impianti di riscaldamento a pavimento 800-259925 - aquatherm ...
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22<br />
COMPONENTI<br />
Generalità<br />
Regolazione e controllo<br />
Il sistema <strong>di</strong> regolazione per pannelli ra<strong>di</strong>anti<br />
deve essere in grado <strong>di</strong>:<br />
1) rendere minima l’inerzia termica<br />
del <strong>pavimento</strong><br />
2) garantire il non superamento<br />
della temperatura limite <strong>di</strong> sicurezza.<br />
La prima richiesta può essere sod<strong>di</strong>sfatta con<br />
regolazioni <strong>di</strong> tipo climatico. Queste regolazioni<br />
infatti consentono <strong>di</strong> inviare ai pannelli l’acqua<br />
alla minima temperatura necessaria per far fronte<br />
al fabbisogno termico richiesto e pertanto<br />
consentono anche <strong>di</strong> mantenere minimo il calore<br />
che si accumula nel <strong>pavimento</strong>.<br />
Si possono convenientemente adottare sia sistemi<br />
con regolazione climatica semplice, sia sistemi<br />
con regolazione climatica integrata con valvole<br />
termoelettriche sui pannelli. Quest’ultima<br />
soluzione serve soprattutto per meglio sfruttare<br />
gli apporti gratuiti <strong>di</strong> calore. Decisamente non in<br />
grado <strong>di</strong> minimizzare l’inerzia termica del <strong>pavimento</strong><br />
sono invece le regolazioni che funzionano<br />
in on-off a temperatura fissa. Infatti con queste<br />
regolazioni si può cedere calore solo portando<br />
il fluido alla massima temperatura prevista<br />
(quella <strong>di</strong> progetto); si può, cioè, cedere calore<br />
solo in con<strong>di</strong>zioni che rendono massima, invece<br />
che minima, la quantità <strong>di</strong> energia che si accumula<br />
nel <strong>pavimento</strong>, e con troppa energia<br />
accumulata nel <strong>pavimento</strong> i locali si surriscaldano<br />
facilmente. Molto lente, inoltre, <strong>di</strong>ventano le<br />
risposte dell’impianto al variare del carico termico<br />
richiesto.<br />
Un sistema <strong>di</strong> regolazione per pannelli deve inoltre<br />
garantire il non superamento della temperatura<br />
limite <strong>di</strong> sicurezza. Questo serve ad evitare<br />
che starature o irregolarità <strong>di</strong> funzionamento del<br />
sistema <strong>di</strong> regolazione possano far giungere ai<br />
pannelli acqua a temperature troppo elevate.<br />
In merito va tenuto ben presente che temperature<br />
elevate possono far “saltare” i pavimenti<br />
mentre una massima temperatura ammissibile<br />
deve essere inferiore ai 55 °C.<br />
In genere è consigliabile ricorrere a sistemi <strong>di</strong><br />
regolazione già pre<strong>di</strong>sposti per l’inserimento<br />
della sonda <strong>di</strong> sicurezza che deve essere inoltre<br />
protetta contro manomissioni casuali e man<strong>di</strong> in<br />
blocco sia la valvola <strong>di</strong> regolazione, sia l’elettropompa<br />
dell’impianto.<br />
Regolazione a punto fisso<br />
Consiste in un gruppo nel quale la temperatura<br />
<strong>di</strong> mandata ai circuiti del <strong>pavimento</strong> ra<strong>di</strong>ante è<br />
mantenuta costante ad un valore definito e<br />
regolato da una valvola manuale <strong>di</strong> impostazione;<br />
è un sistema <strong>di</strong> tipo economico adottato per<br />
<strong>impianti</strong> <strong>di</strong> limitate <strong>di</strong>mensioni (max. 10 kW –<br />
circa 80-100 mq.) che può essere <strong>di</strong> tipo centralizzato<br />
(ubicato a monte dei vari collettori) o <strong>di</strong><br />
tipo locale (integrato su ogni collettore <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione).<br />
La costante temperatura <strong>di</strong> mandata non permette<br />
(se si esclude la componente “autoregolante”<br />
intrinseca ad un impianto ra<strong>di</strong>ante) una<br />
fine regolazione del calore all'interno <strong>di</strong> ogni<br />
ambiente, per cui è obbligatorio in tal caso un<br />
accurato <strong>di</strong>mensionamento della <strong>di</strong>stribuzione<br />
con l'intervento congiunto delle testine termoelettriche<br />
collegate ai termostati dei vari locali<br />
per un adeguato comfort ambiente.<br />
Regolazione climatica<br />
temperatura scorrevole<br />
Con l'adozione <strong>di</strong> questo sistema <strong>di</strong> regolazione<br />
si ottiene una variazione continua della temperatura<br />
<strong>di</strong> mandata dell'acqua in funzione della<br />
temperatura dell'aria esterna secondo varie<br />
curve climatiche preimpostate; unito pertanto<br />
alla azione delle testine elettrotermiche <strong>di</strong> blocco<br />
comandate dai vari termostati, è possibile<br />
ottenere un comfort ottimizzato, senza bisogno<br />
<strong>di</strong> interventi manuali sulla temperatura <strong>di</strong> mandata.<br />
Ad oggi si stanno sempre più <strong>di</strong>ffondendo caldaie<br />
a condensazione dotate <strong>di</strong> regolazione climatica<br />
e miscelazione integrata; soprattutto in<br />
questo caso occorre controllare portata e prevalenza<br />
richiesta ai collettori così da garantire le<br />
con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> progetto.<br />
Nota:<br />
Nota:<br />
Nella scelta del sistema <strong>di</strong> regolazione il progettista<br />
termotecnico deve valutare la rispondenza a<br />
regolamenti e leggi sul risparmio energetico adattando<br />
la soluzione ottimale per singolo lavoro. (rif.<br />
L.10/91 - D.P.R. 412/93 DLG s 192/05); in particolare<br />
l’obbligo <strong>di</strong> regolazione termostatica per singolo<br />
locale e/o zona omogenea.