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INCONTRI. Con Angelo Recalcati, alpinista e bibliofilo, alla ricerca del filo<br />
Il libro “fa” l’alpinista<br />
Bibliofilo ed esperto di libri rari di<br />
montagna, alpinista, il milanese<br />
Angelo Recalcati è anche uno che<br />
scrive. Assieme ad Alessandro Gogna ha<br />
infatti compilato la guida “grigia” Cai-<br />
Touring sulle montagne di Spluga-<br />
Mesolcina. Il suo studio in piazzale<br />
Baiamonti è una miniera a cielo aperto di<br />
libri di montagna e avventura di tutto il<br />
mondo. Un luogo magico ed evocativo in<br />
cui l’appassionato entra con licenza di<br />
sognare. Con il contributo, s’intende del<br />
“titolare”. La cui competenza è proverbiale,<br />
così come la sua memoria infallibile.<br />
Ogni anno si stampano centinaia di libri<br />
di montagna, tra romanzi, diari vecchi e<br />
nuovi: una montagna di carta stampata che<br />
occupa un posto significativo nel panorama<br />
librario generale. Potrebbe esistere l’alpinismo<br />
senza questa montagna tutt’altro<br />
che virtuale?<br />
“Il libro di montagna per un alpinista è<br />
una specie di simulacro di avventure vissute<br />
o sognate; ha un valore aggiunto del<br />
tutto particolare, difficile da trovare in altri<br />
generi di letteratura. Infatti ci si può spesso<br />
immedesimare con le avventure vissute<br />
realmente dall’autore, perché vi troviamo<br />
una comunanza di sensazioni, così nasce un<br />
rapporto molto intenso con il libro. Inoltre<br />
molti di noi si sono avvicinati alla montagna<br />
dopo avere letto e fantasticato sui racconti<br />
dei grandi alpinisti del passato”.<br />
●<br />
Collezionismo<br />
A Trentolibri gli antiquari<br />
della montagna<br />
Fra gli antiquari italiani che espongono<br />
a Montagnalibri, dal 29 aprile al 7 maggio,<br />
in occasione del Filmfestival di<br />
Trento, Angelo Recalcati è sicuramente<br />
dei più conosciuti.<br />
Dal 1997 la Mostra - mercato delle<br />
librerie antiquarie della montagna (5-7<br />
maggio) fa parte della rassegna internazionale<br />
dell’editoria, quest’anno arrivata<br />
alla ventesima edizione, ed è un appuntamento<br />
unico nel suo genere in Europa,<br />
una vera chicca per i bibliofili di tutto l’arco<br />
alpino, che hanno un’occasione unica<br />
per sfogliare, consultare, acquistare antichi<br />
e preziosi libri di montagna, ma anche<br />
cartoline, fotografie, stampe e incisioni,<br />
manifesti, direttamente dai più noti antiquari<br />
europei specializzati.<br />
Info: segreteria via S. Croce 67, 38100<br />
Trento, tel 0461.238178 /986120, fax<br />
0461.237832 - Internet : www.trentofestival.it<br />
- email: mail@trentofestival.it.<br />
24 • Lo Scarpone n. 3 - <strong>Marzo</strong> 2006<br />
E’ vero che rinomate vocazioni alpinistiche<br />
hanno preso avvio da opere letterarie?<br />
“Certamente e sin dal tempo dei pionieri<br />
dell’alpinismo. Basta pensare ad Albert<br />
Smith la cui vita fu segnata dalla lettura<br />
che fece da adolescente di un libro che narrava<br />
la catastrofe Hamel sul Monte<br />
Bianco. Questa montagna divenne una sua<br />
ossessione finché non la scalò a metà ottocento,<br />
e trasformò la sua avventura in un<br />
incredibile spettacolo “audiovisivo” che<br />
ebbe uno straordinario effetto propagandistico.<br />
Ben più autorevole fu poi il libro di<br />
Whymper a risvegliare la passione alpinistica<br />
in molti grandi e uno di questi fu<br />
Frank Smythe, che ce lo confida proprio<br />
nella sua classica biografia del conquistatore<br />
del Cervino. Sappiamo bene ciò che<br />
rappresentano i libri di Bonatti per gli<br />
alpinisti della nostra generazione. O, ancora,<br />
i “vangeli” dell’arrampicata moderna<br />
scritti negli anni Settanta da Gogna,<br />
Messner, Motti ecc. Una volta ho avuto il<br />
piacere di incontrare il grande scalatore<br />
californiano Jim Bridwell e gli ho regalato<br />
una copia del libro di Cesare Maestri<br />
“Arrampicare è il mio mestiere”. E lui<br />
emozionato mi ha rivelato che fu proprio<br />
dopo avere letto il racconto della famosa<br />
avventura di Egger e Maestri sul Cerro<br />
Torre, che cominciò ad arrampicare”.<br />
Noti anche oggi un ragionevole rapporto<br />
tra gli alpinisti e i loro libri di montagna?<br />
“Il libro di avventure alpine rimane un<br />
tramite fra la propria passione e le avventure<br />
vissute e sognate. In genere, e lo so<br />
Angelo Recalcati, a destra, fa dono a<br />
Jim Bridwell di una copia del libro di<br />
Cesare Maestri “Arrampicare è il mio<br />
mestiere”. Emozionato, l’alpinista<br />
americano gli ha rivelato che fu proprio<br />
dopo avere letto il racconto della famosa<br />
avventura di Egger e Maestri sul Cerro<br />
Torre che cominciò ad arrampicare.<br />
per esperienza, piuttosto che separarsi dai<br />
propri libri di montagna gli alpinisti si<br />
farebbero cavare un dente. L’alpinismo si<br />
può considerare una specie di attività iniziatica,<br />
e il libro di montagna è una forma<br />
di tramite, spesso scritto in una sorta di linguaggio<br />
cifrato, infarcito di termini tecnici,<br />
di riferimenti che solo uno che ha sperimentato<br />
la dimensione verticale della<br />
parete può capire davvero. Ecco perché<br />
anche libri piuttosto modesti quanto a stile<br />
e forma trovano spazio sui nostri scaffali.<br />
Avete presente il classico dissidio domestico,<br />
quando in casa bisogna fare il repulisti<br />
della libreria? I primi volumi a finire nel<br />
mirino del convivente sono non di rado<br />
proprio i libri di montagna, così poco<br />
attraenti se non si è animati da autentica<br />
passione, mentre gelosamente si cerca di<br />
proteggere i propri tesori dal furore<br />
Oroclasta_ dell’erinni di turno”.<br />
Ti occupi per ragioni professionali di libri<br />
antichi e rari. Che idea ti sei fatta di quanto<br />
si pubblica oggi?<br />
“Di libri di montagna se ne pubblicano<br />
parecchi, il settore mi pare molto vitale. E’<br />
importante però che si continuino a riedita-