Doppler:concetti di idrodinamica
Doppler:concetti di idrodinamica
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In sede intracranica la CI contribuisce alla costituzione del poligono <strong>di</strong> Willis, che rappresenta il<br />
più importante circolo anastomotico cerebrale, che mette in comunicazione le CI tra loro e con<br />
le cerebrali posteriori attraverso le comunicanti posteriori.<br />
L<br />
a CE, attraverso i rami dell’arteria temporale superficiale e dell’arteria facciale,<br />
anastomizzati con i rami terminali dell’arteria oftalmica, è in comunicazione con il circolo<br />
intracranico.<br />
L<br />
e arterie vertebrali (AV) originano come primo ramo collaterale dal profilo postero-superiore<br />
della succlavia; penetrate nel canale trasversario all’altezza <strong>di</strong> C6,più raramente <strong>di</strong> C5, lo<br />
risalgono fino a fondersi nel tronco basilare, da cui origianano le arterie cerebrali posteriori che,<br />
con le comunicanti posteriori fanno parte del poligono <strong>di</strong> Willis.Le arterie vertebrali nel loro<br />
decorso cervicale danno origine a numerosi piccoli rami muscolari che si anastomizzano con<br />
rami della CE<br />
A<br />
ll’Ecotomografia la parete vascolare presenta un aspetto pluristratificato ( tre sottili strati<br />
iper-ipo-iper) per i quali probabilmente non vi è in con<strong>di</strong>zioni normali alcuna corrispondenza<br />
con l’anatomia ( intima, me<strong>di</strong>a, avventizia).Soltanto in presenza <strong>di</strong> un un evidente ispessimento<br />
dello strato iperecogeno interno si può realisticamnte ipotizzare una corrispondenza anatomica<br />
con l’intima ispessita, che compare fisiologicamente nelle persone anziane e/o ipertese.<br />
A<br />
i fini <strong>di</strong> uno stu<strong>di</strong>o anatomico delle caroti<strong>di</strong>, l’esame ecografico va condotto preliminarmente<br />
in scansione assiale per rendersi conto della <strong>di</strong>sposizione anatomica dei vasi e dei rapporti<br />
con le strutture circostanti; successivamente si sceglieranno gli approcci longitu<strong>di</strong>nali me<strong>di</strong>ali o<br />
laterali ( rispetto al muscolo sternocleidomastoideo) in modo da poter stu<strong>di</strong>are i rami della CC :<br />
nell’approccio me<strong>di</strong>ale la CI è più vicina alla sonda e quin<strong>di</strong> più superficiale rispetto alla CE,<br />
nell’approccio laterale l’opposto.L’esame ETG consente <strong>di</strong> valutare dettagliatamente sia le<br />
pareti che il <strong>di</strong>ametro dei vasi.<br />
A<br />
Aspetti flussimetrici e Color-<strong>Doppler</strong> normali<br />
d eccezione che per le arterie succlavie, i restanti<br />
vasi epiaortici hanno un flusso cefalopeto.<br />
Mentre nella CC e nella CI vi è un flusso a basse<br />
resistenze periferiche, nella CE e nella arteria<br />
succlavia, irroranti <strong>di</strong>stretti muscolari, il flusso è del<br />
tipo ad alte resistenze periferiche. Coseguenza <strong>di</strong> ciò è<br />
la <strong>di</strong>fferenza tra i tracciati per quanto riguarda l’entità<br />
e/o la presenza della componente <strong>di</strong>astolica ( scarsa o<br />
pressocchè assente nella CE e nella arteria succlavia :<br />
Fig 2 )<br />
Q<br />
ueste <strong>di</strong>fferenze si riflettono nell’immagine Color-<br />
<strong>Doppler</strong> : osservando a confronto, in sezione<br />
trasversale, la colorazione della CE e della CI, si<br />
noterà che in quest’ultima il flusso ( e quin<strong>di</strong> la colorazione ) è persistente, sia pur con<br />
variazioni della saturazione del colore nella fase sistolica ( più chiaro) e nella fase <strong>di</strong>astolica (<br />
più scuro, in quanto espressione <strong>di</strong> una minor velocità).<br />
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