * *<br />

Giu<strong>di</strong>ce, sono l'Avvocato Amendolito e<br />

volevo riferire che il mio assistito chiede la parola.<br />

G.U.P. P. CARRIERE - L'imputato <strong>Misseri</strong> Michele Antonio chiede<br />

<strong>di</strong> rendere <strong>di</strong>chiarazioni. Prego, si può accomodare,<br />

signor <strong>Misseri</strong>.<br />

DICHIARAZIONI SPONTANEE DELL'IMPUTATO MISSERI MICHELE<br />

ANTONIO<br />

DICH. Michele A. MISSERI - Signor Giu<strong>di</strong>ce, sono <strong>Misseri</strong><br />

Michele Antonio. lo voglio essere interrogato solo dal<br />

Giu<strong>di</strong>ce e non dagli Avvocati, perché mi sono deciso a<br />

depositare un memoriale, che lo avevo fatto quando<br />

stavo in carcere e non quando stavo <strong>di</strong> fuori. lo ho<br />

aspettato tanto tempo, pensavo che me lo sequestrassero,<br />

che venissero a prenderlo, ma non è venuto mai nessuno.<br />

Per questo ho deciso <strong>di</strong> depositarlo a Lei.<br />

G.U.P. P. CARRIERE Diamo atto che il signor <strong>Misseri</strong><br />

deposita uno scritto a sua firma, spillato e numerato<br />

con circa venti pagine e chiedo anche la collaborazione<br />

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dell'Avvocato Amendolito, che è il suo Difensore,<br />

perché non ho ben compreso la <strong>di</strong>chiarazione, dal punto<br />

<strong>di</strong> vista procedurale se lei chiede <strong>di</strong> rendere o vuole<br />

rendere <strong>di</strong>chiarazioni <strong>spontanee</strong>, significa che può<br />

parlare liberamente a ruota libera e <strong>di</strong>re quello che lei<br />

ritiene. Se invece si procede con il vero e proprio<br />

interrogatorio non è possibile limitarlo solo alle<br />

domande del Giu<strong>di</strong>ce,<br />

lei dovrebbe<br />

domande <strong>di</strong> tutte le Parti, anche<br />

rispondere alle<br />

del Pubblico<br />

Ministero, degli Avvocati e <strong>di</strong> tutti quanti. Quin<strong>di</strong>,<br />

scelga lei cosa vuole fare e se vuole consultarsi con il<br />

suo Avvocato. Prego, può parlare con il suo<br />

Difensore. Prego, si alzi, può andare vicino al suo<br />

Difensore e scelga lei che cosa vuole fare.<br />

DICH. Michele A. MISSERI - Signor Giu<strong>di</strong>ce,<br />

farmi interrogare.<br />

G.U.P. P. CARRIERE - Vuole essere interrogato?<br />

DICH. Michele A. MISSERI - Sì.<br />

G.U.P. P. CARRIERE - Un elemento <strong>di</strong> novità<br />

se è possibile,<br />

che sopraggiunge<br />

oggi, perché un conto è raccogliere le <strong>di</strong>chiarazioni<br />

<strong>spontanee</strong> e un conto è espletare un vero e proprio<br />

interrogatorio, che richiede anche riesaminare insomma<br />

alcuni atti e rileggere un po'. Dica.<br />

DICH. Michele A. MISSERI - Allora, parlo spontaneo. cioè<br />

dall'inizio alla fine se devo parlare. E' un po' lungo.<br />

G.U.P. P. CARRIERE - Noi non abbiamo... , noi siamo qui per<br />

questo, per la sentire la sua versione dei fatti.<br />

DICH. Michele A. MISSERI - Esatto.<br />

G. U. P. P. CARRIERE Solo vorrei chiarire definitivamente,<br />

anche con l'ausilio del Difensore, se desidera procedere<br />

con <strong>di</strong>chiarazioni <strong>spontanee</strong> o con interrogatorio. Vuole<br />

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parlare spontaneamente, senza essere interrogato?<br />

DICH. Michele A. MISSERI - Sì. Sì.<br />

G.U.P. P. CARRIERE - Allora, ci <strong>di</strong>ca, signor <strong>Misseri</strong>, tutto<br />

quello che lei ritiene da <strong>di</strong>re sui fatti per cui stiamo<br />

svolgendo l'u<strong>di</strong>enza preliminare. Prego.<br />

DICH. Michele A. MISSERI - Allora, per prima cosa che io non<br />

sono stato mai creduto, già dall'inizio, quello che ho<br />

visto io è che non sono stato mai creduto, ho sbagliato<br />

che avevo detto che c'era stata.. , quello che avevo<br />

detto alla ragazza, è vero, non era vero, però siccome<br />

facendola trovare nuda, io avevo detto che avevo<br />

approfittato della ragazza e delle robe, eccetera,<br />

eccetera, però an<strong>di</strong>amo a quello che era successo prima.<br />

Quel giorno, siccome che io con mia moglie c'è stato un<br />

periodo <strong>di</strong> tempo, non stavo tanto in buoni rapporti,<br />

dormivo sulla se<strong>di</strong>a sdraio, ma per quale motivo? Perché<br />

io quando dormivo, russavo e mia moglie non prendeva<br />

sonno e allora una volta un pizzicotto, una volta un<br />

calcio, allora ho detto a mia moglie: "Tu qua non mi<br />

vedrai più" e mi sono allontanato da mia moglie e<br />

dormivo sulla se<strong>di</strong>a sdraio. E quin<strong>di</strong>, i rapporti non<br />

stavamo tanto bene, tant' è vero che pure quando<br />

cucinava, per esempio, più <strong>di</strong> qualche volta mia figlia<br />

Sabrina preparava da mangiare anche a me, purtroppo mi<br />

<strong>di</strong>fendeva a me e si beccava pure lei i piatti che le<br />

tirava mia moglie. Quin<strong>di</strong>, stavo troppo nervoso! Quel<br />

maledetto pomeriggio, il 26 agosto, quando io stavo<br />

lavorando con mio fratello<br />

r .<br />

__armlne campi degli<br />

ulivi, quello che ricordo bene, stavo malissimo, mi era<br />

venuto un mal <strong>di</strong> testa e mio fratello <strong>di</strong>ce: "Tanto ce ne<br />

an<strong>di</strong>amo presto, perché alle do<strong>di</strong>ci e mezza è finita la<br />

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giornata". lo non ricordavo nemmeno che ero andato in<br />

banca a depositare un assegno, proprio non ricordavo<br />

niente. Quin<strong>di</strong>, durante il tragitto della strada, io<br />

stavo uscendo <strong>di</strong> strada, non so nemmeno io come ho<br />

fatto a mettere <strong>di</strong> nuovo la macchina sulla strada, mi<br />

era preso un colpo <strong>di</strong> sonno e quin<strong>di</strong> quando sono andato<br />

in banca a depositare l'assegno, io mi sono trattenuto<br />

nel garage, perché io dovevo andare un' altra volta a<br />

lavoro. Allora, avevo fatto il pieno della nafta,<br />

controllato l'olio, avevo messo pure la batteria sotto<br />

carica al trattore, perché dovevo andare a lavorare <strong>di</strong><br />

nuovo, non so per quanto tempo mi sono trattenuto,<br />

perché io non ho avuto mai un orologio per controllare<br />

l'orario. Quando io sono entrato in casa, ho visto<br />

nella cucina, cioè c'erano dei piatti, avevano già<br />

mangiato e sono andato nel cucinino e non c'era<br />

nessuno, vado nella stanza da letto e c'era mia moglie<br />

che dormiva e Sabrina. stavano tutt'e due buttate sul<br />

letto, mia moglie c'aveva ancora le robe della campagna,<br />

perché era venuta dalla campagna. Quin<strong>di</strong>, ho mangiato,<br />

non so quanto tempo mi sono trattenuto a mangiare e<br />

sono sceso <strong>di</strong> nuovo in garage, potevano essere le due<br />

quando sono sceso in garage. Mia moglie l'ho lasciata<br />

sempre nel letto con mia figlia. Non so, potevano<br />

essere, io .. , le mie ipotesi, potevano essere le due e<br />

venti, e venticinque o massimo e mezza, l'orario. Questo<br />

maledetto trattore che non partiva, stavo nervoso,<br />

tant'è vero che avevo preso un compressore ad aria per<br />

soffiare il trattore per i contatti, ma non c'era niente<br />

da fare. Ero incazzato e tutto ad un tratto ho visto la<br />

ragazza che scendeva, non <strong>di</strong>co il nome perché mi è<br />

stato proibito.<br />

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lO


G.U.P. P. CARRIERE - No, non le è stato proibito da nessuno.<br />

DICH. Michele A. MISSERI - Dagli Avvocati <strong>di</strong> mia cognata sì,<br />

non vogliono che lo <strong>di</strong>ca.<br />

G.U.P. P. CARRIERE - Lei parli liberamente come ritiene <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>re, se la vuole nominare sua nipote, la nomini, non si<br />

senta costretto in nessun modo.<br />

quello che vuole <strong>di</strong>re.<br />

Stia tranquillo e <strong>di</strong>ca<br />

DICH. Michele A. MISSERI - Allora, ho visto scendere Sara<br />

da <strong>di</strong>etro che mi <strong>di</strong>ceva: "Zio, ma perché stai<br />

gridando?". Ma forse Sara, io non so cosa voleva.<br />

Siccome il campanello della casa, quando suonano al<br />

cancello, risponde... che la colpa ce l'aveva pure mia<br />

moglie, a farsi mettere un campanello sulla colonnetta,<br />

dove dormiva lei, ed io <strong>di</strong>cevo: "Tutti quelli che ti<br />

suonano, a te ti sveglieranno sempre", comunque l'ha<br />

voluto mettere là, l'ha messo. <strong>La</strong> ragazza non ha<br />

suonato, perché forse è arrivata in anticipo, <strong>di</strong> solito<br />

era sempre puntuale quando arrivava, è arrivata in<br />

anticipo e anziché <strong>di</strong> suonare, ha visto il garage<br />

aperto ed è scesa, forse voleva sapere se al campanello<br />

poteva suonare o no. lo come stavo incazzato, ho detto:<br />

"No, Sara, vattene", però stava ancora lì. Per questo<br />

io volevo essere portato <strong>di</strong> nuovo al garage, per far<br />

vedere come è successo, non quel giorno che mi hanno<br />

portato con due tranquillanti, dentro <strong>di</strong> me che non ho<br />

capito niente, quando ho messo mia figlia in mezzo!.<br />

Quin<strong>di</strong>, io la ragazza l'ho presa <strong>di</strong> spalle e non l'ho<br />

guardata negli occhi, l'ho sollevata per girare e<br />

andarsene. <strong>La</strong> ragazza, quando io l'ho sollevata, ha dato<br />

un calcio in<strong>di</strong>etro, mi ha preso ai punti.. , mi è venuto<br />

questo calore alla testa, che nessuno me l' ha saputo<br />

spiegare fino adesso, un pezzo <strong>di</strong> corda c'era sul<br />

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parafango del trattore, ed io l'ho messa al.. , sempre <strong>di</strong><br />

spalle l' ho presa, non sapevo nemmeno che aveva lo<br />

zainetto, non ho visto niente. <strong>La</strong> ragazza quando io l'ho<br />

tenuta, aveva un cellulare in mano che suonava, ma il<br />

cellulare poi è cascato per terra, perché alla ragazza<br />

le è sfuggito e non ha suonato più, mica l'ho visto io<br />

in quel momento che si era aperto in due? L'ho visto in<br />

un secondo tempo! <strong>La</strong> ragazza non l' ho tenuta più, da<br />

vicino a me, che c'era questo compressore ad aria, è<br />

andata a finire con il collo sul compressore, ma non con<br />

la testa come è stato detto ai telegiornali, non aveva<br />

niente <strong>di</strong> rotto. E l'ho vista che aveva il collo, quando<br />

l'ho presa da terra, che aveva il collo storto.<br />

Quin<strong>di</strong>, quando è caduta sul compressore, si è rovesciato<br />

il compressore, ecco perché ci tenevo tanto su quel<br />

compressore se aveva qualche traccia, ma non solo sul<br />

manico, perché il compressore che si è rovesciato o<br />

forse sulla manichetta o sul serbatoio, non lo so se ci<br />

fosse qualche cosa. Allora, quando ho sentito mia figlia<br />

che <strong>di</strong>ceva: "Papà, hai visto Sara?", perché io in quel<br />

momento ero scioccato, non sapevo cosa fare. Ho preso<br />

un cartone e l'ho buttato sopra per non farla vedere a<br />

mia figlia. Mia figlia stava per scendere nel garage ed<br />

io le sono uscito incontro, forse sarebbe stato meglio<br />

se fosse scesa, avrebbe visto le scarpe <strong>di</strong> Sara che<br />

stavano proprio davanti al trattore. Quin<strong>di</strong>, ho detto<br />

io: "No, qui n ori è sceso nessuno". Ed ho detto io: "Non<br />

è che sta a casa?", mia figlia ha detto: "No, papà, che<br />

adesso stiamo venendo da casa". Quin<strong>di</strong>, era la seconda<br />

volta, io mia figlia l'ho vista la seconda volta e lei<br />

mi ha detto: "Papà, se viene Sara, falla aspettare".<br />

Loro se ne sono andate ed io incoscientemente a quel<br />

punto ho fatto con la macchina marcia in<strong>di</strong>etro, il<br />

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portone era tutto aperto, ho messo un grosso cartone<br />

sopra, a tipo capanna, il corpo della ragazza pesava<br />

meno <strong>di</strong> quaranta chili, l'ho messo nel cofano, ho<br />

abbassato tutto, il tempo <strong>di</strong> parcheggiare la macchina, è<br />

arrivata Mariangela, Sabrina e la sorella <strong>di</strong> Mariangela.<br />

Quin<strong>di</strong>, ci<br />

si trova<br />

siamo scambiati parole e ha detto: "Sara non<br />

/<br />

da nessuna parte", allora loro se ne sono<br />

andate ed io sono andato in camera da mia moglie ed ho<br />

detto a mia moglie: "Siccome il trattore non parte, non<br />

sono andato a .. , con il trattore" e mia moglie mi <strong>di</strong>ce:<br />

"Ma se tu vai sotto la cava c'è mio fratello che sta<br />

raccogliendo i fagiolini" ed io sono andato da mio<br />

cognato ai fagiolini, però... Cioè no, non sono andato<br />

ai fagiolini, è stato in un secondo tempo. lo ho detto:<br />

"No", perché mi ha telefonato mio fratello Carmine che<br />

mi ha detto che sono scappati i cavalli e basta e me ne<br />

sono andato per "sod<strong>di</strong>sfarmi" (<strong>di</strong>ce proprio così) della<br />

ragazza per farla sparire, perché in quel momento<br />

volevo farla sparire, non volevo farla trovare proprio,<br />

perché per la mia ... come devo <strong>di</strong>re? per la mia<br />

vergogna, la gente che mi conosceva. Quando sono andato<br />

al casolare, io ho chiamato mio fratello Carmine e<br />

siccome mio fratello Carmine sapeva che con mia moglie<br />

non stavo tanto bene, siccome ai campi che lavoravo con<br />

mio fratello c'era una casa piccola ed io <strong>di</strong>cevo a mio<br />

fratello "Se qualche mattina ve<strong>di</strong> una luce là, là vuoI<br />

<strong>di</strong>re che io sto a dormire" in quella casetta, a<br />

scherzo. Però quando io ho chiamato mio fratello<br />

Carmine, ho detto io: "Ve<strong>di</strong>, se chiama mia moglie, <strong>di</strong>'<br />

che io sto con te ai cavalli", perché sapevo che se<br />

mia moglie qualche volta andava in campagna e non mi<br />

trovava e magari mi <strong>di</strong>ceva: "Dove sei stato?" ed allora,<br />

io non sapevo nemmeno che mia moglie non aveva nemmeno<br />

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il numero <strong>di</strong> mio fratello, ad<strong>di</strong>rittura! Quin<strong>di</strong>, mio<br />

fratello mi <strong>di</strong>ce: "Hai fatto parole con tua moglie?" ed<br />

ho detto io <strong>di</strong> sì. Era una bugia e quin<strong>di</strong> la ragazza io<br />

la volevo lasciare sotto l'albero del fico, però sempre<br />

senza robe, avevo tolto<br />

solo i pantaloncini e poi ho<br />

pensato e ho detto: "Qua viene mio fratello e mia<br />

sorella e la riconoscono la ragazza". Allora, l'ho<br />

vestita <strong>di</strong> nuovo e poi mi sono ricordato <strong>di</strong> questo<br />

maledetto pozzo, perché lì quel pozzo nessuno lo sapeva<br />

dov'era e non lo sapevo nemmeno io, se io non lavoravo<br />

a quel campo, io il pozzo non lo avrei mai scoperto,<br />

perché era solo una pietra che stava paro terra (<strong>di</strong>ce<br />

proprio così). Allora, io ho pensato, <strong>di</strong>co: "Se porto la<br />

ragazza nel pozzo... ", siccome le robe io pensavo che<br />

salivano sopra, era stato meglio metterla vestita, così<br />

si sarebbe trovata qualche prova. Allora, io quando sono<br />

arrivato vicino al pozzo, ho parcheggiato la macchina,<br />

sono andato al pozzo, ho aperto prima il pozzo, che poi<br />

hanno scritto "Un grosso macigno", era solo una pietra,<br />

che poi io l' ho spostata tre valte quella pietra, l' ho<br />

sollevata. Insomma, hanno detto che ci voleva l'aiuto,<br />

non è niente vero! Allora, ho tolto la pietra, poi sono<br />

andato alla macchina, ho preso il corpo <strong>di</strong> Sara sulle<br />

braccia, perché non pesava niente, niente pesava, sono<br />

andato al pozzo, l'ho spogliata, ho fatto il segno<br />

della corda, come ho detto io che l'ho calata, che poi<br />

<strong>di</strong>ce che non ci sono nemmeno impronte sulla corda,<br />

questo non lo so. L'ho calata a testa in giù, prima <strong>di</strong><br />

calarla ho fatto il Segno della Croce, guidata con la<br />

mano mia, perché sapevo che la ragazza non era<br />

battezzata. Ho fatto il Segno della Croce, cioè prima<br />

l'ho denudata, l'ho messa sulla corda, ho fatto il Segno<br />

della Croce e l' ho calata nel pozzo, a testa in giù.<br />

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Quando l'ho messa che è arrivata, c'era poco acqua in<br />

quel tempo, il corpo della ragazza stava sopra<br />

all'acqua, galleggiava. Poi quando io ho lasciato la<br />

corda, che ho tirato la corda fuori, si è girata<br />

capovolta, cioè se n'è andata a testa in giù e poi non<br />

l'ho vista più perché era buio dentro il pozzo. Allora,<br />

ho chiuso il pozzo e sono andato via. Quando sono<br />

andato via, non ricordo se stavo in vicinanza del<br />

pozzo o a <strong>di</strong>rezione del fico, mi chiama mia moglie e<br />

mi <strong>di</strong>ce: "Abbiamo fatto la denuncia ai Carabinieri che<br />

la ragazza non si trova" ed io ho detto: "Avete fatto<br />

bene". Poi, prima <strong>di</strong> arrivare dove ho bruciato i<br />

vestiti <strong>di</strong> mia figlia.. , <strong>di</strong> Sara, ha chiamato Sabrina e<br />

la stessa cosa mi ha detto ed ho detto io: "Avete fatto<br />

bene". Quin<strong>di</strong>, dove ho acceso le robe, che poi mi è<br />

stato pure detto il reato <strong>di</strong> incen<strong>di</strong>o, quin<strong>di</strong> non c'è<br />

nessun incen<strong>di</strong>o perché il campo era pulito, c'era un<br />

mucchietto <strong>di</strong> erba secca, ammucchiata, già secca e<br />

vecchia e gli alberi sono do<strong>di</strong>ci metri l'uno dall'altro,<br />

perché li abbiamo misurati, quin<strong>di</strong> era in centro, non<br />

c'era nessun incen<strong>di</strong>o, io non ho acceso il fuoco e me<br />

ne sono andato, io ho aspettato lì, fino acché si<br />

bruciassero tutte le robe e <strong>di</strong>fatti le chiavi io le<br />

avevo poggiate sull'albero dell'ulivo, perché stavano a<br />

terra, le ho poggiate solo così. Poi quando me ne stavo<br />

andando, vicino ai pedali della macchina ho trovato il<br />

cellulare <strong>di</strong> Sara e l'ho buttato nel fuoco. Come l'ho<br />

buttato nel fuoco, mi sono sentito male e l'ho tirato<br />

subito via, si è bruciato solo lo schermo da <strong>di</strong>etro al<br />

cellulare ed il cellulare l'ho portato con me. Quando<br />

sono andato a casa, io sono andato al garage ed ho<br />

preso delle cassette, per andare ai fagiolini. Poi sono<br />

sceso nel garage ed ho visto le scarpe <strong>di</strong> Sara che<br />

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stavano ancora vicino al trattore e il pezzo della<br />

corda, e quando sono andato ai fagiolini le ho messe nel<br />

cassonetto della spazzatura ed ho sbagliato pure. Di<br />

qui che non si trova nessuna traccia. Sono arrivato ai<br />

fagiolini, mi arriva l'ultima telefonata <strong>di</strong> mia moglie<br />

che mi <strong>di</strong>ce: "Dove stai?" ed io ho detto: 11Ai<br />

fagiolini". Che poi mia moglie si è affacciata <strong>di</strong> sopra<br />

e mi ha visto che stavo là ai fagiolini, che poi<br />

fagiolini ne ho raccolti proprio pochissimi.<br />

G. U. P. P. CARRIERE - Signor <strong>Misseri</strong>, mi scusi, io non posso<br />

farle domande perché sono <strong>di</strong>chiarazioni <strong>spontanee</strong>, ma è<br />

solo per capire io, perché altrimenti non capiamo,<br />

quando lei <strong>di</strong>ce che ha buttato<br />

corda, a quale corda si riferiva?<br />

nella spazzatura la<br />

DICH. Michele A. MISSERI - <strong>La</strong> corda che avevo strangolato<br />

Sara e le scarpe <strong>di</strong> Sara.<br />

G.U.P. P. CARRIERE - Chiedo scusa, non era una domanda, ma era<br />

solo un chiarimento. Prego.<br />

DICH. Michele A. MISSERI - Sì, sì, mi scusi, va bene ma quando<br />

non ci capiamo, basta...<br />

G.U.P. P. CARRIERE - Prego.<br />

DICH. Michele A. MISSERI - Allora, che poi <strong>di</strong> fagiolini ne ho<br />

raccolti proprio pochissimi, tanto li aveva raccolti<br />

quasi tutti mio cognato, però non so che ora era, però<br />

se loro vogliono, gli<br />

inquirenti, controllare la<br />

telefonata quando mi ha chiamato mia moglie, e non<br />

deposizione che ha fatto mio cognato, era l'orario che<br />

io proprio allora sono arrivato con la macchina, quando<br />

mi ha chiamato mia moglie. Quell'orario devono vedere,<br />

perché si <strong>di</strong>ce che non è stato possibile fare tutto<br />

questo da solo. Va bene. Allora, vado <strong>di</strong> nuovo sopra, a<br />

casa, per prendere un secchia, perché dovevo andare in<br />

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16<br />

la


campagna per fare l'analisi dell'uva, quanto zucchero<br />

c'era, perché veniva la vendemmia. In quel momento è<br />

venuta la mamma <strong>di</strong> Mariangela, il papà <strong>di</strong> Mariangela, la<br />

sorella <strong>di</strong> Mariangela, che mi ha detto e lo possono<br />

testimoniare se vogliono, mi ha detto: "Ma tu non stai<br />

girando per Sara?", io ho detto: "Veramente ho il<br />

telefonino in mano, volevo chiamare mio nipote una<br />

bugia<br />

se ha visto dove abita mio nipote, passare<br />

qualcuno che ha visto Sara, per le vie <strong>di</strong> San<br />

Pancrazio". Non mi ha risposto mio nipote, perché il<br />

cellulare ce lo aveva in casa e mi ha risposto la moglie<br />

<strong>di</strong> mio nipote, mio nipote mi ha chiamato, non so che ora<br />

era, però era tar<strong>di</strong>ssimo e mi ha detto: "Mia moglie mi<br />

ha detto che la Sara non si trova più, la ragazza" ed ho<br />

detto io: "Sì", sempre delle bugie ed ho detto <strong>di</strong> sì.<br />

Quella sera mio nipote non si è presentato a casa, è<br />

venuto l'altra sera, che poi ha detto: "Come mai non è<br />

venuto più?", perché mio nipote, per il carattere che<br />

io so, era un mio nipote preferito, so che con i<br />

giornalisti non ci voleva stare e non è venuto più,<br />

perché c'erano davanti a casa mia sempre i giornalisti.<br />

Il cellulare<br />

alla Caserma,<br />

io lo avevo messo la sera stessa davanti<br />

solo che io ho sbagliato, anziché <strong>di</strong><br />

metterlo vicino alla Caserma, l'ho messo dall'altra<br />

parte, perché io andavo ed ho parcheggiato contromano,<br />

ho aperto la portella e l' ho lasciato e me ne sono<br />

andato alla campagna per fare questa analisi. Durante<br />

che stavo andando alla campagna, ho visto vicino ai<br />

pedali che c'era la batteria della ragazza, l'ho presa e<br />

l'ho buttata così, che non avevo visto nemmeno il<br />

segnale, più o meno sapevo dove l'avevo buttata, che poi<br />

l'abbiamo trovata. Sono andato in campagna, ho fatto i<br />

grappoli dell'uva, sono entrato a casa, ho fatto questa<br />

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Carabinieri? Ma perché? Perché avevo chiamato il<br />

briga<strong>di</strong>ere per <strong>di</strong>rlo il motivo e non sono nemmeno<br />

riuscito a <strong>di</strong>rlo al briga<strong>di</strong>ere, per <strong>di</strong>re la verità come<br />

era andata, perché io giorno per giorno . mi stavo<br />

spegnendo, tant' è vero che io mi volevo ammaz za ro e<br />

loro lo sanno, perché lo avevo detto al Procuratore<br />

Argentino, quando stavamo andando al pozzo, gli ho<br />

detto che mi stavo ammazzando, poi ci ho riflettuto un<br />

po', ho detto: "Sì, è vero che mi ammaz z o , ma nessuno<br />

sa la verità, ma nemmeno la ragazza trovano". E' questo<br />

il bruciore che ho dentro <strong>di</strong> me, io voglio scontare la<br />

mia pena!! Perché quello che ho dentro <strong>di</strong> me deve uscire<br />

fuori, sennò io mi ammazzo veramente!! Allora, scusi,<br />

posso avere un bicchiere d'acqua?<br />

G.U.P. P. CARRIERE - Sì.<br />

(breve pausa <strong>di</strong> cinque minuti)<br />

DICH. Michele A. MISSERI - Posso?<br />

G.U.P. P. CARRIERE - Prego.<br />

DICH. Michele A. MISSERI Poi quando è stato il momento<br />

dell'arresto, non mi hanno messo sotto pressione come è<br />

stato detto, sì le prime parole e poi ho parlato<br />

spontaneo e siccome io ho parlato spontaneo, non mi<br />

hanno<br />

letti,<br />

creduto, perché io gli atti prima non li ho<br />

perché non avevo gli occhiali <strong>di</strong> lettura e non<br />

sapevo nemmeno leggere, per questo devo ringraziare<br />

gli agenti penitenziari che mi hanno portato avanti e<br />

mi hanno fatto anche da professori, e li ringrazio<br />

molto, perché prima non scrivevo e non leggevo. Poi c'è<br />

la parola del dottor Buccoliero, se non sbaglio, ho<br />

detto giusto il nome? Che mi <strong>di</strong>sse: "Tu lo sai che la<br />

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agazza non era battezzata, almeno <strong>di</strong> porre un fiore", è<br />

vero? E su quella parola mi ha colpito, molto mi ha<br />

colpito, perché sapevo. Allora, ho detto io: "Se volete<br />

vi porto al pozzo". Quando siamo andati lì, certamente<br />

loro avevano paura non sia mai scappavo, ma io non<br />

volevo scappare, mi tenevano e quin<strong>di</strong> il pozzo in queste<br />

con<strong>di</strong>zioni non lo potevo trovare mai e poi mai nemmeno<br />

io, poi li ho convinti che non volevo fare reazioni del<br />

genere e mi hanno lasciato libero, li ringrazio, mi<br />

hanno dato la torcia e facevo avanti e in<strong>di</strong>etro, perché<br />

nemmeno io lo stavo trovando, perché l'erba si era<br />

fatta da un metro, un metro e mezzo e allora mi sono<br />

girato in<strong>di</strong>etro ed ho visto più o meno la <strong>di</strong>stanza che<br />

era, perché il pozzo non si vedeva. Per fortuna che io<br />

ci avevo messo un ceppo <strong>di</strong> vigneto per segnale, ma<br />

quello sai quando l'ho messo? Perché il secondo giorno<br />

che stava nel pozzo, io sono andato al pozzo a fare la<br />

preghiera, giuro<br />

già coscientemente<br />

sulle ossa <strong>di</strong> mia madre, perché sapevo<br />

quello che avevo fatto, il secondo<br />

giorno l' ho sognata e <strong>di</strong>ceva: "Zio, ho freddo", io ho<br />

preso la corda, che sta ai R.I.S. quella corda, ho<br />

allegato un ceppo <strong>di</strong> vigneto, che volevo scendere ed<br />

uscirla fuori dall'acqua, ma non entravo, perché il buco<br />

era troppo piccolo. C'era un' altezza <strong>di</strong> una ottantina<br />

<strong>di</strong> centimetri circa, era stretto, non so se era 40-40<br />

o 30-30, comunque non entrava nessuno. Non sono riuscito<br />

ad entrare, allora ho chiuso <strong>di</strong> nuovo il pozzo, sono<br />

andato via. Il terzo giorno sono andato, perché sapevo<br />

che quel punto là si riempiva <strong>di</strong> acqua e <strong>di</strong>fatti non si<br />

vedeva più, perché quando cadeva, che l'acqua che<br />

camminava si è fatta tipo argilla e non si vedeva più<br />

il pozzo. Abbiamo fatto fatica, se io non mi mettessi<br />

quel ceppo <strong>di</strong> vigneto, non l'avrei trovata nemmeno io.<br />

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Difatti loro si sono guardati intorno quando io ho<br />

detto: "Qua c'è", perché non vedevo nessun segno.<br />

Avrei voluto io aprire il pozzo, però loro hanno detto<br />

<strong>di</strong> no, lo facevano i Carabinieri, perché se loro mi<br />

avessero fatto togliere a me la pietra, avrebbero<br />

capito che la pietra la prendevo da solo, perché a me<br />

la forza non mi è mai mancata, adesso non ho più forza<br />

perché ho perso tutto. (inizia a piangere). E poi non<br />

sono mai più andato al pozzo, ci ho riprovato in questi<br />

giorni ad andare al pozzo, sono rimasto malissimo, a<br />

parte che è chiuso ed ho detto: "Adesso al pozzo non<br />

vengo più", ho portato un mazzo <strong>di</strong> fiori al pozzo, ho<br />

detto: "Adesso al pozzo non verrò mai più", perché mi<br />

sono sentito più male <strong>di</strong> prima, mi sono sentito...<br />

(piange). Poi quando c'è stato l'arresto, io non avevo<br />

Tv, non avevo niente, a parte che dopo due settimane, il<br />

Comandante me lo aveva detto se volevo il televisore,<br />

però io non volevo vedere l'immagine ed ho detto: "No,<br />

per il momento no, non lo voglio", ma forse se l'avrei<br />

avuta prima la Tv, non ci saremmo arrivati a queste<br />

con<strong>di</strong>zioni. Perché la Tv l' ho avuta nel periodo <strong>di</strong><br />

Natale, non ricordo se è stato una settimana prima, una<br />

e mezza prima, non lo so, e quin<strong>di</strong> quando ho avuto la Tv<br />

poi, io tutti i programmi che facevano giravo, non<br />

volevo vedere le immagini, giravo gli altri programmi.<br />

Quin<strong>di</strong>, un giorno un agente penitenziario mi <strong>di</strong>ce, non<br />

mi ricordo che giorno era, ha detto: "Ma adesso che hai<br />

la tv perché non ti guar<strong>di</strong> il telegiornale?" ed io ho<br />

detto: "No", lui <strong>di</strong>ce: "Ve<strong>di</strong> che se non te la guar<strong>di</strong>, tu<br />

rimarrai sempre così, con la mente chiusa" e devo<br />

ringraziare anche lui. Giro il quadro e chi c'era?<br />

Galoppa alla Tv, che poi non me ne frega se lui mi fa<br />

la denuncia, tanto non ho più niente da perdere! Galoppa<br />

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che <strong>di</strong>ceva sempre, ogni volta "Il mio assistito non<br />

<strong>di</strong>ce ancora tutta la verità". Però io dall'inizio alla<br />

fine ho detto sempre la verità, però siccome l'Avvocatò<br />

Galoppa me lo hanno messo i Pubblici Ministeri, e allora<br />

quello andava per la Procura e non per me, perché tutte<br />

le cose mie della privacy andavano sui telegiornali,<br />

allora non è più un segreto. Persino l'agente<br />

penitenziario, anche i Comandanti, mi stavano facendo<br />

lavorare,<br />

anziché<br />

che li dovevo ringraziare, al giar<strong>di</strong>no,<br />

uscire la sera all'aria, andavo al giar<strong>di</strong>no,<br />

per me era un grande aiuto, perché io stavo tranquillo<br />

in carcere, sapevo quello che avevo fatto e sapevo<br />

quello che mi aspettava, allora abbiamo fatto fare una<br />

carta al signor Galoppa <strong>di</strong> non <strong>di</strong>rlo a nessuno. Allora,<br />

cosa fa? Come esce dal carcere, lo <strong>di</strong>ce subito ai<br />

giornalisti. Certamente non sono potuto andare più al<br />

giar<strong>di</strong>no, perché tutti i carcerati che erano prima <strong>di</strong> me<br />

che stavano là, certamente toccava prima a loro<br />

lavorare e non a me, non sono andato più, è finito tutto<br />

lì. Poi ho visto come si comportava a tutti i<br />

programmi, perché io <strong>di</strong>cevo sempre "Ma perché vai ai<br />

programmi e <strong>di</strong>ci tutte queste puttanate?", lui <strong>di</strong>ce: "A<br />

me mi pagano, ogni volta che vado mi danno tremila<br />

euro", <strong>di</strong>ceva lui. E allora, quando veniva mia moglie,<br />

scusa... è venuta per la prima volta mia figlia<br />

Valentina in carcere a farmi i colloqui ed io non<br />

sapevo che Sabrina era in carcere, non lo sapevo, l' hg<br />

saputo da mia figlia quando è venuta e mi ha detto:<br />

"Papà, ma tu mi devi <strong>di</strong>re a me la verità, com' è andata<br />

la verità, non ti abbandoniamo" ed io ho detto la verità<br />

come è andata, certamente mia figlia Valentina l' ha<br />

raccontata a mia moglie, dopo venti giorni viene mia<br />

moglie e le racconto ugualmente la verità come è andata<br />

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e l'Avvocato Galoppa <strong>di</strong>ceva sempre che io stavo sempre<br />

sotto pressione dai miei familiari. No, non è vero,<br />

perché sotto pressione stavo proprio da lui, perché<br />

l'Avvocato Galoppa tutte le voLte che veniva e che io<br />

<strong>di</strong>cevo la verità, <strong>di</strong>ceva: "No, gli inquirenti non ti<br />

credono" ed io <strong>di</strong>cevo: "Ma tu mi cre<strong>di</strong> almeno?", "No,<br />

nemmeno io" e più <strong>di</strong> una volta ho detto: "Se tu non mi<br />

cre<strong>di</strong> a me, tu non mi ci porterei al Tribunale" e lui<br />

ha detto: "Forse cosi faremo", cioè quasi se ne andava<br />

da solo. Poi io l'ho perdonato. Ho detto: "Senti, io ti<br />

perdono, però io voglio che gli inquirenti mi portano<br />

<strong>di</strong> nuovo alla cantina, perché io ricordo tutto adesso",<br />

del compressore io non mi ricordavo in quel momento, si<br />

sapeva del mese <strong>di</strong> novembre, dopo l'incidente<br />

probatorio, che io non sapevo nemmeno che cosa era<br />

l'incidente probatorio, se non me lo spiegava l'agente<br />

penitenziario che avevo davanti a me, siccome si era<br />

parlato <strong>di</strong> incidente, quando venne la dottoressa <strong>di</strong><br />

Roma, perché non so se l'agente penitenziario potesse<br />

testimoniare, se qualcuno mi ha visto dal vetro, quando<br />

la signora.. , non so se signora o signorina, si è<br />

sdraiata per terra, perché prima <strong>di</strong> sdraiarsi a terra,<br />

stavamo scrivendo la verità come è andata. Allora, lei<br />

mi <strong>di</strong>ce con Galoppa: liSe io vado con questa dagli<br />

inquirenti, arrestano tua moglie e tuo fratello" , io<br />

sapevo che erano tutt'due innocenti, come Sabrina, e<br />

allora, mi hanno tagliato le gambe, hanno cominciato a<br />

<strong>di</strong>re: "Ma noi ti vogliamo aiutare, tu sei scemo, tu con<br />

l'occultamento <strong>di</strong> cadavere uscirai presto". lo come<br />

facevo a sapere queste cose? "Ma se è incidente, Sabrina<br />

due anni farà, tanto Sabrina tu non la uscirai (<strong>di</strong>ce<br />

proprio così) dal carcere, la sua condanna la deve<br />

scontare lo stesso"! Perché lei <strong>di</strong>ceva qui è una cinta e<br />

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non una corda. era una corda e ve<strong>di</strong> che<br />

dall'incidente probatorio delle volte si è detto corda o<br />

cinta, perché io mi confondevo e allora, per la prima<br />

volta, quando sono venuti in carcere, la cinta, data da<br />

un carabiniere, l'abbiamo messa così, come abbiamo<br />

costruito, che era morta così Sara. Poi...<br />

G.U.P. P. CARRIERE Aspetti, signor <strong>Misseri</strong>, perché non<br />

abbiamo la<br />

videoregistrazione.<br />

atto che l'imputato si è tolto<br />

Quin<strong>di</strong>, dobbiamo dare<br />

la cinta e l'ha messa<br />

intorno al collo, inserendola nella fibbia e<br />

stringendola al collo.<br />

DICH. Michele A. MISSERI - Così. Poi quando sono venuti,<br />

perché quando abbiamo fatto... Poi quando loro hanno<br />

detto: "Quasi quasi gli inquirenti ma li chiamiamo<br />

adesso", però prima <strong>di</strong> tutto questo, mi era stato<br />

proibito <strong>di</strong> fare colloquio con i miei familiari e non<br />

come ha detto Galoppa sulle cose, che ha detto che io<br />

ero cosciente. Lui ha detto a me: "Secondo me, è meglio<br />

non fare entrare nessuno, ci stu<strong>di</strong>amo meglio le cose e<br />

così... cioè per non fare colloqui con nessuno". Tant'è<br />

vero che io ho fatto la doman<strong>di</strong>na, io stavo a quello che<br />

<strong>di</strong>ceva lui, non sapevo che lui mi stava portando ad una<br />

strada che non finiva mai ed ho accettato quello che mi<br />

ha detto lui, ho fatto la doman<strong>di</strong>na, non è venuto più<br />

nessuno. Quin<strong>di</strong>, quello che ti stavo <strong>di</strong>cendo della<br />

cinta, ha detto: "Gli inquirenti ma li chiamiamo<br />

adesso", ho detto io: "Come volete" e sono 'venuti la<br />

sera stessa e abbiamo fatto l'interrogazione. Quando<br />

sono venuti la seconda volta, prima dell'incidente<br />

probatorio, ha detto: "<strong>La</strong> cinta non la devi mettere più<br />

così In questo modo, in questo c I è stata pure la<br />

collaboratore <strong>di</strong> Galoppa - perché questo segno non c'è<br />

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sul collo della ragazza". Questo come facevo a saperlo<br />

io! Allora, la signora, <strong>di</strong>ciamo la dottoressa che non so<br />

se signora o signorina, si è sdraiata per terra due<br />

volte per farmi vedere la cinta come la dovevo mettere.<br />

Per la prima volta si è messa <strong>di</strong> testa sopra e Galoppa<br />

ha detto: "No, forse è meglio con la testa in giù", si è<br />

messa con la testa in giù e la cinta la dovevo mettere<br />

in questo modo.<br />

G.U.P. P. CARRIERE L'imputato sta facendo il gesto <strong>di</strong><br />

portare la cinta al collo, ma senza inserirla nella<br />

fibbia e tirando le due estremità <strong>di</strong>etro la nuca.<br />

OICH. Michele A. MISSERI - Allora, lei mi <strong>di</strong>sse, tutt' e due<br />

veramente, come ti ho detto: "Se è incidente, due anni e<br />

Sabrina uscirà fuori" ed io ho detto: "Si, ma io perché<br />

devo mettere in mezzo mia figlia?" e mi ha detto: "Se<br />

già l' hai messa in mezzo, la prima volta del garage",<br />

perché io stavo con i tranquillanti e risultano questi<br />

tranquillanti, però non so che potenza avevano, so che<br />

erano due quella mattina, e può testimoniarlo anche un<br />

agente penitenziario <strong>di</strong> cui non so il nome, perché<br />

uscendo la mattina presto e portarmi ad Avetrana, quelle<br />

scale che ci sono all'entrata del carcere, se questo<br />

agente penitenziario non mi prende al volo, io sbatto<br />

con la testa vicino alla macchina. Allora, mi portano in<br />

garage ed io non so se stavo a casa o no, hanno detto<br />

che ho mangiato due panini, me lo ha detto pure Viva<br />

(fonetico), il Comandante Viva, ho mangiato due panini,<br />

mi hanno portato da bere, mi hanno seduto alla se<strong>di</strong>a, io<br />

non ricordo niente, io ricordo solo un particolare che<br />

un carabiniere che se lo sento parlare, conosco la<br />

voce, che ha detto : "Tu non hai<br />

potevo fare niente come è successo.<br />

il movente", io non<br />

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G.D.P. P. CARRIERE -<br />

detto?<br />

Non ho capito, scusi, tu... ? Che le ha<br />

DICH. Michele A. MISSERI - Hanno detto: "Non hai il movente,<br />

il movente ce l'ha Sabrina".<br />

G.D.P. P. CARRIERE - Sì.<br />

DICH. Michele A. MISSERI Perché io non potevo far vedere<br />

com' era successo, perché non ricordavo niente, quella<br />

mattina, ecco perché io insisto tuttora che mi<br />

portassero, che venissero ad Avetrana per fargli vedere<br />

come è successo ed un fantoccio voglio pure, per far<br />

vedere come è successo veramente, non ho potuto fare<br />

niente! E questo carabiniere ha detto: "Tu non hai il<br />

movente, Sabrina ha il movente e se <strong>di</strong>cessimo che<br />

Sabrina te l' ha portata e tu per punizione lei hai<br />

messo la corda al collo"? Che poi c'era una corda a<br />

tanti no<strong>di</strong>, come si è detto, ma io i no<strong>di</strong> ce li avevo<br />

nella mia testa. Quin<strong>di</strong>, io non ricordo niente, io avevo<br />

messo in mezzo mia figlia, già da quell'ora, ecco perché<br />

io non sapevo che mia figlia era in carcere, se non me<br />

lo <strong>di</strong>ceva mia figlia Valentina quando è venuta a<br />

trovarmi.<br />

G.D.P. P. CARRIERE <strong>La</strong> seguo. Sto prendendo qualche<br />

appunto, ma l'ascolto. Mi <strong>di</strong>ca.<br />

DICH. Michele A. MISSERI Quin<strong>di</strong>, poi della revoca del<br />

Galoppa, come è stata la revoca del Galoppa? Era il 31<br />

gennaio, era lunedì...<br />

G.D.P. P. CARRIERE - Mi scusi, signor <strong>Misseri</strong>, forse ha visto<br />

che io prendevo appunti e si è interrotto. Se vuole<br />

proseguire su quel tema, non lo so, stava parlando...<br />

DICH. Michele A. MISSERI - È quasi alla fine.<br />

G.D.P. P. CARRIERE - Stava parlando, non ho capito, che le<br />

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hanno suggerito <strong>di</strong>... , mettere dentro...<br />

DICH. Michele A. MISSERI - Scusi, sì.<br />

G.D.P. P. CARRIERE - Non volevo averla confusa.<br />

DICH. Michele A. MISSERI - È vero, sì, è vero, è vero.<br />

G.D.P. P. CARRIERE - Prego.<br />

DICH. Michele A. MISSERI - Quando poi, quando si è detto che<br />

doveva essere un incidente, ha detto la dottoressa:<br />

"Ve<strong>di</strong> se il cadavere lo metti in una posizione che<br />

sembrerà un incidente" e allora io stupidamente il<br />

cadavere da sotto il garage l'ho portato sopra lo<br />

scivolo, a due metri dal portone, cioè che io avevo<br />

detto che stavano giocando a cavalluccio, in <strong>di</strong>aletto<br />

delle parti nostre; "cavalluccio" significa a cavallo<br />

che c'aveva la cinta al collo.<br />

G.D.P. P. CARRIERE - sì.<br />

DICH. Michele A. MISSERI - Eh. Quin<strong>di</strong>, che poi la ragazza è<br />

scivolata e che <strong>di</strong>cessi che io stavo dormendo e che non<br />

svegliavo Cosima, che mi <strong>di</strong>ceva Sabrina a me "Papà,<br />

papà, vieni che è successa una cosa" e io sono andato e<br />

che io <strong>di</strong>cessi: "Va bene I basta, vattene e non <strong>di</strong>re<br />

niente a nessuno che faccio tutto da solo", cioè che<br />

faccio sparire tutto, era questa la frase. Ecco come si<br />

è trovata incriminata mia figlia, mia figlia è veramente<br />

innocente.<br />

G.D.P. P. CARRIERE - Scusi, signor <strong>Misseri</strong>, lei ci sta <strong>di</strong>cendo<br />

che ha accusato sua figlia Sabrina perché<br />

gliel'hanno...<br />

DICH. Michele A. MISSERI - Suggerito.<br />

G.D.P. P. CARRIERE Suggerito l'Avvocato Galoppa e la<br />

dottoressa Bruzzone?<br />

DICH. Michele A. MISSERI - Sì.<br />

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G.U.P. P. CARRIERE lo la devo invitare a riflettere sul<br />

fatto che potrebbe andare incontro a responsabilità<br />

penali.<br />

DICH. Michele A. MISSERI - Lo so, lo so che mi quereleranno.<br />

G.U.P. P. CARRIERE - Però se è la sua versione dei fatti, noi<br />

ne pren<strong>di</strong>amo atto.<br />

DICH. Michele A. MISSERI - A me pure che mi denunciano o ne<br />

faccio <strong>di</strong>eci anni o ne faccio venti o non esco proprio,<br />

tanto io non ho niente più da perdere, già ho perso<br />

tutto.<br />

G.U.P. P. CARRIERE - Va bene.<br />

DICH. Michele A. MISSERI - Quin<strong>di</strong>, allora, stavo <strong>di</strong>menticando<br />

pure...<br />

G.U.P. P. CARRIERE - Quin<strong>di</strong>, ha detto che stava... Prego, se<br />

vuole bere un po' d'acqua, prego. Per non perdere il<br />

filo, stava <strong>di</strong>cendo che le hanno fatto vedere anche<br />

come ... , ha detto che ha raccontato che ha spostato il<br />

cadavere, anziché nella posizione reale, se ho ben<br />

capito, l'ha spostato, ma non era vero, vicino alla<br />

porta.<br />

DICH. Michele A. MISSERI - Vicino alla porta del garage.<br />

G.U.P. P. CARRIERE - Sullo scivolo.<br />

DICH. Michele A. MISSERI - Sì.<br />

G.U.P. P. CARRIERE<br />

punto?<br />

Prego, vuole continuare su questo<br />

DICH. Michele A. MISSERI - E poi che io avevo detto a mia<br />

figlia, sempre come avevano detto, <strong>di</strong> chiudere il<br />

portone "che ma me la vedo tutto io" e che non <strong>di</strong>sse<br />

niente a nessuno. Era questa la fine. Poi c'è stata la<br />

revoca <strong>di</strong> Galoppa. Perché c'è stata la revoca? Era il 31<br />

gennaio e la revoca poi è stata fatta il 3, perché la<br />

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28


Matricola è stata avvisata dopo, non poteva venire il 2,<br />

è venuta il 3. Quin<strong>di</strong>, quando è venuta lunedì mia<br />

moglie, mia moglie come è entrata, non era quella<br />

dell'intercettazione, l'intercettazione forse è stata<br />

prima, comunque ci arriveremo ancora, abbiamo fatto<br />

colloquio io e mia moglie, io ero sereno, lo possono<br />

testimoniare anche gli agenti penitenziari, perché mi<br />

sfottevano, <strong>di</strong>cevano: "Adesso sei allegro perché vai da<br />

tua moglie", e allora faccio il colloquio con mia moglie<br />

e viene l'Avvocato Galoppa, non sono andato in cella,<br />

perché da mia moglie sono entrato con Galoppa. Quando<br />

sono entrato con Galoppa, Galoppa la prima cosa che ha<br />

fatto, ha detto: "Gli inquirenti vogliono che tu mi<br />

scrivi una lettera e mi <strong>di</strong>ci per che cosa sei depre0so e<br />

ricattato" quello che si <strong>di</strong>ceva, avevo già capito che mi<br />

voleva far commettere un altro errore e ci ho ripensato<br />

ed ho detto: "lo non posso né scrivere e né firmare<br />

senza la Matricola", però prima, tempo fa, mi ha fatto<br />

firmare certe carte, che io non so che carte erano, e<br />

non sapevo che potevo firmare. Quin<strong>di</strong>, dopo mi era<br />

stato suggerito dal briga<strong>di</strong>ere che non potevo né<br />

firmare, né scrivere senza la Matricola. Ho detto io:<br />

"No , io non posso né seriver e I né firmare senza la<br />

Matricola". Ha detto: "Sì, però basta quando scrivi,<br />

che non sia mai che mi metti pure a me in mcz z o " • Si<br />

stava già facendo da parte ed io ho detto: "No l no, non<br />

lo <strong>di</strong>co" . Allora, lui esce... no, scusi un po I, quando<br />

io stavo in infermeria, che stavo sopra, che poi mi<br />

hanno sequestrato le lettere e queste cose qua, sono<br />

sceso <strong>di</strong> nuovo dove stavo prima, al pianoterra, in<br />

infermeria, ha detto Galoppa: "Ma hai visto che cosa<br />

hai combinato con queste lettere che tu stavi<br />

scrivendo?". Perché io ho scritto le lettere? Perché ho<br />

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29


visto che lui non era per me, ma era per gli inquirenti,<br />

cioè tutte quelle cose che io <strong>di</strong>cevo, tutte private e<br />

cose, le andava a raccontare alla televisione, per me<br />

non era più un Avvocato. lo non ho avuto un Avvocato, io<br />

ho avuto un Giu<strong>di</strong>ce, non era un Avvocato per me.<br />

Allora, quando ha detto: "Ma ti vogliono togliere pure<br />

la televisione per questo casino che hai combinato delle<br />

lettere", ho detto io: "Che se la prendano!" e questo è<br />

stato prima, però il giorno della revoca, cioè il<br />

lune<strong>di</strong>, ha detto: "Ma la televisione ce l'hai?", ho<br />

detto io <strong>di</strong> no, ho detto la bugia, ho detto: "No, che se<br />

tu hai detto che me la toglievano, me l'hanno tolta", è<br />

proprio che io lo volevo cogliere suoi fatti. Allora,<br />

che cosa fa? Lui quando esce, ci sono i giornalisti...<br />

G.U.P. P. CARRIERE -<br />

che voleva far...<br />

"Voleva cogliere sul fatto", vuoI <strong>di</strong>re<br />

DICH. Michele A. MISSERI - Lo volevo scoprire personalmente.<br />

G.U.P. P. CARRIERE - Un tranello <strong>di</strong>ciamo.<br />

DICH. Michele A. MISSERI - Un tranello, bravo. Allora, cosa<br />

<strong>di</strong>ce? "Come hai trovato il tuo assistito?" e l'ho<br />

sentito io in televisione, per questo ho fatto la<br />

revoca, perché mi hanno buttato un secchia <strong>di</strong> acqua<br />

bollente sopra a quella confessione ed ha detto: "lo<br />

l' ho trovato malissimo, l' ho trovato con le lacrime<br />

agli occhi perché sta sempre sotto pressione dei<br />

familiari, perché oggi ha fatto colloquio con la moglie<br />

e non l' ho trovato bene". Ecco come si è trovato la<br />

revoca il signor Galoppa. Poi ci andremo alla<br />

incestazione (pare <strong>di</strong>ca), quando <strong>di</strong>cevo a mia moglie che<br />

io mi volevo accusare della violenza, che non è vero.<br />

Non lo so che giorno è, perché io non è che mi scrivevo<br />

quando faccio le u<strong>di</strong>enze, non me le scrivevo. Mia moglie<br />

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30


AVVOCATO BULLO - (intervento svolto lontano dal microfono) .<br />

DICH. Michele A. MISSERI Ecco, va be'. Lui ha detto,<br />

Galoppa: "Questo non lo devi <strong>di</strong>re più. Me lo prometti<br />

che non lo <strong>di</strong>rai più?". Non l'ho detto più, già era una<br />

versione che era sparita. Poi della violenza, sì, è vero<br />

non c'era la violenza, però io insistevo ancora che<br />

l'avevo violentata.<br />

G.U.P. P. CARRIERE - Premetto, riba<strong>di</strong>sco che non sono domande,<br />

io non gliele posso fare, però è solo per capire<br />

proprio, forse non ho capito. Quando lei <strong>di</strong>ce il fatto<br />

che le ha messo una mano.<br />

DICH. Michele A. MISSERI - Sì.<br />

G.U.P. P. CARRIERE - cioè non ho capito, era un fatto vero?<br />

DICH. Michele A. MISSERI - No, era un fatto vero. Della mano<br />

era vero, ma ho fatto così. E Sara aveva detto: "Non lo<br />

devi fare più, sennò lo <strong>di</strong>co a Sabrina".<br />

G.U.P. P. CARRIERE - Ah, ecco. Solo che il suo Avvocato le<br />

<strong>di</strong>ceva che questo fatto non lo doveva raccontare.<br />

DICH. Michele A. MISSERI - Non lo dovevo <strong>di</strong>re.<br />

G.U.P. P. CARRIERE - Ho capito.<br />

DICH. Michele A. MISSERI - Ecco. Poi quando io ho detto del<br />

fatto della violenza, Galoppa <strong>di</strong>ceva a me: "Ma io lo so<br />

che non è vero, perché lo <strong>di</strong>ci, non lo devi <strong>di</strong>re" ed<br />

infatti quella sera prima dell'incidente probatorio, io<br />

l'avevo detto <strong>di</strong> nuovo che l'avevo violentata, perché<br />

lui mi aveva detto <strong>di</strong> non <strong>di</strong>rlo più e l'avevo detto <strong>di</strong><br />

nuovo e lui mi ha detto: "Ti raccomando, nell'incidente<br />

probatorio questa parola non la voglio sentire più" ed<br />

io sono stato attento attento a non <strong>di</strong>rlo.<br />

G.U.P. P. CARRIERE - Perché?<br />

DICH. Michele A. MISSERI - Perché non era vero e non lo dovevo<br />

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<strong>di</strong>re più. Ecco perché le versioni che <strong>di</strong>cono che ho<br />

detto tante versioni. Però è vero pure che al psichiatra<br />

non ho mai cambiato versione, al cappellano non ho mai<br />

cambiato versione, al dottor Strada non ho mai cambiato<br />

versione, alla psicologa non ho mai cambiato versione e<br />

nemmeno agli agenti penitenziari! È finito qui.<br />

G.U.P. P. CARRIERE Ha concluso? Non ci vuole <strong>di</strong>re<br />

nient'altro? Le viene in mente qualcosa che vuole<br />

aggiungere o qualcosa che non ha trattato? Rifletta con<br />

calma, se vuole aggiungere qualcosa. Se pensa che ci sia<br />

ancora qualcosa da <strong>di</strong>chiarare. Altrimenti...<br />

DICH. Michele A. MISSERI - Allora, da <strong>di</strong>chiarare è che sono<br />

usciti.. , allora gli unici due testimoni che io posso<br />

giurare che sono veri, in base all'orario che <strong>di</strong>co io, i<br />

due fidanzati che andavano al mare, perché da casa mia a<br />

là, non sono nemmeno due minuti a pie<strong>di</strong> per<br />

attraversamento della strada. Tutti gli altri testimoni<br />

che sono usciti dopo, secondo me sono stati per farsi<br />

pagare. Perché mia moglie con il peso che aveva, non<br />

penso che andava a recuperare Sara con la macchina,<br />

perché Sara quando camminava la strada, era veloce. A<br />

pie<strong>di</strong>, a passo normale, che c'aveva il passo svelto, ci<br />

metteva meno <strong>di</strong> cinque minuti. Immagini che mia moglie<br />

finché metteva in moto la macchina, perché <strong>di</strong>fettava,<br />

Sara sarebbe già arrivata a casa. lo non penso che da<br />

uomo libero adesso, come è stato sempre detto che le<br />

donne, le donne - no? - adesso che sono uomo libero, io<br />

non mi sento <strong>di</strong> essere libero, perché dentro <strong>di</strong> me so io<br />

quello che soffro, ma non per i miei familiari, ma per<br />

quello che ho fatto. Veramente che le volevo bene alla<br />

ragazza, proprio a me doveva succedere questa cosa.<br />

G.D.P. P. CARRIERE - Va bene.<br />

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DICH. Michele A. MISSERI - Per questo mi sono sentito male.<br />

Lo so che il mio Avvocato adesso ha <strong>di</strong>fficoltà a<br />

sopraffarmi, perché ma ci saranno anche le denunce degli<br />

altri, però è vero pure che l'Avvocato De Cristofaro è<br />

testimone perché quella carta che stavamo scrivendo la<br />

verità, l'Avvocato De Cristofaro l'ha letta, io ho<br />

parlato davanti a Galoppa, la confessione che ho fatto<br />

adesso a lei, l'Avvocato Galoppa non ha detto nemmeno<br />

una parola, pure per <strong>di</strong>re: nMa perché <strong>di</strong>ce queste<br />

cose?n. Sa quando le ha dette? Dopo che De Cristofaro<br />

l' altra sera che è venuto, ha detto: "Ma perché hai<br />

detto così? Ma tanto non ti crede nessuno n. Ed io l'ho<br />

riba<strong>di</strong>to <strong>di</strong> nuovo: "Ma tu mi cre<strong>di</strong> almeno?n e ha detto:<br />

"Non. Allora, non era per me l'Avvocato.<br />

G.D.P. P. CARRIERE - Sì.<br />

DICH. Michele A. MISSERI - Questo era. lo questa confessione<br />

la volevo fare venerdì, cioè mettermi in lista, però non<br />

l'ho potuta fare perché stavo malissimo, a parte che non<br />

avevo nemmeno lacrime per piangere. Poi la notte non ho<br />

dormito, perché mi hanno riempito tutto il giar<strong>di</strong>no <strong>di</strong><br />

bottiglie, <strong>di</strong> roba varia ed anche un cappio mi hanno<br />

buttato, con il significato per <strong>di</strong>re: "Tanto ti puoi<br />

anche ammaz za r e". Ecco perché io, se mi avete visto, lì<br />

stavo seduto e lì sono rimasto fino alla fine, perché<br />

non stavo bene. Mi sono sentito male, perché ho visto<br />

mia figlia, a parte che è carica <strong>di</strong> o<strong>di</strong>o contro <strong>di</strong> me.<br />

Le chiedo perdono, ma non mi può mai perdonare perché le<br />

ho rovinato la vita per sempre. Le ho rovinato e poi un<br />

padre a chiedere perdono alla figlia ... Mi sento<br />

malissimo, malissimo! Non mi sento più <strong>di</strong> essere un<br />

padre. Non penso più <strong>di</strong> essere un padre. Un vigliacco!<br />

G.U.P. P. CARRIERE - Va bene.<br />

R.G. 7045/10 - R.G.N.R. 9077/10 - 17/10/2011 c/MISSERI ANTONIO MICHELE+12<br />

34


DICH. Michele A. MISSERI - Ho finito.<br />

G.U.P. P. CARRIERE - Se non c'è altro, grazie, signor <strong>Misseri</strong>,<br />

si può accomodare. Sì.<br />

Esaurite le <strong>di</strong>chiarazioni <strong>spontanee</strong>, l'imputato viene<br />

congedato.<br />

G. U. P. P. CARRIERE<br />

* * * * * *<br />

Facciamo una sospensione anche per il<br />

personale. Allora, sospen<strong>di</strong>amo una mezzora. Non so i<br />

Pubblici Ministeri le previsioni che hanno fatto l'altra<br />

volta circa la durata della requisitoria, se possono<br />

essere contenute o se saranno un pochino <strong>di</strong> più.<br />

P.M. M. BUCCOLIERO - Molto <strong>di</strong> più.<br />

G.U.P. P. CARRIERE - Molto <strong>di</strong> più.<br />

AVVOCATO COPPI - Signor Giu<strong>di</strong>ce, possiamo?<br />

G.U.P. P. CARRIERE - Dica, <strong>di</strong>ca, Avvocato.<br />

AVVOCATO COPPI Naturalmente noi non sappiamo qual è<br />

l'intenzione dell'Ufficio del Pubblico Ministero, se<br />

pronunziare già questo pomeriggio le requisitoria o<br />

meno, però noi per correttezza e per lealtà processuale<br />

le <strong>di</strong>ciamo che noi vorremmo non solo avere la fotocopia<br />

del memoriale che è stato depositato, ma avremmo<br />

imprescin<strong>di</strong>bile bisogno <strong>di</strong> poter utilizzare le<br />

<strong>di</strong>chiarazioni che sono state rese oggi da <strong>Misseri</strong>. Se ho<br />

ben capito, sono state registrate. Noi abbiamo bisogno<br />

della trascrizione, perché sono stati fatti i nomi, sono<br />

state in<strong>di</strong>cate delle circostanze rispetto alle quali<br />

probabilmente noi dovremmo modulare poi le nostre<br />

richieste da sottoporre alla Signoria Vostra, quin<strong>di</strong><br />

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35 -


anche perché i Pubblici Ministeri si possano regolare,<br />

noi le anticipiamo che chiederemo comunque un breve<br />

termine o quello che sia, necessario però per poter<br />

acquisire una trascrizione integrale delle<br />

<strong>di</strong>chiarazioni che sono state rese da Michele <strong>Misseri</strong> in<br />

questo...<br />

G.U.P. P. CARRIERE - Ovviamente è chiaro che il verbale sarà<br />

trascritto, del resto gli interventi dei Difensori oggi<br />

non erano previsti, poi sta ai Pubblici Ministeri<br />

valutare se ritengono, se hanno non lo so preso<br />

appunti o se ritengono <strong>di</strong> avere bisogno della<br />

trascrizione prima <strong>di</strong> <strong>di</strong>scutere o se possono già avviare<br />

la <strong>di</strong>scussione. Mi pare <strong>di</strong> capire che sia molto più<br />

lunga <strong>di</strong> quello che avevate annunciato la scorsa<br />

u<strong>di</strong>enza, insomma. Posso una valutazione <strong>di</strong> massima<br />

insomma, una stima più o meno?<br />

P.M. M. BUCCOLIERO - Non meno <strong>di</strong> tre o quattro ore.<br />

G.U.P. P. CARRIERE - Tre, quattro ore. Va bene, io <strong>di</strong>rei...<br />

P.M. M. BUCCOLIERO - Poi, in effetti, vorremmo pure insomma<br />

dare uno sguardo al memoriale, vedere un po' alle<br />

<strong>di</strong>chiarazioni.<br />

G.U.P. P. CARRIERE - Va bene, allora <strong>di</strong>rei <strong>di</strong> fare così, visto<br />

che siamo già... Purtroppo il processo precedente è<br />

anche slittato <strong>di</strong> un' ora. Allora, a questo punto, se<br />

davvero la vostra <strong>di</strong>scussione durerà quattro ore,<br />

dovremmo sospendere ed iniziare alle tre e mezza, poi<br />

sarebbe... , dovremmo ad un certo punto anche per limiti<br />

fisici spezzarla e non mi sembra molto opportuno. Credo<br />

che sia meglio fare una <strong>di</strong>scussione unitaria, quin<strong>di</strong> la<br />

spostiamo a giovedì, ve<strong>di</strong>amo <strong>di</strong> iniziare magari alle<br />

nove, anziché alle nove e trenta e inizieremo con il<br />

vostro intervento e poi con il programma come era stato<br />

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già calendarizzato, cioè con il conferimento della<br />

perizia e gli interventi delle Parti civili e poi gli<br />

altri Difensori, poi ve<strong>di</strong>amo insomma.<br />

AVVOCATO N. MARSEGLIA - Giu<strong>di</strong>ce, io approfitterei visto che<br />

sta aggiornando l'u<strong>di</strong>enza per produrre le tre lettere<br />

che Michele <strong>Misseri</strong> aveva mandato alla figlia, che mi<br />

sono state consegnate presso la Casa Circondariale <strong>di</strong><br />

Taranto sabato scorso. Le esibisco gli originali e le<br />

consegno le fotocopie, con la copia delle buste.<br />

G.U.P. P. CARRIERE - Sì, mi faccia vedere gli originali.<br />

AVVOCATO N. MARSEGLIA - Stante la presenza del <strong>Misseri</strong>, se<br />

conferma l'autenticità e il contenuto.<br />

G.U.P. P. CARRIERE - Allora, abbiamo verificato la conformità<br />

delle copie prodotte agli originali. Signor <strong>Misseri</strong>,<br />

vuole accomodarsi un attimo qua, per cortesia? Si metta<br />

un attimo qui al microfono. Allora, guar<strong>di</strong> queste<br />

lettere che adesso io le farò vedere, questa è datata lO<br />

settembre. Questa è scrittura sua, l'ha scritta lei?<br />

DICH. Michele A. MISSERI - Sì, la mia calligrafia chi è che<br />

non la conosce?<br />

G.U.P. P. CARRIERE - Va bene. Quest'altra del 27 settembre è<br />

sua?<br />

DICH. Michele A. MISSERI - Sì, sì.<br />

G. U. P. P. CARRIERE<br />

ottobre.<br />

Benissimo. E quest'altra infine del 7<br />

DICH. Michele A. MISSERI - Queste sono tutte mie, perché io<br />

con la solitu<strong>di</strong>ne scrivevo sempre, però non ho mai<br />

ricevuto lettere. Però io sempre scrivevo per<br />

scaricarmi.<br />

G.U.P. P. CARRIERE - Va bene, la ringrazio. Può accomodarsi.<br />

Allora, vengono restituite alle Difese gli originali e<br />

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acquisizione <strong>di</strong> copia, o volete produrre gli<br />

originali? Avvocato Marseglia, acquisiamo solo le copie?<br />

AVVOCATO N. MARSEGLIA - No, anche gli originali, è uguale.<br />

G.U.P. P. CARRIERE Allora, acquisiamo <strong>di</strong>rettamente gli<br />

originali e le copie vengono... come preferite. Abbiamo<br />

verificato la conformità agli originali. Abbiamo<br />

acquisito le copie.<br />

AVVOCATO DE JACO<br />

esibisce...<br />

Anche la Difesa <strong>di</strong> Serrano Cosima<br />

G.U.P. P. CARRIERE - Vuole produrre delle lettere? sì.<br />

AVVOCATO DE JACO - Sì, e verificarne poi...<br />

G.U.P. P. CARRIERE Signor <strong>Misseri</strong>, venga un attimo.<br />

Consulti anche queste lettere e Cl <strong>di</strong>ca se c sua<br />

calligrafia e se le riconosce? Questa è del 5 luglio.<br />

DICH. Michele A. MISSERI - Sì, questa è mia pure.<br />

G.U.P. P. CARRIERE - 12 luglio?<br />

DICH. Michele A. MISSERI - Sì.<br />

G.U.P. P. CARRIERE - 19 luglio?<br />

DICH. Michele A. MISSERI - Sì, sì.<br />

G.U.P. P. CARRIERE - 28 luglio?<br />

DICH. Michele A. MISSERI - Mado', tante lettere ho scritto?<br />

Sì.<br />

G.U.P. P. CARRIERE - Questa invece è del 3 agosto?<br />

DICH. Michele A. MISSERI - Sì.<br />

G.U.P. P. CARRIERE - lO agosto?<br />

DICH. Michele A. MISSERI - sì.<br />

G.U.P. P. CARRIERE - E l'ultima è del lO settembre?<br />

DICH. Michele A. MISSERI - Sì.<br />

G. U. P. P. CARRIERE - Sì. Queste sono un gruppo <strong>di</strong> lettere,<br />

queste tutte in<strong>di</strong>rizzate a sua moglie.<br />

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DICH. Michele A. MISSERI - E questo era come si <strong>di</strong>ceva che io<br />

non sapevo scrivere, come si <strong>di</strong>ceva sempre.<br />

G.U.P. P. CARRIERE Allora, acquisiamo le copie, abbiamo<br />

verificato la conformità, quin<strong>di</strong> possiamo acquisire le<br />

copie, sì. Va bene, allora, a questo punto per il<br />

verbale riassuntivo, i Difensori delle imputate <strong>Misseri</strong><br />

Sabrina e Serrano Cosima, esibiscono lettere<br />

manoscritte dell'imputato <strong>Misseri</strong> Michele, in<strong>di</strong>rizzate<br />

alla figlia Sabrina e alla moglie. Ci sono osservazioni<br />

delle altre Parti sull' acquisizione <strong>di</strong> queste lettere?<br />

Del resto sono documenti a firma dell'imputato che<br />

quin<strong>di</strong> processualmente sono comunque acquisibili e il<br />

G.U.P., sentite le Parti, acquisisce in copia, previa<br />

verifica della conformità agli originali. Allora, a<br />

questo punto, i rappresentanti della Procura chiedono <strong>di</strong><br />

poter esaminare in dettaglio il memoriale oggi prodotto<br />

dall' imputato prima <strong>di</strong> avviare la propria <strong>di</strong>scussione,<br />

rappresentando sin d'ora che la stessa avrà<br />

verosimilmente una durata non inferiore alle tre-quattro<br />

ore. Il G.U.P., preso atto <strong>di</strong> quanto sopra, vista l'ora<br />

già avanzata e ritenuta l'inopportunità <strong>di</strong> frazionare in<br />

due u<strong>di</strong>enze la requisitoria dei Pubblici Ministeri,<br />

<strong>di</strong>fferisce la stessa alla prossima u<strong>di</strong>enza <strong>di</strong> giovedì 20<br />

ottobre, fissata per le ore 9: 00 anziché 9: 30 in Aula<br />

Alessandrini, con l' ulteriore<br />

resto.<br />

AVVOCATO DE JACO Posso chiedere una cortesia?<br />

G.U.P. P. CARRIERE - Sì, prego.<br />

programma invariato nel<br />

AVVOCATO DE JACO - Se per cortesia è possibile autorizzare la<br />

signora Serrano a portare alla prossima u<strong>di</strong>enza in aula<br />

alcune lettere che le sono pervenute successivamente e<br />

quin<strong>di</strong> consegnarle ai Difensori?<br />

.R.G. 7045/10 - R.G.N.R. 9077/10 - 17/10/2011 c/MISSERI ANTONIO MICHELE+12<br />

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G.U.P. P. CARRIERE - Sì, certo.<br />

AVVOCATO DE JACO - Grazie.<br />

G.U.P. P. CARRIERE - Certo.<br />

AVVOCATO -<br />

sono<br />

verbale?<br />

Un'altra<br />

<strong>di</strong>stratto<br />

cosa, scusate, mi è sfuggito,<br />

io, i tempi per poter avere<br />

forse mi<br />

I o<br />

copi.a del<br />

G.U.P. P. CARRIERE Va bene, quin<strong>di</strong> ci assicurano le<br />

trascrizioni del verbale la <strong>di</strong>tta <strong>di</strong> fonoregistrazione<br />

per il pomeriggio <strong>di</strong> domani. Or<strong>di</strong>na la ritraduzione<br />

delle imputate detenute. Va bene, l'u<strong>di</strong>enza è tolta.<br />

Il presente verbale è composto da totale caratteri (incluso<br />

gli spazi): 60796<br />

Il presente verbale è stato redatto a cura <strong>di</strong>:<br />

Cres s.r.l<br />

L'ausiliario tecnico: BATTISTA ROSA<br />

BATTISTA ROSA<br />

RoG. 7045/10 - R.G.N.R. 9077/10 - 17/10/2011 c/MISSERI ANTONIO MICHELE+12<br />

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