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Doppler:concetti di idrodinamica

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TRONCO ANONIMO<br />

A.STENOSI EMODINAMICAMENTE SIGNIFICATIVA :<br />

1.Accellerazione e turbolenza a livello <strong>di</strong> stenosi<br />

2.Rallentamento del flusso a livello della succlava e della carotide dx.<br />

3.Inversione incompleta alternante ( solo sistolica ) nella verterbrale<br />

B.OCCLUSIONE :<br />

1.flusso invertito ( furto ) nella vertebrale con riabilitazione della succlavia<br />

2.flusso anterogrado <strong>di</strong> bassa velocità nella succlavia<br />

CAROTIDE OPERATA<br />

In caso <strong>di</strong> tromboendoarteriectomia si nota uno scalino, più o meno profondo tra la parete<br />

ateromasica e l’area sottoposta ad intervento, rilevabile soltanto a livello <strong>di</strong>stale.<br />

La restenosi riconosce 2 possibili cause :<br />

1.l’ipereplasia intimale ( entro i 2 anni )<br />

2.l’ateromatosi ( tar<strong>di</strong>vamente)<br />

L<br />

’in<strong>di</strong>viduazione delle lesioni e la loro interpretazione richiede un monitoraggio postopertatorio<br />

dei pazienti.Infatti l’iperplasia fibrointimale può essere ecograficamente non<br />

<strong>di</strong>stinguibile da un ateroma, se non è stata seguita la sua evoluzione a partire dal semplice<br />

ispessimento intimale, che nella carotide operata assume una particolare caratteristica, ovvero<br />

quella <strong>di</strong> non essere separato dalla parete da una stria ipoecogena ( a <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> quanto<br />

avviene nella carotide non operata).<br />

Il TUMORE GLOMICO (chemodectoma o paraganglioma).<br />

L<br />

a massa è costantemente localizzata tra i rami della biforcazione carotidea, i quali risultano<br />

<strong>di</strong>varicati o inviluppati.<br />

All’esamne <strong>Doppler</strong> si rilevano :<br />

1.flusso arterioso caratterizzato da un picco sistolico arrotondato e da un flusso <strong>di</strong>astolico<br />

piuttosto accellerato ( come per gli shunts A-V)<br />

2.flusso venoso rapido e pulsante.<br />

Si tratta dunque <strong>di</strong> una vascolarizzazione ricca <strong>di</strong> shunts arteo-venosi.Questo reperto serve a<br />

<strong>di</strong>fferenziare il T.glomico dalle altre formazioni occupanti spazio che si localizzazno in questa<br />

regione (linfono<strong>di</strong>, t.tiroidei e paratiroidei, cisti cervicali, aneurismi trombizzati ).<br />

DISTRETTO SUCCLAVIO-VERTEBRALE<br />

CENNI ANATOMICI : l’arteria succlavia origina a dx. dal tronco<br />

anonimo ed a sn. <strong>di</strong>rettamente dall’arto aortico.<br />

L’art.vertebrale è il primo ramo della succlavia, ma può originare<br />

<strong>di</strong>rettamente dalla carotide comune, dal tronco anonimo o dall’arco<br />

aortico. Decorre nel forame intertrasversario a partire dalla sesta<br />

vertebra cervicale.Superato il forame intertrasversario dell’epistrofeo<br />

compie una curva a convessità laterale per penetrare nel forame<br />

intertrasversario dell’atlanfte.In questa sede, denominata triangolo <strong>di</strong><br />

Tillaux, situato circa 2 cm al <strong>di</strong>sotto e posteriormente alla mastoide,<br />

l’arteria viene stu<strong>di</strong>ata con il <strong>Doppler</strong>.<br />

Le due vertebrali penetrate nel cranio, attraverso il formae occipitale, si<br />

uniscono al davanti del ponte per formare l’arteria basilare.Questa poi si<br />

biforca dando origine alle arterie cerebrali posteriori.<br />

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