estratto antologia.pdf - ICS Quasimodo Oberdan
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Decisero che non si sarebbero mai più lasciate. Vissero insieme in nidi vicini, ma lontani dal lago ormai abitato dagli uomini, e quando un bel giorno nei loro nidi si aprirono le uova, vennero al mondo due pulcini che, crescendo, divennero esattamente uguali a loro: due anatre completamente nere, con uno sparuto piumaggio bianco di forma ovale nella coda, e con le zampe ed il becco giallo ocra. Anche esse furono chiamate Lucky Strike ed educate secondo i principi di generosità che la loro nonna aveva insegnato alle loro madri”. (da Lucky Strike. Fiabe ecologiche per grandi e piccini. Palermo, 2011, pp.39-54) IL COMMENTO di Andrea Lo Giudice, Salvatore Marcenò, Dario Roscioli, Francesco Verruso, Manuel Vittorio Ferrera, Santocito Salvatore (classe 2h) Questo racconto per noi è il più interessante ed emozionante del libro. Il comportamento irriconoscente delle anatre che in passato Lucky aveva salvato, e che ora non accorrevano in suo aiuto in un momento di pericolo, ci fa ripensare al comportamento degli uomini, che implorano di essere salvati ma non sono disposti a rischiare per gli altri. Inoltre, il racconto è molto bello perché mette in evidenza ancora una volta il coraggio, l’onore e la generosità di Lucky nei confronti dei suoi simili. 40
Intervista all’autore 1. Perché ha intitolato sia il libro che una fiaba in esso contenuta Lucky Strike? Lucky Strike era il nome di una fiaba che avevo inventato per raccontarla la sera ai miei figli (che oggi hanno 23 e 18 anni) prima che si addormentassero. Il nome che in inglese significa “Colpo Fortunato” voleva rappresentare la forza e la fortuna dell’anatra che riusciva sempre a salvare le altre anatre. Inoltre nella fiaba avevo inserito i nomi delle anatre in inglese (Red, Orange, Black ecc) per sensibilizzare ed avvicinare i miei figli alla lingua inglese. 2. Perché le sue fiabe hanno come tema principale la natura? La mia famiglia ha sempre avuto una sensibilità naturalistica ed ambientalistica. Mio padre ci ha educato sin da bambini ad amare e rispettare la natura ed io stesso ho svolto attività politica da ambientalista supportando molte iniziative in favore del rispetto dell’ambiente, della natura e degli animali. 3. Perché l’animale protagonista delle fiabe di questo libro è quasi sempre un’anatra? Ho scelto l’anatra perché è uno dei pochissimi animali che riesce ad affrontare con grande naturalezza i tre ambienti del mondo e cioè: aria, acqua e terra, infatti l’anatra sa volare, sa nuotare e sa camminare. Questa sua particolare peculiarità mi ha sempre affascinato sin da bambino e ho sempre ritenuto che queste caratteristiche rendessero le anatre superiori agli altri animali. 4. Come mai ha scelto come tipologia testuale la fiaba? Perché, sin da piccolo, mio padre me le raccontava prima di addormentarmi come poi io ho fatto con i miei figli e questo, mi ha spinto a diffondere questa sana abitudine anche agli altri (piccoli e grandi). 41
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Intervista all’autore<br />
1. Perché ha intitolato sia il libro che una fiaba in esso contenuta<br />
Lucky Strike?<br />
Lucky Strike era il nome di una fiaba che avevo inventato per raccontarla la<br />
sera ai miei figli (che oggi hanno 23 e 18 anni) prima che si addormentassero.<br />
Il nome che in inglese significa “Colpo Fortunato” voleva rappresentare la<br />
forza e la fortuna dell’anatra che riusciva sempre a salvare le altre anatre.<br />
Inoltre nella fiaba avevo inserito i nomi delle anatre in inglese (Red, Orange,<br />
Black ecc) per sensibilizzare ed avvicinare i miei figli alla lingua inglese.<br />
2. Perché le sue fiabe hanno come tema principale la natura?<br />
La mia famiglia ha sempre avuto una sensibilità naturalistica ed<br />
ambientalistica. Mio padre ci ha educato sin da bambini ad amare e<br />
rispettare la natura ed io stesso ho svolto attività politica da ambientalista<br />
supportando molte iniziative in favore del rispetto dell’ambiente, della<br />
natura e degli animali.<br />
3. Perché l’animale protagonista delle fiabe di questo libro è quasi<br />
sempre un’anatra?<br />
Ho scelto l’anatra perché è uno dei pochissimi animali che riesce ad<br />
affrontare con grande naturalezza i tre ambienti del mondo e cioè: aria, acqua<br />
e terra, infatti l’anatra sa volare, sa nuotare e sa camminare. Questa sua<br />
particolare peculiarità mi ha sempre affascinato sin da bambino e ho sempre<br />
ritenuto che queste caratteristiche rendessero le anatre superiori agli altri<br />
animali.<br />
4. Come mai ha scelto come tipologia testuale la fiaba?<br />
Perché, sin da piccolo, mio padre me le raccontava prima di addormentarmi<br />
come poi io ho fatto con i miei figli e questo, mi ha spinto a diffondere<br />
questa sana abitudine anche agli altri (piccoli e grandi).<br />
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