Medicina e Chirurgia - Sede formativa di Palermo- Ippocrate
Medicina e Chirurgia - Sede formativa di Palermo- Ippocrate
Medicina e Chirurgia - Sede formativa di Palermo- Ippocrate
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />
ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />
CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />
MAGISTRALE)<br />
<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong>- <strong>Ippocrate</strong><br />
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Chimica e Propedeutica biochimica<br />
TIPO DI ATTIVITÀ Base<br />
CODICE INSEGNAMENTO 01857<br />
ARTICOLAZIONE IN MODULI NO<br />
NUMERO MODULI uno<br />
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI BIO/10<br />
DOCENTE RESPONSABILE<br />
Prof. Daniela Butera<br />
Ricercatrice <strong>di</strong> Biochimica<br />
Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />
CFU 6<br />
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />
STUDIO PERSONALE<br />
90<br />
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />
60<br />
PROPEDEUTICITÀ Nessuna<br />
ANNO DI CORSO Primo<br />
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE<br />
LEZIONI<br />
Aula A – plesso Aule Nuove<br />
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni ed esercitazioni in aula e in laboratorio.<br />
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />
METODI DI VALUTAZIONE Prova scritta e orale<br />
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />
PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre<br />
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ<br />
DIDATTICHE<br />
Lunedì ,mercoledì e vener<strong>di</strong> ore 10-12<br />
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI<br />
STUDENTI<br />
Lunedì ore 12-13, vener<strong>di</strong> ore 12-13<br />
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />
Conoscere le caratteristiche degli elementi e delle molecole ed i principi alla base del loro<br />
comportamento chimico-fisico.<br />
Conoscere e comprendere gli aspetti generali della struttura e delle proprietà dei composti organici<br />
e delle macromolecole <strong>di</strong> interesse biologico.<br />
Essere capaci <strong>di</strong> applicare le conoscenze acquisite ed avere la capacità <strong>di</strong> comprendere i<br />
meccanismi molecolari alla base dei processi metabolici e della vita.<br />
Acquisire la capacità <strong>di</strong> integrare le conoscenze acquisite per un approccio critico ed un<br />
atteggiamento orientato alla ricerca ,<strong>di</strong>mostrando <strong>di</strong> essere in grado <strong>di</strong> formulare giu<strong>di</strong>zi personali<br />
per risolvere problemi analitici e saper ricercare autonomamente l’informazione scientifica .<br />
Saper comunicare in modo chiaro le conoscenze acquisite e aver sviluppato le capacità <strong>di</strong><br />
appren<strong>di</strong>mento che consentano loro <strong>di</strong> continuare a stu<strong>di</strong>are in modo autonomo.<br />
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />
Conoscere le basi atomiche e molecolari della materia
Conoscere le basi atomiche e molecolari dei processi vitali<br />
Conoscere le caratteristiche degli elementi e delle molecole presenti nei sistemi biologici ed i<br />
principi alla base del loro comportamento ai fini della comprensione dei processi metabolici<br />
umani.<br />
MODULO CHIMICA E PROPEDEUTICA BIOCHIMICA<br />
ORE FRONTALI<br />
60 ore<br />
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />
PROGRAMMA<br />
1. CALCOLI E MISURE: Introduzione, Metodo Scientifico, Materia,<br />
Sistemi <strong>di</strong> misura, Principali unità <strong>di</strong> misura, Accuratezza, Precisione,<br />
Errori, Espressioni significative e Notazioni Scientifiche, Cifre<br />
significative nei Calcoli.<br />
2. ATOMI E MOLECOLE: Introduzione, Tavola Perio<strong>di</strong>ca, Configurazioni<br />
Elettroniche, Livelli e Sottolivelli energetici, Regola dell’ottetto, Orbitali,<br />
Riempimento elettronico, Proprietà perio<strong>di</strong>che.<br />
3. FORZE INTERMOLECOLARI:, Composti ionici, Composti Covalenti,<br />
Ioni Poliatomici, Nomenclature, Geometria della molecole, Polarità, Tipi<br />
<strong>di</strong> forze esistenti fra i composti ionici e polari, Legame ad idrogeno.<br />
4. REAZIONI CHIMICHE: Bilanciamento delle equazioni, Classificazione<br />
delle reazioni chimiche, Numero <strong>di</strong> ossidazione e Reazioni Redox, Altre<br />
classi <strong>di</strong> reazioni, Equazioni ioniche, Rapporti ponderali, Reagenti<br />
limitanti.<br />
5. STATI DELLA MATERIA: Energia Cinetica e Potenziale, Stato Solido,<br />
Stato Liquido, Stato Gassoso,Cambiamenti <strong>di</strong> stato.<br />
6. SOLUZIONI E COLLOIDI: Solubilità, Mo<strong>di</strong> <strong>di</strong> esprimere la<br />
concentrazione, Stechiometria delle soluzioni, Soluzioni Acquose,<br />
Proprietà Colligative, Osmosi, Tensione <strong>di</strong> Vapore, Colloi<strong>di</strong>, Dialisi.<br />
7. VELOCITA’ DI REAZIONE ED EQUILIBRIO CHIMICO:<br />
Termo<strong>di</strong>namica, Cinetica, Catalisi, Equilibrio chimico, Principio <strong>di</strong> Le<br />
Chatelier.<br />
8. ACIDI BASI E SALI: Teorie acido-base, Aci<strong>di</strong> e Basi e loro proprietà,<br />
Forza degli equilibri acido base, pH e pOH, Sali ed loro Idrolisi,Titolazioni<br />
(cenni), Tamponi e tamponi biologici.<br />
9. REAZIONI NUCLEARI: Introduzione, Principali tipi <strong>di</strong> Ra<strong>di</strong>azioni,<br />
Tempo <strong>di</strong> <strong>di</strong>mezzamento, Fissione e Fusione, principali usi degli isotopi<br />
ra<strong>di</strong>oattivi, Applicazioni Me<strong>di</strong>che, Sicurezza in campo ra<strong>di</strong>ativo<br />
10. ALCANI: Carbonio, Formule, Strutture ed Isomeri, Alcani e<br />
nomenclatura, Cicloalcani, Fonti e reazioni, Alogenuri alchilici<br />
11. IDROCARBURI INSATURI: Proprietà, Alcheni e Nomenclatura,<br />
Alchini e Nomenclatura, Isomeri Geometrici, Reazioni degli Alcheni,<br />
Idrocarburi Aromatici.<br />
12. COMPOSTI ORGANICI E MOLECOLE BIOLOGICHE: Alcoli,<br />
Fenoli ed Eteri, Aldei<strong>di</strong> e Chetoni, Aci<strong>di</strong> carbossilici e loro derivati, Esteri<br />
ed Anidri<strong>di</strong> <strong>di</strong> importanza biologica, Ammine ed Ammi<strong>di</strong>, Carboidrati,<br />
Lipi<strong>di</strong>, Proteine, Enzimi, Aci<strong>di</strong> Nucleici, Nutrizione ed Energia per la vita,<br />
Metabolismo dei Carboidrati, Metabolismo dei Lipi<strong>di</strong>, Metabolismo degli<br />
Amminoaci<strong>di</strong>, Flui<strong>di</strong> biologici.<br />
13. APPROFONDIMENTI<br />
Principali correlazioni metaboliche<br />
La <strong>di</strong>dattica teorico-pratica consisterà <strong>di</strong> alcune <strong>di</strong>mostrazioni in aula e<br />
approfon<strong>di</strong>rà da un punto <strong>di</strong> vista quantitativo alcuni argomenti trattati a
TESTI<br />
CONSIGLIATI<br />
lezione ( soluzioni , pH e pOH, soluzioni tampone ,osmosi, idrolisi)<br />
PROIEZIONI IN POWER POINT<br />
TESTI:Kotz e Purcell Chimica E<strong>di</strong>SES<br />
Whitten Chimica generale Piccin<br />
Brown Chimica Organica E<strong>di</strong>SES
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />
ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />
CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />
MAGISTRALE)<br />
<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong>- <strong>Ippocrate</strong><br />
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Fisica<br />
TIPO DI ATTIVITÀ Base<br />
CODICE INSEGNAMENTO 03245<br />
ARTICOLAZIONE IN MODULI NO<br />
NUMERO MODULI Uno<br />
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI FIS/07<br />
DOCENTE RESPONSABILE<br />
Maria Brai<br />
(MODULO 1)<br />
Professore Or<strong>di</strong>nario (Fisica Applicata)<br />
Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />
CFU 6<br />
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />
STUDIO PERSONALE<br />
90<br />
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />
60<br />
PROPEDEUTICITÀ Nessuna<br />
ANNO DI CORSO Primo<br />
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE<br />
LEZIONI<br />
Aula A – plesso Aule Nuove<br />
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni ed Esercitazioni in aula.<br />
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />
METODI DI VALUTAZIONE Prova Scritta con test a risposte multiple e<br />
successiva Prova Orale<br />
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />
PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre<br />
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Martedì,mercoledì, giovedì e venerdì ore 08:30-<br />
DIDATTICHE<br />
10:30<br />
ORARIO DI RICEVIMENTO A PICCOLI<br />
GRUPPI DEGLI STUDENTI<br />
Mercoledì, dalle ore 15:00 alle ore 17:00<br />
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />
Conoscere i principi generali della fisica. Conoscere le leggi fondamentali dell’elettromagnetismo,<br />
della termo<strong>di</strong>namica e della fluido<strong>di</strong>namica. Saper fare un bilancio energetico. Sapere scegliere la<br />
tecnica strumentale più adatta per la misura <strong>di</strong> un parametro fisiologico. Saper valutare<br />
l’accuratezza della misura <strong>di</strong> un parametro fisiologico. saper valutare i principi fisici che stanno<br />
alla base <strong>di</strong> certi meccanismi fisiologici.<br />
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />
Conoscere i principi generali della fisica. Conoscere le leggi fondamentali dell’elettromagnetismo, della<br />
termo<strong>di</strong>namica e della fluido<strong>di</strong>namica. Saper fare un bilancio energetico. Sapere scegliere la tecnica strumentale più<br />
adatta per la misura <strong>di</strong> un parametro fisiologico. Saper valutare l’accuratezza della misura <strong>di</strong> un parametro fisiologico.<br />
saper valutare i principi fisici che stanno alla base <strong>di</strong> certi meccanismi fisiologici.<br />
MODULO FISICA
ORE FRONTALI<br />
Ore 60<br />
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />
PROGRAMMA<br />
INTRODUZIONE AL CORSO<br />
Grandezze fisiche primitive e derivavate, Sistemi <strong>di</strong> Unità <strong>di</strong> Misura,<br />
Equazioni <strong>di</strong>mensionali. Grandezze fisiche vettoriali e scalari. Vettori.<br />
Somma e Differenza <strong>di</strong> vettori, Prodotto scalare e vettoriale. Cifre<br />
significative. Cenni <strong>di</strong> teoria degli errori<br />
CINEMATICA<br />
Grandezze cinematiche: spazio, velocità ed accelerazione. Moto rettilineo<br />
uniforme ed uniformemente accelerato. Leggi orarie e <strong>di</strong>agrammi orari.<br />
Cenni sul moto circolare uniforme.<br />
DINAMICA<br />
I Principio della Dinamica. Definizione <strong>di</strong> massa, II Principio della<br />
Dinamica. Tipi <strong>di</strong> forze: forza peso, forza elastica, forza <strong>di</strong> attrito statico e<br />
<strong>di</strong>namico. Moto <strong>di</strong> un grave. Moto dell’oscillatore armonico. III Principio<br />
della Dinamica. Quantità <strong>di</strong> Moto, Conservazione della Quantità <strong>di</strong> moto.<br />
Lavoro <strong>di</strong> una forza, Teorema dell’energia cinetica, potenza. Forze<br />
conservative, Teorema <strong>di</strong> conservazione dell’energia. Urti in una<br />
<strong>di</strong>mensione. Cenni sugli urti in due <strong>di</strong>mensioni.<br />
FLUIDI<br />
Grandezze fisiche della Fluido<strong>di</strong>namica: pressione e densità. Flui<strong>di</strong> Ideali:<br />
Legge <strong>di</strong> Stevino, Principio <strong>di</strong> Archimede, Principio dei Vasi<br />
Comunicanti. Dinamica dei Flui<strong>di</strong> Ideali: Legge <strong>di</strong> Leonardo. Teorema <strong>di</strong><br />
Bernoulli. Flui<strong>di</strong> Reali: Viscosità, Legge <strong>di</strong> Poiseuville, Resistenza<br />
idro<strong>di</strong>namica. Dinamica dei Flui<strong>di</strong> Reali: cenni sul moto laminare e<br />
turbolento. Trasporto in regime viscoso: Legge <strong>di</strong> Stokes, Velocità <strong>di</strong><br />
Eritrose<strong>di</strong>mentazione. Forze <strong>di</strong> Coesione e Tensione Superficiale.<br />
Fenomeni <strong>di</strong> Capillarità. Membrane Elastiche e Legge <strong>di</strong> Laplace,<br />
Elasticità dei vasi sanguigni: Curve tensione raggio, Semplici applicazioni<br />
al sistema car<strong>di</strong>ocircolatorio.<br />
TERMODINAMICA<br />
Grandezze fisiche della Termo<strong>di</strong>namica: Temperatura e Calore. Cenni sui<br />
Calori specifici. Equivalente Meccanico della caloria. Energia Interna e I<br />
Principio della Termo<strong>di</strong>namica. Dilatazione termica dei soli<strong>di</strong> e liqui<strong>di</strong>.<br />
Calorimetria. Trasformazioni cicliche e macchine termiche. Applicazioni<br />
ai gas perfetti. II Principio della Termo<strong>di</strong>namica: Enunciato <strong>di</strong> Kelvin.<br />
Ren<strong>di</strong>mento delle macchine termiche. II Principio della Termo<strong>di</strong>namica:<br />
Enunciato <strong>di</strong> Clausius. Entropia: definizione e significato fisico.<br />
Variazione <strong>di</strong> Entropia nelle trasformazioni termo<strong>di</strong>namiche <strong>di</strong> un gas<br />
perfetto e nei cambiamenti <strong>di</strong> fase. Entropia <strong>di</strong> un sistema isolato.<br />
Potenziali termo<strong>di</strong>namici. Equilibri <strong>di</strong> membrana. Potenziale d’azione.<br />
FENOMENI ONDULATORI<br />
Onde e loro caratteristiche: ampiezza, velocità, lunghezza d’onda e<br />
periodo. Onde meccaniche. Il suono e la sua propagazione.<br />
ELETTRICITÀ e MAGNETISMO<br />
Grandezze fisiche dell’ Elettrostatica: carica elettrica. Legge <strong>di</strong> Coulomb.<br />
Campo elettrico. Lavoro del campo elettrico. Potenziale elettrico.<br />
Teorema <strong>di</strong> Gauss. Teorema della Circuitazione. L' Intensità <strong>di</strong> Corrente.<br />
La legge <strong>di</strong> Ohm. Resistenze in serie ed in parallelo. Condensatori. Carica<br />
e Scarica <strong>di</strong> un condensatore. Condensatori in serie ed in parallelo. Campo<br />
Magnetico, Legge <strong>di</strong> Biot-Savart. Forza <strong>di</strong> Lorentz. Cenni sul Teorema
del flusso magnetico e sul Teorema della circuitazione magnetica. Cenni<br />
sui fenomeni <strong>di</strong> Induzione.<br />
ELETTROMAGNETISMO<br />
Campo elettromagnetico. Equazioni <strong>di</strong> Maxwell. Onde elettromagnetiche.<br />
Spettro elettromagnetico. Sorgenti e ricevitori <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>azione<br />
elettromagnetica. Cenni <strong>di</strong> Ottica.<br />
Ore 30 ESERCITAZIONI<br />
Uso del calcolo per la risoluzione <strong>di</strong> semplici problemi <strong>di</strong> Fisica Applicata<br />
allo stu<strong>di</strong>o della <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong>.<br />
Le attività teorico-pratiche si svolgeranno alternativamente alle ore <strong>di</strong><br />
attività <strong>di</strong>dattiche formali anche nelle ore pomeri<strong>di</strong>ane, per un totale <strong>di</strong> circa<br />
30 ore.<br />
TESTI<br />
CONSIGLIATI<br />
J.W. Kane, M.M. Sternheim<br />
Fisica Biome<strong>di</strong>ca, Terza Ristampa<br />
EMSI, Roma<br />
F. Borsa, D. Scannicchio<br />
Fisica con applicazioni in biologia e me<strong>di</strong>cina<br />
E<strong>di</strong>zioni Unicopli, Milano<br />
R.A. Serway<br />
Principi <strong>di</strong> Fisica<br />
E<strong>di</strong>SES, Napoli<br />
E. Ragozzino M. Giordano, L. Milano<br />
Fondamenti <strong>di</strong> Fisica<br />
E<strong>di</strong>SES, Napoli<br />
D.C. Giancoli<br />
Fisica<br />
Casa E<strong>di</strong>trice Ambrosiana, Milano<br />
D. Halliday, R. Resnick, J. Walker<br />
Fondamenti <strong>di</strong> Fisica<br />
Casa E<strong>di</strong>trice Ambrosiana, Milano<br />
R. C. Davidson<br />
Meto<strong>di</strong> matematici per un corso introduttivo <strong>di</strong> fisica<br />
E<strong>di</strong>SES, Napoli<br />
M. Brai, A. Bartolotta, S. Basile, G. Bruno<br />
Interazione Ra<strong>di</strong>azione Materia e Cenni <strong>di</strong> Ra<strong>di</strong>oprotezione
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />
ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />
CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />
MAGISTRALE)<br />
<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong><br />
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Lingua Inglese<br />
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />
CODICE INSEGNAMENTO 86626<br />
ARTICOLAZIONE IN MODULI NO<br />
NUMERO MODULI 1<br />
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI L-LIN\12<br />
DOCENTE RESPONSABILE<br />
Da ban<strong>di</strong>re<br />
CFU 6<br />
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />
STUDIO PERSONALE<br />
90<br />
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />
60<br />
PROPEDEUTICITÀ Nessuna<br />
ANNO DI CORSO Primo<br />
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE<br />
LEZIONI<br />
Aula A – plesso Aule Nuove<br />
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni ed esercitazioni in aula e in laboratorio.<br />
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />
METODI DI VALUTAZIONE Prova scritta<br />
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />
PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre<br />
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ<br />
DIDATTICHE<br />
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI<br />
STUDENTI<br />
Come da Calendario Ufficiale<br />
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />
Sviluppare le competenze linguistiche necessarie per essere in grado <strong>di</strong> leggere, comprendere e<br />
scrivere un breve testo <strong>di</strong> ambito me<strong>di</strong>co-specialistico in lingua Inglese con particolare attenzione<br />
all’ambito terminologico me<strong>di</strong>co specialistico.. Essere in grado <strong>di</strong> impostare una conversazione<br />
semplice con il paziente al fine <strong>di</strong> raccoglierne i dati anamnestici e la storia clinica.<br />
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />
Sviluppare le competenze linguistiche necessarie per essere in grado <strong>di</strong> leggere, comprendere e<br />
scrivere un breve testo <strong>di</strong> ambito me<strong>di</strong>co-specialistico in lingua Inglese con particolare attenzione<br />
all’ambito terminologico me<strong>di</strong>co specialistico.. Essere in grado <strong>di</strong> impostare una conversazione<br />
semplice con il paziente al fine <strong>di</strong> raccoglierne i dati anamnestici e la storia clinica.<br />
MODULO Lingua Inglese
ORE FRONTALI<br />
60 ore<br />
TESTI<br />
CONSIGLIATI<br />
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />
PROGRAMMA<br />
• English Grammar: L’aggettivo; I pronomi personali soggetto; I<br />
pronomi personali complemento; Gli aggettivi possessivi; Il plurale<br />
dei sostantivi regolari, irregolari e <strong>di</strong> derivazione greca e latina; Il<br />
genitivo sassone;I numeri car<strong>di</strong>nali; I numeri or<strong>di</strong>nali; La data;<br />
L’orario; L’articolo determinativo ed indeterminativo;Gli aggettivi e<br />
pronomi interrogativi ed esclamativi;Le preposizioni <strong>di</strong> tempo e <strong>di</strong><br />
stato in luogo;Gli avverbi <strong>di</strong> frequenza e la loro posizione nei tempi<br />
semplici e nelle frasi all’imperativo; Never\ever ;Alcune preposizioni<br />
seguite dal gerun<strong>di</strong>o; Lo stile nominale: la nominalizzazione in<br />
Me<strong>di</strong>cal English ;Usi particolari delle forme in –ing per la costruzione<br />
del <strong>di</strong>scorso; Il simple present del verbo To be e To have; Usi<br />
particolari dei verbi ausiliari To be e To have; Il simple present dei<br />
verbi non ausiliari; L’imperativo; Il gerun<strong>di</strong>o; Il presente progressivoIl<br />
simple past (costruzione ed impiego in lingua Inglese)<br />
Il present perfect (costruzione ed uso – <strong>di</strong>fferenze nell’uso tra simple<br />
past e present perfect): Il con<strong>di</strong>zionale presente; Il periodo ipotetico<br />
<strong>di</strong> tipo 0<br />
Il perfect con<strong>di</strong>tional; Il past perfect; Il periodo ipotetico <strong>di</strong> tipo I, II,<br />
III;Modal verbs: can – could; must, may, might, should ; Phrasal<br />
verbs; la forma passiva<br />
• Me<strong>di</strong>cal English<br />
Introduzione al linguaggio specialistico;Evoluzione del lessico me<strong>di</strong>co<br />
relativo alle parti del corpo; Sindromi\malattie: come vengono<br />
denominate e <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> traduzione; Asking about personal details<br />
and filling into an Admission card; Illness/ Disease/ Disorder/<br />
Disability: <strong>di</strong>fferenze nell’uso; Human body and human organs: Uso<br />
dell’articolo determinativo davanti alle parti del corpo e malattie;<br />
I prefissi Fore-, Hind- in ambito me<strong>di</strong>co; Blood e derivati relativi<br />
nell’ambito me<strong>di</strong>co;Asking about pain: location, duration and type of<br />
pain; Drugs (Some Pharmacological Forms); La denominazione delle<br />
sindromi;Me<strong>di</strong>cal acronyms: aspetti linguistici e <strong>di</strong>fferenze tra la<br />
lingua Italiana e la lingua Inglese<br />
La costruzione del CV in lingua Inglese<br />
La comunicazione Me<strong>di</strong>co – paziente in lingua Inglese:<br />
On examination: Instructions<br />
General health questions concerning:<br />
- Me<strong>di</strong>cal history<br />
- Family History<br />
- Car<strong>di</strong>ology<br />
- Pae<strong>di</strong>atrics<br />
PROIEZIONI IN POWER POINT<br />
TESTI:<br />
Murphy- Pallini, Grammar in use, Cambridge<br />
Canciamilla-Canziani, English for specific purposes, Carbone e<strong>di</strong>tore
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />
ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />
CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />
MAGISTRALE)<br />
<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong>-<strong>Ippocrate</strong><br />
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Metodologie me<strong>di</strong>co scientifiche<br />
TIPO DI ATTIVITÀ Base<br />
CODICE INSEGNAMENTO 15228<br />
ARTICOLAZIONE IN MODULI SI<br />
NUMERO MODULI 2<br />
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/01; ING-INF/05<br />
DOCENTE RESPONSABILE<br />
Salvatore Vitabile<br />
(MODULO 1)<br />
Ricercatore<br />
Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />
DOCENTE COINVOLTO<br />
Domenica Matranga<br />
(MODULO 2)<br />
Ricercatore<br />
Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />
CFU 6<br />
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />
STUDIO PERSONALE<br />
90<br />
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />
60<br />
PROPEDEUTICITÀ Nessuna<br />
ANNO DI CORSO I<br />
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE<br />
LEZIONI<br />
Complesso Didattico Aule Nuove<br />
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali, Esercitazioni in aula<br />
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />
METODI DI VALUTAZIONE Prova Scritta e Test a risposte multiple<br />
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />
PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre<br />
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ come da calendario redatto dal Presidente del<br />
DIDATTICHE<br />
cdL<br />
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Giove<strong>di</strong> 12-13.30 Modulo <strong>di</strong> Statistica<br />
STUDENTI<br />
Mercole<strong>di</strong> 9-10 Modulo <strong>di</strong> Informatica<br />
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />
Conoscere e comprendere le basi del metodo statistico e le tecnologie per la gestione<br />
dell’informazione in ambito me<strong>di</strong>co-sanitario.<br />
Essere in grado <strong>di</strong> utilizzare meto<strong>di</strong> statistici e strumenti informatici per l’analisi e la gestione dei<br />
dati clinici, sanitari e sociali<br />
Saper utilizzare la tecnologia associata all'informazione e alle comunicazioni come giusto supporto<br />
alle pratiche <strong>di</strong>agnostiche, terapeutiche e preventive e per la sorveglianza ed il monitoraggio del<br />
livello sanitario.<br />
Saper gestire e analizzare un buon archivio della propria pratica me<strong>di</strong>ca, per una sua successiva<br />
analisi e miglioramento.<br />
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />
Il corso si propone <strong>di</strong> introdurre la metodologia statistica in<strong>di</strong>rizzando la conoscenza al genere <strong>di</strong> problemi che si
incontrano più frequentemente nella letteratura biome<strong>di</strong>ca. In particolare, dopo avere presentato i concetti <strong>di</strong> base della<br />
statistica descrittiva, sono introdotti la teoria della probabilità, il campionamento statistico e gli aspetti relativi alla<br />
inferenza statistica con applicazioni all’ambito me<strong>di</strong>co-sanitario.<br />
MODULO<br />
ORE FRONTALI<br />
20<br />
MODULO DI STATISTICA MEDICA<br />
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA<br />
• Concetti elementari: Caratteri statistici qualitativi e quantitativi. Caratteri <strong>di</strong>screti e<br />
continui. Classificazione dei caratteri secondo la scala <strong>di</strong> misura: scala nominale,<br />
or<strong>di</strong>nale, intervallare, a rapporti<br />
• Presentazione dei dati: Distribuzioni statistiche e rappresentazioni grafiche<br />
• Misure <strong>di</strong> tendenza centrale e <strong>di</strong> variabilità<br />
• Disegno <strong>di</strong> uno stu<strong>di</strong>o<br />
• Elementi <strong>di</strong> calcolo delle Probabilità. Curva <strong>di</strong> Gauss e <strong>di</strong>stribuzione Binomiale<br />
• Distribuzioni <strong>di</strong> campionamento<br />
• La stima statistica<br />
• Verifica delle ipotesi<br />
• La relazione tra variabili qualitative<br />
10 ESERCITAZIONI<br />
• Esercitazioni su dati <strong>di</strong> fonte amministrativa e <strong>di</strong> fonte Istat<br />
TESTI<br />
CONSIGLIATI<br />
• Esercitazioni relativi all’uso <strong>di</strong> stimatori e test statistici su dati clinici<br />
Libri <strong>di</strong> testo<br />
Daniel W.W., Biostatistica, E<strong>di</strong>zione E<strong>di</strong>SES<br />
M. Pagano, K. Gauvreau, Biostatistica, Ed. Idelson-Gnocchi, Napoli<br />
P.B. Lantieri, G. Ravera, D. Risso. Statistica Me<strong>di</strong>ca per le professioni sanitarie. Seconda<br />
e<strong>di</strong>zione. McGraw-Hill<br />
Altri testi <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento<br />
D. Piccolo, Statistica per le decisioni, IL MULINO<br />
Colton, Statistica Me<strong>di</strong>ca, PICCIN<br />
S.A. Glantz, Statistica per <strong>di</strong>scipline biome<strong>di</strong>che, McGraw Hill<br />
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />
La conoscenza dei principi fondamentali del funzionamento dei sistemi informatici e la relativa capacità d'uso<br />
costituiscono l'obiettivo principale del modulo. Il modulo propone quin<strong>di</strong> un percorso introduttivo sui sistemi<br />
informatici, prendendo come para<strong>di</strong>gma il Personal Computer, per poi approfon<strong>di</strong>re l'uso dei principali strumenti per la<br />
produttività in<strong>di</strong>viduale nell'ambito sanitario: il foglio elettronico e le basi <strong>di</strong> dati.<br />
MODULO<br />
ORE FRONTALI<br />
20<br />
MODULO DI INFORMATICA<br />
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA<br />
• Informatica e algoritmi.<br />
• Rappresentazione dell'informazione.<br />
• Algoritmi e Programmi.<br />
• Le infrastrutture hardware: architettura dei calcolatori.<br />
• Le infrastrutture software: sistema operativo, software applicativo.<br />
• Le infrastrutture <strong>di</strong> rete: reti <strong>di</strong> calcolatori, Internet e World Wide Web.<br />
• Introduzione ai fogli elettronici <strong>di</strong> calcolo e alle basi <strong>di</strong> dati
10 ESERCITAZIONI<br />
TESTI<br />
CONSIGLIATI<br />
• Le Applicazioni. Il Foglio elettronico: definizione <strong>di</strong> una <strong>di</strong>eta.<br />
• Le Applicazioni. Le basi <strong>di</strong> dati: definizione e gestione <strong>di</strong> una cartella clinica.<br />
• Uso dei motori <strong>di</strong> ricerca google e pubmed<br />
Libri <strong>di</strong> testo:<br />
SC: D. Sciuto, G. Buonanno, L. Mari; Introduzione ai sistemi informatici 4/ed, McGraw-Hill.<br />
EX: A. Brogi, A. Martinelli, V. Gervasi, P. Manghi, A. Fabrizio, G. Pacini; Il foglio<br />
elettronico per <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e Farmacia, Collana IT4PS, McGraw-Hill.<br />
DB: P. Manghi, A. Brogi, V. Gervasi, A. Martinelli, G. Fiorentino, A. P: Pala; Le basi <strong>di</strong> Dati<br />
per <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e Farmacia, Collana IT4PS, McGraw-Hill.<br />
Libri <strong>di</strong> consultazione:<br />
GL: J.G. Glenn; Informatica – Una panoramica generale, Pearson - Education Italia.<br />
Dispense integrative e luci<strong>di</strong> proposti dal docente
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />
ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />
CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />
MAGISTRALE)<br />
<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong><br />
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Biologia e Genetica<br />
TIPO DI ATTIVITÀ Base<br />
CODICE INSEGNAMENTO 01617<br />
ARTICOLAZIONE IN MODULI SI<br />
NUMERO MODULI 2<br />
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI BIO13<br />
DOCENTE RESPONSABILE<br />
Riccardo Alessandro<br />
MODULO DI BIOLOGIA<br />
Professore Straor<strong>di</strong>nario<br />
Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />
DOCENTE COINVOLTO<br />
Giuseppe Dolcemascolo<br />
MODULO DI GENETICA<br />
Ricercatore<br />
Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />
DOCENTE COINVOLTO<br />
Simona Fontana<br />
ATTIVITA’ DI TIROCINIO<br />
Ricercatore<br />
Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />
CFU 9 + 1<br />
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />
STUDIO PERSONALE<br />
15 x CFU (135 totali) + 10 X CFU <strong>di</strong> tirocinio<br />
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />
105<br />
PROPEDEUTICITÀ Nessuna<br />
ANNO DI CORSO I<br />
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Aula A - Complesso <strong>di</strong>dattico <strong>di</strong> Via<br />
LEZIONI<br />
Parlavecchio<br />
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni ex catedra, attività guidate, seminari<br />
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />
METODI DI VALUTAZIONE N° 2 prove in itinere seguite da prova<br />
certificativa; in alternativa Prova scritta e Prova<br />
orale;<br />
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />
PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre<br />
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ<br />
DIDATTICHE<br />
Da Lunedì a Venerdì dalle 8.15 alle 10<br />
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Prof. R. Alessandro: Lunedì dalle 15 alle 17,<br />
STUDENTI<br />
Dipt. Biopat. e Met. Biomed.,Via Divisi 83;<br />
Prof. Giuseppe Dolcemascolo: Mercoledì dalle<br />
16.30 alle 18.30, Dipt. Biopat. e Met.<br />
Biomed.,Via Divisi 83<br />
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />
Conoscenza e capacità <strong>di</strong> comprensione<br />
- Acquisizione del linguaggio specifico delle <strong>di</strong>scipline della Biologia e della Genetica;<br />
- conoscere e comprendere i processi biologici fondamentali degli organismi viventi e le modalità<br />
con cui i caratteri ere<strong>di</strong>tari vengono trasmessi alle generazioni;<br />
- conoscere e comprendere le basi genetiche <strong>di</strong> alcune patologie umane <strong>di</strong> rilievo o <strong>di</strong> quelle più
comuni o <strong>di</strong> elevata incidenza nel territorio.<br />
Capacità <strong>di</strong> applicare conoscenza e comprensione<br />
Capacità <strong>di</strong> <strong>di</strong>stinguere, organizzare ed applicare, in autonomia:<br />
- le conoscenze dei processi biologici <strong>di</strong> base delle cellule e degli organismi;<br />
- le leggi che regolano la trasmissione dei caratteri ere<strong>di</strong>tari nelle specie viventi;<br />
- le principali metodologie della biologia cellulare e della genetica molecolare.<br />
Autonomia <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio<br />
Essere in grado <strong>di</strong> valutare ed integrare, in maniera autonoma:<br />
- le conoscenze acquisite in biologia e genetica nello stu<strong>di</strong>o degli organismi ed in particolare<br />
dell’uomo;<br />
- -le implicazioni che hanno sulle patologie umane le alterazioni dei processi biologici alla<br />
base della vita delle cellule.<br />
Abilità comunicative<br />
Capacità <strong>di</strong> comunicare ed illustrare, in maniera semplice, anche ad un pubblico non esperto, i<br />
processi della biologia e della genetica.<br />
Capacità <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento<br />
Capacità <strong>di</strong> utilizzare correttamente la bibliografia scientifica specifica del settore per un continuo<br />
aggiornamento delle conoscenze in campo biome<strong>di</strong>co.<br />
Capacità <strong>di</strong> apprendere e seguire opportunamente, utilizzando le conoscenze acquisite nel corso, i<br />
successivi corsi <strong>di</strong> insegnamento del curriculum per la laurea in <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong>.<br />
ANNOTAZIONI SPECIFICHE<br />
Considerata la peculiarità dei “corsi integrati” e la sostanziale, profonda interconnessione dei<br />
contenuti culturali dei due moduli in cui si articola il Corso Integrato <strong>di</strong> Biologia e Genetica, tanto<br />
che molti contenuti potrebbero essere attribuiti in<strong>di</strong>fferentemente all’uno o all’altro dei moduli,<br />
risulta <strong>di</strong>datticamente efficiente ed ottimale, per il raggiungimento degli obiettivi e per un migliore<br />
profitto degli studenti, che i docenti integrino effettivamente le loro attività <strong>di</strong> insegnamento. A tale<br />
scopo i docenti, a prescindere dalla titolarità dei moduli, fermo restando il carico orario loro<br />
assegnato, si potranno anche alternare durante l’iter formativo, in funzione della sequenza dei<br />
contenuti e delle specifiche competenze dei medesimi docenti.<br />
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />
Comprendere l’organizzazione biologica che sta alla base degli organismi viventi;<br />
Conoscere i processi biologici fondamentali degli organismi viventi;<br />
Conoscere i processi che regolano la espressione dei geni.<br />
MODULO<br />
ORE FRONTALI<br />
60<br />
BIOLOGIA<br />
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI –<br />
OBIETTIVI SPECIFICI<br />
Identificare le strutture biologiche fondamentali, l'organizzazione ed il<br />
funzionamento <strong>di</strong> una cellula eucariotica;<br />
Distinguere virus, cellule procariotiche ed eucariotiche;<br />
Analizzare e comparare le manifestazioni <strong>di</strong> continuità dell'informazione genetica<br />
nei virus, negli organismi aploi<strong>di</strong> ed in quelli <strong>di</strong>ploi<strong>di</strong>.<br />
Interpretare i meccanismi della espressione genica nei virus, nei procarioti e negli<br />
eucarioti;<br />
Interpretare i meccanismi delle interazioni cellulari, della regolazione genica, del<br />
<strong>di</strong>fferenziamento cellulare e della “pianificazione” dello sviluppo.<br />
Interpretare ed Utilizzare la metodologia scientifica e riconoscere varie
TESTI<br />
CONSIGLIATI<br />
tecnologie biome<strong>di</strong>che<br />
PROGRAMMA<br />
Metodo sperimentale e osservazionale.<br />
Teoria cellulare; Principi <strong>di</strong> classificazione degli organismi viventi; Cenni<br />
sull’Evoluzione; Cellula procariotica e cellula eucariotica, Principali macromolecole<br />
biologiche; Acqua, interazioni con le macromolecole biologiche.<br />
Citomembrane, organizzazione ed esempi funzionali.<br />
Il materiale genetico, identificazione sperimentale e valore genetico degli aci<strong>di</strong><br />
nucleici. Composizione e struttura degli aci<strong>di</strong> nucleici; Replicazione del DNA.<br />
Genoma dei virus, dei procarioti ed eucarioti. Cenni sulla Riproduzione degli<br />
organismi viventi.<br />
Ciclo cellulare, Mitosi. Meiosi Gametogenesi. Riproduzione sessuale.<br />
Organizzazione del DNA nei cromosomi eucariotici, gerarchie strutturali del<br />
materiale cromatinico: Struttura geni.<br />
RNA messaggero, ribosomiale e <strong>di</strong> trasferimento: strutture e funzioni.<br />
Co<strong>di</strong>ce genetico e sue proprietà.<br />
“Trascrizione” nei procarioti e negli eucarioti; Organizzatore nucleolare e biogenesi<br />
dei ribosomi; Splicing <strong>di</strong>fferenziale dell'RNA.<br />
“Traduzione” nei procarioti e negli eucarioti.<br />
Regolazione dell'attività genica nei procarioti;<br />
Regolazione dell'attività genica negli eucarioti; Principali meccanismi della<br />
regolazione della trascrizione nell’organismo <strong>di</strong>fferenziato ed in via <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>fferenziamento;<br />
Sviluppo embrionale e Differenziamento cellulare, Totipotenza nucleare e<br />
Clonazione organismica; “Piani” <strong>di</strong> sviluppo e geni omeotici. Significato e<br />
meccanismi generali dell’apoptosi.<br />
Genoma eucariotico, I Cromosomi; DNA nucleare e mitocondriale; Geni e quantità<br />
<strong>di</strong> DNA, Sequenze ripetute; Famiglie geniche;<br />
"BIOLOGIA E GENETICA" G. De Leo, E. Ginelli, S. Fasano, Ed. E<strong>di</strong>SES, 2008<br />
"BIOLOGIA MOLECOLARE della CELLULA" B. Alberts et al., Ed. Zanichelli,<br />
2009<br />
"BIOLOGIA CELLULARE e MOLECOLARE " G. Karp, Ed. E<strong>di</strong>SES, 2008<br />
LE SCIENZE (Ed. ital. Scientific American), NATURE, SCIENCE,<br />
BIOLOGICAL REVIEWS, Articoli vari<br />
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />
Conoscere i processi e le modalità <strong>di</strong> trasmissione dei caratteri ere<strong>di</strong>tari<br />
MODULO<br />
GENETICA
ORE FRONTALI<br />
30<br />
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI<br />
OBIETTIVI SPECIFICI<br />
Analizzare e comparare le manifestazioni <strong>di</strong> continuità e variabilità<br />
dell'informazione genetica nei virus, negli organismi aploi<strong>di</strong> ed in quelli <strong>di</strong>ploi<strong>di</strong>.<br />
Identificare le modalità <strong>di</strong> trasmissione dei caratteri e valutare la probabilità della<br />
loro comparsa nella progenie;<br />
Confrontare le modalità <strong>di</strong> trasmissione dei caratteri.<br />
Stabilire la probabilità <strong>di</strong> fenotipizzazione <strong>di</strong> caratteri ere<strong>di</strong>tari.<br />
Comprendere i meccanismi della ere<strong>di</strong>tarietà anche nella specie umana;<br />
In<strong>di</strong>viduare nell’uomo l’ere<strong>di</strong>tarietà <strong>di</strong> caratteri normali e mutati e <strong>di</strong>stinguerne<br />
l’espressione durante lo sviluppo e la vita dell’in<strong>di</strong>viduo, nel rapporto tra genotipo ed<br />
ambiente.<br />
Selezionare gli approcci molecolari per lo stu<strong>di</strong>o delle patologie ere<strong>di</strong>tarie ed<br />
Utilizzare i meto<strong>di</strong> dell’analisi genetica nella pratica me<strong>di</strong>ca<br />
Interpretare i risultati <strong>di</strong> analisi citogenetiche e <strong>di</strong> indagini molecolari del genoma<br />
umano ai fini della consulenza genetica e delle applicazioni in me<strong>di</strong>cina<br />
.<br />
PROGRAMMA<br />
Genetica dei Virus e dei Procarioti, Virus a DNA ed a RNA; Virus litici e virus<br />
temperati; Virus oncògeni ad RNA. L'organizzazione del genoma dei procarioti;<br />
Plasmi<strong>di</strong> ed Episomi.<br />
Variabilità e Mutazione, Meccanismi molecolari e rilevanza biologica. Crossingover<br />
e meiosi come "miscelatore" genetico. Mutazioni somatiche e germinali;<br />
Mutazioni e polimorfismi del DNA; Alcuni meccanismi <strong>di</strong> insorgenza delle<br />
Mutazioni e riparazione del DNA: correlazioni con patologie umane, con<br />
l’invecchiamento cellulare e con il cancro; Mutazioni cromosomiche, genomiche e<br />
loro origine.<br />
Meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> analisi del gene, Endonucleasi <strong>di</strong> restrizione, Vettori <strong>di</strong> geni ; Sintesi e<br />
Clonazione del cDNA; Utilizzazione <strong>di</strong> banche genomiche <strong>di</strong> cDNA; Reazione<br />
Polimerasica a Catena; Analisi dei polimorfismi del DNA. Uso dei polimorfismi del<br />
DNA nella <strong>di</strong>agnosi prenatale e in me<strong>di</strong>cina legale; Utilizzo <strong>di</strong> banche dati e altre<br />
risorse bioinformatiche.<br />
Genetica formale e Genetica umana, Genotipo e fenotipo. Diploi<strong>di</strong>a e sessualità.<br />
Mendel ed i suoi esperimenti. Ere<strong>di</strong>tà interme<strong>di</strong>a, Valutazione del concetto<br />
mendeliano <strong>di</strong> "dominanza" e "recessività"; Il linkage, i caratteri associati;. Modelli<br />
<strong>di</strong> trasmissione <strong>di</strong> caratteri ere<strong>di</strong>tari nella specie umana; Comparazione tra caratteri<br />
mono- e poligenici; Fenotipi codominanti; Deficienze enzimatiche ere<strong>di</strong>tarie ed<br />
Eterogeneità genetica a più loci; Eterogeneità allelica; Ere<strong>di</strong>tà citoplasmatica;<br />
Distinzione tra patologie genetiche ed ere<strong>di</strong>tarie. Ere<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> caratteri quantitativi e<br />
polifattoriali; Allelia multipla; Epistasi. La determinazione del sesso nelle specie<br />
animali e nell’uomo; Ere<strong>di</strong>tà associata al sesso: <strong>di</strong>aginica in Drosophila e nella<br />
specie umana; dosaggio genico e Lyonizzazione; Ere<strong>di</strong>tà olandrica specie umana.<br />
Variabilità dell'espressione genica; Espressività e Penetranza, incidenza dei fattori<br />
ambientali; Genetica <strong>di</strong> popolazioni. Cariotipo umano: Bandeggiatura dei<br />
cromosomi; Tecniche <strong>di</strong> ibridazione in situ (FISH); Terminologia internazionale per<br />
la rappresentazione del cariotipo. Rappresentazione grafica formale dei genotipi.<br />
Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> alberi genealogici. Consultorio genetico e <strong>di</strong>agnosi prenatale: la probabilità<br />
in genetica umana e nell'analisi degli alberi genealogici per la prognosi genetica.<br />
Applicazioni della Genetica in <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong>: tecnologie molecolari per la <strong>di</strong>agnosi; uso<br />
dei polimorfismi associati alle mutazioni per la <strong>di</strong>agnosi molecolare <strong>di</strong> patologie<br />
genetiche; esempi forensi.
TESTI<br />
CONSIGLIATI<br />
ORE TIROCINIO<br />
15<br />
"BIOLOGIA E GENETICA" G. De Leo, E. Ginelli, S. Fasano, Ed. E<strong>di</strong>SES, 2008<br />
"EREDITA’:PRINCIPI E PROBLEMATICHE DELLA GENETICA<br />
UMANA" M.R.. Cummings, Ed. E<strong>di</strong>SES, 2004<br />
LE SCIENZE (Ed. ital. Scientific American), NATURE, SCIENCE,<br />
BIOLOGICAL REVIEWS, Articoli vari<br />
Attività <strong>di</strong> tirocinio<br />
Applicazioni <strong>di</strong> Biologia e Genetica in <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong>: PCR e Real Time PCR;<br />
Elettroforesi su gel <strong>di</strong> agarosio e su gel <strong>di</strong> poliacrilammide per la rivelazione <strong>di</strong><br />
DNA e Proteine; analisi molecolari per la <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> malattie genetiche;<br />
Analisi <strong>di</strong> alberi genealogici. Interpretazioni <strong>di</strong> cariotipi normali e patologici.
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />
ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />
CORSO DI LAUREA MAGISTRALE MEDICINA E CHIRURGIA<br />
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Istologia ed Embriologia<br />
TIPO DI ATTIVITÀ Base<br />
CODICE INSEGNAMENTO 04111<br />
ARTICOLAZIONE IN MODULI NO<br />
NUMERO MODULI 1<br />
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI Bio17<br />
DOCENTE RESPONSABILE<br />
Prof. Maria Buscemi<br />
Professore Or<strong>di</strong>nario<br />
Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />
CFU 6 CFU/F +1CFU/T<br />
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />
STUDIO PERSONALE<br />
100<br />
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />
75<br />
PROPEDEUTICITÀ Nessuna<br />
ANNO DI CORSO 1°<br />
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE<br />
LEZIONI<br />
Da stabilire<br />
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività <strong>di</strong>dattica frontale; esercitazioni;<br />
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligaroria<br />
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale<br />
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />
PERIODO DELLE LEZIONI 2° SEMESTRE<br />
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ<br />
DIDATTICHE<br />
Come da calendario ufficiale<br />
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI<br />
STUDENTI<br />
lune<strong>di</strong> ore 11-13<br />
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />
Conoscenza e capacità <strong>di</strong> comprensione<br />
Acquisizione della terminologia istologica ed embriologica quale base della definizione e<br />
interpretazione critica delle conoscenze morfologiche.<br />
Capacità <strong>di</strong> applicare conoscenza e comprensione<br />
Conoscere le caratteristiche principali strutturali ed ultrastrutturali delle cellule e dei tessuti in<br />
relazione alla loro specifica attività e derivazione embriologica.<br />
Autonomia <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio<br />
Verranno proposti agli studenti questionari <strong>di</strong> valutazione del livello <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento, che<br />
consentiranno loro <strong>di</strong> verificare le conoscenze acquisite sulle tematiche oggetto <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, al fine <strong>di</strong><br />
colmare tempestivamente eventuali lacune.<br />
Abilità comunicative<br />
Essere in grado <strong>di</strong> descrivere ed illustrare attraverso specifica terminologia le caratteristiche<br />
fondamentali, l'organizzazione strutturale e ultrastrutturale delle cellule e dei tessuti, correlati alla<br />
loro specifica funzione.<br />
Capacità <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento<br />
Acquisire la capacità <strong>di</strong> integrazione dei dati derivanti dallo stu<strong>di</strong>o della morfologia delle cellule e<br />
dei tessuti e delle relative correlazioni tra struttura e funzione, quale in<strong>di</strong>spensabile bagaglio
culturale per la futura comprensione della fisiologia e della fisiopatologia degli organi e degli<br />
apparati dell’organismo umano.<br />
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO:<br />
Aver fatto proprie le conoscenze relative alla bioarchitettura dell’ecosistema cellulare, alla<br />
organizzazione dei quattro tessuti principali; conoscere ancora l’evoluzione delle varie fasi dello<br />
sviluppo embrio-fetale umano sia sul versante della descrittiva sia sul rapporto con i movimenti<br />
molecolari che in<strong>di</strong>rizzano e modulano i vari momenti dello sviluppo prenatale.<br />
MODULO 1 DENOMINAZIONE DEL MODULO:<br />
C.I. Istologia ed Embriologia<br />
ORE<br />
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI<br />
FRONTALI PROGRAMMA<br />
60 A. ISTOLOGIA<br />
1/I. MEZZI DI INDAGINE E METODI<br />
Cenni storici della Istologia e i suoi meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o: i primi mezzi <strong>di</strong> indagini<br />
fino al microscopio luce. Il microscopio ottico: le ‘parti’ del microscopio<br />
ottico. Limiti del microscopio luce. Il microscopio a fluorescenza. Il<br />
microscopio in contrasto <strong>di</strong> fase. Il microscopio polarizzatore. Il microscopio<br />
elettronico: struttura base del microscopio elettronico. Potere risolutivo teorico<br />
e reale. Il microscopio a scansione. Laser Pressure Catapulting. Generalità<br />
sulle colture cellulari. Cenni <strong>di</strong> Citologia esfoliativa. Tecniche <strong>di</strong> allestimento<br />
dei preparati istologici: dalla fissazione alla inclusione Artefatti.<br />
I coloranti: classificazioni. Proprietà dei coloranti; fattori che influenzano<br />
l'attività dei coloranti. Teorie sul meccanismo delle colorazioni. Tecniche <strong>di</strong><br />
allestimento delle sezioni: microtomo, ultramicrotomo, criostato. Colorazioni<br />
elettroniche: ombreggiatura, colorazione negativa. Immunoistochimica:<br />
applicazione della rivelazione delle perossidasi alle tecniche<br />
immunoistochimiche. Autoistora<strong>di</strong>ografia: metodo per apposizione, metodo <strong>di</strong><br />
rivestimento delle sezioni con emulsione liquida.<br />
2/I. CITOLOGIA<br />
La dottrina cellulare. Note <strong>di</strong> bioevoluzionismo: FC, LCAC. Sincizi e<br />
plasmo<strong>di</strong>. La <strong>di</strong>fferenziazione delle cellule. Architettura generale della<br />
morfologia cellulare. La caratterizzazione fisica e chimica della cellula: cenni<br />
sui componenti inorganici ed organici. Il metabolismo cellulare e le<br />
manifestazioni vitali del protoplasma.<br />
La caratterizzazione morfologica strutturale ed ultrastrutturale della cellula:<br />
l'apparecchio membranoso del citoplasma: ultrastruttura e funzione della<br />
membrana plasmatica; le <strong>di</strong>fferenziazioni morfo-funzionali plasmalemmatiche.<br />
I <strong>di</strong>spositivi microcavitari citoplasmatici: ultrastruttura e funzioni del reticolo<br />
endoplasmatico, mitocondri, lisosomi, microbo<strong>di</strong>es, perossisomi complesso del<br />
Golgi. La caratterizzazione sovramolecolare dei costituenti cellulari: il<br />
Citoscheletro. Il Glicocalice. Composizione molecolare e funzione<br />
3/I. ISTOLOGIA<br />
Tessuti. Organi. Sistemi. Classificazione dei tessuti.<br />
I tessuti epiteliali: classificazione e considerazioni morfofunzionali degli<br />
epiteli: epiteli <strong>di</strong> rivestimento, sensoriali, secernenti. Le unità cellulari<br />
secernenti, le ghiandole esocrine, le ghiandole endocrine (classificazione ed<br />
organizzazione strutturale). Il sistema Ipotalamo-Ipofisario. Il sistema<br />
neuroendocrino <strong>di</strong>ffuso. (SDN)
I tessuti trofomeccanici: classificazione e considerazioni morfofunzionali. Le<br />
cellule e la matrice extracellulare: considerazioni macromolecolari e<br />
funzionali. Il mesenchima. I tessuti connettivi; i tessuti cartilaginei; i tessuti<br />
ossei; il sangue, i tessuti e gli organi emopoietici.<br />
I tessuti contrattili: tessuto muscolare liscio, tessuto muscolare striato<br />
somatico, tessuto muscolare striato car<strong>di</strong>aco.<br />
Il tesssuto nervoso: bioevoluzione del neurone e meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> indagine.<br />
Il neurone come entità morfologica: numero e grandezza dei neuroni; forma<br />
dei neuroni; classificazioni; struttura ed ultrastruttura dei componenti del<br />
neurone (la membrana del neurone, il pirenoforo, la sostanza tigroide,<br />
neurotubuli e neurofilamenti, i dendriti, il neurite, la fibra nervosa). Modalità<br />
<strong>di</strong> connessione dei neuroni: le terminazioni nervose centrali e periferiche.<br />
Il neurone come entità citochimica: aspetti istofunzionali generali e<br />
<strong>di</strong>stribuzione topografica (aminergici, colinergici, aminoacidergici, purinergici,<br />
peptidergici).<br />
Nevroglia: Generalità. Glia del Sistema Nervoso Centrale: epen<strong>di</strong>ma,<br />
macroglia, oligodendroglia, microglia, pituiciti, cellule <strong>di</strong> Müller, gliociti <strong>di</strong><br />
Bergmann.<br />
Glia del Sistema Nervoso Periferico.<br />
B. EMBRIOLOGIA<br />
1/E. GENERALITA’<br />
Introduzione: significato e sviluppo della Embriologia. Le varie tappe dello<br />
sviluppo embrionale, misure embrio-fetali. Anatomia embrio-fetale:<br />
descrizione delle varie parti dell' embrione e del feto.<br />
La determinazione ed il <strong>di</strong>fferenziamento del sesso: il <strong>di</strong>fferenziamento delle<br />
gona<strong>di</strong>.<br />
Le cellule germinali primor<strong>di</strong>ali. Lo sviluppo della gonade maschile e<br />
femminile.<br />
Lo sviluppo delle vie e degli organi genitali.<br />
Generalità sull' apparato genitale maschile: L’unità testicolare: il <strong>di</strong><strong>di</strong>mo, l'<br />
epi<strong>di</strong><strong>di</strong>mo, il tubulo seminifero e le cellule <strong>di</strong> Ley<strong>di</strong>g. Le vie spermatiche. Il<br />
controllo neurormonale delle funzioni gonadali maschili.<br />
Generalità sull'apparato genitale femminile: l'unità ovarica e la follicologenesi<br />
pre-postpuberale; le tube uterine; l'utero; la vagina. Il controllo neurormonale<br />
delle funzioni gonadali femminili.<br />
La gametogenesi maschile: il ciclo dell'epitelio seminifero. Le cellule della<br />
linea seminale. Gli spermatogoni. Gli spermatociti. Gli spermati<strong>di</strong>. La<br />
spermioistogenesi. Lo spermatozoo. Spermatozoi anomali.<br />
La gametogenesi femminile: ovogenesi e proiezione nel ciclo ovarico, uterino e<br />
vaginale.<br />
2/E. FECONDAZIONE E FIGURE EMBRIONALI<br />
La fecondazione: significato della fecondazione. Il tragitto degli spermatozoi<br />
attraverso le vie genitali maschili. Maturazione e motilità degli spermatozoi.<br />
L'emissione degli spermatozoi. Lo sperma o seme. La capacitazione degli<br />
spermatozoi. Vitalità degli spermatozoi. Tragitto e vitalità dell'ovocito.<br />
Fenomenologia della fecondazione: la reazione acrosomale, la penetrazione<br />
dello spermatozoo nell' ovocellula, l'attivazione dell' ovocito, la reazione<br />
corticale. Formazione dello zigote. La fecondazione in vitro: informazioni<br />
generali.<br />
La segmentazione: dalla morula alla blastula. Tipi <strong>di</strong> uovo. Tipi <strong>di</strong><br />
segmentazione. La segmentazione nei mammiferi placentali. Programmazione
dello sviluppo. Controllo delle prime fasi dello sviluppo da parte <strong>di</strong> programmi<br />
genetici materni. Passaggio dal programma materno a quello embrionale.<br />
Controllo del programma embrionale <strong>di</strong> sviluppo. Blastogenesi (Annidamento<br />
e Reazione deciduale).<br />
La gastrulazione: il significato della gastrulazione. La gastrulazione nei<br />
mammiferi placentali. Meccanismi citoscheletrici durante la morfogenesi.<br />
Foglietti embrionali. Coor<strong>di</strong>namento citoscheletrico e segnali intercellulari nel<br />
corso della gastrulazione.<br />
La neurulazione: significato ed impegno organizzativo.<br />
3/E.MORFOGENESI E ISTOGENESI<br />
Lo sviluppo embrionale e la morfogenesi nell'uomo: induzione (induttori<br />
endogeni ed esogeni, i. primaria e secondaria, interazioni, organizzatori),<br />
Determinazione, Morfogeni, Stem Cells. La prima settimana dello sviluppo (la<br />
segmentazione). La seconda settimana dello sviluppo (preparazione alla<br />
gastrulazione). La terza settimana dello sviluppo (la gastrulazione). La quarta<br />
settimana dello sviluppo (morfogenesi secondaria). Dalla quinta alla<br />
trentottesima settimana <strong>di</strong> sviluppo.<br />
Istogenesi. L'evoluzione dei foglietti embrionali: introduzione. Derivati<br />
ectodermici. Derivati entodermici. Derivati mesodermici.<br />
Gli annessi embrionali: introduzione. Gli annessi embrionali nei mammiferi<br />
placentali. Gli annessi embrionali (embriofetali) nell'uomo.<br />
4/E.ORGANOGENESI<br />
Cenni sullo sviluppo del Sistema Nervoso Centrale, dell' Apparato Respiratorio<br />
e Car<strong>di</strong>ovascolare (emopoiesi), dell' Apparato Gastroenterico e dell' Apparato<br />
Urogenitale.<br />
15 ATTIVITA’ DI TIROCINIO<br />
Osservazione al microscopio ottico dei principali tessuti. Descrizione delle<br />
TESTI<br />
CONSIGLIATI<br />
varie fasi che caratterizzano l’allestimento <strong>di</strong> un preparato istologico<br />
• AA.VV. Il Manuale <strong>di</strong> Istologia – Casa E<strong>di</strong>trice Idelson Gnocchi – Napoli<br />
2009<br />
• Moore e Persaud - Sviluppo prenatale dell' uomo - Embriologia ed<br />
orientamento me<strong>di</strong>co E<strong>di</strong>tore: E<strong>di</strong>ses II e<strong>di</strong>zione 200)<br />
• Leslie P. Gartner, James Hiatt - Color Atlas of Histology – Fifth E<strong>di</strong>tion<br />
Wolters Kluver
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />
ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />
CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />
MAGISTRALE)<br />
<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong> - IPPOCRATE<br />
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Immunologia<br />
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />
CODICE INSEGNAMENTO 03839<br />
ARTICOLAZIONE IN MODULI No<br />
NUMERO MODULI ---<br />
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/04<br />
DOCENTE RESPONSABILE<br />
Prof. Giuseppina Colonna Romano<br />
Professore Associato MED04<br />
Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />
CFU 6<br />
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />
STUDIO PERSONALE<br />
90<br />
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />
60<br />
PROPEDEUTICITÀ Nessuna<br />
ANNO DI CORSO Secondo<br />
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI Aula Magna - Dipartimento <strong>di</strong> Biopatologia<br />
eBiotecnologie Me<strong>di</strong>che e forensi, Sezione<br />
<strong>di</strong> Patologia Generale, Corso Tukory 211.<br />
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali.<br />
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />
METODI DI VALUTAZIONE Verifiche dell’appren<strong>di</strong>mento in itinere<br />
(Immunobiologia e Immunopatologia).<br />
Prova orale.<br />
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />
PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre<br />
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ<br />
DIDATTICHE<br />
Come da calendario ufficiale<br />
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Dal lunedì al Venerdì dalle ore 9.00 alle ore<br />
STUDENTI<br />
10.00 o su appuntamento.<br />
Contatto:e-mail gcolonna@unipa.it;<br />
Tel. 091 6555906<br />
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />
Acquisire le nozioni <strong>di</strong> base e la capacità <strong>di</strong> utilizzare il linguaggio specifico proprio <strong>di</strong> tale<br />
<strong>di</strong>sciplina. Conoscere le basi cellulari e molecolari del controllo della risposta immune e i<br />
meccanismi che stanno alla base delle mo<strong>di</strong>ficazioni <strong>di</strong> queste con l’età. Alla luce delle più<br />
moderne conoscenze <strong>di</strong> Immunologia <strong>di</strong> base, lo studente dovrà apprendere quanto più<br />
recentemente acquisito sulle mo<strong>di</strong>ficazioni del Sistema immunitario in con<strong>di</strong>zioni patologiche<br />
anche in relazione alle <strong>di</strong>fferenti fasi della vita e le ricadute che queste hanno in me<strong>di</strong>cina, come<br />
per esempio nell’uso dei vaccini. Acquisire la capacità <strong>di</strong> perfezionare le conoscenze anche<br />
tramite lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> sistemi sperimentali allo scopo <strong>di</strong> raggiungere autonomia critica e <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio.<br />
Sulla base <strong>di</strong> quanto acquisito durante il corso e con lo stu<strong>di</strong>o in<strong>di</strong>viduale, capacità <strong>di</strong> aggiornare<br />
autonomamente le proprie conoscenze consultando le pubblicazioni scientifiche proprie <strong>di</strong> questi
settori.<br />
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />
La finalità del corso è quella <strong>di</strong> fornire le basi per la comprensione dei meccanismi che regolano la<br />
risposta immunitaria. Al termine lo studente dovrebbe possedere nozioni <strong>di</strong> base sul funzionamento<br />
del sistema immunitario. Tali conoscenze, inoltre, sono in<strong>di</strong>spensabili per la prosecuzione degli<br />
stu<strong>di</strong>, sia <strong>di</strong> I che <strong>di</strong> II livello, in ambito biosanitario.<br />
MODULO<br />
ORE FRONTALI<br />
60 ore<br />
IMMUNOLOGIA<br />
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />
PROGRAMMA<br />
- Anatomia del sistema immunitario e ricircolazione linfocitaria.<br />
Recettori <strong>di</strong> homing<br />
- Il sistema immune innato: le cellule e i recettori per profili<br />
molecolari. Il sistema del complemento (attivazione,<br />
funzioni. recettori e proteine <strong>di</strong> controllo).<br />
- La fagocitosi.<br />
- Le cellule dendritiche e la presentazione dell’antigene.<br />
- Il complesso maggiore <strong>di</strong> istocompatibilità. MHC classico e<br />
non classico<br />
- I linfociti T: maturazione, riconoscimento dell’antigene (TCR),<br />
funzioni. Popolazioni <strong>di</strong> linfociti T (TCD4, TCD8, NKT, Tγδ<br />
Treg)<br />
- I linfociti B: maturazione, riconoscimento dell’antigene<br />
(BCR), funzioni. I linfociti B CD5+.<br />
- Gli anticorpi. Struttura, funzioni, interazioni con cellule e<br />
fattori dell’immunità innata e acquisita, gli FcR.<br />
- Fasi della risposta immune: riconoscimento, attivazione,<br />
funzione effettrici, memoria, apoptosi (AICD). Regolazione<br />
della produzione anticorpale<br />
- Le citochine e le chemochine. Recettori per citochine e<br />
chemochine. Uso terapeutico delle citochine<br />
- I linfociti Natural Killer.<br />
- Risposta immune a virus, batteri, funghi, elminti.<br />
- Il laboratorio <strong>di</strong> immunologia: Tecniche imnmunologiche,<br />
modalità <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o dei linfociti T , B. Principali clusters <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>fferenziazione (CD) Modalità <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o della fagocitosi.<br />
- La tolleranza immunologica. L’autoimmunità.<br />
- Le immunodeficienze congenite: sindrome <strong>di</strong> De George,<br />
agammaglobulinemia <strong>di</strong> Bruton, ipogammaglobulinemia<br />
variabile comune, deficit selettivo <strong>di</strong> IgA,<br />
ipogammaglobulinemia con iper-IgM, SCID, deficit congeniti<br />
dei fagociti, deficit congeniti del complemento.<br />
- Le immunodeficienze acquisite: generalità. L’AIDS.<br />
Caratteristiche generali, proteine e recettori cellulari dell’<br />
HIV. Il ciclo replicativo dell’ HIV. I meccanismi patogenetici<br />
dell’AIDS.<br />
- L’immunosenescenza
TESTI<br />
CONSIGLIATI<br />
- I vaccini.<br />
- La classificazione delle reazioni immunopatogene.<br />
L’ipersensibilita’ I tipo e asma bronchiale. Le reazioni<br />
immunopatogene <strong>di</strong> II tipo, test <strong>di</strong> Coombs <strong>di</strong>retto e in<strong>di</strong>retto.<br />
Le malattie da immunocomplessi (III tipo). Le reazioni <strong>di</strong> IV<br />
tipo: ipersensibilità da contatto, reazione alla tubercolina.<br />
Immunologia dei trapianti.<br />
- Immunologia dei tumori<br />
- Abbas – Lichtman - Pillai. Immunologia Cellulare e Molecolare. Ed.<br />
Elsevier (2010).<br />
- Male - Brostoff - Roth. Immunologia. Ed. Elsevier (2007).<br />
-. Janeway - Murphy - Travers - Walport. Immunobiologia Piccin-Nuova<br />
Libraria Ed. (2009).<br />
-Peter Parham - Il Sistema Immunitario, I E<strong>di</strong>zione. E<strong>di</strong>ses (2011)
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />
ANNO ACCADEMICO 20011/2012<br />
CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />
MAGISTRALE)<br />
<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong>, <strong>Ippocrate</strong><br />
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO MICROBIOLOGIA<br />
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />
CODICE INSEGNAMENTO 05193<br />
ARTICOLAZIONE IN MODULI No<br />
NUMERO MODULI Uno<br />
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/07<br />
DOCENTE RESPONSABILE<br />
Prof.ssa Anna Giammanco<br />
(MODULO 1)<br />
Professore Or<strong>di</strong>nario<br />
Università <strong>di</strong> PALERMO<br />
CFU 6 CFU/F +1 CFU/T<br />
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />
STUDIO PERSONALE<br />
90 +10<br />
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />
60 + 15<br />
PROPEDEUTICITÀ Biologia e Genetica<br />
ANNO DI CORSO II<br />
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE<br />
LEZIONI<br />
Come da calendario<br />
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni in aula ed esercitazioni in laboratorio<br />
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale<br />
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />
PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre<br />
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ<br />
DIDATTICHE<br />
Giorni e orario delle lezioni<br />
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI<br />
STUDENTI<br />
Martedì e Giovedì 13.30-14.30<br />
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />
Conoscenza e capacità <strong>di</strong> comprensione : Dimostrare <strong>di</strong> avere compreso i rapporti che i<br />
microrganismi instaurano con l’ospite, in con<strong>di</strong>zioni normali e patologiche; <strong>di</strong> conoscere i<br />
meccanismi patogenetici me<strong>di</strong>ante i quali essi causano manifestazioni morbose ed i fattori<br />
microbici che contribuiscono a mantenere l’equilibrio omeostatico dell'organismo.<br />
Capacità <strong>di</strong> applicare conoscenza e comprensione : Aver acquisito la capacità <strong>di</strong> applicare le<br />
proprie conoscenze e la propria comprensione alle principali tematiche della Microbiologa Me<strong>di</strong>ca.<br />
Esprimere la capacità <strong>di</strong> integrare le conoscenze acquisite con un atteggiamento critico orientato<br />
alla risoluzione <strong>di</strong> quesiti identificativi, patogenetici e <strong>di</strong>agnostici, me<strong>di</strong>ante la scelta delle più<br />
idonee metodologie e procedure laboratoristiche.<br />
Autonomia <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio : Saper interpretare i risultati delle indagini microbiologiche, tramite la<br />
valutazione dei quadri patologici, e ricercare autonomamente l’informazione scientifica che<br />
supporti il giu<strong>di</strong>zio formulato ed il risultato ottenuto.<br />
Abilità comunicative : Saper applicare e trasmettere in modo chiaro le conoscenze acquisite sia in
forma verbale che multime<strong>di</strong>ale.<br />
Capacità <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento : Aver sviluppato le capacità <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento che consentano <strong>di</strong><br />
continuare a stu<strong>di</strong>are autonomamente tramite la consultazione <strong>di</strong> pubblicazioni scientifiche proprie<br />
del settore e l’ analisi <strong>di</strong> temi specifici durante incontri interattivi.<br />
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />
Apprendere le caratteristiche tassonomiche, biologiche, genetiche e patogenetiche dei<br />
microrganismi che hanno un ruolo in Microbiologia Me<strong>di</strong>ca.<br />
Acquisire idonee conoscenze sui rapporti fra microrganismi ed ospite in con<strong>di</strong>zioni normali e<br />
patologiche, in<strong>di</strong>viduare le vie <strong>di</strong> trasmissione , definire i principali quadri patologici.<br />
Comprendere il ruolo dell’immunità innata e adattativa nel controllo delle infezioni <strong>di</strong> cui i<br />
microrganismi sono responsabili<br />
Conoscere le caratteristiche, l’attività ed il meccanismo <strong>di</strong> azione dei farmaci antimicrobici.<br />
Conoscere i meto<strong>di</strong> per la coltivazione ed identificazione dei microrganismi , acquisire le<br />
informazioni laboratoristiche <strong>di</strong> base utili al loro riconoscimento e la metodologia per la <strong>di</strong>agnosi<br />
delle infezioni da essi sostenute.<br />
MODULO 1<br />
ORE FRONTALI<br />
60<br />
MICROBIOLOGIA<br />
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA<br />
Caratteristiche biologiche dei microrganismi cellulari (batteri, miceti e<br />
protozoi) e acellulari (virus).<br />
Riproduzione dei batteri, miceti e protozoi.<br />
Metabolismo ed esigenze nutrizionali dei microrganismi cellulari.<br />
Ciclo moltiplicativo e coltivazione dei virus.<br />
Genetica batterica e virale.<br />
Le popolazioni microbiche residenti, l’ecologia microbica.<br />
II ruolo dei microrganismi quali agenti <strong>di</strong> malattia: patogeni primari e<br />
patogeni opportunisti; fattori <strong>di</strong> patogenicità microbica, modalità <strong>di</strong><br />
trasmissione dei microrganismi.<br />
Rapporti virus-cellula e virus-ospite.<br />
Oncogenesi virale<br />
Ruolo dell’immunità nelle infezioni microbiche. L’interferone ed il suo ruolo<br />
nelle infezioni virali.<br />
Meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> controllo delle contaminazioni e delle infezioni microbiche: fisici,<br />
chimici ed immunologici. Sterilizzanti; <strong>di</strong>sinfettanti; farmaci antibatterici,<br />
antimicotici ed antivirali; vaccini.<br />
Resistenza microbica ai farmaci.<br />
Meto<strong>di</strong> per l’isolamento e l’identificazione dei microrganismi, per il<br />
rilevamento degli anticorpi specifici, per la valutazione dell’attività dei<br />
farmaci antimicrobici.<br />
Concetti <strong>di</strong> tassonomia microbica<br />
Batteri:<br />
Stafilococchi; Streptococchi; Neisserie; Corinebatteri; Micobatteri; Clostri<strong>di</strong><br />
ed altri anaerobi; Enterobatteri; Vibioni; Emofili; Gram-negativi nonfermentanti<br />
;Brucelle; Bordetelle;Micoplasmi; Clami<strong>di</strong>e;<br />
Rickettsie;Treponema ed altre spirochete.
15<br />
TESTI<br />
CONSIGLIATI<br />
Miceti:<br />
Can<strong>di</strong>da; Cryptococcus; Aspergillus; Miceti <strong>di</strong>morfi, Pytirosporum;<br />
Trichosporon; Dermatofiti, Pneumocystis<br />
Protozoi:<br />
Giar<strong>di</strong>a; Trichomonas; Tripanosomi; Leishmania; Entamoeba; Amebe a vita<br />
libera; Toxoplasma; Plasmo<strong>di</strong>; Sarcocystis; Cryptospori<strong>di</strong>um; Isospora;<br />
Babesia; Balanti<strong>di</strong>um;<br />
Virus:<br />
Poxvirus (virus del vaiolo); Herpesvirus; Adenovirus; Papillomavirus e<br />
Poliomavirus umani; Hepadnavirus ; Parvovirus ; Paramyxovirus ;<br />
Orthomyxovirus, Rhabdovirus ; Reovirus ; Picornavirus; Togavirus;<br />
Flavivirus ; Retrovirus umani; Agenti subvirali: satelliti (HDV) e prioni<br />
OBIETTIVI<br />
ATTIVITA’ PROFESSIONALIZZANTE<br />
Acquisire le metodologie utilizzate per riconoscere i microrganismi,<br />
identificarli, attribuire ruolo patogeno, per valutare l’attività dei farmaci<br />
antimicrobici<br />
Attività pratica in laboratorio volta alla utilizzazione, alla modalità <strong>di</strong><br />
esecuzione ed alla valutazione dei seguenti aspetti:<br />
- osservazione microscopica <strong>di</strong> batteri, miceti, virus, protozoi<br />
- colture batteriche e fungine<br />
- coltivazione virale<br />
- farmaci antimicrobici<br />
- reazione Ag-Ab<br />
- meto<strong>di</strong>che biomolecolari<br />
Attività in aula volta alla valutazione dell’appren<strong>di</strong>mento tramite:<br />
- questionari a risposta multipla<br />
- incontri interattivi<br />
- seminari<br />
PRINCIPI DI MICROBIOLOGIA MEDICA – M. La Placa – 12 a ed.<br />
Ed. Esculapio – 2010<br />
PRINCIPI DI MICROBIOLOGIA MEDICA a cura <strong>di</strong> Guido Antonelli,<br />
Massimo Clementi, Gianni Pozzi, Gian Maria Rossolini –Casa E<strong>di</strong>trice<br />
Ambrosiana – 2008
FACOLTÀ <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong><br />
ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />
CORSO DI LAUREA MAGISTRALE <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong><br />
INSEGNAMENTO Anatomia Umana<br />
TIPO DI ATTIVITÀ Base<br />
CODICE INSEGNAMENTO 01289<br />
ARTICOLAZIONE IN MODULI NO<br />
NUMERO MODULI TRE<br />
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI BIO/16<br />
DOCENTE RESPONSABILE<br />
Giovanni Zummo<br />
Professore Or<strong>di</strong>nario<br />
Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />
DOCENTI DEL CORSO Prof. Giovanni Zummo<br />
Prof.ssa Elvira V. Farina<br />
Prof. Francesco Cappello<br />
CFU 15 CFU/F +2 CFU/T<br />
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />
STUDIO PERSONALE<br />
245<br />
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />
180<br />
PROPEDEUTICITÀ Istologia ed Embriologia<br />
ANNO DI CORSO Primo e Secondo<br />
SEDE Aula “E. Nesci”<br />
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali<br />
Esercitazioni in aula<br />
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale<br />
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />
PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre 1° anno e primo semestre 2°<br />
anno<br />
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ<br />
DIDATTICHE<br />
Come da Calendario Ufficiale<br />
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Prof. G. Zummo<br />
STUDENTI<br />
Martedì, Giovedì ore 10-12, Mercoledì ore 17-<br />
19<br />
Prof. E. Farina<br />
Lunedì, Mercoledì, Venerdì ore 10-12<br />
Prof. F. Cappello<br />
Lunedì ore 15-17 - Martedì, Giovedì ore 12-14<br />
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />
Conoscenza e capacità <strong>di</strong> comprensione<br />
Acquisizione <strong>di</strong> tutte le gerarchie costitutive del corpo umano e loro <strong>di</strong>stribuzione topografica.<br />
Riconoscimento delle caratteristiche strutturali, ultrastrutturali degli organi ed apparati. Livelli <strong>di</strong><br />
organizzazione del sistema nervoso centrale e periferico. Le principali vie della sensibilità<br />
generale, i sistemi motori. Gli organi <strong>di</strong> senso e le vie della sensibilità speciale. L’organogenesi e le<br />
mo<strong>di</strong>ficazioni determinate dall’evoluzione dell’età<br />
Capacità <strong>di</strong> applicare conoscenza e comprensione<br />
Capacità <strong>di</strong> riconoscere, in autonomia, gli organi e la loro posizione con i mezzi dell’analisi
dell’immagine più attuali e tra<strong>di</strong>zionali. Capacità <strong>di</strong> esaminare e <strong>di</strong> produrre <strong>di</strong>agnosi d’organo<br />
attraverso lo stu<strong>di</strong>o della struttura microscopica.<br />
Autonomia <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio<br />
Essere in grado <strong>di</strong> valutare le implicazioni e i risultati dell’analisi dell’immagine nello stu<strong>di</strong>o della<br />
<strong>di</strong>stribuzione degli organi.<br />
Abilità comunicative<br />
Capacità <strong>di</strong> descrivere e commentare i risultati degli stu<strong>di</strong> topografici e clinici e <strong>di</strong> relazionarsi con<br />
i colleghi.<br />
Capacità d’appren<strong>di</strong>mento<br />
Capacità <strong>di</strong> aggiornamento me<strong>di</strong>ante la consultazione delle pubblicazioni scientifiche proprie del<br />
settore e l’utilizzo della rete informatica. Capacità <strong>di</strong> proseguire compiutamente gli stu<strong>di</strong> me<strong>di</strong>ci,<br />
utilizzando le conoscenze acquisite nel corso.<br />
OBIETTIVI FORMATIVI<br />
Obiettivo del corso è fornire le basi anatomiche organogenetiche, sistematiche e topografiche sia<br />
macroscopiche che microscopiche, e le principali mo<strong>di</strong>ficazioni dell’aging in<strong>di</strong>spensabili per<br />
giovani che intraprendono gli stu<strong>di</strong> me<strong>di</strong>ci. Obiettivo principale è raggiungere la capacità <strong>di</strong><br />
ragionamento clinico-<strong>di</strong>agnostico, utilizzando anche gli strumenti metodologici dell’evidence<br />
based me<strong>di</strong>cine.<br />
1° anno 2° semestre<br />
ORE FRONTALI LEZIONI FRONTALI<br />
50 Generalità – Terminologia anatomica<br />
Anatomia generale e sistematica<br />
Il sistema locomotore<br />
Anatomia del collo e del torace<br />
Cuore, vasi e pericar<strong>di</strong>o<br />
Vie aeree, polmoni e pleure<br />
2° anno 1° semestre<br />
100 Midollo osseo, timo, linfonodo, malt, milza<br />
Anatomia della parete addominale e cavità addominopelvica<br />
Canale alimentare<br />
Fegato e pancreas<br />
Rene e vie urinifere<br />
Organi riproduttivi maschili<br />
Organi riproduttivi femminili<br />
Anatomia della testa compreso lo sviluppo dello stomodeo<br />
Midollo spinale, nervi spinale e meningi spinali<br />
Encefalo, meningi encefaliche e nervi cranici<br />
Vie della sensibilità generale<br />
Vie della motilità somatica e viscerale<br />
Occhio, annessi oculari e vie ottiche<br />
Orecchio e vie acustiche<br />
Anatomia topografica degli arti<br />
TIROCINIO<br />
30 Riconoscere, orientare e descrivere i segmenti scheletrici naturali o plastici.<br />
Riconoscere le principali caratteristiche morfologiche macroscopiche degli<br />
organi, su modelli plastici o animali.Riconoscere al microscopio e descrivere<br />
le unità morfofunzionali degli organi parenchimatosi e gli strati della parete
TESTI<br />
CONSIGLIATI<br />
degli organi cavi.<br />
Anatomia del Gray – Le basi anatomiche della pratica clinica – Elsevier 2009<br />
Martini F.H., Timmonds M.J., Tallitsch R.B.: Anatomia Umana E<strong>di</strong>ses –<br />
2009<br />
Netter: Atlanta <strong>di</strong> Anatomia Umana - Elsevier-Masson<br />
Barr’s Il sistema Nervoso dell’Uomo - E<strong>di</strong>ses<br />
Farina F. (a cura <strong>di</strong>): Anatomia dell’apparato locomotore - E<strong>di</strong>ses
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />
ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />
CORSO DI LAUREA MAGISTRALE MEDICINA E CHIRURGIA, IPPOCRATE<br />
<strong>Sede</strong> <strong>formativa</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO BIOCHIMICA<br />
TIPO DI ATTIVITÀ Base<br />
AMBITO DISCIPLINARE Struttura, funzione e<br />
metabolismo delle molecole<br />
d'interesse biologico<br />
CODICE INSEGNAMENTO 08574<br />
ARTICOLAZIONE IN MODULI SI<br />
NUMERO MODULI 2<br />
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI BIO/10<br />
DOCENTE RESPONSABILE<br />
ANTONINO BONO<br />
Professore Or<strong>di</strong>nario<br />
Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />
DOCENTE COINVOLTO<br />
MARIANNA LAURICELLA<br />
(MODULO 1)<br />
Professore Associato<br />
Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />
DOCENTE COINVOLTO<br />
ANTONINO BONO<br />
(MODULO 2)<br />
Professore Or<strong>di</strong>nario<br />
Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />
CFU 13<br />
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />
STUDIO PERSONALE<br />
195<br />
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />
130<br />
PROPEDEUTICITÀ Chimica e Propedeutica Biochimica<br />
ANNO DI CORSO I e II<br />
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE<br />
LEZIONI<br />
Aula A, plesso Aule Nuove<br />
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali<br />
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />
METODI DI VALUTAZIONE Esame finale Orale ( II anno)<br />
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />
PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre (I anno)<br />
Primo semestre (II anno)<br />
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ I anno, II semestre: Lunedì,martedì,mercoledì,<br />
DIDATTICHE<br />
giovedì ore 10-12.<br />
II anno, I semestre: Lunedì,martedì,mercoledì,<br />
giovedì ore 10-12.<br />
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI<br />
STUDENTI<br />
Tutti i giorni per appuntamento.
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />
Gli studenti dovranno conoscere i meccanismi biochimici che stanno alla base dei processi<br />
metabolici e della vita. Dovranno, inoltre, avere acquisito una buona comprensione delle basi<br />
molecolari delle principali malattie metaboliche acute e croniche.<br />
Soprattutto, gli studenti dovrebbero essere capaci <strong>di</strong> applicare le conoscenze acquisite allo stu<strong>di</strong>o<br />
delle materie che seguono la biochimica nel loro curriculum <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>.<br />
Dovrebbero anche essere in grado <strong>di</strong> formulare giu<strong>di</strong>zi personali sulle possibili cause e <strong>di</strong> proporre<br />
possibili soluzioni per problemi me<strong>di</strong>ci aventi una base biochimica già evidente, ma anche in casi<br />
nei quali queste informazioni non siano ancora chiaramente <strong>di</strong>sponibili, mostrandosi anche in<br />
grado <strong>di</strong> ricercare autonomamente l'informazione scientifica pertinente, e <strong>di</strong> analizzarla con spirito<br />
critico.<br />
Gli studenti dovrebbero, infine, saper comunicare in modo chiaro le conoscenze acquisite e aver<br />
sviluppato capacità <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento che consentano loro <strong>di</strong> continuare a stu<strong>di</strong>are in modo<br />
autonomo.<br />
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />
Conoscere le molecole <strong>di</strong> interesse biologico ed i processi metabolici che le riguardano. Conoscere<br />
e comprendere la modalità d’azione degli enzimi, le basi della loro regolazione e della catalisi, le<br />
basi della bioenergetica.<br />
MODULO 1<br />
ORE FRONTALI<br />
60<br />
BIOCHIMICA I<br />
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA<br />
Meccanismi <strong>di</strong> trasduzione del segnale<br />
Sistema dell’adenilato ciclasi. Tossina colerica. Tossina per tossica e <strong>di</strong>fterica. Sistema dei<br />
fosfoinositi<strong>di</strong>. Sistema Ca ++ -calmodulina. GMP ciclico (cGMP). Guanilato ciclasi <strong>di</strong><br />
membrana e citosolubile. Ossido nitrico sintasi (NOS). Processo della visione. Vitamina A.<br />
Trasducina.<br />
Trasporto <strong>di</strong> membrana<br />
Diffusione semplice e facilitata. Trasporto attivo. Trasportatori <strong>di</strong> glucosio (GLUT).<br />
Simporto Na + -glucosio. ATPasi Na + /K + -<strong>di</strong>pendente. ATPasi Ca ++ -<strong>di</strong>pendente. Altri sistemi <strong>di</strong><br />
trasporto per il calcio.<br />
Cromoproteine leganti ossigeno<br />
Mioglobina (Mb) ed Emoglobina (Hb). Trasporto dell’ossigeno. Trasporto dell’anidride<br />
carbonica. Azione tampone dell’Hb. Metaemoglobina. Carbossiemoglobina. Emoglobine<br />
atipiche. Emoglobinopatie.<br />
Enzimi<br />
Generalità. Meccanismo <strong>di</strong> catalisi enzimatica. Sito attivo. Specificità. Isoenzimi. Enzimi<br />
costitutivi ed induttivi. Cinetica enzimatica: ruolo della concentrazione del substrato, della<br />
concentrazione dell’enzima, della temperatura e del pH. Costante <strong>di</strong> Michaelis-Menten.<br />
Reazioni sequenziali ed a ping-pong. Sistemi cooperativi <strong>di</strong> Monod e <strong>di</strong> Koshland.<br />
Meccanismi <strong>di</strong> inibizione enzimatica. Inibitori degli enzimi in <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong>: ACE-inibitori,<br />
Antifolici, Aspirina. Regolazione dell’attività enzimatica. Regolazione allosterica. Mo<strong>di</strong>fiche<br />
covalenti: fosforilazione, ADP-ribosilazione. PARP. Conversione <strong>di</strong> zimogeni in enzimi<br />
attivi.<br />
Metabolismo dei gluci<strong>di</strong><br />
Ingresso del glucosio nelle cellule. Fosforilazione del glucosio. Esochinasi e glucochinasi.<br />
Metabolismo del glicogeno: Glicogenolisi e glicogenosintesi. Glicolisi in presenza ed assenza<br />
<strong>di</strong> ossigeno. Gluconeogenesi. Ciclo <strong>di</strong> Cori. Trasferimento degli equivalenti riducenti dal<br />
citoplasma ai mitocondri me<strong>di</strong>ante i sistemi pendolari: sistema fosfo<strong>di</strong>ossiacetone/glicerolo-<br />
3-fosfato; sistema malato/aspartato. Ossidazione del piruvato. Ciclo <strong>di</strong> Krebs. Ciclo dei<br />
pentoso-fosfati. Metabolismo dell’acido glucuronico. Metabolismo del fruttosio.<br />
Metabolismo del galattosio. Glicosamminoglicani.
TESTI<br />
CONSIGLIATI<br />
Metabolismo dei lipi<strong>di</strong><br />
Lipoproteine: generalità. Destino dei chilomicroni. VLDL e loro destino. Recettori per LDL.<br />
Aterosclerosi. Recettore “scavenger”. Utilizzazione metabolica degli aci<strong>di</strong> grassi. Trasporto<br />
degli acili attraverso la membrana interna dei mitocondri: funzione della carnicina. -<br />
ossidazione degli aci<strong>di</strong> grassi. Metabolismo dei corpi che tonici. Chetosi e chetoacidosi.<br />
Biosintesi degli aci<strong>di</strong> grassi. Metabolismo dei trigliceri<strong>di</strong>. Metabolismo dei fosfolipi<strong>di</strong>.<br />
Metabolismo del colesterolo.<br />
Metabolismo degli amminoaci<strong>di</strong><br />
Amminoaci<strong>di</strong> essenziali e non essenziali. Catabolismo degli amminoaci<strong>di</strong>. Transaminazione.<br />
Deaminazione ossidativa. Decarbossilazione. Destino metabolico dell’ammoniaca. Sintesi del<br />
glutammato. Sintesi e demolizione della glutammica. Sintesi del carbamilfosfato. Ciclo<br />
dell’urea. Metabolismo della metionina. Metabolismo della fenilalanina e della tirosina.<br />
Fenilchetonuria. Le poliammine. Creatina e fosfocreatina: biosintesi e funzione.<br />
Fosforilazione ossidativa<br />
Catena delle ossido-riduzioni biologiche, coenzima Q, citocromi, ATP sintetasi.<br />
Fosforilazione a livello del substrato.<br />
Vitamine<br />
Considerazioni generali. Caratteri e funzioni delle vitamine liposolubili ed idrosolubili.<br />
Vitamine B1, B6 e B12. Aci<strong>di</strong> folici. Metabolismo dell’unità monocarboniosa.<br />
Metabolismo dei nucleoti<strong>di</strong><br />
Biosintesi dei nucleoti<strong>di</strong> purinici e pirimi<strong>di</strong>nici. Biosintesi dell’acido timi<strong>di</strong>lico. Sintesi dei<br />
nucleoti<strong>di</strong> per recupero. Catabolismo dei nucleoti<strong>di</strong> purinici. Alterazioni del<br />
metabolismodell’acido urico: iperuricemie.<br />
1. Baynes JW., Dominiczack MH.Biochimica per le <strong>di</strong>scipline<br />
biome<strong>di</strong>che, CEA Ambrosiana<br />
2. Silipran<strong>di</strong> N., Tettamanti G. Biochimica Me<strong>di</strong>ca, Ed. Piccin<br />
3. Devlin T.M. Biochimica con aspetti clinici, Ed. Idelson-Gnocchi<br />
4. Murray RK, et al. Harper Biochimica, Ed. McGraw-Hill<br />
5. Caldarera C.M. Biochimica Sistematica Umana. 2a ed. 2003, Clueb<br />
Ed.<br />
6. Berg J.M., Tymoczko J.L., Stryer L. Biochimica, 5a ed. italiana2003,<br />
Zanichelli<br />
7. Nelson D.L., Cox M.M. I Principi <strong>di</strong> Biochimica <strong>di</strong> Lehninger,<br />
Zanichelli<br />
8. Garrett R.H., Grisham C.M. Biochimica, Ed. Zanichelli<br />
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />
Conoscere la biochimica sistematica umana con particolari riferimenti alla neurochimica e<br />
all’ormonologia. Conoscere gli aspetti biochimici delle più gravi e comuni patologie umane per<br />
una adeguata comprensione dei fenomeni biologici significativi in me<strong>di</strong>cina.<br />
MODULI 2° BIOCHIMICA II<br />
ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA<br />
70<br />
Aspetti <strong>di</strong> Biochimica cellulare<br />
Chaperones molecolari. Sequenze-segnale per lo smistamento delle proteine. Vie secretorie.<br />
Meccanismi <strong>di</strong> degradazione delle proteine: proteasoma.<br />
Meccanismi <strong>di</strong> controllo della proliferazione cellulare<br />
Fattori <strong>di</strong> crescita. Recettori per fattori <strong>di</strong> crescita. P21Ras. Cascata delle MAP chinasi.<br />
Fattori <strong>di</strong> trascrizione. TGFbeta e recettori. Oncogeni e geni oncosoppressori. pRb e ciclo<br />
cellulare. P53. Ciclone e ruolo nel ciclo cellulare. Metastasi. Metalloproteasi, TIMP. “Scatter<br />
factors”. Fattori angiogenetici ed antiangiogenetici.<br />
Apoptosi<br />
Recettori <strong>di</strong> morte cellulare. Attività delle caspasi. Ceramide e sfingomielinasi. Via intrinseca
TESTI<br />
CONSIGLIATI<br />
dell’apoptosi. Ruolo dei mitocondri nell’apoptosi.<br />
Neurochimica<br />
Metabolismo della cellula cerebrale. Esochinasi cerebrale. Metabolismo amminoaci<strong>di</strong>co.<br />
Ciclo glutammica-glutammato. Metabolismo del GABA. Barriera ematoencefalica.<br />
Metabolismo dei nucleoti<strong>di</strong>. Trasporto assonale. Insulina ed SNC. Guaina mielinica e lipi<strong>di</strong><br />
complessi: ruolo nella neurotrasmissione. Meccanismo della neurotrasmissione. Canali per il<br />
so<strong>di</strong>o ed il potassio. Canali del calcio. Neurotrasmettitori. Sintesi e degradazione<br />
dell’acetilcolina. Giunzione neuromuscolare e sinapsi colinergiche nicotiniche. Sinapsi<br />
colinergiche muscariniche. Recettori per il glutammato. Recettori per il GABA. Recettori per<br />
le catecolammine. Serotonina. Encefalite ed endorfine. Tetano e botulismo. Memoria a breve<br />
e lungo termine. Dopamina e cocaina. Miastenia grave. Morbo <strong>di</strong> Parkinson. Morbo <strong>di</strong><br />
Alzheimer. Ictus cerebrale. Schizofrenia.<br />
Aspetti biochimici della funzione renale e regolazione della pressione arteriosa<br />
Metabolismo della cellula del tubulo. Generalità dei processi <strong>di</strong> riassorbimento. Variazioni <strong>di</strong><br />
volume e pressione osmotica del tubulo. Soglia renale. Riassorbimento del glucosio, degli<br />
amminoaci<strong>di</strong> e dei bicarbonato. Ciclo del -glutammile. Amminoacidurie. Produzione <strong>di</strong><br />
bicarbonato e <strong>di</strong> ammoniaca. Ruolo della vasopressina. Funzioni dell’aldosterone. Renina ed<br />
angiotensina. ACE ed ACE-inibitori. Catecolammine e loro recettori; - e -bloccanti.<br />
Ormone natriuretico. Sinergismo tra catecolammine ed angiotensina. Sintesi e degradazione<br />
delle catecolammine.<br />
Aspetti biochimici della funzione epatica<br />
Funzione glucostatica del fegato. Metabolismo del fruttosio. Chetogenesi e chetolisi. Aci<strong>di</strong> e<br />
Sali biliari primari e secondari, ciclo enteroepatico. Aci<strong>di</strong> colici nella <strong>di</strong>gestione dei lipi<strong>di</strong> e<br />
particelle <strong>di</strong> emulsione; micelle miste. Produzione <strong>di</strong> bilirubina. Produzione <strong>di</strong> bilirubina<strong>di</strong>glucuronide.<br />
Ittero emolitico ed ittero da stasi. Reazioni <strong>di</strong> detossificazione: reazioni <strong>di</strong><br />
idrossilazione, mutilazione, coniugazione con amminoaci<strong>di</strong>, solfato attivo ed acido<br />
glucuronico. Metabolismo dell’etanolo. Effetti dell’etilismo: deficit della gluconeogenesi,<br />
incremento della sintesi <strong>di</strong> aci<strong>di</strong> grassi.<br />
Sangue<br />
Metabolismo dell’eritrocita. Formazione <strong>di</strong> acido 2,3-bisfosfoglicerico. Metaemoglobina<br />
reduttasi. Glutatione ed anione superossido. Proteine plasmatiche. Conversione della<br />
protrombina in trombina. Vitamina K. Fibrinogeno.<br />
Aspetti biochimici della funzione muscolare<br />
Metabolismo della cellula muscolare scheletrica e car<strong>di</strong>aca. Astine. Miosine. Tropomiosina.<br />
Contrazione muscolare. Fibre <strong>di</strong> tipo I e II. Contrazione delle fibre muscolari lisce.<br />
Biochimica del tubo gastroenterico<br />
Funzioni biochimiche dello stomaco. Pompa protonica. Produzione <strong>di</strong> pepsina.<br />
Colecistochinina. Secretina. Enterochinasi. Enzimi pancreatici. Digestione delle proteine.<br />
Digestione dei gluci<strong>di</strong>.<br />
Ormoni Fattori <strong>di</strong> rilascio ipotalamici: meccanismo d’azione. Gli ormoni dell’ipofisi<br />
anteriore. Somatotropo: meccanismo d’azione, nanismo, acromegalia, somatome<strong>di</strong>ne,<br />
somatostatina. Prolattina. Asse ipotalamo-ipofisi-surrene. ACTH: azioni <strong>di</strong>rette ed in<strong>di</strong>rette.<br />
Recettori degli ormoni steroidei e tiroidei: famiglia c-erbA, meccanismi cellulari e molecolari<br />
d’azione. Glucocorticoi<strong>di</strong>: effetti sul metabolismo, azione antinfiammatoria ed<br />
immunosoppressiva. Morbo <strong>di</strong> Ad<strong>di</strong>son. Morbo <strong>di</strong> Cushing. Sintesi degli ormoni tiroidei.<br />
Ormone tireotropo (TSH). Funzioni degli ormoni tiroidei. Proinsulina ed insulina, IRS-1, 3fosfoinositi<strong>di</strong>,<br />
PKB. Diabete insulino-<strong>di</strong>pendente e <strong>di</strong>abete insulino-in<strong>di</strong>pendente. Resistenza<br />
all’insulina. Via dei polialcoli. Glicosilazione non enzimatica. Chetoacidosi <strong>di</strong>abetica.<br />
Glucagone: effetti sul metabolismo e meccanismo d’azione.<br />
Ormoni sessuali: fattore <strong>di</strong> rilascio. Gonadotropine: ormone follicolo stimolante (FSH) e<br />
luteinizzante (LH). Estrogeni e progestinici. Androgeni. Ciclo sessuale femminile.<br />
Ormoni e cancro. Metabolismo del calcio. Vitamina D. Paratormone. Calcitonina.<br />
Rachitismo. Osteomalacia. Prostaglan<strong>di</strong>ne, prostacicline, endoperossi<strong>di</strong> e trombossani<br />
1. Baynes JW., Dominiczack MH.Biochimica per le <strong>di</strong>scipline<br />
biome<strong>di</strong>che, CEA Ambrosiana<br />
2. Silipran<strong>di</strong> N., Tettamanti G. Biochimica Me<strong>di</strong>ca, Ed. Piccin<br />
3. Devlin T.M. Biochimica con aspetti clinici, Ed. Idelson-Gnocchi
4. Murray RK, et al. Harper Biochimica, Ed. McGraw-Hill<br />
5. Caldarera C.M. Biochimica Sistematica Umana. 2a ed. 2003, Clueb Ed.<br />
6.M.Liebrman and A.D. Marks-Biochimica me<strong>di</strong>ca- Ed. Ambrosiana<br />
7. Nelson D.L., Cox M.M. I Principi <strong>di</strong> Biochimica <strong>di</strong> Lehninger,<br />
Zanichelli
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />
ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />
CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />
MAGISTRALE)<br />
<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> - <strong>Ippocrate</strong><br />
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Farmacologia<br />
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />
CODICE INSEGNAMENTO 03143<br />
ARTICOLAZIONE IN MODULI SI<br />
NUMERO MODULI 2<br />
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI BIO/14<br />
DOCENTE RESPONSABILE<br />
Prof. Natale D’Alessandro<br />
(MODULO 1)<br />
Or<strong>di</strong>nario<br />
Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />
DOCENTE COINVOLTO<br />
Dott.ssa Maria. Meli<br />
(MODULO 2)<br />
Ricercatore<br />
Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />
CFU 8<br />
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />
STUDIO PERSONALE<br />
120<br />
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />
80<br />
PROPEDEUTICITÀ Fisiologia Umana, Patologia generale.<br />
ANNO DI CORSO III<br />
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE<br />
LEZIONI<br />
Come da calendario ufficiale<br />
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni<br />
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale<br />
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />
PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre<br />
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ<br />
DIDATTICHE<br />
Come da calendario ufficiale<br />
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Prof. Natale D’Alessandro - Mercoledì dalle<br />
STUDENTI<br />
9,00 alle 13,00. Dott.ssa Maria Meli - Mercoledì<br />
ore 11.00-13.00<br />
Presso la Sezione <strong>di</strong> Farmacologia “Pietro<br />
Benigno”, Policlinico P. Giaccone, 90127<br />
<strong>Palermo</strong><br />
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />
Conoscenza e capacità <strong>di</strong> comprensione Gli studenti devono <strong>di</strong>mostrare conoscenza e<br />
comprensione nel campo della Farmacologia alla luce delle acquisizioni più recenti in tale<br />
<strong>di</strong>sciplina. Devono acquisire la capacità <strong>di</strong> utilizzare il linguaggio specifico proprio <strong>di</strong> tale<br />
<strong>di</strong>sciplina.<br />
Capacità <strong>di</strong> applicare conoscenza e comprensione Gli studenti devono <strong>di</strong>mostrare <strong>di</strong> potere<br />
applicare autonomamente e in maniera professionale le proprie conoscenze e capacità <strong>di</strong>
comprensione in tema <strong>di</strong> Farmacologia al loro lavoro. Devono <strong>di</strong>mostrare <strong>di</strong> sapere operare scelte<br />
razionali riguardo alle terapie farmacologiche da applicare nelle varie con<strong>di</strong>zioni morbose, tenendo<br />
conto delle caratteristiche specifiche dei singoli pazienti e nell’ottica <strong>di</strong> una corretta valutazione del<br />
rapporto costo-beneficio.<br />
Autonomia <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio Gli studenti devono acquisire la capacità <strong>di</strong> raccogliere e interpretare dati<br />
farmacologici utili a determinare giu<strong>di</strong>zi autonomi nel campo della me<strong>di</strong>cina clinica inclusa la<br />
riflessione su temi sociali, scientifici, o etici ad essi connessi.<br />
Abilità comunicative Gli studenti dovranno sapere comunicare dati, aspetti, possibili soluzioni <strong>di</strong><br />
problemi farmacologici ad interlocutori rappresentati sia da pazienti sia da altri addetti ai lavori e<br />
specialisti.<br />
Capacità d’appren<strong>di</strong>mento Gli studenti dovranno <strong>di</strong>mostrare capacità <strong>di</strong> aggiornamento con la<br />
consultazione delle pubblicazioni scientifiche nel settore della Farmacologia, con riferimento sia<br />
alla ricerca <strong>di</strong> base e traslazionale sia ai trial clinici, e seguendo corsi avanzati o seminari<br />
specialistici su argomenti inerenti tale <strong>di</strong>sciplina.<br />
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO <strong>di</strong> FARMACOLOGIA I<br />
Obiettivo del modulo è quello <strong>di</strong> fornire allo studente le conoscenze generali in<strong>di</strong>spensabili <strong>di</strong><br />
farmaco<strong>di</strong>namica e farmacologia clinica utili all’uso più appropriato dei farmaci nel paziente<br />
in<strong>di</strong>viduale. Saranno presentate anche le caratteristiche specifiche <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> agenti <strong>di</strong> largo<br />
uso in me<strong>di</strong>cina generale.<br />
MODULO I FARMACOLOGIA<br />
ORE FRONTALI<br />
40<br />
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />
PROGRAMMA<br />
Farmaco<strong>di</strong>namica. Meccanismi d’azione dei farmaci. Recettori d’azione.<br />
Agonisti. Agonisti parziali. Antagonismo: recettoriale, funzionale e chimico.<br />
Modulazione allosterica. Curve dose-risposta. In<strong>di</strong>ce terapeutico. Basi della<br />
variabilità in<strong>di</strong>viduale nella risposta ai farmaci. Associazioni ed interazioni tra<br />
farmaci.<br />
Parametri <strong>di</strong> bio<strong>di</strong>sponibilità e farmacocinetica clinica: Cmax, AUC, emivita,<br />
volume <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione apparente, clearance e steady state. Integrazione<br />
PK/PD.<br />
Reazioni avverse da farmaci e loro classificazione. Tolleranza e <strong>di</strong>pendenza.<br />
Generalità sulle tossico<strong>di</strong>pendenze. Farmacovigilanza e segnalazione delle<br />
reazioni avverse da farmaci.<br />
Farmacologia dell’infiammazione. Antinfiammatori steroidei e non steroidei.<br />
Antistaminici. Immunosoppressori. Antiasmatici. Farmaci per le patologie<br />
infiammatorie intestinali.<br />
Analgesici maggiori. Farmaci per il trattamento della cefalea essenziale.<br />
Anestetici locali. Anestetici generali (cenni).<br />
Farmaci per il trattamento dell’ulcera peptica. Antiemetici.<br />
Farmaci per il trattamento dell’osteoporosi e delle malattie da aumentato<br />
riassorbimento dell’osso.<br />
Farmaci per il trattamento dell’insufficienza car<strong>di</strong>aca.<br />
Farmaci per la malattia ischemica car<strong>di</strong>aca<br />
Farmaci antiaritmici.<br />
Farmaci per il <strong>di</strong>abete.<br />
Farmaci antibatterici.<br />
Sperimentazione preclinica e clinica dei farmaci. Metanalisi. Cenni <strong>di</strong><br />
farmacoepidemiologia e farmacoeconomia. Valutazione della qualità della<br />
vita.<br />
Compilazione della ricetta.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO <strong>di</strong> FARMACOLOGIA II<br />
Conoscere i principi fondamentali della farmacocinetica, le <strong>di</strong>verse classi dei farmaci compresi i<br />
chemioterapici antitumorali, i meccanismi molecolari e cellulari della loro azione, gli impieghi<br />
terapeutici, la variabilità <strong>di</strong> risposta in rapporto a fattori genetici e fisiopatologici, le interazioni<br />
farmacologiche e i criteri <strong>di</strong> definizione degli schemi terapeutici, gli effetti collaterali e la tossicità..<br />
MODULO II FARMACOLOGIA<br />
ORE FRONTALI<br />
40<br />
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />
PROGRAMMA<br />
Farmacocinetica. Fasi della farmacocinetica. Assorbimento: passaggio dei<br />
farmaci attraverso le membrane biologiche. Influenza del pH<br />
sull’assorbimento dei farmaci, pKa Influenza della via <strong>di</strong> somministrazione<br />
sull’assorbimento e sull’effetto <strong>di</strong> un farmaco. Vie <strong>di</strong> somministrazione:<br />
cutanea, respiratoria, rettale, orale, parenterale, <strong>di</strong>strettuale, impiego <strong>di</strong><br />
infusaids. Criteri <strong>di</strong> scelta della via <strong>di</strong> somministrazione. Bio<strong>di</strong>sponibilità.<br />
A.U.C. Picco plasmatico, tempo <strong>di</strong> picco, concentrazione ematica <strong>di</strong> un<br />
farmaco. Distribuzione. Importanza della <strong>di</strong>stribuzione nel determinare<br />
l’effetto terapeutico. Volume <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione apparente. Barriere emato—<br />
tissutali. Funzione del flusso ematico. Pseudoresistenza. Ri<strong>di</strong>stribuzione.<br />
Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> curve <strong>di</strong> farmacocinetica “Steady state”. Legame farmaco—<br />
proteico. Metabolismo. Fasi del metabolismo. Attività dei prodotti derivati dal<br />
metabolismo dei farmaci. Tolleranza farmacocinetica. Farmacogenetica.<br />
Ruolo dell’induzione e dell’inibizione enzimatica nella attività <strong>di</strong> un farmaco.<br />
Eliminazione. Vie <strong>di</strong> eliminazione: cutanea, polmonare, biliare, intestinale,<br />
salivare, lattea, renale. Clearance <strong>di</strong> un farmaco. Emivita. Somministrazione<br />
<strong>di</strong> farmaci che si eliminano per via renale a pazienti nefropatici. Associazione<br />
tra farmaci: interazioni <strong>di</strong> carattere farmacocinetico.. Farmacologia del<br />
Sistema Nervoso Autonomo: Neurotrasmettitori e recettori del SNA.<br />
Classificazione dei farmaci che agiscono sul SNA: agonisti e antagonisti<br />
colinergici e adrenergici ad azione <strong>di</strong>retta e in<strong>di</strong>retta. Bloccanti della placca<br />
neuromuscolare. Inibitori dell’enzima acetilcolinesterasi. Farmacologia del<br />
sistema car<strong>di</strong>ovascolare: Cenni sulla fisiopatologia dell’ipertensione<br />
arteriosa. Classificazione, farmaco<strong>di</strong>namica, farmacocinetica, impieghi<br />
terapeutici ed effetti indesiderati <strong>di</strong>: beta-bloccanti, <strong>di</strong>uretici; ACE-inibitori e<br />
antagonisti dell’angiotensina II; bloccanti dei canali del calcio (verapamil,<br />
<strong>di</strong>ltiazem e <strong>di</strong>idropiri<strong>di</strong>ne).<br />
Farmacologia dell’emostasi: Caratteristiche farmacologiche delle eparine e<br />
degli anticoagulanti orali. Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. Farmaci<br />
inibitori dell’aggregazione piastrinica (acido acetilsalicilico, clopidogrel,<br />
abciximab) e agenti trombolitici (streptokinasi, urokinasi, rtPA).<br />
Farmacologia del Sistema Nervoso Centrale: Modulazione farmacologica<br />
della trasmissione sinaptica nel SNC. Farmaci <strong>di</strong> impiego nelle patologie<br />
psichiatriche : farmaci ansiolitici e ipnotici (benzo<strong>di</strong>azepine, agonisti parziali<br />
dei recettori 5HT1a, barbiturici); farmaci antidepressivi (antidepressivi<br />
triciclici; IMAO; SSRI, nuovi antidepressivi), e stabilizzanti dell’umore;<br />
farmaci antipsicotici tipici ed atipici; interazioni tra farmaci <strong>di</strong> impiego nelle<br />
patologie psichiatriche.<br />
Farmaci antiepilettici: Carbamazepina, fenitoina, acido valproico. Nuovi<br />
farmaci. Monitoraggio terapeutico.
TESTI<br />
CONSIGLIATI<br />
Farmaci antimicotici: Farmaci impiegati nella terapia delle micosi<br />
sistemiche (amfotericina B, flucitosina, fluconazolo, itraconazolo,<br />
voriconazolo, caspofungina) e superficiali (miconazolo, nistatina,<br />
griseofulvina, terbinafina).<br />
Farmaci antivirali: farmaci attivi contro gli herpes virus (aciclovir e<br />
congeneri), i virus epatitici (interferoni alfa, lamivu<strong>di</strong>na, ribavirina), i virus<br />
influenzali (amanta<strong>di</strong>na, zanamivir). Farmaci anti-HIV: analoghi dei<br />
nucleosi<strong>di</strong>, inibitori non nucleosi<strong>di</strong>ci della trascriptasi inversa e inibitori delle<br />
proteasi. HAART.<br />
Chemioterapia dei tumori: Target terapeutici ed effetti sul ciclo cellulare.<br />
Meccanismi <strong>di</strong> resistenza. Effetti tossici e terapie <strong>di</strong> supporto. Basi razionali<br />
delle associazioni polichemioterapiche e principali protocolli impiegati in<br />
terapia. Caratteristiche delle principali classi <strong>di</strong> farmaci: alchilanti,<br />
antimetaboliti, inibitori delle topoisomerasi, antimitotici e nuovi agenti mirati.<br />
Cenni <strong>di</strong> ormonoterapia.<br />
ESERCITAZIONI IN AULA<br />
Compilazione <strong>di</strong> ricette. Lettura critica <strong>di</strong> pubblicazioni scientifiche <strong>di</strong><br />
interesse farmacologico (stu<strong>di</strong> clinici, case reports).<br />
Farmacologia. A cura <strong>di</strong> H.P. Rang, M.M. Dale, J.M. Ritter, R.J. Flower.<br />
Sesta e<strong>di</strong>zione. Elsevier Masson, Milano<br />
Farmacologia. A cura <strong>di</strong> F. Rossi, V. Cuomo, G. Riccar<strong>di</strong>. E<strong>di</strong>zioni Minerva<br />
Me<strong>di</strong>ca, Torino<br />
Farmacologia Me<strong>di</strong>ca ed Elementi <strong>di</strong> Terapia. Waller DG, Renwick AG,<br />
Hillier K. Elsevier.<br />
Goodman & Gilman’s The Pharmacological Basis of Therapeutics, McGraw-<br />
Hill Me<strong>di</strong>cal Publishing Division<br />
Farmacologia Generale e Clinica <strong>di</strong> B.G. Katzung, E<strong>di</strong>zioni Piccin, Padova
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />
ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />
CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />
MAGISTRALE)<br />
<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong>- <strong>Ippocrate</strong><br />
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Patologia generale<br />
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />
CODICE INSEGNAMENTO 05547<br />
ARTICOLAZIONE IN MODULI SI<br />
NUMERO MODULI Due<br />
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED04<br />
DOCENTE RESPONSABILE<br />
Modulo <strong>di</strong> Biopatologia<br />
(MODULO 1)<br />
Prof. Calogero Caruso<br />
Or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> Patologia generale<br />
Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />
DOCENTECOINVOLTO<br />
Modulo <strong>di</strong> Immunopatologia<br />
(MODULO 2)<br />
Prof. Giuseppina Candore<br />
Aggregato <strong>di</strong> Patologia generale<br />
Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />
CFU 8+1<br />
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />
STUDIO PERSONALE<br />
130<br />
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />
95<br />
PROPEDEUTICITÀ Microbiologia, Immunologia, Biologia e<br />
Genetica<br />
ANNO DI CORSO Terzo<br />
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Aula Magna – Sez. Patologia Generale<br />
LEZIONI<br />
Dip. Biopatologia e Biotecnologie Me<strong>di</strong>che e<br />
Forensi<br />
Corso Tukory 211<br />
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni in aula ed esercitazioni in laboratorio.<br />
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />
METODI DI VALUTAZIONE Prova scritta e orale<br />
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />
PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre<br />
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Lunedì,martedì,mercoledì, giovedì e venerdì<br />
DIDATTICHE<br />
ore 8.00-10.00<br />
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Prof. Calogero Caruso<br />
STUDENTI<br />
Lunedì – Martedì - Mercoledì – Giovedì<br />
ore 15-17<br />
Tel. 091-6555911/3224<br />
marcoc@unipa.it<br />
ippocrate@unipa.it<br />
Prof. Giuseppina Candore<br />
Lunedì -Mercoledì – Venerdì<br />
ore 12-14<br />
Tel. 091-6555931<br />
gcandore@unipa.it
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />
Conoscenza e capacità <strong>di</strong> comprensione<br />
Acquisizione degli strumenti per la comprensione dei meccanismi etiopatogenetici e<br />
fisiopatologici della malattia. Capacità <strong>di</strong> utilizzare il linguaggio specifico proprio <strong>di</strong> questa<br />
<strong>di</strong>sciplina.<br />
Capacità <strong>di</strong> applicare conoscenza e comprensione<br />
Capacità <strong>di</strong> riconoscere ed applicare gli strumenti conoscitivi ed il rigore metodologico della<br />
Patologia generale per il razionale esercizio <strong>di</strong> qualsiasi attività connessa <strong>di</strong>rettamente ed<br />
in<strong>di</strong>rettamente alla tutela della salute.<br />
Autonomia <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio<br />
Essere in grado <strong>di</strong> sapere valutare in maniera autonoma i risultati <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> volti a chiarire i<br />
meccanismi etiopatogenetici e fisiopatologici delle malattie<br />
Abilità comunicative<br />
Capacità <strong>di</strong> spiegare, in maniera semplice, imme<strong>di</strong>ata ed esaustiva le conoscenze acquisite nonché<br />
<strong>di</strong> sapersi interfacciare con i colleghi, il personale sanitario, il singolo paziente ed i familiari <strong>di</strong><br />
riferimento.<br />
Capacità d’appren<strong>di</strong>mento<br />
Capacità <strong>di</strong> aggiornamento tramite la consultazione delle pubblicazioni scientifiche proprie della<br />
<strong>di</strong>sciplina in oggetto. Capacità <strong>di</strong> partecipare, utilizzando le conoscenze acquisite nel corso, alle<br />
iniziative <strong>di</strong> aggiornamento continuo nell’ambito professionale .<br />
OBIETTIVI FORMATIVI DEL CORSO INTEGRATO DI PATOLOGIA GENERALE<br />
Acquisizione delle competenze necessarie per comprendere i meccanismi etiopatogenetici e<br />
fisiopatologici delle malattie e delle alterazioni delle strutture, delle funzioni e dei meccanismi <strong>di</strong><br />
controllo a vari livelli <strong>di</strong> integrazione.<br />
MODULO 1<br />
ORE FRONTALI<br />
40 ore<br />
BIOPATOLOGIA<br />
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – PROGRAMMA<br />
Il concetto <strong>di</strong> malattia e <strong>di</strong> noxa patogena. Il concetto <strong>di</strong> malattia nella<br />
me<strong>di</strong>cina prescientifica e nella me<strong>di</strong>cina sperimentale (la malattia come<br />
rottura dell’equilibrio omeostatico). Evidence based me<strong>di</strong>cine (EBM). Il<br />
concetto <strong>di</strong> malattia nella me<strong>di</strong>cina evoluzionistica: cause prossime e cause<br />
remote. Etiologia, patogenesi e fisiopatologia: le basi anatomo-funzionali<br />
delle malattie. Omeostasi, riserva funzionale e scompenso. Risposte cellulari<br />
agli stimoli dannosi. Atrofia, iperplasia, ipertrofia, metaplasia. Il danno<br />
cellulare; cause e meccanismi; risposta subcellulare al danno; accumuli<br />
intracellulari e calcificazione patologica. Il danno irreversibile: necrosi e<br />
morte cellulare programmata.<br />
L’invecchiamento e la longevità: una visione <strong>di</strong> insieme.<br />
L’invecchiamento della popolazione. Le più accre<strong>di</strong>tate teorie<br />
sull'invecchiamento. Ra<strong>di</strong>cali liberi e Stress ossidativo. La senescenza re<br />
plicativa. Telomeri, telomerasi e senescenza re plicativa. Cellule staminali e<br />
invecchiamento. La complessità. Cute e invecchiamento; L’invecchiamento<br />
del Timo; Invecchiamento dell’epitelio intestinale; L’invecchiamento<br />
cerebrale. L’immunosenescenza. L’infiammazione e le malattie età-correlate.<br />
Il cancro come malattia correlata all’età. Fisiopatologia dell’aterosclerosi e<br />
della malattia <strong>di</strong> Alzheimer: fattori genetici e fattori ambientali. L’Apo-E. La
placca aterosclerotica stabile ed instabile: ischemia, trombosi, embolia ed<br />
infarto. La placca senile e la placca aterosclerotica: assonanze e <strong>di</strong>ssonanze. I<br />
centenari come modello <strong>di</strong> invecchiamento <strong>di</strong> successo: ruolo della genetica,<br />
dell’epigenetica, del genere e dell’ambiente. Il ruolo della <strong>di</strong>eta<br />
nell’invecchiamento. La me<strong>di</strong>cina anti-invecchiamento.<br />
La classificazione dei tumori: generalità. Classificazione istologica, il<br />
TNM. Epidemiologia dei tumori. Storia Naturale del Tumore; iniziazione,<br />
promozione, progressione. Differenziazione, cancerogenesi e sviluppo<br />
tumorale. Microambiente ed interazioni cellulari: molecole <strong>di</strong> adesione<br />
cellula-cellula e cellula-matrice. Comunicazioni intercellulari. Meccanismi <strong>di</strong><br />
controllo della crescita neoplastica. Ormoni e recettori: struttura, interazioni e<br />
attività trascrizionale. Fattori <strong>di</strong> crescita, recettori <strong>di</strong> membrana e trasduzione<br />
del segnale. Morte cellulare programmata (apoptosi): aspetti morfologici e<br />
biomolecolari, meccanismi <strong>di</strong> regolazione. Oncogeni ed Oncosoppressori.<br />
Virus e tumori: v-onc e c-onc. Proto-oncogeni ed oncogeni: meccanismi <strong>di</strong><br />
attivazione. Geni oncosoppressori e ciclo cellulare. Eventi genetici nella<br />
cancerogenesi colorettale. Ciclo cellulare e cancro. Fasi e durata del ciclo.<br />
Cicline e chinasi ciclino-<strong>di</strong>pendenti. Reclutamento in ciclo. Punti <strong>di</strong><br />
restrizione. Cancerogenesi ed alterazioni del ciclo. Cancerogenesi chimica e<br />
fisica. Tipi <strong>di</strong> danno al genoma. Instabilità, danno genetico e meccanismi <strong>di</strong><br />
riparazione. Familiarità e tumori. Cellule staminali e cancerogenesi. Cellule<br />
staminali embrionali, fetali e adulte. Comunicazioni intercellulari,<br />
<strong>di</strong>fferenziazione e cellule staminali. La progressione tumorale. Invasività e<br />
metastasi. Neo-angiogenesi. Sistema immunitario e cancro.<br />
Immunosorveglianza e cancerogenesi. Basi teoriche dell’immunoterapia.<br />
Infiammazione e cancro: risposte locali e sistemiche. Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong>agnostici e<br />
prognostici: stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> follow-up. Principi <strong>di</strong> terapia: basi biologiche delle<br />
terapie correnti, combinate e in a<strong>di</strong>uvante. Basi biologiche <strong>di</strong> terapie<br />
innovative.<br />
MODULO 2 IMMUNOPATOLOGIA<br />
ORE FRONTALI<br />
40 ore<br />
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – PROGRAMMA<br />
L’emopoiesi. L’esame emocromocitometrico. I leucociti: genesi,<br />
morfologia e fisiopatologia dei linfociti, monociti, neutrofili, eosinofili e<br />
basofili. La preparazione <strong>di</strong> strisci <strong>di</strong> sangue su vetrini. La formula leucocitaria<br />
e le sue variazioni: valori normali delle singole popolazioni, meccanismi<br />
eziopatogenetici delle variazioni e significato fisiopatologico.<br />
Generalità sulla risposta infiammatoria; la risposta immune naturale e<br />
specifica: cellule e tessuti dell’immunità innata e della risposta infiammatoria.<br />
L’importanza delle barriere. I recettori del sistema immunitario innato e<br />
dell’infiammazione: recettori per pepti<strong>di</strong> formilati; recettori lectinici (recettore<br />
per il mannosio); recettori “scavanger”; recettori <strong>di</strong> membrana e citoplasmatici<br />
per i patogeni (CD14, Recettori Toll-like, Proteine NLR). Le citochine proinfiammatorie<br />
e le chemochine; le citochine emopoietiche e gli interferoni. Le<br />
cellule dell’infiammazione. La risposta infiammatoria locale e sistemica.<br />
L’angioflogosi: mo<strong>di</strong>ficazioni vascolari. Iperemia infiammatoria e non<br />
infiammatoria. I me<strong>di</strong>atori cellulari e <strong>di</strong> fase fluida: me<strong>di</strong>atori preformati e<br />
neoformati. Le ciclo-ossigenasi e gli altri enzimi coinvolti nella genesi dei<br />
me<strong>di</strong>atori. Generalità sui farmaci anti-infiammatori. Le molecole <strong>di</strong> adesione e<br />
la migrazione cellulare; la fagocitosi. I tipi <strong>di</strong> essudato ed i vari modelli <strong>di</strong>
infiammazione; il LPS e gli altri tipi <strong>di</strong> noxae infiammatorie: i meccanismi <strong>di</strong><br />
innesco della risposta infiammatoria. L’infiammazione cronica: cause,<br />
caratteristiche morfologiche; cellule dell’infiammazione cronica. I granulomi,<br />
eziopatogenesi e classificazione. Le malattie granulomatose polmonari.<br />
Riparazione me<strong>di</strong>ante guarigione, cicatrizzazione e fibrosi. Il tessuto <strong>di</strong><br />
granulazione e la guarigione delle ferite. I processi riparativi come causa <strong>di</strong><br />
malattia: la cirrosi. La flogosi immune e le reazioni <strong>di</strong> ipersensibilità <strong>di</strong> I, II, III<br />
e IV tipo. La flogosi allergica e l’Asma Bronchiale. Le malattie da<br />
immunocomplessi e le glomerulonefriti. Autoimmunità: classificazione,<br />
eziopatogenesi e fisiopatologia delle malattie autoimmuni; l’Artrite<br />
Reumatoide. Associazione tra HLA e malattie: significato biologico e clinico.<br />
Le meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong> determinazione delle proteine sieriche e la fisiopatologia<br />
delle proteine sieriche. Le albumine e la classificazione degli edemi. Le<br />
globuline e le proteine <strong>di</strong> fase acuta: le proteine del complemento, le<br />
pentrassine lunghe e corte, le antiproteasi, le proteine <strong>di</strong> trasporto, le<br />
immunoglobuline. I deficit del complemento: l’angioedema ere<strong>di</strong>tario. Le<br />
proteine della coagulazione e l’Emostasi: la loro interrelazione con il processo<br />
infiammatorio. Le proteine <strong>di</strong> fase acuta nel monitoraggio dei processi<br />
infiammatori: la VES, le mo<strong>di</strong>ficazione del tracciato elettroforetico ed i meto<strong>di</strong><br />
quantitativi <strong>di</strong> dosaggio delle proteine sieriche. Il deficit <strong>di</strong> α1-antitripsina e<br />
l’enfisema. L’amiloidosi: classificazione, eziopatogenesi e fisiopatologia. La<br />
malattia da Prioni. Fisiopatologia della temperatura corporea: la febbre e le<br />
ipertermie non febbrili. Pirogeni e criogeni. Tipi <strong>di</strong> febbre e significato<br />
fisiopatologico. La pirina e la febbre me<strong>di</strong>terranea familiare. Gli altri effetti<br />
centrali delle risposte <strong>di</strong> fase acuta; gli effetti ipotalamici delle citochine: il<br />
comportamento malattia (anoressia, apatia, astenia, sonnolenza) ed il suo<br />
significato teleonomico. L’attivazione dell’asse ipotalamico-ipofisario nello<br />
stress e nella risposta infiammatoria: i glucocorticoi<strong>di</strong> e le risposte<br />
infiammatorie. Definizione e meccanismi generali dei vari tipi <strong>di</strong> shock. Lo<br />
shock endotossinico e da superantigeni: eziopatogenesi e fisiopatologia; il<br />
fenomeno <strong>di</strong> Sanarelli-Shwartzman. Effetti metabolici delle citochine: la<br />
cachessia.<br />
15 TIROCINIO<br />
TESTI<br />
CONSIGLIATI<br />
Saper preparare strisci <strong>di</strong> sangue e campioni per lettura automatica.<br />
Saper riconoscere e descrivere gli elementi figurati del sangue.<br />
PROIEZIONI IN POWER POINT; PDF DI ARTICOLI<br />
TESTI:<br />
C. CARUSO - FISIOPATOLOGIA DELLA FLOGOSI – MEDICAL<br />
BOOKS, 1997<br />
M. Pontieri, M.A. Russo, L. Frati- PATOLOGIA GENERALE – IV ED.<br />
Piccin, 2010<br />
C.CARUSO, G.CANDORE, G.COLONNA-ROMANO – BIOPATOLOGIA<br />
DELL’INVECCHIAMENTO – Piccin (IN PREPARAZIONE)
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />
ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />
LAUREA MAGISTRALE <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong> - <strong>Ippocrate</strong><br />
CORSO INTEGRATO Fisiopatologia Clinica<br />
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />
AMBITO DISCIPLINARE Fisiopatologia, metodologia clinica,<br />
propedeutica clinica e sistematica me<strong>di</strong>cochirurgica<br />
CODICE INSEGNAMENTO 13208<br />
ARTICOLAZIONE IN MODULI SI<br />
NUMERO MODULI 2<br />
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED09 – MED18<br />
DOCENTE RESPONSABILE<br />
MODULO 1<br />
DOCENTE COINVOLTO<br />
MODULO 2<br />
Prof. Gaspare Parrinello<br />
Professore Associato<br />
Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />
Prof. Gaspare Genova<br />
Professore Associato<br />
Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />
CFU 6 CFU/F + 6 CFU/T<br />
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />
STUDIO PERSONALE<br />
150<br />
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />
150<br />
PROPEDEUTICITÀ Fisiologia Umana e Patologia Generale<br />
ANNO DI CORSO III<br />
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE<br />
LEZIONI<br />
Come da calendario<br />
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali<br />
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale<br />
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />
PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre<br />
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ<br />
DIDATTICHE<br />
Come da Calendario<br />
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI<br />
STUDENTI<br />
lunedì e giovedì dalle ore 11 alle ore 13<br />
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />
Conoscere i meccanismi alla base delle alterazioni strutturali e funzionali, meccaniche e/o<br />
biochimiche, relative alle patologie <strong>di</strong> interesse me<strong>di</strong>co e chirurgico e la loro correlazione con i<br />
sintomi.<br />
Conoscere le basi per poter assumere corrette decisioni, quando necessario, nelle problematiche<br />
relative alla salute dell’in<strong>di</strong>viduo.<br />
Dimostrare un approccio critico, uno scetticismo costruttivo, creatività ed un atteggiamento<br />
orientato alla ricerca, nello svolgimento delle attività professionali.<br />
Essere in grado <strong>di</strong> raccogliere, organizzare ed interpretare correttamente l'informazione sanitaria<br />
e biome<strong>di</strong>ca dalle <strong>di</strong>verse risorse e database <strong>di</strong>sponibili.<br />
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
Far apprendere i fondamenti fisiopatologici (conoscenza basata essenzialmente sui meccanismi <strong>di</strong><br />
malattia) e le basi sperimentali dei processi patologici <strong>di</strong> interesse me<strong>di</strong>co.<br />
Saper interpretare le anomalie morfo-funzionali dell'organismo che si riscontrano nelle <strong>di</strong>verse<br />
malattie.<br />
MODULO FISIOPATOLOGIA MEDICA<br />
ORE FRONTALI<br />
30<br />
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />
PROGRAMMA<br />
Conoscere i concetti <strong>di</strong> salute e malattia; <strong>di</strong> etiologia e patogenesi;<br />
Conoscere Cause e meccanismi <strong>di</strong> formazione dell'edema e dell'ascite<br />
Conoscere Per<strong>di</strong>te <strong>di</strong> liquido gastro intestinale: vomito e <strong>di</strong>arrea<br />
Conoscere Alterazioni dell'equilibrio acido base <strong>di</strong> origine metabolica e<br />
respiratoria<br />
Conoscere i meccanismi fisiopatologici alla base della febbre e della<br />
ipertermia<br />
Conoscere le alterazioni omeostatiche della pressione arteriosa<br />
Conoscere le basi molecolari dell'ipertensione arteriosa<br />
Conoscere i meccanismi fisiopatologici del danno dell'ipertensione essenziale<br />
Conoscere i meccanismi fisiopatologici responsabili dell’ipertensione<br />
arteriosa secondaria<br />
Conoscere le manifestazioni emorragiche da alterazioni delle funzioni<br />
piastriniche e della cascata <strong>di</strong> attivazione della coagulazione<br />
Conoscere i meccanismi fisiopatologici del danno da trombosi ed embolia<br />
Conoscere le basi molecolari e meccanismi fisiopatologici dell’Aterosclerosi<br />
Conoscere i meccanismi fisiopatologici del danno secondario ad aterosclerosi<br />
(IMA, Ictus, AOP)<br />
Conoscere i meccanismi fisiopatologici dello shock<br />
Conoscere i meccanismi fisiopatologici responsabili <strong>di</strong> Anemia<br />
Conoscere i meccanismi fisiopatologici delle malattie metaboliche complesse<br />
a base genetica (s. plurimetabolica, iperlipoproteinemie miste, <strong>di</strong>abete<br />
mellito)<br />
Conoscere i meccanismi fisiopatologici delle malattie della tiroide e delle<br />
paratiroi<strong>di</strong><br />
Conoscere i meccanismi fisiopatologici dell’insufficienza renale<br />
Conoscere i meccanismi fisiopatologici della insufficienza respiratoria<br />
Conoscere i meccanismi fisiopatologici dell’insufficienza epatica<br />
TIROCINIO<br />
45 Raccogliere l'anamnesi generale e finalizzata per organi e apparati in tutte le<br />
sue parti. Modalità <strong>di</strong> approccio al paziente. Eseguire esame obiettivo<br />
generale e finalizzato per organi e apparati nell'adulto. Effettuare l'esame<br />
obbiettivo del cuore (ispezione, palpazione e auscultazione). Rilevare il polso<br />
centrale ed i polsi periferici e descriverne le caratteristiche. Effettuare l'esame<br />
obiettivo completo dell'addome. Rilevare i segni obiettivi dell'edema.<br />
Eseguire la misurazione <strong>di</strong> in<strong>di</strong>ci antropometrici e nutrizionali e il calcolo del<br />
TESTI<br />
CONSIGLIATI<br />
BMI.<br />
HARRISON PRINCIPI DI MEDICINA INTERNA<br />
PONTIERI PATOLOGIA GENERALE 2: FISIOPATOLOGIA<br />
TEODORI TRATTATO ITALIANO DI MEDICINA INTERNA ED. SEU
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />
Far apprendere i fondamenti fisiopatologici (conoscenza basata essenzialmente sui meccanismi <strong>di</strong><br />
malattia) e le basi sperimentali dei processi patologici <strong>di</strong> interesse chirurgico.<br />
Saper interpretare le anomalie morfo-funzionali dell'organismo che si riscontrano nelle <strong>di</strong>verse<br />
malattie.<br />
MODULO FISIOPATOLOGIA CHIRURGICA<br />
ORE FRONTALI<br />
30<br />
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />
PROGRAMMA<br />
Conoscere i meccanismi fisiopatologici delle infezioni cutanee, delle ulcere,<br />
delle fistole, delle piaghe, delle necrosi e delle gangrene, delle ferite e del<br />
processo <strong>di</strong> cicatrizzazione.<br />
Conoscere i meccanismi fisiopatologici delle ernie<br />
Conoscere i meccanismi fisiopatologici della patologia esofagea: <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ni<br />
motori esofagei, ernia jatale e reflusso; la <strong>di</strong>sfagia<br />
Conoscere i meccanismi fisiopatologici della malattia peptica.<br />
Conoscere i meccanismi fisiopatologici delle affezioni del colon: <strong>di</strong>arrea e<br />
stipsi.<br />
Conoscere i meccanismi fisiopatologici delle affezioni del retto e dell’ano:<br />
ragade, emorroi<strong>di</strong>, ascessi e fistole, prolasso e incontinenza.<br />
Conoscere i meccanismi fisiopatologici dell’addome acuto: occlusione<br />
intestinale, emorragie <strong>di</strong>gestive, peritoniti.<br />
Conoscere i meccanismi fisiopatologici della calcolosi biliare e degli itteri<br />
chirurgici<br />
Conoscere i meccanismi fisiopatologici della pancreatite acuta.<br />
TIROCINIO<br />
45 Raccogliere l'anamnesi generale e finalizzata per organi e apparati in tutte le<br />
sue parti. Modalità <strong>di</strong> approccio al paziente. Eseguire esame obiettivo<br />
generale e finalizzato per organi e apparati nell'adulto. Valutare le ernie<br />
addominali e della regione inguino-crurale. Eseguire la manovra semeiologica<br />
per rilevare il segno <strong>di</strong> Murphy e <strong>di</strong> Giordano. Effettuare iniezioni<br />
TESTI<br />
CONSIGLIATI<br />
intramuscolari, sottocutanee e intradermiche.<br />
GALLONE-GALLIERA CHIRURGIA ED. AMBROSIANA<br />
COLOMBO TRATTATO DI CHIRURGIA ED. MINERVA MEDICA<br />
SABISTON TEXTBOOK OF SURGERY: LE BASI BIOLOGICHE<br />
DELLA MODERNA PRATICA CHIRURGICA. ELSEVIER SAUNDERS
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />
ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />
CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />
MAGISTRALE)<br />
<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong> <strong>Ippocrate</strong><br />
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Fisiologia Umana<br />
TIPO DI ATTIVITÀ Base<br />
AMBITO DISCIPLINARE Scienze Biome<strong>di</strong>che<br />
CODICE INSEGNAMENTO 03380<br />
ARTICOLAZIONE IN MODULI SI<br />
NUMERO MODULI 3<br />
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI BIO/09<br />
DOCENTE RESPONSABILE<br />
Natale Belluardo<br />
Professore Or<strong>di</strong>nario<br />
Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />
DOCENTE MODULO 1 Giuseppe Ferraro<br />
Professore Or<strong>di</strong>nario<br />
Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />
DOCENTE MODULO 2 Pierangelo Sardo<br />
Professore Associato<br />
Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />
DOCENTE MODULO 3 Natale Belluardo<br />
Professore Or<strong>di</strong>nario<br />
Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />
CFU 16+2 16 CFU/F + 2 CFU/T<br />
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 240+20<br />
STUDIO PERSONALE<br />
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 160+30<br />
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />
PROPEDEUTICITÀ Fisica, Biologia e Genetica, Anatomia Umana,<br />
Biochimica.<br />
ANNO DI CORSO 2° e 3°<br />
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Aula destinata dal corso <strong>di</strong> laurea<br />
LEZIONI<br />
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali; esercitazioni in aula ed in<br />
laboratorio<br />
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria [per un massimo del 75%]<br />
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale<br />
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />
PERIODO DELLE LEZIONI 2° semestre del 2° anno e 1° semestre del 3°<br />
anno<br />
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Secondo calendario ufficiale del corso <strong>di</strong> laurea<br />
DIDATTICHE<br />
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI<br />
STUDENTI<br />
Prof. N. Belluardo Lune<strong>di</strong>-Venerdì 15.00-18.00<br />
N.Belluardo@unipa.it ; Tel: 091/6555849<br />
Prof. G. Ferraro Venerdì 9-11<br />
Prof. P. Sardo Martedì 9-11 (chiedere<br />
appuntamento all’in<strong>di</strong>rizzo<br />
pierangelo.sardo@unipa.it)
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />
Conoscenza e capacità <strong>di</strong> comprensione<br />
Acquisire la relazione tra le leggi della chimica e della fisica e la fisiologia delle cellule, degli<br />
organi e degli apparati. Conoscere le funzioni dei <strong>di</strong>versi organi del corpo umano. Conoscere<br />
l’interpretazione dei principali parametri fisiologici dell’uomo sano. Conoscere i principali<br />
meccanismi <strong>di</strong> regolazione della funzione <strong>di</strong> organi e apparati e dell’integrazione funzionale <strong>di</strong> più<br />
apparati nell’esecuzione <strong>di</strong> compiti specifici. Conoscere l’integrazione tra i vari apparati ed il<br />
sistema nervoso centrale e vegetativo.<br />
Capacità <strong>di</strong> applicare conoscenza e comprensione<br />
Avere una conoscenza del funzionamento degli organi e comprendere le loro mo<strong>di</strong>ficazioni<br />
adattive e <strong>di</strong> regolazione integrata. Sviluppare capacità <strong>di</strong> organizzare una visione integrata delle<br />
principali funzioni dell’organismo<br />
Autonomia <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio<br />
Autonomia <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio nell’applicazione delle nozioni apprese<br />
Abilità comunicative<br />
Capacità <strong>di</strong> comunicare i concetti acquisiti in modo chiaro e organico.<br />
Capacità d’appren<strong>di</strong>mento<br />
Capacità <strong>di</strong> proseguire aggiornamenti degli stu<strong>di</strong> utilizzando le conoscenze <strong>di</strong> base acquisite nel<br />
corso.<br />
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 1<br />
Conoscere le funzioni del sangue e degli apparati car<strong>di</strong>o-vascolare e respiratorio ed i loro principali<br />
meccanismi <strong>di</strong> regolazione e <strong>di</strong> integrazione funzionale con altri apparati.<br />
MODULO 1<br />
ORE FRONTALI<br />
60<br />
FISIOLOGIA UMANA - Modulo 1<br />
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />
PROGRAMMA<br />
Descrivere la genesi dell'eccitabilità cellulare<br />
Tratteggiare i meccanismi <strong>di</strong> trasporto dell'acqua e dei soluti attraverso le<br />
membrane biologiche<br />
Spiegare le modalità <strong>di</strong> funzionamento delle cellule recettoriali e i<br />
meccanismi <strong>di</strong> trasduzione <strong>di</strong> varie forme <strong>di</strong> energia<br />
Illustrare le modalità d’interazione fra le cellule eccitabili<br />
Generalità sull’attività riflessa<br />
Illustrare le fasi del ciclo car<strong>di</strong>aco correlandole con le meccanica car<strong>di</strong>aca<br />
definendo la gittata sistolica e la gittata car<strong>di</strong>aca<br />
Spiegare i fenomeni dell’eccitabilità e dell’automatismo car<strong>di</strong>aco<br />
Descrivere le caratteristiche funzionali del muscolo striato e <strong>di</strong> quello liscio<br />
Spiegare i meccanismi <strong>di</strong> regolazione della attività car<strong>di</strong>aca e della pressione<br />
arteriosa<br />
Misurare la pressione arteriosa omerale me<strong>di</strong>ante sfigmomanometro a<br />
mercurio (Riva Rocci)<br />
Spiegare in termini elettrofisiologici modalità <strong>di</strong> produzione e significato
TESTI<br />
CONSIGLIATI<br />
delle onde normali nell'ECG<br />
Descrivere i liqui<strong>di</strong> corporei e la loro composizione con riferimenti al bilancio<br />
idro-elettrolitico<br />
Descrivere le caratteristiche morfo-funzionali dei componenti del sangue:<br />
eritrociti, leucociti, piastrine, proteine plasmatiche<br />
Illustrare il processo dell'emostasi e della fibrinolisi<br />
Descrivere sommariamente gli aspetti morfo-funzionali della<br />
microcircolazione e dell’emoreologia, spiegandone il significato<br />
Illustrare le funzioni (in relazione alla struttura) delle <strong>di</strong>verse sezioni<br />
dell'albero vasale: sistema arterioso, capillari, sistema venoso, i circoli<br />
capillari e le loro peculiarità d'organo<br />
Fornire le in<strong>di</strong>cazioni basilari sui rapporti tra struttura e funzione del circolo<br />
linfatico<br />
Correlare le fasi dell’attività respiratoria con la morfologia e la funzionalità<br />
delle strutture che vi sovrintendono<br />
Spiegare su basi fisiche il meccanismo <strong>di</strong> espansione dell'alveolo polmonare.<br />
Descrivere le nozioni essenziali della fisica dei gas utili alla comprensione<br />
della funzione respiratoria<br />
Correlare i concetti <strong>di</strong> meccanica respiratoria e lavoro respiratorio<br />
Descrivere l’indagine spirometrica e correlarne i risultati con la funzionalità<br />
respiratoria<br />
Illustrare i principi e i meccanismi fisiologici che regolano gli scambi gassosi<br />
alveolo-capillari e il trasporto dei gas respiratori nel sangue<br />
Spiegare i meccanismi chimici, nervosi e d'altra natura che regolano l’attività<br />
respiratoria<br />
Spiegare le modalità <strong>di</strong> regolazione del pH plasmatico da parte della funzione<br />
respiratoria e riconoscere le variazioni del pH dovute a questa<br />
Spiegare gli aggiustamenti car<strong>di</strong>o-circolatori e respiratori durante la attività<br />
fisica<br />
Fisiologia e Biofisica Me<strong>di</strong>ca. A cura <strong>di</strong> F. Bal<strong>di</strong>ssera e A. Porro. Poletto<br />
E<strong>di</strong>tore<br />
Fisiologia Me<strong>di</strong>ca. A cura <strong>di</strong> F. Conti – E<strong>di</strong>-Ermes<br />
Fisiologia. Di R.M. Berne, M.N. Levy, B.M. Koeppen, B.A. Stanton. Casa<br />
E<strong>di</strong>trice Ambrosiana<br />
Fisiologia Umana . Di Schmidt, Lang, Thews . Idelson-Gnocchi<br />
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 2<br />
Conoscere le funzioni degli apparati renale, gastro-enterico ed endocrino ed i loro principali<br />
meccanismi <strong>di</strong> regolazione e <strong>di</strong> integrazione funzionale con altri apparati.<br />
MODULO 2<br />
FISIOLOGIA UMANA - Modulo 2
ORE FRONTALI<br />
50<br />
TESTI<br />
CONSIGLIATI<br />
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />
PROGRAMMA<br />
Descrivere e spiegare in termini anatomo-funzionali (correlando le funzioni<br />
con le strutture anatomiche responsabili), i meccanismi <strong>di</strong> formazione<br />
dell'urina: filtrazione glomerulare, assorbimento, secrezione tubulare ed<br />
escrezione<br />
In<strong>di</strong>care il destino dei più importanti componenti del plasma nel passaggio<br />
attraverso il rene<br />
Illustrare il contributo del rene all'equilibrio idrico-salino, del pH ematico,<br />
della volemia e della pressione arteriosa<br />
Descrivere i meccanismi fisiologici della minzione<br />
Illustrare le funzioni del canale alimentare: motilità, secrezione, <strong>di</strong>gestione,<br />
assorbimento e spiegare i meccanismi fisiologici del loro espletamento<br />
In<strong>di</strong>care i meccanismi <strong>di</strong> regolazione delle funzioni intestinali operati dal<br />
s.n.c., dal sistema nervoso enterico e dagli ormoni gastrointestinali<br />
Descrivere la motilità dell'intestino colon-retto ed il riflesso della defecazione<br />
Illustrare i meccanismi del controllo neuro-ormonale sull'assunzione <strong>di</strong> liqui<strong>di</strong><br />
ed alimenti<br />
Descrivere le funzioni tipiche ed il ruolo esercitato dal fegato nella nutrizione<br />
e nel metabolismo interme<strong>di</strong>o<br />
Descrivere i meccanismi della termoregolazione<br />
Tratteggiare i meccanismi d’azione degli ormoni, nella trasmissione <strong>di</strong><br />
messaggi funzionali specifici<br />
Descrivere le funzioni degli ormoni ipotalamici e gli ormoni adeno-ipofisari,<br />
nonché i meccanismi <strong>di</strong> feedback delle le ghiandole controllate dall'asse<br />
ipotalamo-ipofisario<br />
Illustrare il controllo ormonale della glicemia<br />
Illustrare i meccanismi integrati <strong>di</strong> controllo della calcemia e il ruolo<br />
esercitato in essi dalle paratiroi<strong>di</strong><br />
In<strong>di</strong>care sommariamente le funzioni endocrine del timo e della epifisi<br />
Illustrare i meccanismi del controllo ormonale sull'accrescimento<br />
In<strong>di</strong>care gli effetti specifici dei singoli ormoni sulle funzioni dei <strong>di</strong>fferenti<br />
organi e apparati che ne rappresentano il bersaglio: ormoni pre e postipofisari,<br />
ormoni tiroidei e paratiroidei, ormoni della corticale e della<br />
midollare surrenale, ormoni gona<strong>di</strong>ci maschili e femminili<br />
Fisiologia e Biofisica Me<strong>di</strong>ca. A cura <strong>di</strong> F. Bal<strong>di</strong>ssera e A. Porro. Poletto<br />
E<strong>di</strong>tore<br />
Fisiologia Me<strong>di</strong>ca. A cura <strong>di</strong> F. Conti – E<strong>di</strong>-Ermes<br />
Fisiologia. Di R.M. Berne, M.N. Levy, B.M. Koeppen, B.A. Stanton. Casa<br />
E<strong>di</strong>trice Ambrosiana<br />
Fisiologia Umana . Di Schmidt, Lang, Thews . Idelson-Gnocchi<br />
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 3<br />
Conoscere le funzioni del sistema nervoso centrale, periferico e vegetativo. Conoscere le funzioni<br />
superiori e le basi delle risposte emotive-comportamentali
MODULO 3<br />
ORE FRONTALI<br />
50<br />
FISIOLOGIA UMANA – Modulo 3<br />
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />
PROGRAMMA<br />
In<strong>di</strong>care nelle linee generali l’organizzazione morfo-funzionale del sistema<br />
nervoso centrale, periferico e vegetativo<br />
Descrivere le attività del sistema nervoso vegetativo: componente<br />
ortosimpatica e parasimpatica<br />
In<strong>di</strong>care le funzioni della glia. Descrivere i principali aspetti funzionali del<br />
liquor cefalo-rachi<strong>di</strong>ano e della sua circolazione<br />
Descrivere le interazioni elementari tra i neuroni: trasmissione sinaptica e sua<br />
modulazione, meccanismi <strong>di</strong> integrazione sinaptica, liberazione dei<br />
neurotrasmettitori e loro interazione con le <strong>di</strong>fferenti classi <strong>di</strong> recettori.<br />
Trasmissione gassosa dei segnali nervosi. I neuropepti<strong>di</strong>. Plasticità sinaptica e<br />
ruolo dei neurotrasmettitori. Fattori neurotrofici.<br />
Spiegare l’organizzazione anatomo-funzionale dei sistemi sensitivi.<br />
Descrivere i meccanismi fisiologici della visione, dell'u<strong>di</strong>to e della fonazione<br />
Illustrare il meccanismo <strong>di</strong> accomodamento dell'occhio e le basi dei <strong>di</strong>fetti<br />
rifrattometrici<br />
Illustrare l'esame au<strong>di</strong>ometrico<br />
Descrivere gli aspetti salienti della fisiologia del gusto ed olfatto<br />
Illustrare i meccanismi fisiologici della sensibilità somatica (tattile, termica,<br />
dolorifica, propriocettiva) e viscerale<br />
In<strong>di</strong>care nelle sue componenti maggiori l’organizzazione del sistema motorio<br />
Illustrare i meccanismi spinali <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nazione motoria: azione riflessa, ruolo<br />
degli interneuroni<br />
Elicitare i riflessi spinali e interpretarne il rilievo<br />
Tono muscolare e sua regolazione<br />
Postura: meccanismi troncoencefalici; riflessi posturali; apparato vestibolare e<br />
riflessi tonici labirintici e cervicali. Locomozione.<br />
Illustrare dal punto <strong>di</strong> vista morfo-funzionale l’organizzazione del movimento<br />
volontario: rapporti tra strutture anatomiche (aree corticali, via corticospinale)<br />
e funzioni motorie<br />
Descrivere in generale le caratteristiche funzionali dei sistemi <strong>di</strong> controllo<br />
motorio<br />
Descrivere le caratteristiche funzionali dei circuiti cerebellari implicati nel<br />
controllo dell'attività motoria<br />
Descrivere le caratteristiche funzionali dei circuiti dei nuclei della base<br />
implicati nel controllo dell'attività motoria<br />
Oculomozione<br />
Illustrare l’organizzazione anatomo-funzionale della corteccia cerebrale<br />
Correlare i principi elettrofisiologici con i più comuni risultati fisiologici e<br />
patologici dell’elettroencefalogramma<br />
Descrivere gli aspetti anatomo-funzionali del sistema limbico e le funzioni<br />
omeostatiche dell'ipotalamo<br />
Spiegare le basi anatomo-funzionali delle funzioni nervose superiori: sonno,<br />
linguaggio, memoria<br />
Descrivere la sessualità come sistema complesso <strong>di</strong> tipo neuro-psicoendocrinologico.<br />
La <strong>di</strong>fferenziazione sessuale del sistema nervoso
CFU/T<br />
TESTI<br />
CONSIGLIATI<br />
Illustrare i meccanismi generali e specifici <strong>di</strong> feedback nella regolazione delle<br />
increzioni ormonali<br />
In<strong>di</strong>care le basi biofisiche della contrazione muscolare<br />
Fornire il razionale dell’elettromiografia<br />
Misurare la pressione arteriosa omerale. Spiegare in termini elettrofisiologici<br />
modalità <strong>di</strong> produzione e significato delle onde normali nell'EEG. Elicitare i<br />
riflessi spinali e interpretarne il rilievo.<br />
Fisiologia e Biofisica Me<strong>di</strong>ca. A cura <strong>di</strong> F. Bal<strong>di</strong>ssera e A. Porro. Poletto<br />
E<strong>di</strong>tore<br />
Fisiologia Me<strong>di</strong>ca. A cura <strong>di</strong> F. Conti – E<strong>di</strong>-Ermes<br />
Fisiologia. Di R.M. Berne, M.N. Levy, B.M. Koeppen, B.A. Stanton. Casa<br />
E<strong>di</strong>trice Ambrosiana<br />
Fisiologia Umana . Di Schmidt, Lang, Thews . Idelson-Gnocchi
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />
ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />
CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />
MAGISTRALE)<br />
<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong> <strong>Ippocrate</strong><br />
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Metodologia Clinica<br />
SSD: MED/09 - MED/18<br />
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />
CODICE INSEGNAMENTO 05101<br />
ARTICOLAZIONE IN MODULI SI<br />
NUMERO MODULI 2<br />
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/09 - MED/18<br />
DOCENTE RESPONSABILE<br />
Gregorio Caimi<br />
(MODULO 1)<br />
Professore Or<strong>di</strong>nario<br />
Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />
DOCENTE COINVOLTO<br />
Carmelo Sciumè<br />
(MODULO 2)<br />
Professore Associato<br />
Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />
CFU 6 CFU/F + 3 CFU/T<br />
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />
STUDIO PERSONALE<br />
120<br />
ANNO DI CORSO 4<br />
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE<br />
LEZIONI<br />
Come da calendario<br />
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni in aula - attività <strong>di</strong> tirocinio in reparto <strong>di</strong><br />
degenza, ambulatori, laboratori.<br />
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale<br />
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />
PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre<br />
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ<br />
DIDATTICHE<br />
Come da Calendario<br />
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI<br />
STUDENTI<br />
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />
Prof.Carmelo Sciumè<br />
Martedì e giovedì dalle 13 alle 14.00<br />
Dipartimento <strong>di</strong> Discipline Chirurgiche<br />
Fornire allo studente le competenze necessarie per eseguire un esame clinico corretto.<br />
Questo potrà realizzarsi attraverso l’appren<strong>di</strong>mento: <strong>di</strong> un corretto ed efficace approccio clinico al<br />
paziente; dei meto<strong>di</strong> per raccolta dell’anamnesi; dei meto<strong>di</strong> per esecuzione dell’esame obiettivo<br />
generale e sistematico; dei meto<strong>di</strong> per la compilazione <strong>di</strong> una cartella clinica orientata per<br />
problemi; delle corrette in<strong>di</strong>cazioni dell’utilizzo degli esami <strong>di</strong> laboratorio e strumentali;<br />
dell’interpretazione dei risultati degli esami <strong>di</strong> laboratorio e strumentali; <strong>di</strong> un rigoroso metodo <strong>di</strong><br />
ragionamento <strong>di</strong>agnostico. Saper comunicare in modo chiaro le conoscenze acquisite e aver<br />
sviluppato le capacità <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento che consentano loro <strong>di</strong> continuare a stu<strong>di</strong>are in modo<br />
autonomo. Essere in grado <strong>di</strong> presentarsi al paziente con sufficiente correttezza e <strong>di</strong>sinvoltura;<br />
comunicare empaticamente con il paziente; comunicare correttamente con le <strong>di</strong>verse figure del<br />
personale sanitario; eseguire un accurato esame obiettivo; <strong>di</strong>stinguere i principali sintomi e segni <strong>di</strong><br />
normalità e <strong>di</strong> malattia; utilizzare correttamente ed in modo duttile la terminologia me<strong>di</strong>ca;<br />
compilare in modo or<strong>di</strong>nato una cartella clinica orientata per problemi; costruire un logico
agionamento <strong>di</strong>agnostico; in<strong>di</strong>care gli esami strumentali appropriati per <strong>di</strong>rimere quesiti<br />
<strong>di</strong>agnostici per ogni sistema ed apparato; interpretare un referto.<br />
OBIETTIVI FORMATIVI<br />
Il modulo <strong>di</strong> Metodologia Clinica (chirurgica) si propone <strong>di</strong> aiutare lo studente a sviluppare un metodo <strong>di</strong><br />
ragionamento e <strong>di</strong> lavoro basato sulle evidenze scientifiche e sull’utilizzo razionale e critico delle informazioni raccolte<br />
con l’esame fisico del paziente, con le metodologie strumentali e <strong>di</strong> laboratorio. Lo studente apprenderà la meto<strong>di</strong>ca <strong>di</strong><br />
approccio al paziente affetto dalle principali patologie e/o sindromi <strong>di</strong> interesse me<strong>di</strong>co/chirurgico,utilizzando in modo<br />
corretto e critico le più importanti meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong>agnostiche dalle meno invasive alle più invasive alla luce del rapporto<br />
costo/beneficio,utile premessa per i successivi corsi integrati.<br />
MODULO 1 DENOMINAZIONE DEL MODULO<br />
ORE FRONTALI<br />
n. 30<br />
Metodologia clinica (me<strong>di</strong>ca)<br />
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI<br />
Il metodo clinico: obiettivi<br />
La logica in me<strong>di</strong>cina<br />
La comunicazione Me<strong>di</strong>co-Paziente<br />
La cartella clinica orientata<br />
La storia clinica<br />
La EBM<br />
La lettura dei lavori scientifici<br />
L’esame clinico generale<br />
L’esame clinico dell’apparato car<strong>di</strong>ovascolare<br />
L’esame del torace<br />
L’esame dell’addome<br />
L’esame dello stato mentale<br />
L’esame del sistema nervoso<br />
La <strong>di</strong>agnosi clinica<br />
Il giu<strong>di</strong>zio clinico<br />
L’errore in me<strong>di</strong>cina<br />
TIROCINIO<br />
2 CFU Compilare una cartella clinica. Utilizzare la cartella clinica orientata per<br />
problemi, classificando gli eventi patologici in problemi <strong>di</strong> salute attivi o<br />
inattivi. Compilare la scheda <strong>di</strong> <strong>di</strong>missione ospedaliera. Pre<strong>di</strong>sporre le<br />
con<strong>di</strong>zioni ambientali e relazionali per l'esecuzione <strong>di</strong> un esame obiettivo in<br />
TESTI<br />
CONSIGLIATI<br />
situazione <strong>di</strong> correttezza e <strong>di</strong> privacy.<br />
Metodologia clinica<br />
–B. Tarquini-Il nuovo Rasario (Idelson)<br />
-R.Nuti- Semeiotica me<strong>di</strong>ca<br />
EBM<br />
-L.Pagliaro-<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> basata sulle evidenze (Il Pensiero Scientifico)<br />
-L.Magliaro-La Diagnosi
MODULO 2<br />
ORE FRONTALI<br />
30<br />
METODOLOGIA CLINICA (SSD MED/18 Prof. C. Sciume’)<br />
1. Introduzione all’uso degli esami strumentali.<br />
2. Semiotica delle tumefazioni.<br />
3. Semeiotica delle stazioni linfatiche.<br />
4. Concetti generali <strong>di</strong> sta<strong>di</strong>azione delle malattie.<br />
5. Semeiotica del capo.<br />
6. Semeiotica del collo.<br />
7. Semeiotica ed esami strumentali per lo stu<strong>di</strong>o della tiroide.<br />
8. Semeiotica ed esami strumentali per lo stu<strong>di</strong>o della mammella.<br />
9. Semeiotica del torace: sintomi e segni <strong>di</strong> normalità e <strong>di</strong> alterazione della<br />
parete toracica e dello spazio pleurico, dell’apparato respiratorio, del<br />
me<strong>di</strong>astino.<br />
10. Esami strumentali per lo stu<strong>di</strong>o delle strutture e degli organi del torace.<br />
11. Semeiotica del torace: sintomi e segni <strong>di</strong> normalità e <strong>di</strong> alterazione del<br />
cuore e dei grossi vasi.<br />
12. Semeiotica dell’addome: sintomi e segni <strong>di</strong> normalità e <strong>di</strong> alterazione<br />
della parete addominale, del cavo peritoneale, degli organi cavi e degli<br />
organi parenchimatosi intraperitoneali, dello spazio e degli organi<br />
retroperitoneali, della regione retto-anale.<br />
13. Esami strumentali per lo stu<strong>di</strong>o degli organi dell’apparato <strong>di</strong>gerente.<br />
14. Semeiotica dei traumatismi<br />
1 CFU TIROCINIO<br />
TESTI<br />
CONSIGLIATI<br />
Compilazione delle richieste <strong>di</strong> indagini <strong>di</strong>agnostiche per immagini <strong>di</strong> primo<br />
livello (ecografia addominale, rx-grafia del torace, rx-grafia <strong>di</strong>retta<br />
dell’addome), fornendo le informazioni cliniche pertinenti e ponendo chiari<br />
quesiti <strong>di</strong>agnostici. Compilazione <strong>di</strong> richieste per esami istologici ed<br />
endoscopici fornendo informazioni cliniche pertinenti.<br />
S. De Franciscis, Semeiotica e metodologia clinica, Idelson-Gnocchi<br />
R. Dionigi, <strong>Chirurgia</strong>, IV e<strong>di</strong>zione, Masson.
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />
ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />
CORSO DI LAUREA MAGISTRALE <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong> - <strong>Ippocrate</strong><br />
CORSO INTEGRATO Patologia Sistematica I<br />
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante (Mod. 1,3) – Affine (Mod. 2)<br />
CODICE INSEGNAMENTO 13246<br />
ARTICOLAZIONE IN MODULI SI<br />
NUMERO MODULI Tre<br />
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/10, MED/11 E MED/23<br />
DOCENTE RESPONSABILE<br />
(MODULO 1)<br />
DOCENTE COINVOLTO<br />
(MODULO 2)<br />
DOCENTE COINVOLTO<br />
(MODULO 3)<br />
Prof. Salvatore Novo<br />
Or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> Malattie dell’Apparato<br />
Car<strong>di</strong>ovascolare – SSD MED/11<br />
Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />
Prof. Mario Spatafora<br />
Associato <strong>di</strong> Malattie dell’Apparato<br />
Respiratorio – SSD MED/10<br />
Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />
Prof. Giovanni Ruvolo<br />
Or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> Car<strong>di</strong>ochirurgia- SSD MED/23<br />
Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />
CFU 9+3<br />
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 135+30<br />
STUDIO PERSONALE<br />
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 90+45<br />
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />
PROPEDEUTICITÀ Fisiopatologia clinica<br />
ANNO DI CORSO Quarto<br />
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Aula Nicolosi – Dipartimento <strong>di</strong> <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong><br />
LEZIONI<br />
Interna e Specialità Me<strong>di</strong>che – DIMIS - per<br />
Lezioni frontali<br />
Unità Operativa Complessa <strong>di</strong> Car<strong>di</strong>ologia<br />
dell’A.O.U. Policlinico “P. Giaccone” e<br />
DIMPEFINU presso Ospedale V. Cervello, per<br />
le Attività pratiche<br />
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali<br />
Esercitazioni pratiche al letto del malato<br />
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />
METODI DI VALUTAZIONE Prova orale<br />
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />
PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre<br />
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Come da Calendario del Corso <strong>di</strong> Laurea<br />
DIDATTICHE<br />
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI<br />
STUDENTI<br />
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />
Conoscenza e capacità <strong>di</strong> comprensione:<br />
Lunedì e mercoledì ore 12-13
Acquisire le nozioni <strong>di</strong> base delle <strong>di</strong>scipline specialistiche del Corso Integrato e la capacità <strong>di</strong><br />
utilizzare il linguaggio specifico proprio <strong>di</strong> tali <strong>di</strong>scipline.<br />
Capacità <strong>di</strong> applicare conoscenza e comprensione:<br />
Capacità <strong>di</strong> riconoscere le più comuni malattie car<strong>di</strong>ovascolari e dell’apparato respiratorio e<br />
capacità <strong>di</strong> organizzare in autonomia gli interventi me<strong>di</strong>ci specifici. Capacità <strong>di</strong> dare adeguata<br />
risposta ai bisogni del paziente in relazione alla patologia car<strong>di</strong>ovascolare e dell’apparato<br />
respiratorio.<br />
Autonomia <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio:<br />
Essere capace <strong>di</strong> valutare le implicazioni me<strong>di</strong>che legate alla patologia car<strong>di</strong>ologica e dell’apparato<br />
respiratorio in esame.<br />
Abilità comunicative:<br />
Capacità <strong>di</strong> esporre allo staff me<strong>di</strong>co-infermieristico, al paziente e ai suoi familiari il significato<br />
attuale e prognostico della patologia car<strong>di</strong>ologica e dell’apparato respiratorio in esame.<br />
Capacità d’appren<strong>di</strong>mento:<br />
Capacità <strong>di</strong> aggiornare le proprie conoscenze <strong>di</strong> car<strong>di</strong>ologia e dell’apparato respiratorio e delle<br />
scienze me<strong>di</strong>che connesse, consultando le pubblicazioni scientifiche proprie <strong>di</strong> questi settori.<br />
Capacità <strong>di</strong> effettuare, utilizzando le conoscenze specifiche acquisite durante il corso.<br />
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 1<br />
Acquisizione delle conoscenze sull’epidemiologia, l’etiologia, la patogenesi, la sintomatologia, la<br />
<strong>di</strong>agnosi, la prognosi e la terapia delle patologie dell'Apparato Car<strong>di</strong>ovascolare <strong>di</strong> più frequente<br />
osservazione nella pratica clinica. Completa il corso l’acquisizione delle conoscenze <strong>di</strong> alcune<br />
tecniche <strong>di</strong>agnostiche e/o terapeutiche <strong>di</strong> più comune esecuzione nella pratica car<strong>di</strong>ovascolare<br />
corrente.<br />
MODULO<br />
ORE FRONTALI<br />
30 ore<br />
DENOMINAZIONE DEL MODULO 1<br />
MALATTIE CARDIOVASCOLARI<br />
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />
PROGRAMMA<br />
1. EPIDEMIOLOGIA E FATTORI DI RISCHIO DELLE MALATTIE<br />
CARDIOVASCOLARI. CONCETTO DI RISCHIO<br />
CARDIOVASCOLARE GLOBALE: descrivere i fattori <strong>di</strong> rischio,<br />
genetici e ambientali, i modelli epidemiologici che hanno consentito <strong>di</strong><br />
elaborare il concetto <strong>di</strong> rischio car<strong>di</strong>ovascolare globale e gli algoritmi le<br />
carte del rischio per valutarlo.<br />
2. RUOLO DELL’ANAMNESI E DELL’ESAME OBBIETTIVO<br />
CARDIOVASCOLARE: insegnare l’importanza del raccogliere<br />
un’anamnesi car<strong>di</strong>ologica mirata ed eseguire un esame obiettivo attento<br />
dell'apparato car<strong>di</strong>o-vascolare per porre i quesiti rilevanti ai fini <strong>di</strong>agnostici<br />
nel paziente con sintomi car<strong>di</strong>aci.<br />
3. DALL’ATEROSCLEROSI PRECLINICA ALL’ATEROSCLEROSI<br />
CONCLAMATA E ALLE SUE COMPLICANZE D’ORGANO,<br />
ASINTOMATICHE E SINTOMATICHE: illustrare i meccanismi<br />
patogenetici e fisiopatologici che dall’aterosclerosi preclinica, determinano<br />
le conseguenze cliniche della malattia aterosclerotica (<strong>di</strong>strettuale e<br />
sistemica). In<strong>di</strong>care cause, morfologia e conseguenze dell’iperplasia<br />
intimale. Descrivere le cause dell'aterosclerosi, la morfologia delle lesioni<br />
elementari e <strong>di</strong> quelle avanzate/complicate.<br />
4. IPERTENSIONE ARTERIOSA PRIMITIVA E SECONDARIA:<br />
descrivere l'epidemiologia, la patogenesi, la sintomatologia, le complicanze,<br />
la prognosi e la valutazione del rischio car<strong>di</strong>ovascolare globale,
nell'ipertensione arteriosa primitiva. In<strong>di</strong>care gli elementi clinici e <strong>di</strong><br />
laboratorio necessari alla <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong>fferenziale dei <strong>di</strong>versi tipi <strong>di</strong><br />
ipertensione secondaria (endocrine, renali, nefrovascolare, etc.).<br />
5. L’ECG NORMALE E LE ALTERAZUIONI FONDAMENTALI<br />
NELLE PATOLOGIE CARDIACHE: in<strong>di</strong>viduare le componenti<br />
dell'ECG normale e in<strong>di</strong>carne il significato elettrofisiologico. Identificare su<br />
tracciati ECG patologici i segni <strong>di</strong>: aritmia sinusale, aritmia extra-sistolica,<br />
tachicar<strong>di</strong>a parossistica sopraventricolare, flutter, fibrillazione atriale,<br />
tachicar<strong>di</strong>a ventricolare, fibrillazione ventricolare, blocchi atrio-ventricolari<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>fferente grado, blocchi <strong>di</strong> branca destro o sinistro. Identificare i segni <strong>di</strong>:<br />
ingran<strong>di</strong>mento atriale, ipertrofia ventricolare sx, ipertrofia ventricolare dx,<br />
ischemia, lesione e necrosi.<br />
6. DIAGNOSTICA NON INVASIVA CARDIOVASCOLARE: descrivere<br />
sommariamente le modalità <strong>di</strong> esecuzione e fornire le in<strong>di</strong>cazioni<br />
<strong>di</strong>agnostiche delle seguenti indagini strumentali: a) ECG da sforzo al<br />
cicloergometro o al treadmill, b) ECG <strong>di</strong>namico <strong>di</strong> 24 ore secondo Holter, c)<br />
ecocar<strong>di</strong>ografia con o senza stimolazione farmacologica o fisica ed<br />
ecocontrastografia, scintigrafia miocar<strong>di</strong>ca perfusionale a riposo e dopo<br />
stress fisico o farmacologico, d) coronarografia <strong>di</strong>agnostica e/o<br />
interventistica, e) esami vascolari semplici e complessi (doppler, ecodoppler;<br />
tests <strong>di</strong>namici).<br />
7. CARDIOPATIA ISCHEMICA CRONICA: Descrivere i quadri<br />
morfologici della car<strong>di</strong>opatia ischemica cronica, la <strong>di</strong>agnostica non invasiva,<br />
le in<strong>di</strong>cazioni alla <strong>di</strong>agnostica invasiva, i lineamenti <strong>di</strong> terapia me<strong>di</strong>ca e le<br />
in<strong>di</strong>cazioni a interveneto <strong>di</strong> angioplastica o <strong>di</strong> by-pass A-C.<br />
8. CARDIOPATIA ISCHEMICA ACUTA (SINDROMI<br />
CORONARICHE ACUTE): descrivere i quadri morfologici <strong>di</strong> angina<br />
instabile, infarto con sopralivellamento del tratto ST (STEMI) e senza<br />
sopralivellamento del tratto ST (NSTEMI). Differenziare dal punto <strong>di</strong> vista<br />
<strong>di</strong>agnostico, prognostico e terapeutico l'angina da sforzo, l'angina a riposo e<br />
<strong>di</strong> Prinzmetal, le Sindromi Coronariche Acute (angina instabile, STEMI,<br />
NSTEMI). Fornire le in<strong>di</strong>cazioni dei <strong>di</strong>versi tipi <strong>di</strong> trattamento terapeutico<br />
nei pazienti con IMA (STEMI e NSTEMI) in relazione alle caratteristiche<br />
cliniche <strong>di</strong> presentazione (età, sintomatologia pregressa, momento <strong>di</strong> esor<strong>di</strong>o<br />
e tempo trascorso, sintomi clinici ed esami <strong>di</strong> laboratorio in atto, etc).<br />
Fornire le in<strong>di</strong>cazioni per il ricovero <strong>di</strong> pazienti in terapia intensiva<br />
coronarica (UTIC). Discutere le in<strong>di</strong>cazioni del by-pass aortocoronarico e<br />
delle varianti <strong>di</strong> angioplastica (con stent metallico o con stent me<strong>di</strong>cato) in<br />
relazione alle con<strong>di</strong>zioni funzionali e angiografiche del circolo coronarico.<br />
In<strong>di</strong>care le possibili etiopatogenesi dell'aneurisma car<strong>di</strong>aco e le sue<br />
conseguenze fisiopatologiche con la relativa prognosi.<br />
9. VALVULOPATIE: in<strong>di</strong>care i substrati morfologici delle stenosi e delle<br />
insufficienze delle valvole car<strong>di</strong>ache e della patologia valvolare <strong>di</strong>strofica, i<br />
meccanismi fisiopatologici, la sintomatologia clinica, i segni obbiettivi, gli<br />
esami strumentali idonei alla <strong>di</strong>agnosi e le in<strong>di</strong>cazioni terapeutiche, me<strong>di</strong>ca o<br />
interventistica (angioplastica o chirurgia car<strong>di</strong>aca).<br />
10. VALVULOPATIA AORTICA E OSTACOLI ALL’EFFLUSSO DAL<br />
VENTRICOLO SINISTRO: in<strong>di</strong>care le possibili etiopatogenesi, i sintomi<br />
clinici <strong>di</strong>fferenziali, le caratteristiche emo<strong>di</strong>namiche la prognosi e i <strong>di</strong>versi<br />
in<strong>di</strong>rizzi terapeutici nella stenosi e nell’insufficienza aortica. Caratterizzare<br />
su basi emo<strong>di</strong>namiche le conseguenze fisiopatologiche e in<strong>di</strong>care le
caratteristiche <strong>di</strong>agnostiche <strong>di</strong>fferenziali delle con<strong>di</strong>zioni che provocano<br />
ostacolo all'efflusso ventricolare sinistro (stenosi valvolare aortica, stenosi<br />
sottovalvolari, stenosi sopravalvolari; coartazione dell'istmo aortico).<br />
11. VALVULOPATIA MITRALICA: descrivere le possibili cause, la<br />
fisiopatologia, la sintomatologia soggettiva e oggettiva e la prognosi in<br />
relazione alla situazione emo<strong>di</strong>namica nonché il conseguente in<strong>di</strong>rizzo<br />
terapeutico nella stenosi e nell’insufficienza mitralica.<br />
12. VALVULOPATIA POLMONARE E TRICUSPIDALE: <strong>di</strong>fferenziare<br />
negli aspetti essenziali dal punto <strong>di</strong> vista emo<strong>di</strong>namico, semeiologico e<br />
prognostico le valvulopatie polmonari (stenosi e insufficienza) e quelle<br />
tricuspidali (stenosi ed insufficienza tricuspidale).<br />
13. ENDOCARDITI: descrivere i quadri morfologici delle endocar<strong>di</strong>ti in<br />
relazione alle <strong>di</strong>fferenti etiopatogenesi. Illustrare le principali etiologie, la<br />
sintomatologia (con particolare attenzione ai sintomi <strong>di</strong> sospetto<br />
<strong>di</strong>agnostico), la prognosi e gli orientamenti terapeutici delle endocar<strong>di</strong>ti acute<br />
e subacute<br />
14. INSUFFICIENZA CARDIACA: in<strong>di</strong>care le possibili etiologie, i quadri<br />
morfologici dell’ipertrofia miocar<strong>di</strong>ca, delle miocar<strong>di</strong>ti (complicanze ed<br />
esiti), e dei <strong>di</strong>fferenti tipi <strong>di</strong> car<strong>di</strong>omiopatie, illustrando il ruolo della biopsia<br />
endomiocar<strong>di</strong>ca. Descrivere la sintomatologia su basi fisiopatologiche, le<br />
in<strong>di</strong>cazioni per gli accertamenti <strong>di</strong>agnostici e gli orientamenti terapeutici<br />
nella car<strong>di</strong>omiopatia <strong>di</strong>latativa con insufficienza car<strong>di</strong>aca <strong>di</strong> tipo sistolico.<br />
15. INSUFFICIENZA CARDIA DIASTOLICA ED EDEMA<br />
POLMONARE ACUTO: in<strong>di</strong>care le caratteristiche fisiopatologiche,<br />
<strong>di</strong>agnostiche <strong>di</strong>fferenziali, prognostiche e terapeutiche dell'insufficienza<br />
ventricolare <strong>di</strong>astolica rispetto alla sistolica, il suo ruolo nell’insorgenza<br />
dell’edema polmonare acuto, gli strumenti <strong>di</strong>agnostici non invasivi ed i<br />
lineamenti <strong>di</strong> terapia.<br />
16. IPERTENSIONE POLMONARE PRIMITIVA E SECONDARIA:<br />
Definire dal punto <strong>di</strong> vista fisiopatologico e <strong>di</strong>agnostico l'ipertensione<br />
polmonare primitiva, in<strong>di</strong>care le forme secondarie da porre in <strong>di</strong>agnostica<br />
<strong>di</strong>fferenziale e in<strong>di</strong>carne la prognosi e gli attuali orientamenti terapeutici.<br />
17. CUORE POLMONARE CRONICO: In<strong>di</strong>care le possibili etiologie,<br />
descrivere la sintomatologia su basi fisiopatologiche, le in<strong>di</strong>cazioni per gli<br />
accertamenti <strong>di</strong>agnostici e gli orientamenti terapeutici nel cuore polmonare<br />
cronico.<br />
18. PERICARDITI ACUTE E CRONICHE E ALTRE PATOLOGIE<br />
PERICARDICHE: fornire un inquadramento generale della patologia<br />
pericar<strong>di</strong>ca: pericar<strong>di</strong>ti, emopericar<strong>di</strong>o, tamponamento car<strong>di</strong>aco.<br />
Descrivere le possibili etiologie, le sintomatologie (con particolare<br />
attenzione per i sintomi <strong>di</strong> sospetto <strong>di</strong>agnostico), gli approcci <strong>di</strong>agnostici<br />
<strong>di</strong>fferenziali, le complicanze e le prognosi delle pericar<strong>di</strong>ti acute e croniche.<br />
19. ANEURISMI DELL’AORTA: classificare gli aneurismi aortici con<br />
riferimento alla eziopatogenesi, alla morfologia e alle complicanze.<br />
Descrivere con<strong>di</strong>zioni pre<strong>di</strong>sponenti, storia naturale, morfologia e<br />
complicanze dell’aneurisma <strong>di</strong>ssecante dell'aorta. In<strong>di</strong>care i sintomi<br />
d'allarme, le indagini <strong>di</strong> conferma <strong>di</strong>agnostica e i possibili approcci<br />
terapeutici generali degli aneurismi nei <strong>di</strong>fferenti tratti dell'aorta.<br />
20. CARDIOPATIE CONGENITE: elencare e classificare su basi<br />
emo<strong>di</strong>namiche e prognostiche le principali car<strong>di</strong>opatie congenite.<br />
21. TROMBIOEMOLISMO VENOSO: descrivere le alterazioni
morfologiche dei <strong>di</strong>sturbi del circolo polmonare: embolia e ipertensione<br />
polmonare. In<strong>di</strong>care i sintomi d'allarme, le indagini <strong>di</strong> conferma <strong>di</strong>agnostica<br />
e i possibili approcci terapeutici generali nel tromboembolismo venoso<br />
(trombosi venosa profonda ed embolia polmonare con ipertensione<br />
polmonare acuta).<br />
22. TUMORI DEL CUORE: fornire l’inquadramento generale dei tumori del<br />
cuore ed in<strong>di</strong>care i mezzi <strong>di</strong>agnostici attuali.<br />
23. SINCOPE E LIPOTIMIA: elencare le cause più frequenti e descrivere i<br />
quadri clinici della sincope e della lipotimia, <strong>di</strong>scernendo le indagini<br />
<strong>di</strong>agnostiche appropriate.<br />
24. PRINCIPALI ARITMIE CARDIACHE: Inquadrare i substrati<br />
morfologici delle aritmie car<strong>di</strong>ache. Descrivere l'etiologia, la sintomatologia<br />
su basi fisiopatologiche, le in<strong>di</strong>cazioni per gli accertamenti <strong>di</strong>agnostici e gli<br />
orientamenti terapeutici nella fibrillazione atriale episo<strong>di</strong>ca e nelle forme<br />
stabili. Definire le <strong>di</strong>fferenze fisiopatologiche tra flutter e fibrillazione atriale<br />
e in<strong>di</strong>care gli orientamenti terapeutici in presenza <strong>di</strong> flutter.<br />
25. PRINCIPALI ARITMIE CARDIACHE 2: definire la malattia del nodo<br />
del seno e in<strong>di</strong>carne le manifestazioni cliniche su basi fisiopatologiche con i<br />
conseguenti orientamenti terapeutici<br />
26. PRINCIPALI ARITMIE CARDIACHE 3: descrivere l'etiologia, la<br />
sintomatologia su basi fisiopatologiche, le in<strong>di</strong>cazioni per gli accertamenti<br />
<strong>di</strong>agnostici e gli orientamenti terapeutici nella tachicar<strong>di</strong>e parossistiche<br />
sopraventricolari..<br />
27. PRINCIPALI ARITMIE CARDIACHE 4: descrivere i meccanismi<br />
fisiopatologici della tachicar<strong>di</strong>a ventricolare, della fibrillazione ventricolare,<br />
della torsione <strong>di</strong> punta, dell’arresto car<strong>di</strong>ocircolatorio e illustrare i principi<br />
del Primo Soccorso.<br />
28. LO SHOCK: definire lo stato <strong>di</strong> shock e fornire gli elementi <strong>di</strong>agnostici<br />
utili per <strong>di</strong>fferenziare lo shock car<strong>di</strong>ogeno da quello settico e da quello<br />
ipovolemico e illustrare i lineamenti <strong>di</strong> terapia.<br />
29. VASULITI: descrivere i quadri anatomo-patologici delle principali<br />
vasculiti, i meccanismi etiopatogenetici e fisopatologici, la sintomatologia,<br />
gli esami strumentali e <strong>di</strong> laboratorio per giungere alla <strong>di</strong>agnosi e i<br />
lineamenti <strong>di</strong> terapia.<br />
30. L’ARTERIOPATIA OBLITERANTE DEGLI ARTI INFERIORI:<br />
descrivere l'etiologia, la sintomatologia su basi fisiopatologiche, le in<strong>di</strong>cazioni<br />
per gli accertamenti <strong>di</strong>agnostici e gli orientamenti terapeutici nella clau<strong>di</strong>catio<br />
intermittens e la sua evoluzione fino all’ischemia critica e alla gangrena;<br />
definire il ruolo <strong>di</strong>fferenziale della terapia me<strong>di</strong>ca e chirurgica, palliativa e<br />
risolutiva.<br />
TIROCINIO<br />
Anamnesi ed esame obiettivo dell’Apparato car<strong>di</strong>ovascolare e respiratorio.<br />
Esposizione e <strong>di</strong>scussione collegiale <strong>di</strong> casi clinici. Interpretazione delle<br />
principali meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong>agnostiche per gli apparati car<strong>di</strong>ovascolare e<br />
respiratorio.<br />
MODULO DENOMINAZIONE DEL MODULO 2
Malattie dell’Apparato Rspiratorio<br />
ORE FRONTALI 1. Anatomia e fisiologia dell’apparato respiratorio<br />
2. Principali sintomi e segni <strong>di</strong> malattie respiratorie: tosse, <strong>di</strong>spnea, emoftoe e<br />
30<br />
dolore toracico, rantoli, sibili, cianosi, ippocratismo <strong>di</strong>gitale.<br />
3. Altri sintomi e segni non specifici associati a patologia respiratoria.<br />
4. La broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO): La bronchite cronica;<br />
L’enfisema polmonare. Definizione, epidemiologia, fattori <strong>di</strong> rischio,<br />
fisiopatologia, anatomia patologica, <strong>di</strong>agnosi clinica e strumentale storia<br />
naturale, complicanze e terapia<br />
5. L’asma bronchiale e le allergie respiratorie. Definizione, epidemiologia,<br />
fattori <strong>di</strong> rischio, fisiopatologia, anatomia patologica, <strong>di</strong>agnosi clinica e<br />
strumentale storia naturale, complicanze e terapia<br />
6. Monitoraggio e gestione infermieristica in acuto ed in cronico della<br />
patologia in oggetto.<br />
7. I tumori polmonari. Definizione, epidemiologia, fattori <strong>di</strong> rischio,<br />
fisiopatologia, anatomia patologica, <strong>di</strong>agnosi clinica e strumentale storia<br />
naturale, complicanze e terapia.<br />
8. La patologia della pleura: pleuriti e versamenti pleurici; pneumotorace;<br />
mesotelioma. Definizione, epidemiologia, fattori <strong>di</strong> rischio, fisiopatologia,<br />
anatomia patologica, <strong>di</strong>agnosi clinica e strumentale storia naturale,<br />
complicanze e terapia.<br />
9. La toracentesi e la gestione del drenaggio pleurostomico.<br />
10. La broncoscopia.<br />
11. Le bronchiectasie. Definizione, epidemiologia, fattori <strong>di</strong> rischio,<br />
fisiopatologia, anatomia patologica, <strong>di</strong>agnosi clinica e strumentale storia<br />
naturale, complicanze e terapia.<br />
12. La sindrome delle apnee ostruttive durante il sonno (OSAS). Definizione,<br />
epidemiologia, fattori <strong>di</strong> rischio, fisiopatologia, anatomia patologica,<br />
<strong>di</strong>agnosi clinica e strumentale storia naturale, complicanze e terapia<br />
13. Le polmoniti da infezione: acquisite in comunità (CAP) e nosocomiali<br />
(HAP). Le polmonite nell’ospite immunocompromesso e le polmoniti da<br />
aspirazione (ad ingestis). Ascesso polmonare. Principali agenti patogeni<br />
coinvolti (batteri, virus, miceti) nelle CAP e HAP. Definizione,<br />
epidemiologia, fattori <strong>di</strong> rischio, fisiopatologia, anatomia patologica,<br />
<strong>di</strong>agnosi clinica e strumentale storia naturale, complicanze e terapia.<br />
14. Le pneumopatie infiltrative <strong>di</strong>ffuse: La fibrosi polmonare i<strong>di</strong>opatica; La<br />
sarcoidosi. Definizione, epidemiologia, fattori <strong>di</strong> rischio, fisiopatologia,<br />
anatomia patologica, <strong>di</strong>agnosi clinica e strumentale storia naturale,<br />
complicanze e terapia<br />
15. La tubercolosi polmonare. Definizione, epidemiologia, fattori <strong>di</strong> rischio,<br />
fisiopatologia, anatomia patologica, <strong>di</strong>agnosi clinica e strumentale storia<br />
naturale, complicanze e terapia<br />
16. Embolia polmonare. Definizione, epidemiologia, fattori <strong>di</strong> rischio,<br />
fisiopatologia, anatomia patologica, <strong>di</strong>agnosi clinica e strumentale storia<br />
naturale, complicanze e terapia<br />
17. Tecniche e principi <strong>di</strong> base <strong>di</strong> interpretazione dei test <strong>di</strong> laboratorio <strong>di</strong><br />
fisiopatologia respiratoria. Test <strong>di</strong> funzionalità respiratoria; emogasanalisi<br />
arteriosa e saturimetria; test del cammino; monitoraggio poligrafico durante<br />
il sonno.<br />
18. L’insufficienza respiratoria acuta e cronica. Definizione, epidemiologia,<br />
fattori <strong>di</strong> rischio, fisiopatologia, anatomia patologica, <strong>di</strong>agnosi clinica e
strumentale storia naturale, complicanze e terapia<br />
19. La ventilazione meccanica non-invasiva: principi <strong>di</strong> base, in<strong>di</strong>cazioni,<br />
effetti secondari.<br />
TIROCINIO<br />
Anamnesi ed esame obiettivo dell’Apparato car<strong>di</strong>ovascolare e respiratorio.<br />
Esposizione e <strong>di</strong>scussione collegiale <strong>di</strong> casi clinici. Interpretazione delle<br />
principali meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong>agnostiche per gli apparati car<strong>di</strong>ovascolare e<br />
respiratorio.<br />
TESTI CONSIGLIATI PROIEZIONI IN POWER POINT DEL DOCENTE<br />
TESTI: Bonsignore G, Bellia V. Malattie dell'apparato respiratorio. 3°<br />
ed. Milano: McGraw Hill 2006.<br />
Oreto G e coll. (or<strong>di</strong>nari <strong>di</strong> Car<strong>di</strong>ologia italiani). E-book <strong>di</strong> Car<strong>di</strong>ologia,<br />
consultabile gratuitamente su: www.sicar<strong>di</strong>ologia.it;<br />
Dalla Volta S. Manuale <strong>di</strong> Malattie Car<strong>di</strong>ovascolari, Ed. McGraw Hill,<br />
Milano<br />
MODULO<br />
DENOMINAZIONE DEL MODULO<br />
CARDIOCHIRURGIA<br />
ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA<br />
TESTI<br />
CONSIGLIATI<br />
Saranno approfon<strong>di</strong>ti gli aspetti clinico-<strong>di</strong>agnostico-terapeutici <strong>di</strong>:<br />
• Sreening preoperatorio del paziente cardochirurgico da parte del me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> famiglia<br />
• Valutazione delle patologie associate riguardo soprattutto l’in<strong>di</strong>cazione chirurgica e il<br />
rischio operatorio<br />
• La circolazione extracorporea, la protezione cerebrale e l’arresto <strong>di</strong> circolo in rapporto<br />
alle possibili sequele postoperatorie<br />
• Le problematiche postoperatorie sia imme<strong>di</strong>ate che tar<strong>di</strong>ve, dopo la <strong>di</strong>missione<br />
ospedaliera<br />
• Car<strong>di</strong>opatia ischemica: in<strong>di</strong>cazioni e meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> rivascolarizzazione miocar<strong>di</strong>ca;<br />
in<strong>di</strong>cazioni al trattamento chirurgico delle complicazioni dell’infarto miocar<strong>di</strong>co.<br />
• Valvulopatie acquisite: fisiopatologia, in<strong>di</strong>cazioni chirurgiche, principi <strong>di</strong> trattamento<br />
chirurgico<br />
• Protesi valvolari: in<strong>di</strong>cazioni e problematiche riguardo l’anticoagulazione<br />
• Aneurismi dell’aorta ascendente: fisiopatologia , in<strong>di</strong>cazioni chirurgiche e principi <strong>di</strong><br />
trattamento; eventuali sequele e complicazioni postoperatorie tar<strong>di</strong>ve.<br />
• Dissezione acuta dell’aorta<br />
• Tumori car<strong>di</strong>aci<br />
• Car<strong>di</strong>opatie congenite: <strong>di</strong>fetto interventricolare, <strong>di</strong>fetto interatriale,ritorno venoso<br />
anomalo polmonare, coartazione dell’aorta.<br />
1. Principi <strong>di</strong> car<strong>di</strong>ochirurgia – Poletto E<strong>di</strong>tore<br />
Giovanni Ruvolo<br />
2. Qualsiasi testo <strong>di</strong> car<strong>di</strong>ochirurgia
FACOLTA’ MEDICINA E CHIRURGIA<br />
ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />
LAUREA MAGISTRALE <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong> - <strong>Ippocrate</strong><br />
CORSO INTEGRATO Patologia Sistematica II<br />
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />
CODICE INSEGNAMENTO 13248<br />
ARTICOLAZIONE IN MODULI SI<br />
NUMERO MODULI Due<br />
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED 12: Gastroenterologia<br />
DOCENTE RESPONSABILE<br />
(MODULO 1)<br />
DOCENTE COINVOLTO<br />
(MODULO 2)<br />
MED 15: Ematologia<br />
Piero Luigi Almasio<br />
Professore Associato (Med 012)<br />
Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />
Vincenzo Abbadessa<br />
Professore Associato (Med 015)<br />
Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />
CFU 6 CFU/F +2 CFU/T<br />
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />
STUDIO PERSONALE<br />
110<br />
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />
90<br />
PROPEDEUTICITÀ Microbiologia, Fisiopatologia Clinica<br />
ANNO DI CORSO Quarto<br />
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE<br />
LEZIONI<br />
Secondo calendario<br />
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività <strong>di</strong>dattiche (lezioni frontali).<br />
Esercitazioni teorico-pratiche<br />
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale<br />
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />
PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre<br />
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ<br />
DIDATTICHE<br />
Secondo calendario<br />
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Previo contatto telefonico presso Segreteria<br />
STUDENTI<br />
Gastroenterologia (091 6552280, martedì e<br />
giovedì ore 12-14)<br />
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />
- Obbiettivo è il raggiungimento <strong>di</strong> conoscenze e capacità <strong>di</strong> comprensione nell’ambito della<br />
fisiopatologia, della clinica e della terapia me<strong>di</strong>ca e chirurgica delle principali malattie<br />
dell’apparato <strong>di</strong>gerente e delle principali patologie ematologiche e dell’emostasi. Obbiettivo è<br />
anche la conoscenza degli aspetti <strong>di</strong> semeiotica funzionali e strumentali e la metodologia clinica<br />
specifica del campo.<br />
I Discenti alla fine del C.I. dovranno <strong>di</strong>mostrare <strong>di</strong> avere raggiunto i seguenti obiettivi:<br />
- capacità <strong>di</strong> applicare le loro conoscenze e la capacità <strong>di</strong> comprensione in maniera da <strong>di</strong>mostrare<br />
un approccio professionale ai problemi clinici <strong>di</strong> interesse gastroenterologico ed ematologico,<br />
<strong>di</strong>mostrando un’adeguata capacità <strong>di</strong> risolvere problemi clinici negli ambiti suddetti.<br />
- capacità <strong>di</strong> raccogliere ed interpretare i dati clinici rilevanti ed a formulare in maniera autonoma<br />
le ipotesi <strong>di</strong>agnostiche più probabili
- capacità <strong>di</strong> comunicare informazioni, dati e soluzioni <strong>di</strong>agnostiche e terapeutiche ad altri<br />
professionisti del settore<br />
- capacità <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento necessaria per intraprendere stu<strong>di</strong> successivi in autonomia<br />
OBIETTIVI FORMATIVI<br />
MODULO DENOMINAZIONE DEL MODULO: Gastroenterologia<br />
ORE<br />
FRONTALI<br />
30 ore<br />
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />
PROGRAMMA<br />
Disfagia e patologia motoria dell’esofago.<br />
Ernia jatale, Malattia da reflusso gastroesofageo.<br />
Patologie da Helicobacter Pilori. Gastriti acute e croniche. Gastropatie da<br />
farmaci.<br />
Ulcera peptica<br />
Malattia celiaca e malassorbimenti.<br />
Diarree croniche ad etiologia infettiva e <strong>di</strong>sendocrina.<br />
Malattie infiammatorie croniche intestinali (malattia <strong>di</strong> Crohn) e loro<br />
complicanze<br />
Malattie infiammatorie croniche intestinali (rettocolite ulcerosa) e loro<br />
complicanze<br />
Epatiti virali acute. Insufficienza epatica acuta<br />
Epatiti virali croniche.<br />
Cirrosi epatica<br />
Epatocarcinoma<br />
Steatosi e steatoepatite non alcoolica.<br />
Epatopatie da alcool. Danni epatici da farmaci.<br />
Emocromatosi ere<strong>di</strong>taria; siderosi epatiche secondarie<br />
Malattia <strong>di</strong> Wilson e altri <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ni genetici del metabolismo ad<br />
interessamento epatico<br />
Malattie autoimmuni del fegato (cirrosi biliare primitiva; colangite<br />
sclerosante)<br />
Malattie autoimmuni del fegato (cirrosi biliare primitiva; colangite<br />
sclerosante)<br />
Pancreatiti acute<br />
Pancreatiti croniche<br />
Sindrome da colon irritabile<br />
Iperbilirubinemie eredo-metaboliche<br />
1 CFU TIROCINIO<br />
Eseguire l'identificazione e la delimitazione <strong>di</strong> un'ascite. Modalità <strong>di</strong><br />
esecuzione <strong>di</strong> paracentesi esplorativa o evacuativa. Indagini strumentali in<br />
ambito gastroenterologico (endoscopie,ecografie, clisma opaco, TAC, biopsie<br />
epatiche e biopsie endoscopiche, ecc.) e in<strong>di</strong>viduare sulla scorta dei referti le<br />
principali alterazioni. Informare il paziente su modalità <strong>di</strong> esecuzione, vantaggi<br />
e rischi <strong>di</strong> indagini <strong>di</strong>agnostiche e terapeutiche invasive (gastroscopia,<br />
colonscopia, biopsia epatica, Colangiopancreatografia retrograda per via<br />
TESTI<br />
CONSIGLIATI<br />
endoscopica -ERCP).<br />
Manuale <strong>di</strong> Gastroenterologia Unigastro - E<strong>di</strong>zione 2009 - Roma. E<strong>di</strong>trice<br />
Gastroenterologica Italiana, [2009]. Rugarli. <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> Interna Sistematica.
MODULO<br />
ORE FRONTALI<br />
30 ore<br />
Sesta E<strong>di</strong>zione. Parte 3, parte 4 e parte 5.<br />
DENOMINAZIONE DEL MODULO: Ematologia<br />
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />
PROGRAMMA<br />
Unità <strong>di</strong>dattica<br />
Fisiopatologia dell’emopoiesi<br />
Patologie della cellula staminale: insufficienza midollare<br />
Patologie della cellula staminale: sindromi mieloproliferative JAK2 positive<br />
(Policitemia Vera, Trombocitemia Essenziale, Mielofibrosi I<strong>di</strong>opatica)<br />
Patologie della cellula staminale: sindromi mielo<strong>di</strong>sproliferative Ph positive<br />
(Leucemia Mieloide Cronica e correlate)<br />
Sindromi mielo<strong>di</strong>splastiche (classificazione morfologica e citogenetica)<br />
Anemie ipoproliferative<br />
Anemie iperproliferative<br />
Disor<strong>di</strong>ni delle piastrine: piastrinopenie e piastrinopatie (congenite e/o<br />
acquisite)<br />
Meccanismi cellulari della coagulazione<br />
Diatesi emorragiche congenite ed acquisite<br />
Diatesi trombofiliche congenite ed acquisite<br />
Disor<strong>di</strong>ne delle plasma cellule (Mieloma multiplo, MGUS)<br />
Disor<strong>di</strong>ne delle plasma cellule (Amiloidosi e M. Waldestrom)<br />
Malattie linfoproliferative (Leucemia Linfatica Cronica)<br />
Linfoma <strong>di</strong> Hodgkin<br />
Linfomi non Hodgkin aggressivi<br />
Linfomi non Hodgkin indolenti (MALT, etc)<br />
Leucemie Acute Mieloi<strong>di</strong><br />
Leucemie Acute Linfoi<strong>di</strong><br />
Concetti generali <strong>di</strong> efficacia alla terapia: Malattia Minima Residua,<br />
Remissione completa, parziale e molecolare<br />
Trapianto <strong>di</strong> cellule staminali emopoietiche (autologo ed allogenico)<br />
Concetti <strong>di</strong> terapia sostitutiva e trasfusionale<br />
TIROCINIO<br />
1 CFU Effettuare al microscopio su sangue periferico una conta <strong>di</strong>fferenziale delle<br />
cellule della serie bianca e riconoscere la morfologia degli eritrociti e delle<br />
piastrine. Modalità <strong>di</strong> esecuzione <strong>di</strong> un aspirato midollare e <strong>di</strong> una biopsia<br />
osteomidollare (mielogramma). Semeiologia clinica e <strong>di</strong> laboratorio delle<br />
sindromi emorragiche. Discriminare su base semeiologica linfoadenomegalie<br />
TESTI<br />
CONSIGLIATI<br />
e splenomegalie.<br />
Malattie del sangue e degli organi ematopoietici 4/ed Autore: Gianluigi<br />
Castol<strong>di</strong>, Vincenzo Liso - E<strong>di</strong>zione 2004, The McGraw-Hill Companies
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />
ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />
CORSO DI LAUREA MAGISTRALE <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong> – Chirone<br />
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Patologia Sistematica III<br />
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante (Endocrinologia, Reumatologia),<br />
affine (nefrologia)<br />
CODICE INSEGNAMENTO 13253<br />
ARTICOLAZIONE IN MODULI SI<br />
NUMERO MODULI 3<br />
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED13,MED14, MED16<br />
DOCENTE RESPONSABILE (Mod. 3) Giovanni Triolo, PO MED/16<br />
DOCENTE COINVOLTO<br />
Donatelli Maria<br />
Prof. Associato<br />
(MODULO 1)<br />
Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />
DOCENTE COINVOLTO<br />
Li Vecchi Maurizio<br />
(MODULO 2)<br />
Prof. Associato<br />
Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />
CFU 9 CFU/F +3CFU/T<br />
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />
STUDIO PERSONALE<br />
165<br />
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />
135<br />
PROPEDEUTICITÀ Fisiopatologia Clinica<br />
ANNO DI CORSO IV<br />
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE<br />
LEZIONI<br />
Aula H<br />
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni in aula e esercitazioni in reparto e/o<br />
ambulatori<br />
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale<br />
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />
PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre<br />
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Giorni e orario delle lezioni<br />
DIDATTICHE<br />
Martedì ore 8-11<br />
Mercoledì ore 8-11<br />
Giovedì ore 8-11<br />
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Endocrinologia : Mercoledì ore 12-14<br />
STUDENTI<br />
Nefrologia. Giovedì ore 12:30-14:00<br />
Reumatologia Mercoledì ore 10-12<br />
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />
Conoscenza e capacità <strong>di</strong> comprensione<br />
Conoscere i meccanismi molecolari, cellulari, biochimici e fisiologici che regolano le funzioni<br />
d’organo correlati alle funzioni secretive endocrine, immunologiche ed eventuali influenze sul<br />
sistema escretivo renale. Conoscere l'eziologia e la storia naturale delle malattie acute e croniche,<br />
endocrine, renali e immunoreumatologiche.<br />
Capacità <strong>di</strong> applicare conoscenza e comprensione
Essere in grado <strong>di</strong> eseguire le procedure <strong>di</strong>agnostiche e tecniche <strong>di</strong> base, saperne analizzare ed<br />
interpretare i risultati, allo scopo <strong>di</strong> definire correttamente la natura <strong>di</strong> un problema.,siano esse <strong>di</strong><br />
rilevanza endocrinologica, metabolica, nefrologica o reumatologia<br />
Essere in grado <strong>di</strong> eseguire correttamente le strategie <strong>di</strong>agnostiche adeguate, allo scopo <strong>di</strong><br />
salvaguardare la vita e saper applicare i principi della me<strong>di</strong>cina basata sull'evidenza sulla base delle<br />
attuali evidenze in ambito endocrinologico, metabolico, nefrologico o reumatologico .<br />
Essere in grado <strong>di</strong> riconoscere correttamente e in autonomia le urgenze me<strong>di</strong>che più comuni in<br />
endocrinologico, metabolico, nefrologico o reumatologico<br />
Autonomia <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio<br />
Essere in grado <strong>di</strong> formulare giu<strong>di</strong>zi personali per risolvere i problemi analitici e critici ("problem<br />
solving") ) Sapere identificare, formulare e risolvere i problemi del paziente utilizzando le basi del<br />
pensiero e della ricerca scientifica e sulla base dell'informazione ottenuta e correlata da <strong>di</strong>verse<br />
fonti.<br />
Abilità comunicative<br />
Ascoltare attentamente per comprendere e sintetizzare l'informazione rilevante su tutte le<br />
problematiche, comprendendone i loro contenuti.<br />
Mettere in pratica le capacità comunicative per facilitare la comprensione con i pazienti e loro<br />
parenti, rendendoli capaci <strong>di</strong> prendere delle decisioni come partners alla pari. Interagire con altre<br />
figure professionali coinvolte nella cura dei pazienti attraverso un lavoro <strong>di</strong> gruppo efficiente.<br />
Capacità d’appren<strong>di</strong>mento<br />
Essere in grado <strong>di</strong> raccogliere, organizzare ed interpretare correttamente l'informazione sanitaria e<br />
biome<strong>di</strong>ca dalle <strong>di</strong>verse risorse e database <strong>di</strong>sponibili.<br />
Saper utilizzare la tecnologia associata all'informazione e alle comunicazioni come giusto supporto<br />
alle pratiche <strong>di</strong>agnostiche, terapeutiche e preventive e per la sorveglianza ed il monitoraggio del<br />
livello sanitario<br />
OBIETTIVI FORMATIVI<br />
MODULO 1<br />
ORE FRONTALI<br />
30<br />
ENDOCRINOLOGIA<br />
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />
PROGRAMMA<br />
1. VERIFICA CONOSCENZE DELLE BASI ANATOMICHE,<br />
FISIOLOGICHE, BIOCHIMICHE E FISIOPATOLOGICHE DEL<br />
SISTEMA ENDOCRINO<br />
2. MALATTIE IPOFISARIE IPERFUNZIONANTI (ACROMEGALIA,<br />
IPERPROLATTINEMIE COMPRESI I PROLATTINOMI, MORBO DI<br />
CUSHING)<br />
3. MALATTIE IPOFISARIE IPOFUNZIONANTI (IPOPITUITARISMI<br />
PARRZIALI E TOTALI): Nanismo ipofisario Sindrome <strong>di</strong> Shehan,<br />
Sindrome <strong>di</strong> Simmonds<br />
4. CICLO DELLO IODIO E MALATTIE DA CARENZA O ECCESSO<br />
DI IODIO<br />
5. TIREOPATIE ENDOCRINE AUTOIMMUNI (GRAVES<br />
,HASHIMOTO, SILENTE E POST PARTUM)<br />
6. GOZZO NODULARE E MULTINODULARE NON TOSSICO E<br />
TOSSICO<br />
7. TUMORI TIROIDEI (PAPILLARE, FOLLICOLARE,<br />
ANAPLASTICO, MIDOLLARE)<br />
8. METABOLISMO CALCIO FOSFORO E MALATTIE DELLE<br />
PARATIROIDI
9. MALATTIE SURRENALICHE IPOFUNZIONANTI (Ad<strong>di</strong>son), da<br />
deficit gnetici enzimatici, iposurrenalismi iatrogeni) e<br />
IPERFUNZIONANTI (Iperplasia nodulare o <strong>di</strong>ffusa o da ACTH ectopico)<br />
10. IPOGONADISMI IPO E IPERGONADOITROPI<br />
11. TUMORI NEUROENDOCRINI (FEOCROMOCITOMA, CARCINOIDE,<br />
GASTRINOMI, GLUCAGONOMI, MEN1, MEN2)<br />
12. CLASSIFICAZIONE DEL DIABETE E TEST DIAGNOSTICI<br />
13. PATOGENESI, FIOSIOPATOLOGIA E CLINICA DEL DIABETE<br />
TIPO1, TIPO2 E DEL DIABETE GESTAZIONALE<br />
14. ALTRE FORME DI DIABETE AD EZIOLOGIA NOTA<br />
15. COMPLICANZE ACUTE DELLA MALATTIA DIABETICA<br />
16. COMPLICANZE CRONICHE DELLA MALATTIA DIABETICA<br />
17. IPERURICEMIE E GOTTA<br />
1 CFU TIROCINIO<br />
Simulare una seduta <strong>di</strong> educazione terapeutica del paziente <strong>di</strong>abetico.<br />
Eseguire il dosaggio della glicemia con apparecchio portatile (reflettometro) e<br />
insegnarne l'uso al paziente. Eseguire la somministrazione <strong>di</strong> insulina con<br />
siringhe e penne per insulina e insegnarne l'uso al paziente. Eseguire la<br />
ricerca estemporanea <strong>di</strong> glicosuria, chetonuria, proteinuria, ematuria in un<br />
TESTI<br />
CONSIGLIATI<br />
campione <strong>di</strong> urine.<br />
Lenzi, Lombar<strong>di</strong>, Martino, Vigneri . Endocrinologia Clinica, Minerva Me<strong>di</strong>ca<br />
Greenspan, Endocrinologia Generale e Clinica, Piccin<br />
Harrison’s: Principi <strong>di</strong> <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> Interna Ed. McGraw Hill<br />
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />
MODULO 2 NEFROLOGIA<br />
ORE FRONTALI<br />
30<br />
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />
PROGRAMMA<br />
1. Parametri <strong>di</strong> valutazione <strong>di</strong> malattia renale.<br />
2. Classificazione delle mm. renali: le gran<strong>di</strong> sindromi renali.<br />
3. La sindrome nefritica acuta. Glomerulonefrite poststreptococcica.<br />
4. Anomalie urinarie isolate. Nefropatia da depositi <strong>di</strong> IgA.<br />
5. La sindrome nefrosica. Malattia a lesioni minime; glomerulonefrite focale<br />
e segmentale; nefropatia membranosa; glomerulonefrite membrano-<br />
proliferativa.<br />
6. Glomerulonefrite rapidamente progressiva. Sindrome <strong>di</strong> Goodpasture;<br />
nefropatie associate ad ANCA.<br />
7. Insufficienza renale acuta. Insufficienza renale prerenale; Necrosi<br />
tubulare acuta.<br />
8. Insufficienza renale cronica e sindrome uremica.<br />
9. Nefropatie secondarie. Nefropatia lupica; nefropatia <strong>di</strong>abetica.<br />
10.Generalità sulle terapie sostitutive: emo<strong>di</strong>alisi e <strong>di</strong>alisi peritoneale;<br />
trapianto <strong>di</strong> rene.<br />
11. Ipertensione nefrovascolare<br />
1 CFU TIROCINIO<br />
Le esercitazioni teorico-pratiche avranno i seguenti temi: raccogliere<br />
l’anamnesi nefrologica; porre i quesiti rilevanti ai fini <strong>di</strong>agnostici nel paziente
TESTI<br />
CONSIGLIATI<br />
con sospetto <strong>di</strong> nefropatia; lettura ed interpretazione dell’esame <strong>di</strong> urina;<br />
eseguire l’esame standard estemporaneo delle urine (me<strong>di</strong>ante stick);<br />
raccogliere le urine per l’esame chimico-fisico; raccogliere le urine per urino<br />
coltura; calcolare la clearance della creatinina e stimare il filtrato glomerulare;<br />
presentazione e <strong>di</strong>scussione <strong>di</strong> casi clinici.<br />
Harrison. Principi <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina interna. Ed. McGraw Hill;<br />
De Santo NG, Camussi G, D’Armiento M. Malattie dell’apparato urinario.<br />
E<strong>di</strong>toriale Bios<br />
Schena - Selvaggi – Gesual<strong>di</strong>. Malattie dei reni e delle vie urinarie,<br />
McGraw-Hill<br />
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />
MODULO 3 REUMATOLOGIA<br />
ORE FRONTALI<br />
30<br />
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />
PROGRAMMA<br />
1. Classificazione ed epidemiologia delle malattie reumatiche<br />
2. Il laboratorio e l’imaging in reumatologia<br />
3. Valutazione dei segni e sintomi delle malattie reumatiche<br />
4. Osteoartrosi<br />
5. Le spon<strong>di</strong>loartriti: spon<strong>di</strong>lite anchilosante, artrite psoriasica, artropatie<br />
enteropatiche, artrite reattiva<br />
6. Artriti da agenti infettivi<br />
8. Artrite reumatoide<br />
9. Generalità delle connettiviti:<br />
10. Lupus Eritematoso Sistemico (LES),<br />
11. Sindrome da anticorpi antifosfolipi<strong>di</strong><br />
12. Sclerosi sistemica<br />
13. Miopatie infiammatorie (polimiosite, dermatomiosite, miosite a corpi<br />
inclusi)<br />
14. Sindrome <strong>di</strong> Sjögren<br />
15. Le vasculiti: generalità, classificazione e quadri clinici,<br />
vasculiti ANCA-associate<br />
• Sindromi crioglobulinemiche<br />
16. Malattia <strong>di</strong> Behçet<br />
17. Artropatie da microcristalli: gotta, condrocalcinosi, da deposito <strong>di</strong><br />
idrossiapatite etc.<br />
Polimialgia reumatica<br />
Fibromialgia<br />
19. Principali malattie ossee: osteoporosi, morbo <strong>di</strong> Paget, osteomalacie<br />
etc.<br />
20. Sindromi algo<strong>di</strong>strofiche<br />
21. Reumatismi paraneoplastici<br />
22. Malattie rare in reumatologia<br />
1 CU TIROCINIO<br />
Discriminare su base semeiologica le artropatie.<br />
TESTI Giovanni Triolo, Angelo Ferrante, Giuseppa Triolo. Immunoreumatologia.<br />
CONSIGLIATI Ed. EDISES<br />
Silvano Todesco, Malattie reumatiche Ed. McGraw Hill
Unireuma AA.VV., Reumatologia Ed. Idelson-Gnocchi<br />
Harrison. Principi <strong>di</strong> <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> Interna. Ed. McGraw Hill
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />
ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />
CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />
MAGISTRALE)<br />
<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong><br />
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO PATOLOGIA SISTEMATICA IV<br />
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />
CODICE INSEGNAMENTO 13257<br />
ARTICOLAZIONE IN MODULI SI<br />
NUMERO MODULI 3<br />
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED 18 MED 22 MED 24<br />
DOCENTE Responsabile<br />
Guido Bajar<strong>di</strong><br />
(MODULO 3)<br />
Professore Or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> <strong>Chirurgia</strong> Vascolare<br />
Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />
DOCENTE Coinvolto<br />
Carlo Pavone<br />
(MODULO 1)<br />
Professore Associato <strong>di</strong> Urologia<br />
Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />
DOCENTE COINVOLTO<br />
Gaetano Di Vita<br />
(MODULO 2)<br />
Professore Associato <strong>di</strong> <strong>Chirurgia</strong> Generale<br />
Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />
CFU 9 CFU/F +3CFU/T<br />
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />
STUDIO PERSONALE<br />
165<br />
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />
135<br />
PROPEDEUTICITÀ Fisiopatologia Clinica<br />
ANNO DI CORSO IV<br />
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE<br />
LEZIONI<br />
Complesso delle Aule Nuove<br />
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali, seminari ed esercitazioni in<br />
corsia, ambulatorio e sala operatoria<br />
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale<br />
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />
PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre<br />
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ<br />
DIDATTICHE<br />
Giorni e orario delle lezioni da definire<br />
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI<br />
STUDENTI<br />
Giorni e orari <strong>di</strong> ricevimento:<br />
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />
Conoscenza e capacità <strong>di</strong> comprensione<br />
− Conoscere l'epidemiologia, l'economia sanitaria e le basi del management della salute.<br />
− Conoscere e saper attuare i principali interventi farmacologici, chirurgici, psicologici,<br />
sociali e <strong>di</strong> altro genere, nella malattia acuta e cronica, nella riabilitazione e nelle cure <strong>di</strong><br />
tipo terminale.<br />
Gli studenti devono aver acquisito la capacità <strong>di</strong> saper interpretare le anomalie dell’apparato
urinario, <strong>di</strong>gestivo e vascolare che si riscontrano nelle <strong>di</strong>verse malattie.<br />
Devono conoscere l’eziologia e la storia naturale dele malattie acute e croniche.<br />
Tali conoscenze verranno acquisite attraverso lezioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>dattica frontale e verificate me<strong>di</strong>ante<br />
esami.<br />
Capacità <strong>di</strong> applicare conoscenza e comprensione<br />
− Saper eseguire correttamente una storia clinica adeguata, che comprenda anche aspetti<br />
sociali, come la salute occupazionale.<br />
− Essere in grado <strong>di</strong> realizzare un esame dello stato fisico e mentale.<br />
− Essere in grado <strong>di</strong> analizzare ed interpretare i risultati delle procedure <strong>di</strong>agnostiche e<br />
tecniche <strong>di</strong> base, allo scopo <strong>di</strong> definire correttamente la natura <strong>di</strong> un problema.<br />
− Essere in grado <strong>di</strong> eseguire correttamente le strategie <strong>di</strong>agnostiche adeguate, allo scopo <strong>di</strong><br />
salvaguardare la vita e saper applicare i principi della me<strong>di</strong>cina basata sull'evidenza per<br />
suggerire le terapie chirurgiche adeguate.<br />
− Saper esercitare il corretto giu<strong>di</strong>zio clinico per stabilire le <strong>di</strong>agnosi e le terapie nel singolo<br />
paziente.<br />
− Conoscere l'utilizzo appropriato delle risorse umane, degli interventi <strong>di</strong>agnostici, delle<br />
modalità terapeutiche e delle tecnologie de<strong>di</strong>cate alla cura della salute.<br />
Gli studenti devono essere in grado <strong>di</strong> gestire correttamente le urgenze urologiche, <strong>di</strong>gestive e<br />
vascolari più comuni.<br />
Devono essere in grado <strong>di</strong> eseguire le procedure <strong>di</strong>agnostiche e tecniche <strong>di</strong> base.<br />
Devono saper consigliare i pazienti prendendo in considerazione fattori fisici, psichici, sociali e<br />
culturali.<br />
Devono conoscere i ruoli e le responsabilità dell’altro personale sanitario nel provvedere alle cure.<br />
Devono <strong>di</strong>mostrare comprensione dei meccanismi che sono alla base dell’efficacia e della qualità<br />
delle cure.<br />
Autonomia <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio<br />
− Identificare, formulare e risolvere i problemi del paziente utilizzando le basi del pensiero e<br />
della ricerca scientifica e sulla base dell'informazione ottenuta e correlata da <strong>di</strong>verse fonti.<br />
− Essere consapevole del ruolo che hanno la complessità, l'incertezza e la probabilità nelle<br />
decisioni prese durante la pratica me<strong>di</strong>ca.<br />
− Essere in grado <strong>di</strong> formulare delle ipotesi, raccogliere e valutare in maniera critica i dati,<br />
per risolvere i problemi.<br />
− Riconoscere che una buona pratica me<strong>di</strong>ca <strong>di</strong>pende strettamente dall'interazione e dalle<br />
buone relazioni tra me<strong>di</strong>co, paziente e famiglia, a salvaguar<strong>di</strong>a del benessere, della <strong>di</strong>versità<br />
culturale e dell'autonomia del paziente.<br />
− Acquisire il senso <strong>di</strong> responsabilità personale nel prendersi cura dei singoli pazienti.<br />
Gli studenti devono comprendere l’importanza e le limitazioni del pensiero scientifico per stabilire<br />
la causa, il trattamento e la prevenzione delle affezioni urologiche, <strong>di</strong>gestive e vascolari.<br />
Devono saper identificare i principi morali, etici e legali inerenti la professione me<strong>di</strong>ca.<br />
Devono acquisire valori come l’eccellenza, l’altruismo, la responsabilità, la compassione,<br />
l’empatia, l’onestà e l’impegno a seguire meto<strong>di</strong> scientifici.<br />
Devono riconoscere che una buona pratica me<strong>di</strong>ca <strong>di</strong>pende dalle buone relazioni fra me<strong>di</strong>co,<br />
paziente e famiglia.<br />
Devono avere rispetto nei confronti dei colleghi instaurando rapporti <strong>di</strong> collaborazione.<br />
Devono avere la consapevolezza dell’obbligo morale <strong>di</strong> dover provvedere alle cure me<strong>di</strong>che<br />
terminali comprese le terapie del dolore.<br />
Abilità comunicative
− Ascoltare attentamente per comprendere e sintetizzare l'informazione rilevante su tutte le<br />
problematiche, comprendendone i loro contenuti.<br />
− Mettere in pratica le capacità comunicative per facilitare la comprensione con i pazienti e<br />
loro parenti, rendendoli capaci <strong>di</strong> prendere delle decisioni come partners alla pari.<br />
− Dimostrare una buona sensibilità verso i fattori culturali e personali che migliorano le<br />
interazioni con i pazienti e con la comunità<br />
− Interagire con altre figure professionali coinvolte nella cura dei pazienti attraverso un<br />
lavoro <strong>di</strong> gruppo efficiente<br />
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />
MODULO<br />
1<br />
ORE FRONTALI<br />
30<br />
UROLOGIA<br />
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />
PROGRAMMA<br />
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />
Formare me<strong>di</strong>ci con elevato livello <strong>di</strong> competenza tecnico – culturale nelle<br />
problematiche inerenti l’ Urologia con particolare interesse chirurgico.<br />
L’Urologia quale branca della <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> che si occupa della <strong>di</strong>agnosi e terapia<br />
delle malattie e delle malformazioni dei reni, ureteri, vescica ed apparato<br />
genitale maschile ed inoltre della compromissione dell’attività sessuale, della<br />
fertilità, ma anche <strong>di</strong> tutta una serie <strong>di</strong> <strong>di</strong>sturbi legati all’identità <strong>di</strong> genere.<br />
Ambiti <strong>di</strong> interesse e quin<strong>di</strong> obiettivi formativi irrinunciabili sono:<br />
Malformazioni apparato urogenitale; Tumori del rene, vie escretrici, vescica e<br />
prostata; Calcolosi urinaria; Ipertrofia prostatica benigna.<br />
Semeiotica fisica e strumentale delle malattie renali e dell’apparato<br />
urogenitale; Infezioni urinarie e sindrome ostruttiva; Reflusso vescicoureterale.<br />
Elementi generali <strong>di</strong> oncologia dell’apparato urogenitale e terapie integrate;<br />
Tumori del testicolo.<br />
Andrologia chirurgica; Patologie dell’apparato sessuale maschile ivi comprese<br />
la <strong>di</strong>sfunzione erettile e la sterilità.<br />
Neurofisiologia della minzione; Vescica neurologica; Incontinenza urinaria e<br />
principi <strong>di</strong> terapia riabilitativa.<br />
L’attività Urologica del Policlinico è molto intensa. Le patologie urologiche<br />
affrontate sono le più varie ma, tra queste, le neoplasie a carico dell’apparato<br />
uro-genitale sono quelle che hanno la maggiore incidenza sulla qualità <strong>di</strong> vita<br />
(QoL) e, nei maschi, sulla salute sessuale in particolare. Dalle stime derivanti<br />
dall’epidemiologia dei tumori urologici, si rilevano dati imponenti<br />
sull’incidenza e sulla mortalità dei pazienti affetti da tali neoplasie.<br />
OGGI NON E’ QUINDI POSSIBILE LAUREARSI IN MEDICINA SENZA<br />
AVERE UNA ADEGUATA CONOSCENZA DELL’UROLOGIA E DELLE<br />
TECNICHE DIAGNOSTICO TERAPEUTICHE AD ESSA CORRELATE.<br />
Obiettivi formativi <strong>di</strong> base: l'appren<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>te conoscenze <strong>di</strong><br />
Anatomia, fisiopatologia, della semeiotica funzionale e strumentale e della<br />
clinica dell'apparato urinario e genitale maschile<br />
Sono specifici ambiti <strong>di</strong> competenza affine e integrativa la chirurgia delle alte<br />
e basse vie urinarie, la chirurgia oncologica, la chirurgia del retroperitoneo, la<br />
chirurgia sostitutiva e ricostruttiva, l'andrologia chirurgica. Fisiopatologia,
anatomia chirurgica e me<strong>di</strong>cina operatoria; l'acquisizione <strong>di</strong> adeguate<br />
conoscenze informatiche, statistiche,utili sia per una organica gestione <strong>di</strong> un<br />
reparto sia per un corretto inquadramento epidemio-logico delle varie<br />
patologie sia per una corretta gestione del follow-up.<br />
L'acquisizione <strong>di</strong> un'esperienza pratica necessaria per una valutazione clinica<br />
<strong>di</strong> un paziente definendone la tipologia in base alle conoscenze <strong>di</strong> patologia<br />
clinica, anatomia patologica, fisiologia e metodologia clinica; la conoscenza<br />
degli aspetti me<strong>di</strong>co-legali relativi alla propria professione e le leggi ed i<br />
regolamenti che governano l'assistenza sanitari;<br />
Obiettivi formativi della tipologia: le conoscenze fondamentali <strong>di</strong> Anatomia<br />
Topografica, importanti per definire una cartella clinica urologica, l'esame<br />
clinico obiettivo (con particolare rilevo all’esecuzione <strong>di</strong> una esplorazione<br />
rettale e la valutazione dei genitali esterni) e la strategia <strong>di</strong>agnostica,<br />
terapeutica e operatoria; i principi <strong>di</strong> asepsi; le problematiche inerenti<br />
l'organizzazione e l'igiene ambientale delle sale operatorie; la conoscenza<br />
dello strumentario chirurgico, endoscopico, dei materiali <strong>di</strong> sutura nonché<br />
delle tecniche e meto<strong>di</strong>che chirurgiche tra<strong>di</strong>zionali ed alternative; una<br />
conoscenza <strong>di</strong> base e la relativa esperienza pratica, necessarie a definire<br />
personalmente sulla base della valutazione complessiva della patologia e del<br />
paziente, una corretta definizione della patologia e dell'in<strong>di</strong>cazione al tipo <strong>di</strong><br />
trattamento, me<strong>di</strong>co o chirurgico più idoneo in funzione dei rischi, dei<br />
benefici e dei risultati per ogni singolo malato;<br />
Le lezioni frontali saranno finalizzate al raggiungimento degli obiettivi<br />
formativi irrinunciabili precedentemente esposti.<br />
PROGRAMMA<br />
Ematuria – Infezioni delle vie urinarie – Diagnostica per immagini in<br />
Urologia – Ra<strong>di</strong>ologia interventistica in Urologia – Malformazioni<br />
urogenitali – Patologia ostruttiva – Ipertrofia prostatica – Prostatiti –<br />
Cancro della prostata – Tumori del testicolo – Ritenzione d’urina e<br />
anuria – Infertilità maschile – Disfunzioni erettili – Incontinenza –<br />
Calcolosi renale – Tumori della vescica – Tumori del rene – Patologia<br />
cistica del rene – Emergenze urologiche – Strumentario urologico<br />
1 CFU TIROCINIO<br />
TESTI<br />
CONSIGLIATI<br />
Modalità <strong>di</strong> posizionamento del catetere vescicale nel sesso maschile.<br />
Manuale <strong>di</strong> Urologia e Andrologia, Colleggio dei Professori Universitari <strong>di</strong><br />
prima fascia <strong>di</strong> Urologia, Pacini E<strong>di</strong>tore<br />
Malattie dei reni e delle vie urinarie, Schena FP, Selvaggi F.; Mc Graw-Hill Italia<br />
Trattato Italiano <strong>di</strong> Urologia. A cura <strong>di</strong> Michele Pavone-Macaluso. UTET Ed.<br />
Manuale <strong>di</strong> andrologia chirurgica e urologia<br />
C.pavone, r.iacona<br />
Aracne e<strong>di</strong>trice , roma 2010<br />
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />
MODULO<br />
2<br />
CHIRURGIA GENERALE
ORE FRONTALI<br />
30<br />
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />
PROGRAMMA<br />
Etiopatogenesi, sintomatologia e terapia delle infezioni chirurgiche primitive e<br />
secondarie con riferimento ad i batteri più frequentemente coinvolti in<br />
relazione al sito <strong>di</strong> insorgenza dell'infezione, alla produzione <strong>di</strong> tossine,<br />
all'antibiotico resistenza<br />
Le parassitosi <strong>di</strong> interesse chirurgico con particolare riferimento all'idatidosi<br />
polmonare ed epatica<br />
Sintomatologia e complicanze delle malattie esofogee <strong>di</strong> interesse chirurgico;<br />
le caratteristiche cliniche della sindrome <strong>di</strong> Mallory-Weiss<br />
Descrivere e classificare le malattie benigne della mammella maschile e<br />
femminile<br />
Le malattie della pleura, del me<strong>di</strong>astino, del polmone e del <strong>di</strong>aframma <strong>di</strong><br />
competenza chirurgica<br />
Sintomatologia, complicazioni e trattamento chirurgico delle ernie della parete<br />
addominale e della regione inguino-crurale<br />
Le malattie del peritoneo e del retroperitoneo: le in<strong>di</strong>cazioni per il trattamento<br />
chirurgico<br />
Orientamenti <strong>di</strong>agnostici e <strong>di</strong> terapia chirurgica nelle complicanze delle ulcere<br />
gastriche e duodenali<br />
Etiopatogenesi, sintomatologia ed iter <strong>di</strong>gnostico - terapeutico della litiasi<br />
biliare e delle sue possibili complicanze<br />
In<strong>di</strong>care gli aspetti etiopatogenetici della poliposi del colon, l'approccio<br />
<strong>di</strong>agnostico e gli orientamenti terapeutici in relazione alla prognosi e alla<br />
prevenzione delle complicanze<br />
Descrivere le possibili complicanze <strong>di</strong> competenza chirurgica delle malattie<br />
infiammatorie intestinali e gli orientamenti <strong>di</strong> terapia chirurgica<br />
Descrivere le malattie acquisite dell'ano - emorroi<strong>di</strong>, ragade, ascessi e fistole –<br />
i <strong>di</strong>sturbi della defecazione ed il sinus pilonidalis<br />
Descrivere l'etiopatogenesi, la sintomatologia, le in<strong>di</strong>cazioni per gli<br />
accertamenti <strong>di</strong>agnostici e la terapia della malattia <strong>di</strong>verticolare del colon e<br />
delle sue possibili complicanze.<br />
1 CFU TIROCINIO<br />
TESTI<br />
CONSIGLIATI<br />
Eseguire sutura cutanea (in simulazione). Togliere punti e graffes.Eseguire la<br />
me<strong>di</strong>cazione <strong>di</strong> paziente con piede <strong>di</strong>abetico. Me<strong>di</strong>care piaghe da decubito.<br />
Eseguire la rimozione del drenaggio da una ferita chirurgica. Effettuare<br />
l’infiltrazione <strong>di</strong> un anestetico locale. Trattare processi suppurativi esterni<br />
(ascesso, flemmone, piodermite).Me<strong>di</strong>care lesioni esterne: ferite ulcere (anche<br />
<strong>di</strong> origine vascolare) e fistole. Eseguire un'esplorazione <strong>di</strong>gito ano-rettale.<br />
A scelta dello studente<br />
Bellantone, De Toma, Montorsi: <strong>Chirurgia</strong> Generale; Minerva Me<strong>di</strong>ca Ed.<br />
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />
MODULO<br />
3<br />
CHIRURGIA VASCOLARE
ORE FRONTALI<br />
30<br />
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />
Obiettivo del corso <strong>di</strong> <strong>Chirurgia</strong> Vascolare è fornire le principali conoscenze<br />
sulla <strong>di</strong>agnosi e trattamento delle malattie e dei traumi a carico delle arterie,<br />
delle vene e dei vasi linfatici.<br />
Lo studente deve, quin<strong>di</strong>, conoscere la sintomatologia clinica e in<strong>di</strong>viduare i<br />
reperti semeiologici che in<strong>di</strong>rizzano verso la corretta <strong>di</strong>agnosi. Deve altresì<br />
conoscere l’iter <strong>di</strong>agnostico corretto ai fini della successiva scelta terapeutica,<br />
attraverso meto<strong>di</strong>che non invasive ed invasive. Inoltre, lo studente deve avere<br />
nozione, anche se non nei dettagli tecnici, dei tipi <strong>di</strong> trattamento<br />
farmacologico, chirurgico od endovascolare, a <strong>di</strong>sposizione<br />
PROGRAMMA<br />
• Insufficienza cerebrovascolare<br />
18. Anatomia vascolare dei TSA e dei vasi intracranici<br />
19. Storia naturale, <strong>di</strong>agnosi clinica e strumentale della stenosi carotidea<br />
20. Terapia me<strong>di</strong>ca, chirurgica ed endovascolare<br />
• Arteriopatia ostruttiva cronica degli arti inferiori<br />
21. Eziologia, classificazione e storia naturale<br />
22. Diagnosi clinica e strumentale<br />
23. Terapia me<strong>di</strong>ca, chirurgica ed endovascolare<br />
24. Piede <strong>di</strong>abetico ed amputazione<br />
• Patologia aneurismatica<br />
25. Anatomia dell’aorta e dei rami <strong>di</strong> <strong>di</strong>visione<br />
26. Aneurisma dell’aorta addominale (Classificazione, <strong>di</strong>agnosi e<br />
trattamento)<br />
27. Aneurismi periferici<br />
• Insufficienza venosa cronica<br />
28. Anatomia delle vene delle gambe<br />
29. Diagnosi e trattamento delle varici<br />
30. Trombosi venosa profonda ed embolia polmonare<br />
• Ischemia acuta degli arti<br />
31. Diagnosi e trattamento<br />
32. Sindrome da riperfusione<br />
• Malattie dei vasi linfatici<br />
• Traumi delle arterie e delle vene<br />
1 CFU TIROCINIO<br />
TESTI<br />
CONSIGLIATI<br />
Modalità <strong>di</strong> esecuzione <strong>di</strong> un prelievo. Eseguire prelievi <strong>di</strong> sangue venoso da<br />
una vena periferica .Effettuare iniezioni endovenose. Applicare un catetere<br />
venoso. Misurare la pressione agli arti, calcolare e interpretare l'in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong><br />
Windsor.<br />
- Compen<strong>di</strong>o <strong>di</strong> <strong>Chirurgia</strong> Vascolare ed Endovascolare<br />
Hallett-Mills-Earnshaw-Reekers Ed. Elsevier 2005<br />
- Trattato <strong>di</strong> <strong>Chirurgia</strong> Vascolare, RB Rutherford Ed. Antonio Delfino
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />
ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />
CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />
MAGISTRALE)<br />
<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong> - <strong>Ippocrate</strong><br />
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Diagnostica per immagini e ra<strong>di</strong>oterapia<br />
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />
AMBITO DISCIPLINARE <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> <strong>di</strong> laboratorio e <strong>di</strong>agnostica integrata<br />
CODICE INSEGNAMENTO 02324<br />
ARTICOLAZIONE IN MODULI NO<br />
NUMERO MODULI UNO<br />
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/36<br />
DOCENTE RESPONSABILE<br />
Giuseppe Brancatelli<br />
(MODULO 1)<br />
Associato non confermato <strong>di</strong> Diagnostica per<br />
Immagini<br />
Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />
CFU 5+1<br />
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />
STUDIO PERSONALE<br />
85<br />
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />
65<br />
PROPEDEUTICITÀ Nessuna<br />
ANNO DI CORSO Quarto<br />
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE<br />
LEZIONI<br />
Come da calendario<br />
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni in aula.<br />
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale<br />
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />
PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre<br />
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ<br />
DIDATTICHE<br />
Venerdì 9-13<br />
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Tutti i giorni previo appuntamento via email<br />
STUDENTI<br />
(gbranca@yahoo.com)<br />
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />
Conoscere le basi fisiche delle <strong>di</strong>verse meto<strong>di</strong>che per immagini. Comprendere gli effetti biologici<br />
delle ra<strong>di</strong>azioni ionizzanti Conoscere possibilità e limiti, in<strong>di</strong>cazioni, controin<strong>di</strong>cazioni e rischi<br />
delle <strong>di</strong>verse meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong> indagine.<br />
Saper riconoscere le principali normali strutture anatomiche ad un esame <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>ologia tra<strong>di</strong>zionale,<br />
tomografia computerizzata e risonanza magnetica.<br />
Possedere conoscenze elementari sulla semeiologia ra<strong>di</strong>ologica delle principali patologie con<br />
riferimento ai <strong>di</strong>versi organi ed apparati<br />
Esporre alcuni algoritmi <strong>di</strong>agnostici integrati per la valutazioni delle situazioni cliniche più gravi o<br />
più comuni<br />
Possedere nozioni generali su tecniche e in<strong>di</strong>cazioni della ra<strong>di</strong>oterapia<br />
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />
Conoscere le basi fisiche delle <strong>di</strong>verse meto<strong>di</strong>che per immagini. Comprendere gli effetti biologici delle ra<strong>di</strong>azioni<br />
ionizzanti. Conoscere possibilità e limiti, in<strong>di</strong>cazioni, controin<strong>di</strong>cazioni e rischi delle <strong>di</strong>verse meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong> indagine.
Saper riconoscere le principali normali strutture anatomiche ad un esame <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>ologia tra<strong>di</strong>zionale, tomografia<br />
computerizzata e risonanza magnetica. Possedere conoscenze elementari sulla semeiologia ra<strong>di</strong>ologica delle principali<br />
patologie con riferimento ai <strong>di</strong>versi organi ed apparati. Esporre alcuni algoritmi <strong>di</strong>agnostici integrati per la valutazioni<br />
delle situazioni cliniche più gravi o più comuni. Possedere nozioni generali su tecniche e in<strong>di</strong>cazioni della ra<strong>di</strong>oterapia.<br />
MODULO Diagnostica per Immagini e Ra<strong>di</strong>oterapia<br />
ORE FRONTALI<br />
50<br />
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />
PROGRAMMA<br />
FISICA DELLE RADIAZIONI - TECNICHE E METODOLOGIA - MEZZI<br />
DI CONTRASTO<br />
-Proprietà e modalità <strong>di</strong> produzione dei raggi X e delle ra<strong>di</strong>azioni<br />
ionizzanti<br />
( elettromagnetiche e corpuscolate ).<br />
-Ra<strong>di</strong>azioni non ionizzanti: caratteristiche fisiche e applicazioni in<br />
Diagnostica per Immagini.<br />
-Principi <strong>di</strong> formazione dell’immagine ( analogica e <strong>di</strong>gitale ).<br />
-Mezzi <strong>di</strong> contrasto: classificazione e caratteristiche; applicazioni cliniche;<br />
reazioni avverse e relativi provve<strong>di</strong>menti.<br />
-Tomografia Computerizzata: principi <strong>di</strong> funzionamento.<br />
-Ecografia: fisica degli ultrasuoni e nozioni generali sulle apparecchiature.<br />
-Risonanza Magnetica: principi fisici e nozioni generali sulle<br />
apparecchiature.<br />
-<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> Nucleare: principi fisici e nozioni generali sulle<br />
apparecchiature.<br />
-Ra<strong>di</strong>ologia vascolare ed interventistica: generalità e principali procedure.<br />
RADIOBIOLOGIA E RADIOTERAPIA<br />
-Interazione tra ra<strong>di</strong>azioni ionizzanti e materia.<br />
-Azione <strong>di</strong>retta ed in<strong>di</strong>retta delle ra<strong>di</strong>azioni ionizzanti.<br />
-Distribuzione della dose nel tempo ( curve <strong>di</strong> isoefficacia ).<br />
-Ra<strong>di</strong>osensibilità cellulare e curve <strong>di</strong> sopravvivenza cellulare.<br />
-Effetto ossigeno.<br />
-Agenti ra<strong>di</strong>osensibilizzanti e ra<strong>di</strong>oprotettori.<br />
-Danni ( acuti e cronici ) da ra<strong>di</strong>azioni ionizzanti.<br />
-Effetti biologici delle ra<strong>di</strong>azioni non ionizzanti.<br />
-Principi <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>oprotezione del lavoratore e del paziente e riferimenti<br />
normativi.<br />
-Ra<strong>di</strong>oterapia interstiziale ed endocavitaria.<br />
-Cenni relativi alle principali apparecchiature <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>oterapia (con alte<br />
energie ed energie convenzionali).<br />
APPARATO RESPIRATORIO<br />
-Tecniche <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o del torace e del me<strong>di</strong>astino.<br />
-Opacità ed ipertrasparenze pomonari.<br />
-Interstiziopatie.<br />
-Processi espansivi del polmone e del me<strong>di</strong>astino: protocolli <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o.<br />
-Stu<strong>di</strong>o ra<strong>di</strong>o-isotopico dell’apparato respiratorio.<br />
-Patologia pleurica.<br />
-Patologia <strong>di</strong>aframmatica.<br />
APPARATO DIGERENTE<br />
-Esame a doppio contrasto: tecnica ed in<strong>di</strong>cazioni.<br />
-Patologia esofagea: tecniche <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o ed in<strong>di</strong>cazioni.<br />
-Carcinoma dell’esofago: protocolli <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e semeiotica.<br />
-Malattia peptica: meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e semeiotica.
-Carcinoma dello stomaco: protocolli <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e semeiotica.<br />
-Ernie dello iatus: classificazione e semeiotica.<br />
-Neoplasie del tenue: protocolli <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e semeiotica.<br />
-Morbo <strong>di</strong> Crohn: protocolli <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e semeiotica.<br />
-Colite ulcerosa: protocolli <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e semeiotica.<br />
-Malattia <strong>di</strong>verticolare: protocolli <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e semeiotica.<br />
-Neoplasie del colon: protocolli <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e semeiotica.<br />
-Addome acuto: tecniche e metodologia <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o.<br />
FEGATO - VIE BILIARI - PANCREAS - MILZA<br />
-Meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o della colecisti e delle vie biliari.<br />
-Litiasi biliare e colecistosi.<br />
-Ittero: protocolli <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o.<br />
-Cirrosi epatica ed ipertensione portale: meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o.<br />
-Processi espansivi epatici: protocolli <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e semeiotica.<br />
-Pancreatiti.<br />
-Carcinoma pancreatico: protocolli <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o.<br />
-Stu<strong>di</strong>o ra<strong>di</strong>o-isotopico del fegato e delle vie biliari.<br />
-Tecniche e meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o della milza.<br />
APPARATO URO-GENITALE E SURRENI<br />
-Tecniche <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o dell’apparato uro-genitale.<br />
-Ematuria : protocolli <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o.<br />
-Ipertensione nefrovascolare; angioplastica delle arterie renali.<br />
-Litiasi urinaria: protocolli <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o.<br />
-Flogosi acute e croniche delle vie urinarie.<br />
-Processi espansivi renali: protocolli <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e semeiotica.<br />
-In<strong>di</strong>cazioni e meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o della patologia vescicale.<br />
-In<strong>di</strong>cazioni e meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o della patologia prostatica.<br />
-Patologia ovarica.<br />
-Isterosalpingografia e stu<strong>di</strong>o della sterilità femminile.<br />
-Stu<strong>di</strong>o ra<strong>di</strong>o-isotopico dell’apparato urinario.<br />
-Tecniche e meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o dei surreni; semeiotica elementare delle<br />
principali surrenopatie.<br />
TIROIDE - MAMMELLA - PARTI MOLLI<br />
-Stu<strong>di</strong>o ra<strong>di</strong>o-isotopico della tiroide.<br />
-Ecografia tiroidea: in<strong>di</strong>cazioni e limiti.<br />
-Ecocolor Doppler in patologia tiroidea e mammaria.<br />
-Ecografia mammaria: in<strong>di</strong>cazioni e limiti.<br />
-Mammografia: tecnica ed in<strong>di</strong>cazioni.<br />
-Galattografia: tecnica ed in<strong>di</strong>cazioni.<br />
-Patologia mammaria nodulare: protocolli <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o.<br />
APPARATO OSTEO - ARTICOLARE<br />
-Principali meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o ra<strong>di</strong>ologico e ra<strong>di</strong>oisotopico dello<br />
scheletro.<br />
-Alterazioni fondamentali della densità e della struttura ossea: semeiotica<br />
elementare, osteonecrosi, osteomieliti e principali osteo<strong>di</strong>splasie.<br />
-Scoliosi.<br />
-Fratture e lussazioni: principali quadri ra<strong>di</strong>ologici.<br />
-Tumori ossei primitivi e secondari.<br />
-Meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o delle articolazioni.<br />
-Artriti e artrosi.<br />
-Tecniche <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o ra<strong>di</strong>ologico della teca cranica, dello scheletro
maxillo-facciale (incluse le cavità paranasali) e dell’apparato<br />
stomatognatico (inclusa l’articolazione temporo-man<strong>di</strong>bolare).<br />
Semeiotica elementare delle principali affezioni.<br />
SISTEMA CARDIOVASCOLARE, LINFATICO ED EMOPOIETICO<br />
-Stu<strong>di</strong>o ra<strong>di</strong>ologico convenzionale del cuore e dei grossi vasi.<br />
-Meto<strong>di</strong>che angiografiche e flebografiche (con riferimento alle procedure<br />
interventistiche).<br />
-Cenni <strong>di</strong> Doppler e color-Doppler.<br />
-Diagnostica ra<strong>di</strong>o-isotopica car<strong>di</strong>ologica.<br />
-Principali car<strong>di</strong>opatie congenite.<br />
-Aneurismi e <strong>di</strong>ssezioni aortiche.<br />
-Linfografia: tecnica ed in<strong>di</strong>cazioni cliniche.<br />
-Sta<strong>di</strong>azione dei linfomi.<br />
10. SISTEMA NERVOSO<br />
-Encefalo: principali meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o.<br />
-Stu<strong>di</strong>o ra<strong>di</strong>o-isotopico dell’encefalo.<br />
-Sindrome da ipertensione endocranica.<br />
-Processi espansivi endocranici: protocolli <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o.<br />
-Accidenti vascolari encefalici: ictus emorragico e trombotico.<br />
-Stu<strong>di</strong>o ra<strong>di</strong>ologico dell’ipofisi.<br />
-Midollo spinale: principali meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o ed in<strong>di</strong>cazioni.<br />
11. DEFINIZIONE DI ALGORITMI DIAGNOSTICI NELLE PIU’<br />
COMUNI MALATTIE DEI ORGANI ED APPARATI<br />
TIROCINIO<br />
1 Identificazione dei principali reperti ra<strong>di</strong>ografici alla luce del referto.<br />
TESTI<br />
CONSIGLIATI<br />
Diagnostica per immagini e ra<strong>di</strong>oterapia <strong>di</strong> Citta<strong>di</strong>ni Giorgio - Citta<strong>di</strong>ni<br />
Giuseppe - Sardanelli Francesco<br />
E<strong>di</strong>tore: ECIG<br />
Genere: scienze me<strong>di</strong>che. me<strong>di</strong>cina<br />
Argomento: <strong>di</strong>agnostica me<strong>di</strong>ca, ra<strong>di</strong>oterapia<br />
E<strong>di</strong>zione: 6<br />
Pagine: 1074<br />
ISBN: 8875441383<br />
ISBN-13: 9788875441388<br />
Data pubblicazione: 2008
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />
ANNO ACCADEMICO 2011-2012<br />
CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />
MAGISTRALE)<br />
<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong><br />
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> <strong>di</strong> Laboratorio<br />
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />
AMBITO DISCIPLINARE <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> <strong>di</strong> Laboratorio e Diagnostica Integrata<br />
CODICE INSEGNAMENTO 04988<br />
ARTICOLAZIONE IN MODULI SI<br />
NUMERO MODULI 3<br />
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI BIO/12, MED/05, MED/07<br />
DOCENTE RESPONSABILE<br />
Prof. Marcello Ciaccio<br />
(MODULO 1)<br />
Professore Or<strong>di</strong>nario<br />
Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />
DOCENTE COINVOLTO<br />
Prof. Domenico Lio<br />
(MODULO 2)<br />
Professore Or<strong>di</strong>nario<br />
Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />
DOCENTE COINVOLTO<br />
Prof.ssa Anna Giammanco<br />
(MODULO 3)<br />
Professore Or<strong>di</strong>nario<br />
Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />
CFU 9+ 2<br />
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />
STUDIO PERSONALE<br />
155<br />
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />
120<br />
PROPEDEUTICITÀ Fisiologia Umana, Patologia Generale<br />
ANNO DI CORSO IV anno<br />
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE<br />
LEZIONI<br />
Policlinico Universitario<br />
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali, Seminari, Esercitazioni in<br />
laboratorio<br />
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale (Verifiche ed Esame orale)<br />
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />
PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre<br />
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ<br />
DIDATTICHE<br />
Come da calendario<br />
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Prof. Marcello Ciaccio: Lunedì e Mercoledì ore<br />
STUDENTI<br />
10.00 – 12.00<br />
Prof.ssa Anna Giammanco: Lunedì e Mercoledì<br />
ore 11.00 – 13.00<br />
Prof. Domenico Lio: Lunedì e Mercoledì ore<br />
12.00 – 14.00
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />
Conoscenza e capacità <strong>di</strong> comprensione<br />
Conoscere i meccanismi molecolari, cellulari, biochimici e fisiologici che mantengono l'omeostasi<br />
dell'organismo. Conoscere i principali esami <strong>di</strong> laboratorio e le loro correlazioni con le patologia<br />
Capacità <strong>di</strong> applicare conoscenza e comprensione<br />
Essere in grado <strong>di</strong> eseguire correttamente le strategie <strong>di</strong>agnostiche e terapeutiche adeguate, allo<br />
scopo <strong>di</strong> salvaguardare la vita e saper applicare i principi della me<strong>di</strong>cina basata sull'evidenza.<br />
Conoscere l'utilizzo appropriato delle risorse umane, degli interventi <strong>di</strong>agnostici, delle modalità<br />
terapeutiche e delle tecnologie de<strong>di</strong>cate alla cura della salute.<br />
Autonomia <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio<br />
Essere in grado <strong>di</strong> formulare delle ipotesi, raccogliere e valutare in maniera critica i dati, per<br />
risolvere i problemi.<br />
Essere in grado <strong>di</strong> formulare giu<strong>di</strong>zi personali per risolvere i problemi analitici e critici ("problem<br />
solving") e saper ricercare autonomamente l'informazione scientifica, senza aspettare che essa sia<br />
loro fornita.<br />
Identificare, formulare e risolvere i problemi del paziente utilizzando le basi del pensiero e della<br />
ricerca scientifica e sulla base dell'informazione ottenuta e correlata da <strong>di</strong>verse fonti.<br />
Abilità comunicative<br />
Interagire con altre figure professionali coinvolte nella cura dei pazienti attraverso un lavoro <strong>di</strong><br />
gruppo efficiente.<br />
Comunicare in maniera efficace sia a livello orale che in forma scritta.<br />
Saper creare e mantenere buone documentazioni me<strong>di</strong>che.<br />
Capacità <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento<br />
Essere in grado <strong>di</strong> raccogliere, organizzare ed interpretare correttamente l'informazione sanitaria e<br />
biome<strong>di</strong>ca dalle <strong>di</strong>verse risorse e database <strong>di</strong>sponibili.<br />
Saper raccogliere le informazioni specifiche sul paziente dai sistemi <strong>di</strong> gestione <strong>di</strong> dati clinici.<br />
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO DI BIOCHIMICA CLINICA<br />
Obiettivi dell’Insegnamento <strong>di</strong> Biochimica Clinica sono quelli <strong>di</strong> consentire allo studente<br />
l’acquisizione delle nozioni fondamentali (teoriche e pratiche) che gli permettono <strong>di</strong> valutare<br />
criticamente sia le metodologie pertinenti alla Biochimica Clinica sia il significato dei dati da essa<br />
ottenibili in relazione alle con<strong>di</strong>zioni patologiche dell’uomo. Lo studente dovrà acquisire le basi<br />
metodologiche e culturali, nonché l’esperienza sufficiente per saper decidere sull’opportunità <strong>di</strong><br />
esami o analisi speciali ed avere la capacità <strong>di</strong> accedere al dato biochimico clinico come strumento<br />
<strong>di</strong>agnostico.<br />
In particolare:<br />
conoscenza dei principali esami <strong>di</strong> laboratorio e delle basi biologiche, molecolari e<br />
fisiopatologiche che ne sono i presupposti e fondamento.<br />
interpretazione critica dei risultati <strong>di</strong> laboratorio in relazione ai fattori <strong>di</strong> incertezza della<br />
misura e <strong>di</strong> variabilità biologica; valutazione dell’affidabilità <strong>di</strong>agnostica delle indagini <strong>di</strong><br />
laboratorio, esemplificazione delle forme corrette <strong>di</strong> refertazione.<br />
informazione sulle caratteristiche e limiti delle più rilevanti metodologie utilizzate in<br />
Biochimica Clinica.<br />
corretto uso dei tests nei proce<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> screening, <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> sta<strong>di</strong>azione e fasi
terapeutiche delle malattie.<br />
appropriata interpretazione dei risultati e loro correlazione critica con gli eventi molecolari e<br />
biologici indotti dal fatto patologico.<br />
acquisizione <strong>di</strong> una corretta capacità <strong>di</strong> programmazione/prescrizione dei tests in rapporto<br />
all’ipotesi <strong>di</strong>agnostica o fase <strong>di</strong> monitoraggio della malattia.<br />
MODULO Biochimica Clinica<br />
ORE FRONTALI<br />
30<br />
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI<br />
OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA<br />
Gli esami <strong>di</strong> laboratorio: definizione, tipologia, modalità <strong>di</strong> richiesta.<br />
Le unità <strong>di</strong> misura.<br />
La sicurezza in laboratorio.<br />
Fase pre-analitica: la preparazione del paziente, la raccolta dei materiali<br />
biologici, trattamento ed identificazione dei campioni biologici.<br />
Fase analitica: il processo analitico biochimico clinico (tecniche generali <strong>di</strong><br />
laboratorio con descrizioni dei principi – colorimetria, turbi<strong>di</strong>metria,<br />
nefelometria, fluorimetria, emissione ed assorbimento atomico, tecniche<br />
elettrochimiche potenziometriche, reazioni cinetiche, elettroforesi,<br />
immunoelettroforesi, immunofissazione, analisi immunochimiche con<br />
anticorpi monoclinali, isoelettrofocalizzazione, cromatografia,<br />
ra<strong>di</strong>oimmunologia, enzimoimmunologia, conte cellulari, citometria a flusso,<br />
microscopia clinica, spettrometria <strong>di</strong> massa, HPLC, tecnologie <strong>di</strong><br />
biochimica molecolare me<strong>di</strong>ante DNA ricombinante, analizzatori multipli,<br />
spettroscopia <strong>di</strong> risonanza magnetica, PET).<br />
Fase post-analitica: raccolta dati, calcoli, elaborazioni automatiche.<br />
La variabilità analitica, l’errore analitico, il controllo <strong>di</strong> qualità dei dati.<br />
La variabilità biologica intrain<strong>di</strong>viduale e interin<strong>di</strong>viduale, i valori <strong>di</strong><br />
riferimento, nomenclatura e refertazione.<br />
La sensibilità e la specificità clinica, la pre<strong>di</strong>ttività <strong>di</strong>agnostica dei dati <strong>di</strong><br />
laboratorio.<br />
Approcci metodologici in Biochimica Clinica. Le principali tecniche<br />
analitiche, l’automazione in biochimica clinica.<br />
Applicazioni biotecnologiche nel laboratorio <strong>di</strong> Biochimica Clinica.<br />
Enzimologia Clinica: Profili d’organo e <strong>di</strong> tessuto. Fosfatasi acida ed alcalina,<br />
Aldolasi, Aminotransferasi, LDH, CK, γGT, Colinesterasi, Amilasi, Lipasi,<br />
Proteasi, G-6-PD, Piruvico chinasi, Lisozima.<br />
Metabolismo glici<strong>di</strong>co:<br />
La Malattia Diabetica: Biochimica del Diabete tipo I e del Diabete tipo II;<br />
Mo<strong>di</strong>ficazioni biochimiche indotte dalla Malattia Diabetica; Biochimica e<br />
Biochimica Clinica delle Complicanze della Malattia Diabetica;<br />
Diagnostica Biochimico Clinica (glicemia, glicosuria, insulinemia, Cpeptide<br />
plasmatico dopo carico, glucagonemia, cortisolemia, GH ematico,<br />
determinazione proteine glicate e loro significato, curve da carico gluci<strong>di</strong>co,<br />
curve insulinemiche, corpi chetonici ematici ed urinari, lattacidemia,
piruvicemia, <strong>di</strong>slipidemie nel <strong>di</strong>abetico, alterazioni urinarie nel <strong>di</strong>abetico).<br />
Le Ipoglicemie: aspetti biochimico clinici e <strong>di</strong>smetabolici.<br />
Metabolismo lipi<strong>di</strong>co:<br />
Aci<strong>di</strong> grassi.<br />
Colesterolo, HDL-colesterolo, LDL-colesterolo, Trigliceri<strong>di</strong>, Fosfolipi<strong>di</strong>.<br />
Lipoproteine. Dislipidemie.<br />
Ipercolesterolemie.<br />
Aterosclerosi e Malattie car<strong>di</strong>ovascolari.<br />
Metabolismo proteico:<br />
Le proteine del plasma. Elettroforesi siero-proteica: criteri interpretativi.<br />
Aspetti biochimico clinici e <strong>di</strong>smetabolici dell’Insufficienza Renale.<br />
Iperammoniemie. Aspetti biochimico clinici e <strong>di</strong>smetabolici del Coma<br />
epatico.<br />
Ciclo della Urea: biochimica clinica dei deficit enzimatici.<br />
Aminoacidopatie: Iperfenilalaninemie.<br />
Sistema Endocrino:<br />
Diagnostica biochimico clinica dell’Asse Ipotalamo-Ipofisi: GH e<br />
accrescimento, Prolattina ed amenorrea, GnRH, LH, FSH e riproduzione,<br />
ACTH, TSH, e relativi test funzionali.<br />
Diagnostica biochimico clinica del Pancreas endocrino: Insulina, Glucagone,<br />
Somatostatina.<br />
Diagnostica biochimico clinica degli Ormoni gastro-intestinali.<br />
Diagnostica biochimico clinica dell’Iperplasia corticosurrenalica e<br />
dell’Ipofunzione surrenalica.<br />
Diagnostica biochimico clinica degli Ipertiroi<strong>di</strong>smi, delle Tireotossicosi e<br />
degli Ipotiroi<strong>di</strong>smi.<br />
Diagnostica biochimico clinica delle Patologie del Testicolo, dell’Ovaio e<br />
delle Malattie della <strong>di</strong>fferenziazione sessuale.<br />
Diagnostica biochimico clinica del Rachitismo.<br />
Diagnostica biochimico clinica dell’Osteoporosi, dell’Osteomalacia.<br />
Calcemia e sua regolazione.<br />
Recettori ormonali e loro importanza in biochimico clinica.<br />
Diagnostica biochimico clinica dei fattori <strong>di</strong> regolazione della pressione<br />
arteriosa: ANF; Catecolamine; Glucocorticoi<strong>di</strong>. Alterazioni biochimico<br />
cliniche nell’ipertensione essenziale e nelle forme secondarie.<br />
Diagnostica biochimico clinica dei <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ni dell’equilibrio acido-base e idrosalino.<br />
Emogasanalisi: Interpretazione dei dati e refertazione.<br />
Infarto del Miocar<strong>di</strong>o: fattori <strong>di</strong> rischio; mo<strong>di</strong>ficazioni biochimiche nell’area<br />
infartuale; enzimologia clinica, moderni marcatori <strong>di</strong> danno miocar<strong>di</strong>o.<br />
Diagnostica biochimico clinica delle Malattie del Fegato.<br />
Diagnostica biochimico clinica degli Itteri.<br />
Diagnostica biochimico clinica delle Patologie del Pancreas esocrino.<br />
Diagnostica biochimico clinica della funzionalità renale normale e patologica.<br />
Diagnostica biochimico clinica del Metabolismo dell’Eme.
Diagnostica biochimico clinica delle Malattie reumatiche, delle Malattie del<br />
tessuto connettivo e delle Malattie autoimmuni.<br />
La Malattia Neoplastica: alterazioni biochimiche che inducono la malattia<br />
neoplastica; metastasi ed invasività; importanza dei marcatori biochimici <strong>di</strong><br />
neoplasia.<br />
Biochimica della nutrizione e sua sorveglianza biochimico clinica.<br />
Diagnostica <strong>di</strong> laboratorio delle Malattie genetiche acquisite.<br />
Diagnostica <strong>di</strong> laboratorio delle Malattie Muscolari.<br />
Aspetti biochimico clinici delle Malattie Neuro-Psichiatriche.<br />
Aspetti biochimico clinici del dolore.<br />
Biochimica Clinica del liquido cefalorachi<strong>di</strong>ano.<br />
Aspetti biochimico clinici dello Shock, del Trauma e del Paziente chirurgico.<br />
Biologia molecolare clinica: Tecniche <strong>di</strong>agnostiche a livello <strong>di</strong> DNA delle<br />
principali Malattie Genetiche. Principali alterazioni cromosomiche rivelate<br />
dal cariogramma. Malattie monogeniche e tipizzazione del DNA. Stu<strong>di</strong>o<br />
delle mutazioni del DNA me<strong>di</strong>ante analisi <strong>di</strong>retta e in<strong>di</strong>retta (polimorfismi<br />
<strong>di</strong> restrizione). Tecnica PCR (reazione <strong>di</strong> polimerizzazione a catena) per<br />
l’amplificazione <strong>di</strong> sequenze anomale <strong>di</strong> DNA.<br />
ORE 10 ESERCITAZIONI<br />
Insegnamento <strong>di</strong> Biochimica Clinica - Attività Professionalizzante<br />
TESTI<br />
CONSIGLIATI<br />
⇒ Esecuzione <strong>di</strong> determinazioni analitiche:<br />
- con sistemi cromatografici (HPLC, gas-cromatografia),<br />
- in ELISA,<br />
- con meto<strong>di</strong>che elettroforetiche,<br />
per la valutazione <strong>di</strong> ormoni, marcatori tumorali, vitamine, lipi<strong>di</strong>,<br />
proteine, proteine glicate (HbA1c).<br />
⇒ Esecuzione <strong>di</strong> indagini genetico-molecolari me<strong>di</strong>ante:<br />
- PCR classica e ARMS-PCR,<br />
- real time PCR,<br />
per la identificazione <strong>di</strong> polimorfismi e mutazioni geniche.<br />
⇒ Interpretazione del dato <strong>di</strong> laboratorio e correlazione con eventuali stati<br />
patologici e per la definizione della prognosi e della terapia.<br />
⇒ Simulazioni <strong>di</strong> ulteriori proce<strong>di</strong>menti <strong>di</strong>agnostici e decisioni cliniche<br />
conseguenti al dato <strong>di</strong> laboratorio.<br />
⇒ Stesura <strong>di</strong> un referto biochimico-clinico.<br />
- L. Sacchetti, P. Cavalcanti, G. Fortunato, L. Pastore, F. Rossano, D.<br />
Salvatore e F. Scopacasa: <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> <strong>di</strong> Laboratorio e Diagnostica<br />
Genetica. Idelson-Gnocchi E<strong>di</strong>tori, 2007.<br />
- G. Federici, P. Cipriani, C. Cortese, A. Fusco, P. Ialongo e C. Milani:<br />
<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> <strong>di</strong> Laboratorio. 3 a E<strong>di</strong>zione, McGraw-Hill, 2009.<br />
- L. Spandrio: Biochimica Clinica Speciale. Piccin E<strong>di</strong>tore, 2006.<br />
- W.J. Marshall e S.K. Bangert: Biochimica in <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> Clinica. Mc Graw-
Hill, 1997.<br />
- B. Barbiroli, F. Filadoro, C. Franzini, L. Sacchetti, e F. Salvatore:<br />
<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> <strong>di</strong> Laboratorio. UTET, 1996.<br />
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO DI PATOLOGIA CLINICA<br />
Conoscenza delle principali tipologie <strong>di</strong> test <strong>di</strong>agnostici nel laboratorio <strong>di</strong> Patologia Clinica e<br />
significato <strong>di</strong>agnostico della mo<strong>di</strong>ficazione dei parametri <strong>di</strong> laboratorio<br />
Corretto uso della richiesta <strong>di</strong> esami <strong>di</strong> laboratorio ed utilizzo <strong>di</strong> linee guida e flowchart basate<br />
sulla “Evidence Based Me<strong>di</strong>cine” per il conseguimento <strong>di</strong> dati <strong>di</strong> laboratorio utilizzabili nei<br />
percorsi <strong>di</strong>agnostico-terapeutici dei pazienti<br />
Essere in grado <strong>di</strong> relazionarsi ai colleghi e sanitari operanti nel laboratorio per comprendere e<br />
sintetizzare l'informazione rilevante su tutte le problematiche,comprendendone i contenuti ed<br />
elaborandone e concordandone le modalità <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento.<br />
MODULO Patologia Clinica<br />
ORE FRONTALI<br />
30<br />
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI<br />
OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA<br />
La logica <strong>di</strong>agnostica degli Esami <strong>di</strong> laboratorio:<br />
Fattori che influenzano la Variabilità Preanalitica ed Analitica<br />
Prelievo raccolta e vali<strong>di</strong>tà dei campioni per la <strong>di</strong>agnostica <strong>di</strong> laboratorio<br />
Il dato <strong>di</strong> laboratorio come segno clinico <strong>di</strong> patologia<br />
Profili d’organo e protocolli <strong>di</strong>agnostici<br />
Modalità e tempi <strong>di</strong> refertazione<br />
Concetti <strong>di</strong>:<br />
Intervallo <strong>di</strong> riferimento<br />
Valori decisionali<br />
Uso dei dati <strong>di</strong> laboratorio nella valutazione dell’efficacia terapeutica e della<br />
prognosi<br />
Il paziente con affezioni ematologiche:<br />
- Esame Emocromocitometrico<br />
Nomenclatura ed interpretazione dell'esame emocromocitometrico<br />
Gli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> anemia<br />
Interpretazione della formula leucocitaria<br />
Correlazioni delle mo<strong>di</strong>ficazioni dei parametri ematologici<br />
- Monitoraggio dei parametri emocoagulativi<br />
La conta ed i parametri piastrinici<br />
Profilo emocoagulativo <strong>di</strong> base<br />
Significato delle mo<strong>di</strong>ficazioni patologiche dei valori dell’esame<br />
emocromocitometrico<br />
Approccio all’immunoematologia
Principi <strong>di</strong> immunoematologia<br />
Linee guida nel buon uso del sangue<br />
Gli emocomponenti<br />
Tipologie e principali applicazioni cellule staminali<br />
Tipizzazione HLA: applicazioni <strong>di</strong>agnostiche e nella me<strong>di</strong>cina dei trapianti<br />
Il paziente con affezioni dell'apparato urinario:<br />
- L'esame delle Urine<br />
Il laboratorio e gli esami <strong>di</strong> funzionalità renale<br />
Il paziente con affezioni car<strong>di</strong>ovascolari<br />
Approccio <strong>di</strong> laboratorio alla <strong>di</strong>agnostica car<strong>di</strong>ologica<br />
Approccio <strong>di</strong> laboratorio al paziente iperteso<br />
Il paziente con affezioni gastroenteriche ed epatiche e polmonari:<br />
- Il Laboratorio e gli itteri<br />
- L'esame del liquido ascitico<br />
- L'Urgenza pancreatica: Esami <strong>di</strong> laboratorio<br />
- Emogas-analisi<br />
Il paziente con patologie del sistema immune:<br />
- Quadri sierologici <strong>di</strong> base nelle patologie immunitarie<br />
- Diagnosi dello stato <strong>di</strong> immunodeficienza<br />
- Il laboratorio nelle allergopatie<br />
Diagnostica <strong>di</strong> laboratorio avanzata:<br />
<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> Molecolare delle malattie multifattoriali<br />
ORE 10 ESERCITAZIONI<br />
Insegnamento <strong>di</strong> Patologia Clinica - Attività Professionalizzante<br />
TESTI<br />
CONSIGLIATI<br />
⇒ Assistenza all’esecuzione <strong>di</strong> esami emocromocitometrico su sistemi<br />
automatizzati.<br />
⇒ Assistenza all’esecuzione <strong>di</strong> esami su coagulometro su sistemi<br />
automatizzati.<br />
⇒ Assistenza all’esecuzione <strong>di</strong> esami <strong>di</strong> Urina su sistemi automatizzati.<br />
⇒ Lettura ed interpretazione <strong>di</strong> referti <strong>di</strong> laboratorio <strong>di</strong> Pazienti <strong>di</strong><br />
pertinenza me<strong>di</strong>ca e <strong>di</strong> pertinenza chirurgica.<br />
⇒ Simulazioni <strong>di</strong> decisioni cliniche conseguenti alla lettura ed<br />
interpretazione dei referti <strong>di</strong> Patologia Clinica.<br />
Autore: Widmann: Ronald A. Sacher e Richard A. McPherson.<br />
Titolo: Interpretazione clinica degli esami <strong>di</strong> laboratorio<br />
Casa E<strong>di</strong>trice: Mc Graw Hill libri Italia (Milano) - 2001 Un<strong>di</strong>cesima e<strong>di</strong>zione.
Inoltre alcuni dei contenuti <strong>di</strong> Patologia clinica sono riportati nel seguente<br />
testo: Compen<strong>di</strong>o <strong>di</strong> patologia generale - Caruso Calogero, Licastro Federico<br />
– Casa E<strong>di</strong>trice Ambrosiana Sempre per la Patologia Clinica sono <strong>di</strong>sponibili<br />
le presentazioni power-point delle lezioni<br />
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO DI MICROBIOLOGIA CLINICA<br />
Acquisire la capacità <strong>di</strong> orientarsi nell’ambito della patologia microbica e virale per sistemi,<br />
apparati ed organi, comprendendo anche i principali elementi <strong>di</strong> epidemiologia per un corretto<br />
approccio razionale alla <strong>di</strong>agnosi ed alla terapia delle infezioni<br />
Conoscere le fondamentali indagini d’urgenza e <strong>di</strong> routine.<br />
Effettuare correttamente la richiesta delle più comuni analisi <strong>di</strong> laboratorio.<br />
Attuare misure <strong>di</strong> autoprotezione nella raccolta, preparazione e gestione dei campioni biologici.<br />
Apprendere la corretta esecuzione dei prelievi.<br />
Acquisire i concetti <strong>di</strong> prevenzione, <strong>di</strong>agnosi precoce e follow up.<br />
Conseguire consapevolezza sulla potenzialità e sui limiti dell’informazione fornita dagli esami <strong>di</strong><br />
laboratorio, acquisendo gli elementi essenziali della fase pre-analitica, analitica e post- analitica<br />
delle indagini <strong>di</strong>agnostiche e la capacità critica dei risultati ottenuti.<br />
MODULO Microbiologia Clinica<br />
ORE FRONTALI<br />
30<br />
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />
PROGRAMMA<br />
Conoscere le modalità <strong>di</strong> esecuzione, conservazione ed inoltro al laboratorio<br />
<strong>di</strong> prelievi per esami colturali (emocoltura, urinocoltura, coprocoltura,<br />
coltura dell'espettorato e <strong>di</strong> altri materiali biologici)<br />
Conoscere le modalità <strong>di</strong> esecuzione, conservazione ed inoltro al laboratorio<br />
<strong>di</strong> prelievi <strong>di</strong> sangue per valutazioni siero<strong>di</strong>agnostiche, determinazioni <strong>di</strong><br />
antigenemia e ricerche parassitologiche<br />
Conoscere le modalità <strong>di</strong> esecuzione, conservazione ed inoltro al laboratorio<br />
<strong>di</strong> campioni <strong>di</strong> feci per indagini parassitologiche<br />
Conoscere le modalità <strong>di</strong> esecuzione, conservazione ed inoltro al laboratorio<br />
<strong>di</strong> strisci o schock-tests per indagini micologiche e parassitologiche<br />
Conoscere le modalità <strong>di</strong> esecuzione, conservazione ed inoltro al laboratorio<br />
<strong>di</strong> prelievi per indagini batteriologiche e virologiche da effettuarsi con<br />
tecniche bio-molecolari<br />
Eseguire tampone tonsillare<br />
Eseguire tampone vaginale e cervicale<br />
Eseguire prelievo cervicale me<strong>di</strong>ante uso <strong>di</strong> brush<br />
Eseguire massaggio prostatico e successiva raccolta <strong>di</strong> secreto prostatico o<br />
urine <strong>di</strong> primo gitto per <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> prostatite<br />
Descrivere negli elementi essenziali la tecniche della immunofluorescenza<br />
<strong>di</strong>retta ed in<strong>di</strong>retta ed elencarne le utilizzazioni biome<strong>di</strong>che con specifico<br />
riferimento alla microbiologia clinica<br />
Descrivere negli elementi essenziali le tecniche ELISA ed ELISA "a cattura"<br />
ed elencarne le applicazioni in <strong>di</strong>agnostica microbiologica
Descrivere negli elementi essenziali le tecniche PCR e PCR "real time"ed<br />
elencarne le applicazioni in <strong>di</strong>agnostica microbiologica<br />
Descrivere negli elementi essenziali le tecniche <strong>di</strong> sequenziamento genico ed<br />
elencarne le applicazioni in <strong>di</strong>agnostica microbiologica<br />
Assistere alla preparazione <strong>di</strong> campioni per l'esecuzione <strong>di</strong> indagini<br />
microbiologiche tra<strong>di</strong>zionali<br />
Assistere al funzionamento <strong>di</strong> sistemi automatici <strong>di</strong> identificazione<br />
microbica, <strong>di</strong> saggio <strong>di</strong> sensibilità ai farmaci e <strong>di</strong> incubazione e<br />
monitoraggio delle emocolture e descriverne criticamente i vantaggi<br />
Interpretare, ai fini dell'attribuzione <strong>di</strong> ruolo patogeno, referti relativi ad<br />
isolamenti microbici da campioni biologici <strong>di</strong>versi (sangue, urine,<br />
espettorato, ecc.)<br />
Interpretare le risposte dell'antibiogramma,in relazione alle sue modalità <strong>di</strong><br />
esecuzione, e <strong>di</strong>scuterne il ruolo nella scelta <strong>di</strong> una antibiotico-terapia mirata<br />
Conoscere i principali marcatori <strong>di</strong> resistenza batterica e fungina ai farmaci<br />
antimicrobici<br />
Conoscere le principali modalità <strong>di</strong> monitoraggio delle sensibilità virali ai<br />
farmaci<br />
In<strong>di</strong>care le indagini tra<strong>di</strong>zionali e biomolecolari utili per la <strong>di</strong>agnosi<br />
microbiologica delle infezioni del SNC<br />
In<strong>di</strong>care le indagini tra<strong>di</strong>zionali e biomolecolari utili per la <strong>di</strong>agnosi<br />
microbiologica delle infezioni delle vie aeree<br />
In<strong>di</strong>care le indagini tra<strong>di</strong>zionali e biomolecolari utili per la <strong>di</strong>agnosi<br />
microbiologica delle infezioni dell'apparato <strong>di</strong>gerente<br />
In<strong>di</strong>care le indagini tra<strong>di</strong>zionali e biomolecolari utili per la <strong>di</strong>agnosi<br />
microbiologica delle infezioni delle vie uro-genitali<br />
In<strong>di</strong>care le indagini tra<strong>di</strong>zionali e biomolecolari utili per la <strong>di</strong>agnosi<br />
microbiologica delle infezioni car<strong>di</strong>o-vascolari<br />
In<strong>di</strong>care le indagini tra<strong>di</strong>zionali e biomolecolari utili per la <strong>di</strong>agnosi<br />
microbiologica delle infezioni della cute e degli annessi cutanei<br />
In<strong>di</strong>care le indagini tra<strong>di</strong>zionali e biomolecolari utili per la <strong>di</strong>agnosi<br />
microbiologica delle infezioni dell'apparato muscolo-scheletrico<br />
In<strong>di</strong>care le indagini tra<strong>di</strong>zionali e biomolecolari utili per la <strong>di</strong>agnosi<br />
microbiologica delle infezioni oculari<br />
In<strong>di</strong>care le indagini tra<strong>di</strong>zionali e biomolecolari utili per la <strong>di</strong>agnosi<br />
microbiologica delle infezioni in gravidanza<br />
In<strong>di</strong>care le indagini tra<strong>di</strong>zionali e biomolecolari utili per la <strong>di</strong>agnosi<br />
microbiologica <strong>di</strong> infezioni sistemiche da: HIV, HBV, M.tuberculosis,<br />
T.pallidum, Brucella spp, Rickettsia spp.<br />
In<strong>di</strong>care le indagini tra<strong>di</strong>zionali e biomolecolari utili per il riconoscimento<br />
ed il controllo delle infezioni nosocomiali<br />
ORE 10 ESERCITAZIONI<br />
Insegnamento <strong>di</strong> Microbiologia Clinica - Attività Professionalizzante<br />
⇒ Apprendere ed eseguire le fondamentali procedure <strong>di</strong>agnostiche
TESTI<br />
CONSIGLIATI<br />
microbiologiche utilizzate per la <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong>retta (tra<strong>di</strong>zionale e<br />
molecolare) ed in<strong>di</strong>retta (sierologica) in corso <strong>di</strong> infezioni causate dai<br />
principali batteri, miceti, virus e protozoi, applicate ai seguenti<br />
campioni: urina, feci, espettorato, sangue, essudato faringeo, nasale e<br />
cutaneo, liquor.<br />
⇒ Attribuire ruolo patogeno ai microrganismi rilevati, valutare l’attività dei<br />
farmaci ed interpretare i risultati.<br />
- L. Sacchetti, P. Cavalcanti, G. Fortunato, L. Pastore, F. Rossano, D.<br />
Salvatore e F. Scopacasa: <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> <strong>di</strong> Laboratorio e Diagnostica Genetica.<br />
Idelson-Gnocchi E<strong>di</strong>tori, 2007.<br />
- G. Federici, P. Cipriani, C. Cortese, A. Fusco, P. Ialongo e C. Milani:<br />
<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> <strong>di</strong> Laboratorio. 3 a E<strong>di</strong>zione, McGraw-Hill, 2009.<br />
- L. Spandrio: Biochimica Clinica Speciale. Piccin E<strong>di</strong>tore, 2006.
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />
ANNO ACCADEMICO 2010/2011<br />
CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />
MAGISTRALE)<br />
<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong>- <strong>Ippocrate</strong><br />
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Anatomia Patologica<br />
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />
CODICE INSEGNAMENTO 09747<br />
ARTICOLAZIONE IN MODULI SI<br />
NUMERO MODULI 2<br />
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/08<br />
DOCENTE RESPONSABILE<br />
Federico Aragona<br />
(MODULO 1)<br />
Professore Or<strong>di</strong>nario<br />
Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />
DOCENTE COINVOLTO<br />
Vito Rodolico<br />
(MODULO 2)<br />
Professore Associato<br />
Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />
CFU 13+1<br />
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />
STUDIO PERSONALE<br />
205<br />
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />
PROPEDEUTICITÀ<br />
145<br />
ANNO DI CORSO IV - V (Biennale)<br />
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE<br />
LEZIONI<br />
BIOLOGIA E GENETICA-ISTOLOGIA ED EMBRIOLOGIA -<br />
ANATOMIA UMANA –BIOCHIMICA -IMMUNOLOGIA<br />
-MICROBIOLOGIA -FISIOLOGIA UMANA -PATOLOGIA<br />
GENERALE<br />
Aula Magna -SEZIONE DI ANATOMIA PATOLOGICA del<br />
DIPARTIMENTO DI SCIENZE PER LA PROMOZIONE<br />
DELLA SALUTE “G. D’Alessandro”<br />
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni, ed esercitazioni in laboratorio ed al<br />
microscopio<br />
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale<br />
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />
PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre e Primo semestre,<br />
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ<br />
DIDATTICHE<br />
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI<br />
STUDENTI<br />
IV Anno II semestre: sec. calendario <strong>di</strong>dattico del CdL<br />
V Anno I semestre: sec. calendario <strong>di</strong>dattico del CdL<br />
Previo app. telefonico o email<br />
Prof. Aragona 0916553526 aragonafederico@hotmail.com<br />
Prof. Rodolico 0916553538 rodolicovti@hotmail.com<br />
N.B. Dato lo svolgimento biennale del Corso Integrato ed essendo i Docenti afferenti allo<br />
stesso SSD (MED/08) il calendario delle lezioni <strong>di</strong> ciascun docente viene <strong>di</strong>stribuito in<br />
entrambi i semestri.<br />
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />
Conoscere i principali quadri anatomo-patologici nonché le lesioni cellulari, tessutali e<br />
d’organo e la loro evoluzione in rapporto alle malattie più rilevanti dei <strong>di</strong>versi apparati;<br />
Comprendere il ruolo dell’anatomo-patologo al processo decisionale clinico;<br />
Acquisire la capacità <strong>di</strong> integrare le conoscenze acquisite per un approccio critico alla <strong>di</strong>agnosi<br />
ed alle strategie terapeutiche, <strong>di</strong>mostrando <strong>di</strong> essere in grado <strong>di</strong> formulare giu<strong>di</strong>zi personali per<br />
risolvere problemi analitici; sviluppare un atteggiamento orientato alla ricerca e saper ricercare<br />
autonomamente l’informazione scientifica;
Essere in grado <strong>di</strong> analizzare ed interpretare in maniera criticai referti anatomo-patologici<br />
facilitandone la comprensione ai pazienti;<br />
Essere in grado <strong>di</strong> comunicare in modo chiaro le conoscenze acquisite e aver sviluppato le<br />
capacità <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento che consentano loro <strong>di</strong> continuare a stu<strong>di</strong>are in modo autonomo.<br />
OBIETTIVI FORMATIVI DEI MODULI<br />
Conoscere i principali quadri anatomo-patologici nonché le lesioni cellulari, tessutali e d’organo e la loro evoluzione in<br />
rapporto alle malattie più rilevanti dei <strong>di</strong>versi apparati;Comprendere il ruolo dell’anatomo-patologo al processo<br />
decisionale clinico; Acquisire la capacità <strong>di</strong> integrare le conoscenze acquisite per un approccio critico alla <strong>di</strong>agnosi ed<br />
alle strategie terapeutiche, <strong>di</strong>mostrando <strong>di</strong> essere in grado <strong>di</strong> formulare giu<strong>di</strong>zi personali per risolvere problemi<br />
analitici; sviluppare un atteggiamento orientato alla ricerca e saper ricercare autonomamente l’informazione<br />
scientifica; Essere in grado <strong>di</strong> analizzare ed interpretare in maniera criticai referti anatomo-patologici facilitandone la<br />
comprensione ai pazienti;Essere in grado <strong>di</strong> comunicare in modo chiaro le conoscenze acquisite e aver sviluppato le<br />
capacità <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento che consentano loro <strong>di</strong> continuare a stu<strong>di</strong>are in modo autonomo.<br />
MODULO<br />
ORE<br />
FRONTALI<br />
70<br />
DENOMINAZIONE DEL MODULO<br />
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />
PROGRAMMA<br />
1. Anatomia Patologica Generale:<br />
Aspetti morfologici dell'adattamento e del danno cellulare<br />
Quadri morfologici delle alterazioni degenerative<br />
Aspetti morfologici delle alterazioni trombo-emboliche<br />
Caratteristiche cito-istologiche delle flogosi acute e croniche e degli esiti<br />
Quadri morfologici delle flogosi croniche granulomatose<br />
Basi morfologiche della <strong>di</strong>splasia e delle lesioni precancerose<br />
Basi anatomiche dell'oncogenesi e della progressione tumorale<br />
Caratteristiche cito-istologiche delle neoplasie<br />
Basi anatomo-cliniche delle metastasi<br />
Diagnosi delle micrometastasi: ruolo del linfonodo sentinella<br />
Principi <strong>di</strong> sta<strong>di</strong>azione dei tumori<br />
2. Metodologie e Teniche Diagnostiche<br />
La richiesta anatomo-patologica<br />
In<strong>di</strong>cazioni sui <strong>di</strong>versi tipi <strong>di</strong> biopsia<br />
Ruolo della collaborazione tra clinico ed anatomo-patologo<br />
Cenni sulle principali tecniche <strong>di</strong> colorazione cito-istologiche<br />
Ruolo dell' immunoistochimica<br />
Principali tecniche biomolecolari applicate all'anatomia patologica<br />
Applicazioni anatomo-patologiche <strong>di</strong> tecniche bio-molecolari con riferimento alle terapie<br />
bersaglio dei tumori<br />
In<strong>di</strong>cazioni e limiti della citologia esfoliativa, per apposizione e per agoaspirazione<br />
Finalità, metodologia e limiti dell' esame intraoperatorio<br />
Finalità e metodologia del riscontro <strong>di</strong>agnostico<br />
Allestimento dei preparati citologici ed istologici<br />
Compilazione <strong>di</strong> una richiesta per esame cito-istologico<br />
Allestimento <strong>di</strong> preparati cito-istochimici ed immunocito-istochimici<br />
Estrazione <strong>di</strong> DNA da tessuto ed esecuzione <strong>di</strong> tecniche <strong>di</strong> PCR<br />
Osservare tecniche <strong>di</strong> campionamento macroscopico degli organi<br />
Osservare preparati istologici al microscopio ottico<br />
3. Apparato car<strong>di</strong>o-circolatorio<br />
Quadri morfologici della car<strong>di</strong>opatia ischemica e dell'infarto miocar<strong>di</strong>co<br />
Substrati morfologici delle valvulopatie
Quadri morfologici dell’ipertrofia miocar<strong>di</strong>ca e dello scompenso car<strong>di</strong>aco<br />
Quadri morfologici delle miocar<strong>di</strong>ti e delle car<strong>di</strong>omiopatie (complicanze e<br />
ruolo della biopsia endomiocar<strong>di</strong>ca<br />
Quadri morfologici delle endocar<strong>di</strong>ti in relazione alle <strong>di</strong>fferenti etiopatogenesi<br />
Substrati morfologici delle aritmie car<strong>di</strong>ache<br />
Inquadramento generale dei tumori car<strong>di</strong>aci<br />
Basi anatomiche delle principali car<strong>di</strong>opatie congenite<br />
Patologia del pericar<strong>di</strong>o<br />
Morfologia delle lesioni elementari e <strong>di</strong> quelle avanzate/complicate<br />
dell'aterosclerosi<br />
Quadri anatomo patologici delle principali vascoliti<br />
Classificazione ed aspetti morfologici degli aneurismi<br />
Quadri morfologici dei <strong>di</strong>sturbi <strong>di</strong> circolo nei vari organi<br />
Alterazioni morfologiche dei <strong>di</strong>sturbi del circolo polmonare: embolia e ipertensione polmonar<br />
4. Apparato respiratorio<br />
Patologia flogistica e neoplastica delle cavità nasali e del rinofaringe<br />
Morfologia delle lesioni pre-neoplastiche e delle neoplasie della laringe<br />
Anatomia patologica in relazione alla patogenesi <strong>di</strong>: atelettasia, polmoniti<br />
e broncopolmoniti, ascesso polmonare, bronchiti acute, bronchiectasie e bronchiectasiti<br />
Quadri morfologici della tubercolosi polmonare in relazione agli sta<strong>di</strong> evolutivi<br />
dell'infezione e degli esiti<br />
Quadri morfologici della bronco-pneumopatia cronica ostruttiva (enfisema)<br />
Quadri morfologici delle patologie interstiziali del polmone in relazione alle <strong>di</strong>fferenti<br />
Eziopatogenesi<br />
Quadri morfologici delle principali pneumoconiosi<br />
Quadri morfologici dei tumori primitive e metastatici del polmone, con riferimento agli<br />
elementi utili alla sta<strong>di</strong>azione anatomo-clinica e uolo <strong>di</strong>agnostico della broncoscopia<br />
con lavaggio bronco-alveolare e biopsia transbronchiale<br />
Quadri morfologici delle patologie della pleura con particolare riferimento ai mesoteliomi<br />
Quadri citologici utili alla <strong>di</strong>agnosi dei preparati da liquido pleurico<br />
5. Apparato urinario<br />
Storia naturale e quadri morfologici delle principali anomalie congenite nefro-urologiche<br />
Principali quadri morfologici e complicanze <strong>di</strong>: tubulopatie, nefriti interstiziali, nefropatie<br />
tossiche e da farmaci<br />
Quadri morfologici delle glomerulopatie primitive e secondarie e<br />
ruolo <strong>di</strong>agnostico della biopsia renale<br />
Basi morfologiche ed immunopatologiche delle glomerulopatie e principi della classificazione<br />
Quadri morfologici dei tumori del rene con riferimento agli elementi utili alla<br />
classificazione ed alla sta<strong>di</strong>azione anatomo-clinica<br />
Cenni sulle principali neoplasie embrionarie del rene<br />
Patologia non neoplastica della vescica e delle vie urinarie<br />
Quadri morfologici del carcinoma della vescica, con riferimento alla storia naturale e alla<br />
sta<strong>di</strong>azione, e ruolo dei rilievi citologici e istologici me<strong>di</strong>ante cistoscopia<br />
6. Apparato emopoietico<br />
Principali quadri morfologici delle linfoadenomegalie in relazione alle <strong>di</strong>verse etiopatogenesi:<br />
ruolo ed in<strong>di</strong>cazioni alla biopsia linfonodale<br />
Ruolo <strong>di</strong>agnostico della biopsia osteomidollare nella patologia dell'apparato emopoietico<br />
Basi e principi delle classificazioni delle neoplasie dell'apparato emopoietico<br />
Classificazione e morfologia dei processi linfoproliferativi: caratteristiche immunologiche e<br />
molecolari con riferimento alla prognosi e alla terapia<br />
Inquadramento generale e cenni sulla istopatologia dei processi mieloproliferativi acuti:
TESTI<br />
CONSIGLI<br />
ATI<br />
principali marcatori <strong>di</strong>agnostici e prognostici<br />
Connotati comuni e specifici morfologici, immunologici e molecolari delle<br />
neoplasie mieloproliferative croniche con riferimento a <strong>di</strong>agnosi, prognosi e terapia<br />
Quadri morfologici ed immunoistochimici delle patologie immunoproliferative in riferimento<br />
alla prognosi ed alla terapia<br />
Oncogenesi delle gammopatie monoclonali: meccanismi <strong>di</strong> progressione verso il mieloma mul<br />
Principali conseguenze d'organo nelle anemie e nei processi mieloproliferativi acuti e cronici<br />
Inquadramento e classificazione dei tumori timici<br />
Quadri morfologici e <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong>fferenzaiale delle splenomegalie<br />
7. Attività teorico-pratica: frequenza in laboratorio <strong>di</strong> macroscopia al fine <strong>di</strong><br />
assistere alle tecniche <strong>di</strong> campionamento degli organi: esercitazioni al microscopio<br />
ottico.<br />
COTRAN KUMAR ROBBINS - Le Basi Patologiche delle Malattie - PICCIN<br />
MARIUZZI - Anatomia Patologica e Correlazioni anatomo-cliniche - PICCIN<br />
Presentazioni Power Point<br />
MODULO II DENOMINAZIONE DEL MODULO<br />
ORE<br />
FRONTALI<br />
60<br />
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />
PROGRAMMA<br />
1. Apparato <strong>di</strong>gerente<br />
Classificazione dei tumori delle ghiandole salivari<br />
Quadri morfologici delle esofagiti<br />
Quadri morfologici e complicanze del carcinoma dell'esofago<br />
Quadri morfologici delle gastriti croniche e dell'ulcera peptica e ruolo della biopsia endoscopica<br />
Quadri anatomo-clinici dei tumori gastrici e ruolo della biopsia endoscopica<br />
Inquadramento istogenetico e <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong>fferenziale dei tumori gastrici (epiteliali, stromali,<br />
linfoproliferativi) con riferimento ai marcatori <strong>di</strong>agnostici ed alle principali applicazioni<br />
terapeutiche<br />
Quadri morfologici delle principali enteriti<br />
Inquadramento generale e quadri morfologici delle sindromi da malassorbimento: ruolo<br />
della biopsia endoscopica<br />
Quadro morfologico, parametri <strong>di</strong>agnostici istolpatologici e complicanze della malattia celiaca<br />
Quadri morfologici della patologia ischemica dell'intestino<br />
Caratteristiche morfologiche della malattia imfiammatoria cronica dell'intestino e delle complic<br />
ruolo della biopsia endoscopica<br />
Basi morfologiche della malattia <strong>di</strong>verticolare e delle complicanze<br />
Polipi intestinali non neoplastici e adenomatosi con specifico riferimento alla poliposi familiare<br />
e progressione adenoma-carcinoma<br />
Tumori maligni dell'intestino: criteri per la sta<strong>di</strong>azione anatomo-clinica e ruolo <strong>di</strong>agnostico e<br />
prognostico della biopsia<br />
Quadri anatomo-patologici delle pancreatiti acute e croniche e complicanze<br />
Quadri morfologici delle neoplasia del pancreas esocrino<br />
Progressione tumorale e quadri istopatologici dell' adenocarcinoma del pancreas esocrino<br />
Quadri morfologici dell epatiti acute e croniche: ruolo <strong>di</strong>agnostico e prognostico<br />
della biopsia epatica e delle principali tecniche <strong>di</strong> colorazione<br />
Istopatologia dell'epatopatia alcoolica con particolare riferimento agli sta<strong>di</strong> evolutivi<br />
Quadri morfologici ed alterazioni istopatologiche delle cirrosi epatiche in riferimento ai <strong>di</strong>versi<br />
meccansmi etiopatogenetici<br />
Inquadramento generale e principali quadri morfologici <strong>di</strong> cirrosi biliare, colangite sclerosante
e delle epatopatie su base genetica<br />
Quadri morfologici dei tumori epato- colangiocellulari e delle metastasi epatiche<br />
Storia naturale, quadri morfologici e complicanze delle colecistiti, dei tumori della colecisti e<br />
delle vie biliari extraepatiche<br />
2. Apparato genitale maschile<br />
Quadri morfologici della ipertrofia prostatica e delle prostatiti con riferimento alle complicanze<br />
Anatomia patologica del carcinoma della prostata con riferimento ai quadri istologici<br />
in relazione a prognosi, storia naturale e <strong>di</strong>ffusione<br />
Classificazione istogenetica delle neoplasie del testicolo<br />
Quadri morfologici dei tumori del testicolo e dell'epi<strong>di</strong><strong>di</strong>mo e principali marcatori prognostici<br />
Cenni sulle orchiepi<strong>di</strong><strong>di</strong>miti<br />
Cenni sui quadri anatomo-patologici della patologia del pene<br />
3. Apparato genitale femminile<br />
Principali problematiche evolutive dei tumori ginecologici dal punto <strong>di</strong> vista<br />
anatomo-patologico<br />
Caratteristiche morfologiche della patologia flogistica <strong>di</strong> vulva, vagina e cervice uterina<br />
Progressione tumorale delle neoplasie esocervicali (Neoplasia Intraepiteliale Cervicale):<br />
ruolo della citologia esfgoliativa<br />
Le neoplasie della cervice uterina (eso- ed endocervice)<br />
Quadri morfologici della patologia flogistica e <strong>di</strong>sfunzionale dell'endometrio<br />
Quadri anatomo-patologici dell'endometriosi nei <strong>di</strong>versi organi<br />
Lesioni polipoi<strong>di</strong> della cervice e del corpo dell'utero<br />
Quadri morfologici del carcinoma dell'endometrio in relazione con la storia naturale<br />
Caratteristiche morfologiche delle neoplasie non epiteliali dell'utero<br />
Inquadramento, classificazione, storia naturale e quadri morfologici dei tumori ovarici<br />
Generalità sulla patologia della placenta: mola vescicolare, coriocarcinoma<br />
Patologia non neoplastica della mammella: iter <strong>di</strong>agnostico del nodulo mammario<br />
con particolare riferimento ruolo della citologia agoaspirativa<br />
Tumori benigni e maligni della mammella: storia naturale, progressione e complicanze,<br />
quadri morfologici, sta<strong>di</strong>azione; ruolo - anche come fattori <strong>di</strong> prognosi -<br />
dell'istopatologia, dello stu<strong>di</strong>o dei recettori ormonali e <strong>di</strong> altri marcatori molecolari<br />
4. Apparato endocrino<br />
Quadri morfologici degli iper- e ipopituitarismi<br />
Inquadramento delle neoplasie dell'ipofisi<br />
Storia naturale e quadri morfologici degli ipo-ed ipertiroi<strong>di</strong>smi<br />
Quadri morfologici delle tiroi<strong>di</strong>ti croniche<br />
Correlazioni anatomo-cliniche e quadri morfologici delle neoplasie benigne e maligne della tiro<br />
ruolo della citologia agoaspirativa nell'iter <strong>di</strong>agnsotico del nodulo tiroideo<br />
Basi morfologiche degli ipo- ed iperparatitroi<strong>di</strong>smi in relazioni ai quadri clinici e neoplasie<br />
delle paratiroi<strong>di</strong><br />
Quadro istologico del pancreas e degli altri organi bersaglio delle complicanze d'organo nelle<br />
varie fasi della storia naturale del <strong>di</strong>abete<br />
Inquadramento delle neoplasie del pancreas endocrino<br />
Quadri morfologici, storia naturale e complicanze delle insufficienze surrenaliche<br />
Quadri morfologici degli ipercorticosurrenalismi e correlazioni anatomo-cliniche<br />
Inquadramento delle neoplasie della corticale e midollare del surrene<br />
5. Apparato locomotore<br />
Classificazione e <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong>fferenziale dei tumori primitivi e metastatici dello scheletro:<br />
correlazioni anatomo-ra<strong>di</strong>ologiche e quadri istopatologici<br />
Quadri morfologici delle osteomieliti in relazione alle <strong>di</strong>verse eziopatogenesi<br />
Quadri morfologici delle principali patologie metaboliche dell'osso
TESTI<br />
CONSIGLI<br />
ATI<br />
Inquadramento generale delle <strong>di</strong>strofie muscolari e miopatie: in<strong>di</strong>cazioni alla biopsia muscolare<br />
sulla base del quadro istopatologico<br />
Inquadramento generale dei tumori dei tessuti molli con particolare riferimento all'istogenesi e<br />
descrizione dei quadri morfologici dei principali sarcomi<br />
6. Patologia immunitaria<br />
Principali substrati anatomo-patologici nei processi autoimmunitari<br />
Quadri istologici dei danni tissutali e d'organo nelle reazioni <strong>di</strong> rigetto<br />
Quadri anatomo-patologici dlle lesioni d'organo nelle principali patologie autoimmuni<br />
7. Sistema nervoso<br />
Quadri morfologici dei <strong>di</strong>sturbi <strong>di</strong> circolo cerebrale: ematomi, emorragie, infarto<br />
Quadri morfologici in relazione all'etiopatogenesi della patologia infettiva delle meningi,<br />
dell'encefalo e del midolo spinale<br />
Quadro morfologico dell'idrocefalo e correlazioni anatomo-cliniche<br />
Inquadramento generale, corralzioni anatomo-cliniche e quadri morfologici delle<br />
malattie demielinizzanti<br />
Correlazioni anatomo-cliniche e quadri morfologici delle principali malattie neurodegenerative<br />
Classificazione dei tumori del SNC con riferimento ai quadri morfologici, alla sta<strong>di</strong>azione ed al<br />
ruolo dei marcatori molecolari nella progressione tumorale: ruolo e limiti della biopsia stereotas<br />
8. Apparato cutaneo<br />
Generalità e quadri morfologici dei più comuni tumori dell'epidermide<br />
Classificazione e quadri istopatologici dei nevi con particolare riferimento all'evoluzione verso<br />
Generalità, storia naturale, quadri istopatologici e sta<strong>di</strong>azione del melanoma<br />
9. Attività teorico-pratica: frequenza in laboratorio <strong>di</strong> macroscopia<br />
al fine <strong>di</strong> assistere alle tecniche <strong>di</strong> campionamento degli organi;<br />
esercitazioni al microscopio ottico.<br />
COTRAN KUMAR ROBBINS - Le Basi Patologiche delle Malattie - PICCIN<br />
MARIUZZI - Anatomia Patologica e Correlazioni anatomo-cliniche - PICCIN<br />
Presentazioni Power Point<br />
TIROCINIO<br />
1 Stu<strong>di</strong>o dei vetrini istopatologici delle <strong>di</strong>verse forme tumorali.
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />
ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />
CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />
MAGISTRALE)<br />
<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong>- <strong>Ippocrate</strong><br />
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Dermatologia e Malattie Infettive<br />
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />
CODICE INSEGNAMENTO 13942<br />
ARTICOLAZIONE IN MODULI SI<br />
NUMERO MODULI 2<br />
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/35<br />
MED/17<br />
DOCENTE COINVOLTO<br />
Prof . Giuseppe Pistone<br />
(MODULO 1)<br />
Prof Aggregato <strong>di</strong> Dermatologia MED35<br />
Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />
DOCENTE RESPONSABILE<br />
(MODULO 2)<br />
Prof Lucina Titone<br />
Prof Or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> Malattie Infettive MED17<br />
Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />
CFU 6+2<br />
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />
STUDIO PERSONALE<br />
110<br />
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />
90<br />
PROPEDEUTICITÀ Microbiologia, Immunologia<br />
ANNO DI CORSO Quinto<br />
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE<br />
LEZIONI<br />
Come orario ufficiale<br />
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività frontale<br />
Attività <strong>di</strong> tirocinio presso U.O. <strong>di</strong><br />
Dermatologia e U.O. <strong>di</strong> Malattie Infettive ,<br />
AOUP<br />
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale<br />
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />
PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre<br />
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ<br />
DIDATTICHE<br />
Come da Calendario Ufficiale<br />
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Prof Giuseppe Pistone Lunedì ore 12-13<br />
STUDENTI<br />
Prof. Lucina Titone Giovedì ore 12-13<br />
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />
Conoscenza e capacità <strong>di</strong> comprensione Devono <strong>di</strong>mostrare <strong>di</strong> avere acquisitola conoscenza<br />
della anatomia e fisiologia della cute ai fini del mantenimento dello stato <strong>di</strong> salute e della<br />
comprensione delle mo<strong>di</strong>ficazioni patologiche; la conoscenza dei meccanismi biologici<br />
fondamentali <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa e quelli patologici del sistema immunitario e la conoscenza del rapporto tra<br />
microrganismi ed ospite nelle infezioni, nonché i relativi meccanismi <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa; una adeguata<br />
conoscenza sistematica delle patologie dermatologiche ed infettive più rilevanti, sotto il profilo
nosografico, eziopatogenetico, fisiopatologico e clinico, nel contesto <strong>di</strong> una visione unitaria e<br />
globale della patologia umana e la capacità <strong>di</strong> valutare criticamente e correlare tra loro i sintomi<br />
clinici, i segni fisici interpretandone i meccanismi <strong>di</strong> produzione e approfondendone il significato<br />
clinico; la capacità <strong>di</strong> ragionamento clinico adeguata ad analizzare e risolvere i più comuni e<br />
rilevanti problemi clinici sia <strong>di</strong> interesse clinico dermatologico ed infettivo; la conoscenza delle<br />
principali e più aggiornate metodologie <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnostica laboratoristica nonchè la capacità <strong>di</strong><br />
proporre, in maniera corretta, le <strong>di</strong>verse procedure <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnostica <strong>di</strong> laboratorio, valutandone i costi<br />
e benefici e la capacità <strong>di</strong> interpretazione razionale del dato laboratoristico.<br />
Autonomia <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio Devono <strong>di</strong>mostrare la capacità e la sensibilità per inserire le<br />
problematiche specialistiche del corso integrato in una visione più ampia dello stato <strong>di</strong> salute<br />
generale della persona e delle sue esigenze generali <strong>di</strong> benessere e la capacità <strong>di</strong> integrare in<br />
una valutazione globale ed unitaria dello stato complessivo <strong>di</strong> salute del singolo in<strong>di</strong>viduo i<br />
sintomi, i segni e le alterazioni strutturali e funzionali aggregandoli sotto il profilo<br />
preventivo, <strong>di</strong>agnostico, terapeutico; la capacità <strong>di</strong> analizzare e risolvere i problemi clinici <strong>di</strong><br />
or<strong>di</strong>ne dermato-venereologico e infettivo valutando i rapporti tra benefici, rischi e<br />
costi alla luce dei principi della me<strong>di</strong>cina basata sulla evidenza e dell’appropriatezza <strong>di</strong>agnosticoterapeutica.<br />
Deve saper interpretare correttamente i sistemi <strong>di</strong> sorveglianza e monitoraggio delle<br />
malattie infettive sia in ambito ospedaliero che comunitario per la gestione degli out break.<br />
Abilità comunicative Devono <strong>di</strong>mostrare la capacità <strong>di</strong> comunicare con chiarezza ed umanità con<br />
il paziente non solo per ciò che concerne gli aspetti clinici ma anche quelli relazionali, educativi,<br />
sociali ed etici coinvolti nella prevenzione, <strong>di</strong>agnosi e trattamento della patologia; capacità <strong>di</strong><br />
esporre i risultati anche ad un pubblico non esperto;<br />
Capacità d’appren<strong>di</strong>mento Devono <strong>di</strong>mostrare adeguata esperienza nello stu<strong>di</strong>o in<strong>di</strong>pendente e<br />
nella organizzazione della propria formazione permanente nonché la capacità <strong>di</strong> effettuare una<br />
ricerca bibliografica e <strong>di</strong> aggiornamento attraverso la consultazione delle pubblicazioni scientifiche<br />
proprie del settore<br />
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 1 “DERMATOLOGIA”<br />
Lo studente deve essere in grado <strong>di</strong> utilizzare le conoscenze <strong>di</strong> anatomia, biologia, fisiologia e<br />
immunologia cutanea per comprendere la genesi, le alterazioni morfologiche e funzionali delle<br />
principali malattie dermatologiche <strong>di</strong> carattere infettivo, infiammatorio ed autoimmune. Lo<br />
studente, inoltre, deve apprendere la patogenesi, la fisiopatologia, la clinica e gli elementi<br />
fondamentali <strong>di</strong> terapia delle principali malattie cutanee e veneree ed essere in grado <strong>di</strong> eseguire un<br />
esame clinico corretto attraverso l’impiego <strong>di</strong> saggi semeiotici peculiari<br />
MODULO<br />
DERMATOLOGIA
ORE FRONTALI 30 ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA<br />
Il corso intende fornire informazioni aggiornate in grado <strong>di</strong> garantire allo<br />
studente adeguati livelli <strong>di</strong> conoscenza riguardo le malatiie cutanee e veneree.<br />
Lo studente deve essere in grado <strong>di</strong> utilizzare le conoscenze <strong>di</strong> anatomia, <strong>di</strong><br />
biologia , <strong>di</strong> fisiologia e <strong>di</strong> immunologia cutanea per comprendere la genesi,<br />
le alterazioni morfologiche e funzionali delle principali malattie<br />
dermatologiche <strong>di</strong> carattere infettivo, infiammatorio ed autoimmune. Lo<br />
studente, inoltre, deve apprendere la patogenesi, la fisiopatologia, la clinica e<br />
gli elementi fondamentali <strong>di</strong> terapia delle principali malattie cutanee e<br />
veneree.<br />
Il corso, inoltre, si propone <strong>di</strong> fornire allo studente le competenze necessarie<br />
per eseguire un esame clinico corretto attraverso l’appren<strong>di</strong>mento: dei segni<br />
semeiologici peculiari, <strong>di</strong> un corretto ed efficace approccio clinico al paziente,<br />
dei meto<strong>di</strong> per raccolta dell’anamnesi, dei meto<strong>di</strong> per esecuzione dell’esame<br />
obiettivo generale e sistematico, dei meto<strong>di</strong> per la compilazione <strong>di</strong> una<br />
cartella clinica orientata per problemi, delle corrette in<strong>di</strong>cazioni dell’utilizzo e<br />
dell’interpretazione degli esami <strong>di</strong> laboratorio e strumentali, <strong>di</strong> un rigoroso<br />
metodo <strong>di</strong> ragionamento <strong>di</strong>agnostico <strong>di</strong>fferenziale.<br />
Altra meta <strong>di</strong> questo corso è <strong>di</strong> consentire allo studente <strong>di</strong> riconoscere e<br />
descrivere le principali patologie oncologiche cutanee. A tal fine dovrà<br />
conoscere l’epidemiologia dei tumori (incidenza e sopravvivenza), i fattori <strong>di</strong><br />
rischio, la storia naturale,i fattori prognostici ed i sistemi <strong>di</strong> sta<strong>di</strong>azione <strong>di</strong> tali<br />
neoplasie. Lo studente deve essere portato a conoscenza delle principali<br />
applicazioni cliniche della biologia molecolare (oncogeni e geni<br />
oncosoppressori, marcatori tumorali)e degli obiettivi e delle modalità del<br />
"follow-up"<br />
Tirocinio<br />
1 CFU<br />
Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> casi clinici<br />
TESTI<br />
CONSIGLIATI<br />
Amerio PL, Bernego MG, Calvieri S., etc. Dermatologia e Venereologia II<br />
E<strong>di</strong>zione Minerva Me<strong>di</strong>ca<br />
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 2 “MALATTIE INFETTIVE”<br />
Lo studente deve conoscere la fisiopatologia e la clinica delle malattie infettive e tropicali,<br />
mostrando particolare competenza nella metodologia clinica e nella terapia in infettivologia,<br />
incluse le principali patologie parassitarie e <strong>di</strong> importazione.<br />
MODULO<br />
DENOMINAZIONE DEL MODULO<br />
ORE FRONTALI 30 ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA<br />
• Saper inquadrare la storia naturale della malattia da HIV, gli strumenti<br />
<strong>di</strong>agnostici, i quadri clinici (incluse le principali patologie<br />
opportunistiche) e gli interventi terapeutici.<br />
• Conoscere i quadri clinici <strong>di</strong> epatite virale acuta, la loro evoluzione,<br />
l'iter <strong>di</strong>agnostico<br />
• Conoscere i concetti generali <strong>di</strong> epidemiologia, eziologia e patogenesi,<br />
delle infezioni respiratorie acute, i <strong>di</strong>versi quadri clinici e l'approccio<br />
terapeutico con particolare riferimento alle polmoniti<br />
• Inquadrare nosograficamente le <strong>di</strong>verse localizzazioni dell'infezione<br />
tubercolare. Conoscerne la storia naturale e l'approccio <strong>di</strong>agnostico e<br />
terapeutico
TESTI<br />
CONSIGLIATI<br />
1 CFU<br />
• Conoscere le caratteristiche nosografiche, cliniche e <strong>di</strong>agnostiche <strong>di</strong><br />
meningiti, malattia meningococcica, sepsi e shock settico, endocar<strong>di</strong>ti<br />
• Conoscere l'epidemiologia, l'approccio clinico-terapeutico e la<br />
<strong>di</strong>agnostica <strong>di</strong>: leishmaniosi, toxoplasmosi, rickettsiosi, brucellosi,<br />
echinococcosi<br />
• Conoscere gli agenti eziologici, i quadri clinici e le metodologie<br />
<strong>di</strong>agnostiche delle sindromi mononucleosiche infettive<br />
• Saper inquadrare l'epidemiologia regionale, i meccanismi patogenetici,<br />
l'approccio <strong>di</strong>agnostico, i quadri clinici delle infezioni intestinali<br />
batteriche, virali, protozoarie ed elmintiche<br />
• Inquadrare nosograficamente le <strong>di</strong>verse tipologie <strong>di</strong> esantemi, con<br />
particolare riferimento a morbillo, rosolia, varicella-zoster, scarlattina<br />
• Conoscere l'epidemiologia dei principali agenti eziologici <strong>di</strong> patologia<br />
infettiva <strong>di</strong> importazione,la <strong>di</strong>agnostica clinico-laboratoristica, gli<br />
interventi <strong>di</strong> profilassi<br />
• Conoscere l'epidemiologia, l'inquadramento nosografico, l'iter<br />
<strong>di</strong>agnostico, le problematiche terapeutiche delle FUO e delle infezioni<br />
ospedaliere<br />
Capitolo <strong>di</strong> Malattie Infettive in Harrison. Principi <strong>di</strong> <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> Interna, McGraw<br />
Hill,<br />
MORONI e Coll. MALATTIE INFETTIVE Ed.Masson – 7° Ed<br />
TIROCINIO<br />
Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> casi clinici
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />
ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />
CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />
MAGISTRALE)<br />
MEDICINA E CHIRURGIA - IPPOCRATE<br />
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Igiene e <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> del Lavoro<br />
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />
CODICE INSEGNAMENTO 13293<br />
ARTICOLAZIONE IN MODULI SI<br />
NUMERO MODULI 2<br />
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/42, MED/44<br />
DOCENTE RESPONSABILE<br />
Diego Picciotto<br />
(MODULO 1)<br />
Professore Or<strong>di</strong>nario<br />
Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />
DOCENTE COINVOLTO<br />
Alberto Firenze<br />
(MODULO 2)<br />
Ricercatore Confermato<br />
Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />
CFU 8+1<br />
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />
STUDIO PERSONALE<br />
130<br />
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />
95<br />
PROPEDEUTICITÀ Nessuna<br />
ANNO DI CORSO 5°<br />
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Aule Nuove – Via Parlavecchio<br />
LEZIONI<br />
Aula <strong>di</strong> Igiene<br />
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali<br />
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale<br />
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />
PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre<br />
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Lune<strong>di</strong> – Mercole<strong>di</strong> – Vener<strong>di</strong> [8.00-10.00]<br />
DIDATTICHE<br />
Lunedì-Mercoledì ore 10-13<br />
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Marte<strong>di</strong> [12.00-13.00]<br />
STUDENTI<br />
Lunedì e Mercoledì ore 13-14<br />
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />
Conoscenza e capacità <strong>di</strong> comprensione<br />
Acquisire le nozioni <strong>di</strong> base delle <strong>di</strong>scipline specialistiche del Corso Integrato e la capacità <strong>di</strong><br />
utilizzare il linguaggio specifico proprio <strong>di</strong> tali <strong>di</strong>scipline.<br />
Conoscere i determinanti e i principali fattori <strong>di</strong> rischio della salute e della malattia e<br />
dell'interazione tra l'uomo ed il suo ambiente fisico-sociale. Conoscere l'eziologia e la storia<br />
naturale delle malattie acute e croniche.<br />
Conoscere l'epidemiologia, l'economia sanitaria e le basi del management della salute<br />
Capacità <strong>di</strong> applicare conoscenza e comprensione<br />
Capacità <strong>di</strong> riconoscere le più comuni malattie professionali e le tematiche <strong>di</strong> tipo igieni stico.<br />
Saper valutare correttamente i problemi della salute e saper consigliare i pazienti prendendo in<br />
considerazione fattori fisici, psichici, sociali e culturali. Conoscere l'utilizzo appropriato delle<br />
risorse umane, degli interventi <strong>di</strong>agnostici, delle modalità terapeutiche e delle tecnologie de<strong>di</strong>cate
alla cura della salute.<br />
Conoscere i principali fattori determinanti della salute e della malattia, quali lo stile <strong>di</strong> vita, i fattori<br />
genetici, demografici, ambientali, socio-economici, psicologici e culturali nel complesso della<br />
popolazione; Essere consapevole del ruolo importante dei determinanti della salute e della malattia<br />
e capacità a saper prendere adeguate azioni preventive e protettive nei confronti delle malattie,<br />
lesioni e incidenti, mantenendo e promuovendo la salute del singolo in<strong>di</strong>viduo, della famiglia e<br />
della comunità. Conoscere lo stato della salute internazionale, delle tendenze globali nella<br />
morbi<strong>di</strong>tà e nella mortalità delle malattie croniche rilevanti da un punto <strong>di</strong> vista sociale, l'impatto<br />
delle migrazioni, del commercio e dei fattori ambientali sulla salute e il ruolo delle organizzazioni<br />
sanitarie internazionali. Acquisire la comprensione della necessità <strong>di</strong> una responsabilità collettiva<br />
negli interventi <strong>di</strong> promozione della salute che richiedano stretta collaborazione con la<br />
popolazione, ed un approccio multi<strong>di</strong>sciplinare, che comprenda i professionisti sanitari e anche una<br />
collaborazione intersettoriale. Conoscere l'organizzazione <strong>di</strong> base dei sistemi sanitari, che includa<br />
le politiche, l'organizzazione, il finanziamento, le misure restrittive sui costi ed i principi <strong>di</strong><br />
management efficiente della corretta erogazione delle cure sanitarie. Dimostrare una buona<br />
comprensione dei meccanismi che sono alla base dell'equità all'accesso delle cure sanitarie,<br />
efficacia e qualità delle cure. Saper fare un uso corretto dei dati <strong>di</strong> sorveglianza locali, regionali e<br />
nazionali, della demografia e dell'epidemiologia nelle decisioni sulla salute. Conoscere le basi per<br />
poter assumere corrette decisioni, quando necessario, nelle problematiche relative alla cura della<br />
salute.<br />
Autonomia <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio<br />
Essere capace <strong>di</strong> valutare le implicazioni me<strong>di</strong>che ed infermieristiche legate alla patologia<br />
professionale e alle più comuni problematiche <strong>di</strong> Igiene generale.<br />
Acquisire capacità <strong>di</strong> integrare le conoscenze e gestire la complessità, nonché <strong>di</strong> formulare giu<strong>di</strong>zi<br />
sulla base <strong>di</strong> informazioni limitate o incomplete, includendo la riflessione sulle responsabilità<br />
sociali ed etiche collegate all'applicazione delle loro conoscenze e giu<strong>di</strong>zi.<br />
Abilità comunicative<br />
Saper comunicare in modo chiaro le conclusioni, nonché le conoscenze e la ratio ad esse sottese, a<br />
interlocutori specialisti e non specialisti.<br />
Capacità <strong>di</strong> esporre il significato della patologia lavoro-correlata e <strong>di</strong> comunicare in maniera<br />
esauriente le soluzioni pratiche <strong>di</strong> management igienistico.<br />
Capacità d’appren<strong>di</strong>mento<br />
Essere in grado <strong>di</strong> raccogliere, organizzare ed interpretare correttamente l'informazione sanitaria e<br />
biome<strong>di</strong>ca dalle <strong>di</strong>verse risorse e database <strong>di</strong>sponibili; Saper utilizzare la tecnologia associata<br />
all'informazione e alle comunicazioni come giusto supporto alle pratiche <strong>di</strong>agnostiche, terapeutiche<br />
e preventive e per la sorveglianza ed il monitoraggio del livello sanitario.<br />
Capacità <strong>di</strong> aggiornare le proprie conoscenze consultando le pubblicazioni scientifiche proprie <strong>di</strong><br />
questi settori.<br />
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 1 “MEDICINA DEL LAVORO”<br />
MODULO 1° MEDICINA DEL LAVORO<br />
ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI<br />
30 Definire il concetto <strong>di</strong> rischio; definire e classificare i fattori <strong>di</strong> rischio<br />
professionali; fornire la definizione dei fattori <strong>di</strong> rischio connessi ad<br />
attività lavorative ed elencarne i principali.<br />
Definire i livelli e i tipi <strong>di</strong> prevenzione, <strong>di</strong> tutela e <strong>di</strong> promozione della<br />
salute in ambito occupazionale.<br />
Descrivere il quadro clinico delle patologie da rumore, da alte e basse<br />
temperature, ra<strong>di</strong>azioni ionizzanti, non ionizzanti, vibrazioni e baropatie;<br />
illustrare le principali norme preventive.
TESTI<br />
CONSIGLIATI<br />
Descrivere il monitoraggio biologico; definire le suscettibilità<br />
in<strong>di</strong>viduali.<br />
Elencare le possibili cause dei principali tumori occupazionali.<br />
Elencare le cause ambientali e lavorative delle dermatiti allergiche e<br />
irritative e fornire in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> carattere preventivo e terapeutico.<br />
In<strong>di</strong>care i possibili effetti <strong>di</strong> danno non specifico delle attività lavorative<br />
e descriverne gli effetti (lavoro a turni e notturno, stress lavorativo, danni<br />
da postura, movimentazione <strong>di</strong> carichi, lavoro d'ufficio, VDT, stress da<br />
eccessivo carico <strong>di</strong> lavoro, burn-out syndrome, mobbing).<br />
Definire il rischio biologico e le principali strategie preventive.<br />
Classificare i rischi professionali in ambiente ospedaliero.<br />
Descrivere l'inquadramento legislativo ed epidemiologico della me<strong>di</strong>cina<br />
del lavoro. Ricercare le fonti normative nel campo della me<strong>di</strong>cina del<br />
lavoro.<br />
Partecipazione alla formulazione del giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> idoneità al lavoro<br />
specifico sulla base dei dati sanitari, del monitoraggio ambientale o del<br />
monitoraggio biologico, con riferimento alla <strong>di</strong>sciplina vigente.<br />
L. Ambrosi, V. Foà - Trattato <strong>di</strong> <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> del Lavoro seconda e<strong>di</strong>zione<br />
(UTET Ed. 2003)<br />
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO IGIENE<br />
Presentare, analizzare e <strong>di</strong>scutere le metodologie teoriche ed applicative <strong>di</strong> prevenzione,<br />
sorveglianza e controllo per il miglioramento dello stato <strong>di</strong> salute della popolazione.<br />
Indurre una formazione me<strong>di</strong>ca orientata alla valutazione e risoluzione <strong>di</strong> problematiche <strong>di</strong> Sanità<br />
Pubblica correlate al verificarsi <strong>di</strong> eventi sanitari in ambienti <strong>di</strong> vita e <strong>di</strong> lavoro in relazione anche<br />
alla organizzazione sanitaria nazionale e regionale.<br />
MODULO 2 IGIENE<br />
ORE FRONTALI<br />
50<br />
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />
PROGRAMMA<br />
Obiettivi specifici<br />
Fornire conoscenze scientifiche e professionali nei campi della me<strong>di</strong>cina<br />
preventiva, educazione sanitaria e promozione della salute, della<br />
programmazione, organizzazione e valutazione delle tecnologie e dei servizi<br />
sanitari, dell’igiene degli alimenti, della sicurezza negli ambienti <strong>di</strong> vita e <strong>di</strong><br />
lavoro, dell’organizzazione <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> epidemiologici ed utilizzazione dei<br />
sistemi informativi sanitari, della legislazione sanitaria e delle prove <strong>di</strong><br />
efficacia per la prevenzione e l’assistenza sanitaria.<br />
Programma<br />
- Definizione e obiettivi dell’Igiene e della Sanità Pubblica<br />
- Parametri demografici <strong>di</strong> interesse sanitario e in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> salute <strong>di</strong> una<br />
popolazione<br />
- Gli stu<strong>di</strong> epidemiologici<br />
- Definizione e obiettivi generali della Prevenzione Primaria, Secondaria e<br />
Terziaria con relative metodologie applicative.<br />
- Pratiche <strong>di</strong> <strong>di</strong>sinfezione, <strong>di</strong>sinfestazione e sterilizzazione<br />
- Valutazione del rischio biologico negli operatori sanitari<br />
- Obiettivi strategici della Prevenzione: controllo, eliminazione ed<br />
era<strong>di</strong>cazione delle malattie
TESTI<br />
CONSIGLIATI<br />
- Epidemiologia e prevenzione primaria e secondaria delle malattie infettive<br />
- Immunoprofilassi attiva e passiva<br />
- Vaccini: costituzione, vie <strong>di</strong> somministrazione, strategie <strong>di</strong> impiego,<br />
valutazione dell’efficacia dei vaccini. Vaccinazioni obbligatorie e<br />
consigliate, calendario vaccinale vigente in Italia<br />
- Le immunoglobuline: tipi, modalità <strong>di</strong> somministrazione, efficacia.<br />
- Epidemiologia e prevenzione delle malattie cronico-degenerative: tecniche<br />
<strong>di</strong> prevenzione primaria, secondaria e terziaria, applicazioni e strategie.<br />
- Igiene degli alimenti: conservazione degli alimenti, HACCP, tossinfezioni<br />
alimentari<br />
- Igiene dell’ambiente: matrici ambientali, inquinamento atmosferico, acqua e<br />
ciclo dell’acqua, gestione dei rifiuti e riflessi per la salute umana<br />
- Organizzazione sanitaria in Italia: Piano Sanitario Nazionale, Aziende<br />
Sanitarie, Livelli Essenziali <strong>di</strong> Assistenza<br />
- Clinical Governance e suoi strumenti ai fini del controllo e riduzione del<br />
rischio clinico<br />
Igiene <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> Preventiva Sanità Pubblica<br />
W. Ricciar<strong>di</strong><br />
Monduzzi E<strong>di</strong>tore, Bologna<br />
Igiene e<strong>di</strong>lizia ed Ambientale<br />
C. Signorelli<br />
Società E<strong>di</strong>trice Universo<br />
Trattato <strong>di</strong> Legislazione Ospedaliera<br />
A. Zaglio<br />
Piccin – 2009<br />
Manuale <strong>di</strong> Epidemiologia per la Sanità Pubblica<br />
Faggiano-Donato-Barbone<br />
Centro Scientifico E<strong>di</strong>tore<br />
TIROCINIO<br />
1 Modalità <strong>di</strong> sterilizzazione e <strong>di</strong> asepsi. Applicare le misure universali <strong>di</strong><br />
comportamento per la prevenzione del rischio biologico e per la gestione della<br />
profilassi post-esposizione a rischio infettivo. Applicare le misure <strong>di</strong> autoprotezione<br />
nei contatti con pazienti contagiosi.
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />
ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />
CORSO DI LAUREA L.M. MEDICINA E CHIRURGIA<br />
INSEGNAMENTO Malattie degli organi <strong>di</strong> senso.<br />
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />
CODICE INSEGNAMENTO 13946<br />
ARTICOLAZIONE IN MODULI SI<br />
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/28, MED/30, MED/31<br />
DOCENTE COINVOLTO<br />
(MODULO 1)<br />
DOCENTE RESPONSABILE<br />
MODULO 2<br />
Vincenzo Schifano<br />
Professore Associato<br />
Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />
Pietro Messina<br />
Or<strong>di</strong>nario<br />
Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />
DOCENTE COINVOLTO MODULO 3 Gianfranco Cupido<br />
Professore Associato<br />
Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />
CFU 9+2<br />
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />
STUDIO PERSONALE<br />
155<br />
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />
120<br />
PROPEDEUTICITÀ Nessuna<br />
ANNO DI CORSO Quinto<br />
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Aula Clinica Oculistica<br />
LEZIONI<br />
Provvederà la segreteria appena sarà approvato<br />
il calendario delle lezioni<br />
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali. Esercitazioni.<br />
MODALITÀ DI FREQUENZA Facoltativa<br />
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale<br />
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />
PERIODO DELLE LEZIONI II Semestre<br />
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Come da calendario ufficiale<br />
DIDATTICHE<br />
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI<br />
STUDENTI<br />
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />
Conoscenza e capacità <strong>di</strong> comprensione<br />
Conoscenza degli elementi essenziali <strong>di</strong> anatomia, fisiologia e patologia dell’apparato visivo,<br />
odontostomatologico ed otorino.<br />
Capacità <strong>di</strong> applicare conoscenza e comprensione<br />
Capacità <strong>di</strong> riconoscere e <strong>di</strong>agnosticare le principali patologie <strong>di</strong> pertinenza oculare,<br />
odontostomatologico ed otorino, nonché <strong>di</strong> inquadrare i segni oculari, odontostomatologici ed<br />
otorino delle patologie sistemiche.<br />
Autonomia <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio<br />
Possibilità <strong>di</strong> formulare iter <strong>di</strong>agnostici per l’accertamento delle principali patologie oculari,<br />
odontostomatologiche ed otorine
Abilità comunicative<br />
Possibilità <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzare il paziente verso una più efficace e pronta <strong>di</strong>agnosi delle principali<br />
patologie oculari, odontostomatologiche ed otorino.<br />
Capacità d’appren<strong>di</strong>mento<br />
Acquisizione <strong>di</strong> una capacità <strong>di</strong> formazione continua nel campo delle principali patologie oculari,<br />
odontostomatologiche ed otorino.<br />
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />
Lo studente al termine del Corso <strong>di</strong> Malattie dell’apparato visivo deve essere in grado <strong>di</strong>:<br />
conoscere gli elementi essenziali <strong>di</strong> anatomia, fisiologia e patologia dell’apparato visivo. In<br />
particolare, per quanto riguarda la patologia oculare, lo studente deve essere in grado <strong>di</strong><br />
riconoscere i quadri patologici più comuni e conoscere le più frequenti complicanze oculari delle<br />
più comuni malattie sistemiche.<br />
MODULO 1 MALATTIE APPARATO VISIVO<br />
ORE FRONTALI LEZIONI FRONTALI<br />
30 Cause e caratteristiche dei più comuni errori <strong>di</strong> rifrazione e accomodazione<br />
Principali indagini strumentali <strong>di</strong> largo impiego in campo oftalmologico<br />
(esame con lampada a fessura, tonometria, fluorangiografia, campimetria<br />
visiva, optometria, etc..): tecniche e principi<br />
Definizione delle principali malattie locali e sistemiche della retina (affezioni<br />
flogistiche, vascolari, <strong>di</strong>smetaboliche, tumorali, <strong>di</strong>stacco della retina) e<br />
principali approcci terapeutici<br />
Quadri del fundus oculi nelle principali malattie sistemiche e locali<br />
(ipertensione, <strong>di</strong>abete, ipertensione endocranica, corioretiniti etc.) e<br />
interpretazione dei relativi referti.<br />
Cause principali, <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong>fferenziale e trattamento dell' “occhio rosso"<br />
(congiuntiviti, iriti, ecc).<br />
La cataratta: cause, epidemiologia, storia clinica e principi <strong>di</strong> terapia.<br />
Fisiopatologia dell'idro<strong>di</strong>namica dell'umor acqueo; definizione, principi<br />
<strong>di</strong>agnostici (con particolare attenzione al sospetto <strong>di</strong>agnostico d'urgenza) e<br />
strategie terapeutiche del glaucoma.<br />
Definizione delle più frequenti malattie del nervo ottico e delle vie ottiche<br />
(alterazioni chiasmatiche, retrochiasmatiche e retrogenicolari); descrizione<br />
dei principi generali <strong>di</strong> terapia<br />
Patologie a carico dell'apparato oculomotore (alterazione dell'equilibrio<br />
oculo-estrinseco e strabismi paralitici): <strong>di</strong>agnosi e terapia<br />
Quadri clinici dell'esoftalmo e enoftalmo: cause più frequenti e il significato<br />
nella <strong>di</strong>agnostica <strong>di</strong>fferenziale con malattie anche <strong>di</strong> interesse internistico<br />
Le cause <strong>di</strong> ipovisione nell’infanzia, i processi cognitivi e riabilitativi.<br />
Malattie cronico-degenerative, flogistiche, tumorali e <strong>di</strong>smetaboliche <strong>di</strong><br />
annessi oculari (palpebre cornea, sclera-congiuntiva, uvea anteriore etc.)<br />
Malattie eredo-degenerative del segmento posteriore dell'occhio (deg. tapetoretiniche,<br />
maculopatie congenite, albinismo, etc)<br />
Cause e possibili quadri clinici delle più frequenti emergenze oculistiche:<br />
corpi estranei, lesioni corneali, danni retinici acuti, lesioni meccaniche del<br />
TESTI<br />
CONSIGLIATI<br />
globo oculare, etc.<br />
M. Miglior: Oftalmologia clinica. Ed. Monduzzi, Bologna<br />
Frezzotti, Guerra, Oftalmologia essenziale, Ambrosiana<br />
Sborgia, Delle Noci, Malattie dell’Apparato Visivo – Piccin Ed.
Miglior, Oftalmologia Clinica, Monduzzi Ed.<br />
Kanski JJ, Oftalmologia clinica, Ed. Elsevier<br />
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO <strong>di</strong>: MALATTIE ODONTOSTOMATOLOGICHE:<br />
Acquisire le conoscenze <strong>di</strong> base <strong>di</strong> anatomia e fisiologia del cavo orale e delle patologie <strong>di</strong><br />
maggiore riscontro: carie, malattia parodontale, stomatomucositi, neoplasie.<br />
MODULO 2<br />
ORE FRONTALI<br />
30<br />
TESTI<br />
CONSIGLIATI<br />
DENOMINAZIONE DEL MODULO: MALATTIE ODONTOSTOMATOLOGICHE<br />
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI<br />
OBIETTIVI SPECIFICI<br />
Conoscere gli aspetti legati alla prevenzione, alla <strong>di</strong>agnosi precoce ed alla<br />
sintomatologia della carie, della malattia parodontale, delle stomatomucositi e<br />
delle noeplasie orali. Conoscere le relazioni tra patologie orali, <strong>di</strong> altri organi,<br />
sistemiche e relativi quadri sindromici. Acquisire i principi <strong>di</strong> terapia me<strong>di</strong>ca<br />
e chirurgica delle suddette affezioni.<br />
In<strong>di</strong>viduare gli orientamenti <strong>di</strong>agnostici, obiettivi e strumentali, delle<br />
patologie del <strong>di</strong>stretto orale. Proporre protocolli <strong>di</strong> terapia me<strong>di</strong>ca e/o<br />
chirugica nelle principali patologie <strong>di</strong>sfunzionali, flogistiche, neoplastiche e<br />
traumatiche <strong>di</strong> tale <strong>di</strong>stretto.<br />
PROGRAMMA<br />
Anatomia e Fisiologia del cavo orale: Anatomia e fisiologia dei denti, del<br />
parodonto, delle ossa mascellari e dei tessuti molli del cavo orale.<br />
Designazione grafica dei denti e Formula dentaria. Eruzione dentaria.<br />
Disodontiasi, Carie e Traumi dentari: Epidemiologia, eziopatogenesi,<br />
sintomatologia, profilassi e cenni <strong>di</strong> terapia della carie dentale e delle<br />
pulpopatie. Disodontiasi 3° molare. Ascessi e flemmoni odontogeni. Traumi<br />
dentari.<br />
Malattie del Parodonto e dell’A.T.M.: Epidemiologia, etiopatogenesi,<br />
sintomatologia, profilassi e cenni <strong>di</strong> terapia della malattia parodontale.<br />
Ipersensibilià dentinale. Sindrome <strong>di</strong>sfunzionale dell’A.T.M.. Nevralgie<br />
trigeminali odontogene. Precancerosi e Neoplasie orali: Classificazione,<br />
fattori <strong>di</strong> rischio e <strong>di</strong>agnosi precoce delle precancerosi orali e delle neoplasie<br />
dei tessuti duri e molli del cavo orale. Stomatomucositi: Classificazione,<br />
etiopatogenesi, sintomatologia e cenni <strong>di</strong> terapia delle stomatomucositi<br />
infettive, da farmaci, autoimmuni. Xerostomia. Il cavo orale nelle malattie<br />
sindromiche e sistemiche<br />
-Valletta G., Materasso S., Mignogna MD.: "Malattie Odontostomatologiche"<br />
– Ed. Piccin, Padova;<br />
- Montebugnoli L.: "Lezioni <strong>di</strong> Clinica Odontostomatologica". – Ed. Martina,<br />
Bologna;<br />
- Messina P., Scar<strong>di</strong>na G.A.: “Patologie della mucosa orale”- Ed. Aracne<br />
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO <strong>di</strong>: OTORINOLARINGOIATRIA con Elementi <strong>di</strong> AUDIOLOGIA:<br />
Riconoscere e descrivere le malattie dell’orecchio esterno, me<strong>di</strong>o ed interno ed in<strong>di</strong>carne le terapie<br />
me<strong>di</strong>che e/o chirurgiche
MODULO 3 DENOMINAZIONE DEL MODULO:<br />
OTORINOLARINGOIATRIA con Elementi <strong>di</strong> AUDIOLOGIA<br />
ORE FRONTALI<br />
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI<br />
30<br />
TESTI<br />
CONSIGLIATI<br />
OBIETTIVI SPECIFICI<br />
Riconoscere l’eziologia e <strong>di</strong>scutere la <strong>di</strong>agnostica <strong>di</strong>fferenziale delle vertigini.<br />
Definire le principali malattie dell’VIII nervo e delle vie acustiche. Descrivere<br />
analiticamente e <strong>di</strong>scutere la terapia delle principali malattie del naso, delle<br />
cavità paranasali. Descrivere in modo analitico e <strong>di</strong>scutere la terapia delle<br />
malattie del cavo orale, dell’orofaringe, del rinofaringe. Illustrare<br />
la classificazione e le cause delle malattie della laringe, la <strong>di</strong>agnosi ed il loro<br />
trattamento.. Diagnostica e trattamento delle <strong>di</strong>spnee <strong>di</strong> pertinenza Otorino.<br />
In<strong>di</strong>cazioni alla tracheotomia e tecnica chirurgica. Descrivere gli elementi<br />
caratteristici della visita ORL. Conoscere le principali patologie della<br />
comunicazione orale (patologie foniatriche). Illustrare le meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong><br />
indagini au<strong>di</strong>ologiche e vestibolari. Illustrare le tecniche per affrontare le<br />
emergenze più frequenti in ORL (tamponamento nasale nell’epistassi,<br />
asportazione corpi estranei, crisi vertiginose, <strong>di</strong>spnee).<br />
PROGRAMMA<br />
Anatomo-fisiologia e semeiotica del naso e dei seni paranasali. Patologia<br />
mal<strong>formativa</strong> del naso. Patologia inifiammatoria del naso: le riniti. Patologia<br />
treaumatica del naso. . Le sinusiti. Epistassi. Neoplasie del naso e dei seni<br />
paranasali. Granulomatosi <strong>di</strong> Wegener. Funzione olfattiva.<br />
Anatomo-fisiologia e semeiotica della faringe. Vegetazioni adenoidee.<br />
Tunori del rinofaringe. Le faringiti. Le angine. Le tonsilliti. L’ascesso<br />
peritonsillare. Tumori del cavo orale e della faringe. Tonsilliti linguali.<br />
La patologia delle ghiandole salivari: scialoadeniti, calcolosi salivari, tumori<br />
delle ghiandole salivari, patologia immunitaria delle ghiandole salivari.<br />
Anatomo-fisiologia e semeiotica della laringe. Patologia congenita della<br />
laringe. Traumi laringei. Laringiti. Neoformazioni benigne della laringe.<br />
Precancerosi laringee. Tumori maligni. Carcinoma laringeo. Paralisi laringee.<br />
Tracheotomia.<br />
Disturbi della comunicazione orale: Disfonie, <strong>di</strong>slalie, <strong>di</strong>sartrie.<br />
Anatomo-fisiologia e semeiotica dell’orecchio. Patologia infiammatoria<br />
dell’orecchio esterno. Corpi estranei e tappo <strong>di</strong> cerume. Le otiti me<strong>di</strong>e e le<br />
complicanze. L’otosclerosi. Le malattie dell’orecchio interno: labirintiti e<br />
labirintosi. La malattia <strong>di</strong> Meniérè. Le neoplasie dell’orecchio. Neurinoma<br />
dell’acustico. La paralisi del facciale. Le sor<strong>di</strong>tà. Le vertigini. Esami<br />
funzionali au<strong>di</strong>o-vestibolari: esame au<strong>di</strong>ometrico, es. impedenzometrico,<br />
esame vestibolare. Protesi acustiche ed impianti cocleari<br />
M.Rossi, S. Restivo, G.Cortesina: Manuale <strong>di</strong> Otorinolaringoiatria E<strong>di</strong>toriale<br />
Grasso<br />
V. Cappello: Nuovo compen<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Otorinolaringoiatria E<strong>di</strong>zioni: Gruppo<br />
Associati Pubblitaf<br />
TIROCINIO<br />
2 CFU Esaminare i riflessi pupillari. Elencare le principali indagini strumentali <strong>di</strong><br />
largo impiego in campo oftalmologico (esame con lampada a fessura,<br />
tonometria, fluorangiografia, campimetria visiva, optometria, etc..) e<br />
descriverne sommariamente le tecniche e i principi. Rimuovere corpi estranei
dalla congiuntiva. Eseguire esame del fundus oculi. Determinare l’acuità<br />
visiva me<strong>di</strong>ante tavole optometriche. Eseguire una me<strong>di</strong>cazione oculare con<br />
l’instillazione <strong>di</strong> un collirio o <strong>di</strong> pomata oftalmica. Estrarre un tappo <strong>di</strong><br />
cerume. Eseguire esame obiettivo non strumentale <strong>di</strong> naso, orecchio e faringe.<br />
Eseguire con l’otoscopio l’esame del condotto u<strong>di</strong>tivo esterno (per corpo<br />
estraneo o cerume).
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />
ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />
CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />
MAGISTRALE)<br />
<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong> - <strong>Ippocrate</strong><br />
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Malattie apparato locomotore, fisiatria e<br />
chirurgia plastica<br />
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante (MOD 1,2) Affine (Mod. 3)<br />
CODICE INSEGNAMENTO 13944<br />
ARTICOLAZIONE IN MODULI SI<br />
NUMERO MODULI Tre<br />
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/33 - MED/34 - MED/19<br />
DOCENTE RESPONSABILE<br />
Giulia Letizia Mauro<br />
(MODULO 1)<br />
Professore Or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> Fisica e<br />
Riabilitativa (MED/34)<br />
Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />
DOCENTE COINVOLTO<br />
Michele D’Arienzo<br />
(MODULO 2)<br />
Professore Or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> Ortope<strong>di</strong>a e<br />
Traumatologia (MED/33)<br />
Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />
DOCENTE COINVOLTO<br />
Adriana Cordova<br />
(MODULO 3)<br />
Professore Associato <strong>di</strong> <strong>Chirurgia</strong> Plastica e<br />
Ricostruttiva (MED19)<br />
Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />
CFU 9+2<br />
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />
STUDIO PERSONALE<br />
155<br />
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />
120<br />
PROPEDEUTICITÀ Nessuna<br />
ANNO DI CORSO Quinto<br />
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE<br />
LEZIONI<br />
Aula <strong>di</strong> Clinica Ortope<strong>di</strong>ca<br />
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività <strong>di</strong>dattiche (lezioni ed esercitazioni)<br />
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale (G. Letizia Mauro, M. D’Arienzo,<br />
A. Cordova)<br />
Prova scritta in itinere (A. Cordova)<br />
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />
PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre<br />
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Lunedì-Mercoledì-Venerdì ore 12-14 (G.<br />
DIDATTICHE<br />
Letizia Mauro)<br />
Da definire (M. D’Arienzo)<br />
Lunedì-Mercoledì-Venerdì ore 12-14 (A.<br />
Cordova)<br />
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Lunedì dalle 12:00 alle13:00 (G. Letizia Mauro)<br />
STUDENTI<br />
Martedì dalle 12:00 alle 14:00 (M. D’Arienzo)<br />
Lunedì e Venerdì dalle08.00-09.00 (A.Cordova)
MODULO (1)<br />
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />
Fisiatria<br />
Imparare le principali caratteristiche della terapia fisica e dell’esercizio terapeutico. Acquisire<br />
nozioni fondamentali sulle patologie <strong>di</strong> interesse riabilitativo in<strong>di</strong>candone i principali in<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong><br />
prevenzione, <strong>di</strong>agnosi e terapia. Conoscere le modalità <strong>di</strong> svolgimento della visita specialistica.<br />
Apprendere l’organizzazione del team e delle strutture riabilitative. Comprendere le fondamentali<br />
nozioni per la presa in carico del paziente <strong>di</strong>sabile.<br />
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />
Imparare le principali caratteristiche della terapia fisica e dell’esercizio terapeutico. Acquisire<br />
nozioni fondamentali sulle patologie <strong>di</strong> interesse riabilitativo in<strong>di</strong>candone i principali in<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong><br />
prevenzione, <strong>di</strong>agnosi e terapia. Conoscere le modalità <strong>di</strong> svolgimento della visita specialistica.<br />
Apprendere l’organizzazione del team e delle strutture riabilitative. Comprendere le fondamentali<br />
nozioni per la presa in carico del paziente <strong>di</strong>sabile.<br />
MODULO<br />
ORE FRONTALI<br />
30 ore<br />
TESTI<br />
CONSIGLIATI<br />
Fisiatria<br />
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA<br />
• Nozioni riabilitative <strong>di</strong> tipo me<strong>di</strong>co e sociale<br />
• Organizzazione delle strutture riabilitative e del team<br />
• Differenze tra menomazione, <strong>di</strong>sabilità e han<strong>di</strong>cap delle malattie invalidanti più<br />
frequenti; conseguenti strategie organizzative e terapeutiche per la gestione del paziente<br />
• Visita Fisiatrica<br />
• Valutazione motoria (esame articolare, muscolare e funzionale)<br />
• Principali scale <strong>di</strong> valutazione<br />
• Terapia fisica per le patologie osteomioarticolari, neurologiche, etc….<br />
• Potenzialità preventive e curative dell'esercizio terapeutico in ambito osteoarticolare,<br />
neurologico, car<strong>di</strong>orespiratorio, etc.<br />
• Protocolli riabilitativi<br />
• Epidemiologia e <strong>di</strong>fferenti determinanti etiopatogenetiche della osteopenia/osteoporosi<br />
in relazione al sesso, all'età, a patologie, a terapie concomitanti, ecc.; manifestazioni<br />
cliniche e accertamenti <strong>di</strong>agnostici, anche ai fini degli orientamenti terapeutici<br />
• Tecniche e in<strong>di</strong>cazioni per l'esame <strong>di</strong> densitometria ossea<br />
• Approccio riabilitativo nelle malattie metaboliche dell’osso<br />
• Epidemiologia, basi fisiopatologiche e in<strong>di</strong>cazioni per gli accertamenti <strong>di</strong>agnostici<br />
anche ai fini della <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong>fferenziale e gli orientamenti terapeutici nell’artrosi delle<br />
<strong>di</strong>verse articolazioni<br />
• Elementi etiopatogenetici, indagini per l'approfon<strong>di</strong>mento <strong>di</strong>agnostico e gli in<strong>di</strong>rizzi<br />
terapeutici delle cervicobrachialgie e lombosciatalgie<br />
• Ruolo dell'attività fisica (lavorativa ed extralavorativa) e delle mo<strong>di</strong>ficazioni dello stile<br />
<strong>di</strong> vita nella prevenzione e nella terapia delle con<strong>di</strong>zioni fisiologiche e parafisiologiche<br />
• Riabilitazione della spalla dolorosa<br />
• Trattamento riabilitativo delle fratture del collo del femore<br />
• Terapia fisica e rieducazione funzionale nella <strong>di</strong>storsione della tibio-peroneo-astragalica<br />
• Terapie Fisiche<br />
• Rieducazione funzionale<br />
• Visita fisiatrica<br />
• Densitometria Ossea<br />
Esercitazioni<br />
Powerpoint delle lezioni<br />
Valobra – Nuovo trattato <strong>di</strong> <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> Fisica e Riabilitazione
MODULO (2)<br />
Brotzman – La Riabilitazione in Ortope<strong>di</strong>a<br />
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />
Malattie apparato locomotore<br />
Essere in grado <strong>di</strong> riconoscere le più frequenti malattie dell’apparato locomotore, in<strong>di</strong>candone i<br />
principali in<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong> prevenzione, <strong>di</strong>agnosi e terapia e la capacità <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare le con<strong>di</strong>zioni che,<br />
nel suin<strong>di</strong>cato ambito, necessitno dell’apporto professionale dello specialista. Conoscere aspetti <strong>di</strong><br />
strategie preventive, terapeutiche e riabilitative essenziali.<br />
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />
Essere in grado <strong>di</strong> riconoscere le più frequenti malattie dell’apparato locomotore, in<strong>di</strong>candone i<br />
principali in<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong> prevenzione, <strong>di</strong>agnosi e terapia e la capacità <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare le con<strong>di</strong>zioni che<br />
necessitano dell’apporto professionale dello specialista. Conoscere aspetti <strong>di</strong> strategie preventive,<br />
terapeutiche e chirurgiche essenziali.<br />
MODULO<br />
ORE FRONTALI<br />
30<br />
Malattie apparato locomotore<br />
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA<br />
1. Le fratture: classificazione, quadri clinici, complicanze e modalità <strong>di</strong><br />
trattamento, con esercitazioni pratiche <strong>di</strong> bendaggi e fasciature.<br />
2. Deformità congenite : la <strong>di</strong>splasia congenita dell’anca, il piede torto<br />
congenito, il torcicollo miogeno.<br />
3. Paramorfismi e <strong>di</strong>smorfismi: la scoliosi.<br />
4. La malattia artrosica e le sue principali localizzazioni<br />
5. Lombalgie, lombosciatalgie e lombocruralgie. L’ernia del <strong>di</strong>sco<br />
lombare: patogenesi, clinica e trattamento.<br />
6. La patologia della spalla: lesioni mio-capsulo-legamentose, lesioni del<br />
cercine glenoideo, lesioni osteoarticolari. Le lussazioni <strong>di</strong> spalla.<br />
7. La patologia del ginocchio: patogenesi, clinica e trattamento delle<br />
lesioni meniscali e delle lesioni legamentose. Le lesioni cartilaginee<br />
articolari.<br />
8. La patologia del piede: quadri clinici più frequenti.<br />
9. Lesioni muscolari e ten<strong>di</strong>nee nello sport: la pubalgia e il gomito del<br />
tennista.<br />
TIROCINIO<br />
1 CFU Effettuare fasciature e bendaggi. Sorvegliare l'efficienza <strong>di</strong> apparecchi gessati e tutori<br />
ortope<strong>di</strong>ci.<br />
TESTI<br />
CONSIGLIATI<br />
Gallinaro, D’Arienzo, Innocenti. Core Curriculum. Ortope<strong>di</strong>a e<br />
Traumatologia. Mac-Graw-Hill Milano<br />
Sessa, Villani. Ortope<strong>di</strong>a e Traumatologia, Monduzzi E<strong>di</strong>tore, Bologna
MODULO (3)<br />
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />
<strong>Chirurgia</strong> Plastica<br />
Lo studente deve essere in grado <strong>di</strong>:<br />
• identificare i campi <strong>di</strong> applicazione della chirurgia plastica;<br />
• essere in grado <strong>di</strong> utilizzare le conoscenze <strong>di</strong> anatomia, fisiopatologia ed istologia del<br />
tessuto cutaneo, per comprendere le modalità <strong>di</strong> guarigione delle ferite;<br />
• acquisire le tecniche <strong>di</strong> base per la sutura cutanea e la me<strong>di</strong>cazione delle ferite;<br />
• conoscere le modalità <strong>di</strong> attecchimento del tessuto autologo;<br />
• conoscere vantaggi e limiti dei principali biomateriali utilizzati in chirurgia;<br />
• conoscere le principali malformazioni esterne ed il timing <strong>di</strong> trattamento;<br />
• conoscere le tecniche <strong>di</strong> base della chirurgia plastica (innesti e lembi);<br />
• conoscere le modalità <strong>di</strong> sta<strong>di</strong>azione e trattamento dei tumori cutanei;<br />
• conoscere i principi fisiopatologici e le strategie <strong>di</strong> trattamento della malattia da<br />
ustione<br />
• conoscere i principi della chirurgia estetica, i vantaggi e le complicanze dei principali<br />
interventi chirurgici;<br />
- saper comunicare in modo chiaro le conoscenze acquisite e aver sviluppato le capacità <strong>di</strong><br />
appren<strong>di</strong>mento che consentano loro <strong>di</strong> continuare a stu<strong>di</strong>are in modo autonomo.<br />
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO- saper comunicare in modo chiaro le conoscenze<br />
acquisite e aver sviluppato le capacità <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento che consentano loro <strong>di</strong> continuare a<br />
stu<strong>di</strong>are in modo autonomo e acquisire manualità nella chirurgia <strong>di</strong> superficie<br />
MODULO<br />
ORE FRONTALI<br />
30<br />
<strong>Chirurgia</strong> Plastica<br />
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI –<br />
OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA<br />
Principi <strong>di</strong> chirurgia plastica:<br />
Le ferite cutanee<br />
La cicatrizzazione delle ferite<br />
Le ustioni<br />
I tumori cutanei<br />
Gli innesti<br />
Biomateriali in chirurgia plastica<br />
I lembi<br />
Principali malformazioni esterne<br />
<strong>Chirurgia</strong> elettiva e d'urgenza della mano.<br />
Principali applicazioni della chirurgia estetica.<br />
Tirocinio (1 CFU)<br />
Usare le tecniche <strong>di</strong> base per la sutura cutanea e la me<strong>di</strong>cazione delle ferite, le modalità <strong>di</strong> attecchimento del tessuto<br />
autologo; riconoscere i vantaggi ed limiti dei principali biomateriali utilizzati in chirurgia; in<strong>di</strong>viduare le principali<br />
malformazioni esterne ed il timing <strong>di</strong> trattamento; conoscere le tecniche <strong>di</strong> base della chirurgia plastica (innesti e<br />
lembi); conoscere le modalità <strong>di</strong> sta<strong>di</strong>azione e trattamento dei tumori cutanei; conoscere i principi fisiopatologici e le<br />
strategie <strong>di</strong> trattamento della malattia da ustione conoscere i principi della chirurgia estetica, i vantaggi e le complicanze<br />
dei principali interventi chirurgici.<br />
TESTI 33. TESTI:
CONSIGLIATI - www.echirurgiaplastica.it, la chirurgia plastica online per lo studente<br />
- “<strong>Chirurgia</strong> plastica ricostruttiva ed estetica”, A. Faga, ed. Masson
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />
ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />
CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />
MAGISTRALE)<br />
<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong> - <strong>Ippocrate</strong><br />
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Neurologia<br />
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />
CODICE INSEGNAMENTO 05334<br />
ARTICOLAZIONE IN MODULI NO<br />
NUMERO MODULI 1<br />
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED-26<br />
DOCENTE RESPONSABILE<br />
Giovanni Savettieri<br />
(MODULO 1)<br />
Professore Or<strong>di</strong>nario<br />
Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />
CFU 6+1<br />
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />
STUDIO PERSONALE<br />
90+10<br />
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />
75<br />
PROPEDEUTICITÀ Nessuna<br />
ANNO DI CORSO V<br />
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Aula “A. Rubino” – Dipartimento Universitario<br />
LEZIONI<br />
<strong>di</strong> Neuroscienze Cliniche – Via G. La Loggia, 1<br />
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività <strong>di</strong>dattiche (lezioni, tirocinio, etc.),<br />
Esercitazioni in aula<br />
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale<br />
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />
PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre<br />
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ<br />
DIDATTICHE<br />
Secondo calendario<br />
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI<br />
STUDENTI<br />
Ogni lunedì e mercoledì ore 12 - 13<br />
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />
Conoscere le basi anatomo-cliniche delle malattie del sistema nervoso centrale e periferico;<br />
acquisire le nozioni fondamentali per affrontare la procedura <strong>di</strong>agnostica delle più frequenti<br />
con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> patologia del sistema nervoso centrale e periferico. Avere nozioni adeguate sul<br />
management delle principali malattie del sistema nervoso centrale e periferico. Essere in grado <strong>di</strong><br />
formulare, sulla base della storia clinica e dell’obiettività neurologica, ipotesi <strong>di</strong>agnostiche.<br />
Essere in grado <strong>di</strong> realizzare una valutazione neurologica ed un esame delle funzioni cognitive<br />
Essere in grado <strong>di</strong> eseguire correttamente le strategie <strong>di</strong>agnostiche e terapeutiche adeguate<br />
applicando i principi della me<strong>di</strong>cina basata sull'evidenza, ma tenendo conto dell’in<strong>di</strong>vidualità del<br />
singolo paziente.<br />
Saper comunicare con il paziente in maniera chiara e scevra da termini tecnici e saper proporre al<br />
paziente un proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong>agnostico senza allarmismi, ma con le informazioni necessarie.<br />
Sapere approfon<strong>di</strong>re criticamente le problematiche neurologiche attraverso la consultazione della<br />
letteratura scientifica internazionale.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />
Obiettivo formativo del modulo <strong>di</strong> neurologia è quello <strong>di</strong> fornire agli studenti gli strumenti teorici e<br />
pratici formulare un’ipotesi <strong>di</strong>agnostica, una valutazione prognostica ed un’in<strong>di</strong>cazione <strong>di</strong><br />
trattamento nell’ambito delle malattie del sistema nervoso. Questo obiettivo sarà perseguito<br />
attraverso un’analisi dettagliata delle varie patologie, analisi che verrà effettuata partendo da<br />
casistiche cliniche, utilizzando i principi della me<strong>di</strong>cina basata sull’evidenza attraverso algoritmi<br />
<strong>di</strong>agnostici. Non saranno tralasciati tuttavia argomenti riguardanti i meccanismi che determinano le<br />
varie malattie del sistema nervoso. Si farà in modo che gli studenti apprendano le modalità <strong>di</strong><br />
applicazione pratica delle conoscenze.<br />
MODULO Neurologia<br />
ORE FRONTALI<br />
60<br />
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />
PROGRAMMA<br />
1. Introduzione alla neurologia clinica. Il metodo clinico in neurologia.<br />
Alberi decisionali in neurologia. Semeiotica neurologica e <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong><br />
sede lesionale.<br />
2. Semeiotica strumentale in neurologia. Indagini neurofisiologiche,<br />
indagini <strong>di</strong> imaging, analisi del liquido cefalo-rachi<strong>di</strong>ano, indagini<br />
morfologiche, <strong>di</strong>agnostica genetica.<br />
3. Epidemiologia delle malattie neurologiche.<br />
4. Sindromi neurologiche. Sindromi da danno corticale (lobo frontale,<br />
parietale, temporale, occipitale); sindromi del tronco dell’encefalo<br />
(sindromi alterne); sindromi da lesione midollare.<br />
5. Malattie dei nervi cranici.<br />
6. Malattie cerebrovascolari. Circolazione cerebrale, infarto cerebrale,<br />
emorragia cerebrale, emorragia sub aracnoidea, TIA, vasculiti,<br />
demenza vascolare.<br />
7. Demenze. Definizione, classificazione,malattia <strong>di</strong> Alzheimer,<br />
demenza fronto-temporale, demenza con corpi <strong>di</strong> Levy, demenze<br />
secondarie (idrocefalo normoteso)<br />
8. Disor<strong>di</strong>ni del movimento. Neuroanatomia funzionale dei gangli della<br />
base, sindromi parkinsoniane e malattia <strong>di</strong> Parkinson, tremori,<br />
sindromi coreiche, malattia <strong>di</strong> Wilson.<br />
9. Cefalee ed algie cranio-facciali. Classificazione, emicrania, cefalea<br />
tensiva, cefalea a grappolo, nevralgia trigeminale.<br />
10. Epilessie. Fisiopatologia dell’epilettogenesi, classificazione, eziologia,<br />
cenni <strong>di</strong> trattamento.<br />
11. Malattie della mielina. Sclerosi multipla, encefalo mielite a focolai<br />
<strong>di</strong>sseminati (ADEM), leuco<strong>di</strong>strofie.<br />
12. Sclerosi laterale Amiotrofica.<br />
13. Atassie ere<strong>di</strong>tarie.<br />
14. Infezioni del S.N.C. meningiti (sindrome meningea, classificazione),<br />
ascesso cerebrale, encefaliti (virali: sintomatologia, classificazione; da<br />
virus lenti; neuro sifilide; da toxoplasma; nell’immunodeficienza; da<br />
prioni.<br />
15. Affezioni neurologiche HIV correlate.<br />
16. Tumori del sistema nervoso. Classificazione, sintomatologia.<br />
17. Malattie del sistema nervoso periferico. Polineuropatie,<br />
18. Malattie della giunzione neuromuscolare. Miastenia gravis,<br />
sindromi miasteniche.<br />
19. Malattie dei muscoli. Distrofie muscolari, miopatie metaboliche,
miopatie infiammatorie.<br />
20. Alterazioni dello stato <strong>di</strong> coscienza.<br />
TIROCINIO<br />
1 CFU Eseguire un esame obiettivo non specialistico del sistema nervoso centrale e<br />
periferico. Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> casi clinici.<br />
TESTI 1. V. Bonavita, G. Di Iorio – Neurologia Clinica – E<strong>di</strong>zioni Me<strong>di</strong>co<br />
CONSIGLIATI Scientifiche, 2007<br />
2. B. Bergamasco, R. Mutani – La Neurologia <strong>di</strong> Bergamini – Ed. Libreria<br />
Cortina, Torino, 2006
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />
ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />
CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />
MAGISTRALE)<br />
MEDICINA E CHIRURGIA - IPPOCRATE<br />
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO PSICHIATRIA<br />
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />
AMBITO DISCIPLINARE Stu<strong>di</strong>o dei principali <strong>di</strong>sturbi mentali.<br />
CODICE INSEGNAMENTO 05960<br />
ARTICOLAZIONE IN MODULI NO<br />
NUMERO MODULI 1<br />
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/25<br />
DOCENTE RESPONSABILE<br />
(MODULO 1)<br />
ROSA LO BAIDO<br />
PROFESSORE ASSOCIATO<br />
UNIVERSITà DI PALERMO<br />
CFU 5 CFU/F + 1 CFU/T<br />
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />
STUDIO PERSONALE<br />
75<br />
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />
50<br />
PROPEDEUTICITÀ Nessuna<br />
ANNO DI CORSO V<br />
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE<br />
LEZIONI<br />
Dipartimennto BioNeC, Via La Loggia, 1<br />
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali, attività teorico-pratica guidata<br />
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale<br />
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />
PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre<br />
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ<br />
DIDATTICHE<br />
Giorni e orario delle lezioni<br />
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI<br />
STUDENTI<br />
Lunedì 9.00-11.00<br />
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />
Si riferiscono all’insegnamento/corso integrato e non ai singoli moduli che lo<br />
compongono.<br />
Vanno espressi utilizzando i descrittori <strong>di</strong> Dublino<br />
Conoscenza e capacità <strong>di</strong> comprensione<br />
Conoscenza e capacità <strong>di</strong> comprensione delle funzioni psichiche, dei <strong>di</strong>sturbi <strong>di</strong><br />
pertinenza psichiatrica, dei modelli eziologici <strong>di</strong> tipo neurobiologico, psicologico,<br />
psico<strong>di</strong>namico e psicosociale, delle principali strategie <strong>di</strong> intervento terapeutico per<br />
il trattamento dei <strong>di</strong>sturbi psichiatrici (interventi psicofarmacologici,<br />
psicoterapeutici, riabilitativi).<br />
Capacità <strong>di</strong> applicare conoscenza e comprensione<br />
Riconoscimento del <strong>di</strong>sagio psichico, inquadramento <strong>di</strong>agnostico, valutazione clinica<br />
e in<strong>di</strong>viduazione delle possibilità terapeutiche e riabilitative idonee al trattamento dei<br />
<strong>di</strong>sturbi psichiatrici.
Autonomia <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio<br />
Sviluppare un approccio critico, originale ed abilità <strong>di</strong> argomentazione rispetto alle<br />
tematiche trattate.<br />
Abilità comunicative<br />
Comprensione del significato della comunicazione verbale e non verbale e<br />
applicazione <strong>di</strong> queste conoscenze alla relazione me<strong>di</strong>co-paziente con particolare<br />
riferimento alla gestione del paziente psichiatrico.<br />
Capacità d’appren<strong>di</strong>mento<br />
Capacità che consentano una buona utilizzazione delle nozioni apprese per orientarsi<br />
nell’ambito della comprensione e del riconoscimento del <strong>di</strong>sagio psichico e per<br />
potere continuare ad approfon<strong>di</strong>re tali stu<strong>di</strong> nell’ambito dell’aggiornamento e della<br />
formazione continua.<br />
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />
Obiettivo dell’insegnamento è approfon<strong>di</strong>re la conoscenza delle cause, dei sintomi e<br />
dei trattamenti del <strong>di</strong>sagio psichico.<br />
MODULO<br />
ORE FRONTALI<br />
50<br />
PSICHIATRIA<br />
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />
PROGRAMMA<br />
Orientamenti della Psichiatria<br />
La relazione me<strong>di</strong>co paziente in Psichiatria<br />
Funzioni psichiche e psicopatologia<br />
Diagnostica e classificazione in Psichiatria<br />
Disturbi schizofrenici e altre psicosi<br />
Disturbi dell’umore<br />
Disturbi del comportamento alimentare<br />
Disturbi d’ansia<br />
Disturbi <strong>di</strong> personalità<br />
Psicopatologia dell’adolescenza<br />
Vecchie e nuove <strong>di</strong>pendenze<br />
Sindromi psicorganiche<br />
Interventi in psichiatria: farmaci, psicoterapie, riabilitazione.<br />
Legislazione psichiatrica<br />
Responsabilità professionale e consenso informato<br />
1 CFU Tirocinio<br />
Il colloquio psichiatrico<br />
Anamnesi ed esame psichico<br />
Compilazione della cartella clinica psichiatrica.<br />
Utilizzo dei reattivi psicologici per la <strong>di</strong>agnosi in Psichiatria.<br />
TESTI<br />
CONSIGLIATI<br />
Giberti F., Rossi R. (2007), Manuale <strong>di</strong> Psichiatria, Piccin – Nuova Libreria,<br />
Padova.
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />
ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />
CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />
MAGISTRALE)<br />
IPPOCRATE<br />
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO ONCOLOGIA CLINICA<br />
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />
CODICE INSEGNAMENTO 05403<br />
ARTICOLAZIONE IN MODULI SI<br />
NUMERO MODULI DUE<br />
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI SSD: MED06 - MED18<br />
DOCENTE RESPONSABILE<br />
Gianni Pantuso MED 18<br />
(MODULO 1)<br />
Professore Associato<br />
Fac <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong>,Università <strong>di</strong><br />
<strong>Palermo</strong><br />
DOCENTE COINVOLTO<br />
Sergio Palmeri MED 06<br />
(MODULO 2)<br />
Professore Associato<br />
Fac <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong>,Università <strong>di</strong><br />
<strong>Palermo</strong><br />
CFU 6+2<br />
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />
STUDIO PERSONALE<br />
110<br />
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />
90<br />
PROPEDEUTICITÀ Nessuna<br />
ANNO DI CORSO 5°<br />
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE<br />
LEZIONI<br />
Aule Nuove<br />
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA lezioni frontali<br />
esercitazioni in aula<br />
seminari<br />
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale<br />
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />
PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre<br />
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ<br />
DIDATTICHE<br />
Come da Calendario del Corso <strong>di</strong> Laurea<br />
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Prof. G. Pantuso: lunedì dalle 13.00 alle 13.45<br />
STUDENTI<br />
presso lo stu<strong>di</strong>o del Dipartimento <strong>di</strong> Oncologia<br />
dell’AOUP<br />
(091.6554501 - giannipantuso@unipa.it)<br />
Prof. S. Palmeri: giovedì dalle 12.30 alle 13.30<br />
presso lo stu<strong>di</strong>o situato al pianterreno del<br />
Dipartimento <strong>di</strong> Oncologia dell’AOUP<br />
(0916552506 e mail: s.palmeri@unipa.it)<br />
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />
Conoscenza e capacità <strong>di</strong> comprensione: alla fine del corso integrato lo studente dovrà essere in<br />
grado <strong>di</strong> conoscere e comprendere:
• le modalità della crescita e <strong>di</strong>ffusione dei tumori soli<strong>di</strong><br />
• le principali modalità <strong>di</strong>agnostiche per una corretta <strong>di</strong>agnosi, sta<strong>di</strong>azione e prognosi dei<br />
tumori soli<strong>di</strong><br />
• le basi scientifiche che sottendono la corretta pianificazione terapeutica (chirurgica,me<strong>di</strong>ca<br />
e integrata) dei tumori soli<strong>di</strong> durante le varie fasi <strong>di</strong> malattia<br />
Capacità <strong>di</strong> applicare conoscenza e comprensione: alla fine del corso integrato lo studente dovrà<br />
conoscere e comprendere:<br />
• quali sono le principali terapie chirurgiche (resettive ra<strong>di</strong>cali, <strong>di</strong> debulking, palliative, ecc..)<br />
e me<strong>di</strong>che (chemioterapiche, ormonali a<strong>di</strong>uvanti e non)<br />
• quali sono i limiti e le potenzialità dei trattamenti oggi <strong>di</strong>sponibili per la <strong>di</strong>agnosi e terapia<br />
dei principali tumori soli<strong>di</strong><br />
• come impostare una <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong>fferenziale <strong>di</strong> fronte un paziente con una sospetta neoplasia<br />
solida maligna<br />
Autonomia <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio: alla fine del corso integrato lo studente dovrà essere in grado <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>care:<br />
• se un paziente, affetto da uno specifico tumore solido sia potenzialmente guaribile,<br />
curabile oppure da affidare esclusivamente a terapie me<strong>di</strong>che <strong>di</strong> supporto<br />
• in caso <strong>di</strong> eleggibilità per uno specifico trattamento, quali sono i principali parametri<br />
clinici da prendere in considerazione prima <strong>di</strong> avviare il paziente al percorso terapeutico<br />
in<strong>di</strong>viduato<br />
Abilità comunicative: alla fine del corso integrato lo studente dovrà essere in grado <strong>di</strong> comunicare<br />
con la necessaria delicatezza, completezza e comprensibilità una <strong>di</strong>agnosi “<strong>di</strong>fficile”<br />
Capacità d’appren<strong>di</strong>mento: alla fine del corso integrato lo studente dovrà essere in grado <strong>di</strong><br />
interpretare la letteratura scientifica relativa alla <strong>di</strong>sciplina<br />
OBIETTIVI FORMATIVI DEI MODULI<br />
Essere in grado <strong>di</strong> analizzare e risolvere i problemi <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne oncologico affrontando l’iter<br />
<strong>di</strong>agnostico-terapeutico alla luce dei principi della me<strong>di</strong>cina basata sull’evidenza.<br />
MODULO Oncologia Me<strong>di</strong>ca<br />
ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />
30<br />
PROGRAMMA<br />
Le lezioni frontali saranno <strong>di</strong>vise in due parti;<br />
1° parte:<br />
• introduzione alla storia, evoluzione e finalità della <strong>di</strong>sciplina<br />
• principi <strong>di</strong> crescita neoplastica e sue refluenze sulle strategie<br />
terapeutiche<br />
• multi<strong>di</strong>sciplinarietà e terapie integrate<br />
• le fasi della terapia me<strong>di</strong>ca dei tumori soli<strong>di</strong><br />
2° parte:<br />
• Diagnosi, sta<strong>di</strong>azione, prognosi e terapia me<strong>di</strong>ca dei principali tumori<br />
soli<strong>di</strong><br />
• le terapie <strong>di</strong> supporto e il controllo dei sintomi<br />
• la relazione me<strong>di</strong>co–paziente in Oncologia<br />
TIROCINIO<br />
1 Saper raccogliere il consenso informato del paziente a una meto<strong>di</strong>ca<br />
<strong>di</strong>agnostica e/o terapeutica. Informare un paziente (in con<strong>di</strong>zioni simulate) su<br />
vantaggi e reazioni avverse <strong>di</strong> un ciclo <strong>di</strong> chemioterapia. Impostare un piano<br />
terapeutico.
TESTI<br />
CONSIGLIATI<br />
A. R. Bianco “Manuale <strong>di</strong> Oncologia Clinica” 4° Ed. Mc Graw & Hill<br />
G. Bonadonna ed al. “<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> Oncologica” 8° Ed. Elsevier Masson<br />
M. Lopez Oncologia Me<strong>di</strong>ca Pratica 2° Ed. SEU<br />
MODULO Oncologia Chirurgica<br />
ORE FRONTALI<br />
30<br />
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />
PROGRAMMA<br />
• Introduzione e generalità epidemiologiche<br />
• Approccio al paziente oncologico<br />
• Principi <strong>di</strong> chirurgia oncologica<br />
• Metodologia e finalità della <strong>di</strong>sciplina<br />
• Diagnosi, sta<strong>di</strong>azione, prognosi e terapia chirurgica dei principali<br />
tumori soli<strong>di</strong><br />
• Ruolo della chirurgia mininvasiva<br />
• Multi<strong>di</strong>sciplinarietà e terapie integrate<br />
• Principi <strong>di</strong> nutrizione artificiale in chirurgia oncologica<br />
• Meto<strong>di</strong>che parachirurgiche terapeutiche e/o palliative<br />
• la relazione me<strong>di</strong>co–paziente in Oncologia<br />
TIROCINIO<br />
1 Saper raccogliere il consenso informato del paziente a una meto<strong>di</strong>ca<br />
<strong>di</strong>agnostica e/o terapeutica. Informare un paziente (in con<strong>di</strong>zioni simulate) su<br />
vantaggi e reazioni avverse <strong>di</strong> un ciclo <strong>di</strong> chemioterapia. Impostare un piano<br />
terapeutico.<br />
TESTI<br />
CONSIGLIATI<br />
M. A. Latteri “<strong>Chirurgia</strong> Oncologica e Principi <strong>di</strong> Oncologia Clinica”<br />
Ed. E<strong>di</strong>SES
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />
ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />
CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />
MAGISTRALE)<br />
<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong>- <strong>Ippocrate</strong><br />
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO CHIRURGIA GENERALE<br />
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />
CODICE INSEGNAMENTO 01975<br />
ARTICOLAZIONE IN MODULI Si<br />
NUMERO MODULI 2<br />
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED18<br />
DOCENTE<br />
Gaspare Gulotta<br />
(MODULO 1)<br />
Prof. Or<strong>di</strong>nario<br />
Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />
DOCENTE<br />
Giuseppe Diana<br />
(MODULO 2)<br />
Prof. Or<strong>di</strong>nario<br />
Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />
CFU 6 CFU/F + 2CFU/T<br />
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />
STUDIO PERSONALE<br />
110<br />
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />
90<br />
PROPEDEUTICITÀ ANATOMIA PATOLOGICA - C.I. -<br />
PATOLOGIA SISTEMATICA I, II, III, IV -<br />
DIAGNOSTICA PER IMMAGINI<br />
ANNO DI CORSO V e VI<br />
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE<br />
LEZIONI<br />
Come da programmazione del CdL<br />
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali, seminari ed esercitazioni in<br />
corsia, ambulatorio e sala operatoria<br />
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />
METODI DI VALUTAZIONE Test a risposte multiple alla fine del primo<br />
modulo (idoneità) ed in itinere del modulo 2.<br />
Prova orale finale.<br />
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />
PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre (anno V – modulo 1 );<br />
Primo semestre (anno VI – modulo 2)<br />
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ<br />
DIDATTICHE<br />
Come da <strong>di</strong>sposizione del CdL<br />
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI lunedì, martedì, mercoledì ore 15 – 16<br />
STUDENTI<br />
giovedì ore 12 – 13<br />
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />
Conoscenza e capacità <strong>di</strong> comprensione<br />
− Conoscere l'epidemiologia, l'economia sanitaria e le basi del management chirurgico della<br />
salute.<br />
− Conoscere e saper attuare i principali interventi chirurgici nella malattia acuta e cronica,<br />
nella riabilitazione e nelle cure <strong>di</strong> tipo terminale.<br />
Capacità <strong>di</strong> applicare conoscenza e comprensione<br />
− Saper eseguire correttamente una storia clinica adeguata, che comprenda anche aspetti
sociali, come la salute occupazionale.<br />
− Essere in grado <strong>di</strong> realizzare un esame dello stato fisico e mentale.<br />
− Essere in grado <strong>di</strong> analizzare ed interpretare i risultati delle procedure <strong>di</strong>agnostiche e<br />
tecniche <strong>di</strong> base, allo scopo <strong>di</strong> definire correttamente la natura <strong>di</strong> un problema.<br />
− Essere in grado <strong>di</strong> eseguire correttamente le strategie <strong>di</strong>agnostiche adeguate, allo scopo <strong>di</strong><br />
salvaguardare la vita e saper applicare i principi della me<strong>di</strong>cina basata sull'evidenza per<br />
suggerire le terapie chirurgiche adeguate.<br />
− Saper esercitare il corretto giu<strong>di</strong>zio clinico per stabilire le <strong>di</strong>agnosi e le terapie nel singolo<br />
paziente.<br />
− Conoscere l'utilizzo appropriato delle risorse umane, degli interventi <strong>di</strong>agnostici, delle<br />
modalità terapeutiche e delle tecnologie de<strong>di</strong>cate alla cura della salute.<br />
Autonomia <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio<br />
− Identificare, formulare e risolvere i problemi del paziente utilizzando le basi del pensiero e<br />
della ricerca scientifica e sulla base dell'informazione ottenuta e correlata da <strong>di</strong>verse fonti.<br />
− Essere consapevole del ruolo che hanno la complessità, l'incertezza e la probabilità nelle<br />
decisioni prese durante la pratica me<strong>di</strong>ca.<br />
− Essere in grado <strong>di</strong> formulare delle ipotesi, raccogliere e valutare in maniera critica i dati,<br />
per risolvere i problemi.<br />
− Riconoscere che una buona pratica me<strong>di</strong>ca <strong>di</strong>pende strettamente dall'interazione e dalle<br />
buone relazioni tra me<strong>di</strong>co, paziente e famiglia, a salvaguar<strong>di</strong>a del benessere, della <strong>di</strong>versità<br />
culturale e dell'autonomia del paziente.<br />
− Acquisire il senso <strong>di</strong> responsabilità personale nel prendersi cura dei singoli pazienti.<br />
Abilità comunicative<br />
− Ascoltare attentamente per comprendere e sintetizzare l'informazione rilevante su tutte le<br />
problematiche, comprendendone i loro contenuti.<br />
− Mettere in pratica le capacità comunicative per facilitare la comprensione con i pazienti e<br />
loro parenti, rendendoli capaci <strong>di</strong> prendere delle decisioni come partners alla pari.<br />
− Dimostrare una buona sensibilità verso i fattori culturali e personali che migliorano le<br />
interazioni con i pazienti e con la comunità<br />
− Interagire con altre figure professionali coinvolte nella cura dei pazienti attraverso un<br />
lavoro <strong>di</strong> gruppo efficiente<br />
Capacità d’appren<strong>di</strong>mento<br />
− Essere in grado <strong>di</strong> raccogliere, organizzare ed interpretare correttamente l'informazione<br />
sanitaria e biome<strong>di</strong>ca dalle <strong>di</strong>verse risorse e database <strong>di</strong>sponibili.<br />
− Saper raccogliere le informazioni specifiche sul paziente dai sistemi <strong>di</strong> gestione <strong>di</strong> dati<br />
clinici.<br />
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />
• la capacità <strong>di</strong> analizzare i problemi clinici <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne, chirurgico, valutando i rapporti tra<br />
benefici, rischi e costi, anche alla luce dei principi della me<strong>di</strong>cina basata sulla evidenza ed<br />
in<strong>di</strong>carne le soluzioni;<br />
• l'abilità e la sensibilità per applicare nelle decisioni me<strong>di</strong>che i principi essenziali <strong>di</strong> economia<br />
sanitaria con specifico riguardo al rapporto costo/beneficio delle procedure <strong>di</strong>agnostiche e<br />
terapeutiche.<br />
MODULO 1 E 2 CHIRURGIA GENERALE
ORE FRONTALI<br />
30+30<br />
2 CFU<br />
(secondo semestre<br />
del VI anno)<br />
DOCENTI<br />
ATTIVITA DI<br />
TIROCINIO<br />
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />
PROGRAMMA DEI DUE MODULI<br />
OBIETTIVO GENERALE:<br />
Gli studenti devono essere in grado <strong>di</strong> analizzare i sintomi, in<strong>di</strong>viduare i segni<br />
da integrare con i dati <strong>di</strong> laboratorio e strumentali per riconoscere l’esistenza,<br />
la gravità, la prognosi ed il trattamento delle malattie comprendenti la<br />
chirurgia come opzione terapeutica.<br />
Essere in grado <strong>di</strong> valutare i risultati dei trattamenti chirurgici, specie se<br />
demolitivi, in relazione alla qualità della vita utilizzando la <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> Basata<br />
sull’Evidenza.<br />
OBIETTIVO SPECIFICO<br />
Formulare un iter <strong>di</strong>agnostico e terapeutico me<strong>di</strong>ante decisioni motivate e<br />
pertinenti alle situazioni concretamente proposte, valutando <strong>di</strong> volta in volta i<br />
rapporti tra rischi, costi e benefici, fino a definire una strategia complessiva <strong>di</strong><br />
gestione dello specifico paziente che tenga conto degli aspetti <strong>di</strong> prevenzione,<br />
<strong>di</strong> terapia e <strong>di</strong> riabilitazione<br />
Utilizzare le basi del ragionamento clinico per definire le indagini<br />
<strong>di</strong>agnostiche <strong>di</strong> prima scelta, secondo criteri decisionali <strong>di</strong> efficienza ed<br />
efficacia e in funzione del rapporto tra benefici, rischi e costi<br />
Descrivere il valore del colloquio me<strong>di</strong>co/paziente come strumento<br />
terapeutico, preventivo e <strong>di</strong> educazione sanitaria<br />
Discutere casi clinici <strong>di</strong> interesse chirurgico, riferiti a malattie prevalenti,<br />
focalizzando gli elementi essenziali alla <strong>di</strong>agnostica <strong>di</strong>fferenziale e le<br />
in<strong>di</strong>cazioni/controin<strong>di</strong>cazioni alla terapia chirurgica rispetto a quella me<strong>di</strong>ca<br />
Delineare le peculiarità della preparazione all'intervento del paziente<br />
geriatrico e dell'assistenza peri e postoperatoria<br />
In<strong>di</strong>care le principali urgenze chirurgiche nel paziente geriatrico<br />
Descrivere il significato <strong>di</strong> rischio chirurgico in relazione allo stato <strong>di</strong> malattia<br />
ed alla sua prognosi ed allo stato del paziente<br />
TIROCINIO<br />
Discutere in modo interattivo la <strong>di</strong>agnostica <strong>di</strong>fferenziale <strong>di</strong> casi clinici reali<br />
o simulati (prototipici <strong>di</strong> situazioni cliniche <strong>di</strong> frequente riscontro) basandosi<br />
sul problem solving (con stu<strong>di</strong>o in<strong>di</strong>viduale e non assistito dei casi clinici<br />
proposti dal docente)<br />
Discutere in modo interattivo le possibili decisioni <strong>di</strong>agnostiche e<br />
terapeutiche (decision making) in casi clinici reali o simulati<br />
Compilare richiesta motivata <strong>di</strong> indagini <strong>di</strong>agnostiche laboratoristiche e<br />
strumentali<br />
Compilare richiesta motivata <strong>di</strong> consulenza specialistica<br />
Compilare richiesta motivata <strong>di</strong> ricovero ospedaliero<br />
Informare (in con<strong>di</strong>zioni reali o simulate) il paziente e i congiunti su<br />
<strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> patologie gravi, invalidanti o con esito infausto e sui relativi<br />
trattamenti<br />
Concordare con il paziente l'assunzione delle decisioni che lo riguardano<br />
Discutere con un paziente i benefici e rischi <strong>di</strong> un trattamento chirurgico.<br />
Prof. Bianca Cu<strong>di</strong>a (R.C. MED 18)<br />
Prof. Giovanni Guercio (R.C. MED 18)
DOCENTI<br />
ATTIVITA<br />
PRATICHEe<br />
TESTI<br />
CONSIGLIATI<br />
(modulo 1) Prof. Antonino Agrusa (R.C. MED 18)<br />
(modulo 1) Prof. Giuseppe Salamone (R.C. MED 18)<br />
(modulo 2) Prof. Bianca Cu<strong>di</strong>a (R.C. MED 18)<br />
(modulo 2) Prof. Giovanni Guercio (R.C. MED 18)<br />
Ascelta dello studente<br />
Bellantone, De Toma, Montorsi: <strong>Chirurgia</strong> Generale; Minerva Me<strong>di</strong>ca Ed.<br />
Dionigi: <strong>Chirurgia</strong>; Masson Ed.<br />
Blande et al: General Surgery; Springer Ed.<br />
Lowrence: Essential of General Surgery; Lippincott Ed.<br />
Viene inoltre fornito un elenco <strong>di</strong> URL per lo stu<strong>di</strong>o on-line
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />
ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />
CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />
MAGISTRALE)<br />
<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong>- <strong>Ippocrate</strong><br />
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO PEDIATRIA<br />
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />
CODICE INSEGNAMENTO 05648<br />
ARTICOLAZIONE IN MODULI SI<br />
NUMERO MODULI DUE<br />
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/38 e MED/20<br />
DOCENTE RESPONSABILE<br />
Prof Giovanni Corsello<br />
(MODULO 1)<br />
Or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> Pe<strong>di</strong>atria<br />
Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />
DOCENTE COINVOLTO<br />
Prof. Giuseppe Li Voti<br />
(MODULO 2)<br />
Prof. Associato<br />
Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />
CFU 7 CFU/F + 2 CFU/T<br />
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />
STUDIO PERSONALE<br />
125<br />
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />
100<br />
PROPEDEUTICITÀ Nessuna<br />
ANNO DI CORSO SESTO<br />
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Aula del Dipartimento Materno Infantile<br />
LEZIONI<br />
Via Giordano n.3<br />
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività <strong>di</strong>dattiche (lezioni),<br />
Esercitazioni in aula.<br />
Visite in campo, altro<br />
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale.<br />
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />
PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre<br />
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Giorni : Vener<strong>di</strong><br />
DIDATTICHE<br />
Orario delle lezioni : 8-14,00<br />
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Giorni : Marte<strong>di</strong>’ e Giove<strong>di</strong>’<br />
STUDENTI<br />
Orari <strong>di</strong> ricevimento : 12,00-14,00<br />
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />
Acquisire le problematiche <strong>di</strong> competenza me<strong>di</strong>ca non specialistica in tema <strong>di</strong> fisiopatologia,<br />
<strong>di</strong>agnosi, cura e prevenzione dello stato <strong>di</strong> salute e delle principali malattie che interessano tutta<br />
l’età evolutiva, da quella neonatale all’adolescenza. Va considerata la peculiarità della pe<strong>di</strong>atria<br />
come branca specialistica non d’organo, ma <strong>di</strong> fascia d’età che include le <strong>di</strong>verse competenze <strong>di</strong><br />
una me<strong>di</strong>cina generale dell’età evolutiva aperta alle tematiche specialistiche incluso la<br />
neonatologia, la chirurgia pe<strong>di</strong>atrica e la neuropsichiatria infantile. In<strong>di</strong>viduare quelle con<strong>di</strong>zioni<br />
cliniche che rendono utile e necessario l’intervento del me<strong>di</strong>co specialista, anche in rapporto alle<br />
patologie per cui si impone un protocollo <strong>di</strong> intervento specifico, sia a livello ambulatoriale che<br />
ospedaliero. Affrontare le problematiche cliniche e biologiche dell’età evolutiva, da quella
neonatale all’adolescenza, con un approccio multi<strong>di</strong>sciplinare integrato, in particolar modo tra le<br />
aree scientifico-<strong>di</strong>sciplinari che fanno parte del corso integrato. Rendere operative sui pazienti le<br />
conoscenze e le competenze acquisite attraverso una idonea interazione clinica multi<strong>di</strong>sciplinare.<br />
OBIETTIVI FORMATIVI<br />
Acquisire le problematiche <strong>di</strong> competenza me<strong>di</strong>ca non specialistica in tema <strong>di</strong> fisiopatologia, <strong>di</strong>agnosi, cura e<br />
prevenzione dello stato <strong>di</strong> salute e delle principali malattie che interessano tutta l’età evolutiva, da quella neonatale<br />
all’adolescenza. Va considerata la peculiarità della pe<strong>di</strong>atria come branca specialistica non d’organo, ma <strong>di</strong> fascia d’età<br />
che include le <strong>di</strong>verse competenze <strong>di</strong> una me<strong>di</strong>cina generale dell’età evolutiva aperta alle tematiche specialistiche<br />
incluso la neonatologia, la chirurgia pe<strong>di</strong>atrica e la neuropsichiatria infantile. In<strong>di</strong>viduare quelle con<strong>di</strong>zioni cliniche<br />
che rendono utile e necessario l’intervento del me<strong>di</strong>co specialista, anche in rapporto alle patologie per cui si impone un<br />
protocollo <strong>di</strong> intervento specifico, sia a livello ambulatoriale che ospedaliero. Affrontare le problematiche cliniche e<br />
biologiche dell’età evolutiva, da quella neonatale all’adolescenza, con un approccio multi<strong>di</strong>sciplinare integrato, in<br />
particolar modo tra le aree scientifico-<strong>di</strong>sciplinari che fanno parte del corso integrato. Rendere operative sui pazienti le<br />
conoscenze e le competenze acquisite attraverso una idonea interazione clinica multi<strong>di</strong>sciplinare.<br />
MODULO 1<br />
ORE FRONTALI<br />
40<br />
DENOMINAZIONE DEL MODULO<br />
PEDIATRIA<br />
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA<br />
Introduzione alla pe<strong>di</strong>atria e semeiotica pe<strong>di</strong>atrica; Assistenza del neonato alla nascita; Il<br />
neonato sano; Il neonato pretermine e <strong>di</strong> basso peso; Il neonato asfittico; Il <strong>di</strong>stress<br />
respiratorio nel neonato; Itteri neonatali; Infezioni e sepsi neonatali; Screening neonatali;<br />
L’alimentazione del neonato: allattamento naturale e con formule; Il <strong>di</strong>vezzamento e<br />
l’alimentazione dei primi anni <strong>di</strong> vita; L’accrescimento corporeo in età evoluriva; La pubertà:<br />
cronologia, anticipazioni e ritar<strong>di</strong> puberali; Nozioni <strong>di</strong> adolescentologia; Patologia carenziale<br />
in pe<strong>di</strong>atria; I <strong>di</strong>sturbi della crescita; Il bambino con turbe della <strong>di</strong>gestione e<br />
dell’assorbimento; Car<strong>di</strong>opatie congenite ed acquisite; Patologia genetica ; Malattie<br />
cromosomiche; Malattie renali; Malattie delle vie urinarie; Principali malattie respiratorie del<br />
bambino; Il reflusso gastroesofageo; Le anemie congenite ed acquisite del bambino; Le<br />
porpore trombocitopeniche <strong>di</strong> interesse pe<strong>di</strong>atrico; Difetti della coagulazione del sangue;<br />
Malattie da alterata risposta immunitaria; Malattia celiaca; Fibrosi cistica del pancreas;<br />
Intolleranza alle proteine del latte vaccino; Principali malattie endocrine del bambino; Il<br />
<strong>di</strong>abete mellito; Oncologia pe<strong>di</strong>atrica e nozioni <strong>di</strong> terapia; Masse addominali; Principali<br />
malattie congenite del metabolismo; Malformazioni congenite e prevenzione genetica; Le<br />
vaccinazioni; Malattie del SNC <strong>di</strong> interesse pe<strong>di</strong>atrico.Nozioni <strong>di</strong> <strong>Chirurgia</strong> Pe<strong>di</strong>atrica.<br />
Nozioni <strong>di</strong> Neuropsichiatria Infantile<br />
1 CFU Attività <strong>di</strong> Tirocinio<br />
Didattica interattiva su casi clinici reali e simulati.<br />
TESTI BURGIO GR. : Pe<strong>di</strong>atria essenziale , UTET<br />
CONSIGLIATI CAREDDU : Pe<strong>di</strong>atra Generale e Specialistica , Ambrosiana<br />
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />
Fare conoscere le patologie congenite ed acquisite in campo neonatale, pe<strong>di</strong>atrico ed<br />
adolescenziale. Acquisire le competenze <strong>di</strong> fisiopatologia, <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnosi sia clinica che strumentale.<br />
Fare conoscere le possibilità terapeutiche, il timing del trattamento e la terapia chirurgica sia<br />
tra<strong>di</strong>zionale che endoscopica e laparoscopica. Infine insegnare a comunicare con il bambino ed i<br />
suoi genitori per umanizzare la me<strong>di</strong>cina e renderla più vicino al bambino. Insegnare a <strong>di</strong>scutere <strong>di</strong><br />
casi clinici attraverso una idonea integrazione clinica multi<strong>di</strong>sciplinare<br />
MODULO 2<br />
CHIRURGIA PEDIATRICA
ORE FRONTALI<br />
30<br />
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />
PROGRAMMA<br />
Introduzione alla <strong>Chirurgia</strong> Pe<strong>di</strong>atrica dalla <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> patologie congenite<br />
“in utero” alla <strong>di</strong>agnostica clinica e strumentale nel neonato, nel lattante, nel<br />
bambino e nell’adolescente. Patologie riguardanti l’apparato <strong>di</strong>gerente: atresia<br />
dell’esofago,atresie duodenali, <strong>di</strong>giuno-ileali, del colon e del retto, Ileo da<br />
meconio, Megacolon agangliare, Invaginazioni intestinali, volvolo intestinale,<br />
addome acuto, peritoniti, appen<strong>di</strong>copatia,reflusso gastro esofageo. Patologia<br />
genito urinarie: patologie cistiche renali, patologie del giunto pielo ureterale,<br />
patologie del giunto vescico ureterale, <strong>di</strong>sfunzioni vescicali, patologie<br />
dell’uretra, testicolo ritenuto, ernie inguinali congenite, idrocele, scroto acuto,<br />
varicocele. Patologie apparato respiratorio: CAM, enfisema lobare,<br />
sequestrazioni, pneumotorace. Tumori soli<strong>di</strong> infantili. Cisti e fistole del collo<br />
1 CFU Attività <strong>di</strong> titìrocinio<br />
Didattica su casi clinici reali e simulati.<br />
TESTI Lezioni <strong>di</strong> <strong>Chirurgia</strong> Pe<strong>di</strong>atrica R. Domini, M. Lima<br />
CONSIGLIATI CLUEB Bologna
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />
ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />
CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />
MAGISTRALE)<br />
<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong>- <strong>Ippocrate</strong><br />
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> Legale, Bioetica e Storia della<br />
<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong><br />
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />
AMBITO DISCIPLINARE <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e sanità pubblica e degli ambienti <strong>di</strong><br />
lavoro e scienze me<strong>di</strong>co legali<br />
CODICE INSEGNAMENTO 13949<br />
ARTICOLAZIONE IN MODULI SI<br />
NUMERO MODULI DUE<br />
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/43- MED/02<br />
DOCENTE RESPONSABILE<br />
Prof.ssa Antonina Argo<br />
(MODULO 1)<br />
Associato <strong>di</strong> <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> Legale<br />
Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />
DOCENTE COINVOLTO<br />
Prof. Renato Malta<br />
(MODULO 2)<br />
Ricercatore<br />
Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />
CFU 6 + 1<br />
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />
STUDIO PERSONALE<br />
100<br />
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />
75<br />
PROPEDEUTICITÀ Nessuna<br />
ANNO DI CORSO sesto<br />
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE<br />
LEZIONI<br />
plesso Aule Nuove- Aule me<strong>di</strong>cina legale<br />
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali ed esercitazioni in aula.<br />
Didattica interattiva su casi clinici reali e<br />
simulati.<br />
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />
METODI DI VALUTAZIONE Prova orale – Commissione: Argo Antonina,<br />
Malta Renato, Zerbo Stefania, Scalici Edoardo,<br />
Procaccianti Salvatore.<br />
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />
PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre<br />
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ<br />
DIDATTICHE<br />
Come da calendario<br />
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI<br />
STUDENTI<br />
mercoledì ore 12-13<br />
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />
Introduzione ai fondamentali obblighi inerenti l’esercizio professionale del me<strong>di</strong>co nei riguar<strong>di</strong><br />
della Autorità Giu<strong>di</strong>ziaria e <strong>di</strong> quella sanitaria pubblica, attualmente vigenti in Italia.<br />
Conoscere i fondamenti del rapporto professionale con il paziente ed acquisire la capacità <strong>di</strong><br />
orientarlo in modo consono ai fondamenti etico-deontologici della professione.<br />
Acquisire le nozioni <strong>di</strong> base delle <strong>di</strong>scipline giuri<strong>di</strong>che – <strong>di</strong>ritto penale e civile- inerenti il Corso
Integrato e la capacità <strong>di</strong> utilizzare il linguaggio specifico proprio <strong>di</strong> tali <strong>di</strong>scipline, per gli aspetti<br />
me<strong>di</strong>co-sanitari. Essere capaci <strong>di</strong> applicare le conoscenze acquisite al contesto dell’esercizio<br />
della professione me<strong>di</strong>ca, con particolare riguardo alla responsabilità professionale.<br />
Acquisire le nozioni fondamentali <strong>di</strong> tanatologia, patologia e tossicologia forense.<br />
Acquisire la capacità <strong>di</strong> integrare le conoscenze acquisite <strong>di</strong> semeiotica forense per un approccio<br />
critico ed un atteggiamento orientato alla ricerca, <strong>di</strong>mostrando <strong>di</strong> essere in grado <strong>di</strong> formulare<br />
giu<strong>di</strong>zi personali per risolvere problemi <strong>di</strong>agnostici posti dalla patologia forense nel vivente<br />
(valutazione del danno biologico, giu<strong>di</strong>zio in tema <strong>di</strong> in invali<strong>di</strong>tà civile ed invali<strong>di</strong>tà personale) e<br />
nel cadavere, e <strong>di</strong> tanatologia.<br />
Essere in grado <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare i bisogni del citta<strong>di</strong>no riguardo a prestazioni<br />
previdenziali/assistenziali e per la tutela della <strong>di</strong>sabilità.<br />
Essere in grado <strong>di</strong> esprimere con corretta metodologia un giu<strong>di</strong>zio bioetico.<br />
Conoscere il <strong>di</strong>battito bioetico riferito alle situazioni in cui la scelta del me<strong>di</strong>co è eticamente<br />
rilevante e problematica a causa del <strong>di</strong>fficile embricarsi <strong>di</strong> questioni clinico - me<strong>di</strong>che, tecnicopratiche,<br />
umane, oggettive e soggettive. Conoscere l’evoluzione del pensiero nella storia me<strong>di</strong>ca<br />
occidentale.<br />
Delineare la storia della me<strong>di</strong>cina nella sua espressione sociale.<br />
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />
1. Acquisizione <strong>di</strong> consapevolezza critica relativa ai fondamentali obblighi inerenti l’esercizio<br />
professionale del me<strong>di</strong>co nei riguar<strong>di</strong> della Autorità Giu<strong>di</strong>ziaria e <strong>di</strong> quella sanitaria pubblica,<br />
attualmente vigenti in Italia.<br />
2. Acquisizione <strong>di</strong> consapevolezza critica relativa ai fondamenti del rapporto professionale con il<br />
paziente, orientando in modo consono ai fondamenti della professione.<br />
3. Acquisire le nozioni <strong>di</strong> base delle <strong>di</strong>scipline giuri<strong>di</strong>che – <strong>di</strong>ritto penale e civile- inerenti il Corso<br />
Integrato e la capacità <strong>di</strong> utilizzare il linguaggio specifico proprio <strong>di</strong> tali <strong>di</strong>scipline, per gli aspetti<br />
me<strong>di</strong>co-sanitari.<br />
4. Capacità <strong>di</strong> applicare le conoscenze acquisite al contesto dell’esercizio della professione<br />
me<strong>di</strong>ca, con particolare riguardo alla responsabilità professionale.<br />
5. Acquisizione della fondamentale semeiotica <strong>di</strong> tanatologia, patologia e tossicologia forense, <strong>di</strong><br />
patologia forense nel vivente (valutazione del danno biologico, giu<strong>di</strong>zio in tema <strong>di</strong> in invali<strong>di</strong>tà<br />
civile ed invali<strong>di</strong>tà personale) e per la tutela della <strong>di</strong>sabilità.<br />
6. Espressione <strong>di</strong> un giu<strong>di</strong>zio bioetico con adeguata metodologia critica.<br />
7. Conoscenza dell’evoluzione del pensiero nella storia me<strong>di</strong>ca occidentale.<br />
8. Capacità <strong>di</strong> trasferire nella attività pratica il bagaglio teorico al fine <strong>di</strong> decifrare correttamente la<br />
rilevanza etica che talune situazioni della cura della salute comportano. Capacità <strong>di</strong> declinare<br />
esperienze trascorse della storia dell’arte me<strong>di</strong>ca in una visione attuale.<br />
9. Consapevolezza della responsabilità morale e delll’aiuto alle decisioni suggerite ai pazienti ed<br />
ai loro familiari, tenendo sempre al centro il paziente, il suo vissuto e la funzione <strong>di</strong><br />
accompagnamento che comporta l’esercizio me<strong>di</strong>co. Rileggere il vissuto <strong>di</strong> me<strong>di</strong>ci e pazienti nel<br />
tempo passato attualizzando conoscenze ed esperienze.<br />
10. Capacità <strong>di</strong> coltivare la relazione <strong>di</strong>alogica con i pazienti ed i loro familiari sì che essi possano<br />
responsabilmente ed attivamente partecipare al processo <strong>di</strong> cura. Percorrere la <strong>di</strong>fficile relazione<br />
o<strong>di</strong>erna tra paziente e me<strong>di</strong>co alla luce dell’esperienza storica.<br />
11. Seguire l’evoluzione del <strong>di</strong>battito bioetico.<br />
MODULO<br />
MEDICINA LEGALE, BIOETICA (MED 43)
ORE FRONTALI<br />
Ore<br />
30<br />
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />
PROGRAMMA<br />
1.MEDICINA LEGALE GENERALE<br />
Qualifiche giuri<strong>di</strong>che del me<strong>di</strong>co<br />
Denunce<br />
Referto<br />
Rapporto<br />
Certificati<br />
Segreto professionale<br />
Interruzione volontaria della gravidanza<br />
La causalità<br />
Il rapporto <strong>di</strong> causalità<br />
Causa unica esclusiva e sopravvenuta<br />
Responsabilità professionale<br />
Principi generali<br />
Teorie dell'errore professionale<br />
Responsabilità morale<br />
Responsabilità penale<br />
Responsabilità civile<br />
Consenso al trattamento sanitario<br />
Il dovere <strong>di</strong> prestare assistenza<br />
La responsabilità civile<br />
Responsabilità da fatto illecito<br />
Responsabilità da inadempimento <strong>di</strong> obbligazioni<br />
Specie della responsabilità<br />
Il danno risarcibile<br />
L'imputabilità<br />
Cause <strong>di</strong> esclusione dell'imputabilità<br />
Età minore<br />
Vizio totale e parziale <strong>di</strong> mente<br />
Ubriachezza e stupefazione<br />
Intossicazione cronica da alcool e da stupefacenti<br />
Sordomutismo<br />
L'omici<strong>di</strong>o in generale<br />
Elementi psicologici del reato<br />
Infantici<strong>di</strong>o e fetici<strong>di</strong>o<br />
Percosse<br />
Lesione personale dolosa<br />
Gra<strong>di</strong> della lesione personale dolosa<br />
Lesione personale colposa<br />
Lesione personale conseguente ad altro delitto<br />
Violenza sessuale<br />
Accertamenti me<strong>di</strong>co-legali in caso <strong>di</strong> delitti sessuali<br />
2.TRAUMATOLOGIA<br />
Abrasioni<br />
Escoriazioni<br />
Ferite lacero-contuse<br />
Fratture craniche<br />
Lesioni da arma bianca<br />
Ferita da taglio<br />
Ferite da punta
Ferite da punta e taglio<br />
Ferite da fendente<br />
Lesioni da arma da sparo<br />
Lesioni da armi portatili a proiettile unico<br />
Caratteri del foro d'entrata<br />
Caratteri del foro d'uscita<br />
Caratteri del tramite<br />
Lesioni da armi portatili a carica multipla<br />
I gran<strong>di</strong> traumatismi<br />
Precipitazione<br />
Incidenti stradali<br />
3.ASFISSIOLOGIA<br />
Generalità<br />
Soffocazione <strong>di</strong>retta<br />
Impiccamento<br />
Strangolamento<br />
Strozzamento<br />
Annegamento<br />
Sommersione interna<br />
Intasamento<br />
Soffocazione <strong>di</strong>retta<br />
Confinamento<br />
4.TOSSICOLOGIA<br />
Veleno ed avvelenamento<br />
Diagnosi <strong>di</strong> avvelenamento<br />
Alcolismo: aspetti clinici e me<strong>di</strong>co-legali<br />
Alcool e guida: legislazione<br />
Intossicazione acuta da alcool<br />
Le tossico<strong>di</strong>pendenze<br />
La <strong>di</strong>pendenza: da oppiacei da cocaina<br />
Il crack<br />
Canapa in<strong>di</strong>ana, marijuana e hashish<br />
Gli allucinogeni<br />
Le anfetamine<br />
Ecstasy<br />
Evoluzione legislativa in materia <strong>di</strong> stupefacenti e stati <strong>di</strong><br />
tossico<strong>di</strong>pendenza<br />
5.TANATOLOGIA<br />
Fenomeni tanatologici primari imme<strong>di</strong>ati<br />
Fenomeni tanatologici primari consecutivi<br />
Le ipostasi<br />
Il raffreddamento del corpo<br />
L'aci<strong>di</strong>ficazione e altre mo<strong>di</strong>ficazioni post-mortali<br />
La rigi<strong>di</strong>tà cadaverica<br />
La <strong>di</strong>sidratazione<br />
L'autolisi<br />
La putrefazione<br />
La macerazione<br />
La saponificazione<br />
La mummificazione<br />
La corificazione
Epoca della morte<br />
6.ASSICURAZIONI<br />
Infortunio sul lavoro<br />
Malattia professionale<br />
Assicurazione obbligatoria per gli infortuni sul lavoro e le<br />
malattie professionali in ambito agricolo ed industriale.<br />
Invali<strong>di</strong>tà pensionabile<br />
Assegno or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> invali<strong>di</strong>tà<br />
Pensione or<strong>di</strong>naria <strong>di</strong> inabilità<br />
Invali<strong>di</strong>tà civile<br />
Indennità <strong>di</strong> accompagnamento<br />
Cenni in tema <strong>di</strong> Causa <strong>di</strong> servizio<br />
7.ETICA MEDICA<br />
Il co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> deontologia me<strong>di</strong>ca italiano e quello europeo<br />
La riservatezza ed il segreto professionale<br />
La libertà del paziente e quella del me<strong>di</strong>co<br />
I fondamenti <strong>di</strong> liceità dell’atto me<strong>di</strong>co<br />
Informazione e consenso<br />
La sperimentazione terapeutica<br />
8.BIOETICA<br />
Origini della <strong>di</strong>sciplina e sua sistematizzazione<br />
I principi fondanti <strong>di</strong> bioetica<br />
etica della sacralità della vita ed etica della qualità della vita<br />
la relazione terapeutica: modelli <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina a confronto<br />
la responsabilità <strong>di</strong> fronte alla vita nascente<br />
questioni bioetiche <strong>di</strong> fine vita e trapianto d’organo<br />
il testamento biologico<br />
cure palliative<br />
la riflessione sulla scienza e le biotecnologie<br />
Principi etici e sperimentazione scientifica con particolare riguardo ai dati<br />
genetici<br />
9.STORIA DELLA MEDICINA<br />
1 CFU TIROCINIO<br />
La <strong>di</strong>dattica teorico-pratica consisterà <strong>di</strong> alcune <strong>di</strong>mostrazioni in aula e<br />
approfon<strong>di</strong>rà da un punto <strong>di</strong> vista semiologico –valutativo alcuni argomenti<br />
trattati a lezione (danno biologico, invalido civile, etc..)<br />
TESTI<br />
CONSIGLIATI<br />
TESTI:<br />
<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> legale orientata per problemi. Zagra M, Argo A, Madea B,<br />
Procaccianti P. E<strong>di</strong>zioni Elsevier, Milano, 2011
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />
MODULO BIOETICA<br />
ORE FRONTALI<br />
OBIETTIVI SPECIFICI<br />
30<br />
Il Corso, dopo una introduzione delle tematiche Bioetiche e Storico-me<strong>di</strong>che<br />
inerente le loro origini e fondazioni, presenta il <strong>di</strong>battito bioetico in ambito<br />
me<strong>di</strong>co, facendo emergere ed analizzando la gamma dei valori in gioco nelle<br />
<strong>di</strong>verse specifiche tematiche e nella evoluzione del pensiero me<strong>di</strong>co e della<br />
percezione socio-politica. Il modo <strong>di</strong> procedere dell’insegnamento è quello <strong>di</strong><br />
fare rilevare le tematiche etiche fondamentali a partire da casi singoli e<br />
peculiari. Attraverso l’analisi <strong>di</strong> questi prende corpo lo stu<strong>di</strong>o degli argomenti<br />
<strong>di</strong> etica fondamentale da tradurre come momento applicativo nei casi specifici<br />
per contribuire a formare la struttura <strong>di</strong> base del <strong>di</strong>scente. Questi alla fine del<br />
Corso potrà essere in grado <strong>di</strong> cogliere i valori rilevanti da tutelare<br />
nell’esercizio me<strong>di</strong>co rispetto le questioni eticamente sensibili assumendo<br />
decisioni eticamente fondate e con responsabile consapevolezza rispetto la<br />
storia e la tra<strong>di</strong>zione me<strong>di</strong>ca. Per ogni argomento verranno con pari <strong>di</strong>gnità<br />
presentati i <strong>di</strong>versi piani del <strong>di</strong>battito e le rispettive ragioni a loro sostegno,<br />
conferendo all’aula una laicità culturale attraverso la trattazione con pari<br />
<strong>di</strong>gnità <strong>di</strong> tutte le tesi, come del resto si ad<strong>di</strong>ce ad una Istituzione Statale.<br />
Le tematiche storico-me<strong>di</strong>che devono assolvere al compito <strong>di</strong> presentare le<br />
origini dell’arte me<strong>di</strong>ca, le sue Scuole con l’evoluzione del pensiero me<strong>di</strong>co e<br />
della professione nella società compreso il <strong>di</strong>verso modo <strong>di</strong> progettare ed<br />
organizzare l’assistenza. Il raccordo con la Bioetica suggerisce <strong>di</strong> porre<br />
particolare attenzione agli aspetti umani della me<strong>di</strong>cina ed alla narrazione<br />
dell’evoluzione del rapporto tra paziente, me<strong>di</strong>co e cultura sociale.<br />
PROGRAMMA<br />
La nascita dell’arte me<strong>di</strong>ca in Occidente<br />
La me<strong>di</strong>cina ellenistica<br />
La me<strong>di</strong>cina nel mondo greco-romano<br />
Carità e assistenza nel me<strong>di</strong>oevo cristiano<br />
Il concetto <strong>di</strong> malattia<br />
Le strategie terapeutiche: i farmaci e la chirurgia<br />
Il me<strong>di</strong>co nella società<br />
Il corpo e la corporeità<br />
La nozione <strong>di</strong> male e <strong>di</strong> bene<br />
La me<strong>di</strong>cina in una società in trasformazione<br />
Origini della Bioetica e sua <strong>di</strong>ffusione<br />
Definizione <strong>di</strong> Bioetica<br />
La Bioetica ed il suo statuto epistemologico<br />
Ambiti della Bioetica<br />
La Bioetica ed il para<strong>di</strong>gma delle Responsabilità<br />
Definizione <strong>di</strong> valore umano e valore morale<br />
Gerarchia dei valori<br />
Moralmente buono e moralmente corretto<br />
Mezzi, fini e circostanze<br />
Vita, Sacralità della vita, Qualità della vita<br />
Concetto <strong>di</strong> persona.<br />
Statuto dell’embrione umano
TESTI<br />
CONSIGLIATI<br />
Dibattito sull’ootide.<br />
Concetto <strong>di</strong> <strong>di</strong>gnità umana<br />
Legge sulla procreazione me<strong>di</strong>calmente assistita<br />
Convenzione <strong>di</strong> Oviedo<br />
Diagnosi pre-impianto<br />
Destino degli embrioni crioconservati<br />
Clonazione e cellule staminali<br />
Eugenetica. Test genetici.<br />
Etica e ricerca scientifica:<br />
o Metodo scientifico-sperimentale<br />
o Sperimentazione umana<br />
o Dichiarazione <strong>di</strong> Helsinki<br />
o I Comitati etici<br />
Teorie etiche:<br />
o Utilitarismo, Personalismo, Neo-contrattualismo, Relativismo<br />
Legge sulla interruzione volontaria <strong>di</strong> gravidanza (1978)<br />
Dichiarazione sull’aborto terapeutico (A.M.M., Oslo 1970)<br />
Modelli <strong>di</strong> Bio<strong>di</strong>ritto<br />
Diritto e Bioetica: fondamenti, para<strong>di</strong>gma<br />
Aborto chimico, pillola del giorno dopo, aborto selettivo<br />
Obiezione <strong>di</strong> coscienza<br />
Principi della bioetica<br />
Rapporto me<strong>di</strong>co – paziente:<br />
Empatia, Accompagnamento, Ascolto, Compassione, Cura –<br />
para<strong>di</strong>gma, Malattia, Salute, Verità al paziente<br />
<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e modelli<br />
Incontro nella relazione clinica<br />
Diritti dei malati:<br />
I casi Terry Schiavo, Welby, Nuvoli, Englaro<br />
Dichiarazione anticipata <strong>di</strong> trattamento<br />
Rifiuto, rinuncia alla terapia<br />
La carta <strong>di</strong> Firenze ed il neonato pre-termine<br />
Eutanasia e <strong>di</strong>ritto<br />
Accanimento terapeutico<br />
Malato terminale<br />
Nutrizione artificiale<br />
Cure Palliative<br />
Rianimazione e Terapia Intensiva<br />
Direttive <strong>di</strong> non rianimazione (DNR)<br />
Near death experience<br />
Coma, Stato vegetativo persistente, Morte cerebrale<br />
Trasfusione <strong>di</strong> sangue<br />
Trapianto <strong>di</strong> organi, midollo osseo, gona<strong>di</strong>, terapia genica<br />
Xenotrapianti<br />
Bioetica, Ecologia, Bio<strong>di</strong>versità, Organismi geneticamente mo<strong>di</strong>ficati<br />
Principio <strong>di</strong> precauzione<br />
Etica della allocazione delle risorse in Sanità<br />
Angeletti L.R., Gazzaniga V., Storia, filosofia ed etica generale della<br />
me<strong>di</strong>cina, Masson, Milano 2008,<br />
Grmek Mirko D. (a cura) Storia del pensiero me<strong>di</strong>co occidentale. E<strong>di</strong>tori
Laterza, Bari 1998<br />
Viafora Corrado, Introduzione alla Bioetica. Franco Angeli, 2006.<br />
Selezione <strong>di</strong> articoli scelti dal Docente.<br />
I pareri del Comitato Nazionale <strong>di</strong> Bioetica<br />
Dispense del Docente
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />
ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />
CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />
Laurea Magistrale <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong> -<br />
MAGISTRALE)<br />
<strong>Ippocrate</strong><br />
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Neurologia<br />
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />
AMBITO DISCIPLINARE Discipline neurologiche<br />
CODICE INSEGNAMENTO 05334<br />
ARTICOLAZIONE IN MODULI NO<br />
NUMERO MODULI 1<br />
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED-26<br />
DOCENTE RESPONSABILE<br />
Giovanni Savettieri<br />
(MODULO 1)<br />
Professore Or<strong>di</strong>nario<br />
Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />
CFU 6 + 1<br />
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />
STUDIO PERSONALE<br />
90+10<br />
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />
75<br />
ANNO DI CORSO V<br />
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Aula “A. Rubino” – Dipartimento Biome<strong>di</strong>cina<br />
LEZIONI<br />
sperimentale e neuroscienze cliniche – Sezione<br />
<strong>di</strong> Neurologia - Via G. La Loggia, 1<br />
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività <strong>di</strong>dattiche (lezioni, tirocinio, etc.),<br />
Esercitazioni in aula<br />
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale<br />
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />
PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre<br />
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ<br />
DIDATTICHE<br />
Secondo calendario<br />
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI<br />
STUDENTI<br />
Ogni lunedì e mercoledì ore 12 - 13<br />
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />
ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />
CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />
MAGISTRALE)<br />
<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong>-<strong>Ippocrate</strong><br />
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Emergenze Me<strong>di</strong>co-Chirurgiche-<strong>Chirurgia</strong><br />
d’Urgenza<br />
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />
AMBITO DISCIPLINARE MED/41, MED/09, MED/18<br />
CODICE INSEGNAMENTO 02989<br />
ARTICOLAZIONE IN MODULI SI<br />
NUMERO MODULI 3<br />
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/41, MED/09, MED/18<br />
DOCENTE RESPONSABILE Prof. Ambrogio Sansone
(MODULO 1) Prof. Or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> Anestesiologia MED/41<br />
Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />
DOCENTE COINVOLTO<br />
Prof. Salvatore Paterna<br />
(MODULO 2)<br />
Prof. Associato <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> Interna MED/09<br />
Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />
DOCENTE COINVOLTO<br />
Prof. Cristofaro Di Bernardo<br />
(MODULO 3)<br />
Prof. Or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> <strong>Chirurgia</strong> MED/18<br />
Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />
CFU 9+1<br />
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />
STUDIO PERSONALE<br />
145<br />
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />
105<br />
PROPEDEUTICITÀ Nessuno<br />
ANNO DI CORSO Sesto<br />
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE<br />
LEZIONI<br />
Aula da assegnare<br />
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezione frontale, esercitazioni in aula ed in<br />
reparto, esercitazioni in laboratori <strong>di</strong> <strong>di</strong>dattica<br />
pratica e multime<strong>di</strong>ale<br />
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale e Prova Scritta<br />
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />
PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre<br />
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ<br />
DIDATTICHE<br />
Martedì e Giovedì dalle ore 9:00 alle 11:00<br />
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Mercoledì e Venerdì ore 11:00-12:00<br />
STUDENTI<br />
<strong>Chirurgia</strong> Generale e d’Urgenza<br />
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />
Si riferiscono all’insegnamento/corso integrato e non ai singoli moduli che lo compongono.<br />
Vanno espressi utilizzando i descrittori <strong>di</strong> Dublino<br />
Conoscenza e capacità <strong>di</strong> comprensione<br />
Capacità <strong>di</strong> applicare conoscenza e comprensione<br />
Autonomia <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio<br />
Abilità comunicative<br />
Capacità d’appren<strong>di</strong>mento:<br />
capacità <strong>di</strong> sintetizzare le conoscenze acquisite attraverso i moduli su cui è basato il corso<br />
integrato, al fine <strong>di</strong> affrontare, riconoscere e trattare le situazioni <strong>di</strong> urgenza-emergenza sia come<br />
intervento primario o no che come intervento extra-ospedaliero.<br />
A tal fine viene approfon<strong>di</strong>to il concetto <strong>di</strong> trattamento intensivo e <strong>di</strong> rianimazione; vengono<br />
approfon<strong>di</strong>te trattamento e tecniche <strong>di</strong> terapia me<strong>di</strong>ca e chirurgica delle emergenze ed illustrati i<br />
principi e le tecniche <strong>di</strong> primo soccorso.<br />
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />
Essere in grado <strong>di</strong> riconoscere, nell’imme<strong>di</strong>atezza dell’evento, le situazioni cliniche <strong>di</strong> emergenze<br />
nell’uomo, ponendo in atto i necessari atti <strong>di</strong> primo intervento, onde garantire la sopravvivenza e la<br />
migliore assistenza consentita, la conoscenza della modalità <strong>di</strong> intervento nelle situazioni <strong>di</strong><br />
catastrofe.
L’obiettivo primario nella scelta degli argomenti è dare agli studenti la possibilità <strong>di</strong> sapere<br />
riconoscere le situazioni cliniche <strong>di</strong> emergenza, acquisendo contemporaneamente le conoscenze, le<br />
abilità pratiche e le attitu<strong>di</strong>ni idonee al suo management sanitario che dovrà sempre considerare<br />
preminente il benessere del paziente.<br />
In particolare lo studente deve sapere conoscere la fisiopatologia, la <strong>di</strong>agnostica <strong>di</strong>fferenziale ed i<br />
principi <strong>di</strong> terapia in situazioni <strong>di</strong> emergenza.<br />
MODULO 1 MEDICINA D’URGENZA<br />
ORE FRONTALI<br />
30<br />
TESTI<br />
CONSIGLIATI<br />
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI –<br />
L’obiettivo primario del modulo <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> D’Urgenza nella scelta degli<br />
argomenti è potere dare allo studente le conoscenze, le abilità pratiche e le<br />
attitu<strong>di</strong>ni idonee a gestire il paziente allo scopo primario del suo benessere.<br />
Lo studente deve sapere conoscere ed applicare i principi <strong>di</strong> terapia nelle<br />
situazioni <strong>di</strong> urgenza e/o emergenza sulla scorta dell’eziopatogenesi e<br />
fisiopatologia che ha generato l’evento morboso.<br />
OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA<br />
Lo studente deve sapere conoscere:<br />
1) I parametri clinici e <strong>di</strong> laboratorio idonei a valutare lo stato clinico <strong>di</strong><br />
un paziente affetto da shock ed in particolare conoscendo la fisiopatologia e<br />
e la storia naturale della malattia potere gestire in urgenza la terapia.<br />
2) I <strong>di</strong>sturbi della coscienza e gli stati <strong>di</strong> coma con la operatività da adottare<br />
al fine del ripristino funzionale.<br />
3) I vari tipi <strong>di</strong> dolore toracico (car<strong>di</strong>ogeno e non) con le linee terapeutiche<br />
da seguire<br />
4) I principi <strong>di</strong>agnostici ed il trattamento da effettuare nell’embolia<br />
polmonare.<br />
5) Diagnosticare i <strong>di</strong>sturbi acuti della respirazione : le <strong>di</strong>spnee e sapere<br />
attuare la corretta terapia<br />
6) I segni ed i sintomi ed il trattamento farmacologico dell’edema<br />
polmonare acuto car<strong>di</strong>ogeno<br />
7) Il quadro clinico <strong>di</strong> una malattia tromboembolica e non trombotica ed<br />
applicando il percorso <strong>di</strong>agnostico – clinico- strumentale sapere praticare la<br />
terapia del caso<br />
8) Le sindromi emorragiche ed attuare i principi generali <strong>di</strong> trattamento<br />
9) Riconoscere e valutare gli stati <strong>di</strong> cianosi centrale e periferica<br />
10) I segni ed i sintomi dell’insufficienza epatica acuta da cause virali e non<br />
con il suo quadro clinico e bioumorale ed il trattamento <strong>di</strong> emergenza da<br />
attuare.<br />
- Urgenze ed Emergenze Me<strong>di</strong>co-Chirurgiche Felice Agrò; Ed. Minerva<br />
Me<strong>di</strong>ca<br />
- Emergenze Me<strong>di</strong>co-Chirurgiche Giorgio Tiberio e all.; Ed. Masson<br />
- <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> D’urgenza e Pronto Soccorso <strong>di</strong> Francesco Coraggio Ed. Gnocchi<br />
- Materiale <strong>di</strong>dattico ed appunti delle lezioni del docente.<br />
MODULO 2 CHIRURGIA D’URGENZA
ORE FRONTALI<br />
30<br />
TESTI<br />
CONSIGLIATI<br />
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA<br />
Lo studente dovrà imparare a riconoscere ed effettuare un primo trattamento<br />
in urgenza in caso <strong>di</strong>:<br />
-Principali situazioni <strong>di</strong> Emergenza Chirurgica.<br />
-Primo Soccorso; Ferite, Traumi, Fratture.<br />
-Traumi addominali e toracici.<br />
-Patologia del retroperitoneo in urgenza.<br />
-Infezioni e Sepsi del paziente chirurgico.<br />
-Multiple organ failure<br />
-Diagnosi e trattamento dello shock.<br />
-Sindromi emorragiche con particolare riferimento al tratto <strong>di</strong>gestivo alto e<br />
basso.<br />
-Addome acuto vascolare, perforativo, occlusivo, ischemico-cronico.<br />
-Pancreatite acuta.<br />
-Itteri ostruttivi.<br />
-Colecistiti acute-Emobilia-Sindrome <strong>di</strong> Mirizzi.<br />
-Peritonite.<br />
-Ingestione <strong>di</strong> caustici: <strong>di</strong>agnosi e trattamento.<br />
-Trattamento <strong>di</strong>agnostico e terapia in emergenza nel politraumatizzato.<br />
-Diagnosi clinica e strumentale nelle affezioni gastro-intestinali <strong>di</strong> natura<br />
flogistica ed emorragica .<br />
-Cause <strong>di</strong> crisi ostruttive delle vie aeree e delle prime vie <strong>di</strong>gestive.<br />
-Consenso informato in <strong>Chirurgia</strong> d’Urgenza<br />
-Approccio al paziente con dolore addominale acuto<br />
-Metabolismo e nutrizione del paziente chirurgico<br />
-Equilibrio idro-elettrolitico del paziente chirurgico<br />
-Emergenze me<strong>di</strong>co-chirurgiche. G. Tiberio, A. Randazzo, L. Gattinoni, B.<br />
Andreoni. V. Staudacher. Masson.<br />
-Chirugia d’Urgenza. Carlo Staudacher. Masson.<br />
-Urgenze Emergenze . F. Agrò. Ed.Minerva Me<strong>di</strong>ca.<br />
- <strong>Chirurgia</strong> Generale. R. Bellantone, G. De Toma, M. Montorsi. Ed. Minerva<br />
Chirurgica<br />
MODULO 3 ANESTESIA E RIANIMAZIONE<br />
ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA<br />
30<br />
1. Arresto car<strong>di</strong>ocircolatorio e RCP<br />
a. BLS<br />
b. ALS<br />
c. Defibrillazione<br />
d. Tecniche e procedure<br />
2. Il politrauma<br />
a. Fisiopatologia<br />
b. In<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> severità<br />
c. Triage<br />
d. Approccio clinico<br />
3. Il paziente critico e la insufficienza multiorgano<br />
a. Definizioni<br />
b. Eziologia<br />
c. Aspetti clinici e terapeutici
TESTI<br />
CONSIGLIATI<br />
4. Insufficienza respiratoria<br />
a. Fisiopatologia<br />
b. Diagnosi e Trattamento<br />
c. Tecniche e procedure<br />
d. Attrezzature e presi<strong>di</strong><br />
5. Il monitoraggio del paziente critico in sala operatoria, in pronto soccorso e in<br />
rianimazione<br />
a. Respiratorio<br />
b. Car<strong>di</strong>ocircolatorio<br />
c. Neurologico<br />
d. Renale<br />
e. Temperatura<br />
6. Lo shock<br />
a. Diagnosi<br />
b. Clinica<br />
c. Trattamento<br />
7. Le intossicazioni acute<br />
a. Primo soccorso<br />
8. La stabilizzazione e il trasporto del paziente critico<br />
- - E.Romano Anestesia generale Ed.UTET<br />
- E.Romano Il malato critico Ed.UTET<br />
- Materiale <strong>di</strong>dattico ed appunti delle lezioni del docente.<br />
TIROCINIO<br />
1 CFU Istruire il paziente sull'applicazione sulla continuous positive airway pressure<br />
(CPAP). Effettuare una saturimetria. Interpretare in chiave fisiopatologica i<br />
risultati dell'emogasanalisi. Tecniche BLS.
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />
ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />
CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />
MAGISTRALE)<br />
<strong>Ippocrate</strong><br />
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> interna<br />
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />
CODICE INSEGNAMENTO 05000<br />
ARTICOLAZIONE IN MODULI SI<br />
NUMERO MODULI 3<br />
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED 09<br />
DOCENTE RESPONSABILE<br />
Mario Cottone<br />
(MODULO 1)<br />
Professore or<strong>di</strong>nario<br />
Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />
DOCENTE COINVOLTO<br />
Scaglione Rosario<br />
(MODULO 2)<br />
Professore Associato<br />
Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />
DOCENTE COINVOLTO<br />
Rini Giovan Battista<br />
(MODULO 3)<br />
Professore or<strong>di</strong>nario<br />
Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />
CFU 11 CFU/F + 5 CFU/T<br />
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />
STUDIO PERSONALE<br />
215<br />
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />
185<br />
PROPEDEUTICITÀ Come da regolamento<br />
ANNO DI CORSO V – VI<br />
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE<br />
LEZIONI<br />
Come da calendario<br />
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività <strong>di</strong>dattiche (lezioni, tirocinio, etc.),<br />
Esercitazioni in corsia<br />
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />
METODI DI VALUTAZIONE Valutazione interinale con testi a risposta<br />
multipla . Prova Orale<br />
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi, Idoneità<br />
PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre, Secondo semestre<br />
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ<br />
DIDATTICHE<br />
Come da calendario<br />
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Giorni e orari <strong>di</strong> ricevimento<br />
STUDENTI<br />
Marte<strong>di</strong> alle ore 15<br />
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />
Conoscenza e capacità <strong>di</strong> comprensione<br />
Conoscenze <strong>di</strong> tipo fisiopatologico, clinico, <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnosi e terapia delle malattie <strong>di</strong> interesse<br />
internistico. In particolare, saper interpretare le anomalie morfo-funzionali dell'organismo che si<br />
riscontrano nelle <strong>di</strong>verse malattie. Conoscenze <strong>di</strong> algoritmi, flow-chart applicate alle malattie<br />
internistiche e conoscenze della storia naturale delle malattie internistiche. Gli studenti dovranno,<br />
inoltre, conoscere le mo<strong>di</strong>ficazioni fisiologiche dell’invecchiamento e delle problematiche dello<br />
stato <strong>di</strong> malattia nell’anziano e la capacità <strong>di</strong> pianificare gli interventi me<strong>di</strong>ci e <strong>di</strong> assistenza
sanitaria nel paziente geriatrico.<br />
Capacità <strong>di</strong> applicare conoscenza e comprensione<br />
Raccogliere una storia clinica integrata del paziente, anche in relazione al suo stato psicologico,<br />
condurre un completo esame obiettivo generale e locale, conoscere i valori fisiologici dei parametri<br />
<strong>di</strong> laboratorio e strumentali utili all’indagine clinica. Riconoscere ogni con<strong>di</strong>zione che metta in<br />
pericolo imminente la vita del paziente. Essere in grado <strong>di</strong> gestire correttamente e in autonomia le<br />
urgenze me<strong>di</strong>che più comuni.<br />
Autonomia <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio<br />
Formulare un’ipotesi <strong>di</strong>agnostica clinica, che è alla base del ragionamento clinico <strong>di</strong> tipo ipoteticodeduttivo.<br />
Tale ipotesi deve essere “semplice” (la malattia sospettata spiega in modo lineare e non<br />
complesso tutti i dati del paziente), “coerente” (nessi fisiopatologici, fattori pre<strong>di</strong>sponenti ed<br />
eventuali complicazioni sono compatibili con la malattia sospettata), ed “adeguata” (la malattia<br />
sospettata racchiude tutti i dati del paziente). Essere in grado <strong>di</strong> formulare giu<strong>di</strong>zi personali per<br />
risolvere i problemi analitici e critici ("problem solving") e saper ricercare autonomamente<br />
l'informazione scientifica, senza aspettare che essa sia loro fornita. Scegliere i farmaci in funzione<br />
non solo dei loro effetti generali sia <strong>di</strong> efficacia che <strong>di</strong> tossicità, ma anche in base alla preve<strong>di</strong>bile<br />
risposta che ogni singolo paziente potrà evidenziare. Essere consapevole del ruolo che hanno la<br />
complessità, l'incertezza e la probabilità nelle decisioni prese durante la pratica me<strong>di</strong>ca.<br />
Abilità comunicative<br />
Capacità <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogare empaticamente e <strong>di</strong> esporre i risultati dell’iter <strong>di</strong>agnostico-terapeutico al<br />
paziente ed ai suoi familiari, con particolare attenzione nei confronti <strong>di</strong> problematiche ‘delicate’<br />
(comunicazione <strong>di</strong> inguaribilità o gravi menomazioni). Saper consigliare anche altri luoghi <strong>di</strong> cura<br />
specialistici come ad es. centri <strong>di</strong> eccellenza. Capacità <strong>di</strong> sostenere la vali<strong>di</strong>tà e correttezza dell’iter<br />
<strong>di</strong>agnostico-terapeutico effettuato sul paziente <strong>di</strong> fronte ai colleghi della propria e/o <strong>di</strong> altre U.O.<br />
Capacità <strong>di</strong> richiesta <strong>di</strong> consulenze ed assistenza ai colleghi della propria e/o <strong>di</strong> altre U.O.<br />
Interagire con altre figure professionali coinvolte nella cura dei pazienti attraverso un lavoro <strong>di</strong><br />
gruppo efficiente.<br />
Capacità d’appren<strong>di</strong>mento<br />
Conoscere i principi della ricerca scientifica, così da poter leggere con senso critico le riviste<br />
scientifiche e tradurre i risultati della ricerca scientifica nella pratica clinica. In particolare, saper<br />
utilizzare la tecnologia associata all'informazione e alle comunicazioni come giusto supporto alle<br />
pratiche <strong>di</strong>agnostiche, terapeutiche e preventive e per la sorveglianza ed il monitoraggio della<br />
qualità delle prestazioni sanitarie.<br />
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO attraverso la presentazione <strong>di</strong> casi clinici i<br />
studenti saranno stimolati al ragionamento clinico ed alla generazione <strong>di</strong> ipotesi <strong>di</strong>agnostiche<br />
delle principali patologie internistiche.<br />
MODULO I<br />
MEDICINA INTERNA
ORE FRONTALI<br />
30<br />
TESTI<br />
CONSIGLIATI<br />
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI<br />
Casi clinici e lezione frontali .<br />
Ogni caso clinico sara seguito da una lezione frontale.<br />
Diarrea cronica<br />
Diarrea acuta<br />
Malattie infiammatorie del colon<br />
Diarrea da antibiotici<br />
Celiachia<br />
Emorragie gastrointestinali<br />
Cirrosi epatica<br />
Ulcere duodenali e gastriche<br />
Dolore addominale acuto<br />
Ittero<br />
Epatite acuta<br />
Epatite cronica<br />
Colecistite acuta<br />
Febbre<br />
Leismania<br />
Brucella<br />
Ascite<br />
Shock settico<br />
Anemia<br />
Presentazioni clinica <strong>di</strong> malattie reumatologiche<br />
Lupus<br />
Artrite reumatoide<br />
Poliarterite nodosa<br />
Dermatomiosite<br />
Sindrome nefrosica<br />
Glomerulonefrite membranosa<br />
Plasmocitoma<br />
Dispnea<br />
Embolia polmonare<br />
Malattie interstiziali polmonari<br />
Ipertensione polmonare<br />
Harrison <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> interna<br />
Cecil <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> interna<br />
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Obiettivo del Modulo è la descrizione, dell’epidemiologia,<br />
dell’etiopatogenesi, della storia naturale, della <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong>fferenziale, della fenomenologia clinica e del management<br />
terapeutico delle più frequenti patologie internistiche, a carattere acuto e cronico che caratterizzano il paziente<br />
geriatrico.<br />
MODULO II<br />
Geriatria
ORE FRONTALI<br />
30<br />
TESTI<br />
CONSIGLIATI<br />
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />
PROGRAMMA<br />
Casi clinici e lezione frontali<br />
1. Valutazione del rischio cerebro- e car<strong>di</strong>ovascolare,<br />
2. ipertensione essenziale e suo trattamento;<br />
3. ipertensioni secondarie e trattamento;<br />
4. car<strong>di</strong>opatia ischemica acuta e cronica;<br />
5. versamenti pericar<strong>di</strong>ci;<br />
6. le sindromi da insufficienza ventricolare sinistra acute e croniche;<br />
7. cuore polmonare cronico;<br />
8. scompenso car<strong>di</strong>aco congestizio;<br />
9. fibrillazione atriale;<br />
10. sindromi cliniche da blocco atrio-ventricolare;<br />
11. Il <strong>di</strong>abete mellito e sue complicanze;<br />
12. iper ed ipotiroi<strong>di</strong>smi;<br />
13. gli ipo- ed ipercorticosurrenalismi,;<br />
14. l’obesità e le sue complicanze;<br />
15. la sindrome metabolica;<br />
16. i <strong>di</strong>sturbi del metabolismo lipi<strong>di</strong>co; le iperuricemie.<br />
17. ictus ischemico ed emorragico,<br />
18. i comi e loro <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong>fferenziale,<br />
19. Eccessivo e scorretto uso dei farmaci<br />
• Clau<strong>di</strong>o Rugarli. Manuale <strong>di</strong> <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> Interna Sistematica. Masson Italia<br />
• Harrison. Principi <strong>di</strong> <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> Interna. McGraw-Hill<br />
Selezione <strong>di</strong> articoli della letteratura scientifica<br />
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Obiettivo del Modulo è la descrizione della<br />
tassonomia, dell’epidemiologia, dell’etiopatogenesi, della storia naturale, della <strong>di</strong>agnosi<br />
<strong>di</strong>fferenziale, della fenomenologia clinica e del management terapeutico delle più frequenti<br />
patologie, a carattere acuto e cronico, della <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> Interna. Sarà anche compiutamente<br />
esaminato, nell'ambito delle specifiche patologie esposte nelle lezioni, il significato clinico,<br />
<strong>di</strong>agnostico e prognostico <strong>di</strong> alcune indagini laboratoristiche e strumentali <strong>di</strong> specifica esecuzione<br />
nella gestione <strong>di</strong> alcune entità cliniche internistiche (EGA, spirometria, paracentesi <strong>di</strong>agnostica e<br />
terapeutica, toracentesi, tests coagulativi, <strong>di</strong>agnostica ra<strong>di</strong>ologica).<br />
MODULO 3<br />
ORE FRONTALI<br />
50<br />
DENOMINAZIONE DEL MODULO<br />
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />
PROGRAMMA<br />
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI - OBIETTIVI SPECIFICI E<br />
PROGRAMMA<br />
1. Valutazione dell’in<strong>di</strong>viduo nella sua globalità, comprensiva del suo<br />
essere psico-fisico, della sua personalità, del suo vissuto e della sua<br />
specificità culturale ed ambientale.<br />
2. L’evoluzione epistemiologica della me<strong>di</strong>cina, il concetto <strong>di</strong> salute, il<br />
concetto <strong>di</strong> malattia, l’approccio olistico al paziente, tecniche <strong>di</strong><br />
colloquio, principi <strong>di</strong> metodologia clinica, una corretta alimentazione,<br />
il concetto <strong>di</strong> malattia complessa e complicata.<br />
3. Lo shock, morte improvvisa car<strong>di</strong>aca, la valutazione del rischio<br />
cerebro- e car<strong>di</strong>ovascolare, ipertensione e sue complicanze, la
TESTI<br />
CONSIGLIATI<br />
CFU 5 da svolgere<br />
nel II semestre del<br />
VI anno<br />
car<strong>di</strong>opatia ischemica acuta e cronica, lo scompenso <strong>di</strong> cuore, cuore<br />
polmonare, le aritmie ipo- ed ipercinetiche, le endocar<strong>di</strong>ti, le<br />
pericar<strong>di</strong>ti e sindrome da tamponamento car<strong>di</strong>aco, la TVP e<br />
tromboembolia polmonare, le trombosi arteriose acute, la stenosi<br />
aortica calcifica, le AOCP.<br />
4. Le polmoniti, l’asma bronchiale, la bronchite cronica e le sue sequele,<br />
l’insufficienza respiratoria, le pneumoconiosi, le pleuriti, lo<br />
pneumotorace, i tumori polmonari.<br />
5. Il <strong>di</strong>abete mellito e sue complicanze, le tireopatie, le patologie<br />
endocrine delle paratiroi<strong>di</strong>, gli ipo- ed ipercorticosurrenalismi,<br />
l’obesità e le sue complicanze, la sindrome polimetabolica, la<br />
sindrome dell’ovaio policistico, i <strong>di</strong>sturbi idroelettrolitici, i <strong>di</strong>sturbi del<br />
metabolismo lipi<strong>di</strong>co.<br />
6. Le FUO, il tifo, la mononucleosi infettiva, la brucellosi, la<br />
toxoplasmosi, le rickettiosi, le malattie da parassiti, le malattie da<br />
funghi, le malattie virali <strong>di</strong> interesse internistico, le infezioni<br />
nosocomiali, l’AIDS e complicanze, la tubercolosi.<br />
7. Malattie dell’esofago, dello stomaco e del duodeno, le malattie acidocorrelate,<br />
le infezioni gastroenteriche, gli addomi acuti non chirurgici,<br />
le malattie infiammatorie croniche intestinali, le sindromi da<br />
malassorbimento, le sindrome dell’intestino irritabile, la cirrosi<br />
epatica e le sue complicanze, il carcinoma epatico, la colestasi, le<br />
pancreatiti, i tumori del colon-retto e del pancreas.<br />
8. Le anemie, le piastrinopenie, i <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ni della coagulazione, le malattie<br />
mielo-linfoproliferative, (le leucemie acute, i linfomi, il<br />
plasmacitoma).<br />
9. Il dolore lombare, LES, artrite reumatoide, le vasculiti, le pollinosi, le<br />
allergie alimentari, i trapianti d’organo, malattie delle ossa,<br />
osteoporosi.<br />
10. Glomerulonefriti, nefropatie vascolari, calcolosi renale, IRA, IRC,<br />
trattamento <strong>di</strong>alitico, infezioni delle vie urinarie, tumori renali.<br />
11. L’ictus ischemico ed emorragico, i comi e loro <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong>fferenziale,<br />
la sindrome da ipertensione endocranica<br />
12. Danni da farmaci, eccessivo e scorretto uso dei farmaci<br />
• Clau<strong>di</strong>o Rugarli. Manuale <strong>di</strong> <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> Interna Sistematica. Masson<br />
Italia<br />
• Harrison. Principi <strong>di</strong> <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> Interna. McGraw-Hill<br />
• Cecil’s Textbook of Me<strong>di</strong>cine. Saunders<br />
• Stein. <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> Interna. Ed. Astra<br />
• Zanussi. Terapia me<strong>di</strong>ca pratica. UTET<br />
• Proiezioni in PowerPoint<br />
Attività <strong>di</strong> Tirocinio<br />
Imparare a considerare l'aumentato rischio <strong>di</strong> complicanze iatrogene nei<br />
pazienti con polipatologie, tenendo sempre in considerazione questa<br />
possibilità <strong>di</strong> fronte ad ogni complicanza del paziente.<br />
Imparare a <strong>di</strong>mostrare rispetto per i pazienti con patologie croniche,
particolarmente verso quelli con <strong>di</strong>sabilità e cercare <strong>di</strong> preservare la loro<br />
<strong>di</strong>gnità e la loro riservatezza.<br />
Imparare a trattare sempre con attenzione e rispetto i pazienti con deficit<br />
cognitivi o funzionali e dei pazienti al termine della loro vita<br />
Imparare la conoscenza e la capacita attuativa del concetto rischio-beneficio,<br />
costo-beneficio e delle in<strong>di</strong>cazioni fornite dalla me<strong>di</strong>cina basata sulle prove <strong>di</strong><br />
efficacia (EBM) nella scelta degli interventi <strong>di</strong>agnostici e terapeutici per le<br />
comuni sindromi internistiche.<br />
Imparare a tenere in considerazione i bisogni e le preferenze del paziente<br />
nella scelta delle procedure <strong>di</strong>agnostiche e dei piani terapeutici (GRADE)<br />
Imparare la capacita <strong>di</strong> adattamento e <strong>di</strong> autoappren<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> fronte alle<br />
situazioni impreve<strong>di</strong>bili <strong>di</strong> assistenza al paziente internistico con<br />
polipatologia.<br />
Imparare ed applicare i concetti <strong>di</strong> cure palliative, qualità della vita, stato <strong>di</strong><br />
benessere dei pazienti e dei loro familiari<br />
Imparare a collaborare con gli altri operatori sanitari, me<strong>di</strong>ci e non me<strong>di</strong>ci,<br />
durante le fasi <strong>di</strong> approccio <strong>di</strong>agnostico e terapeutico al paziente<br />
polipatologico.
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />
ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />
CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />
MAGISTRALE)<br />
<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong>- <strong>Ippocrate</strong><br />
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO OSTETRICIA E GINECOLOGIA<br />
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />
CODICE INSEGNAMENTO 05469<br />
ARTICOLAZIONE IN MODULI NO<br />
NUMERO MODULI UNO<br />
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/40<br />
DOCENTE RESPONSABILE<br />
Prof Antonino Perino<br />
(MODULO 1)<br />
Or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> Ostetricia e Ginecologia<br />
Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />
CFU 5 + 1<br />
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />
STUDIO PERSONALE<br />
85<br />
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />
65<br />
PROPEDEUTICITÀ Nessuna<br />
ANNO DI CORSO SESTO<br />
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Aula Latteri ( Dipartimento <strong>di</strong> <strong>Chirurgia</strong><br />
LEZIONI<br />
Generale, Via del Vespro )<br />
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività <strong>di</strong>dattiche (lezioni),<br />
Esercitazioni in aula.<br />
Visite in campo, altro<br />
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale.<br />
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />
PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre<br />
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Giorni : LUNEDI’-MERCOLEDI’<br />
DIDATTICHE<br />
Orario delle lezioni : 8-11,00<br />
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Giorni : Marte<strong>di</strong>’ e Giove<strong>di</strong>’<br />
STUDENTI<br />
Orari <strong>di</strong> ricevimento : 12,00-14,00<br />
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />
Acquisire le problematiche <strong>di</strong> competenza me<strong>di</strong>ca non specialistica in tema <strong>di</strong> fisiopatologia,<br />
<strong>di</strong>agnosi, cura e prevenzione dello stato <strong>di</strong> salute e delle principali malattie che interessano la<br />
donna, dalla adolescenza alla menopausa. Va considerata la peculiarità del corso <strong>di</strong> ostetricia e<br />
ginecologia come branca specialistica che include le <strong>di</strong>verse competenze <strong>di</strong> una me<strong>di</strong>cina generale<br />
aperta alle tematiche quali la morfofisiologia e <strong>di</strong>agnostica dell’apparato genitale femminile,<br />
incluse le mo<strong>di</strong>ficazioni gravi<strong>di</strong>che, la patologia ostetrica e ginecologica, l’infertilità e le tecniche<br />
<strong>di</strong> PMA, la contraccezione nonchè l’aspetto chirurgico specialistico della branca. In<strong>di</strong>viduare<br />
quelle con<strong>di</strong>zioni cliniche che rendono utile e necessario l’intervento del me<strong>di</strong>co specialista, anche<br />
in rapporto alle patologie per cui si impone un protocollo <strong>di</strong> intervento specifico, sia a livello<br />
ambulatoriale che ospedaliero. Affrontare le problematiche cliniche e biologiche della donna<br />
rendendo operative le conoscenze e le competenze acquisite attraverso una idonea interazione<br />
clinica multi<strong>di</strong>sciplinare.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />
MODULO OSTETRICIA E GINECOLOGIA<br />
ORE FRONTALI<br />
50<br />
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />
PROGRAMMA<br />
Introduzione alla ginecologia, ostetricia e me<strong>di</strong>cina della riproduzione;<br />
Morfofisiologia e <strong>di</strong>agnostica dell’apparato genitale femminile incluse le<br />
mo<strong>di</strong>ficazioni gravi<strong>di</strong>che;<br />
Diagnostica clinica e strumentale dell’apparato genitale femminile;<br />
Diagnostica strumentale in gravidanza;<br />
Terminologia perinatologica e ostetrica;<br />
Fecondazione, impianto e placentazione; sviluppo embrio-fetale;<br />
aborto: spora<strong>di</strong>co e ricorrente; immunologia della gravidanza; Diagnostica<br />
prenatale; Perio<strong>di</strong> del travaglio e tempi del parto; gestione del parto<br />
pretermine; isoimmunizzazione materno-fetale; gestione della gravidanza<br />
protratta, della gravidanza gemellare e della gravidanza ectopica; infezioni<br />
materno-fetali; ipertensione gestazionale e ritardo <strong>di</strong> crescita intrauterina;<br />
<strong>di</strong>abete e gravidanza; placenta previa, <strong>di</strong>stacco intempestivo <strong>di</strong> placenta<br />
normalmente inserta; in<strong>di</strong>cazioni al taglio cesareo; malattia trofoblastica<br />
gestazionale;<br />
pubertà ed alterazioni del ciclo ovarico; menopausa; anomalie della statioca<br />
pelvica; endometriosi e dolore pelvico cronico; cisti ovariche; leiomiomi;<br />
tumori dell’apparato genitale; sanguinamenti uterini anomali; contraccezione;<br />
infertilità maschile, femminile e <strong>di</strong> coppia; tecniche <strong>di</strong> procreazione<br />
me<strong>di</strong>calmente assistita.<br />
1 CFU Attività <strong>di</strong> Tirocinio<br />
Assistenza al parto. Esame apparato ginecologico. Modalità <strong>di</strong><br />
posizionamento del catetere vescicale nel sesso femminile.<br />
TESTI<br />
CONSIGLIATI<br />
Ginecologia e ostetricia. autori: Pescetto-De Cecco-Pecorari; ed. SEU<br />
TRATTATO DI GINECOLOGIA ED OSTETRICIA<br />
Autore: G. C. Di Renzo, Verduci E<strong>di</strong>tore