estratto antologia.pdf - ICS Quasimodo Oberdan

Ancora il dolore che mi sovrastava. Cominciavo a odiare quel
capellone dalla voce femminile, decisi di allontanarmi da quella stanza, da quell'ospedale,
per raggiungere il porto”.
(da Scimmie, Palermo, 2011, pp.39-41)
IL COMMENTO
di Davide Di Marco, Francesco Dell’Orzo,
Vittorio Castelli, Matteo Di Fiore, Samuele Amato
(classe 2h)
Abbiamo scelto questo brano perché è il più significativo, in quanto, da questo episodio,
scaturisce il cambiamento di Pummarò, che decide di seguire Giancarlo, un giornalista
che gli offre il suo aiuto per conoscere cosa è veramente la Camorra. Fino a quel
momento Pummarò, che aveva mostrato un carattere debole, una persona che segue la
massa, incapace di fare delle scelte autonomamente, dopo la morte di Panzarotto,
comincia ad affermare la sua identità. Questo sarà il primo passo per lasciarsi alle spalle
la malavita.
LETTURA
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SIGARETTE SPORCHE
Pummarò conosce zio Nicola e “gusta” per la prima volta la Camorra e la violenza,
soltanto per un carico di sigarette sequestrato dai carabinieri.
A seguito di tale sequestro infatti zio Nicola viene fatto distendere come punizione
sul bitume caldo da Bardellino, capo clan della malavita.
“Ti presento ‘o zio Nicola. Strinsi le mani di quel vecchietto, erano ruvide, callose, mi
lasciarono una strana sensazione. Il suo viso, dalle tante rughe, sembrava che si stesse
sciogliendo, il sole gli aveva seccato gli zigomi, aveva due enormi orecchie. Era buffo,
tenero, mi veniva voglia di prendergli i lobi a morsi. Fummo invitati a sederci su una pila
di cassette di pomodoro, Giancarlo disse al vecchio:
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