estratto antologia.pdf - ICS Quasimodo Oberdan
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Brown e Orange, i cui nomi derivavano dai colori dominanti<br />
del loro piumaggio. Anche in queste occasioni era stata Lucky Strike a salvare loro la<br />
vita, tra l'indifferenza generale degli altri volatili del bosco, curandole e rifocillandole con<br />
lo stesso amore di sempre,<br />
permettendo loro di tornare ai propri nidi e dai loro piccoli. […]<br />
Era da tempo che i cacciatori volevano fargliela pagare per avere sottratto loro tante<br />
prede durante le precedenti battute di caccia. Quel giorno i cacciatori non avevano preso<br />
subito la barca, ma avevano raggiunto la sponda inaccessibile facendosi strada con un<br />
machete affilato, e si erano appostati per sorprendere le anatre all'uscita del bosco,<br />
sperando di ritrovarsi davanti proprio quella che tanto odiavano.<br />
Lucky Strike fu colpita ad una zampa e ad entrambe le ali, piombando di peso nell'acqua<br />
fredda del lago che subito si colorò del suo sangue. L'anatra capì subito che la situazione<br />
era grave, ma si rese conto che i cacciatori, non avendo la barca, avrebbero perso più<br />
tempo per recuperala. Iniziò così a invocare aiuto chiamando per nome le anatre che<br />
aveva salvato: "Green! Yellow! Red! Aiuto, aiutoo! Orange!<br />
Brown! Pink! Aiutatemi! Questa volta hanno colpito me, sono ferita alle ali aiutooo!<br />
Aiutooo!". Invocò quei nomi a lungo ma nessuno si fece vivo.<br />
I cacciatori questa volta, avvicinandosi al loro obiettivo, intuendo che nessuna anatra<br />
aveva il coraggio di Lucky Strike, se la presero ancora comoda, ma quando erano ormai a<br />
pochissimi metri dall'anatra moribonda, videro arrivare un'altra anatra. Era nera, con un<br />
ciuffo di piume bianche sulla coda che formavano una macchia ovale, mentre le zampe<br />
ed il becco erano di colore giallo ocra, esattamente come Lucky Strike.<br />
L'anatra soccorritrice afferrò Lucky Strike con determinazione e precisione […].<br />
Inutile descrivere lo stato d'animo e la meraviglia dei cacciatori che ancora una volta si<br />
erano visti beffati da un sosia dell'anatra tanto odiata, senza avere il tempo di reagire.<br />
Una volta arrivati nel proprio nido, l'anatra salvatrice rifocillò e curò Lucky Strike.<br />
"Ma chi sei, come ti chiami?" disse Lucky Strike meravigliata di trovarsi davanti ad<br />
un'anatra esattamente uguale a lei.<br />
"Mi chiamo Lucky Strike, come te."<br />
"Lucky Strike"? ripetè l'anatra ancora debole per le ferite riportate.<br />
"Si proprio così," rispose l'altra, "tu non puoi ricordare, perché eri la più piccola del nido<br />
e forse sei stata l'ultima a lasciarlo. Ricordo ancora le parole della mamma che mi disse di<br />
prendermi cura di te, e che ti aveva dato il mio stesso nome perché mi somigliavi tanto.<br />
Ti ho cercato questi anni, ma il nido, evidentemente era molto distante dal tuo ed è per<br />
questo che non ci siamo più incontrate. Sapessi quanto sono felice di averti ritrovata!".<br />
L'anatra ferita non credeva ai propri occhi, ma non riusciva a ricordare; aveva appena<br />
messo il piumaggio quando la più grande era volata via, e la loro madre non era più<br />
tornata al nido per raccontarle questa storia.<br />
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