estratto antologia.pdf - ICS Quasimodo Oberdan
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Ma nulla, mai come questa volta non si vedevano ombre di<br />
nessuna coppia di ragazzi. Ne approfittammo per fermarci noi, un istante, a guardare<br />
quel fantastico panorama. […]<br />
Quando a un certo punto sentimmo delle sirene provenire da lontano. Una, due, tre<br />
sirene.<br />
-Cosa sarà successo?<br />
-Andiamo a vedere.<br />
-Panzarotto aspetterà. Jamme belle, ja!<br />
Ci rimettemmo sulla strada principale e come delle pecore ci attaccammo al gregge di<br />
due ruote che seguiva la camionetta dei pompieri. Percorremmo via Bernini direzione<br />
piazza Medaglie d'Oro. Da lontano si vedeva una colonna di fumo e fuoco che si<br />
innalzava spaventosamente. Sembrava l'inferno. Tra me e me pensai: e che cazzo, si<br />
finisce sempre per tornare in questa piazza?<br />
Facemmo mezzo giro, mezza luna della rotatoria per renderci conto che tutti si<br />
fermavano davanti all'ingresso della rosticceria di zia Titina. Fu lì che entrambi<br />
esclamammo:<br />
-Cazzo! Panzarotto, Panzarotto addò sta!<br />
Corremmo come dei matti ma arrivati a pochi passi dalla rosticceria la massa di cristiani<br />
era tanta che non riuscivamo a capire, a vedere:<br />
-Panzarotto, addò sta Panzarotto? Tu lo vedi? Dimmi che lo vedi.<br />
-No, non vedo niente.<br />
-Bacchettò fammi salire, su forza mettimi sulle tue spalle.<br />
Tore mi sollevò, sembravo un adolescente gasato durante un concerto dei Pink Floyd.<br />
La musica era sostituita dalle sirene e dai clacson, le star da vedere erano i pompieri in<br />
azione. Di Panzarotto non si vedeva l'ombra.<br />
-Scusate agente, ma ci sono feriti, morti?<br />
-Uagliò, la rosticceria era chiusa, non credo che troveremo altro che qualche zeppola ben<br />
cotta!<br />
-Menumale...<br />
Tirammo un sospiro di sollievo. Ci sedemmo su di una panchina a pochi passi<br />
dall'ingresso del locale di Titina," ormai ridotto a briciole. Tutto sembrava tornare<br />
lentamente alla normalità. I curiosi, una volta spento il fuoco, spensero anche la loro sete<br />
di sapere e se ne tornarono tutti alle loro case. Nell'aria c'era una strana puzza di fritto<br />
mischiata con l'odore di catrame bagnato. Si fecero le quattro del mattino del 20<br />
settembre 1985.<br />
Tutto a un tratto ci accorgemmo che un ristretto numero di pompieri cominciò a correre<br />
nuovamente in direzione della rosticceria.<br />
-Avanti forza, currite, ci stanne due cristiani qua sotto.<br />
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