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estratto antologia.pdf - ICS Quasimodo Oberdan

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Non doveva sporgersi sul fiume perché si sarebbe sporcato i<br />

vestiti e poi questo avrebbe fatto arrabbiare la mamma. Angelo ci rimase male. A scuola<br />

si era distinto sempre oltre che per essere molto studioso, anche per la sua passione per<br />

gli animali. […]<br />

Angelo fu accompagnato dal padre verso la raffineria, mentre il suo sguardo rimaneva<br />

fisso su Pace che ricambiava lo sguardo con i suoi occhi privi ormai di speranza.<br />

Improvvisamente, un bel maschio di anatra, di colore grigio, con alcune piume bianche<br />

sul petto e con le zampe gialle, si accorse di Pace e si precipitò nel fiume per aiutarla.<br />

Nuvola, così si chiamava, cercò subito di afferrarla con le sue possenti zampe, ma non ci<br />

riuscì. Esse, infatti, scivolarono a causa della consistenza oleosa del petrolio che ricopriva<br />

tutto il corpo di Pace appesantendolo.<br />

Pace era esausta, non aveva più la forza di chiedere aiuto.<br />

Angelo, che aveva visto tutto, non riusciva a darsi pace. Approfittò, quindi, di un<br />

momento di distrazione del padre, impegnato a risolvere il guasto che aveva causato quel<br />

disastro, per correre di nuovo verso il fiume per aiutare l'anatra.<br />

Senza esitazione si levò i vestiti, afferrò Pace, l'adagiò sulla riva e l’avvolse nella sua<br />

canottiera. Poi, alcuni secondi di incertezza, corse a monte della raffineria dove<br />

immaginava che l'acqua non fosse stata contaminata. Appena arrivato lavò per bene<br />

Pace, e con la canottiera riuscì a ripulire l’anatra da ogni traccia di petrolio.<br />

Angelo rimase meravigliato dal candore del piumaggio dell'anatra che ora contrastava<br />

con il nero della sua canottiera. Ma non c'era tempo da perdere. Nascose l'indumento<br />

sporco dietro un cespuglio, si ripulì alla meno peggio e, dopo essersi rivestito, corse<br />

verso la raffineria dove per fortuna nessuno si era accorto della sua assenza.<br />

Nuvola, il maschio di anatra che aveva osservato la scena, si precipitò da Pace e da quel<br />

giorno non si lasciarono più.<br />

Angelo, felice del suo salvataggio, riuscì a nascondere a sua madre la mancanza della<br />

canottiera, ma quella notte non dormì. Il suo pensiero era per Pace e per le tante altre<br />

anatre che avrebbe potuto salvare. […]<br />

L'indomani a scuola Angelo era più distratto delle ultime volte, e non vedeva l'ora che la<br />

scuola finisse per tornare a casa.<br />

Dopo il pranzo, disse alla madre che andava a giocare giù nel cortile, invece si nascose<br />

nel bagagliaio della macchina di suo padre, lasciando il portellone socchiuso in modo di<br />

potere uscire facilmente una volta arrivati.<br />

Per fortuna il padre non si accorse di nulla e, una volta arrivati al fiume, Angelo potè<br />

raggiungere il tratto di fiume a monte, ancora trasparente, dove aveva lasciato Pace.<br />

Non appena Pace si accorse della presenza del bambino, cominciò a volare sopra di lui<br />

emettendo dei richiami che Angelo non aveva mai sentito prima. Arrivò che Nuvola e<br />

tra loro si instaurò subito una sintonia meravigliosa, strana, di cui non aveva mai letto in<br />

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