30.05.2013 Views

estratto antologia.pdf - ICS Quasimodo Oberdan

estratto antologia.pdf - ICS Quasimodo Oberdan

estratto antologia.pdf - ICS Quasimodo Oberdan

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

ella, centinaia di chili di morbidezza. Tutti i clienti la<br />

salutavano sempre dicendole: "buongiorno signora bella, stamattina siete ancora più<br />

bella". Ci stava perfino chi le baciava la mano. Spesso capitava che qualche cliente, dopo<br />

aver mangiato il panzerotto, non solo non pagava ma addirittura veniva invitato dietro al<br />

laboratorio a non so che cosa fare. […]<br />

Panzarotto era un ragazzo timido, pur di vedere tutti i giorni la figlia della proprietaria<br />

della rosticceria fu capace, un giorno, di mangiarsi cinquanta panzerotti. Ricordo che una<br />

sera, mentre scappavamo da uno scippo sulla Riviera di Chiaia, stava rischiando di farsi<br />

beccare perché nel correre tutti i panzerotti pensarono bene di fare come il Vesuvio con<br />

Pompei […]. Innamorato perso, era innamorato perso sia del panzerotto che della<br />

cassiera. Eppure non aveva mai avuto il coraggio di parlare con lei Al massimo, le uniche<br />

parole che riusciva a pronunciare erano:<br />

-Quanto ti devo? - e giustamente Filomena rispondeva:<br />

-Il solito, quello che paghi sempre, cinquecento lire.<br />

-Filomena era la classica ragazza che tutti avrebbero voluto sposarsi. Bella, alta,<br />

lavoratrice e dolce. Diciamo che era un sogno impossibile da realizzare per il nostro<br />

Franco, eppure noi ogni volta che ci parlava di farle la corte noi non lo scoraggiavamo<br />

mai, anche se sapevamo che ci sarebbe tornato indietro al più presto. Il tempo di salire<br />

sul primo autobus direzione rione.<br />

-Quanto tempo gli dai?<br />

-Un'oretta, il tempo di mangiarsi il solito panzerotto e prendere l'autobus notturno.<br />

Eppure quella sera non fu così: ore ventitre, Panzarotto non si vedeva arrivare. Ore<br />

ventiquattro, di Panzarotto neanche l'ombra. L'una di notte, cominciammo a convincerci<br />

che allora la fortuna girava anche dalla sua parte e che era finalmente riuscito a strappare<br />

una serata alla favolosa cassiera Filomena. Eravamo troppo curiosi, salimmo in moto per<br />

ripercorrere via Pigna. Fantasticavamo come dei matti su dove e come avremmo<br />

ritrovato il nostro amico Panzarotto. Arrivati al Vomero, la prima cosa che facemmo fu<br />

metterci nei panni di Panzarotto, anche se ci stavamo molto larghi:<br />

-Allora, visto che ha mangiato da fare schifo non dovrebbe avere portato Filomena in<br />

nessun ristorante.<br />

Anche se su questo non ne sarei tanto sicuro...<br />

-Teneve troppo 'o core dint 'o zucchero. Di sicuro avrà scelto un posto romantico. Sopra San<br />

Martino!<br />

San Martino è un posto meraviglioso di Napoli, dove sorge la Certosa dei d'Angiò e da<br />

dove si può ammirare l'intera città. Arrivammo sulla via panoramica in silenzio, a motore<br />

spento, onde evitare che potesse riconoscere la moto.<br />

10

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!