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Marzo - Club Alpino Italiano

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GHIACCIO. Cronache di una stagione da brividi, che ha favorito il diffondersi<br />

Cascate d’Italia<br />

L’inverno che sta per<br />

concludersi sarà ricordato per le<br />

temperature particolarmente<br />

rigide che, se da un lato hanno<br />

messo in crisi la vita e il traffico<br />

nelle pianure e nelle grandi città<br />

del nord, dall’altro hanno dato<br />

qualche soddisfazione in più agli<br />

appassionati di ice climbing<br />

(arrampicata su cascata<br />

ghiacciata). In queste pagine le<br />

cronache di tre eventi che<br />

hanno particolarmente coinvolto<br />

il popolo dei ghiacciatori al<br />

quale è dedicata in questo<br />

numero dello Scarpone anche<br />

una pagina della Commissione<br />

materiali e tecniche su un<br />

innovativo metodo per la<br />

sicurezza in arrampicata.<br />

Ezio Marlier, uno dei maggiori<br />

interpreti dell’arrampicata su<br />

ghiaccio, è stato nei primi mesi del<br />

2006 il protagonista dell’Alpine Ice Tour,<br />

concatenamento di salite delle principali<br />

cascate di ghiaccio delle Alpi. La quarantenne<br />

guida alpina valdostana ha scoperto<br />

le cascate nell’87 e da allora ha collezionato<br />

più di 250 vie nuove su colate di<br />

ghiaccio e più di mille scalate su roccia e<br />

ghiaccio, legandosi a compagni<br />

quali François Damilano, Jeff<br />

Lowe e Patrick Gabarrou.<br />

Il suo progetto, sponsorizzato<br />

dalla Regione autonoma Valle<br />

d’Aosta, dalla Comunità montana<br />

Monte Emilius, dal<br />

Comune di Pollein e da alcune<br />

ditte di articoli sportivi<br />

(Grivel, Scarpa e Heli<br />

Hansen), ha molteplici valenze.<br />

“Non vado alla ricerca dell’exploit”,<br />

spiega, “ma a tentare<br />

di ricreare il tramite che l’alpinismo ha<br />

da sempre rappresentato tra culture ed<br />

epoche diverse”.<br />

Nel suo girovagare lungo l’arco alpino<br />

Marlier si accompagna ai ghiacciatori del<br />

luogo, sia per un confronto tra modi<br />

diversi di vedere e interpretare le salite<br />

su cascate, sia per dare luce ad altri protagonisti<br />

dell’arrampicata rimasti nell’ombra<br />

per reconditi motivi.Tra i grandi nomi<br />

del “ghiaccio” Massimo Datrino, Andrea<br />

Plat, Marco Farina, Rudy Buccella,<br />

Cristophe Profit, Simone Moro, Piercarlo<br />

10 • Lo Scarpone n. 3 - <strong>Marzo</strong> 2006<br />

Il valdostano Ezio<br />

Marlier è il<br />

protagonista<br />

dell’Alpine Ice Tour,<br />

un originale<br />

concatenamento<br />

delle principali<br />

cascate ghiacciate<br />

Berta, Yuri Parimbelli, Gian Luca<br />

Maspes, Fabio Salini, Giovanni Ongaro,<br />

Gianluca Bellin, Kurt Hafner, Mario<br />

Prihnot, Erik Svab, Luca Vuerich, Mario<br />

Vielmo, Nicolò Berzi, senza dimenticare<br />

Massimo Piras “che scalava con<br />

Giancarlo Grassi, il padre della moderna<br />

progressione su ghiaccio”, come ricorda<br />

Marlier.<br />

La partenza è avvenuta il 26 novembre<br />

dalla Valpelline nei pressi della diga di<br />

Place Moulin con il pensiero rivolto a<br />

Massimo Farina, il compianto alpinista<br />

valdostano con il quale l’idea di questo<br />

tour era stata concepita. Poi la frenetica<br />

attività con andirivieni tra<br />

Engadina e Val Varaita, Valle<br />

d’Aosta e Val Brembana,<br />

Valle dell’Orco e valli ossolane,<br />

Val Daone e Val di Fassa,<br />

in un viaggio al di qua e al di<br />

là delle Alpi, accompagnato<br />

da amici depositari della<br />

memoria storica del “cascatismo”.<br />

In Valle d’Aosta ha toccato<br />

anche la Valle di<br />

Gressoney con un accompagnatore<br />

speciale: Davide<br />

Camisasca, guida alpina e fotografo rinomato,<br />

autore della foto che compare sulla<br />

copertina di questo fascicolo dello<br />

Scarpone.<br />

Tra una cascata e l’altra spesso ci sono<br />

stati anche tanti chilometri al volante, che<br />

hanno costretto Marlier a passare ore in<br />

coda. Nell’attraversamento di Milano ha<br />

condiviso con i comuni pendolari lo stress<br />

del traffico intorno alle grandi città. Il<br />

freddo intenso di questo inverno gli ha<br />

permesso salite eccezionali, come la ripetizione<br />

di “Damocle”, la terribile spada<br />

appesa a un “crine di ghiaccio” in Val<br />

Brembana, e alcune altre linee magiche a<br />

Fressinières, a Tarvisio, in Svizzera.<br />

Prezioso risultato del tour, grazie al diario<br />

diffuso on line, è un data base delle<br />

cascate alpine con una gradazione della<br />

loro difficoltà: una ricerca omogenea e<br />

attendibile grazie al prezioso confrontarsi<br />

tra Marlier e i suoi innumerevoli compagni<br />

di cordata.<br />

Oriana Pecchio<br />

IN VAL DAONE SUPERSFIDE<br />

CON I FORTISSIMI<br />

Ancora una volta, il 20, 21, 22 gennaio, la<br />

Val Daone (Trento) è stata la prima tappa<br />

dell’Ice Master World Cup (www.daoneicemaster.it),<br />

arrivato alla quinta edizione.<br />

La valle come di consueto si è riempita di<br />

atleti fortissimi provenienti da tutto il

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