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Medicina e Chirurgia - Sede formativa di Palermo- Ippocrate

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FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />

CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />

MAGISTRALE)<br />

<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong>- <strong>Ippocrate</strong><br />

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Chimica e Propedeutica biochimica<br />

TIPO DI ATTIVITÀ Base<br />

CODICE INSEGNAMENTO 01857<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI NO<br />

NUMERO MODULI uno<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI BIO/10<br />

DOCENTE RESPONSABILE<br />

Prof. Daniela Butera<br />

Ricercatrice <strong>di</strong> Biochimica<br />

Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

CFU 6<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />

STUDIO PERSONALE<br />

90<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

60<br />

PROPEDEUTICITÀ Nessuna<br />

ANNO DI CORSO Primo<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE<br />

LEZIONI<br />

Aula A – plesso Aule Nuove<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni ed esercitazioni in aula e in laboratorio.<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />

METODI DI VALUTAZIONE Prova scritta e orale<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ<br />

DIDATTICHE<br />

Lunedì ,mercoledì e vener<strong>di</strong> ore 10-12<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI<br />

STUDENTI<br />

Lunedì ore 12-13, vener<strong>di</strong> ore 12-13<br />

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Conoscere le caratteristiche degli elementi e delle molecole ed i principi alla base del loro<br />

comportamento chimico-fisico.<br />

Conoscere e comprendere gli aspetti generali della struttura e delle proprietà dei composti organici<br />

e delle macromolecole <strong>di</strong> interesse biologico.<br />

Essere capaci <strong>di</strong> applicare le conoscenze acquisite ed avere la capacità <strong>di</strong> comprendere i<br />

meccanismi molecolari alla base dei processi metabolici e della vita.<br />

Acquisire la capacità <strong>di</strong> integrare le conoscenze acquisite per un approccio critico ed un<br />

atteggiamento orientato alla ricerca ,<strong>di</strong>mostrando <strong>di</strong> essere in grado <strong>di</strong> formulare giu<strong>di</strong>zi personali<br />

per risolvere problemi analitici e saper ricercare autonomamente l’informazione scientifica .<br />

Saper comunicare in modo chiaro le conoscenze acquisite e aver sviluppato le capacità <strong>di</strong><br />

appren<strong>di</strong>mento che consentano loro <strong>di</strong> continuare a stu<strong>di</strong>are in modo autonomo.<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

Conoscere le basi atomiche e molecolari della materia


Conoscere le basi atomiche e molecolari dei processi vitali<br />

Conoscere le caratteristiche degli elementi e delle molecole presenti nei sistemi biologici ed i<br />

principi alla base del loro comportamento ai fini della comprensione dei processi metabolici<br />

umani.<br />

MODULO CHIMICA E PROPEDEUTICA BIOCHIMICA<br />

ORE FRONTALI<br />

60 ore<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />

PROGRAMMA<br />

1. CALCOLI E MISURE: Introduzione, Metodo Scientifico, Materia,<br />

Sistemi <strong>di</strong> misura, Principali unità <strong>di</strong> misura, Accuratezza, Precisione,<br />

Errori, Espressioni significative e Notazioni Scientifiche, Cifre<br />

significative nei Calcoli.<br />

2. ATOMI E MOLECOLE: Introduzione, Tavola Perio<strong>di</strong>ca, Configurazioni<br />

Elettroniche, Livelli e Sottolivelli energetici, Regola dell’ottetto, Orbitali,<br />

Riempimento elettronico, Proprietà perio<strong>di</strong>che.<br />

3. FORZE INTERMOLECOLARI:, Composti ionici, Composti Covalenti,<br />

Ioni Poliatomici, Nomenclature, Geometria della molecole, Polarità, Tipi<br />

<strong>di</strong> forze esistenti fra i composti ionici e polari, Legame ad idrogeno.<br />

4. REAZIONI CHIMICHE: Bilanciamento delle equazioni, Classificazione<br />

delle reazioni chimiche, Numero <strong>di</strong> ossidazione e Reazioni Redox, Altre<br />

classi <strong>di</strong> reazioni, Equazioni ioniche, Rapporti ponderali, Reagenti<br />

limitanti.<br />

5. STATI DELLA MATERIA: Energia Cinetica e Potenziale, Stato Solido,<br />

Stato Liquido, Stato Gassoso,Cambiamenti <strong>di</strong> stato.<br />

6. SOLUZIONI E COLLOIDI: Solubilità, Mo<strong>di</strong> <strong>di</strong> esprimere la<br />

concentrazione, Stechiometria delle soluzioni, Soluzioni Acquose,<br />

Proprietà Colligative, Osmosi, Tensione <strong>di</strong> Vapore, Colloi<strong>di</strong>, Dialisi.<br />

7. VELOCITA’ DI REAZIONE ED EQUILIBRIO CHIMICO:<br />

Termo<strong>di</strong>namica, Cinetica, Catalisi, Equilibrio chimico, Principio <strong>di</strong> Le<br />

Chatelier.<br />

8. ACIDI BASI E SALI: Teorie acido-base, Aci<strong>di</strong> e Basi e loro proprietà,<br />

Forza degli equilibri acido base, pH e pOH, Sali ed loro Idrolisi,Titolazioni<br />

(cenni), Tamponi e tamponi biologici.<br />

9. REAZIONI NUCLEARI: Introduzione, Principali tipi <strong>di</strong> Ra<strong>di</strong>azioni,<br />

Tempo <strong>di</strong> <strong>di</strong>mezzamento, Fissione e Fusione, principali usi degli isotopi<br />

ra<strong>di</strong>oattivi, Applicazioni Me<strong>di</strong>che, Sicurezza in campo ra<strong>di</strong>ativo<br />

10. ALCANI: Carbonio, Formule, Strutture ed Isomeri, Alcani e<br />

nomenclatura, Cicloalcani, Fonti e reazioni, Alogenuri alchilici<br />

11. IDROCARBURI INSATURI: Proprietà, Alcheni e Nomenclatura,<br />

Alchini e Nomenclatura, Isomeri Geometrici, Reazioni degli Alcheni,<br />

Idrocarburi Aromatici.<br />

12. COMPOSTI ORGANICI E MOLECOLE BIOLOGICHE: Alcoli,<br />

Fenoli ed Eteri, Aldei<strong>di</strong> e Chetoni, Aci<strong>di</strong> carbossilici e loro derivati, Esteri<br />

ed Anidri<strong>di</strong> <strong>di</strong> importanza biologica, Ammine ed Ammi<strong>di</strong>, Carboidrati,<br />

Lipi<strong>di</strong>, Proteine, Enzimi, Aci<strong>di</strong> Nucleici, Nutrizione ed Energia per la vita,<br />

Metabolismo dei Carboidrati, Metabolismo dei Lipi<strong>di</strong>, Metabolismo degli<br />

Amminoaci<strong>di</strong>, Flui<strong>di</strong> biologici.<br />

13. APPROFONDIMENTI<br />

Principali correlazioni metaboliche<br />

La <strong>di</strong>dattica teorico-pratica consisterà <strong>di</strong> alcune <strong>di</strong>mostrazioni in aula e<br />

approfon<strong>di</strong>rà da un punto <strong>di</strong> vista quantitativo alcuni argomenti trattati a


TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

lezione ( soluzioni , pH e pOH, soluzioni tampone ,osmosi, idrolisi)<br />

PROIEZIONI IN POWER POINT<br />

TESTI:Kotz e Purcell Chimica E<strong>di</strong>SES<br />

Whitten Chimica generale Piccin<br />

Brown Chimica Organica E<strong>di</strong>SES


FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />

CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />

MAGISTRALE)<br />

<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong>- <strong>Ippocrate</strong><br />

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Fisica<br />

TIPO DI ATTIVITÀ Base<br />

CODICE INSEGNAMENTO 03245<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI NO<br />

NUMERO MODULI Uno<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI FIS/07<br />

DOCENTE RESPONSABILE<br />

Maria Brai<br />

(MODULO 1)<br />

Professore Or<strong>di</strong>nario (Fisica Applicata)<br />

Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

CFU 6<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />

STUDIO PERSONALE<br />

90<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

60<br />

PROPEDEUTICITÀ Nessuna<br />

ANNO DI CORSO Primo<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE<br />

LEZIONI<br />

Aula A – plesso Aule Nuove<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni ed Esercitazioni in aula.<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />

METODI DI VALUTAZIONE Prova Scritta con test a risposte multiple e<br />

successiva Prova Orale<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Martedì,mercoledì, giovedì e venerdì ore 08:30-<br />

DIDATTICHE<br />

10:30<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO A PICCOLI<br />

GRUPPI DEGLI STUDENTI<br />

Mercoledì, dalle ore 15:00 alle ore 17:00<br />

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Conoscere i principi generali della fisica. Conoscere le leggi fondamentali dell’elettromagnetismo,<br />

della termo<strong>di</strong>namica e della fluido<strong>di</strong>namica. Saper fare un bilancio energetico. Sapere scegliere la<br />

tecnica strumentale più adatta per la misura <strong>di</strong> un parametro fisiologico. Saper valutare<br />

l’accuratezza della misura <strong>di</strong> un parametro fisiologico. saper valutare i principi fisici che stanno<br />

alla base <strong>di</strong> certi meccanismi fisiologici.<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

Conoscere i principi generali della fisica. Conoscere le leggi fondamentali dell’elettromagnetismo, della<br />

termo<strong>di</strong>namica e della fluido<strong>di</strong>namica. Saper fare un bilancio energetico. Sapere scegliere la tecnica strumentale più<br />

adatta per la misura <strong>di</strong> un parametro fisiologico. Saper valutare l’accuratezza della misura <strong>di</strong> un parametro fisiologico.<br />

saper valutare i principi fisici che stanno alla base <strong>di</strong> certi meccanismi fisiologici.<br />

MODULO FISICA


ORE FRONTALI<br />

Ore 60<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />

PROGRAMMA<br />

INTRODUZIONE AL CORSO<br />

Grandezze fisiche primitive e derivavate, Sistemi <strong>di</strong> Unità <strong>di</strong> Misura,<br />

Equazioni <strong>di</strong>mensionali. Grandezze fisiche vettoriali e scalari. Vettori.<br />

Somma e Differenza <strong>di</strong> vettori, Prodotto scalare e vettoriale. Cifre<br />

significative. Cenni <strong>di</strong> teoria degli errori<br />

CINEMATICA<br />

Grandezze cinematiche: spazio, velocità ed accelerazione. Moto rettilineo<br />

uniforme ed uniformemente accelerato. Leggi orarie e <strong>di</strong>agrammi orari.<br />

Cenni sul moto circolare uniforme.<br />

DINAMICA<br />

I Principio della Dinamica. Definizione <strong>di</strong> massa, II Principio della<br />

Dinamica. Tipi <strong>di</strong> forze: forza peso, forza elastica, forza <strong>di</strong> attrito statico e<br />

<strong>di</strong>namico. Moto <strong>di</strong> un grave. Moto dell’oscillatore armonico. III Principio<br />

della Dinamica. Quantità <strong>di</strong> Moto, Conservazione della Quantità <strong>di</strong> moto.<br />

Lavoro <strong>di</strong> una forza, Teorema dell’energia cinetica, potenza. Forze<br />

conservative, Teorema <strong>di</strong> conservazione dell’energia. Urti in una<br />

<strong>di</strong>mensione. Cenni sugli urti in due <strong>di</strong>mensioni.<br />

FLUIDI<br />

Grandezze fisiche della Fluido<strong>di</strong>namica: pressione e densità. Flui<strong>di</strong> Ideali:<br />

Legge <strong>di</strong> Stevino, Principio <strong>di</strong> Archimede, Principio dei Vasi<br />

Comunicanti. Dinamica dei Flui<strong>di</strong> Ideali: Legge <strong>di</strong> Leonardo. Teorema <strong>di</strong><br />

Bernoulli. Flui<strong>di</strong> Reali: Viscosità, Legge <strong>di</strong> Poiseuville, Resistenza<br />

idro<strong>di</strong>namica. Dinamica dei Flui<strong>di</strong> Reali: cenni sul moto laminare e<br />

turbolento. Trasporto in regime viscoso: Legge <strong>di</strong> Stokes, Velocità <strong>di</strong><br />

Eritrose<strong>di</strong>mentazione. Forze <strong>di</strong> Coesione e Tensione Superficiale.<br />

Fenomeni <strong>di</strong> Capillarità. Membrane Elastiche e Legge <strong>di</strong> Laplace,<br />

Elasticità dei vasi sanguigni: Curve tensione raggio, Semplici applicazioni<br />

al sistema car<strong>di</strong>ocircolatorio.<br />

TERMODINAMICA<br />

Grandezze fisiche della Termo<strong>di</strong>namica: Temperatura e Calore. Cenni sui<br />

Calori specifici. Equivalente Meccanico della caloria. Energia Interna e I<br />

Principio della Termo<strong>di</strong>namica. Dilatazione termica dei soli<strong>di</strong> e liqui<strong>di</strong>.<br />

Calorimetria. Trasformazioni cicliche e macchine termiche. Applicazioni<br />

ai gas perfetti. II Principio della Termo<strong>di</strong>namica: Enunciato <strong>di</strong> Kelvin.<br />

Ren<strong>di</strong>mento delle macchine termiche. II Principio della Termo<strong>di</strong>namica:<br />

Enunciato <strong>di</strong> Clausius. Entropia: definizione e significato fisico.<br />

Variazione <strong>di</strong> Entropia nelle trasformazioni termo<strong>di</strong>namiche <strong>di</strong> un gas<br />

perfetto e nei cambiamenti <strong>di</strong> fase. Entropia <strong>di</strong> un sistema isolato.<br />

Potenziali termo<strong>di</strong>namici. Equilibri <strong>di</strong> membrana. Potenziale d’azione.<br />

FENOMENI ONDULATORI<br />

Onde e loro caratteristiche: ampiezza, velocità, lunghezza d’onda e<br />

periodo. Onde meccaniche. Il suono e la sua propagazione.<br />

ELETTRICITÀ e MAGNETISMO<br />

Grandezze fisiche dell’ Elettrostatica: carica elettrica. Legge <strong>di</strong> Coulomb.<br />

Campo elettrico. Lavoro del campo elettrico. Potenziale elettrico.<br />

Teorema <strong>di</strong> Gauss. Teorema della Circuitazione. L' Intensità <strong>di</strong> Corrente.<br />

La legge <strong>di</strong> Ohm. Resistenze in serie ed in parallelo. Condensatori. Carica<br />

e Scarica <strong>di</strong> un condensatore. Condensatori in serie ed in parallelo. Campo<br />

Magnetico, Legge <strong>di</strong> Biot-Savart. Forza <strong>di</strong> Lorentz. Cenni sul Teorema


del flusso magnetico e sul Teorema della circuitazione magnetica. Cenni<br />

sui fenomeni <strong>di</strong> Induzione.<br />

ELETTROMAGNETISMO<br />

Campo elettromagnetico. Equazioni <strong>di</strong> Maxwell. Onde elettromagnetiche.<br />

Spettro elettromagnetico. Sorgenti e ricevitori <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>azione<br />

elettromagnetica. Cenni <strong>di</strong> Ottica.<br />

Ore 30 ESERCITAZIONI<br />

Uso del calcolo per la risoluzione <strong>di</strong> semplici problemi <strong>di</strong> Fisica Applicata<br />

allo stu<strong>di</strong>o della <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong>.<br />

Le attività teorico-pratiche si svolgeranno alternativamente alle ore <strong>di</strong><br />

attività <strong>di</strong>dattiche formali anche nelle ore pomeri<strong>di</strong>ane, per un totale <strong>di</strong> circa<br />

30 ore.<br />

TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

J.W. Kane, M.M. Sternheim<br />

Fisica Biome<strong>di</strong>ca, Terza Ristampa<br />

EMSI, Roma<br />

F. Borsa, D. Scannicchio<br />

Fisica con applicazioni in biologia e me<strong>di</strong>cina<br />

E<strong>di</strong>zioni Unicopli, Milano<br />

R.A. Serway<br />

Principi <strong>di</strong> Fisica<br />

E<strong>di</strong>SES, Napoli<br />

E. Ragozzino M. Giordano, L. Milano<br />

Fondamenti <strong>di</strong> Fisica<br />

E<strong>di</strong>SES, Napoli<br />

D.C. Giancoli<br />

Fisica<br />

Casa E<strong>di</strong>trice Ambrosiana, Milano<br />

D. Halliday, R. Resnick, J. Walker<br />

Fondamenti <strong>di</strong> Fisica<br />

Casa E<strong>di</strong>trice Ambrosiana, Milano<br />

R. C. Davidson<br />

Meto<strong>di</strong> matematici per un corso introduttivo <strong>di</strong> fisica<br />

E<strong>di</strong>SES, Napoli<br />

M. Brai, A. Bartolotta, S. Basile, G. Bruno<br />

Interazione Ra<strong>di</strong>azione Materia e Cenni <strong>di</strong> Ra<strong>di</strong>oprotezione


FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />

CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />

MAGISTRALE)<br />

<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong><br />

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Lingua Inglese<br />

TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />

CODICE INSEGNAMENTO 86626<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI NO<br />

NUMERO MODULI 1<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI L-LIN\12<br />

DOCENTE RESPONSABILE<br />

Da ban<strong>di</strong>re<br />

CFU 6<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />

STUDIO PERSONALE<br />

90<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

60<br />

PROPEDEUTICITÀ Nessuna<br />

ANNO DI CORSO Primo<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE<br />

LEZIONI<br />

Aula A – plesso Aule Nuove<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni ed esercitazioni in aula e in laboratorio.<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />

METODI DI VALUTAZIONE Prova scritta<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ<br />

DIDATTICHE<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI<br />

STUDENTI<br />

Come da Calendario Ufficiale<br />

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Sviluppare le competenze linguistiche necessarie per essere in grado <strong>di</strong> leggere, comprendere e<br />

scrivere un breve testo <strong>di</strong> ambito me<strong>di</strong>co-specialistico in lingua Inglese con particolare attenzione<br />

all’ambito terminologico me<strong>di</strong>co specialistico.. Essere in grado <strong>di</strong> impostare una conversazione<br />

semplice con il paziente al fine <strong>di</strong> raccoglierne i dati anamnestici e la storia clinica.<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

Sviluppare le competenze linguistiche necessarie per essere in grado <strong>di</strong> leggere, comprendere e<br />

scrivere un breve testo <strong>di</strong> ambito me<strong>di</strong>co-specialistico in lingua Inglese con particolare attenzione<br />

all’ambito terminologico me<strong>di</strong>co specialistico.. Essere in grado <strong>di</strong> impostare una conversazione<br />

semplice con il paziente al fine <strong>di</strong> raccoglierne i dati anamnestici e la storia clinica.<br />

MODULO Lingua Inglese


ORE FRONTALI<br />

60 ore<br />

TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />

PROGRAMMA<br />

• English Grammar: L’aggettivo; I pronomi personali soggetto; I<br />

pronomi personali complemento; Gli aggettivi possessivi; Il plurale<br />

dei sostantivi regolari, irregolari e <strong>di</strong> derivazione greca e latina; Il<br />

genitivo sassone;I numeri car<strong>di</strong>nali; I numeri or<strong>di</strong>nali; La data;<br />

L’orario; L’articolo determinativo ed indeterminativo;Gli aggettivi e<br />

pronomi interrogativi ed esclamativi;Le preposizioni <strong>di</strong> tempo e <strong>di</strong><br />

stato in luogo;Gli avverbi <strong>di</strong> frequenza e la loro posizione nei tempi<br />

semplici e nelle frasi all’imperativo; Never\ever ;Alcune preposizioni<br />

seguite dal gerun<strong>di</strong>o; Lo stile nominale: la nominalizzazione in<br />

Me<strong>di</strong>cal English ;Usi particolari delle forme in –ing per la costruzione<br />

del <strong>di</strong>scorso; Il simple present del verbo To be e To have; Usi<br />

particolari dei verbi ausiliari To be e To have; Il simple present dei<br />

verbi non ausiliari; L’imperativo; Il gerun<strong>di</strong>o; Il presente progressivoIl<br />

simple past (costruzione ed impiego in lingua Inglese)<br />

Il present perfect (costruzione ed uso – <strong>di</strong>fferenze nell’uso tra simple<br />

past e present perfect): Il con<strong>di</strong>zionale presente; Il periodo ipotetico<br />

<strong>di</strong> tipo 0<br />

Il perfect con<strong>di</strong>tional; Il past perfect; Il periodo ipotetico <strong>di</strong> tipo I, II,<br />

III;Modal verbs: can – could; must, may, might, should ; Phrasal<br />

verbs; la forma passiva<br />

• Me<strong>di</strong>cal English<br />

Introduzione al linguaggio specialistico;Evoluzione del lessico me<strong>di</strong>co<br />

relativo alle parti del corpo; Sindromi\malattie: come vengono<br />

denominate e <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> traduzione; Asking about personal details<br />

and filling into an Admission card; Illness/ Disease/ Disorder/<br />

Disability: <strong>di</strong>fferenze nell’uso; Human body and human organs: Uso<br />

dell’articolo determinativo davanti alle parti del corpo e malattie;<br />

I prefissi Fore-, Hind- in ambito me<strong>di</strong>co; Blood e derivati relativi<br />

nell’ambito me<strong>di</strong>co;Asking about pain: location, duration and type of<br />

pain; Drugs (Some Pharmacological Forms); La denominazione delle<br />

sindromi;Me<strong>di</strong>cal acronyms: aspetti linguistici e <strong>di</strong>fferenze tra la<br />

lingua Italiana e la lingua Inglese<br />

La costruzione del CV in lingua Inglese<br />

La comunicazione Me<strong>di</strong>co – paziente in lingua Inglese:<br />

On examination: Instructions<br />

General health questions concerning:<br />

- Me<strong>di</strong>cal history<br />

- Family History<br />

- Car<strong>di</strong>ology<br />

- Pae<strong>di</strong>atrics<br />

PROIEZIONI IN POWER POINT<br />

TESTI:<br />

Murphy- Pallini, Grammar in use, Cambridge<br />

Canciamilla-Canziani, English for specific purposes, Carbone e<strong>di</strong>tore


FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />

CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />

MAGISTRALE)<br />

<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong>-<strong>Ippocrate</strong><br />

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Metodologie me<strong>di</strong>co scientifiche<br />

TIPO DI ATTIVITÀ Base<br />

CODICE INSEGNAMENTO 15228<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI SI<br />

NUMERO MODULI 2<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/01; ING-INF/05<br />

DOCENTE RESPONSABILE<br />

Salvatore Vitabile<br />

(MODULO 1)<br />

Ricercatore<br />

Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

DOCENTE COINVOLTO<br />

Domenica Matranga<br />

(MODULO 2)<br />

Ricercatore<br />

Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

CFU 6<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />

STUDIO PERSONALE<br />

90<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

60<br />

PROPEDEUTICITÀ Nessuna<br />

ANNO DI CORSO I<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE<br />

LEZIONI<br />

Complesso Didattico Aule Nuove<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali, Esercitazioni in aula<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />

METODI DI VALUTAZIONE Prova Scritta e Test a risposte multiple<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ come da calendario redatto dal Presidente del<br />

DIDATTICHE<br />

cdL<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Giove<strong>di</strong> 12-13.30 Modulo <strong>di</strong> Statistica<br />

STUDENTI<br />

Mercole<strong>di</strong> 9-10 Modulo <strong>di</strong> Informatica<br />

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Conoscere e comprendere le basi del metodo statistico e le tecnologie per la gestione<br />

dell’informazione in ambito me<strong>di</strong>co-sanitario.<br />

Essere in grado <strong>di</strong> utilizzare meto<strong>di</strong> statistici e strumenti informatici per l’analisi e la gestione dei<br />

dati clinici, sanitari e sociali<br />

Saper utilizzare la tecnologia associata all'informazione e alle comunicazioni come giusto supporto<br />

alle pratiche <strong>di</strong>agnostiche, terapeutiche e preventive e per la sorveglianza ed il monitoraggio del<br />

livello sanitario.<br />

Saper gestire e analizzare un buon archivio della propria pratica me<strong>di</strong>ca, per una sua successiva<br />

analisi e miglioramento.<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

Il corso si propone <strong>di</strong> introdurre la metodologia statistica in<strong>di</strong>rizzando la conoscenza al genere <strong>di</strong> problemi che si


incontrano più frequentemente nella letteratura biome<strong>di</strong>ca. In particolare, dopo avere presentato i concetti <strong>di</strong> base della<br />

statistica descrittiva, sono introdotti la teoria della probabilità, il campionamento statistico e gli aspetti relativi alla<br />

inferenza statistica con applicazioni all’ambito me<strong>di</strong>co-sanitario.<br />

MODULO<br />

ORE FRONTALI<br />

20<br />

MODULO DI STATISTICA MEDICA<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA<br />

• Concetti elementari: Caratteri statistici qualitativi e quantitativi. Caratteri <strong>di</strong>screti e<br />

continui. Classificazione dei caratteri secondo la scala <strong>di</strong> misura: scala nominale,<br />

or<strong>di</strong>nale, intervallare, a rapporti<br />

• Presentazione dei dati: Distribuzioni statistiche e rappresentazioni grafiche<br />

• Misure <strong>di</strong> tendenza centrale e <strong>di</strong> variabilità<br />

• Disegno <strong>di</strong> uno stu<strong>di</strong>o<br />

• Elementi <strong>di</strong> calcolo delle Probabilità. Curva <strong>di</strong> Gauss e <strong>di</strong>stribuzione Binomiale<br />

• Distribuzioni <strong>di</strong> campionamento<br />

• La stima statistica<br />

• Verifica delle ipotesi<br />

• La relazione tra variabili qualitative<br />

10 ESERCITAZIONI<br />

• Esercitazioni su dati <strong>di</strong> fonte amministrativa e <strong>di</strong> fonte Istat<br />

TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

• Esercitazioni relativi all’uso <strong>di</strong> stimatori e test statistici su dati clinici<br />

Libri <strong>di</strong> testo<br />

Daniel W.W., Biostatistica, E<strong>di</strong>zione E<strong>di</strong>SES<br />

M. Pagano, K. Gauvreau, Biostatistica, Ed. Idelson-Gnocchi, Napoli<br />

P.B. Lantieri, G. Ravera, D. Risso. Statistica Me<strong>di</strong>ca per le professioni sanitarie. Seconda<br />

e<strong>di</strong>zione. McGraw-Hill<br />

Altri testi <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento<br />

D. Piccolo, Statistica per le decisioni, IL MULINO<br />

Colton, Statistica Me<strong>di</strong>ca, PICCIN<br />

S.A. Glantz, Statistica per <strong>di</strong>scipline biome<strong>di</strong>che, McGraw Hill<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

La conoscenza dei principi fondamentali del funzionamento dei sistemi informatici e la relativa capacità d'uso<br />

costituiscono l'obiettivo principale del modulo. Il modulo propone quin<strong>di</strong> un percorso introduttivo sui sistemi<br />

informatici, prendendo come para<strong>di</strong>gma il Personal Computer, per poi approfon<strong>di</strong>re l'uso dei principali strumenti per la<br />

produttività in<strong>di</strong>viduale nell'ambito sanitario: il foglio elettronico e le basi <strong>di</strong> dati.<br />

MODULO<br />

ORE FRONTALI<br />

20<br />

MODULO DI INFORMATICA<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA<br />

• Informatica e algoritmi.<br />

• Rappresentazione dell'informazione.<br />

• Algoritmi e Programmi.<br />

• Le infrastrutture hardware: architettura dei calcolatori.<br />

• Le infrastrutture software: sistema operativo, software applicativo.<br />

• Le infrastrutture <strong>di</strong> rete: reti <strong>di</strong> calcolatori, Internet e World Wide Web.<br />

• Introduzione ai fogli elettronici <strong>di</strong> calcolo e alle basi <strong>di</strong> dati


10 ESERCITAZIONI<br />

TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

• Le Applicazioni. Il Foglio elettronico: definizione <strong>di</strong> una <strong>di</strong>eta.<br />

• Le Applicazioni. Le basi <strong>di</strong> dati: definizione e gestione <strong>di</strong> una cartella clinica.<br />

• Uso dei motori <strong>di</strong> ricerca google e pubmed<br />

Libri <strong>di</strong> testo:<br />

SC: D. Sciuto, G. Buonanno, L. Mari; Introduzione ai sistemi informatici 4/ed, McGraw-Hill.<br />

EX: A. Brogi, A. Martinelli, V. Gervasi, P. Manghi, A. Fabrizio, G. Pacini; Il foglio<br />

elettronico per <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e Farmacia, Collana IT4PS, McGraw-Hill.<br />

DB: P. Manghi, A. Brogi, V. Gervasi, A. Martinelli, G. Fiorentino, A. P: Pala; Le basi <strong>di</strong> Dati<br />

per <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e Farmacia, Collana IT4PS, McGraw-Hill.<br />

Libri <strong>di</strong> consultazione:<br />

GL: J.G. Glenn; Informatica – Una panoramica generale, Pearson - Education Italia.<br />

Dispense integrative e luci<strong>di</strong> proposti dal docente


FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />

CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />

MAGISTRALE)<br />

<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong><br />

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Biologia e Genetica<br />

TIPO DI ATTIVITÀ Base<br />

CODICE INSEGNAMENTO 01617<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI SI<br />

NUMERO MODULI 2<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI BIO13<br />

DOCENTE RESPONSABILE<br />

Riccardo Alessandro<br />

MODULO DI BIOLOGIA<br />

Professore Straor<strong>di</strong>nario<br />

Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

DOCENTE COINVOLTO<br />

Giuseppe Dolcemascolo<br />

MODULO DI GENETICA<br />

Ricercatore<br />

Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

DOCENTE COINVOLTO<br />

Simona Fontana<br />

ATTIVITA’ DI TIROCINIO<br />

Ricercatore<br />

Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

CFU 9 + 1<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />

STUDIO PERSONALE<br />

15 x CFU (135 totali) + 10 X CFU <strong>di</strong> tirocinio<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

105<br />

PROPEDEUTICITÀ Nessuna<br />

ANNO DI CORSO I<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Aula A - Complesso <strong>di</strong>dattico <strong>di</strong> Via<br />

LEZIONI<br />

Parlavecchio<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni ex catedra, attività guidate, seminari<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />

METODI DI VALUTAZIONE N° 2 prove in itinere seguite da prova<br />

certificativa; in alternativa Prova scritta e Prova<br />

orale;<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ<br />

DIDATTICHE<br />

Da Lunedì a Venerdì dalle 8.15 alle 10<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Prof. R. Alessandro: Lunedì dalle 15 alle 17,<br />

STUDENTI<br />

Dipt. Biopat. e Met. Biomed.,Via Divisi 83;<br />

Prof. Giuseppe Dolcemascolo: Mercoledì dalle<br />

16.30 alle 18.30, Dipt. Biopat. e Met.<br />

Biomed.,Via Divisi 83<br />

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Conoscenza e capacità <strong>di</strong> comprensione<br />

- Acquisizione del linguaggio specifico delle <strong>di</strong>scipline della Biologia e della Genetica;<br />

- conoscere e comprendere i processi biologici fondamentali degli organismi viventi e le modalità<br />

con cui i caratteri ere<strong>di</strong>tari vengono trasmessi alle generazioni;<br />

- conoscere e comprendere le basi genetiche <strong>di</strong> alcune patologie umane <strong>di</strong> rilievo o <strong>di</strong> quelle più


comuni o <strong>di</strong> elevata incidenza nel territorio.<br />

Capacità <strong>di</strong> applicare conoscenza e comprensione<br />

Capacità <strong>di</strong> <strong>di</strong>stinguere, organizzare ed applicare, in autonomia:<br />

- le conoscenze dei processi biologici <strong>di</strong> base delle cellule e degli organismi;<br />

- le leggi che regolano la trasmissione dei caratteri ere<strong>di</strong>tari nelle specie viventi;<br />

- le principali metodologie della biologia cellulare e della genetica molecolare.<br />

Autonomia <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio<br />

Essere in grado <strong>di</strong> valutare ed integrare, in maniera autonoma:<br />

- le conoscenze acquisite in biologia e genetica nello stu<strong>di</strong>o degli organismi ed in particolare<br />

dell’uomo;<br />

- -le implicazioni che hanno sulle patologie umane le alterazioni dei processi biologici alla<br />

base della vita delle cellule.<br />

Abilità comunicative<br />

Capacità <strong>di</strong> comunicare ed illustrare, in maniera semplice, anche ad un pubblico non esperto, i<br />

processi della biologia e della genetica.<br />

Capacità <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento<br />

Capacità <strong>di</strong> utilizzare correttamente la bibliografia scientifica specifica del settore per un continuo<br />

aggiornamento delle conoscenze in campo biome<strong>di</strong>co.<br />

Capacità <strong>di</strong> apprendere e seguire opportunamente, utilizzando le conoscenze acquisite nel corso, i<br />

successivi corsi <strong>di</strong> insegnamento del curriculum per la laurea in <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong>.<br />

ANNOTAZIONI SPECIFICHE<br />

Considerata la peculiarità dei “corsi integrati” e la sostanziale, profonda interconnessione dei<br />

contenuti culturali dei due moduli in cui si articola il Corso Integrato <strong>di</strong> Biologia e Genetica, tanto<br />

che molti contenuti potrebbero essere attribuiti in<strong>di</strong>fferentemente all’uno o all’altro dei moduli,<br />

risulta <strong>di</strong>datticamente efficiente ed ottimale, per il raggiungimento degli obiettivi e per un migliore<br />

profitto degli studenti, che i docenti integrino effettivamente le loro attività <strong>di</strong> insegnamento. A tale<br />

scopo i docenti, a prescindere dalla titolarità dei moduli, fermo restando il carico orario loro<br />

assegnato, si potranno anche alternare durante l’iter formativo, in funzione della sequenza dei<br />

contenuti e delle specifiche competenze dei medesimi docenti.<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

Comprendere l’organizzazione biologica che sta alla base degli organismi viventi;<br />

Conoscere i processi biologici fondamentali degli organismi viventi;<br />

Conoscere i processi che regolano la espressione dei geni.<br />

MODULO<br />

ORE FRONTALI<br />

60<br />

BIOLOGIA<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI –<br />

OBIETTIVI SPECIFICI<br />

Identificare le strutture biologiche fondamentali, l'organizzazione ed il<br />

funzionamento <strong>di</strong> una cellula eucariotica;<br />

Distinguere virus, cellule procariotiche ed eucariotiche;<br />

Analizzare e comparare le manifestazioni <strong>di</strong> continuità dell'informazione genetica<br />

nei virus, negli organismi aploi<strong>di</strong> ed in quelli <strong>di</strong>ploi<strong>di</strong>.<br />

Interpretare i meccanismi della espressione genica nei virus, nei procarioti e negli<br />

eucarioti;<br />

Interpretare i meccanismi delle interazioni cellulari, della regolazione genica, del<br />

<strong>di</strong>fferenziamento cellulare e della “pianificazione” dello sviluppo.<br />

Interpretare ed Utilizzare la metodologia scientifica e riconoscere varie


TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

tecnologie biome<strong>di</strong>che<br />

PROGRAMMA<br />

Metodo sperimentale e osservazionale.<br />

Teoria cellulare; Principi <strong>di</strong> classificazione degli organismi viventi; Cenni<br />

sull’Evoluzione; Cellula procariotica e cellula eucariotica, Principali macromolecole<br />

biologiche; Acqua, interazioni con le macromolecole biologiche.<br />

Citomembrane, organizzazione ed esempi funzionali.<br />

Il materiale genetico, identificazione sperimentale e valore genetico degli aci<strong>di</strong><br />

nucleici. Composizione e struttura degli aci<strong>di</strong> nucleici; Replicazione del DNA.<br />

Genoma dei virus, dei procarioti ed eucarioti. Cenni sulla Riproduzione degli<br />

organismi viventi.<br />

Ciclo cellulare, Mitosi. Meiosi Gametogenesi. Riproduzione sessuale.<br />

Organizzazione del DNA nei cromosomi eucariotici, gerarchie strutturali del<br />

materiale cromatinico: Struttura geni.<br />

RNA messaggero, ribosomiale e <strong>di</strong> trasferimento: strutture e funzioni.<br />

Co<strong>di</strong>ce genetico e sue proprietà.<br />

“Trascrizione” nei procarioti e negli eucarioti; Organizzatore nucleolare e biogenesi<br />

dei ribosomi; Splicing <strong>di</strong>fferenziale dell'RNA.<br />

“Traduzione” nei procarioti e negli eucarioti.<br />

Regolazione dell'attività genica nei procarioti;<br />

Regolazione dell'attività genica negli eucarioti; Principali meccanismi della<br />

regolazione della trascrizione nell’organismo <strong>di</strong>fferenziato ed in via <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>fferenziamento;<br />

Sviluppo embrionale e Differenziamento cellulare, Totipotenza nucleare e<br />

Clonazione organismica; “Piani” <strong>di</strong> sviluppo e geni omeotici. Significato e<br />

meccanismi generali dell’apoptosi.<br />

Genoma eucariotico, I Cromosomi; DNA nucleare e mitocondriale; Geni e quantità<br />

<strong>di</strong> DNA, Sequenze ripetute; Famiglie geniche;<br />

"BIOLOGIA E GENETICA" G. De Leo, E. Ginelli, S. Fasano, Ed. E<strong>di</strong>SES, 2008<br />

"BIOLOGIA MOLECOLARE della CELLULA" B. Alberts et al., Ed. Zanichelli,<br />

2009<br />

"BIOLOGIA CELLULARE e MOLECOLARE " G. Karp, Ed. E<strong>di</strong>SES, 2008<br />

LE SCIENZE (Ed. ital. Scientific American), NATURE, SCIENCE,<br />

BIOLOGICAL REVIEWS, Articoli vari<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

Conoscere i processi e le modalità <strong>di</strong> trasmissione dei caratteri ere<strong>di</strong>tari<br />

MODULO<br />

GENETICA


ORE FRONTALI<br />

30<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI<br />

OBIETTIVI SPECIFICI<br />

Analizzare e comparare le manifestazioni <strong>di</strong> continuità e variabilità<br />

dell'informazione genetica nei virus, negli organismi aploi<strong>di</strong> ed in quelli <strong>di</strong>ploi<strong>di</strong>.<br />

Identificare le modalità <strong>di</strong> trasmissione dei caratteri e valutare la probabilità della<br />

loro comparsa nella progenie;<br />

Confrontare le modalità <strong>di</strong> trasmissione dei caratteri.<br />

Stabilire la probabilità <strong>di</strong> fenotipizzazione <strong>di</strong> caratteri ere<strong>di</strong>tari.<br />

Comprendere i meccanismi della ere<strong>di</strong>tarietà anche nella specie umana;<br />

In<strong>di</strong>viduare nell’uomo l’ere<strong>di</strong>tarietà <strong>di</strong> caratteri normali e mutati e <strong>di</strong>stinguerne<br />

l’espressione durante lo sviluppo e la vita dell’in<strong>di</strong>viduo, nel rapporto tra genotipo ed<br />

ambiente.<br />

Selezionare gli approcci molecolari per lo stu<strong>di</strong>o delle patologie ere<strong>di</strong>tarie ed<br />

Utilizzare i meto<strong>di</strong> dell’analisi genetica nella pratica me<strong>di</strong>ca<br />

Interpretare i risultati <strong>di</strong> analisi citogenetiche e <strong>di</strong> indagini molecolari del genoma<br />

umano ai fini della consulenza genetica e delle applicazioni in me<strong>di</strong>cina<br />

.<br />

PROGRAMMA<br />

Genetica dei Virus e dei Procarioti, Virus a DNA ed a RNA; Virus litici e virus<br />

temperati; Virus oncògeni ad RNA. L'organizzazione del genoma dei procarioti;<br />

Plasmi<strong>di</strong> ed Episomi.<br />

Variabilità e Mutazione, Meccanismi molecolari e rilevanza biologica. Crossingover<br />

e meiosi come "miscelatore" genetico. Mutazioni somatiche e germinali;<br />

Mutazioni e polimorfismi del DNA; Alcuni meccanismi <strong>di</strong> insorgenza delle<br />

Mutazioni e riparazione del DNA: correlazioni con patologie umane, con<br />

l’invecchiamento cellulare e con il cancro; Mutazioni cromosomiche, genomiche e<br />

loro origine.<br />

Meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> analisi del gene, Endonucleasi <strong>di</strong> restrizione, Vettori <strong>di</strong> geni ; Sintesi e<br />

Clonazione del cDNA; Utilizzazione <strong>di</strong> banche genomiche <strong>di</strong> cDNA; Reazione<br />

Polimerasica a Catena; Analisi dei polimorfismi del DNA. Uso dei polimorfismi del<br />

DNA nella <strong>di</strong>agnosi prenatale e in me<strong>di</strong>cina legale; Utilizzo <strong>di</strong> banche dati e altre<br />

risorse bioinformatiche.<br />

Genetica formale e Genetica umana, Genotipo e fenotipo. Diploi<strong>di</strong>a e sessualità.<br />

Mendel ed i suoi esperimenti. Ere<strong>di</strong>tà interme<strong>di</strong>a, Valutazione del concetto<br />

mendeliano <strong>di</strong> "dominanza" e "recessività"; Il linkage, i caratteri associati;. Modelli<br />

<strong>di</strong> trasmissione <strong>di</strong> caratteri ere<strong>di</strong>tari nella specie umana; Comparazione tra caratteri<br />

mono- e poligenici; Fenotipi codominanti; Deficienze enzimatiche ere<strong>di</strong>tarie ed<br />

Eterogeneità genetica a più loci; Eterogeneità allelica; Ere<strong>di</strong>tà citoplasmatica;<br />

Distinzione tra patologie genetiche ed ere<strong>di</strong>tarie. Ere<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> caratteri quantitativi e<br />

polifattoriali; Allelia multipla; Epistasi. La determinazione del sesso nelle specie<br />

animali e nell’uomo; Ere<strong>di</strong>tà associata al sesso: <strong>di</strong>aginica in Drosophila e nella<br />

specie umana; dosaggio genico e Lyonizzazione; Ere<strong>di</strong>tà olandrica specie umana.<br />

Variabilità dell'espressione genica; Espressività e Penetranza, incidenza dei fattori<br />

ambientali; Genetica <strong>di</strong> popolazioni. Cariotipo umano: Bandeggiatura dei<br />

cromosomi; Tecniche <strong>di</strong> ibridazione in situ (FISH); Terminologia internazionale per<br />

la rappresentazione del cariotipo. Rappresentazione grafica formale dei genotipi.<br />

Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> alberi genealogici. Consultorio genetico e <strong>di</strong>agnosi prenatale: la probabilità<br />

in genetica umana e nell'analisi degli alberi genealogici per la prognosi genetica.<br />

Applicazioni della Genetica in <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong>: tecnologie molecolari per la <strong>di</strong>agnosi; uso<br />

dei polimorfismi associati alle mutazioni per la <strong>di</strong>agnosi molecolare <strong>di</strong> patologie<br />

genetiche; esempi forensi.


TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

ORE TIROCINIO<br />

15<br />

"BIOLOGIA E GENETICA" G. De Leo, E. Ginelli, S. Fasano, Ed. E<strong>di</strong>SES, 2008<br />

"EREDITA’:PRINCIPI E PROBLEMATICHE DELLA GENETICA<br />

UMANA" M.R.. Cummings, Ed. E<strong>di</strong>SES, 2004<br />

LE SCIENZE (Ed. ital. Scientific American), NATURE, SCIENCE,<br />

BIOLOGICAL REVIEWS, Articoli vari<br />

Attività <strong>di</strong> tirocinio<br />

Applicazioni <strong>di</strong> Biologia e Genetica in <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong>: PCR e Real Time PCR;<br />

Elettroforesi su gel <strong>di</strong> agarosio e su gel <strong>di</strong> poliacrilammide per la rivelazione <strong>di</strong><br />

DNA e Proteine; analisi molecolari per la <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> malattie genetiche;<br />

Analisi <strong>di</strong> alberi genealogici. Interpretazioni <strong>di</strong> cariotipi normali e patologici.


FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />

CORSO DI LAUREA MAGISTRALE MEDICINA E CHIRURGIA<br />

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Istologia ed Embriologia<br />

TIPO DI ATTIVITÀ Base<br />

CODICE INSEGNAMENTO 04111<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI NO<br />

NUMERO MODULI 1<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI Bio17<br />

DOCENTE RESPONSABILE<br />

Prof. Maria Buscemi<br />

Professore Or<strong>di</strong>nario<br />

Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

CFU 6 CFU/F +1CFU/T<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />

STUDIO PERSONALE<br />

100<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

75<br />

PROPEDEUTICITÀ Nessuna<br />

ANNO DI CORSO 1°<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE<br />

LEZIONI<br />

Da stabilire<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività <strong>di</strong>dattica frontale; esercitazioni;<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligaroria<br />

METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI 2° SEMESTRE<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ<br />

DIDATTICHE<br />

Come da calendario ufficiale<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI<br />

STUDENTI<br />

lune<strong>di</strong> ore 11-13<br />

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Conoscenza e capacità <strong>di</strong> comprensione<br />

Acquisizione della terminologia istologica ed embriologica quale base della definizione e<br />

interpretazione critica delle conoscenze morfologiche.<br />

Capacità <strong>di</strong> applicare conoscenza e comprensione<br />

Conoscere le caratteristiche principali strutturali ed ultrastrutturali delle cellule e dei tessuti in<br />

relazione alla loro specifica attività e derivazione embriologica.<br />

Autonomia <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio<br />

Verranno proposti agli studenti questionari <strong>di</strong> valutazione del livello <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento, che<br />

consentiranno loro <strong>di</strong> verificare le conoscenze acquisite sulle tematiche oggetto <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, al fine <strong>di</strong><br />

colmare tempestivamente eventuali lacune.<br />

Abilità comunicative<br />

Essere in grado <strong>di</strong> descrivere ed illustrare attraverso specifica terminologia le caratteristiche<br />

fondamentali, l'organizzazione strutturale e ultrastrutturale delle cellule e dei tessuti, correlati alla<br />

loro specifica funzione.<br />

Capacità <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento<br />

Acquisire la capacità <strong>di</strong> integrazione dei dati derivanti dallo stu<strong>di</strong>o della morfologia delle cellule e<br />

dei tessuti e delle relative correlazioni tra struttura e funzione, quale in<strong>di</strong>spensabile bagaglio


culturale per la futura comprensione della fisiologia e della fisiopatologia degli organi e degli<br />

apparati dell’organismo umano.<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO:<br />

Aver fatto proprie le conoscenze relative alla bioarchitettura dell’ecosistema cellulare, alla<br />

organizzazione dei quattro tessuti principali; conoscere ancora l’evoluzione delle varie fasi dello<br />

sviluppo embrio-fetale umano sia sul versante della descrittiva sia sul rapporto con i movimenti<br />

molecolari che in<strong>di</strong>rizzano e modulano i vari momenti dello sviluppo prenatale.<br />

MODULO 1 DENOMINAZIONE DEL MODULO:<br />

C.I. Istologia ed Embriologia<br />

ORE<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI<br />

FRONTALI PROGRAMMA<br />

60 A. ISTOLOGIA<br />

1/I. MEZZI DI INDAGINE E METODI<br />

Cenni storici della Istologia e i suoi meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o: i primi mezzi <strong>di</strong> indagini<br />

fino al microscopio luce. Il microscopio ottico: le ‘parti’ del microscopio<br />

ottico. Limiti del microscopio luce. Il microscopio a fluorescenza. Il<br />

microscopio in contrasto <strong>di</strong> fase. Il microscopio polarizzatore. Il microscopio<br />

elettronico: struttura base del microscopio elettronico. Potere risolutivo teorico<br />

e reale. Il microscopio a scansione. Laser Pressure Catapulting. Generalità<br />

sulle colture cellulari. Cenni <strong>di</strong> Citologia esfoliativa. Tecniche <strong>di</strong> allestimento<br />

dei preparati istologici: dalla fissazione alla inclusione Artefatti.<br />

I coloranti: classificazioni. Proprietà dei coloranti; fattori che influenzano<br />

l'attività dei coloranti. Teorie sul meccanismo delle colorazioni. Tecniche <strong>di</strong><br />

allestimento delle sezioni: microtomo, ultramicrotomo, criostato. Colorazioni<br />

elettroniche: ombreggiatura, colorazione negativa. Immunoistochimica:<br />

applicazione della rivelazione delle perossidasi alle tecniche<br />

immunoistochimiche. Autoistora<strong>di</strong>ografia: metodo per apposizione, metodo <strong>di</strong><br />

rivestimento delle sezioni con emulsione liquida.<br />

2/I. CITOLOGIA<br />

La dottrina cellulare. Note <strong>di</strong> bioevoluzionismo: FC, LCAC. Sincizi e<br />

plasmo<strong>di</strong>. La <strong>di</strong>fferenziazione delle cellule. Architettura generale della<br />

morfologia cellulare. La caratterizzazione fisica e chimica della cellula: cenni<br />

sui componenti inorganici ed organici. Il metabolismo cellulare e le<br />

manifestazioni vitali del protoplasma.<br />

La caratterizzazione morfologica strutturale ed ultrastrutturale della cellula:<br />

l'apparecchio membranoso del citoplasma: ultrastruttura e funzione della<br />

membrana plasmatica; le <strong>di</strong>fferenziazioni morfo-funzionali plasmalemmatiche.<br />

I <strong>di</strong>spositivi microcavitari citoplasmatici: ultrastruttura e funzioni del reticolo<br />

endoplasmatico, mitocondri, lisosomi, microbo<strong>di</strong>es, perossisomi complesso del<br />

Golgi. La caratterizzazione sovramolecolare dei costituenti cellulari: il<br />

Citoscheletro. Il Glicocalice. Composizione molecolare e funzione<br />

3/I. ISTOLOGIA<br />

Tessuti. Organi. Sistemi. Classificazione dei tessuti.<br />

I tessuti epiteliali: classificazione e considerazioni morfofunzionali degli<br />

epiteli: epiteli <strong>di</strong> rivestimento, sensoriali, secernenti. Le unità cellulari<br />

secernenti, le ghiandole esocrine, le ghiandole endocrine (classificazione ed<br />

organizzazione strutturale). Il sistema Ipotalamo-Ipofisario. Il sistema<br />

neuroendocrino <strong>di</strong>ffuso. (SDN)


I tessuti trofomeccanici: classificazione e considerazioni morfofunzionali. Le<br />

cellule e la matrice extracellulare: considerazioni macromolecolari e<br />

funzionali. Il mesenchima. I tessuti connettivi; i tessuti cartilaginei; i tessuti<br />

ossei; il sangue, i tessuti e gli organi emopoietici.<br />

I tessuti contrattili: tessuto muscolare liscio, tessuto muscolare striato<br />

somatico, tessuto muscolare striato car<strong>di</strong>aco.<br />

Il tesssuto nervoso: bioevoluzione del neurone e meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> indagine.<br />

Il neurone come entità morfologica: numero e grandezza dei neuroni; forma<br />

dei neuroni; classificazioni; struttura ed ultrastruttura dei componenti del<br />

neurone (la membrana del neurone, il pirenoforo, la sostanza tigroide,<br />

neurotubuli e neurofilamenti, i dendriti, il neurite, la fibra nervosa). Modalità<br />

<strong>di</strong> connessione dei neuroni: le terminazioni nervose centrali e periferiche.<br />

Il neurone come entità citochimica: aspetti istofunzionali generali e<br />

<strong>di</strong>stribuzione topografica (aminergici, colinergici, aminoacidergici, purinergici,<br />

peptidergici).<br />

Nevroglia: Generalità. Glia del Sistema Nervoso Centrale: epen<strong>di</strong>ma,<br />

macroglia, oligodendroglia, microglia, pituiciti, cellule <strong>di</strong> Müller, gliociti <strong>di</strong><br />

Bergmann.<br />

Glia del Sistema Nervoso Periferico.<br />

B. EMBRIOLOGIA<br />

1/E. GENERALITA’<br />

Introduzione: significato e sviluppo della Embriologia. Le varie tappe dello<br />

sviluppo embrionale, misure embrio-fetali. Anatomia embrio-fetale:<br />

descrizione delle varie parti dell' embrione e del feto.<br />

La determinazione ed il <strong>di</strong>fferenziamento del sesso: il <strong>di</strong>fferenziamento delle<br />

gona<strong>di</strong>.<br />

Le cellule germinali primor<strong>di</strong>ali. Lo sviluppo della gonade maschile e<br />

femminile.<br />

Lo sviluppo delle vie e degli organi genitali.<br />

Generalità sull' apparato genitale maschile: L’unità testicolare: il <strong>di</strong><strong>di</strong>mo, l'<br />

epi<strong>di</strong><strong>di</strong>mo, il tubulo seminifero e le cellule <strong>di</strong> Ley<strong>di</strong>g. Le vie spermatiche. Il<br />

controllo neurormonale delle funzioni gonadali maschili.<br />

Generalità sull'apparato genitale femminile: l'unità ovarica e la follicologenesi<br />

pre-postpuberale; le tube uterine; l'utero; la vagina. Il controllo neurormonale<br />

delle funzioni gonadali femminili.<br />

La gametogenesi maschile: il ciclo dell'epitelio seminifero. Le cellule della<br />

linea seminale. Gli spermatogoni. Gli spermatociti. Gli spermati<strong>di</strong>. La<br />

spermioistogenesi. Lo spermatozoo. Spermatozoi anomali.<br />

La gametogenesi femminile: ovogenesi e proiezione nel ciclo ovarico, uterino e<br />

vaginale.<br />

2/E. FECONDAZIONE E FIGURE EMBRIONALI<br />

La fecondazione: significato della fecondazione. Il tragitto degli spermatozoi<br />

attraverso le vie genitali maschili. Maturazione e motilità degli spermatozoi.<br />

L'emissione degli spermatozoi. Lo sperma o seme. La capacitazione degli<br />

spermatozoi. Vitalità degli spermatozoi. Tragitto e vitalità dell'ovocito.<br />

Fenomenologia della fecondazione: la reazione acrosomale, la penetrazione<br />

dello spermatozoo nell' ovocellula, l'attivazione dell' ovocito, la reazione<br />

corticale. Formazione dello zigote. La fecondazione in vitro: informazioni<br />

generali.<br />

La segmentazione: dalla morula alla blastula. Tipi <strong>di</strong> uovo. Tipi <strong>di</strong><br />

segmentazione. La segmentazione nei mammiferi placentali. Programmazione


dello sviluppo. Controllo delle prime fasi dello sviluppo da parte <strong>di</strong> programmi<br />

genetici materni. Passaggio dal programma materno a quello embrionale.<br />

Controllo del programma embrionale <strong>di</strong> sviluppo. Blastogenesi (Annidamento<br />

e Reazione deciduale).<br />

La gastrulazione: il significato della gastrulazione. La gastrulazione nei<br />

mammiferi placentali. Meccanismi citoscheletrici durante la morfogenesi.<br />

Foglietti embrionali. Coor<strong>di</strong>namento citoscheletrico e segnali intercellulari nel<br />

corso della gastrulazione.<br />

La neurulazione: significato ed impegno organizzativo.<br />

3/E.MORFOGENESI E ISTOGENESI<br />

Lo sviluppo embrionale e la morfogenesi nell'uomo: induzione (induttori<br />

endogeni ed esogeni, i. primaria e secondaria, interazioni, organizzatori),<br />

Determinazione, Morfogeni, Stem Cells. La prima settimana dello sviluppo (la<br />

segmentazione). La seconda settimana dello sviluppo (preparazione alla<br />

gastrulazione). La terza settimana dello sviluppo (la gastrulazione). La quarta<br />

settimana dello sviluppo (morfogenesi secondaria). Dalla quinta alla<br />

trentottesima settimana <strong>di</strong> sviluppo.<br />

Istogenesi. L'evoluzione dei foglietti embrionali: introduzione. Derivati<br />

ectodermici. Derivati entodermici. Derivati mesodermici.<br />

Gli annessi embrionali: introduzione. Gli annessi embrionali nei mammiferi<br />

placentali. Gli annessi embrionali (embriofetali) nell'uomo.<br />

4/E.ORGANOGENESI<br />

Cenni sullo sviluppo del Sistema Nervoso Centrale, dell' Apparato Respiratorio<br />

e Car<strong>di</strong>ovascolare (emopoiesi), dell' Apparato Gastroenterico e dell' Apparato<br />

Urogenitale.<br />

15 ATTIVITA’ DI TIROCINIO<br />

Osservazione al microscopio ottico dei principali tessuti. Descrizione delle<br />

TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

varie fasi che caratterizzano l’allestimento <strong>di</strong> un preparato istologico<br />

• AA.VV. Il Manuale <strong>di</strong> Istologia – Casa E<strong>di</strong>trice Idelson Gnocchi – Napoli<br />

2009<br />

• Moore e Persaud - Sviluppo prenatale dell' uomo - Embriologia ed<br />

orientamento me<strong>di</strong>co E<strong>di</strong>tore: E<strong>di</strong>ses II e<strong>di</strong>zione 200)<br />

• Leslie P. Gartner, James Hiatt - Color Atlas of Histology – Fifth E<strong>di</strong>tion<br />

Wolters Kluver


FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />

CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />

MAGISTRALE)<br />

<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong> - IPPOCRATE<br />

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Immunologia<br />

TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />

CODICE INSEGNAMENTO 03839<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI No<br />

NUMERO MODULI ---<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/04<br />

DOCENTE RESPONSABILE<br />

Prof. Giuseppina Colonna Romano<br />

Professore Associato MED04<br />

Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

CFU 6<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />

STUDIO PERSONALE<br />

90<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

60<br />

PROPEDEUTICITÀ Nessuna<br />

ANNO DI CORSO Secondo<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI Aula Magna - Dipartimento <strong>di</strong> Biopatologia<br />

eBiotecnologie Me<strong>di</strong>che e forensi, Sezione<br />

<strong>di</strong> Patologia Generale, Corso Tukory 211.<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali.<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />

METODI DI VALUTAZIONE Verifiche dell’appren<strong>di</strong>mento in itinere<br />

(Immunobiologia e Immunopatologia).<br />

Prova orale.<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ<br />

DIDATTICHE<br />

Come da calendario ufficiale<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Dal lunedì al Venerdì dalle ore 9.00 alle ore<br />

STUDENTI<br />

10.00 o su appuntamento.<br />

Contatto:e-mail gcolonna@unipa.it;<br />

Tel. 091 6555906<br />

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Acquisire le nozioni <strong>di</strong> base e la capacità <strong>di</strong> utilizzare il linguaggio specifico proprio <strong>di</strong> tale<br />

<strong>di</strong>sciplina. Conoscere le basi cellulari e molecolari del controllo della risposta immune e i<br />

meccanismi che stanno alla base delle mo<strong>di</strong>ficazioni <strong>di</strong> queste con l’età. Alla luce delle più<br />

moderne conoscenze <strong>di</strong> Immunologia <strong>di</strong> base, lo studente dovrà apprendere quanto più<br />

recentemente acquisito sulle mo<strong>di</strong>ficazioni del Sistema immunitario in con<strong>di</strong>zioni patologiche<br />

anche in relazione alle <strong>di</strong>fferenti fasi della vita e le ricadute che queste hanno in me<strong>di</strong>cina, come<br />

per esempio nell’uso dei vaccini. Acquisire la capacità <strong>di</strong> perfezionare le conoscenze anche<br />

tramite lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> sistemi sperimentali allo scopo <strong>di</strong> raggiungere autonomia critica e <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio.<br />

Sulla base <strong>di</strong> quanto acquisito durante il corso e con lo stu<strong>di</strong>o in<strong>di</strong>viduale, capacità <strong>di</strong> aggiornare<br />

autonomamente le proprie conoscenze consultando le pubblicazioni scientifiche proprie <strong>di</strong> questi


settori.<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

La finalità del corso è quella <strong>di</strong> fornire le basi per la comprensione dei meccanismi che regolano la<br />

risposta immunitaria. Al termine lo studente dovrebbe possedere nozioni <strong>di</strong> base sul funzionamento<br />

del sistema immunitario. Tali conoscenze, inoltre, sono in<strong>di</strong>spensabili per la prosecuzione degli<br />

stu<strong>di</strong>, sia <strong>di</strong> I che <strong>di</strong> II livello, in ambito biosanitario.<br />

MODULO<br />

ORE FRONTALI<br />

60 ore<br />

IMMUNOLOGIA<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />

PROGRAMMA<br />

- Anatomia del sistema immunitario e ricircolazione linfocitaria.<br />

Recettori <strong>di</strong> homing<br />

- Il sistema immune innato: le cellule e i recettori per profili<br />

molecolari. Il sistema del complemento (attivazione,<br />

funzioni. recettori e proteine <strong>di</strong> controllo).<br />

- La fagocitosi.<br />

- Le cellule dendritiche e la presentazione dell’antigene.<br />

- Il complesso maggiore <strong>di</strong> istocompatibilità. MHC classico e<br />

non classico<br />

- I linfociti T: maturazione, riconoscimento dell’antigene (TCR),<br />

funzioni. Popolazioni <strong>di</strong> linfociti T (TCD4, TCD8, NKT, Tγδ<br />

Treg)<br />

- I linfociti B: maturazione, riconoscimento dell’antigene<br />

(BCR), funzioni. I linfociti B CD5+.<br />

- Gli anticorpi. Struttura, funzioni, interazioni con cellule e<br />

fattori dell’immunità innata e acquisita, gli FcR.<br />

- Fasi della risposta immune: riconoscimento, attivazione,<br />

funzione effettrici, memoria, apoptosi (AICD). Regolazione<br />

della produzione anticorpale<br />

- Le citochine e le chemochine. Recettori per citochine e<br />

chemochine. Uso terapeutico delle citochine<br />

- I linfociti Natural Killer.<br />

- Risposta immune a virus, batteri, funghi, elminti.<br />

- Il laboratorio <strong>di</strong> immunologia: Tecniche imnmunologiche,<br />

modalità <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o dei linfociti T , B. Principali clusters <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>fferenziazione (CD) Modalità <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o della fagocitosi.<br />

- La tolleranza immunologica. L’autoimmunità.<br />

- Le immunodeficienze congenite: sindrome <strong>di</strong> De George,<br />

agammaglobulinemia <strong>di</strong> Bruton, ipogammaglobulinemia<br />

variabile comune, deficit selettivo <strong>di</strong> IgA,<br />

ipogammaglobulinemia con iper-IgM, SCID, deficit congeniti<br />

dei fagociti, deficit congeniti del complemento.<br />

- Le immunodeficienze acquisite: generalità. L’AIDS.<br />

Caratteristiche generali, proteine e recettori cellulari dell’<br />

HIV. Il ciclo replicativo dell’ HIV. I meccanismi patogenetici<br />

dell’AIDS.<br />

- L’immunosenescenza


TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

- I vaccini.<br />

- La classificazione delle reazioni immunopatogene.<br />

L’ipersensibilita’ I tipo e asma bronchiale. Le reazioni<br />

immunopatogene <strong>di</strong> II tipo, test <strong>di</strong> Coombs <strong>di</strong>retto e in<strong>di</strong>retto.<br />

Le malattie da immunocomplessi (III tipo). Le reazioni <strong>di</strong> IV<br />

tipo: ipersensibilità da contatto, reazione alla tubercolina.<br />

Immunologia dei trapianti.<br />

- Immunologia dei tumori<br />

- Abbas – Lichtman - Pillai. Immunologia Cellulare e Molecolare. Ed.<br />

Elsevier (2010).<br />

- Male - Brostoff - Roth. Immunologia. Ed. Elsevier (2007).<br />

-. Janeway - Murphy - Travers - Walport. Immunobiologia Piccin-Nuova<br />

Libraria Ed. (2009).<br />

-Peter Parham - Il Sistema Immunitario, I E<strong>di</strong>zione. E<strong>di</strong>ses (2011)


FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 20011/2012<br />

CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />

MAGISTRALE)<br />

<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong>, <strong>Ippocrate</strong><br />

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO MICROBIOLOGIA<br />

TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />

CODICE INSEGNAMENTO 05193<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI No<br />

NUMERO MODULI Uno<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/07<br />

DOCENTE RESPONSABILE<br />

Prof.ssa Anna Giammanco<br />

(MODULO 1)<br />

Professore Or<strong>di</strong>nario<br />

Università <strong>di</strong> PALERMO<br />

CFU 6 CFU/F +1 CFU/T<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />

STUDIO PERSONALE<br />

90 +10<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

60 + 15<br />

PROPEDEUTICITÀ Biologia e Genetica<br />

ANNO DI CORSO II<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE<br />

LEZIONI<br />

Come da calendario<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni in aula ed esercitazioni in laboratorio<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />

METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ<br />

DIDATTICHE<br />

Giorni e orario delle lezioni<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI<br />

STUDENTI<br />

Martedì e Giovedì 13.30-14.30<br />

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Conoscenza e capacità <strong>di</strong> comprensione : Dimostrare <strong>di</strong> avere compreso i rapporti che i<br />

microrganismi instaurano con l’ospite, in con<strong>di</strong>zioni normali e patologiche; <strong>di</strong> conoscere i<br />

meccanismi patogenetici me<strong>di</strong>ante i quali essi causano manifestazioni morbose ed i fattori<br />

microbici che contribuiscono a mantenere l’equilibrio omeostatico dell'organismo.<br />

Capacità <strong>di</strong> applicare conoscenza e comprensione : Aver acquisito la capacità <strong>di</strong> applicare le<br />

proprie conoscenze e la propria comprensione alle principali tematiche della Microbiologa Me<strong>di</strong>ca.<br />

Esprimere la capacità <strong>di</strong> integrare le conoscenze acquisite con un atteggiamento critico orientato<br />

alla risoluzione <strong>di</strong> quesiti identificativi, patogenetici e <strong>di</strong>agnostici, me<strong>di</strong>ante la scelta delle più<br />

idonee metodologie e procedure laboratoristiche.<br />

Autonomia <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio : Saper interpretare i risultati delle indagini microbiologiche, tramite la<br />

valutazione dei quadri patologici, e ricercare autonomamente l’informazione scientifica che<br />

supporti il giu<strong>di</strong>zio formulato ed il risultato ottenuto.<br />

Abilità comunicative : Saper applicare e trasmettere in modo chiaro le conoscenze acquisite sia in


forma verbale che multime<strong>di</strong>ale.<br />

Capacità <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento : Aver sviluppato le capacità <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento che consentano <strong>di</strong><br />

continuare a stu<strong>di</strong>are autonomamente tramite la consultazione <strong>di</strong> pubblicazioni scientifiche proprie<br />

del settore e l’ analisi <strong>di</strong> temi specifici durante incontri interattivi.<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

Apprendere le caratteristiche tassonomiche, biologiche, genetiche e patogenetiche dei<br />

microrganismi che hanno un ruolo in Microbiologia Me<strong>di</strong>ca.<br />

Acquisire idonee conoscenze sui rapporti fra microrganismi ed ospite in con<strong>di</strong>zioni normali e<br />

patologiche, in<strong>di</strong>viduare le vie <strong>di</strong> trasmissione , definire i principali quadri patologici.<br />

Comprendere il ruolo dell’immunità innata e adattativa nel controllo delle infezioni <strong>di</strong> cui i<br />

microrganismi sono responsabili<br />

Conoscere le caratteristiche, l’attività ed il meccanismo <strong>di</strong> azione dei farmaci antimicrobici.<br />

Conoscere i meto<strong>di</strong> per la coltivazione ed identificazione dei microrganismi , acquisire le<br />

informazioni laboratoristiche <strong>di</strong> base utili al loro riconoscimento e la metodologia per la <strong>di</strong>agnosi<br />

delle infezioni da essi sostenute.<br />

MODULO 1<br />

ORE FRONTALI<br />

60<br />

MICROBIOLOGIA<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA<br />

Caratteristiche biologiche dei microrganismi cellulari (batteri, miceti e<br />

protozoi) e acellulari (virus).<br />

Riproduzione dei batteri, miceti e protozoi.<br />

Metabolismo ed esigenze nutrizionali dei microrganismi cellulari.<br />

Ciclo moltiplicativo e coltivazione dei virus.<br />

Genetica batterica e virale.<br />

Le popolazioni microbiche residenti, l’ecologia microbica.<br />

II ruolo dei microrganismi quali agenti <strong>di</strong> malattia: patogeni primari e<br />

patogeni opportunisti; fattori <strong>di</strong> patogenicità microbica, modalità <strong>di</strong><br />

trasmissione dei microrganismi.<br />

Rapporti virus-cellula e virus-ospite.<br />

Oncogenesi virale<br />

Ruolo dell’immunità nelle infezioni microbiche. L’interferone ed il suo ruolo<br />

nelle infezioni virali.<br />

Meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> controllo delle contaminazioni e delle infezioni microbiche: fisici,<br />

chimici ed immunologici. Sterilizzanti; <strong>di</strong>sinfettanti; farmaci antibatterici,<br />

antimicotici ed antivirali; vaccini.<br />

Resistenza microbica ai farmaci.<br />

Meto<strong>di</strong> per l’isolamento e l’identificazione dei microrganismi, per il<br />

rilevamento degli anticorpi specifici, per la valutazione dell’attività dei<br />

farmaci antimicrobici.<br />

Concetti <strong>di</strong> tassonomia microbica<br />

Batteri:<br />

Stafilococchi; Streptococchi; Neisserie; Corinebatteri; Micobatteri; Clostri<strong>di</strong><br />

ed altri anaerobi; Enterobatteri; Vibioni; Emofili; Gram-negativi nonfermentanti<br />

;Brucelle; Bordetelle;Micoplasmi; Clami<strong>di</strong>e;<br />

Rickettsie;Treponema ed altre spirochete.


15<br />

TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

Miceti:<br />

Can<strong>di</strong>da; Cryptococcus; Aspergillus; Miceti <strong>di</strong>morfi, Pytirosporum;<br />

Trichosporon; Dermatofiti, Pneumocystis<br />

Protozoi:<br />

Giar<strong>di</strong>a; Trichomonas; Tripanosomi; Leishmania; Entamoeba; Amebe a vita<br />

libera; Toxoplasma; Plasmo<strong>di</strong>; Sarcocystis; Cryptospori<strong>di</strong>um; Isospora;<br />

Babesia; Balanti<strong>di</strong>um;<br />

Virus:<br />

Poxvirus (virus del vaiolo); Herpesvirus; Adenovirus; Papillomavirus e<br />

Poliomavirus umani; Hepadnavirus ; Parvovirus ; Paramyxovirus ;<br />

Orthomyxovirus, Rhabdovirus ; Reovirus ; Picornavirus; Togavirus;<br />

Flavivirus ; Retrovirus umani; Agenti subvirali: satelliti (HDV) e prioni<br />

OBIETTIVI<br />

ATTIVITA’ PROFESSIONALIZZANTE<br />

Acquisire le metodologie utilizzate per riconoscere i microrganismi,<br />

identificarli, attribuire ruolo patogeno, per valutare l’attività dei farmaci<br />

antimicrobici<br />

Attività pratica in laboratorio volta alla utilizzazione, alla modalità <strong>di</strong><br />

esecuzione ed alla valutazione dei seguenti aspetti:<br />

- osservazione microscopica <strong>di</strong> batteri, miceti, virus, protozoi<br />

- colture batteriche e fungine<br />

- coltivazione virale<br />

- farmaci antimicrobici<br />

- reazione Ag-Ab<br />

- meto<strong>di</strong>che biomolecolari<br />

Attività in aula volta alla valutazione dell’appren<strong>di</strong>mento tramite:<br />

- questionari a risposta multipla<br />

- incontri interattivi<br />

- seminari<br />

PRINCIPI DI MICROBIOLOGIA MEDICA – M. La Placa – 12 a ed.<br />

Ed. Esculapio – 2010<br />

PRINCIPI DI MICROBIOLOGIA MEDICA a cura <strong>di</strong> Guido Antonelli,<br />

Massimo Clementi, Gianni Pozzi, Gian Maria Rossolini –Casa E<strong>di</strong>trice<br />

Ambrosiana – 2008


FACOLTÀ <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong><br />

ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />

CORSO DI LAUREA MAGISTRALE <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong><br />

INSEGNAMENTO Anatomia Umana<br />

TIPO DI ATTIVITÀ Base<br />

CODICE INSEGNAMENTO 01289<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI NO<br />

NUMERO MODULI TRE<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI BIO/16<br />

DOCENTE RESPONSABILE<br />

Giovanni Zummo<br />

Professore Or<strong>di</strong>nario<br />

Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

DOCENTI DEL CORSO Prof. Giovanni Zummo<br />

Prof.ssa Elvira V. Farina<br />

Prof. Francesco Cappello<br />

CFU 15 CFU/F +2 CFU/T<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />

STUDIO PERSONALE<br />

245<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

180<br />

PROPEDEUTICITÀ Istologia ed Embriologia<br />

ANNO DI CORSO Primo e Secondo<br />

SEDE Aula “E. Nesci”<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali<br />

Esercitazioni in aula<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />

METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre 1° anno e primo semestre 2°<br />

anno<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ<br />

DIDATTICHE<br />

Come da Calendario Ufficiale<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Prof. G. Zummo<br />

STUDENTI<br />

Martedì, Giovedì ore 10-12, Mercoledì ore 17-<br />

19<br />

Prof. E. Farina<br />

Lunedì, Mercoledì, Venerdì ore 10-12<br />

Prof. F. Cappello<br />

Lunedì ore 15-17 - Martedì, Giovedì ore 12-14<br />

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Conoscenza e capacità <strong>di</strong> comprensione<br />

Acquisizione <strong>di</strong> tutte le gerarchie costitutive del corpo umano e loro <strong>di</strong>stribuzione topografica.<br />

Riconoscimento delle caratteristiche strutturali, ultrastrutturali degli organi ed apparati. Livelli <strong>di</strong><br />

organizzazione del sistema nervoso centrale e periferico. Le principali vie della sensibilità<br />

generale, i sistemi motori. Gli organi <strong>di</strong> senso e le vie della sensibilità speciale. L’organogenesi e le<br />

mo<strong>di</strong>ficazioni determinate dall’evoluzione dell’età<br />

Capacità <strong>di</strong> applicare conoscenza e comprensione<br />

Capacità <strong>di</strong> riconoscere, in autonomia, gli organi e la loro posizione con i mezzi dell’analisi


dell’immagine più attuali e tra<strong>di</strong>zionali. Capacità <strong>di</strong> esaminare e <strong>di</strong> produrre <strong>di</strong>agnosi d’organo<br />

attraverso lo stu<strong>di</strong>o della struttura microscopica.<br />

Autonomia <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio<br />

Essere in grado <strong>di</strong> valutare le implicazioni e i risultati dell’analisi dell’immagine nello stu<strong>di</strong>o della<br />

<strong>di</strong>stribuzione degli organi.<br />

Abilità comunicative<br />

Capacità <strong>di</strong> descrivere e commentare i risultati degli stu<strong>di</strong> topografici e clinici e <strong>di</strong> relazionarsi con<br />

i colleghi.<br />

Capacità d’appren<strong>di</strong>mento<br />

Capacità <strong>di</strong> aggiornamento me<strong>di</strong>ante la consultazione delle pubblicazioni scientifiche proprie del<br />

settore e l’utilizzo della rete informatica. Capacità <strong>di</strong> proseguire compiutamente gli stu<strong>di</strong> me<strong>di</strong>ci,<br />

utilizzando le conoscenze acquisite nel corso.<br />

OBIETTIVI FORMATIVI<br />

Obiettivo del corso è fornire le basi anatomiche organogenetiche, sistematiche e topografiche sia<br />

macroscopiche che microscopiche, e le principali mo<strong>di</strong>ficazioni dell’aging in<strong>di</strong>spensabili per<br />

giovani che intraprendono gli stu<strong>di</strong> me<strong>di</strong>ci. Obiettivo principale è raggiungere la capacità <strong>di</strong><br />

ragionamento clinico-<strong>di</strong>agnostico, utilizzando anche gli strumenti metodologici dell’evidence<br />

based me<strong>di</strong>cine.<br />

1° anno 2° semestre<br />

ORE FRONTALI LEZIONI FRONTALI<br />

50 Generalità – Terminologia anatomica<br />

Anatomia generale e sistematica<br />

Il sistema locomotore<br />

Anatomia del collo e del torace<br />

Cuore, vasi e pericar<strong>di</strong>o<br />

Vie aeree, polmoni e pleure<br />

2° anno 1° semestre<br />

100 Midollo osseo, timo, linfonodo, malt, milza<br />

Anatomia della parete addominale e cavità addominopelvica<br />

Canale alimentare<br />

Fegato e pancreas<br />

Rene e vie urinifere<br />

Organi riproduttivi maschili<br />

Organi riproduttivi femminili<br />

Anatomia della testa compreso lo sviluppo dello stomodeo<br />

Midollo spinale, nervi spinale e meningi spinali<br />

Encefalo, meningi encefaliche e nervi cranici<br />

Vie della sensibilità generale<br />

Vie della motilità somatica e viscerale<br />

Occhio, annessi oculari e vie ottiche<br />

Orecchio e vie acustiche<br />

Anatomia topografica degli arti<br />

TIROCINIO<br />

30 Riconoscere, orientare e descrivere i segmenti scheletrici naturali o plastici.<br />

Riconoscere le principali caratteristiche morfologiche macroscopiche degli<br />

organi, su modelli plastici o animali.Riconoscere al microscopio e descrivere<br />

le unità morfofunzionali degli organi parenchimatosi e gli strati della parete


TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

degli organi cavi.<br />

Anatomia del Gray – Le basi anatomiche della pratica clinica – Elsevier 2009<br />

Martini F.H., Timmonds M.J., Tallitsch R.B.: Anatomia Umana E<strong>di</strong>ses –<br />

2009<br />

Netter: Atlanta <strong>di</strong> Anatomia Umana - Elsevier-Masson<br />

Barr’s Il sistema Nervoso dell’Uomo - E<strong>di</strong>ses<br />

Farina F. (a cura <strong>di</strong>): Anatomia dell’apparato locomotore - E<strong>di</strong>ses


FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />

CORSO DI LAUREA MAGISTRALE MEDICINA E CHIRURGIA, IPPOCRATE<br />

<strong>Sede</strong> <strong>formativa</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO BIOCHIMICA<br />

TIPO DI ATTIVITÀ Base<br />

AMBITO DISCIPLINARE Struttura, funzione e<br />

metabolismo delle molecole<br />

d'interesse biologico<br />

CODICE INSEGNAMENTO 08574<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI SI<br />

NUMERO MODULI 2<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI BIO/10<br />

DOCENTE RESPONSABILE<br />

ANTONINO BONO<br />

Professore Or<strong>di</strong>nario<br />

Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

DOCENTE COINVOLTO<br />

MARIANNA LAURICELLA<br />

(MODULO 1)<br />

Professore Associato<br />

Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

DOCENTE COINVOLTO<br />

ANTONINO BONO<br />

(MODULO 2)<br />

Professore Or<strong>di</strong>nario<br />

Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

CFU 13<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />

STUDIO PERSONALE<br />

195<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

130<br />

PROPEDEUTICITÀ Chimica e Propedeutica Biochimica<br />

ANNO DI CORSO I e II<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE<br />

LEZIONI<br />

Aula A, plesso Aule Nuove<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />

METODI DI VALUTAZIONE Esame finale Orale ( II anno)<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre (I anno)<br />

Primo semestre (II anno)<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ I anno, II semestre: Lunedì,martedì,mercoledì,<br />

DIDATTICHE<br />

giovedì ore 10-12.<br />

II anno, I semestre: Lunedì,martedì,mercoledì,<br />

giovedì ore 10-12.<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI<br />

STUDENTI<br />

Tutti i giorni per appuntamento.


RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Gli studenti dovranno conoscere i meccanismi biochimici che stanno alla base dei processi<br />

metabolici e della vita. Dovranno, inoltre, avere acquisito una buona comprensione delle basi<br />

molecolari delle principali malattie metaboliche acute e croniche.<br />

Soprattutto, gli studenti dovrebbero essere capaci <strong>di</strong> applicare le conoscenze acquisite allo stu<strong>di</strong>o<br />

delle materie che seguono la biochimica nel loro curriculum <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>.<br />

Dovrebbero anche essere in grado <strong>di</strong> formulare giu<strong>di</strong>zi personali sulle possibili cause e <strong>di</strong> proporre<br />

possibili soluzioni per problemi me<strong>di</strong>ci aventi una base biochimica già evidente, ma anche in casi<br />

nei quali queste informazioni non siano ancora chiaramente <strong>di</strong>sponibili, mostrandosi anche in<br />

grado <strong>di</strong> ricercare autonomamente l'informazione scientifica pertinente, e <strong>di</strong> analizzarla con spirito<br />

critico.<br />

Gli studenti dovrebbero, infine, saper comunicare in modo chiaro le conoscenze acquisite e aver<br />

sviluppato capacità <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento che consentano loro <strong>di</strong> continuare a stu<strong>di</strong>are in modo<br />

autonomo.<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

Conoscere le molecole <strong>di</strong> interesse biologico ed i processi metabolici che le riguardano. Conoscere<br />

e comprendere la modalità d’azione degli enzimi, le basi della loro regolazione e della catalisi, le<br />

basi della bioenergetica.<br />

MODULO 1<br />

ORE FRONTALI<br />

60<br />

BIOCHIMICA I<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA<br />

Meccanismi <strong>di</strong> trasduzione del segnale<br />

Sistema dell’adenilato ciclasi. Tossina colerica. Tossina per tossica e <strong>di</strong>fterica. Sistema dei<br />

fosfoinositi<strong>di</strong>. Sistema Ca ++ -calmodulina. GMP ciclico (cGMP). Guanilato ciclasi <strong>di</strong><br />

membrana e citosolubile. Ossido nitrico sintasi (NOS). Processo della visione. Vitamina A.<br />

Trasducina.<br />

Trasporto <strong>di</strong> membrana<br />

Diffusione semplice e facilitata. Trasporto attivo. Trasportatori <strong>di</strong> glucosio (GLUT).<br />

Simporto Na + -glucosio. ATPasi Na + /K + -<strong>di</strong>pendente. ATPasi Ca ++ -<strong>di</strong>pendente. Altri sistemi <strong>di</strong><br />

trasporto per il calcio.<br />

Cromoproteine leganti ossigeno<br />

Mioglobina (Mb) ed Emoglobina (Hb). Trasporto dell’ossigeno. Trasporto dell’anidride<br />

carbonica. Azione tampone dell’Hb. Metaemoglobina. Carbossiemoglobina. Emoglobine<br />

atipiche. Emoglobinopatie.<br />

Enzimi<br />

Generalità. Meccanismo <strong>di</strong> catalisi enzimatica. Sito attivo. Specificità. Isoenzimi. Enzimi<br />

costitutivi ed induttivi. Cinetica enzimatica: ruolo della concentrazione del substrato, della<br />

concentrazione dell’enzima, della temperatura e del pH. Costante <strong>di</strong> Michaelis-Menten.<br />

Reazioni sequenziali ed a ping-pong. Sistemi cooperativi <strong>di</strong> Monod e <strong>di</strong> Koshland.<br />

Meccanismi <strong>di</strong> inibizione enzimatica. Inibitori degli enzimi in <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong>: ACE-inibitori,<br />

Antifolici, Aspirina. Regolazione dell’attività enzimatica. Regolazione allosterica. Mo<strong>di</strong>fiche<br />

covalenti: fosforilazione, ADP-ribosilazione. PARP. Conversione <strong>di</strong> zimogeni in enzimi<br />

attivi.<br />

Metabolismo dei gluci<strong>di</strong><br />

Ingresso del glucosio nelle cellule. Fosforilazione del glucosio. Esochinasi e glucochinasi.<br />

Metabolismo del glicogeno: Glicogenolisi e glicogenosintesi. Glicolisi in presenza ed assenza<br />

<strong>di</strong> ossigeno. Gluconeogenesi. Ciclo <strong>di</strong> Cori. Trasferimento degli equivalenti riducenti dal<br />

citoplasma ai mitocondri me<strong>di</strong>ante i sistemi pendolari: sistema fosfo<strong>di</strong>ossiacetone/glicerolo-<br />

3-fosfato; sistema malato/aspartato. Ossidazione del piruvato. Ciclo <strong>di</strong> Krebs. Ciclo dei<br />

pentoso-fosfati. Metabolismo dell’acido glucuronico. Metabolismo del fruttosio.<br />

Metabolismo del galattosio. Glicosamminoglicani.


TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

Metabolismo dei lipi<strong>di</strong><br />

Lipoproteine: generalità. Destino dei chilomicroni. VLDL e loro destino. Recettori per LDL.<br />

Aterosclerosi. Recettore “scavenger”. Utilizzazione metabolica degli aci<strong>di</strong> grassi. Trasporto<br />

degli acili attraverso la membrana interna dei mitocondri: funzione della carnicina. -<br />

ossidazione degli aci<strong>di</strong> grassi. Metabolismo dei corpi che tonici. Chetosi e chetoacidosi.<br />

Biosintesi degli aci<strong>di</strong> grassi. Metabolismo dei trigliceri<strong>di</strong>. Metabolismo dei fosfolipi<strong>di</strong>.<br />

Metabolismo del colesterolo.<br />

Metabolismo degli amminoaci<strong>di</strong><br />

Amminoaci<strong>di</strong> essenziali e non essenziali. Catabolismo degli amminoaci<strong>di</strong>. Transaminazione.<br />

Deaminazione ossidativa. Decarbossilazione. Destino metabolico dell’ammoniaca. Sintesi del<br />

glutammato. Sintesi e demolizione della glutammica. Sintesi del carbamilfosfato. Ciclo<br />

dell’urea. Metabolismo della metionina. Metabolismo della fenilalanina e della tirosina.<br />

Fenilchetonuria. Le poliammine. Creatina e fosfocreatina: biosintesi e funzione.<br />

Fosforilazione ossidativa<br />

Catena delle ossido-riduzioni biologiche, coenzima Q, citocromi, ATP sintetasi.<br />

Fosforilazione a livello del substrato.<br />

Vitamine<br />

Considerazioni generali. Caratteri e funzioni delle vitamine liposolubili ed idrosolubili.<br />

Vitamine B1, B6 e B12. Aci<strong>di</strong> folici. Metabolismo dell’unità monocarboniosa.<br />

Metabolismo dei nucleoti<strong>di</strong><br />

Biosintesi dei nucleoti<strong>di</strong> purinici e pirimi<strong>di</strong>nici. Biosintesi dell’acido timi<strong>di</strong>lico. Sintesi dei<br />

nucleoti<strong>di</strong> per recupero. Catabolismo dei nucleoti<strong>di</strong> purinici. Alterazioni del<br />

metabolismodell’acido urico: iperuricemie.<br />

1. Baynes JW., Dominiczack MH.Biochimica per le <strong>di</strong>scipline<br />

biome<strong>di</strong>che, CEA Ambrosiana<br />

2. Silipran<strong>di</strong> N., Tettamanti G. Biochimica Me<strong>di</strong>ca, Ed. Piccin<br />

3. Devlin T.M. Biochimica con aspetti clinici, Ed. Idelson-Gnocchi<br />

4. Murray RK, et al. Harper Biochimica, Ed. McGraw-Hill<br />

5. Caldarera C.M. Biochimica Sistematica Umana. 2a ed. 2003, Clueb<br />

Ed.<br />

6. Berg J.M., Tymoczko J.L., Stryer L. Biochimica, 5a ed. italiana2003,<br />

Zanichelli<br />

7. Nelson D.L., Cox M.M. I Principi <strong>di</strong> Biochimica <strong>di</strong> Lehninger,<br />

Zanichelli<br />

8. Garrett R.H., Grisham C.M. Biochimica, Ed. Zanichelli<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

Conoscere la biochimica sistematica umana con particolari riferimenti alla neurochimica e<br />

all’ormonologia. Conoscere gli aspetti biochimici delle più gravi e comuni patologie umane per<br />

una adeguata comprensione dei fenomeni biologici significativi in me<strong>di</strong>cina.<br />

MODULI 2° BIOCHIMICA II<br />

ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA<br />

70<br />

Aspetti <strong>di</strong> Biochimica cellulare<br />

Chaperones molecolari. Sequenze-segnale per lo smistamento delle proteine. Vie secretorie.<br />

Meccanismi <strong>di</strong> degradazione delle proteine: proteasoma.<br />

Meccanismi <strong>di</strong> controllo della proliferazione cellulare<br />

Fattori <strong>di</strong> crescita. Recettori per fattori <strong>di</strong> crescita. P21Ras. Cascata delle MAP chinasi.<br />

Fattori <strong>di</strong> trascrizione. TGFbeta e recettori. Oncogeni e geni oncosoppressori. pRb e ciclo<br />

cellulare. P53. Ciclone e ruolo nel ciclo cellulare. Metastasi. Metalloproteasi, TIMP. “Scatter<br />

factors”. Fattori angiogenetici ed antiangiogenetici.<br />

Apoptosi<br />

Recettori <strong>di</strong> morte cellulare. Attività delle caspasi. Ceramide e sfingomielinasi. Via intrinseca


TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

dell’apoptosi. Ruolo dei mitocondri nell’apoptosi.<br />

Neurochimica<br />

Metabolismo della cellula cerebrale. Esochinasi cerebrale. Metabolismo amminoaci<strong>di</strong>co.<br />

Ciclo glutammica-glutammato. Metabolismo del GABA. Barriera ematoencefalica.<br />

Metabolismo dei nucleoti<strong>di</strong>. Trasporto assonale. Insulina ed SNC. Guaina mielinica e lipi<strong>di</strong><br />

complessi: ruolo nella neurotrasmissione. Meccanismo della neurotrasmissione. Canali per il<br />

so<strong>di</strong>o ed il potassio. Canali del calcio. Neurotrasmettitori. Sintesi e degradazione<br />

dell’acetilcolina. Giunzione neuromuscolare e sinapsi colinergiche nicotiniche. Sinapsi<br />

colinergiche muscariniche. Recettori per il glutammato. Recettori per il GABA. Recettori per<br />

le catecolammine. Serotonina. Encefalite ed endorfine. Tetano e botulismo. Memoria a breve<br />

e lungo termine. Dopamina e cocaina. Miastenia grave. Morbo <strong>di</strong> Parkinson. Morbo <strong>di</strong><br />

Alzheimer. Ictus cerebrale. Schizofrenia.<br />

Aspetti biochimici della funzione renale e regolazione della pressione arteriosa<br />

Metabolismo della cellula del tubulo. Generalità dei processi <strong>di</strong> riassorbimento. Variazioni <strong>di</strong><br />

volume e pressione osmotica del tubulo. Soglia renale. Riassorbimento del glucosio, degli<br />

amminoaci<strong>di</strong> e dei bicarbonato. Ciclo del -glutammile. Amminoacidurie. Produzione <strong>di</strong><br />

bicarbonato e <strong>di</strong> ammoniaca. Ruolo della vasopressina. Funzioni dell’aldosterone. Renina ed<br />

angiotensina. ACE ed ACE-inibitori. Catecolammine e loro recettori; - e -bloccanti.<br />

Ormone natriuretico. Sinergismo tra catecolammine ed angiotensina. Sintesi e degradazione<br />

delle catecolammine.<br />

Aspetti biochimici della funzione epatica<br />

Funzione glucostatica del fegato. Metabolismo del fruttosio. Chetogenesi e chetolisi. Aci<strong>di</strong> e<br />

Sali biliari primari e secondari, ciclo enteroepatico. Aci<strong>di</strong> colici nella <strong>di</strong>gestione dei lipi<strong>di</strong> e<br />

particelle <strong>di</strong> emulsione; micelle miste. Produzione <strong>di</strong> bilirubina. Produzione <strong>di</strong> bilirubina<strong>di</strong>glucuronide.<br />

Ittero emolitico ed ittero da stasi. Reazioni <strong>di</strong> detossificazione: reazioni <strong>di</strong><br />

idrossilazione, mutilazione, coniugazione con amminoaci<strong>di</strong>, solfato attivo ed acido<br />

glucuronico. Metabolismo dell’etanolo. Effetti dell’etilismo: deficit della gluconeogenesi,<br />

incremento della sintesi <strong>di</strong> aci<strong>di</strong> grassi.<br />

Sangue<br />

Metabolismo dell’eritrocita. Formazione <strong>di</strong> acido 2,3-bisfosfoglicerico. Metaemoglobina<br />

reduttasi. Glutatione ed anione superossido. Proteine plasmatiche. Conversione della<br />

protrombina in trombina. Vitamina K. Fibrinogeno.<br />

Aspetti biochimici della funzione muscolare<br />

Metabolismo della cellula muscolare scheletrica e car<strong>di</strong>aca. Astine. Miosine. Tropomiosina.<br />

Contrazione muscolare. Fibre <strong>di</strong> tipo I e II. Contrazione delle fibre muscolari lisce.<br />

Biochimica del tubo gastroenterico<br />

Funzioni biochimiche dello stomaco. Pompa protonica. Produzione <strong>di</strong> pepsina.<br />

Colecistochinina. Secretina. Enterochinasi. Enzimi pancreatici. Digestione delle proteine.<br />

Digestione dei gluci<strong>di</strong>.<br />

Ormoni Fattori <strong>di</strong> rilascio ipotalamici: meccanismo d’azione. Gli ormoni dell’ipofisi<br />

anteriore. Somatotropo: meccanismo d’azione, nanismo, acromegalia, somatome<strong>di</strong>ne,<br />

somatostatina. Prolattina. Asse ipotalamo-ipofisi-surrene. ACTH: azioni <strong>di</strong>rette ed in<strong>di</strong>rette.<br />

Recettori degli ormoni steroidei e tiroidei: famiglia c-erbA, meccanismi cellulari e molecolari<br />

d’azione. Glucocorticoi<strong>di</strong>: effetti sul metabolismo, azione antinfiammatoria ed<br />

immunosoppressiva. Morbo <strong>di</strong> Ad<strong>di</strong>son. Morbo <strong>di</strong> Cushing. Sintesi degli ormoni tiroidei.<br />

Ormone tireotropo (TSH). Funzioni degli ormoni tiroidei. Proinsulina ed insulina, IRS-1, 3fosfoinositi<strong>di</strong>,<br />

PKB. Diabete insulino-<strong>di</strong>pendente e <strong>di</strong>abete insulino-in<strong>di</strong>pendente. Resistenza<br />

all’insulina. Via dei polialcoli. Glicosilazione non enzimatica. Chetoacidosi <strong>di</strong>abetica.<br />

Glucagone: effetti sul metabolismo e meccanismo d’azione.<br />

Ormoni sessuali: fattore <strong>di</strong> rilascio. Gonadotropine: ormone follicolo stimolante (FSH) e<br />

luteinizzante (LH). Estrogeni e progestinici. Androgeni. Ciclo sessuale femminile.<br />

Ormoni e cancro. Metabolismo del calcio. Vitamina D. Paratormone. Calcitonina.<br />

Rachitismo. Osteomalacia. Prostaglan<strong>di</strong>ne, prostacicline, endoperossi<strong>di</strong> e trombossani<br />

1. Baynes JW., Dominiczack MH.Biochimica per le <strong>di</strong>scipline<br />

biome<strong>di</strong>che, CEA Ambrosiana<br />

2. Silipran<strong>di</strong> N., Tettamanti G. Biochimica Me<strong>di</strong>ca, Ed. Piccin<br />

3. Devlin T.M. Biochimica con aspetti clinici, Ed. Idelson-Gnocchi


4. Murray RK, et al. Harper Biochimica, Ed. McGraw-Hill<br />

5. Caldarera C.M. Biochimica Sistematica Umana. 2a ed. 2003, Clueb Ed.<br />

6.M.Liebrman and A.D. Marks-Biochimica me<strong>di</strong>ca- Ed. Ambrosiana<br />

7. Nelson D.L., Cox M.M. I Principi <strong>di</strong> Biochimica <strong>di</strong> Lehninger,<br />

Zanichelli


FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />

CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />

MAGISTRALE)<br />

<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> - <strong>Ippocrate</strong><br />

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Farmacologia<br />

TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />

CODICE INSEGNAMENTO 03143<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI SI<br />

NUMERO MODULI 2<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI BIO/14<br />

DOCENTE RESPONSABILE<br />

Prof. Natale D’Alessandro<br />

(MODULO 1)<br />

Or<strong>di</strong>nario<br />

Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

DOCENTE COINVOLTO<br />

Dott.ssa Maria. Meli<br />

(MODULO 2)<br />

Ricercatore<br />

Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

CFU 8<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />

STUDIO PERSONALE<br />

120<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

80<br />

PROPEDEUTICITÀ Fisiologia Umana, Patologia generale.<br />

ANNO DI CORSO III<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE<br />

LEZIONI<br />

Come da calendario ufficiale<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />

METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ<br />

DIDATTICHE<br />

Come da calendario ufficiale<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Prof. Natale D’Alessandro - Mercoledì dalle<br />

STUDENTI<br />

9,00 alle 13,00. Dott.ssa Maria Meli - Mercoledì<br />

ore 11.00-13.00<br />

Presso la Sezione <strong>di</strong> Farmacologia “Pietro<br />

Benigno”, Policlinico P. Giaccone, 90127<br />

<strong>Palermo</strong><br />

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Conoscenza e capacità <strong>di</strong> comprensione Gli studenti devono <strong>di</strong>mostrare conoscenza e<br />

comprensione nel campo della Farmacologia alla luce delle acquisizioni più recenti in tale<br />

<strong>di</strong>sciplina. Devono acquisire la capacità <strong>di</strong> utilizzare il linguaggio specifico proprio <strong>di</strong> tale<br />

<strong>di</strong>sciplina.<br />

Capacità <strong>di</strong> applicare conoscenza e comprensione Gli studenti devono <strong>di</strong>mostrare <strong>di</strong> potere<br />

applicare autonomamente e in maniera professionale le proprie conoscenze e capacità <strong>di</strong>


comprensione in tema <strong>di</strong> Farmacologia al loro lavoro. Devono <strong>di</strong>mostrare <strong>di</strong> sapere operare scelte<br />

razionali riguardo alle terapie farmacologiche da applicare nelle varie con<strong>di</strong>zioni morbose, tenendo<br />

conto delle caratteristiche specifiche dei singoli pazienti e nell’ottica <strong>di</strong> una corretta valutazione del<br />

rapporto costo-beneficio.<br />

Autonomia <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio Gli studenti devono acquisire la capacità <strong>di</strong> raccogliere e interpretare dati<br />

farmacologici utili a determinare giu<strong>di</strong>zi autonomi nel campo della me<strong>di</strong>cina clinica inclusa la<br />

riflessione su temi sociali, scientifici, o etici ad essi connessi.<br />

Abilità comunicative Gli studenti dovranno sapere comunicare dati, aspetti, possibili soluzioni <strong>di</strong><br />

problemi farmacologici ad interlocutori rappresentati sia da pazienti sia da altri addetti ai lavori e<br />

specialisti.<br />

Capacità d’appren<strong>di</strong>mento Gli studenti dovranno <strong>di</strong>mostrare capacità <strong>di</strong> aggiornamento con la<br />

consultazione delle pubblicazioni scientifiche nel settore della Farmacologia, con riferimento sia<br />

alla ricerca <strong>di</strong> base e traslazionale sia ai trial clinici, e seguendo corsi avanzati o seminari<br />

specialistici su argomenti inerenti tale <strong>di</strong>sciplina.<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO <strong>di</strong> FARMACOLOGIA I<br />

Obiettivo del modulo è quello <strong>di</strong> fornire allo studente le conoscenze generali in<strong>di</strong>spensabili <strong>di</strong><br />

farmaco<strong>di</strong>namica e farmacologia clinica utili all’uso più appropriato dei farmaci nel paziente<br />

in<strong>di</strong>viduale. Saranno presentate anche le caratteristiche specifiche <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> agenti <strong>di</strong> largo<br />

uso in me<strong>di</strong>cina generale.<br />

MODULO I FARMACOLOGIA<br />

ORE FRONTALI<br />

40<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />

PROGRAMMA<br />

Farmaco<strong>di</strong>namica. Meccanismi d’azione dei farmaci. Recettori d’azione.<br />

Agonisti. Agonisti parziali. Antagonismo: recettoriale, funzionale e chimico.<br />

Modulazione allosterica. Curve dose-risposta. In<strong>di</strong>ce terapeutico. Basi della<br />

variabilità in<strong>di</strong>viduale nella risposta ai farmaci. Associazioni ed interazioni tra<br />

farmaci.<br />

Parametri <strong>di</strong> bio<strong>di</strong>sponibilità e farmacocinetica clinica: Cmax, AUC, emivita,<br />

volume <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione apparente, clearance e steady state. Integrazione<br />

PK/PD.<br />

Reazioni avverse da farmaci e loro classificazione. Tolleranza e <strong>di</strong>pendenza.<br />

Generalità sulle tossico<strong>di</strong>pendenze. Farmacovigilanza e segnalazione delle<br />

reazioni avverse da farmaci.<br />

Farmacologia dell’infiammazione. Antinfiammatori steroidei e non steroidei.<br />

Antistaminici. Immunosoppressori. Antiasmatici. Farmaci per le patologie<br />

infiammatorie intestinali.<br />

Analgesici maggiori. Farmaci per il trattamento della cefalea essenziale.<br />

Anestetici locali. Anestetici generali (cenni).<br />

Farmaci per il trattamento dell’ulcera peptica. Antiemetici.<br />

Farmaci per il trattamento dell’osteoporosi e delle malattie da aumentato<br />

riassorbimento dell’osso.<br />

Farmaci per il trattamento dell’insufficienza car<strong>di</strong>aca.<br />

Farmaci per la malattia ischemica car<strong>di</strong>aca<br />

Farmaci antiaritmici.<br />

Farmaci per il <strong>di</strong>abete.<br />

Farmaci antibatterici.<br />

Sperimentazione preclinica e clinica dei farmaci. Metanalisi. Cenni <strong>di</strong><br />

farmacoepidemiologia e farmacoeconomia. Valutazione della qualità della<br />

vita.<br />

Compilazione della ricetta.


OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO <strong>di</strong> FARMACOLOGIA II<br />

Conoscere i principi fondamentali della farmacocinetica, le <strong>di</strong>verse classi dei farmaci compresi i<br />

chemioterapici antitumorali, i meccanismi molecolari e cellulari della loro azione, gli impieghi<br />

terapeutici, la variabilità <strong>di</strong> risposta in rapporto a fattori genetici e fisiopatologici, le interazioni<br />

farmacologiche e i criteri <strong>di</strong> definizione degli schemi terapeutici, gli effetti collaterali e la tossicità..<br />

MODULO II FARMACOLOGIA<br />

ORE FRONTALI<br />

40<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />

PROGRAMMA<br />

Farmacocinetica. Fasi della farmacocinetica. Assorbimento: passaggio dei<br />

farmaci attraverso le membrane biologiche. Influenza del pH<br />

sull’assorbimento dei farmaci, pKa Influenza della via <strong>di</strong> somministrazione<br />

sull’assorbimento e sull’effetto <strong>di</strong> un farmaco. Vie <strong>di</strong> somministrazione:<br />

cutanea, respiratoria, rettale, orale, parenterale, <strong>di</strong>strettuale, impiego <strong>di</strong><br />

infusaids. Criteri <strong>di</strong> scelta della via <strong>di</strong> somministrazione. Bio<strong>di</strong>sponibilità.<br />

A.U.C. Picco plasmatico, tempo <strong>di</strong> picco, concentrazione ematica <strong>di</strong> un<br />

farmaco. Distribuzione. Importanza della <strong>di</strong>stribuzione nel determinare<br />

l’effetto terapeutico. Volume <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione apparente. Barriere emato—<br />

tissutali. Funzione del flusso ematico. Pseudoresistenza. Ri<strong>di</strong>stribuzione.<br />

Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> curve <strong>di</strong> farmacocinetica “Steady state”. Legame farmaco—<br />

proteico. Metabolismo. Fasi del metabolismo. Attività dei prodotti derivati dal<br />

metabolismo dei farmaci. Tolleranza farmacocinetica. Farmacogenetica.<br />

Ruolo dell’induzione e dell’inibizione enzimatica nella attività <strong>di</strong> un farmaco.<br />

Eliminazione. Vie <strong>di</strong> eliminazione: cutanea, polmonare, biliare, intestinale,<br />

salivare, lattea, renale. Clearance <strong>di</strong> un farmaco. Emivita. Somministrazione<br />

<strong>di</strong> farmaci che si eliminano per via renale a pazienti nefropatici. Associazione<br />

tra farmaci: interazioni <strong>di</strong> carattere farmacocinetico.. Farmacologia del<br />

Sistema Nervoso Autonomo: Neurotrasmettitori e recettori del SNA.<br />

Classificazione dei farmaci che agiscono sul SNA: agonisti e antagonisti<br />

colinergici e adrenergici ad azione <strong>di</strong>retta e in<strong>di</strong>retta. Bloccanti della placca<br />

neuromuscolare. Inibitori dell’enzima acetilcolinesterasi. Farmacologia del<br />

sistema car<strong>di</strong>ovascolare: Cenni sulla fisiopatologia dell’ipertensione<br />

arteriosa. Classificazione, farmaco<strong>di</strong>namica, farmacocinetica, impieghi<br />

terapeutici ed effetti indesiderati <strong>di</strong>: beta-bloccanti, <strong>di</strong>uretici; ACE-inibitori e<br />

antagonisti dell’angiotensina II; bloccanti dei canali del calcio (verapamil,<br />

<strong>di</strong>ltiazem e <strong>di</strong>idropiri<strong>di</strong>ne).<br />

Farmacologia dell’emostasi: Caratteristiche farmacologiche delle eparine e<br />

degli anticoagulanti orali. Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. Farmaci<br />

inibitori dell’aggregazione piastrinica (acido acetilsalicilico, clopidogrel,<br />

abciximab) e agenti trombolitici (streptokinasi, urokinasi, rtPA).<br />

Farmacologia del Sistema Nervoso Centrale: Modulazione farmacologica<br />

della trasmissione sinaptica nel SNC. Farmaci <strong>di</strong> impiego nelle patologie<br />

psichiatriche : farmaci ansiolitici e ipnotici (benzo<strong>di</strong>azepine, agonisti parziali<br />

dei recettori 5HT1a, barbiturici); farmaci antidepressivi (antidepressivi<br />

triciclici; IMAO; SSRI, nuovi antidepressivi), e stabilizzanti dell’umore;<br />

farmaci antipsicotici tipici ed atipici; interazioni tra farmaci <strong>di</strong> impiego nelle<br />

patologie psichiatriche.<br />

Farmaci antiepilettici: Carbamazepina, fenitoina, acido valproico. Nuovi<br />

farmaci. Monitoraggio terapeutico.


TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

Farmaci antimicotici: Farmaci impiegati nella terapia delle micosi<br />

sistemiche (amfotericina B, flucitosina, fluconazolo, itraconazolo,<br />

voriconazolo, caspofungina) e superficiali (miconazolo, nistatina,<br />

griseofulvina, terbinafina).<br />

Farmaci antivirali: farmaci attivi contro gli herpes virus (aciclovir e<br />

congeneri), i virus epatitici (interferoni alfa, lamivu<strong>di</strong>na, ribavirina), i virus<br />

influenzali (amanta<strong>di</strong>na, zanamivir). Farmaci anti-HIV: analoghi dei<br />

nucleosi<strong>di</strong>, inibitori non nucleosi<strong>di</strong>ci della trascriptasi inversa e inibitori delle<br />

proteasi. HAART.<br />

Chemioterapia dei tumori: Target terapeutici ed effetti sul ciclo cellulare.<br />

Meccanismi <strong>di</strong> resistenza. Effetti tossici e terapie <strong>di</strong> supporto. Basi razionali<br />

delle associazioni polichemioterapiche e principali protocolli impiegati in<br />

terapia. Caratteristiche delle principali classi <strong>di</strong> farmaci: alchilanti,<br />

antimetaboliti, inibitori delle topoisomerasi, antimitotici e nuovi agenti mirati.<br />

Cenni <strong>di</strong> ormonoterapia.<br />

ESERCITAZIONI IN AULA<br />

Compilazione <strong>di</strong> ricette. Lettura critica <strong>di</strong> pubblicazioni scientifiche <strong>di</strong><br />

interesse farmacologico (stu<strong>di</strong> clinici, case reports).<br />

Farmacologia. A cura <strong>di</strong> H.P. Rang, M.M. Dale, J.M. Ritter, R.J. Flower.<br />

Sesta e<strong>di</strong>zione. Elsevier Masson, Milano<br />

Farmacologia. A cura <strong>di</strong> F. Rossi, V. Cuomo, G. Riccar<strong>di</strong>. E<strong>di</strong>zioni Minerva<br />

Me<strong>di</strong>ca, Torino<br />

Farmacologia Me<strong>di</strong>ca ed Elementi <strong>di</strong> Terapia. Waller DG, Renwick AG,<br />

Hillier K. Elsevier.<br />

Goodman & Gilman’s The Pharmacological Basis of Therapeutics, McGraw-<br />

Hill Me<strong>di</strong>cal Publishing Division<br />

Farmacologia Generale e Clinica <strong>di</strong> B.G. Katzung, E<strong>di</strong>zioni Piccin, Padova


FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />

CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />

MAGISTRALE)<br />

<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong>- <strong>Ippocrate</strong><br />

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Patologia generale<br />

TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />

CODICE INSEGNAMENTO 05547<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI SI<br />

NUMERO MODULI Due<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED04<br />

DOCENTE RESPONSABILE<br />

Modulo <strong>di</strong> Biopatologia<br />

(MODULO 1)<br />

Prof. Calogero Caruso<br />

Or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> Patologia generale<br />

Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

DOCENTECOINVOLTO<br />

Modulo <strong>di</strong> Immunopatologia<br />

(MODULO 2)<br />

Prof. Giuseppina Candore<br />

Aggregato <strong>di</strong> Patologia generale<br />

Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

CFU 8+1<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />

STUDIO PERSONALE<br />

130<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

95<br />

PROPEDEUTICITÀ Microbiologia, Immunologia, Biologia e<br />

Genetica<br />

ANNO DI CORSO Terzo<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Aula Magna – Sez. Patologia Generale<br />

LEZIONI<br />

Dip. Biopatologia e Biotecnologie Me<strong>di</strong>che e<br />

Forensi<br />

Corso Tukory 211<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni in aula ed esercitazioni in laboratorio.<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />

METODI DI VALUTAZIONE Prova scritta e orale<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Lunedì,martedì,mercoledì, giovedì e venerdì<br />

DIDATTICHE<br />

ore 8.00-10.00<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Prof. Calogero Caruso<br />

STUDENTI<br />

Lunedì – Martedì - Mercoledì – Giovedì<br />

ore 15-17<br />

Tel. 091-6555911/3224<br />

marcoc@unipa.it<br />

ippocrate@unipa.it<br />

Prof. Giuseppina Candore<br />

Lunedì -Mercoledì – Venerdì<br />

ore 12-14<br />

Tel. 091-6555931<br />

gcandore@unipa.it


RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Conoscenza e capacità <strong>di</strong> comprensione<br />

Acquisizione degli strumenti per la comprensione dei meccanismi etiopatogenetici e<br />

fisiopatologici della malattia. Capacità <strong>di</strong> utilizzare il linguaggio specifico proprio <strong>di</strong> questa<br />

<strong>di</strong>sciplina.<br />

Capacità <strong>di</strong> applicare conoscenza e comprensione<br />

Capacità <strong>di</strong> riconoscere ed applicare gli strumenti conoscitivi ed il rigore metodologico della<br />

Patologia generale per il razionale esercizio <strong>di</strong> qualsiasi attività connessa <strong>di</strong>rettamente ed<br />

in<strong>di</strong>rettamente alla tutela della salute.<br />

Autonomia <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio<br />

Essere in grado <strong>di</strong> sapere valutare in maniera autonoma i risultati <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> volti a chiarire i<br />

meccanismi etiopatogenetici e fisiopatologici delle malattie<br />

Abilità comunicative<br />

Capacità <strong>di</strong> spiegare, in maniera semplice, imme<strong>di</strong>ata ed esaustiva le conoscenze acquisite nonché<br />

<strong>di</strong> sapersi interfacciare con i colleghi, il personale sanitario, il singolo paziente ed i familiari <strong>di</strong><br />

riferimento.<br />

Capacità d’appren<strong>di</strong>mento<br />

Capacità <strong>di</strong> aggiornamento tramite la consultazione delle pubblicazioni scientifiche proprie della<br />

<strong>di</strong>sciplina in oggetto. Capacità <strong>di</strong> partecipare, utilizzando le conoscenze acquisite nel corso, alle<br />

iniziative <strong>di</strong> aggiornamento continuo nell’ambito professionale .<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL CORSO INTEGRATO DI PATOLOGIA GENERALE<br />

Acquisizione delle competenze necessarie per comprendere i meccanismi etiopatogenetici e<br />

fisiopatologici delle malattie e delle alterazioni delle strutture, delle funzioni e dei meccanismi <strong>di</strong><br />

controllo a vari livelli <strong>di</strong> integrazione.<br />

MODULO 1<br />

ORE FRONTALI<br />

40 ore<br />

BIOPATOLOGIA<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – PROGRAMMA<br />

Il concetto <strong>di</strong> malattia e <strong>di</strong> noxa patogena. Il concetto <strong>di</strong> malattia nella<br />

me<strong>di</strong>cina prescientifica e nella me<strong>di</strong>cina sperimentale (la malattia come<br />

rottura dell’equilibrio omeostatico). Evidence based me<strong>di</strong>cine (EBM). Il<br />

concetto <strong>di</strong> malattia nella me<strong>di</strong>cina evoluzionistica: cause prossime e cause<br />

remote. Etiologia, patogenesi e fisiopatologia: le basi anatomo-funzionali<br />

delle malattie. Omeostasi, riserva funzionale e scompenso. Risposte cellulari<br />

agli stimoli dannosi. Atrofia, iperplasia, ipertrofia, metaplasia. Il danno<br />

cellulare; cause e meccanismi; risposta subcellulare al danno; accumuli<br />

intracellulari e calcificazione patologica. Il danno irreversibile: necrosi e<br />

morte cellulare programmata.<br />

L’invecchiamento e la longevità: una visione <strong>di</strong> insieme.<br />

L’invecchiamento della popolazione. Le più accre<strong>di</strong>tate teorie<br />

sull'invecchiamento. Ra<strong>di</strong>cali liberi e Stress ossidativo. La senescenza re<br />

plicativa. Telomeri, telomerasi e senescenza re plicativa. Cellule staminali e<br />

invecchiamento. La complessità. Cute e invecchiamento; L’invecchiamento<br />

del Timo; Invecchiamento dell’epitelio intestinale; L’invecchiamento<br />

cerebrale. L’immunosenescenza. L’infiammazione e le malattie età-correlate.<br />

Il cancro come malattia correlata all’età. Fisiopatologia dell’aterosclerosi e<br />

della malattia <strong>di</strong> Alzheimer: fattori genetici e fattori ambientali. L’Apo-E. La


placca aterosclerotica stabile ed instabile: ischemia, trombosi, embolia ed<br />

infarto. La placca senile e la placca aterosclerotica: assonanze e <strong>di</strong>ssonanze. I<br />

centenari come modello <strong>di</strong> invecchiamento <strong>di</strong> successo: ruolo della genetica,<br />

dell’epigenetica, del genere e dell’ambiente. Il ruolo della <strong>di</strong>eta<br />

nell’invecchiamento. La me<strong>di</strong>cina anti-invecchiamento.<br />

La classificazione dei tumori: generalità. Classificazione istologica, il<br />

TNM. Epidemiologia dei tumori. Storia Naturale del Tumore; iniziazione,<br />

promozione, progressione. Differenziazione, cancerogenesi e sviluppo<br />

tumorale. Microambiente ed interazioni cellulari: molecole <strong>di</strong> adesione<br />

cellula-cellula e cellula-matrice. Comunicazioni intercellulari. Meccanismi <strong>di</strong><br />

controllo della crescita neoplastica. Ormoni e recettori: struttura, interazioni e<br />

attività trascrizionale. Fattori <strong>di</strong> crescita, recettori <strong>di</strong> membrana e trasduzione<br />

del segnale. Morte cellulare programmata (apoptosi): aspetti morfologici e<br />

biomolecolari, meccanismi <strong>di</strong> regolazione. Oncogeni ed Oncosoppressori.<br />

Virus e tumori: v-onc e c-onc. Proto-oncogeni ed oncogeni: meccanismi <strong>di</strong><br />

attivazione. Geni oncosoppressori e ciclo cellulare. Eventi genetici nella<br />

cancerogenesi colorettale. Ciclo cellulare e cancro. Fasi e durata del ciclo.<br />

Cicline e chinasi ciclino-<strong>di</strong>pendenti. Reclutamento in ciclo. Punti <strong>di</strong><br />

restrizione. Cancerogenesi ed alterazioni del ciclo. Cancerogenesi chimica e<br />

fisica. Tipi <strong>di</strong> danno al genoma. Instabilità, danno genetico e meccanismi <strong>di</strong><br />

riparazione. Familiarità e tumori. Cellule staminali e cancerogenesi. Cellule<br />

staminali embrionali, fetali e adulte. Comunicazioni intercellulari,<br />

<strong>di</strong>fferenziazione e cellule staminali. La progressione tumorale. Invasività e<br />

metastasi. Neo-angiogenesi. Sistema immunitario e cancro.<br />

Immunosorveglianza e cancerogenesi. Basi teoriche dell’immunoterapia.<br />

Infiammazione e cancro: risposte locali e sistemiche. Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong>agnostici e<br />

prognostici: stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> follow-up. Principi <strong>di</strong> terapia: basi biologiche delle<br />

terapie correnti, combinate e in a<strong>di</strong>uvante. Basi biologiche <strong>di</strong> terapie<br />

innovative.<br />

MODULO 2 IMMUNOPATOLOGIA<br />

ORE FRONTALI<br />

40 ore<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – PROGRAMMA<br />

L’emopoiesi. L’esame emocromocitometrico. I leucociti: genesi,<br />

morfologia e fisiopatologia dei linfociti, monociti, neutrofili, eosinofili e<br />

basofili. La preparazione <strong>di</strong> strisci <strong>di</strong> sangue su vetrini. La formula leucocitaria<br />

e le sue variazioni: valori normali delle singole popolazioni, meccanismi<br />

eziopatogenetici delle variazioni e significato fisiopatologico.<br />

Generalità sulla risposta infiammatoria; la risposta immune naturale e<br />

specifica: cellule e tessuti dell’immunità innata e della risposta infiammatoria.<br />

L’importanza delle barriere. I recettori del sistema immunitario innato e<br />

dell’infiammazione: recettori per pepti<strong>di</strong> formilati; recettori lectinici (recettore<br />

per il mannosio); recettori “scavanger”; recettori <strong>di</strong> membrana e citoplasmatici<br />

per i patogeni (CD14, Recettori Toll-like, Proteine NLR). Le citochine proinfiammatorie<br />

e le chemochine; le citochine emopoietiche e gli interferoni. Le<br />

cellule dell’infiammazione. La risposta infiammatoria locale e sistemica.<br />

L’angioflogosi: mo<strong>di</strong>ficazioni vascolari. Iperemia infiammatoria e non<br />

infiammatoria. I me<strong>di</strong>atori cellulari e <strong>di</strong> fase fluida: me<strong>di</strong>atori preformati e<br />

neoformati. Le ciclo-ossigenasi e gli altri enzimi coinvolti nella genesi dei<br />

me<strong>di</strong>atori. Generalità sui farmaci anti-infiammatori. Le molecole <strong>di</strong> adesione e<br />

la migrazione cellulare; la fagocitosi. I tipi <strong>di</strong> essudato ed i vari modelli <strong>di</strong>


infiammazione; il LPS e gli altri tipi <strong>di</strong> noxae infiammatorie: i meccanismi <strong>di</strong><br />

innesco della risposta infiammatoria. L’infiammazione cronica: cause,<br />

caratteristiche morfologiche; cellule dell’infiammazione cronica. I granulomi,<br />

eziopatogenesi e classificazione. Le malattie granulomatose polmonari.<br />

Riparazione me<strong>di</strong>ante guarigione, cicatrizzazione e fibrosi. Il tessuto <strong>di</strong><br />

granulazione e la guarigione delle ferite. I processi riparativi come causa <strong>di</strong><br />

malattia: la cirrosi. La flogosi immune e le reazioni <strong>di</strong> ipersensibilità <strong>di</strong> I, II, III<br />

e IV tipo. La flogosi allergica e l’Asma Bronchiale. Le malattie da<br />

immunocomplessi e le glomerulonefriti. Autoimmunità: classificazione,<br />

eziopatogenesi e fisiopatologia delle malattie autoimmuni; l’Artrite<br />

Reumatoide. Associazione tra HLA e malattie: significato biologico e clinico.<br />

Le meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong> determinazione delle proteine sieriche e la fisiopatologia<br />

delle proteine sieriche. Le albumine e la classificazione degli edemi. Le<br />

globuline e le proteine <strong>di</strong> fase acuta: le proteine del complemento, le<br />

pentrassine lunghe e corte, le antiproteasi, le proteine <strong>di</strong> trasporto, le<br />

immunoglobuline. I deficit del complemento: l’angioedema ere<strong>di</strong>tario. Le<br />

proteine della coagulazione e l’Emostasi: la loro interrelazione con il processo<br />

infiammatorio. Le proteine <strong>di</strong> fase acuta nel monitoraggio dei processi<br />

infiammatori: la VES, le mo<strong>di</strong>ficazione del tracciato elettroforetico ed i meto<strong>di</strong><br />

quantitativi <strong>di</strong> dosaggio delle proteine sieriche. Il deficit <strong>di</strong> α1-antitripsina e<br />

l’enfisema. L’amiloidosi: classificazione, eziopatogenesi e fisiopatologia. La<br />

malattia da Prioni. Fisiopatologia della temperatura corporea: la febbre e le<br />

ipertermie non febbrili. Pirogeni e criogeni. Tipi <strong>di</strong> febbre e significato<br />

fisiopatologico. La pirina e la febbre me<strong>di</strong>terranea familiare. Gli altri effetti<br />

centrali delle risposte <strong>di</strong> fase acuta; gli effetti ipotalamici delle citochine: il<br />

comportamento malattia (anoressia, apatia, astenia, sonnolenza) ed il suo<br />

significato teleonomico. L’attivazione dell’asse ipotalamico-ipofisario nello<br />

stress e nella risposta infiammatoria: i glucocorticoi<strong>di</strong> e le risposte<br />

infiammatorie. Definizione e meccanismi generali dei vari tipi <strong>di</strong> shock. Lo<br />

shock endotossinico e da superantigeni: eziopatogenesi e fisiopatologia; il<br />

fenomeno <strong>di</strong> Sanarelli-Shwartzman. Effetti metabolici delle citochine: la<br />

cachessia.<br />

15 TIROCINIO<br />

TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

Saper preparare strisci <strong>di</strong> sangue e campioni per lettura automatica.<br />

Saper riconoscere e descrivere gli elementi figurati del sangue.<br />

PROIEZIONI IN POWER POINT; PDF DI ARTICOLI<br />

TESTI:<br />

C. CARUSO - FISIOPATOLOGIA DELLA FLOGOSI – MEDICAL<br />

BOOKS, 1997<br />

M. Pontieri, M.A. Russo, L. Frati- PATOLOGIA GENERALE – IV ED.<br />

Piccin, 2010<br />

C.CARUSO, G.CANDORE, G.COLONNA-ROMANO – BIOPATOLOGIA<br />

DELL’INVECCHIAMENTO – Piccin (IN PREPARAZIONE)


FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />

LAUREA MAGISTRALE <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong> - <strong>Ippocrate</strong><br />

CORSO INTEGRATO Fisiopatologia Clinica<br />

TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />

AMBITO DISCIPLINARE Fisiopatologia, metodologia clinica,<br />

propedeutica clinica e sistematica me<strong>di</strong>cochirurgica<br />

CODICE INSEGNAMENTO 13208<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI SI<br />

NUMERO MODULI 2<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED09 – MED18<br />

DOCENTE RESPONSABILE<br />

MODULO 1<br />

DOCENTE COINVOLTO<br />

MODULO 2<br />

Prof. Gaspare Parrinello<br />

Professore Associato<br />

Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

Prof. Gaspare Genova<br />

Professore Associato<br />

Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

CFU 6 CFU/F + 6 CFU/T<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />

STUDIO PERSONALE<br />

150<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

150<br />

PROPEDEUTICITÀ Fisiologia Umana e Patologia Generale<br />

ANNO DI CORSO III<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE<br />

LEZIONI<br />

Come da calendario<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />

METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ<br />

DIDATTICHE<br />

Come da Calendario<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI<br />

STUDENTI<br />

lunedì e giovedì dalle ore 11 alle ore 13<br />

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Conoscere i meccanismi alla base delle alterazioni strutturali e funzionali, meccaniche e/o<br />

biochimiche, relative alle patologie <strong>di</strong> interesse me<strong>di</strong>co e chirurgico e la loro correlazione con i<br />

sintomi.<br />

Conoscere le basi per poter assumere corrette decisioni, quando necessario, nelle problematiche<br />

relative alla salute dell’in<strong>di</strong>viduo.<br />

Dimostrare un approccio critico, uno scetticismo costruttivo, creatività ed un atteggiamento<br />

orientato alla ricerca, nello svolgimento delle attività professionali.<br />

Essere in grado <strong>di</strong> raccogliere, organizzare ed interpretare correttamente l'informazione sanitaria<br />

e biome<strong>di</strong>ca dalle <strong>di</strong>verse risorse e database <strong>di</strong>sponibili.<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO


Far apprendere i fondamenti fisiopatologici (conoscenza basata essenzialmente sui meccanismi <strong>di</strong><br />

malattia) e le basi sperimentali dei processi patologici <strong>di</strong> interesse me<strong>di</strong>co.<br />

Saper interpretare le anomalie morfo-funzionali dell'organismo che si riscontrano nelle <strong>di</strong>verse<br />

malattie.<br />

MODULO FISIOPATOLOGIA MEDICA<br />

ORE FRONTALI<br />

30<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />

PROGRAMMA<br />

Conoscere i concetti <strong>di</strong> salute e malattia; <strong>di</strong> etiologia e patogenesi;<br />

Conoscere Cause e meccanismi <strong>di</strong> formazione dell'edema e dell'ascite<br />

Conoscere Per<strong>di</strong>te <strong>di</strong> liquido gastro intestinale: vomito e <strong>di</strong>arrea<br />

Conoscere Alterazioni dell'equilibrio acido base <strong>di</strong> origine metabolica e<br />

respiratoria<br />

Conoscere i meccanismi fisiopatologici alla base della febbre e della<br />

ipertermia<br />

Conoscere le alterazioni omeostatiche della pressione arteriosa<br />

Conoscere le basi molecolari dell'ipertensione arteriosa<br />

Conoscere i meccanismi fisiopatologici del danno dell'ipertensione essenziale<br />

Conoscere i meccanismi fisiopatologici responsabili dell’ipertensione<br />

arteriosa secondaria<br />

Conoscere le manifestazioni emorragiche da alterazioni delle funzioni<br />

piastriniche e della cascata <strong>di</strong> attivazione della coagulazione<br />

Conoscere i meccanismi fisiopatologici del danno da trombosi ed embolia<br />

Conoscere le basi molecolari e meccanismi fisiopatologici dell’Aterosclerosi<br />

Conoscere i meccanismi fisiopatologici del danno secondario ad aterosclerosi<br />

(IMA, Ictus, AOP)<br />

Conoscere i meccanismi fisiopatologici dello shock<br />

Conoscere i meccanismi fisiopatologici responsabili <strong>di</strong> Anemia<br />

Conoscere i meccanismi fisiopatologici delle malattie metaboliche complesse<br />

a base genetica (s. plurimetabolica, iperlipoproteinemie miste, <strong>di</strong>abete<br />

mellito)<br />

Conoscere i meccanismi fisiopatologici delle malattie della tiroide e delle<br />

paratiroi<strong>di</strong><br />

Conoscere i meccanismi fisiopatologici dell’insufficienza renale<br />

Conoscere i meccanismi fisiopatologici della insufficienza respiratoria<br />

Conoscere i meccanismi fisiopatologici dell’insufficienza epatica<br />

TIROCINIO<br />

45 Raccogliere l'anamnesi generale e finalizzata per organi e apparati in tutte le<br />

sue parti. Modalità <strong>di</strong> approccio al paziente. Eseguire esame obiettivo<br />

generale e finalizzato per organi e apparati nell'adulto. Effettuare l'esame<br />

obbiettivo del cuore (ispezione, palpazione e auscultazione). Rilevare il polso<br />

centrale ed i polsi periferici e descriverne le caratteristiche. Effettuare l'esame<br />

obiettivo completo dell'addome. Rilevare i segni obiettivi dell'edema.<br />

Eseguire la misurazione <strong>di</strong> in<strong>di</strong>ci antropometrici e nutrizionali e il calcolo del<br />

TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

BMI.<br />

HARRISON PRINCIPI DI MEDICINA INTERNA<br />

PONTIERI PATOLOGIA GENERALE 2: FISIOPATOLOGIA<br />

TEODORI TRATTATO ITALIANO DI MEDICINA INTERNA ED. SEU


OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

Far apprendere i fondamenti fisiopatologici (conoscenza basata essenzialmente sui meccanismi <strong>di</strong><br />

malattia) e le basi sperimentali dei processi patologici <strong>di</strong> interesse chirurgico.<br />

Saper interpretare le anomalie morfo-funzionali dell'organismo che si riscontrano nelle <strong>di</strong>verse<br />

malattie.<br />

MODULO FISIOPATOLOGIA CHIRURGICA<br />

ORE FRONTALI<br />

30<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />

PROGRAMMA<br />

Conoscere i meccanismi fisiopatologici delle infezioni cutanee, delle ulcere,<br />

delle fistole, delle piaghe, delle necrosi e delle gangrene, delle ferite e del<br />

processo <strong>di</strong> cicatrizzazione.<br />

Conoscere i meccanismi fisiopatologici delle ernie<br />

Conoscere i meccanismi fisiopatologici della patologia esofagea: <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ni<br />

motori esofagei, ernia jatale e reflusso; la <strong>di</strong>sfagia<br />

Conoscere i meccanismi fisiopatologici della malattia peptica.<br />

Conoscere i meccanismi fisiopatologici delle affezioni del colon: <strong>di</strong>arrea e<br />

stipsi.<br />

Conoscere i meccanismi fisiopatologici delle affezioni del retto e dell’ano:<br />

ragade, emorroi<strong>di</strong>, ascessi e fistole, prolasso e incontinenza.<br />

Conoscere i meccanismi fisiopatologici dell’addome acuto: occlusione<br />

intestinale, emorragie <strong>di</strong>gestive, peritoniti.<br />

Conoscere i meccanismi fisiopatologici della calcolosi biliare e degli itteri<br />

chirurgici<br />

Conoscere i meccanismi fisiopatologici della pancreatite acuta.<br />

TIROCINIO<br />

45 Raccogliere l'anamnesi generale e finalizzata per organi e apparati in tutte le<br />

sue parti. Modalità <strong>di</strong> approccio al paziente. Eseguire esame obiettivo<br />

generale e finalizzato per organi e apparati nell'adulto. Valutare le ernie<br />

addominali e della regione inguino-crurale. Eseguire la manovra semeiologica<br />

per rilevare il segno <strong>di</strong> Murphy e <strong>di</strong> Giordano. Effettuare iniezioni<br />

TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

intramuscolari, sottocutanee e intradermiche.<br />

GALLONE-GALLIERA CHIRURGIA ED. AMBROSIANA<br />

COLOMBO TRATTATO DI CHIRURGIA ED. MINERVA MEDICA<br />

SABISTON TEXTBOOK OF SURGERY: LE BASI BIOLOGICHE<br />

DELLA MODERNA PRATICA CHIRURGICA. ELSEVIER SAUNDERS


FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />

CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />

MAGISTRALE)<br />

<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong> <strong>Ippocrate</strong><br />

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Fisiologia Umana<br />

TIPO DI ATTIVITÀ Base<br />

AMBITO DISCIPLINARE Scienze Biome<strong>di</strong>che<br />

CODICE INSEGNAMENTO 03380<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI SI<br />

NUMERO MODULI 3<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI BIO/09<br />

DOCENTE RESPONSABILE<br />

Natale Belluardo<br />

Professore Or<strong>di</strong>nario<br />

Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

DOCENTE MODULO 1 Giuseppe Ferraro<br />

Professore Or<strong>di</strong>nario<br />

Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

DOCENTE MODULO 2 Pierangelo Sardo<br />

Professore Associato<br />

Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

DOCENTE MODULO 3 Natale Belluardo<br />

Professore Or<strong>di</strong>nario<br />

Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

CFU 16+2 16 CFU/F + 2 CFU/T<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 240+20<br />

STUDIO PERSONALE<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 160+30<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

PROPEDEUTICITÀ Fisica, Biologia e Genetica, Anatomia Umana,<br />

Biochimica.<br />

ANNO DI CORSO 2° e 3°<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Aula destinata dal corso <strong>di</strong> laurea<br />

LEZIONI<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali; esercitazioni in aula ed in<br />

laboratorio<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria [per un massimo del 75%]<br />

METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI 2° semestre del 2° anno e 1° semestre del 3°<br />

anno<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Secondo calendario ufficiale del corso <strong>di</strong> laurea<br />

DIDATTICHE<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI<br />

STUDENTI<br />

Prof. N. Belluardo Lune<strong>di</strong>-Venerdì 15.00-18.00<br />

N.Belluardo@unipa.it ; Tel: 091/6555849<br />

Prof. G. Ferraro Venerdì 9-11<br />

Prof. P. Sardo Martedì 9-11 (chiedere<br />

appuntamento all’in<strong>di</strong>rizzo<br />

pierangelo.sardo@unipa.it)


RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Conoscenza e capacità <strong>di</strong> comprensione<br />

Acquisire la relazione tra le leggi della chimica e della fisica e la fisiologia delle cellule, degli<br />

organi e degli apparati. Conoscere le funzioni dei <strong>di</strong>versi organi del corpo umano. Conoscere<br />

l’interpretazione dei principali parametri fisiologici dell’uomo sano. Conoscere i principali<br />

meccanismi <strong>di</strong> regolazione della funzione <strong>di</strong> organi e apparati e dell’integrazione funzionale <strong>di</strong> più<br />

apparati nell’esecuzione <strong>di</strong> compiti specifici. Conoscere l’integrazione tra i vari apparati ed il<br />

sistema nervoso centrale e vegetativo.<br />

Capacità <strong>di</strong> applicare conoscenza e comprensione<br />

Avere una conoscenza del funzionamento degli organi e comprendere le loro mo<strong>di</strong>ficazioni<br />

adattive e <strong>di</strong> regolazione integrata. Sviluppare capacità <strong>di</strong> organizzare una visione integrata delle<br />

principali funzioni dell’organismo<br />

Autonomia <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio<br />

Autonomia <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio nell’applicazione delle nozioni apprese<br />

Abilità comunicative<br />

Capacità <strong>di</strong> comunicare i concetti acquisiti in modo chiaro e organico.<br />

Capacità d’appren<strong>di</strong>mento<br />

Capacità <strong>di</strong> proseguire aggiornamenti degli stu<strong>di</strong> utilizzando le conoscenze <strong>di</strong> base acquisite nel<br />

corso.<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 1<br />

Conoscere le funzioni del sangue e degli apparati car<strong>di</strong>o-vascolare e respiratorio ed i loro principali<br />

meccanismi <strong>di</strong> regolazione e <strong>di</strong> integrazione funzionale con altri apparati.<br />

MODULO 1<br />

ORE FRONTALI<br />

60<br />

FISIOLOGIA UMANA - Modulo 1<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />

PROGRAMMA<br />

Descrivere la genesi dell'eccitabilità cellulare<br />

Tratteggiare i meccanismi <strong>di</strong> trasporto dell'acqua e dei soluti attraverso le<br />

membrane biologiche<br />

Spiegare le modalità <strong>di</strong> funzionamento delle cellule recettoriali e i<br />

meccanismi <strong>di</strong> trasduzione <strong>di</strong> varie forme <strong>di</strong> energia<br />

Illustrare le modalità d’interazione fra le cellule eccitabili<br />

Generalità sull’attività riflessa<br />

Illustrare le fasi del ciclo car<strong>di</strong>aco correlandole con le meccanica car<strong>di</strong>aca<br />

definendo la gittata sistolica e la gittata car<strong>di</strong>aca<br />

Spiegare i fenomeni dell’eccitabilità e dell’automatismo car<strong>di</strong>aco<br />

Descrivere le caratteristiche funzionali del muscolo striato e <strong>di</strong> quello liscio<br />

Spiegare i meccanismi <strong>di</strong> regolazione della attività car<strong>di</strong>aca e della pressione<br />

arteriosa<br />

Misurare la pressione arteriosa omerale me<strong>di</strong>ante sfigmomanometro a<br />

mercurio (Riva Rocci)<br />

Spiegare in termini elettrofisiologici modalità <strong>di</strong> produzione e significato


TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

delle onde normali nell'ECG<br />

Descrivere i liqui<strong>di</strong> corporei e la loro composizione con riferimenti al bilancio<br />

idro-elettrolitico<br />

Descrivere le caratteristiche morfo-funzionali dei componenti del sangue:<br />

eritrociti, leucociti, piastrine, proteine plasmatiche<br />

Illustrare il processo dell'emostasi e della fibrinolisi<br />

Descrivere sommariamente gli aspetti morfo-funzionali della<br />

microcircolazione e dell’emoreologia, spiegandone il significato<br />

Illustrare le funzioni (in relazione alla struttura) delle <strong>di</strong>verse sezioni<br />

dell'albero vasale: sistema arterioso, capillari, sistema venoso, i circoli<br />

capillari e le loro peculiarità d'organo<br />

Fornire le in<strong>di</strong>cazioni basilari sui rapporti tra struttura e funzione del circolo<br />

linfatico<br />

Correlare le fasi dell’attività respiratoria con la morfologia e la funzionalità<br />

delle strutture che vi sovrintendono<br />

Spiegare su basi fisiche il meccanismo <strong>di</strong> espansione dell'alveolo polmonare.<br />

Descrivere le nozioni essenziali della fisica dei gas utili alla comprensione<br />

della funzione respiratoria<br />

Correlare i concetti <strong>di</strong> meccanica respiratoria e lavoro respiratorio<br />

Descrivere l’indagine spirometrica e correlarne i risultati con la funzionalità<br />

respiratoria<br />

Illustrare i principi e i meccanismi fisiologici che regolano gli scambi gassosi<br />

alveolo-capillari e il trasporto dei gas respiratori nel sangue<br />

Spiegare i meccanismi chimici, nervosi e d'altra natura che regolano l’attività<br />

respiratoria<br />

Spiegare le modalità <strong>di</strong> regolazione del pH plasmatico da parte della funzione<br />

respiratoria e riconoscere le variazioni del pH dovute a questa<br />

Spiegare gli aggiustamenti car<strong>di</strong>o-circolatori e respiratori durante la attività<br />

fisica<br />

Fisiologia e Biofisica Me<strong>di</strong>ca. A cura <strong>di</strong> F. Bal<strong>di</strong>ssera e A. Porro. Poletto<br />

E<strong>di</strong>tore<br />

Fisiologia Me<strong>di</strong>ca. A cura <strong>di</strong> F. Conti – E<strong>di</strong>-Ermes<br />

Fisiologia. Di R.M. Berne, M.N. Levy, B.M. Koeppen, B.A. Stanton. Casa<br />

E<strong>di</strong>trice Ambrosiana<br />

Fisiologia Umana . Di Schmidt, Lang, Thews . Idelson-Gnocchi<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 2<br />

Conoscere le funzioni degli apparati renale, gastro-enterico ed endocrino ed i loro principali<br />

meccanismi <strong>di</strong> regolazione e <strong>di</strong> integrazione funzionale con altri apparati.<br />

MODULO 2<br />

FISIOLOGIA UMANA - Modulo 2


ORE FRONTALI<br />

50<br />

TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />

PROGRAMMA<br />

Descrivere e spiegare in termini anatomo-funzionali (correlando le funzioni<br />

con le strutture anatomiche responsabili), i meccanismi <strong>di</strong> formazione<br />

dell'urina: filtrazione glomerulare, assorbimento, secrezione tubulare ed<br />

escrezione<br />

In<strong>di</strong>care il destino dei più importanti componenti del plasma nel passaggio<br />

attraverso il rene<br />

Illustrare il contributo del rene all'equilibrio idrico-salino, del pH ematico,<br />

della volemia e della pressione arteriosa<br />

Descrivere i meccanismi fisiologici della minzione<br />

Illustrare le funzioni del canale alimentare: motilità, secrezione, <strong>di</strong>gestione,<br />

assorbimento e spiegare i meccanismi fisiologici del loro espletamento<br />

In<strong>di</strong>care i meccanismi <strong>di</strong> regolazione delle funzioni intestinali operati dal<br />

s.n.c., dal sistema nervoso enterico e dagli ormoni gastrointestinali<br />

Descrivere la motilità dell'intestino colon-retto ed il riflesso della defecazione<br />

Illustrare i meccanismi del controllo neuro-ormonale sull'assunzione <strong>di</strong> liqui<strong>di</strong><br />

ed alimenti<br />

Descrivere le funzioni tipiche ed il ruolo esercitato dal fegato nella nutrizione<br />

e nel metabolismo interme<strong>di</strong>o<br />

Descrivere i meccanismi della termoregolazione<br />

Tratteggiare i meccanismi d’azione degli ormoni, nella trasmissione <strong>di</strong><br />

messaggi funzionali specifici<br />

Descrivere le funzioni degli ormoni ipotalamici e gli ormoni adeno-ipofisari,<br />

nonché i meccanismi <strong>di</strong> feedback delle le ghiandole controllate dall'asse<br />

ipotalamo-ipofisario<br />

Illustrare il controllo ormonale della glicemia<br />

Illustrare i meccanismi integrati <strong>di</strong> controllo della calcemia e il ruolo<br />

esercitato in essi dalle paratiroi<strong>di</strong><br />

In<strong>di</strong>care sommariamente le funzioni endocrine del timo e della epifisi<br />

Illustrare i meccanismi del controllo ormonale sull'accrescimento<br />

In<strong>di</strong>care gli effetti specifici dei singoli ormoni sulle funzioni dei <strong>di</strong>fferenti<br />

organi e apparati che ne rappresentano il bersaglio: ormoni pre e postipofisari,<br />

ormoni tiroidei e paratiroidei, ormoni della corticale e della<br />

midollare surrenale, ormoni gona<strong>di</strong>ci maschili e femminili<br />

Fisiologia e Biofisica Me<strong>di</strong>ca. A cura <strong>di</strong> F. Bal<strong>di</strong>ssera e A. Porro. Poletto<br />

E<strong>di</strong>tore<br />

Fisiologia Me<strong>di</strong>ca. A cura <strong>di</strong> F. Conti – E<strong>di</strong>-Ermes<br />

Fisiologia. Di R.M. Berne, M.N. Levy, B.M. Koeppen, B.A. Stanton. Casa<br />

E<strong>di</strong>trice Ambrosiana<br />

Fisiologia Umana . Di Schmidt, Lang, Thews . Idelson-Gnocchi<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 3<br />

Conoscere le funzioni del sistema nervoso centrale, periferico e vegetativo. Conoscere le funzioni<br />

superiori e le basi delle risposte emotive-comportamentali


MODULO 3<br />

ORE FRONTALI<br />

50<br />

FISIOLOGIA UMANA – Modulo 3<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />

PROGRAMMA<br />

In<strong>di</strong>care nelle linee generali l’organizzazione morfo-funzionale del sistema<br />

nervoso centrale, periferico e vegetativo<br />

Descrivere le attività del sistema nervoso vegetativo: componente<br />

ortosimpatica e parasimpatica<br />

In<strong>di</strong>care le funzioni della glia. Descrivere i principali aspetti funzionali del<br />

liquor cefalo-rachi<strong>di</strong>ano e della sua circolazione<br />

Descrivere le interazioni elementari tra i neuroni: trasmissione sinaptica e sua<br />

modulazione, meccanismi <strong>di</strong> integrazione sinaptica, liberazione dei<br />

neurotrasmettitori e loro interazione con le <strong>di</strong>fferenti classi <strong>di</strong> recettori.<br />

Trasmissione gassosa dei segnali nervosi. I neuropepti<strong>di</strong>. Plasticità sinaptica e<br />

ruolo dei neurotrasmettitori. Fattori neurotrofici.<br />

Spiegare l’organizzazione anatomo-funzionale dei sistemi sensitivi.<br />

Descrivere i meccanismi fisiologici della visione, dell'u<strong>di</strong>to e della fonazione<br />

Illustrare il meccanismo <strong>di</strong> accomodamento dell'occhio e le basi dei <strong>di</strong>fetti<br />

rifrattometrici<br />

Illustrare l'esame au<strong>di</strong>ometrico<br />

Descrivere gli aspetti salienti della fisiologia del gusto ed olfatto<br />

Illustrare i meccanismi fisiologici della sensibilità somatica (tattile, termica,<br />

dolorifica, propriocettiva) e viscerale<br />

In<strong>di</strong>care nelle sue componenti maggiori l’organizzazione del sistema motorio<br />

Illustrare i meccanismi spinali <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nazione motoria: azione riflessa, ruolo<br />

degli interneuroni<br />

Elicitare i riflessi spinali e interpretarne il rilievo<br />

Tono muscolare e sua regolazione<br />

Postura: meccanismi troncoencefalici; riflessi posturali; apparato vestibolare e<br />

riflessi tonici labirintici e cervicali. Locomozione.<br />

Illustrare dal punto <strong>di</strong> vista morfo-funzionale l’organizzazione del movimento<br />

volontario: rapporti tra strutture anatomiche (aree corticali, via corticospinale)<br />

e funzioni motorie<br />

Descrivere in generale le caratteristiche funzionali dei sistemi <strong>di</strong> controllo<br />

motorio<br />

Descrivere le caratteristiche funzionali dei circuiti cerebellari implicati nel<br />

controllo dell'attività motoria<br />

Descrivere le caratteristiche funzionali dei circuiti dei nuclei della base<br />

implicati nel controllo dell'attività motoria<br />

Oculomozione<br />

Illustrare l’organizzazione anatomo-funzionale della corteccia cerebrale<br />

Correlare i principi elettrofisiologici con i più comuni risultati fisiologici e<br />

patologici dell’elettroencefalogramma<br />

Descrivere gli aspetti anatomo-funzionali del sistema limbico e le funzioni<br />

omeostatiche dell'ipotalamo<br />

Spiegare le basi anatomo-funzionali delle funzioni nervose superiori: sonno,<br />

linguaggio, memoria<br />

Descrivere la sessualità come sistema complesso <strong>di</strong> tipo neuro-psicoendocrinologico.<br />

La <strong>di</strong>fferenziazione sessuale del sistema nervoso


CFU/T<br />

TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

Illustrare i meccanismi generali e specifici <strong>di</strong> feedback nella regolazione delle<br />

increzioni ormonali<br />

In<strong>di</strong>care le basi biofisiche della contrazione muscolare<br />

Fornire il razionale dell’elettromiografia<br />

Misurare la pressione arteriosa omerale. Spiegare in termini elettrofisiologici<br />

modalità <strong>di</strong> produzione e significato delle onde normali nell'EEG. Elicitare i<br />

riflessi spinali e interpretarne il rilievo.<br />

Fisiologia e Biofisica Me<strong>di</strong>ca. A cura <strong>di</strong> F. Bal<strong>di</strong>ssera e A. Porro. Poletto<br />

E<strong>di</strong>tore<br />

Fisiologia Me<strong>di</strong>ca. A cura <strong>di</strong> F. Conti – E<strong>di</strong>-Ermes<br />

Fisiologia. Di R.M. Berne, M.N. Levy, B.M. Koeppen, B.A. Stanton. Casa<br />

E<strong>di</strong>trice Ambrosiana<br />

Fisiologia Umana . Di Schmidt, Lang, Thews . Idelson-Gnocchi


FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />

CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />

MAGISTRALE)<br />

<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong> <strong>Ippocrate</strong><br />

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Metodologia Clinica<br />

SSD: MED/09 - MED/18<br />

TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />

CODICE INSEGNAMENTO 05101<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI SI<br />

NUMERO MODULI 2<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/09 - MED/18<br />

DOCENTE RESPONSABILE<br />

Gregorio Caimi<br />

(MODULO 1)<br />

Professore Or<strong>di</strong>nario<br />

Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

DOCENTE COINVOLTO<br />

Carmelo Sciumè<br />

(MODULO 2)<br />

Professore Associato<br />

Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

CFU 6 CFU/F + 3 CFU/T<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />

STUDIO PERSONALE<br />

120<br />

ANNO DI CORSO 4<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE<br />

LEZIONI<br />

Come da calendario<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni in aula - attività <strong>di</strong> tirocinio in reparto <strong>di</strong><br />

degenza, ambulatori, laboratori.<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />

METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ<br />

DIDATTICHE<br />

Come da Calendario<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI<br />

STUDENTI<br />

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Prof.Carmelo Sciumè<br />

Martedì e giovedì dalle 13 alle 14.00<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Discipline Chirurgiche<br />

Fornire allo studente le competenze necessarie per eseguire un esame clinico corretto.<br />

Questo potrà realizzarsi attraverso l’appren<strong>di</strong>mento: <strong>di</strong> un corretto ed efficace approccio clinico al<br />

paziente; dei meto<strong>di</strong> per raccolta dell’anamnesi; dei meto<strong>di</strong> per esecuzione dell’esame obiettivo<br />

generale e sistematico; dei meto<strong>di</strong> per la compilazione <strong>di</strong> una cartella clinica orientata per<br />

problemi; delle corrette in<strong>di</strong>cazioni dell’utilizzo degli esami <strong>di</strong> laboratorio e strumentali;<br />

dell’interpretazione dei risultati degli esami <strong>di</strong> laboratorio e strumentali; <strong>di</strong> un rigoroso metodo <strong>di</strong><br />

ragionamento <strong>di</strong>agnostico. Saper comunicare in modo chiaro le conoscenze acquisite e aver<br />

sviluppato le capacità <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento che consentano loro <strong>di</strong> continuare a stu<strong>di</strong>are in modo<br />

autonomo. Essere in grado <strong>di</strong> presentarsi al paziente con sufficiente correttezza e <strong>di</strong>sinvoltura;<br />

comunicare empaticamente con il paziente; comunicare correttamente con le <strong>di</strong>verse figure del<br />

personale sanitario; eseguire un accurato esame obiettivo; <strong>di</strong>stinguere i principali sintomi e segni <strong>di</strong><br />

normalità e <strong>di</strong> malattia; utilizzare correttamente ed in modo duttile la terminologia me<strong>di</strong>ca;<br />

compilare in modo or<strong>di</strong>nato una cartella clinica orientata per problemi; costruire un logico


agionamento <strong>di</strong>agnostico; in<strong>di</strong>care gli esami strumentali appropriati per <strong>di</strong>rimere quesiti<br />

<strong>di</strong>agnostici per ogni sistema ed apparato; interpretare un referto.<br />

OBIETTIVI FORMATIVI<br />

Il modulo <strong>di</strong> Metodologia Clinica (chirurgica) si propone <strong>di</strong> aiutare lo studente a sviluppare un metodo <strong>di</strong><br />

ragionamento e <strong>di</strong> lavoro basato sulle evidenze scientifiche e sull’utilizzo razionale e critico delle informazioni raccolte<br />

con l’esame fisico del paziente, con le metodologie strumentali e <strong>di</strong> laboratorio. Lo studente apprenderà la meto<strong>di</strong>ca <strong>di</strong><br />

approccio al paziente affetto dalle principali patologie e/o sindromi <strong>di</strong> interesse me<strong>di</strong>co/chirurgico,utilizzando in modo<br />

corretto e critico le più importanti meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong>agnostiche dalle meno invasive alle più invasive alla luce del rapporto<br />

costo/beneficio,utile premessa per i successivi corsi integrati.<br />

MODULO 1 DENOMINAZIONE DEL MODULO<br />

ORE FRONTALI<br />

n. 30<br />

Metodologia clinica (me<strong>di</strong>ca)<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI<br />

Il metodo clinico: obiettivi<br />

La logica in me<strong>di</strong>cina<br />

La comunicazione Me<strong>di</strong>co-Paziente<br />

La cartella clinica orientata<br />

La storia clinica<br />

La EBM<br />

La lettura dei lavori scientifici<br />

L’esame clinico generale<br />

L’esame clinico dell’apparato car<strong>di</strong>ovascolare<br />

L’esame del torace<br />

L’esame dell’addome<br />

L’esame dello stato mentale<br />

L’esame del sistema nervoso<br />

La <strong>di</strong>agnosi clinica<br />

Il giu<strong>di</strong>zio clinico<br />

L’errore in me<strong>di</strong>cina<br />

TIROCINIO<br />

2 CFU Compilare una cartella clinica. Utilizzare la cartella clinica orientata per<br />

problemi, classificando gli eventi patologici in problemi <strong>di</strong> salute attivi o<br />

inattivi. Compilare la scheda <strong>di</strong> <strong>di</strong>missione ospedaliera. Pre<strong>di</strong>sporre le<br />

con<strong>di</strong>zioni ambientali e relazionali per l'esecuzione <strong>di</strong> un esame obiettivo in<br />

TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

situazione <strong>di</strong> correttezza e <strong>di</strong> privacy.<br />

Metodologia clinica<br />

–B. Tarquini-Il nuovo Rasario (Idelson)<br />

-R.Nuti- Semeiotica me<strong>di</strong>ca<br />

EBM<br />

-L.Pagliaro-<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> basata sulle evidenze (Il Pensiero Scientifico)<br />

-L.Magliaro-La Diagnosi


MODULO 2<br />

ORE FRONTALI<br />

30<br />

METODOLOGIA CLINICA (SSD MED/18 Prof. C. Sciume’)<br />

1. Introduzione all’uso degli esami strumentali.<br />

2. Semiotica delle tumefazioni.<br />

3. Semeiotica delle stazioni linfatiche.<br />

4. Concetti generali <strong>di</strong> sta<strong>di</strong>azione delle malattie.<br />

5. Semeiotica del capo.<br />

6. Semeiotica del collo.<br />

7. Semeiotica ed esami strumentali per lo stu<strong>di</strong>o della tiroide.<br />

8. Semeiotica ed esami strumentali per lo stu<strong>di</strong>o della mammella.<br />

9. Semeiotica del torace: sintomi e segni <strong>di</strong> normalità e <strong>di</strong> alterazione della<br />

parete toracica e dello spazio pleurico, dell’apparato respiratorio, del<br />

me<strong>di</strong>astino.<br />

10. Esami strumentali per lo stu<strong>di</strong>o delle strutture e degli organi del torace.<br />

11. Semeiotica del torace: sintomi e segni <strong>di</strong> normalità e <strong>di</strong> alterazione del<br />

cuore e dei grossi vasi.<br />

12. Semeiotica dell’addome: sintomi e segni <strong>di</strong> normalità e <strong>di</strong> alterazione<br />

della parete addominale, del cavo peritoneale, degli organi cavi e degli<br />

organi parenchimatosi intraperitoneali, dello spazio e degli organi<br />

retroperitoneali, della regione retto-anale.<br />

13. Esami strumentali per lo stu<strong>di</strong>o degli organi dell’apparato <strong>di</strong>gerente.<br />

14. Semeiotica dei traumatismi<br />

1 CFU TIROCINIO<br />

TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

Compilazione delle richieste <strong>di</strong> indagini <strong>di</strong>agnostiche per immagini <strong>di</strong> primo<br />

livello (ecografia addominale, rx-grafia del torace, rx-grafia <strong>di</strong>retta<br />

dell’addome), fornendo le informazioni cliniche pertinenti e ponendo chiari<br />

quesiti <strong>di</strong>agnostici. Compilazione <strong>di</strong> richieste per esami istologici ed<br />

endoscopici fornendo informazioni cliniche pertinenti.<br />

S. De Franciscis, Semeiotica e metodologia clinica, Idelson-Gnocchi<br />

R. Dionigi, <strong>Chirurgia</strong>, IV e<strong>di</strong>zione, Masson.


FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />

CORSO DI LAUREA MAGISTRALE <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong> - <strong>Ippocrate</strong><br />

CORSO INTEGRATO Patologia Sistematica I<br />

TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante (Mod. 1,3) – Affine (Mod. 2)<br />

CODICE INSEGNAMENTO 13246<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI SI<br />

NUMERO MODULI Tre<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/10, MED/11 E MED/23<br />

DOCENTE RESPONSABILE<br />

(MODULO 1)<br />

DOCENTE COINVOLTO<br />

(MODULO 2)<br />

DOCENTE COINVOLTO<br />

(MODULO 3)<br />

Prof. Salvatore Novo<br />

Or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> Malattie dell’Apparato<br />

Car<strong>di</strong>ovascolare – SSD MED/11<br />

Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

Prof. Mario Spatafora<br />

Associato <strong>di</strong> Malattie dell’Apparato<br />

Respiratorio – SSD MED/10<br />

Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

Prof. Giovanni Ruvolo<br />

Or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> Car<strong>di</strong>ochirurgia- SSD MED/23<br />

Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

CFU 9+3<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 135+30<br />

STUDIO PERSONALE<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 90+45<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

PROPEDEUTICITÀ Fisiopatologia clinica<br />

ANNO DI CORSO Quarto<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Aula Nicolosi – Dipartimento <strong>di</strong> <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong><br />

LEZIONI<br />

Interna e Specialità Me<strong>di</strong>che – DIMIS - per<br />

Lezioni frontali<br />

Unità Operativa Complessa <strong>di</strong> Car<strong>di</strong>ologia<br />

dell’A.O.U. Policlinico “P. Giaccone” e<br />

DIMPEFINU presso Ospedale V. Cervello, per<br />

le Attività pratiche<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali<br />

Esercitazioni pratiche al letto del malato<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />

METODI DI VALUTAZIONE Prova orale<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Come da Calendario del Corso <strong>di</strong> Laurea<br />

DIDATTICHE<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI<br />

STUDENTI<br />

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Conoscenza e capacità <strong>di</strong> comprensione:<br />

Lunedì e mercoledì ore 12-13


Acquisire le nozioni <strong>di</strong> base delle <strong>di</strong>scipline specialistiche del Corso Integrato e la capacità <strong>di</strong><br />

utilizzare il linguaggio specifico proprio <strong>di</strong> tali <strong>di</strong>scipline.<br />

Capacità <strong>di</strong> applicare conoscenza e comprensione:<br />

Capacità <strong>di</strong> riconoscere le più comuni malattie car<strong>di</strong>ovascolari e dell’apparato respiratorio e<br />

capacità <strong>di</strong> organizzare in autonomia gli interventi me<strong>di</strong>ci specifici. Capacità <strong>di</strong> dare adeguata<br />

risposta ai bisogni del paziente in relazione alla patologia car<strong>di</strong>ovascolare e dell’apparato<br />

respiratorio.<br />

Autonomia <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio:<br />

Essere capace <strong>di</strong> valutare le implicazioni me<strong>di</strong>che legate alla patologia car<strong>di</strong>ologica e dell’apparato<br />

respiratorio in esame.<br />

Abilità comunicative:<br />

Capacità <strong>di</strong> esporre allo staff me<strong>di</strong>co-infermieristico, al paziente e ai suoi familiari il significato<br />

attuale e prognostico della patologia car<strong>di</strong>ologica e dell’apparato respiratorio in esame.<br />

Capacità d’appren<strong>di</strong>mento:<br />

Capacità <strong>di</strong> aggiornare le proprie conoscenze <strong>di</strong> car<strong>di</strong>ologia e dell’apparato respiratorio e delle<br />

scienze me<strong>di</strong>che connesse, consultando le pubblicazioni scientifiche proprie <strong>di</strong> questi settori.<br />

Capacità <strong>di</strong> effettuare, utilizzando le conoscenze specifiche acquisite durante il corso.<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 1<br />

Acquisizione delle conoscenze sull’epidemiologia, l’etiologia, la patogenesi, la sintomatologia, la<br />

<strong>di</strong>agnosi, la prognosi e la terapia delle patologie dell'Apparato Car<strong>di</strong>ovascolare <strong>di</strong> più frequente<br />

osservazione nella pratica clinica. Completa il corso l’acquisizione delle conoscenze <strong>di</strong> alcune<br />

tecniche <strong>di</strong>agnostiche e/o terapeutiche <strong>di</strong> più comune esecuzione nella pratica car<strong>di</strong>ovascolare<br />

corrente.<br />

MODULO<br />

ORE FRONTALI<br />

30 ore<br />

DENOMINAZIONE DEL MODULO 1<br />

MALATTIE CARDIOVASCOLARI<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />

PROGRAMMA<br />

1. EPIDEMIOLOGIA E FATTORI DI RISCHIO DELLE MALATTIE<br />

CARDIOVASCOLARI. CONCETTO DI RISCHIO<br />

CARDIOVASCOLARE GLOBALE: descrivere i fattori <strong>di</strong> rischio,<br />

genetici e ambientali, i modelli epidemiologici che hanno consentito <strong>di</strong><br />

elaborare il concetto <strong>di</strong> rischio car<strong>di</strong>ovascolare globale e gli algoritmi le<br />

carte del rischio per valutarlo.<br />

2. RUOLO DELL’ANAMNESI E DELL’ESAME OBBIETTIVO<br />

CARDIOVASCOLARE: insegnare l’importanza del raccogliere<br />

un’anamnesi car<strong>di</strong>ologica mirata ed eseguire un esame obiettivo attento<br />

dell'apparato car<strong>di</strong>o-vascolare per porre i quesiti rilevanti ai fini <strong>di</strong>agnostici<br />

nel paziente con sintomi car<strong>di</strong>aci.<br />

3. DALL’ATEROSCLEROSI PRECLINICA ALL’ATEROSCLEROSI<br />

CONCLAMATA E ALLE SUE COMPLICANZE D’ORGANO,<br />

ASINTOMATICHE E SINTOMATICHE: illustrare i meccanismi<br />

patogenetici e fisiopatologici che dall’aterosclerosi preclinica, determinano<br />

le conseguenze cliniche della malattia aterosclerotica (<strong>di</strong>strettuale e<br />

sistemica). In<strong>di</strong>care cause, morfologia e conseguenze dell’iperplasia<br />

intimale. Descrivere le cause dell'aterosclerosi, la morfologia delle lesioni<br />

elementari e <strong>di</strong> quelle avanzate/complicate.<br />

4. IPERTENSIONE ARTERIOSA PRIMITIVA E SECONDARIA:<br />

descrivere l'epidemiologia, la patogenesi, la sintomatologia, le complicanze,<br />

la prognosi e la valutazione del rischio car<strong>di</strong>ovascolare globale,


nell'ipertensione arteriosa primitiva. In<strong>di</strong>care gli elementi clinici e <strong>di</strong><br />

laboratorio necessari alla <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong>fferenziale dei <strong>di</strong>versi tipi <strong>di</strong><br />

ipertensione secondaria (endocrine, renali, nefrovascolare, etc.).<br />

5. L’ECG NORMALE E LE ALTERAZUIONI FONDAMENTALI<br />

NELLE PATOLOGIE CARDIACHE: in<strong>di</strong>viduare le componenti<br />

dell'ECG normale e in<strong>di</strong>carne il significato elettrofisiologico. Identificare su<br />

tracciati ECG patologici i segni <strong>di</strong>: aritmia sinusale, aritmia extra-sistolica,<br />

tachicar<strong>di</strong>a parossistica sopraventricolare, flutter, fibrillazione atriale,<br />

tachicar<strong>di</strong>a ventricolare, fibrillazione ventricolare, blocchi atrio-ventricolari<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>fferente grado, blocchi <strong>di</strong> branca destro o sinistro. Identificare i segni <strong>di</strong>:<br />

ingran<strong>di</strong>mento atriale, ipertrofia ventricolare sx, ipertrofia ventricolare dx,<br />

ischemia, lesione e necrosi.<br />

6. DIAGNOSTICA NON INVASIVA CARDIOVASCOLARE: descrivere<br />

sommariamente le modalità <strong>di</strong> esecuzione e fornire le in<strong>di</strong>cazioni<br />

<strong>di</strong>agnostiche delle seguenti indagini strumentali: a) ECG da sforzo al<br />

cicloergometro o al treadmill, b) ECG <strong>di</strong>namico <strong>di</strong> 24 ore secondo Holter, c)<br />

ecocar<strong>di</strong>ografia con o senza stimolazione farmacologica o fisica ed<br />

ecocontrastografia, scintigrafia miocar<strong>di</strong>ca perfusionale a riposo e dopo<br />

stress fisico o farmacologico, d) coronarografia <strong>di</strong>agnostica e/o<br />

interventistica, e) esami vascolari semplici e complessi (doppler, ecodoppler;<br />

tests <strong>di</strong>namici).<br />

7. CARDIOPATIA ISCHEMICA CRONICA: Descrivere i quadri<br />

morfologici della car<strong>di</strong>opatia ischemica cronica, la <strong>di</strong>agnostica non invasiva,<br />

le in<strong>di</strong>cazioni alla <strong>di</strong>agnostica invasiva, i lineamenti <strong>di</strong> terapia me<strong>di</strong>ca e le<br />

in<strong>di</strong>cazioni a interveneto <strong>di</strong> angioplastica o <strong>di</strong> by-pass A-C.<br />

8. CARDIOPATIA ISCHEMICA ACUTA (SINDROMI<br />

CORONARICHE ACUTE): descrivere i quadri morfologici <strong>di</strong> angina<br />

instabile, infarto con sopralivellamento del tratto ST (STEMI) e senza<br />

sopralivellamento del tratto ST (NSTEMI). Differenziare dal punto <strong>di</strong> vista<br />

<strong>di</strong>agnostico, prognostico e terapeutico l'angina da sforzo, l'angina a riposo e<br />

<strong>di</strong> Prinzmetal, le Sindromi Coronariche Acute (angina instabile, STEMI,<br />

NSTEMI). Fornire le in<strong>di</strong>cazioni dei <strong>di</strong>versi tipi <strong>di</strong> trattamento terapeutico<br />

nei pazienti con IMA (STEMI e NSTEMI) in relazione alle caratteristiche<br />

cliniche <strong>di</strong> presentazione (età, sintomatologia pregressa, momento <strong>di</strong> esor<strong>di</strong>o<br />

e tempo trascorso, sintomi clinici ed esami <strong>di</strong> laboratorio in atto, etc).<br />

Fornire le in<strong>di</strong>cazioni per il ricovero <strong>di</strong> pazienti in terapia intensiva<br />

coronarica (UTIC). Discutere le in<strong>di</strong>cazioni del by-pass aortocoronarico e<br />

delle varianti <strong>di</strong> angioplastica (con stent metallico o con stent me<strong>di</strong>cato) in<br />

relazione alle con<strong>di</strong>zioni funzionali e angiografiche del circolo coronarico.<br />

In<strong>di</strong>care le possibili etiopatogenesi dell'aneurisma car<strong>di</strong>aco e le sue<br />

conseguenze fisiopatologiche con la relativa prognosi.<br />

9. VALVULOPATIE: in<strong>di</strong>care i substrati morfologici delle stenosi e delle<br />

insufficienze delle valvole car<strong>di</strong>ache e della patologia valvolare <strong>di</strong>strofica, i<br />

meccanismi fisiopatologici, la sintomatologia clinica, i segni obbiettivi, gli<br />

esami strumentali idonei alla <strong>di</strong>agnosi e le in<strong>di</strong>cazioni terapeutiche, me<strong>di</strong>ca o<br />

interventistica (angioplastica o chirurgia car<strong>di</strong>aca).<br />

10. VALVULOPATIA AORTICA E OSTACOLI ALL’EFFLUSSO DAL<br />

VENTRICOLO SINISTRO: in<strong>di</strong>care le possibili etiopatogenesi, i sintomi<br />

clinici <strong>di</strong>fferenziali, le caratteristiche emo<strong>di</strong>namiche la prognosi e i <strong>di</strong>versi<br />

in<strong>di</strong>rizzi terapeutici nella stenosi e nell’insufficienza aortica. Caratterizzare<br />

su basi emo<strong>di</strong>namiche le conseguenze fisiopatologiche e in<strong>di</strong>care le


caratteristiche <strong>di</strong>agnostiche <strong>di</strong>fferenziali delle con<strong>di</strong>zioni che provocano<br />

ostacolo all'efflusso ventricolare sinistro (stenosi valvolare aortica, stenosi<br />

sottovalvolari, stenosi sopravalvolari; coartazione dell'istmo aortico).<br />

11. VALVULOPATIA MITRALICA: descrivere le possibili cause, la<br />

fisiopatologia, la sintomatologia soggettiva e oggettiva e la prognosi in<br />

relazione alla situazione emo<strong>di</strong>namica nonché il conseguente in<strong>di</strong>rizzo<br />

terapeutico nella stenosi e nell’insufficienza mitralica.<br />

12. VALVULOPATIA POLMONARE E TRICUSPIDALE: <strong>di</strong>fferenziare<br />

negli aspetti essenziali dal punto <strong>di</strong> vista emo<strong>di</strong>namico, semeiologico e<br />

prognostico le valvulopatie polmonari (stenosi e insufficienza) e quelle<br />

tricuspidali (stenosi ed insufficienza tricuspidale).<br />

13. ENDOCARDITI: descrivere i quadri morfologici delle endocar<strong>di</strong>ti in<br />

relazione alle <strong>di</strong>fferenti etiopatogenesi. Illustrare le principali etiologie, la<br />

sintomatologia (con particolare attenzione ai sintomi <strong>di</strong> sospetto<br />

<strong>di</strong>agnostico), la prognosi e gli orientamenti terapeutici delle endocar<strong>di</strong>ti acute<br />

e subacute<br />

14. INSUFFICIENZA CARDIACA: in<strong>di</strong>care le possibili etiologie, i quadri<br />

morfologici dell’ipertrofia miocar<strong>di</strong>ca, delle miocar<strong>di</strong>ti (complicanze ed<br />

esiti), e dei <strong>di</strong>fferenti tipi <strong>di</strong> car<strong>di</strong>omiopatie, illustrando il ruolo della biopsia<br />

endomiocar<strong>di</strong>ca. Descrivere la sintomatologia su basi fisiopatologiche, le<br />

in<strong>di</strong>cazioni per gli accertamenti <strong>di</strong>agnostici e gli orientamenti terapeutici<br />

nella car<strong>di</strong>omiopatia <strong>di</strong>latativa con insufficienza car<strong>di</strong>aca <strong>di</strong> tipo sistolico.<br />

15. INSUFFICIENZA CARDIA DIASTOLICA ED EDEMA<br />

POLMONARE ACUTO: in<strong>di</strong>care le caratteristiche fisiopatologiche,<br />

<strong>di</strong>agnostiche <strong>di</strong>fferenziali, prognostiche e terapeutiche dell'insufficienza<br />

ventricolare <strong>di</strong>astolica rispetto alla sistolica, il suo ruolo nell’insorgenza<br />

dell’edema polmonare acuto, gli strumenti <strong>di</strong>agnostici non invasivi ed i<br />

lineamenti <strong>di</strong> terapia.<br />

16. IPERTENSIONE POLMONARE PRIMITIVA E SECONDARIA:<br />

Definire dal punto <strong>di</strong> vista fisiopatologico e <strong>di</strong>agnostico l'ipertensione<br />

polmonare primitiva, in<strong>di</strong>care le forme secondarie da porre in <strong>di</strong>agnostica<br />

<strong>di</strong>fferenziale e in<strong>di</strong>carne la prognosi e gli attuali orientamenti terapeutici.<br />

17. CUORE POLMONARE CRONICO: In<strong>di</strong>care le possibili etiologie,<br />

descrivere la sintomatologia su basi fisiopatologiche, le in<strong>di</strong>cazioni per gli<br />

accertamenti <strong>di</strong>agnostici e gli orientamenti terapeutici nel cuore polmonare<br />

cronico.<br />

18. PERICARDITI ACUTE E CRONICHE E ALTRE PATOLOGIE<br />

PERICARDICHE: fornire un inquadramento generale della patologia<br />

pericar<strong>di</strong>ca: pericar<strong>di</strong>ti, emopericar<strong>di</strong>o, tamponamento car<strong>di</strong>aco.<br />

Descrivere le possibili etiologie, le sintomatologie (con particolare<br />

attenzione per i sintomi <strong>di</strong> sospetto <strong>di</strong>agnostico), gli approcci <strong>di</strong>agnostici<br />

<strong>di</strong>fferenziali, le complicanze e le prognosi delle pericar<strong>di</strong>ti acute e croniche.<br />

19. ANEURISMI DELL’AORTA: classificare gli aneurismi aortici con<br />

riferimento alla eziopatogenesi, alla morfologia e alle complicanze.<br />

Descrivere con<strong>di</strong>zioni pre<strong>di</strong>sponenti, storia naturale, morfologia e<br />

complicanze dell’aneurisma <strong>di</strong>ssecante dell'aorta. In<strong>di</strong>care i sintomi<br />

d'allarme, le indagini <strong>di</strong> conferma <strong>di</strong>agnostica e i possibili approcci<br />

terapeutici generali degli aneurismi nei <strong>di</strong>fferenti tratti dell'aorta.<br />

20. CARDIOPATIE CONGENITE: elencare e classificare su basi<br />

emo<strong>di</strong>namiche e prognostiche le principali car<strong>di</strong>opatie congenite.<br />

21. TROMBIOEMOLISMO VENOSO: descrivere le alterazioni


morfologiche dei <strong>di</strong>sturbi del circolo polmonare: embolia e ipertensione<br />

polmonare. In<strong>di</strong>care i sintomi d'allarme, le indagini <strong>di</strong> conferma <strong>di</strong>agnostica<br />

e i possibili approcci terapeutici generali nel tromboembolismo venoso<br />

(trombosi venosa profonda ed embolia polmonare con ipertensione<br />

polmonare acuta).<br />

22. TUMORI DEL CUORE: fornire l’inquadramento generale dei tumori del<br />

cuore ed in<strong>di</strong>care i mezzi <strong>di</strong>agnostici attuali.<br />

23. SINCOPE E LIPOTIMIA: elencare le cause più frequenti e descrivere i<br />

quadri clinici della sincope e della lipotimia, <strong>di</strong>scernendo le indagini<br />

<strong>di</strong>agnostiche appropriate.<br />

24. PRINCIPALI ARITMIE CARDIACHE: Inquadrare i substrati<br />

morfologici delle aritmie car<strong>di</strong>ache. Descrivere l'etiologia, la sintomatologia<br />

su basi fisiopatologiche, le in<strong>di</strong>cazioni per gli accertamenti <strong>di</strong>agnostici e gli<br />

orientamenti terapeutici nella fibrillazione atriale episo<strong>di</strong>ca e nelle forme<br />

stabili. Definire le <strong>di</strong>fferenze fisiopatologiche tra flutter e fibrillazione atriale<br />

e in<strong>di</strong>care gli orientamenti terapeutici in presenza <strong>di</strong> flutter.<br />

25. PRINCIPALI ARITMIE CARDIACHE 2: definire la malattia del nodo<br />

del seno e in<strong>di</strong>carne le manifestazioni cliniche su basi fisiopatologiche con i<br />

conseguenti orientamenti terapeutici<br />

26. PRINCIPALI ARITMIE CARDIACHE 3: descrivere l'etiologia, la<br />

sintomatologia su basi fisiopatologiche, le in<strong>di</strong>cazioni per gli accertamenti<br />

<strong>di</strong>agnostici e gli orientamenti terapeutici nella tachicar<strong>di</strong>e parossistiche<br />

sopraventricolari..<br />

27. PRINCIPALI ARITMIE CARDIACHE 4: descrivere i meccanismi<br />

fisiopatologici della tachicar<strong>di</strong>a ventricolare, della fibrillazione ventricolare,<br />

della torsione <strong>di</strong> punta, dell’arresto car<strong>di</strong>ocircolatorio e illustrare i principi<br />

del Primo Soccorso.<br />

28. LO SHOCK: definire lo stato <strong>di</strong> shock e fornire gli elementi <strong>di</strong>agnostici<br />

utili per <strong>di</strong>fferenziare lo shock car<strong>di</strong>ogeno da quello settico e da quello<br />

ipovolemico e illustrare i lineamenti <strong>di</strong> terapia.<br />

29. VASULITI: descrivere i quadri anatomo-patologici delle principali<br />

vasculiti, i meccanismi etiopatogenetici e fisopatologici, la sintomatologia,<br />

gli esami strumentali e <strong>di</strong> laboratorio per giungere alla <strong>di</strong>agnosi e i<br />

lineamenti <strong>di</strong> terapia.<br />

30. L’ARTERIOPATIA OBLITERANTE DEGLI ARTI INFERIORI:<br />

descrivere l'etiologia, la sintomatologia su basi fisiopatologiche, le in<strong>di</strong>cazioni<br />

per gli accertamenti <strong>di</strong>agnostici e gli orientamenti terapeutici nella clau<strong>di</strong>catio<br />

intermittens e la sua evoluzione fino all’ischemia critica e alla gangrena;<br />

definire il ruolo <strong>di</strong>fferenziale della terapia me<strong>di</strong>ca e chirurgica, palliativa e<br />

risolutiva.<br />

TIROCINIO<br />

Anamnesi ed esame obiettivo dell’Apparato car<strong>di</strong>ovascolare e respiratorio.<br />

Esposizione e <strong>di</strong>scussione collegiale <strong>di</strong> casi clinici. Interpretazione delle<br />

principali meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong>agnostiche per gli apparati car<strong>di</strong>ovascolare e<br />

respiratorio.<br />

MODULO DENOMINAZIONE DEL MODULO 2


Malattie dell’Apparato Rspiratorio<br />

ORE FRONTALI 1. Anatomia e fisiologia dell’apparato respiratorio<br />

2. Principali sintomi e segni <strong>di</strong> malattie respiratorie: tosse, <strong>di</strong>spnea, emoftoe e<br />

30<br />

dolore toracico, rantoli, sibili, cianosi, ippocratismo <strong>di</strong>gitale.<br />

3. Altri sintomi e segni non specifici associati a patologia respiratoria.<br />

4. La broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO): La bronchite cronica;<br />

L’enfisema polmonare. Definizione, epidemiologia, fattori <strong>di</strong> rischio,<br />

fisiopatologia, anatomia patologica, <strong>di</strong>agnosi clinica e strumentale storia<br />

naturale, complicanze e terapia<br />

5. L’asma bronchiale e le allergie respiratorie. Definizione, epidemiologia,<br />

fattori <strong>di</strong> rischio, fisiopatologia, anatomia patologica, <strong>di</strong>agnosi clinica e<br />

strumentale storia naturale, complicanze e terapia<br />

6. Monitoraggio e gestione infermieristica in acuto ed in cronico della<br />

patologia in oggetto.<br />

7. I tumori polmonari. Definizione, epidemiologia, fattori <strong>di</strong> rischio,<br />

fisiopatologia, anatomia patologica, <strong>di</strong>agnosi clinica e strumentale storia<br />

naturale, complicanze e terapia.<br />

8. La patologia della pleura: pleuriti e versamenti pleurici; pneumotorace;<br />

mesotelioma. Definizione, epidemiologia, fattori <strong>di</strong> rischio, fisiopatologia,<br />

anatomia patologica, <strong>di</strong>agnosi clinica e strumentale storia naturale,<br />

complicanze e terapia.<br />

9. La toracentesi e la gestione del drenaggio pleurostomico.<br />

10. La broncoscopia.<br />

11. Le bronchiectasie. Definizione, epidemiologia, fattori <strong>di</strong> rischio,<br />

fisiopatologia, anatomia patologica, <strong>di</strong>agnosi clinica e strumentale storia<br />

naturale, complicanze e terapia.<br />

12. La sindrome delle apnee ostruttive durante il sonno (OSAS). Definizione,<br />

epidemiologia, fattori <strong>di</strong> rischio, fisiopatologia, anatomia patologica,<br />

<strong>di</strong>agnosi clinica e strumentale storia naturale, complicanze e terapia<br />

13. Le polmoniti da infezione: acquisite in comunità (CAP) e nosocomiali<br />

(HAP). Le polmonite nell’ospite immunocompromesso e le polmoniti da<br />

aspirazione (ad ingestis). Ascesso polmonare. Principali agenti patogeni<br />

coinvolti (batteri, virus, miceti) nelle CAP e HAP. Definizione,<br />

epidemiologia, fattori <strong>di</strong> rischio, fisiopatologia, anatomia patologica,<br />

<strong>di</strong>agnosi clinica e strumentale storia naturale, complicanze e terapia.<br />

14. Le pneumopatie infiltrative <strong>di</strong>ffuse: La fibrosi polmonare i<strong>di</strong>opatica; La<br />

sarcoidosi. Definizione, epidemiologia, fattori <strong>di</strong> rischio, fisiopatologia,<br />

anatomia patologica, <strong>di</strong>agnosi clinica e strumentale storia naturale,<br />

complicanze e terapia<br />

15. La tubercolosi polmonare. Definizione, epidemiologia, fattori <strong>di</strong> rischio,<br />

fisiopatologia, anatomia patologica, <strong>di</strong>agnosi clinica e strumentale storia<br />

naturale, complicanze e terapia<br />

16. Embolia polmonare. Definizione, epidemiologia, fattori <strong>di</strong> rischio,<br />

fisiopatologia, anatomia patologica, <strong>di</strong>agnosi clinica e strumentale storia<br />

naturale, complicanze e terapia<br />

17. Tecniche e principi <strong>di</strong> base <strong>di</strong> interpretazione dei test <strong>di</strong> laboratorio <strong>di</strong><br />

fisiopatologia respiratoria. Test <strong>di</strong> funzionalità respiratoria; emogasanalisi<br />

arteriosa e saturimetria; test del cammino; monitoraggio poligrafico durante<br />

il sonno.<br />

18. L’insufficienza respiratoria acuta e cronica. Definizione, epidemiologia,<br />

fattori <strong>di</strong> rischio, fisiopatologia, anatomia patologica, <strong>di</strong>agnosi clinica e


strumentale storia naturale, complicanze e terapia<br />

19. La ventilazione meccanica non-invasiva: principi <strong>di</strong> base, in<strong>di</strong>cazioni,<br />

effetti secondari.<br />

TIROCINIO<br />

Anamnesi ed esame obiettivo dell’Apparato car<strong>di</strong>ovascolare e respiratorio.<br />

Esposizione e <strong>di</strong>scussione collegiale <strong>di</strong> casi clinici. Interpretazione delle<br />

principali meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong>agnostiche per gli apparati car<strong>di</strong>ovascolare e<br />

respiratorio.<br />

TESTI CONSIGLIATI PROIEZIONI IN POWER POINT DEL DOCENTE<br />

TESTI: Bonsignore G, Bellia V. Malattie dell'apparato respiratorio. 3°<br />

ed. Milano: McGraw Hill 2006.<br />

Oreto G e coll. (or<strong>di</strong>nari <strong>di</strong> Car<strong>di</strong>ologia italiani). E-book <strong>di</strong> Car<strong>di</strong>ologia,<br />

consultabile gratuitamente su: www.sicar<strong>di</strong>ologia.it;<br />

Dalla Volta S. Manuale <strong>di</strong> Malattie Car<strong>di</strong>ovascolari, Ed. McGraw Hill,<br />

Milano<br />

MODULO<br />

DENOMINAZIONE DEL MODULO<br />

CARDIOCHIRURGIA<br />

ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA<br />

TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

Saranno approfon<strong>di</strong>ti gli aspetti clinico-<strong>di</strong>agnostico-terapeutici <strong>di</strong>:<br />

• Sreening preoperatorio del paziente cardochirurgico da parte del me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> famiglia<br />

• Valutazione delle patologie associate riguardo soprattutto l’in<strong>di</strong>cazione chirurgica e il<br />

rischio operatorio<br />

• La circolazione extracorporea, la protezione cerebrale e l’arresto <strong>di</strong> circolo in rapporto<br />

alle possibili sequele postoperatorie<br />

• Le problematiche postoperatorie sia imme<strong>di</strong>ate che tar<strong>di</strong>ve, dopo la <strong>di</strong>missione<br />

ospedaliera<br />

• Car<strong>di</strong>opatia ischemica: in<strong>di</strong>cazioni e meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> rivascolarizzazione miocar<strong>di</strong>ca;<br />

in<strong>di</strong>cazioni al trattamento chirurgico delle complicazioni dell’infarto miocar<strong>di</strong>co.<br />

• Valvulopatie acquisite: fisiopatologia, in<strong>di</strong>cazioni chirurgiche, principi <strong>di</strong> trattamento<br />

chirurgico<br />

• Protesi valvolari: in<strong>di</strong>cazioni e problematiche riguardo l’anticoagulazione<br />

• Aneurismi dell’aorta ascendente: fisiopatologia , in<strong>di</strong>cazioni chirurgiche e principi <strong>di</strong><br />

trattamento; eventuali sequele e complicazioni postoperatorie tar<strong>di</strong>ve.<br />

• Dissezione acuta dell’aorta<br />

• Tumori car<strong>di</strong>aci<br />

• Car<strong>di</strong>opatie congenite: <strong>di</strong>fetto interventricolare, <strong>di</strong>fetto interatriale,ritorno venoso<br />

anomalo polmonare, coartazione dell’aorta.<br />

1. Principi <strong>di</strong> car<strong>di</strong>ochirurgia – Poletto E<strong>di</strong>tore<br />

Giovanni Ruvolo<br />

2. Qualsiasi testo <strong>di</strong> car<strong>di</strong>ochirurgia


FACOLTA’ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />

LAUREA MAGISTRALE <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong> - <strong>Ippocrate</strong><br />

CORSO INTEGRATO Patologia Sistematica II<br />

TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />

CODICE INSEGNAMENTO 13248<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI SI<br />

NUMERO MODULI Due<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED 12: Gastroenterologia<br />

DOCENTE RESPONSABILE<br />

(MODULO 1)<br />

DOCENTE COINVOLTO<br />

(MODULO 2)<br />

MED 15: Ematologia<br />

Piero Luigi Almasio<br />

Professore Associato (Med 012)<br />

Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

Vincenzo Abbadessa<br />

Professore Associato (Med 015)<br />

Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

CFU 6 CFU/F +2 CFU/T<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />

STUDIO PERSONALE<br />

110<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

90<br />

PROPEDEUTICITÀ Microbiologia, Fisiopatologia Clinica<br />

ANNO DI CORSO Quarto<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE<br />

LEZIONI<br />

Secondo calendario<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività <strong>di</strong>dattiche (lezioni frontali).<br />

Esercitazioni teorico-pratiche<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />

METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ<br />

DIDATTICHE<br />

Secondo calendario<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Previo contatto telefonico presso Segreteria<br />

STUDENTI<br />

Gastroenterologia (091 6552280, martedì e<br />

giovedì ore 12-14)<br />

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

- Obbiettivo è il raggiungimento <strong>di</strong> conoscenze e capacità <strong>di</strong> comprensione nell’ambito della<br />

fisiopatologia, della clinica e della terapia me<strong>di</strong>ca e chirurgica delle principali malattie<br />

dell’apparato <strong>di</strong>gerente e delle principali patologie ematologiche e dell’emostasi. Obbiettivo è<br />

anche la conoscenza degli aspetti <strong>di</strong> semeiotica funzionali e strumentali e la metodologia clinica<br />

specifica del campo.<br />

I Discenti alla fine del C.I. dovranno <strong>di</strong>mostrare <strong>di</strong> avere raggiunto i seguenti obiettivi:<br />

- capacità <strong>di</strong> applicare le loro conoscenze e la capacità <strong>di</strong> comprensione in maniera da <strong>di</strong>mostrare<br />

un approccio professionale ai problemi clinici <strong>di</strong> interesse gastroenterologico ed ematologico,<br />

<strong>di</strong>mostrando un’adeguata capacità <strong>di</strong> risolvere problemi clinici negli ambiti suddetti.<br />

- capacità <strong>di</strong> raccogliere ed interpretare i dati clinici rilevanti ed a formulare in maniera autonoma<br />

le ipotesi <strong>di</strong>agnostiche più probabili


- capacità <strong>di</strong> comunicare informazioni, dati e soluzioni <strong>di</strong>agnostiche e terapeutiche ad altri<br />

professionisti del settore<br />

- capacità <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento necessaria per intraprendere stu<strong>di</strong> successivi in autonomia<br />

OBIETTIVI FORMATIVI<br />

MODULO DENOMINAZIONE DEL MODULO: Gastroenterologia<br />

ORE<br />

FRONTALI<br />

30 ore<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />

PROGRAMMA<br />

Disfagia e patologia motoria dell’esofago.<br />

Ernia jatale, Malattia da reflusso gastroesofageo.<br />

Patologie da Helicobacter Pilori. Gastriti acute e croniche. Gastropatie da<br />

farmaci.<br />

Ulcera peptica<br />

Malattia celiaca e malassorbimenti.<br />

Diarree croniche ad etiologia infettiva e <strong>di</strong>sendocrina.<br />

Malattie infiammatorie croniche intestinali (malattia <strong>di</strong> Crohn) e loro<br />

complicanze<br />

Malattie infiammatorie croniche intestinali (rettocolite ulcerosa) e loro<br />

complicanze<br />

Epatiti virali acute. Insufficienza epatica acuta<br />

Epatiti virali croniche.<br />

Cirrosi epatica<br />

Epatocarcinoma<br />

Steatosi e steatoepatite non alcoolica.<br />

Epatopatie da alcool. Danni epatici da farmaci.<br />

Emocromatosi ere<strong>di</strong>taria; siderosi epatiche secondarie<br />

Malattia <strong>di</strong> Wilson e altri <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ni genetici del metabolismo ad<br />

interessamento epatico<br />

Malattie autoimmuni del fegato (cirrosi biliare primitiva; colangite<br />

sclerosante)<br />

Malattie autoimmuni del fegato (cirrosi biliare primitiva; colangite<br />

sclerosante)<br />

Pancreatiti acute<br />

Pancreatiti croniche<br />

Sindrome da colon irritabile<br />

Iperbilirubinemie eredo-metaboliche<br />

1 CFU TIROCINIO<br />

Eseguire l'identificazione e la delimitazione <strong>di</strong> un'ascite. Modalità <strong>di</strong><br />

esecuzione <strong>di</strong> paracentesi esplorativa o evacuativa. Indagini strumentali in<br />

ambito gastroenterologico (endoscopie,ecografie, clisma opaco, TAC, biopsie<br />

epatiche e biopsie endoscopiche, ecc.) e in<strong>di</strong>viduare sulla scorta dei referti le<br />

principali alterazioni. Informare il paziente su modalità <strong>di</strong> esecuzione, vantaggi<br />

e rischi <strong>di</strong> indagini <strong>di</strong>agnostiche e terapeutiche invasive (gastroscopia,<br />

colonscopia, biopsia epatica, Colangiopancreatografia retrograda per via<br />

TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

endoscopica -ERCP).<br />

Manuale <strong>di</strong> Gastroenterologia Unigastro - E<strong>di</strong>zione 2009 - Roma. E<strong>di</strong>trice<br />

Gastroenterologica Italiana, [2009]. Rugarli. <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> Interna Sistematica.


MODULO<br />

ORE FRONTALI<br />

30 ore<br />

Sesta E<strong>di</strong>zione. Parte 3, parte 4 e parte 5.<br />

DENOMINAZIONE DEL MODULO: Ematologia<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />

PROGRAMMA<br />

Unità <strong>di</strong>dattica<br />

Fisiopatologia dell’emopoiesi<br />

Patologie della cellula staminale: insufficienza midollare<br />

Patologie della cellula staminale: sindromi mieloproliferative JAK2 positive<br />

(Policitemia Vera, Trombocitemia Essenziale, Mielofibrosi I<strong>di</strong>opatica)<br />

Patologie della cellula staminale: sindromi mielo<strong>di</strong>sproliferative Ph positive<br />

(Leucemia Mieloide Cronica e correlate)<br />

Sindromi mielo<strong>di</strong>splastiche (classificazione morfologica e citogenetica)<br />

Anemie ipoproliferative<br />

Anemie iperproliferative<br />

Disor<strong>di</strong>ni delle piastrine: piastrinopenie e piastrinopatie (congenite e/o<br />

acquisite)<br />

Meccanismi cellulari della coagulazione<br />

Diatesi emorragiche congenite ed acquisite<br />

Diatesi trombofiliche congenite ed acquisite<br />

Disor<strong>di</strong>ne delle plasma cellule (Mieloma multiplo, MGUS)<br />

Disor<strong>di</strong>ne delle plasma cellule (Amiloidosi e M. Waldestrom)<br />

Malattie linfoproliferative (Leucemia Linfatica Cronica)<br />

Linfoma <strong>di</strong> Hodgkin<br />

Linfomi non Hodgkin aggressivi<br />

Linfomi non Hodgkin indolenti (MALT, etc)<br />

Leucemie Acute Mieloi<strong>di</strong><br />

Leucemie Acute Linfoi<strong>di</strong><br />

Concetti generali <strong>di</strong> efficacia alla terapia: Malattia Minima Residua,<br />

Remissione completa, parziale e molecolare<br />

Trapianto <strong>di</strong> cellule staminali emopoietiche (autologo ed allogenico)<br />

Concetti <strong>di</strong> terapia sostitutiva e trasfusionale<br />

TIROCINIO<br />

1 CFU Effettuare al microscopio su sangue periferico una conta <strong>di</strong>fferenziale delle<br />

cellule della serie bianca e riconoscere la morfologia degli eritrociti e delle<br />

piastrine. Modalità <strong>di</strong> esecuzione <strong>di</strong> un aspirato midollare e <strong>di</strong> una biopsia<br />

osteomidollare (mielogramma). Semeiologia clinica e <strong>di</strong> laboratorio delle<br />

sindromi emorragiche. Discriminare su base semeiologica linfoadenomegalie<br />

TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

e splenomegalie.<br />

Malattie del sangue e degli organi ematopoietici 4/ed Autore: Gianluigi<br />

Castol<strong>di</strong>, Vincenzo Liso - E<strong>di</strong>zione 2004, The McGraw-Hill Companies


FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />

CORSO DI LAUREA MAGISTRALE <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong> – Chirone<br />

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Patologia Sistematica III<br />

TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante (Endocrinologia, Reumatologia),<br />

affine (nefrologia)<br />

CODICE INSEGNAMENTO 13253<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI SI<br />

NUMERO MODULI 3<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED13,MED14, MED16<br />

DOCENTE RESPONSABILE (Mod. 3) Giovanni Triolo, PO MED/16<br />

DOCENTE COINVOLTO<br />

Donatelli Maria<br />

Prof. Associato<br />

(MODULO 1)<br />

Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

DOCENTE COINVOLTO<br />

Li Vecchi Maurizio<br />

(MODULO 2)<br />

Prof. Associato<br />

Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

CFU 9 CFU/F +3CFU/T<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />

STUDIO PERSONALE<br />

165<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

135<br />

PROPEDEUTICITÀ Fisiopatologia Clinica<br />

ANNO DI CORSO IV<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE<br />

LEZIONI<br />

Aula H<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni in aula e esercitazioni in reparto e/o<br />

ambulatori<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />

METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Giorni e orario delle lezioni<br />

DIDATTICHE<br />

Martedì ore 8-11<br />

Mercoledì ore 8-11<br />

Giovedì ore 8-11<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Endocrinologia : Mercoledì ore 12-14<br />

STUDENTI<br />

Nefrologia. Giovedì ore 12:30-14:00<br />

Reumatologia Mercoledì ore 10-12<br />

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Conoscenza e capacità <strong>di</strong> comprensione<br />

Conoscere i meccanismi molecolari, cellulari, biochimici e fisiologici che regolano le funzioni<br />

d’organo correlati alle funzioni secretive endocrine, immunologiche ed eventuali influenze sul<br />

sistema escretivo renale. Conoscere l'eziologia e la storia naturale delle malattie acute e croniche,<br />

endocrine, renali e immunoreumatologiche.<br />

Capacità <strong>di</strong> applicare conoscenza e comprensione


Essere in grado <strong>di</strong> eseguire le procedure <strong>di</strong>agnostiche e tecniche <strong>di</strong> base, saperne analizzare ed<br />

interpretare i risultati, allo scopo <strong>di</strong> definire correttamente la natura <strong>di</strong> un problema.,siano esse <strong>di</strong><br />

rilevanza endocrinologica, metabolica, nefrologica o reumatologia<br />

Essere in grado <strong>di</strong> eseguire correttamente le strategie <strong>di</strong>agnostiche adeguate, allo scopo <strong>di</strong><br />

salvaguardare la vita e saper applicare i principi della me<strong>di</strong>cina basata sull'evidenza sulla base delle<br />

attuali evidenze in ambito endocrinologico, metabolico, nefrologico o reumatologico .<br />

Essere in grado <strong>di</strong> riconoscere correttamente e in autonomia le urgenze me<strong>di</strong>che più comuni in<br />

endocrinologico, metabolico, nefrologico o reumatologico<br />

Autonomia <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio<br />

Essere in grado <strong>di</strong> formulare giu<strong>di</strong>zi personali per risolvere i problemi analitici e critici ("problem<br />

solving") ) Sapere identificare, formulare e risolvere i problemi del paziente utilizzando le basi del<br />

pensiero e della ricerca scientifica e sulla base dell'informazione ottenuta e correlata da <strong>di</strong>verse<br />

fonti.<br />

Abilità comunicative<br />

Ascoltare attentamente per comprendere e sintetizzare l'informazione rilevante su tutte le<br />

problematiche, comprendendone i loro contenuti.<br />

Mettere in pratica le capacità comunicative per facilitare la comprensione con i pazienti e loro<br />

parenti, rendendoli capaci <strong>di</strong> prendere delle decisioni come partners alla pari. Interagire con altre<br />

figure professionali coinvolte nella cura dei pazienti attraverso un lavoro <strong>di</strong> gruppo efficiente.<br />

Capacità d’appren<strong>di</strong>mento<br />

Essere in grado <strong>di</strong> raccogliere, organizzare ed interpretare correttamente l'informazione sanitaria e<br />

biome<strong>di</strong>ca dalle <strong>di</strong>verse risorse e database <strong>di</strong>sponibili.<br />

Saper utilizzare la tecnologia associata all'informazione e alle comunicazioni come giusto supporto<br />

alle pratiche <strong>di</strong>agnostiche, terapeutiche e preventive e per la sorveglianza ed il monitoraggio del<br />

livello sanitario<br />

OBIETTIVI FORMATIVI<br />

MODULO 1<br />

ORE FRONTALI<br />

30<br />

ENDOCRINOLOGIA<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />

PROGRAMMA<br />

1. VERIFICA CONOSCENZE DELLE BASI ANATOMICHE,<br />

FISIOLOGICHE, BIOCHIMICHE E FISIOPATOLOGICHE DEL<br />

SISTEMA ENDOCRINO<br />

2. MALATTIE IPOFISARIE IPERFUNZIONANTI (ACROMEGALIA,<br />

IPERPROLATTINEMIE COMPRESI I PROLATTINOMI, MORBO DI<br />

CUSHING)<br />

3. MALATTIE IPOFISARIE IPOFUNZIONANTI (IPOPITUITARISMI<br />

PARRZIALI E TOTALI): Nanismo ipofisario Sindrome <strong>di</strong> Shehan,<br />

Sindrome <strong>di</strong> Simmonds<br />

4. CICLO DELLO IODIO E MALATTIE DA CARENZA O ECCESSO<br />

DI IODIO<br />

5. TIREOPATIE ENDOCRINE AUTOIMMUNI (GRAVES<br />

,HASHIMOTO, SILENTE E POST PARTUM)<br />

6. GOZZO NODULARE E MULTINODULARE NON TOSSICO E<br />

TOSSICO<br />

7. TUMORI TIROIDEI (PAPILLARE, FOLLICOLARE,<br />

ANAPLASTICO, MIDOLLARE)<br />

8. METABOLISMO CALCIO FOSFORO E MALATTIE DELLE<br />

PARATIROIDI


9. MALATTIE SURRENALICHE IPOFUNZIONANTI (Ad<strong>di</strong>son), da<br />

deficit gnetici enzimatici, iposurrenalismi iatrogeni) e<br />

IPERFUNZIONANTI (Iperplasia nodulare o <strong>di</strong>ffusa o da ACTH ectopico)<br />

10. IPOGONADISMI IPO E IPERGONADOITROPI<br />

11. TUMORI NEUROENDOCRINI (FEOCROMOCITOMA, CARCINOIDE,<br />

GASTRINOMI, GLUCAGONOMI, MEN1, MEN2)<br />

12. CLASSIFICAZIONE DEL DIABETE E TEST DIAGNOSTICI<br />

13. PATOGENESI, FIOSIOPATOLOGIA E CLINICA DEL DIABETE<br />

TIPO1, TIPO2 E DEL DIABETE GESTAZIONALE<br />

14. ALTRE FORME DI DIABETE AD EZIOLOGIA NOTA<br />

15. COMPLICANZE ACUTE DELLA MALATTIA DIABETICA<br />

16. COMPLICANZE CRONICHE DELLA MALATTIA DIABETICA<br />

17. IPERURICEMIE E GOTTA<br />

1 CFU TIROCINIO<br />

Simulare una seduta <strong>di</strong> educazione terapeutica del paziente <strong>di</strong>abetico.<br />

Eseguire il dosaggio della glicemia con apparecchio portatile (reflettometro) e<br />

insegnarne l'uso al paziente. Eseguire la somministrazione <strong>di</strong> insulina con<br />

siringhe e penne per insulina e insegnarne l'uso al paziente. Eseguire la<br />

ricerca estemporanea <strong>di</strong> glicosuria, chetonuria, proteinuria, ematuria in un<br />

TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

campione <strong>di</strong> urine.<br />

Lenzi, Lombar<strong>di</strong>, Martino, Vigneri . Endocrinologia Clinica, Minerva Me<strong>di</strong>ca<br />

Greenspan, Endocrinologia Generale e Clinica, Piccin<br />

Harrison’s: Principi <strong>di</strong> <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> Interna Ed. McGraw Hill<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

MODULO 2 NEFROLOGIA<br />

ORE FRONTALI<br />

30<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />

PROGRAMMA<br />

1. Parametri <strong>di</strong> valutazione <strong>di</strong> malattia renale.<br />

2. Classificazione delle mm. renali: le gran<strong>di</strong> sindromi renali.<br />

3. La sindrome nefritica acuta. Glomerulonefrite poststreptococcica.<br />

4. Anomalie urinarie isolate. Nefropatia da depositi <strong>di</strong> IgA.<br />

5. La sindrome nefrosica. Malattia a lesioni minime; glomerulonefrite focale<br />

e segmentale; nefropatia membranosa; glomerulonefrite membrano-<br />

proliferativa.<br />

6. Glomerulonefrite rapidamente progressiva. Sindrome <strong>di</strong> Goodpasture;<br />

nefropatie associate ad ANCA.<br />

7. Insufficienza renale acuta. Insufficienza renale prerenale; Necrosi<br />

tubulare acuta.<br />

8. Insufficienza renale cronica e sindrome uremica.<br />

9. Nefropatie secondarie. Nefropatia lupica; nefropatia <strong>di</strong>abetica.<br />

10.Generalità sulle terapie sostitutive: emo<strong>di</strong>alisi e <strong>di</strong>alisi peritoneale;<br />

trapianto <strong>di</strong> rene.<br />

11. Ipertensione nefrovascolare<br />

1 CFU TIROCINIO<br />

Le esercitazioni teorico-pratiche avranno i seguenti temi: raccogliere<br />

l’anamnesi nefrologica; porre i quesiti rilevanti ai fini <strong>di</strong>agnostici nel paziente


TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

con sospetto <strong>di</strong> nefropatia; lettura ed interpretazione dell’esame <strong>di</strong> urina;<br />

eseguire l’esame standard estemporaneo delle urine (me<strong>di</strong>ante stick);<br />

raccogliere le urine per l’esame chimico-fisico; raccogliere le urine per urino<br />

coltura; calcolare la clearance della creatinina e stimare il filtrato glomerulare;<br />

presentazione e <strong>di</strong>scussione <strong>di</strong> casi clinici.<br />

Harrison. Principi <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina interna. Ed. McGraw Hill;<br />

De Santo NG, Camussi G, D’Armiento M. Malattie dell’apparato urinario.<br />

E<strong>di</strong>toriale Bios<br />

Schena - Selvaggi – Gesual<strong>di</strong>. Malattie dei reni e delle vie urinarie,<br />

McGraw-Hill<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

MODULO 3 REUMATOLOGIA<br />

ORE FRONTALI<br />

30<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />

PROGRAMMA<br />

1. Classificazione ed epidemiologia delle malattie reumatiche<br />

2. Il laboratorio e l’imaging in reumatologia<br />

3. Valutazione dei segni e sintomi delle malattie reumatiche<br />

4. Osteoartrosi<br />

5. Le spon<strong>di</strong>loartriti: spon<strong>di</strong>lite anchilosante, artrite psoriasica, artropatie<br />

enteropatiche, artrite reattiva<br />

6. Artriti da agenti infettivi<br />

8. Artrite reumatoide<br />

9. Generalità delle connettiviti:<br />

10. Lupus Eritematoso Sistemico (LES),<br />

11. Sindrome da anticorpi antifosfolipi<strong>di</strong><br />

12. Sclerosi sistemica<br />

13. Miopatie infiammatorie (polimiosite, dermatomiosite, miosite a corpi<br />

inclusi)<br />

14. Sindrome <strong>di</strong> Sjögren<br />

15. Le vasculiti: generalità, classificazione e quadri clinici,<br />

vasculiti ANCA-associate<br />

• Sindromi crioglobulinemiche<br />

16. Malattia <strong>di</strong> Behçet<br />

17. Artropatie da microcristalli: gotta, condrocalcinosi, da deposito <strong>di</strong><br />

idrossiapatite etc.<br />

Polimialgia reumatica<br />

Fibromialgia<br />

19. Principali malattie ossee: osteoporosi, morbo <strong>di</strong> Paget, osteomalacie<br />

etc.<br />

20. Sindromi algo<strong>di</strong>strofiche<br />

21. Reumatismi paraneoplastici<br />

22. Malattie rare in reumatologia<br />

1 CU TIROCINIO<br />

Discriminare su base semeiologica le artropatie.<br />

TESTI Giovanni Triolo, Angelo Ferrante, Giuseppa Triolo. Immunoreumatologia.<br />

CONSIGLIATI Ed. EDISES<br />

Silvano Todesco, Malattie reumatiche Ed. McGraw Hill


Unireuma AA.VV., Reumatologia Ed. Idelson-Gnocchi<br />

Harrison. Principi <strong>di</strong> <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> Interna. Ed. McGraw Hill


FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />

CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />

MAGISTRALE)<br />

<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong><br />

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO PATOLOGIA SISTEMATICA IV<br />

TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />

CODICE INSEGNAMENTO 13257<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI SI<br />

NUMERO MODULI 3<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED 18 MED 22 MED 24<br />

DOCENTE Responsabile<br />

Guido Bajar<strong>di</strong><br />

(MODULO 3)<br />

Professore Or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> <strong>Chirurgia</strong> Vascolare<br />

Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

DOCENTE Coinvolto<br />

Carlo Pavone<br />

(MODULO 1)<br />

Professore Associato <strong>di</strong> Urologia<br />

Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

DOCENTE COINVOLTO<br />

Gaetano Di Vita<br />

(MODULO 2)<br />

Professore Associato <strong>di</strong> <strong>Chirurgia</strong> Generale<br />

Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

CFU 9 CFU/F +3CFU/T<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />

STUDIO PERSONALE<br />

165<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

135<br />

PROPEDEUTICITÀ Fisiopatologia Clinica<br />

ANNO DI CORSO IV<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE<br />

LEZIONI<br />

Complesso delle Aule Nuove<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali, seminari ed esercitazioni in<br />

corsia, ambulatorio e sala operatoria<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />

METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ<br />

DIDATTICHE<br />

Giorni e orario delle lezioni da definire<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI<br />

STUDENTI<br />

Giorni e orari <strong>di</strong> ricevimento:<br />

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Conoscenza e capacità <strong>di</strong> comprensione<br />

− Conoscere l'epidemiologia, l'economia sanitaria e le basi del management della salute.<br />

− Conoscere e saper attuare i principali interventi farmacologici, chirurgici, psicologici,<br />

sociali e <strong>di</strong> altro genere, nella malattia acuta e cronica, nella riabilitazione e nelle cure <strong>di</strong><br />

tipo terminale.<br />

Gli studenti devono aver acquisito la capacità <strong>di</strong> saper interpretare le anomalie dell’apparato


urinario, <strong>di</strong>gestivo e vascolare che si riscontrano nelle <strong>di</strong>verse malattie.<br />

Devono conoscere l’eziologia e la storia naturale dele malattie acute e croniche.<br />

Tali conoscenze verranno acquisite attraverso lezioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>dattica frontale e verificate me<strong>di</strong>ante<br />

esami.<br />

Capacità <strong>di</strong> applicare conoscenza e comprensione<br />

− Saper eseguire correttamente una storia clinica adeguata, che comprenda anche aspetti<br />

sociali, come la salute occupazionale.<br />

− Essere in grado <strong>di</strong> realizzare un esame dello stato fisico e mentale.<br />

− Essere in grado <strong>di</strong> analizzare ed interpretare i risultati delle procedure <strong>di</strong>agnostiche e<br />

tecniche <strong>di</strong> base, allo scopo <strong>di</strong> definire correttamente la natura <strong>di</strong> un problema.<br />

− Essere in grado <strong>di</strong> eseguire correttamente le strategie <strong>di</strong>agnostiche adeguate, allo scopo <strong>di</strong><br />

salvaguardare la vita e saper applicare i principi della me<strong>di</strong>cina basata sull'evidenza per<br />

suggerire le terapie chirurgiche adeguate.<br />

− Saper esercitare il corretto giu<strong>di</strong>zio clinico per stabilire le <strong>di</strong>agnosi e le terapie nel singolo<br />

paziente.<br />

− Conoscere l'utilizzo appropriato delle risorse umane, degli interventi <strong>di</strong>agnostici, delle<br />

modalità terapeutiche e delle tecnologie de<strong>di</strong>cate alla cura della salute.<br />

Gli studenti devono essere in grado <strong>di</strong> gestire correttamente le urgenze urologiche, <strong>di</strong>gestive e<br />

vascolari più comuni.<br />

Devono essere in grado <strong>di</strong> eseguire le procedure <strong>di</strong>agnostiche e tecniche <strong>di</strong> base.<br />

Devono saper consigliare i pazienti prendendo in considerazione fattori fisici, psichici, sociali e<br />

culturali.<br />

Devono conoscere i ruoli e le responsabilità dell’altro personale sanitario nel provvedere alle cure.<br />

Devono <strong>di</strong>mostrare comprensione dei meccanismi che sono alla base dell’efficacia e della qualità<br />

delle cure.<br />

Autonomia <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio<br />

− Identificare, formulare e risolvere i problemi del paziente utilizzando le basi del pensiero e<br />

della ricerca scientifica e sulla base dell'informazione ottenuta e correlata da <strong>di</strong>verse fonti.<br />

− Essere consapevole del ruolo che hanno la complessità, l'incertezza e la probabilità nelle<br />

decisioni prese durante la pratica me<strong>di</strong>ca.<br />

− Essere in grado <strong>di</strong> formulare delle ipotesi, raccogliere e valutare in maniera critica i dati,<br />

per risolvere i problemi.<br />

− Riconoscere che una buona pratica me<strong>di</strong>ca <strong>di</strong>pende strettamente dall'interazione e dalle<br />

buone relazioni tra me<strong>di</strong>co, paziente e famiglia, a salvaguar<strong>di</strong>a del benessere, della <strong>di</strong>versità<br />

culturale e dell'autonomia del paziente.<br />

− Acquisire il senso <strong>di</strong> responsabilità personale nel prendersi cura dei singoli pazienti.<br />

Gli studenti devono comprendere l’importanza e le limitazioni del pensiero scientifico per stabilire<br />

la causa, il trattamento e la prevenzione delle affezioni urologiche, <strong>di</strong>gestive e vascolari.<br />

Devono saper identificare i principi morali, etici e legali inerenti la professione me<strong>di</strong>ca.<br />

Devono acquisire valori come l’eccellenza, l’altruismo, la responsabilità, la compassione,<br />

l’empatia, l’onestà e l’impegno a seguire meto<strong>di</strong> scientifici.<br />

Devono riconoscere che una buona pratica me<strong>di</strong>ca <strong>di</strong>pende dalle buone relazioni fra me<strong>di</strong>co,<br />

paziente e famiglia.<br />

Devono avere rispetto nei confronti dei colleghi instaurando rapporti <strong>di</strong> collaborazione.<br />

Devono avere la consapevolezza dell’obbligo morale <strong>di</strong> dover provvedere alle cure me<strong>di</strong>che<br />

terminali comprese le terapie del dolore.<br />

Abilità comunicative


− Ascoltare attentamente per comprendere e sintetizzare l'informazione rilevante su tutte le<br />

problematiche, comprendendone i loro contenuti.<br />

− Mettere in pratica le capacità comunicative per facilitare la comprensione con i pazienti e<br />

loro parenti, rendendoli capaci <strong>di</strong> prendere delle decisioni come partners alla pari.<br />

− Dimostrare una buona sensibilità verso i fattori culturali e personali che migliorano le<br />

interazioni con i pazienti e con la comunità<br />

− Interagire con altre figure professionali coinvolte nella cura dei pazienti attraverso un<br />

lavoro <strong>di</strong> gruppo efficiente<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

MODULO<br />

1<br />

ORE FRONTALI<br />

30<br />

UROLOGIA<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />

PROGRAMMA<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

Formare me<strong>di</strong>ci con elevato livello <strong>di</strong> competenza tecnico – culturale nelle<br />

problematiche inerenti l’ Urologia con particolare interesse chirurgico.<br />

L’Urologia quale branca della <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> che si occupa della <strong>di</strong>agnosi e terapia<br />

delle malattie e delle malformazioni dei reni, ureteri, vescica ed apparato<br />

genitale maschile ed inoltre della compromissione dell’attività sessuale, della<br />

fertilità, ma anche <strong>di</strong> tutta una serie <strong>di</strong> <strong>di</strong>sturbi legati all’identità <strong>di</strong> genere.<br />

Ambiti <strong>di</strong> interesse e quin<strong>di</strong> obiettivi formativi irrinunciabili sono:<br />

Malformazioni apparato urogenitale; Tumori del rene, vie escretrici, vescica e<br />

prostata; Calcolosi urinaria; Ipertrofia prostatica benigna.<br />

Semeiotica fisica e strumentale delle malattie renali e dell’apparato<br />

urogenitale; Infezioni urinarie e sindrome ostruttiva; Reflusso vescicoureterale.<br />

Elementi generali <strong>di</strong> oncologia dell’apparato urogenitale e terapie integrate;<br />

Tumori del testicolo.<br />

Andrologia chirurgica; Patologie dell’apparato sessuale maschile ivi comprese<br />

la <strong>di</strong>sfunzione erettile e la sterilità.<br />

Neurofisiologia della minzione; Vescica neurologica; Incontinenza urinaria e<br />

principi <strong>di</strong> terapia riabilitativa.<br />

L’attività Urologica del Policlinico è molto intensa. Le patologie urologiche<br />

affrontate sono le più varie ma, tra queste, le neoplasie a carico dell’apparato<br />

uro-genitale sono quelle che hanno la maggiore incidenza sulla qualità <strong>di</strong> vita<br />

(QoL) e, nei maschi, sulla salute sessuale in particolare. Dalle stime derivanti<br />

dall’epidemiologia dei tumori urologici, si rilevano dati imponenti<br />

sull’incidenza e sulla mortalità dei pazienti affetti da tali neoplasie.<br />

OGGI NON E’ QUINDI POSSIBILE LAUREARSI IN MEDICINA SENZA<br />

AVERE UNA ADEGUATA CONOSCENZA DELL’UROLOGIA E DELLE<br />

TECNICHE DIAGNOSTICO TERAPEUTICHE AD ESSA CORRELATE.<br />

Obiettivi formativi <strong>di</strong> base: l'appren<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>te conoscenze <strong>di</strong><br />

Anatomia, fisiopatologia, della semeiotica funzionale e strumentale e della<br />

clinica dell'apparato urinario e genitale maschile<br />

Sono specifici ambiti <strong>di</strong> competenza affine e integrativa la chirurgia delle alte<br />

e basse vie urinarie, la chirurgia oncologica, la chirurgia del retroperitoneo, la<br />

chirurgia sostitutiva e ricostruttiva, l'andrologia chirurgica. Fisiopatologia,


anatomia chirurgica e me<strong>di</strong>cina operatoria; l'acquisizione <strong>di</strong> adeguate<br />

conoscenze informatiche, statistiche,utili sia per una organica gestione <strong>di</strong> un<br />

reparto sia per un corretto inquadramento epidemio-logico delle varie<br />

patologie sia per una corretta gestione del follow-up.<br />

L'acquisizione <strong>di</strong> un'esperienza pratica necessaria per una valutazione clinica<br />

<strong>di</strong> un paziente definendone la tipologia in base alle conoscenze <strong>di</strong> patologia<br />

clinica, anatomia patologica, fisiologia e metodologia clinica; la conoscenza<br />

degli aspetti me<strong>di</strong>co-legali relativi alla propria professione e le leggi ed i<br />

regolamenti che governano l'assistenza sanitari;<br />

Obiettivi formativi della tipologia: le conoscenze fondamentali <strong>di</strong> Anatomia<br />

Topografica, importanti per definire una cartella clinica urologica, l'esame<br />

clinico obiettivo (con particolare rilevo all’esecuzione <strong>di</strong> una esplorazione<br />

rettale e la valutazione dei genitali esterni) e la strategia <strong>di</strong>agnostica,<br />

terapeutica e operatoria; i principi <strong>di</strong> asepsi; le problematiche inerenti<br />

l'organizzazione e l'igiene ambientale delle sale operatorie; la conoscenza<br />

dello strumentario chirurgico, endoscopico, dei materiali <strong>di</strong> sutura nonché<br />

delle tecniche e meto<strong>di</strong>che chirurgiche tra<strong>di</strong>zionali ed alternative; una<br />

conoscenza <strong>di</strong> base e la relativa esperienza pratica, necessarie a definire<br />

personalmente sulla base della valutazione complessiva della patologia e del<br />

paziente, una corretta definizione della patologia e dell'in<strong>di</strong>cazione al tipo <strong>di</strong><br />

trattamento, me<strong>di</strong>co o chirurgico più idoneo in funzione dei rischi, dei<br />

benefici e dei risultati per ogni singolo malato;<br />

Le lezioni frontali saranno finalizzate al raggiungimento degli obiettivi<br />

formativi irrinunciabili precedentemente esposti.<br />

PROGRAMMA<br />

Ematuria – Infezioni delle vie urinarie – Diagnostica per immagini in<br />

Urologia – Ra<strong>di</strong>ologia interventistica in Urologia – Malformazioni<br />

urogenitali – Patologia ostruttiva – Ipertrofia prostatica – Prostatiti –<br />

Cancro della prostata – Tumori del testicolo – Ritenzione d’urina e<br />

anuria – Infertilità maschile – Disfunzioni erettili – Incontinenza –<br />

Calcolosi renale – Tumori della vescica – Tumori del rene – Patologia<br />

cistica del rene – Emergenze urologiche – Strumentario urologico<br />

1 CFU TIROCINIO<br />

TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

Modalità <strong>di</strong> posizionamento del catetere vescicale nel sesso maschile.<br />

Manuale <strong>di</strong> Urologia e Andrologia, Colleggio dei Professori Universitari <strong>di</strong><br />

prima fascia <strong>di</strong> Urologia, Pacini E<strong>di</strong>tore<br />

Malattie dei reni e delle vie urinarie, Schena FP, Selvaggi F.; Mc Graw-Hill Italia<br />

Trattato Italiano <strong>di</strong> Urologia. A cura <strong>di</strong> Michele Pavone-Macaluso. UTET Ed.<br />

Manuale <strong>di</strong> andrologia chirurgica e urologia<br />

C.pavone, r.iacona<br />

Aracne e<strong>di</strong>trice , roma 2010<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

MODULO<br />

2<br />

CHIRURGIA GENERALE


ORE FRONTALI<br />

30<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />

PROGRAMMA<br />

Etiopatogenesi, sintomatologia e terapia delle infezioni chirurgiche primitive e<br />

secondarie con riferimento ad i batteri più frequentemente coinvolti in<br />

relazione al sito <strong>di</strong> insorgenza dell'infezione, alla produzione <strong>di</strong> tossine,<br />

all'antibiotico resistenza<br />

Le parassitosi <strong>di</strong> interesse chirurgico con particolare riferimento all'idatidosi<br />

polmonare ed epatica<br />

Sintomatologia e complicanze delle malattie esofogee <strong>di</strong> interesse chirurgico;<br />

le caratteristiche cliniche della sindrome <strong>di</strong> Mallory-Weiss<br />

Descrivere e classificare le malattie benigne della mammella maschile e<br />

femminile<br />

Le malattie della pleura, del me<strong>di</strong>astino, del polmone e del <strong>di</strong>aframma <strong>di</strong><br />

competenza chirurgica<br />

Sintomatologia, complicazioni e trattamento chirurgico delle ernie della parete<br />

addominale e della regione inguino-crurale<br />

Le malattie del peritoneo e del retroperitoneo: le in<strong>di</strong>cazioni per il trattamento<br />

chirurgico<br />

Orientamenti <strong>di</strong>agnostici e <strong>di</strong> terapia chirurgica nelle complicanze delle ulcere<br />

gastriche e duodenali<br />

Etiopatogenesi, sintomatologia ed iter <strong>di</strong>gnostico - terapeutico della litiasi<br />

biliare e delle sue possibili complicanze<br />

In<strong>di</strong>care gli aspetti etiopatogenetici della poliposi del colon, l'approccio<br />

<strong>di</strong>agnostico e gli orientamenti terapeutici in relazione alla prognosi e alla<br />

prevenzione delle complicanze<br />

Descrivere le possibili complicanze <strong>di</strong> competenza chirurgica delle malattie<br />

infiammatorie intestinali e gli orientamenti <strong>di</strong> terapia chirurgica<br />

Descrivere le malattie acquisite dell'ano - emorroi<strong>di</strong>, ragade, ascessi e fistole –<br />

i <strong>di</strong>sturbi della defecazione ed il sinus pilonidalis<br />

Descrivere l'etiopatogenesi, la sintomatologia, le in<strong>di</strong>cazioni per gli<br />

accertamenti <strong>di</strong>agnostici e la terapia della malattia <strong>di</strong>verticolare del colon e<br />

delle sue possibili complicanze.<br />

1 CFU TIROCINIO<br />

TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

Eseguire sutura cutanea (in simulazione). Togliere punti e graffes.Eseguire la<br />

me<strong>di</strong>cazione <strong>di</strong> paziente con piede <strong>di</strong>abetico. Me<strong>di</strong>care piaghe da decubito.<br />

Eseguire la rimozione del drenaggio da una ferita chirurgica. Effettuare<br />

l’infiltrazione <strong>di</strong> un anestetico locale. Trattare processi suppurativi esterni<br />

(ascesso, flemmone, piodermite).Me<strong>di</strong>care lesioni esterne: ferite ulcere (anche<br />

<strong>di</strong> origine vascolare) e fistole. Eseguire un'esplorazione <strong>di</strong>gito ano-rettale.<br />

A scelta dello studente<br />

Bellantone, De Toma, Montorsi: <strong>Chirurgia</strong> Generale; Minerva Me<strong>di</strong>ca Ed.<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

MODULO<br />

3<br />

CHIRURGIA VASCOLARE


ORE FRONTALI<br />

30<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

Obiettivo del corso <strong>di</strong> <strong>Chirurgia</strong> Vascolare è fornire le principali conoscenze<br />

sulla <strong>di</strong>agnosi e trattamento delle malattie e dei traumi a carico delle arterie,<br />

delle vene e dei vasi linfatici.<br />

Lo studente deve, quin<strong>di</strong>, conoscere la sintomatologia clinica e in<strong>di</strong>viduare i<br />

reperti semeiologici che in<strong>di</strong>rizzano verso la corretta <strong>di</strong>agnosi. Deve altresì<br />

conoscere l’iter <strong>di</strong>agnostico corretto ai fini della successiva scelta terapeutica,<br />

attraverso meto<strong>di</strong>che non invasive ed invasive. Inoltre, lo studente deve avere<br />

nozione, anche se non nei dettagli tecnici, dei tipi <strong>di</strong> trattamento<br />

farmacologico, chirurgico od endovascolare, a <strong>di</strong>sposizione<br />

PROGRAMMA<br />

• Insufficienza cerebrovascolare<br />

18. Anatomia vascolare dei TSA e dei vasi intracranici<br />

19. Storia naturale, <strong>di</strong>agnosi clinica e strumentale della stenosi carotidea<br />

20. Terapia me<strong>di</strong>ca, chirurgica ed endovascolare<br />

• Arteriopatia ostruttiva cronica degli arti inferiori<br />

21. Eziologia, classificazione e storia naturale<br />

22. Diagnosi clinica e strumentale<br />

23. Terapia me<strong>di</strong>ca, chirurgica ed endovascolare<br />

24. Piede <strong>di</strong>abetico ed amputazione<br />

• Patologia aneurismatica<br />

25. Anatomia dell’aorta e dei rami <strong>di</strong> <strong>di</strong>visione<br />

26. Aneurisma dell’aorta addominale (Classificazione, <strong>di</strong>agnosi e<br />

trattamento)<br />

27. Aneurismi periferici<br />

• Insufficienza venosa cronica<br />

28. Anatomia delle vene delle gambe<br />

29. Diagnosi e trattamento delle varici<br />

30. Trombosi venosa profonda ed embolia polmonare<br />

• Ischemia acuta degli arti<br />

31. Diagnosi e trattamento<br />

32. Sindrome da riperfusione<br />

• Malattie dei vasi linfatici<br />

• Traumi delle arterie e delle vene<br />

1 CFU TIROCINIO<br />

TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

Modalità <strong>di</strong> esecuzione <strong>di</strong> un prelievo. Eseguire prelievi <strong>di</strong> sangue venoso da<br />

una vena periferica .Effettuare iniezioni endovenose. Applicare un catetere<br />

venoso. Misurare la pressione agli arti, calcolare e interpretare l'in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong><br />

Windsor.<br />

- Compen<strong>di</strong>o <strong>di</strong> <strong>Chirurgia</strong> Vascolare ed Endovascolare<br />

Hallett-Mills-Earnshaw-Reekers Ed. Elsevier 2005<br />

- Trattato <strong>di</strong> <strong>Chirurgia</strong> Vascolare, RB Rutherford Ed. Antonio Delfino


FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />

CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />

MAGISTRALE)<br />

<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong> - <strong>Ippocrate</strong><br />

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Diagnostica per immagini e ra<strong>di</strong>oterapia<br />

TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />

AMBITO DISCIPLINARE <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> <strong>di</strong> laboratorio e <strong>di</strong>agnostica integrata<br />

CODICE INSEGNAMENTO 02324<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI NO<br />

NUMERO MODULI UNO<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/36<br />

DOCENTE RESPONSABILE<br />

Giuseppe Brancatelli<br />

(MODULO 1)<br />

Associato non confermato <strong>di</strong> Diagnostica per<br />

Immagini<br />

Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

CFU 5+1<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />

STUDIO PERSONALE<br />

85<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

65<br />

PROPEDEUTICITÀ Nessuna<br />

ANNO DI CORSO Quarto<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE<br />

LEZIONI<br />

Come da calendario<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni in aula.<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />

METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ<br />

DIDATTICHE<br />

Venerdì 9-13<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Tutti i giorni previo appuntamento via email<br />

STUDENTI<br />

(gbranca@yahoo.com)<br />

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Conoscere le basi fisiche delle <strong>di</strong>verse meto<strong>di</strong>che per immagini. Comprendere gli effetti biologici<br />

delle ra<strong>di</strong>azioni ionizzanti Conoscere possibilità e limiti, in<strong>di</strong>cazioni, controin<strong>di</strong>cazioni e rischi<br />

delle <strong>di</strong>verse meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong> indagine.<br />

Saper riconoscere le principali normali strutture anatomiche ad un esame <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>ologia tra<strong>di</strong>zionale,<br />

tomografia computerizzata e risonanza magnetica.<br />

Possedere conoscenze elementari sulla semeiologia ra<strong>di</strong>ologica delle principali patologie con<br />

riferimento ai <strong>di</strong>versi organi ed apparati<br />

Esporre alcuni algoritmi <strong>di</strong>agnostici integrati per la valutazioni delle situazioni cliniche più gravi o<br />

più comuni<br />

Possedere nozioni generali su tecniche e in<strong>di</strong>cazioni della ra<strong>di</strong>oterapia<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

Conoscere le basi fisiche delle <strong>di</strong>verse meto<strong>di</strong>che per immagini. Comprendere gli effetti biologici delle ra<strong>di</strong>azioni<br />

ionizzanti. Conoscere possibilità e limiti, in<strong>di</strong>cazioni, controin<strong>di</strong>cazioni e rischi delle <strong>di</strong>verse meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong> indagine.


Saper riconoscere le principali normali strutture anatomiche ad un esame <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>ologia tra<strong>di</strong>zionale, tomografia<br />

computerizzata e risonanza magnetica. Possedere conoscenze elementari sulla semeiologia ra<strong>di</strong>ologica delle principali<br />

patologie con riferimento ai <strong>di</strong>versi organi ed apparati. Esporre alcuni algoritmi <strong>di</strong>agnostici integrati per la valutazioni<br />

delle situazioni cliniche più gravi o più comuni. Possedere nozioni generali su tecniche e in<strong>di</strong>cazioni della ra<strong>di</strong>oterapia.<br />

MODULO Diagnostica per Immagini e Ra<strong>di</strong>oterapia<br />

ORE FRONTALI<br />

50<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />

PROGRAMMA<br />

FISICA DELLE RADIAZIONI - TECNICHE E METODOLOGIA - MEZZI<br />

DI CONTRASTO<br />

-Proprietà e modalità <strong>di</strong> produzione dei raggi X e delle ra<strong>di</strong>azioni<br />

ionizzanti<br />

( elettromagnetiche e corpuscolate ).<br />

-Ra<strong>di</strong>azioni non ionizzanti: caratteristiche fisiche e applicazioni in<br />

Diagnostica per Immagini.<br />

-Principi <strong>di</strong> formazione dell’immagine ( analogica e <strong>di</strong>gitale ).<br />

-Mezzi <strong>di</strong> contrasto: classificazione e caratteristiche; applicazioni cliniche;<br />

reazioni avverse e relativi provve<strong>di</strong>menti.<br />

-Tomografia Computerizzata: principi <strong>di</strong> funzionamento.<br />

-Ecografia: fisica degli ultrasuoni e nozioni generali sulle apparecchiature.<br />

-Risonanza Magnetica: principi fisici e nozioni generali sulle<br />

apparecchiature.<br />

-<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> Nucleare: principi fisici e nozioni generali sulle<br />

apparecchiature.<br />

-Ra<strong>di</strong>ologia vascolare ed interventistica: generalità e principali procedure.<br />

RADIOBIOLOGIA E RADIOTERAPIA<br />

-Interazione tra ra<strong>di</strong>azioni ionizzanti e materia.<br />

-Azione <strong>di</strong>retta ed in<strong>di</strong>retta delle ra<strong>di</strong>azioni ionizzanti.<br />

-Distribuzione della dose nel tempo ( curve <strong>di</strong> isoefficacia ).<br />

-Ra<strong>di</strong>osensibilità cellulare e curve <strong>di</strong> sopravvivenza cellulare.<br />

-Effetto ossigeno.<br />

-Agenti ra<strong>di</strong>osensibilizzanti e ra<strong>di</strong>oprotettori.<br />

-Danni ( acuti e cronici ) da ra<strong>di</strong>azioni ionizzanti.<br />

-Effetti biologici delle ra<strong>di</strong>azioni non ionizzanti.<br />

-Principi <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>oprotezione del lavoratore e del paziente e riferimenti<br />

normativi.<br />

-Ra<strong>di</strong>oterapia interstiziale ed endocavitaria.<br />

-Cenni relativi alle principali apparecchiature <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>oterapia (con alte<br />

energie ed energie convenzionali).<br />

APPARATO RESPIRATORIO<br />

-Tecniche <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o del torace e del me<strong>di</strong>astino.<br />

-Opacità ed ipertrasparenze pomonari.<br />

-Interstiziopatie.<br />

-Processi espansivi del polmone e del me<strong>di</strong>astino: protocolli <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o.<br />

-Stu<strong>di</strong>o ra<strong>di</strong>o-isotopico dell’apparato respiratorio.<br />

-Patologia pleurica.<br />

-Patologia <strong>di</strong>aframmatica.<br />

APPARATO DIGERENTE<br />

-Esame a doppio contrasto: tecnica ed in<strong>di</strong>cazioni.<br />

-Patologia esofagea: tecniche <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o ed in<strong>di</strong>cazioni.<br />

-Carcinoma dell’esofago: protocolli <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e semeiotica.<br />

-Malattia peptica: meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e semeiotica.


-Carcinoma dello stomaco: protocolli <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e semeiotica.<br />

-Ernie dello iatus: classificazione e semeiotica.<br />

-Neoplasie del tenue: protocolli <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e semeiotica.<br />

-Morbo <strong>di</strong> Crohn: protocolli <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e semeiotica.<br />

-Colite ulcerosa: protocolli <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e semeiotica.<br />

-Malattia <strong>di</strong>verticolare: protocolli <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e semeiotica.<br />

-Neoplasie del colon: protocolli <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e semeiotica.<br />

-Addome acuto: tecniche e metodologia <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o.<br />

FEGATO - VIE BILIARI - PANCREAS - MILZA<br />

-Meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o della colecisti e delle vie biliari.<br />

-Litiasi biliare e colecistosi.<br />

-Ittero: protocolli <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o.<br />

-Cirrosi epatica ed ipertensione portale: meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o.<br />

-Processi espansivi epatici: protocolli <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e semeiotica.<br />

-Pancreatiti.<br />

-Carcinoma pancreatico: protocolli <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o.<br />

-Stu<strong>di</strong>o ra<strong>di</strong>o-isotopico del fegato e delle vie biliari.<br />

-Tecniche e meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o della milza.<br />

APPARATO URO-GENITALE E SURRENI<br />

-Tecniche <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o dell’apparato uro-genitale.<br />

-Ematuria : protocolli <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o.<br />

-Ipertensione nefrovascolare; angioplastica delle arterie renali.<br />

-Litiasi urinaria: protocolli <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o.<br />

-Flogosi acute e croniche delle vie urinarie.<br />

-Processi espansivi renali: protocolli <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e semeiotica.<br />

-In<strong>di</strong>cazioni e meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o della patologia vescicale.<br />

-In<strong>di</strong>cazioni e meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o della patologia prostatica.<br />

-Patologia ovarica.<br />

-Isterosalpingografia e stu<strong>di</strong>o della sterilità femminile.<br />

-Stu<strong>di</strong>o ra<strong>di</strong>o-isotopico dell’apparato urinario.<br />

-Tecniche e meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o dei surreni; semeiotica elementare delle<br />

principali surrenopatie.<br />

TIROIDE - MAMMELLA - PARTI MOLLI<br />

-Stu<strong>di</strong>o ra<strong>di</strong>o-isotopico della tiroide.<br />

-Ecografia tiroidea: in<strong>di</strong>cazioni e limiti.<br />

-Ecocolor Doppler in patologia tiroidea e mammaria.<br />

-Ecografia mammaria: in<strong>di</strong>cazioni e limiti.<br />

-Mammografia: tecnica ed in<strong>di</strong>cazioni.<br />

-Galattografia: tecnica ed in<strong>di</strong>cazioni.<br />

-Patologia mammaria nodulare: protocolli <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o.<br />

APPARATO OSTEO - ARTICOLARE<br />

-Principali meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o ra<strong>di</strong>ologico e ra<strong>di</strong>oisotopico dello<br />

scheletro.<br />

-Alterazioni fondamentali della densità e della struttura ossea: semeiotica<br />

elementare, osteonecrosi, osteomieliti e principali osteo<strong>di</strong>splasie.<br />

-Scoliosi.<br />

-Fratture e lussazioni: principali quadri ra<strong>di</strong>ologici.<br />

-Tumori ossei primitivi e secondari.<br />

-Meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o delle articolazioni.<br />

-Artriti e artrosi.<br />

-Tecniche <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o ra<strong>di</strong>ologico della teca cranica, dello scheletro


maxillo-facciale (incluse le cavità paranasali) e dell’apparato<br />

stomatognatico (inclusa l’articolazione temporo-man<strong>di</strong>bolare).<br />

Semeiotica elementare delle principali affezioni.<br />

SISTEMA CARDIOVASCOLARE, LINFATICO ED EMOPOIETICO<br />

-Stu<strong>di</strong>o ra<strong>di</strong>ologico convenzionale del cuore e dei grossi vasi.<br />

-Meto<strong>di</strong>che angiografiche e flebografiche (con riferimento alle procedure<br />

interventistiche).<br />

-Cenni <strong>di</strong> Doppler e color-Doppler.<br />

-Diagnostica ra<strong>di</strong>o-isotopica car<strong>di</strong>ologica.<br />

-Principali car<strong>di</strong>opatie congenite.<br />

-Aneurismi e <strong>di</strong>ssezioni aortiche.<br />

-Linfografia: tecnica ed in<strong>di</strong>cazioni cliniche.<br />

-Sta<strong>di</strong>azione dei linfomi.<br />

10. SISTEMA NERVOSO<br />

-Encefalo: principali meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o.<br />

-Stu<strong>di</strong>o ra<strong>di</strong>o-isotopico dell’encefalo.<br />

-Sindrome da ipertensione endocranica.<br />

-Processi espansivi endocranici: protocolli <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o.<br />

-Accidenti vascolari encefalici: ictus emorragico e trombotico.<br />

-Stu<strong>di</strong>o ra<strong>di</strong>ologico dell’ipofisi.<br />

-Midollo spinale: principali meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o ed in<strong>di</strong>cazioni.<br />

11. DEFINIZIONE DI ALGORITMI DIAGNOSTICI NELLE PIU’<br />

COMUNI MALATTIE DEI ORGANI ED APPARATI<br />

TIROCINIO<br />

1 Identificazione dei principali reperti ra<strong>di</strong>ografici alla luce del referto.<br />

TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

Diagnostica per immagini e ra<strong>di</strong>oterapia <strong>di</strong> Citta<strong>di</strong>ni Giorgio - Citta<strong>di</strong>ni<br />

Giuseppe - Sardanelli Francesco<br />

E<strong>di</strong>tore: ECIG<br />

Genere: scienze me<strong>di</strong>che. me<strong>di</strong>cina<br />

Argomento: <strong>di</strong>agnostica me<strong>di</strong>ca, ra<strong>di</strong>oterapia<br />

E<strong>di</strong>zione: 6<br />

Pagine: 1074<br />

ISBN: 8875441383<br />

ISBN-13: 9788875441388<br />

Data pubblicazione: 2008


FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011-2012<br />

CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />

MAGISTRALE)<br />

<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong><br />

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> <strong>di</strong> Laboratorio<br />

TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />

AMBITO DISCIPLINARE <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> <strong>di</strong> Laboratorio e Diagnostica Integrata<br />

CODICE INSEGNAMENTO 04988<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI SI<br />

NUMERO MODULI 3<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI BIO/12, MED/05, MED/07<br />

DOCENTE RESPONSABILE<br />

Prof. Marcello Ciaccio<br />

(MODULO 1)<br />

Professore Or<strong>di</strong>nario<br />

Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

DOCENTE COINVOLTO<br />

Prof. Domenico Lio<br />

(MODULO 2)<br />

Professore Or<strong>di</strong>nario<br />

Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

DOCENTE COINVOLTO<br />

Prof.ssa Anna Giammanco<br />

(MODULO 3)<br />

Professore Or<strong>di</strong>nario<br />

Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

CFU 9+ 2<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />

STUDIO PERSONALE<br />

155<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

120<br />

PROPEDEUTICITÀ Fisiologia Umana, Patologia Generale<br />

ANNO DI CORSO IV anno<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE<br />

LEZIONI<br />

Policlinico Universitario<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali, Seminari, Esercitazioni in<br />

laboratorio<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />

METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale (Verifiche ed Esame orale)<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ<br />

DIDATTICHE<br />

Come da calendario<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Prof. Marcello Ciaccio: Lunedì e Mercoledì ore<br />

STUDENTI<br />

10.00 – 12.00<br />

Prof.ssa Anna Giammanco: Lunedì e Mercoledì<br />

ore 11.00 – 13.00<br />

Prof. Domenico Lio: Lunedì e Mercoledì ore<br />

12.00 – 14.00


RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Conoscenza e capacità <strong>di</strong> comprensione<br />

Conoscere i meccanismi molecolari, cellulari, biochimici e fisiologici che mantengono l'omeostasi<br />

dell'organismo. Conoscere i principali esami <strong>di</strong> laboratorio e le loro correlazioni con le patologia<br />

Capacità <strong>di</strong> applicare conoscenza e comprensione<br />

Essere in grado <strong>di</strong> eseguire correttamente le strategie <strong>di</strong>agnostiche e terapeutiche adeguate, allo<br />

scopo <strong>di</strong> salvaguardare la vita e saper applicare i principi della me<strong>di</strong>cina basata sull'evidenza.<br />

Conoscere l'utilizzo appropriato delle risorse umane, degli interventi <strong>di</strong>agnostici, delle modalità<br />

terapeutiche e delle tecnologie de<strong>di</strong>cate alla cura della salute.<br />

Autonomia <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio<br />

Essere in grado <strong>di</strong> formulare delle ipotesi, raccogliere e valutare in maniera critica i dati, per<br />

risolvere i problemi.<br />

Essere in grado <strong>di</strong> formulare giu<strong>di</strong>zi personali per risolvere i problemi analitici e critici ("problem<br />

solving") e saper ricercare autonomamente l'informazione scientifica, senza aspettare che essa sia<br />

loro fornita.<br />

Identificare, formulare e risolvere i problemi del paziente utilizzando le basi del pensiero e della<br />

ricerca scientifica e sulla base dell'informazione ottenuta e correlata da <strong>di</strong>verse fonti.<br />

Abilità comunicative<br />

Interagire con altre figure professionali coinvolte nella cura dei pazienti attraverso un lavoro <strong>di</strong><br />

gruppo efficiente.<br />

Comunicare in maniera efficace sia a livello orale che in forma scritta.<br />

Saper creare e mantenere buone documentazioni me<strong>di</strong>che.<br />

Capacità <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento<br />

Essere in grado <strong>di</strong> raccogliere, organizzare ed interpretare correttamente l'informazione sanitaria e<br />

biome<strong>di</strong>ca dalle <strong>di</strong>verse risorse e database <strong>di</strong>sponibili.<br />

Saper raccogliere le informazioni specifiche sul paziente dai sistemi <strong>di</strong> gestione <strong>di</strong> dati clinici.<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO DI BIOCHIMICA CLINICA<br />

Obiettivi dell’Insegnamento <strong>di</strong> Biochimica Clinica sono quelli <strong>di</strong> consentire allo studente<br />

l’acquisizione delle nozioni fondamentali (teoriche e pratiche) che gli permettono <strong>di</strong> valutare<br />

criticamente sia le metodologie pertinenti alla Biochimica Clinica sia il significato dei dati da essa<br />

ottenibili in relazione alle con<strong>di</strong>zioni patologiche dell’uomo. Lo studente dovrà acquisire le basi<br />

metodologiche e culturali, nonché l’esperienza sufficiente per saper decidere sull’opportunità <strong>di</strong><br />

esami o analisi speciali ed avere la capacità <strong>di</strong> accedere al dato biochimico clinico come strumento<br />

<strong>di</strong>agnostico.<br />

In particolare:<br />

conoscenza dei principali esami <strong>di</strong> laboratorio e delle basi biologiche, molecolari e<br />

fisiopatologiche che ne sono i presupposti e fondamento.<br />

interpretazione critica dei risultati <strong>di</strong> laboratorio in relazione ai fattori <strong>di</strong> incertezza della<br />

misura e <strong>di</strong> variabilità biologica; valutazione dell’affidabilità <strong>di</strong>agnostica delle indagini <strong>di</strong><br />

laboratorio, esemplificazione delle forme corrette <strong>di</strong> refertazione.<br />

informazione sulle caratteristiche e limiti delle più rilevanti metodologie utilizzate in<br />

Biochimica Clinica.<br />

corretto uso dei tests nei proce<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> screening, <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> sta<strong>di</strong>azione e fasi


terapeutiche delle malattie.<br />

appropriata interpretazione dei risultati e loro correlazione critica con gli eventi molecolari e<br />

biologici indotti dal fatto patologico.<br />

acquisizione <strong>di</strong> una corretta capacità <strong>di</strong> programmazione/prescrizione dei tests in rapporto<br />

all’ipotesi <strong>di</strong>agnostica o fase <strong>di</strong> monitoraggio della malattia.<br />

MODULO Biochimica Clinica<br />

ORE FRONTALI<br />

30<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI<br />

OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA<br />

Gli esami <strong>di</strong> laboratorio: definizione, tipologia, modalità <strong>di</strong> richiesta.<br />

Le unità <strong>di</strong> misura.<br />

La sicurezza in laboratorio.<br />

Fase pre-analitica: la preparazione del paziente, la raccolta dei materiali<br />

biologici, trattamento ed identificazione dei campioni biologici.<br />

Fase analitica: il processo analitico biochimico clinico (tecniche generali <strong>di</strong><br />

laboratorio con descrizioni dei principi – colorimetria, turbi<strong>di</strong>metria,<br />

nefelometria, fluorimetria, emissione ed assorbimento atomico, tecniche<br />

elettrochimiche potenziometriche, reazioni cinetiche, elettroforesi,<br />

immunoelettroforesi, immunofissazione, analisi immunochimiche con<br />

anticorpi monoclinali, isoelettrofocalizzazione, cromatografia,<br />

ra<strong>di</strong>oimmunologia, enzimoimmunologia, conte cellulari, citometria a flusso,<br />

microscopia clinica, spettrometria <strong>di</strong> massa, HPLC, tecnologie <strong>di</strong><br />

biochimica molecolare me<strong>di</strong>ante DNA ricombinante, analizzatori multipli,<br />

spettroscopia <strong>di</strong> risonanza magnetica, PET).<br />

Fase post-analitica: raccolta dati, calcoli, elaborazioni automatiche.<br />

La variabilità analitica, l’errore analitico, il controllo <strong>di</strong> qualità dei dati.<br />

La variabilità biologica intrain<strong>di</strong>viduale e interin<strong>di</strong>viduale, i valori <strong>di</strong><br />

riferimento, nomenclatura e refertazione.<br />

La sensibilità e la specificità clinica, la pre<strong>di</strong>ttività <strong>di</strong>agnostica dei dati <strong>di</strong><br />

laboratorio.<br />

Approcci metodologici in Biochimica Clinica. Le principali tecniche<br />

analitiche, l’automazione in biochimica clinica.<br />

Applicazioni biotecnologiche nel laboratorio <strong>di</strong> Biochimica Clinica.<br />

Enzimologia Clinica: Profili d’organo e <strong>di</strong> tessuto. Fosfatasi acida ed alcalina,<br />

Aldolasi, Aminotransferasi, LDH, CK, γGT, Colinesterasi, Amilasi, Lipasi,<br />

Proteasi, G-6-PD, Piruvico chinasi, Lisozima.<br />

Metabolismo glici<strong>di</strong>co:<br />

La Malattia Diabetica: Biochimica del Diabete tipo I e del Diabete tipo II;<br />

Mo<strong>di</strong>ficazioni biochimiche indotte dalla Malattia Diabetica; Biochimica e<br />

Biochimica Clinica delle Complicanze della Malattia Diabetica;<br />

Diagnostica Biochimico Clinica (glicemia, glicosuria, insulinemia, Cpeptide<br />

plasmatico dopo carico, glucagonemia, cortisolemia, GH ematico,<br />

determinazione proteine glicate e loro significato, curve da carico gluci<strong>di</strong>co,<br />

curve insulinemiche, corpi chetonici ematici ed urinari, lattacidemia,


piruvicemia, <strong>di</strong>slipidemie nel <strong>di</strong>abetico, alterazioni urinarie nel <strong>di</strong>abetico).<br />

Le Ipoglicemie: aspetti biochimico clinici e <strong>di</strong>smetabolici.<br />

Metabolismo lipi<strong>di</strong>co:<br />

Aci<strong>di</strong> grassi.<br />

Colesterolo, HDL-colesterolo, LDL-colesterolo, Trigliceri<strong>di</strong>, Fosfolipi<strong>di</strong>.<br />

Lipoproteine. Dislipidemie.<br />

Ipercolesterolemie.<br />

Aterosclerosi e Malattie car<strong>di</strong>ovascolari.<br />

Metabolismo proteico:<br />

Le proteine del plasma. Elettroforesi siero-proteica: criteri interpretativi.<br />

Aspetti biochimico clinici e <strong>di</strong>smetabolici dell’Insufficienza Renale.<br />

Iperammoniemie. Aspetti biochimico clinici e <strong>di</strong>smetabolici del Coma<br />

epatico.<br />

Ciclo della Urea: biochimica clinica dei deficit enzimatici.<br />

Aminoacidopatie: Iperfenilalaninemie.<br />

Sistema Endocrino:<br />

Diagnostica biochimico clinica dell’Asse Ipotalamo-Ipofisi: GH e<br />

accrescimento, Prolattina ed amenorrea, GnRH, LH, FSH e riproduzione,<br />

ACTH, TSH, e relativi test funzionali.<br />

Diagnostica biochimico clinica del Pancreas endocrino: Insulina, Glucagone,<br />

Somatostatina.<br />

Diagnostica biochimico clinica degli Ormoni gastro-intestinali.<br />

Diagnostica biochimico clinica dell’Iperplasia corticosurrenalica e<br />

dell’Ipofunzione surrenalica.<br />

Diagnostica biochimico clinica degli Ipertiroi<strong>di</strong>smi, delle Tireotossicosi e<br />

degli Ipotiroi<strong>di</strong>smi.<br />

Diagnostica biochimico clinica delle Patologie del Testicolo, dell’Ovaio e<br />

delle Malattie della <strong>di</strong>fferenziazione sessuale.<br />

Diagnostica biochimico clinica del Rachitismo.<br />

Diagnostica biochimico clinica dell’Osteoporosi, dell’Osteomalacia.<br />

Calcemia e sua regolazione.<br />

Recettori ormonali e loro importanza in biochimico clinica.<br />

Diagnostica biochimico clinica dei fattori <strong>di</strong> regolazione della pressione<br />

arteriosa: ANF; Catecolamine; Glucocorticoi<strong>di</strong>. Alterazioni biochimico<br />

cliniche nell’ipertensione essenziale e nelle forme secondarie.<br />

Diagnostica biochimico clinica dei <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ni dell’equilibrio acido-base e idrosalino.<br />

Emogasanalisi: Interpretazione dei dati e refertazione.<br />

Infarto del Miocar<strong>di</strong>o: fattori <strong>di</strong> rischio; mo<strong>di</strong>ficazioni biochimiche nell’area<br />

infartuale; enzimologia clinica, moderni marcatori <strong>di</strong> danno miocar<strong>di</strong>o.<br />

Diagnostica biochimico clinica delle Malattie del Fegato.<br />

Diagnostica biochimico clinica degli Itteri.<br />

Diagnostica biochimico clinica delle Patologie del Pancreas esocrino.<br />

Diagnostica biochimico clinica della funzionalità renale normale e patologica.<br />

Diagnostica biochimico clinica del Metabolismo dell’Eme.


Diagnostica biochimico clinica delle Malattie reumatiche, delle Malattie del<br />

tessuto connettivo e delle Malattie autoimmuni.<br />

La Malattia Neoplastica: alterazioni biochimiche che inducono la malattia<br />

neoplastica; metastasi ed invasività; importanza dei marcatori biochimici <strong>di</strong><br />

neoplasia.<br />

Biochimica della nutrizione e sua sorveglianza biochimico clinica.<br />

Diagnostica <strong>di</strong> laboratorio delle Malattie genetiche acquisite.<br />

Diagnostica <strong>di</strong> laboratorio delle Malattie Muscolari.<br />

Aspetti biochimico clinici delle Malattie Neuro-Psichiatriche.<br />

Aspetti biochimico clinici del dolore.<br />

Biochimica Clinica del liquido cefalorachi<strong>di</strong>ano.<br />

Aspetti biochimico clinici dello Shock, del Trauma e del Paziente chirurgico.<br />

Biologia molecolare clinica: Tecniche <strong>di</strong>agnostiche a livello <strong>di</strong> DNA delle<br />

principali Malattie Genetiche. Principali alterazioni cromosomiche rivelate<br />

dal cariogramma. Malattie monogeniche e tipizzazione del DNA. Stu<strong>di</strong>o<br />

delle mutazioni del DNA me<strong>di</strong>ante analisi <strong>di</strong>retta e in<strong>di</strong>retta (polimorfismi<br />

<strong>di</strong> restrizione). Tecnica PCR (reazione <strong>di</strong> polimerizzazione a catena) per<br />

l’amplificazione <strong>di</strong> sequenze anomale <strong>di</strong> DNA.<br />

ORE 10 ESERCITAZIONI<br />

Insegnamento <strong>di</strong> Biochimica Clinica - Attività Professionalizzante<br />

TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

⇒ Esecuzione <strong>di</strong> determinazioni analitiche:<br />

- con sistemi cromatografici (HPLC, gas-cromatografia),<br />

- in ELISA,<br />

- con meto<strong>di</strong>che elettroforetiche,<br />

per la valutazione <strong>di</strong> ormoni, marcatori tumorali, vitamine, lipi<strong>di</strong>,<br />

proteine, proteine glicate (HbA1c).<br />

⇒ Esecuzione <strong>di</strong> indagini genetico-molecolari me<strong>di</strong>ante:<br />

- PCR classica e ARMS-PCR,<br />

- real time PCR,<br />

per la identificazione <strong>di</strong> polimorfismi e mutazioni geniche.<br />

⇒ Interpretazione del dato <strong>di</strong> laboratorio e correlazione con eventuali stati<br />

patologici e per la definizione della prognosi e della terapia.<br />

⇒ Simulazioni <strong>di</strong> ulteriori proce<strong>di</strong>menti <strong>di</strong>agnostici e decisioni cliniche<br />

conseguenti al dato <strong>di</strong> laboratorio.<br />

⇒ Stesura <strong>di</strong> un referto biochimico-clinico.<br />

- L. Sacchetti, P. Cavalcanti, G. Fortunato, L. Pastore, F. Rossano, D.<br />

Salvatore e F. Scopacasa: <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> <strong>di</strong> Laboratorio e Diagnostica<br />

Genetica. Idelson-Gnocchi E<strong>di</strong>tori, 2007.<br />

- G. Federici, P. Cipriani, C. Cortese, A. Fusco, P. Ialongo e C. Milani:<br />

<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> <strong>di</strong> Laboratorio. 3 a E<strong>di</strong>zione, McGraw-Hill, 2009.<br />

- L. Spandrio: Biochimica Clinica Speciale. Piccin E<strong>di</strong>tore, 2006.<br />

- W.J. Marshall e S.K. Bangert: Biochimica in <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> Clinica. Mc Graw-


Hill, 1997.<br />

- B. Barbiroli, F. Filadoro, C. Franzini, L. Sacchetti, e F. Salvatore:<br />

<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> <strong>di</strong> Laboratorio. UTET, 1996.<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO DI PATOLOGIA CLINICA<br />

Conoscenza delle principali tipologie <strong>di</strong> test <strong>di</strong>agnostici nel laboratorio <strong>di</strong> Patologia Clinica e<br />

significato <strong>di</strong>agnostico della mo<strong>di</strong>ficazione dei parametri <strong>di</strong> laboratorio<br />

Corretto uso della richiesta <strong>di</strong> esami <strong>di</strong> laboratorio ed utilizzo <strong>di</strong> linee guida e flowchart basate<br />

sulla “Evidence Based Me<strong>di</strong>cine” per il conseguimento <strong>di</strong> dati <strong>di</strong> laboratorio utilizzabili nei<br />

percorsi <strong>di</strong>agnostico-terapeutici dei pazienti<br />

Essere in grado <strong>di</strong> relazionarsi ai colleghi e sanitari operanti nel laboratorio per comprendere e<br />

sintetizzare l'informazione rilevante su tutte le problematiche,comprendendone i contenuti ed<br />

elaborandone e concordandone le modalità <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento.<br />

MODULO Patologia Clinica<br />

ORE FRONTALI<br />

30<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI<br />

OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA<br />

La logica <strong>di</strong>agnostica degli Esami <strong>di</strong> laboratorio:<br />

Fattori che influenzano la Variabilità Preanalitica ed Analitica<br />

Prelievo raccolta e vali<strong>di</strong>tà dei campioni per la <strong>di</strong>agnostica <strong>di</strong> laboratorio<br />

Il dato <strong>di</strong> laboratorio come segno clinico <strong>di</strong> patologia<br />

Profili d’organo e protocolli <strong>di</strong>agnostici<br />

Modalità e tempi <strong>di</strong> refertazione<br />

Concetti <strong>di</strong>:<br />

Intervallo <strong>di</strong> riferimento<br />

Valori decisionali<br />

Uso dei dati <strong>di</strong> laboratorio nella valutazione dell’efficacia terapeutica e della<br />

prognosi<br />

Il paziente con affezioni ematologiche:<br />

- Esame Emocromocitometrico<br />

Nomenclatura ed interpretazione dell'esame emocromocitometrico<br />

Gli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> anemia<br />

Interpretazione della formula leucocitaria<br />

Correlazioni delle mo<strong>di</strong>ficazioni dei parametri ematologici<br />

- Monitoraggio dei parametri emocoagulativi<br />

La conta ed i parametri piastrinici<br />

Profilo emocoagulativo <strong>di</strong> base<br />

Significato delle mo<strong>di</strong>ficazioni patologiche dei valori dell’esame<br />

emocromocitometrico<br />

Approccio all’immunoematologia


Principi <strong>di</strong> immunoematologia<br />

Linee guida nel buon uso del sangue<br />

Gli emocomponenti<br />

Tipologie e principali applicazioni cellule staminali<br />

Tipizzazione HLA: applicazioni <strong>di</strong>agnostiche e nella me<strong>di</strong>cina dei trapianti<br />

Il paziente con affezioni dell'apparato urinario:<br />

- L'esame delle Urine<br />

Il laboratorio e gli esami <strong>di</strong> funzionalità renale<br />

Il paziente con affezioni car<strong>di</strong>ovascolari<br />

Approccio <strong>di</strong> laboratorio alla <strong>di</strong>agnostica car<strong>di</strong>ologica<br />

Approccio <strong>di</strong> laboratorio al paziente iperteso<br />

Il paziente con affezioni gastroenteriche ed epatiche e polmonari:<br />

- Il Laboratorio e gli itteri<br />

- L'esame del liquido ascitico<br />

- L'Urgenza pancreatica: Esami <strong>di</strong> laboratorio<br />

- Emogas-analisi<br />

Il paziente con patologie del sistema immune:<br />

- Quadri sierologici <strong>di</strong> base nelle patologie immunitarie<br />

- Diagnosi dello stato <strong>di</strong> immunodeficienza<br />

- Il laboratorio nelle allergopatie<br />

Diagnostica <strong>di</strong> laboratorio avanzata:<br />

<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> Molecolare delle malattie multifattoriali<br />

ORE 10 ESERCITAZIONI<br />

Insegnamento <strong>di</strong> Patologia Clinica - Attività Professionalizzante<br />

TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

⇒ Assistenza all’esecuzione <strong>di</strong> esami emocromocitometrico su sistemi<br />

automatizzati.<br />

⇒ Assistenza all’esecuzione <strong>di</strong> esami su coagulometro su sistemi<br />

automatizzati.<br />

⇒ Assistenza all’esecuzione <strong>di</strong> esami <strong>di</strong> Urina su sistemi automatizzati.<br />

⇒ Lettura ed interpretazione <strong>di</strong> referti <strong>di</strong> laboratorio <strong>di</strong> Pazienti <strong>di</strong><br />

pertinenza me<strong>di</strong>ca e <strong>di</strong> pertinenza chirurgica.<br />

⇒ Simulazioni <strong>di</strong> decisioni cliniche conseguenti alla lettura ed<br />

interpretazione dei referti <strong>di</strong> Patologia Clinica.<br />

Autore: Widmann: Ronald A. Sacher e Richard A. McPherson.<br />

Titolo: Interpretazione clinica degli esami <strong>di</strong> laboratorio<br />

Casa E<strong>di</strong>trice: Mc Graw Hill libri Italia (Milano) - 2001 Un<strong>di</strong>cesima e<strong>di</strong>zione.


Inoltre alcuni dei contenuti <strong>di</strong> Patologia clinica sono riportati nel seguente<br />

testo: Compen<strong>di</strong>o <strong>di</strong> patologia generale - Caruso Calogero, Licastro Federico<br />

– Casa E<strong>di</strong>trice Ambrosiana Sempre per la Patologia Clinica sono <strong>di</strong>sponibili<br />

le presentazioni power-point delle lezioni<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO DI MICROBIOLOGIA CLINICA<br />

Acquisire la capacità <strong>di</strong> orientarsi nell’ambito della patologia microbica e virale per sistemi,<br />

apparati ed organi, comprendendo anche i principali elementi <strong>di</strong> epidemiologia per un corretto<br />

approccio razionale alla <strong>di</strong>agnosi ed alla terapia delle infezioni<br />

Conoscere le fondamentali indagini d’urgenza e <strong>di</strong> routine.<br />

Effettuare correttamente la richiesta delle più comuni analisi <strong>di</strong> laboratorio.<br />

Attuare misure <strong>di</strong> autoprotezione nella raccolta, preparazione e gestione dei campioni biologici.<br />

Apprendere la corretta esecuzione dei prelievi.<br />

Acquisire i concetti <strong>di</strong> prevenzione, <strong>di</strong>agnosi precoce e follow up.<br />

Conseguire consapevolezza sulla potenzialità e sui limiti dell’informazione fornita dagli esami <strong>di</strong><br />

laboratorio, acquisendo gli elementi essenziali della fase pre-analitica, analitica e post- analitica<br />

delle indagini <strong>di</strong>agnostiche e la capacità critica dei risultati ottenuti.<br />

MODULO Microbiologia Clinica<br />

ORE FRONTALI<br />

30<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />

PROGRAMMA<br />

Conoscere le modalità <strong>di</strong> esecuzione, conservazione ed inoltro al laboratorio<br />

<strong>di</strong> prelievi per esami colturali (emocoltura, urinocoltura, coprocoltura,<br />

coltura dell'espettorato e <strong>di</strong> altri materiali biologici)<br />

Conoscere le modalità <strong>di</strong> esecuzione, conservazione ed inoltro al laboratorio<br />

<strong>di</strong> prelievi <strong>di</strong> sangue per valutazioni siero<strong>di</strong>agnostiche, determinazioni <strong>di</strong><br />

antigenemia e ricerche parassitologiche<br />

Conoscere le modalità <strong>di</strong> esecuzione, conservazione ed inoltro al laboratorio<br />

<strong>di</strong> campioni <strong>di</strong> feci per indagini parassitologiche<br />

Conoscere le modalità <strong>di</strong> esecuzione, conservazione ed inoltro al laboratorio<br />

<strong>di</strong> strisci o schock-tests per indagini micologiche e parassitologiche<br />

Conoscere le modalità <strong>di</strong> esecuzione, conservazione ed inoltro al laboratorio<br />

<strong>di</strong> prelievi per indagini batteriologiche e virologiche da effettuarsi con<br />

tecniche bio-molecolari<br />

Eseguire tampone tonsillare<br />

Eseguire tampone vaginale e cervicale<br />

Eseguire prelievo cervicale me<strong>di</strong>ante uso <strong>di</strong> brush<br />

Eseguire massaggio prostatico e successiva raccolta <strong>di</strong> secreto prostatico o<br />

urine <strong>di</strong> primo gitto per <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> prostatite<br />

Descrivere negli elementi essenziali la tecniche della immunofluorescenza<br />

<strong>di</strong>retta ed in<strong>di</strong>retta ed elencarne le utilizzazioni biome<strong>di</strong>che con specifico<br />

riferimento alla microbiologia clinica<br />

Descrivere negli elementi essenziali le tecniche ELISA ed ELISA "a cattura"<br />

ed elencarne le applicazioni in <strong>di</strong>agnostica microbiologica


Descrivere negli elementi essenziali le tecniche PCR e PCR "real time"ed<br />

elencarne le applicazioni in <strong>di</strong>agnostica microbiologica<br />

Descrivere negli elementi essenziali le tecniche <strong>di</strong> sequenziamento genico ed<br />

elencarne le applicazioni in <strong>di</strong>agnostica microbiologica<br />

Assistere alla preparazione <strong>di</strong> campioni per l'esecuzione <strong>di</strong> indagini<br />

microbiologiche tra<strong>di</strong>zionali<br />

Assistere al funzionamento <strong>di</strong> sistemi automatici <strong>di</strong> identificazione<br />

microbica, <strong>di</strong> saggio <strong>di</strong> sensibilità ai farmaci e <strong>di</strong> incubazione e<br />

monitoraggio delle emocolture e descriverne criticamente i vantaggi<br />

Interpretare, ai fini dell'attribuzione <strong>di</strong> ruolo patogeno, referti relativi ad<br />

isolamenti microbici da campioni biologici <strong>di</strong>versi (sangue, urine,<br />

espettorato, ecc.)<br />

Interpretare le risposte dell'antibiogramma,in relazione alle sue modalità <strong>di</strong><br />

esecuzione, e <strong>di</strong>scuterne il ruolo nella scelta <strong>di</strong> una antibiotico-terapia mirata<br />

Conoscere i principali marcatori <strong>di</strong> resistenza batterica e fungina ai farmaci<br />

antimicrobici<br />

Conoscere le principali modalità <strong>di</strong> monitoraggio delle sensibilità virali ai<br />

farmaci<br />

In<strong>di</strong>care le indagini tra<strong>di</strong>zionali e biomolecolari utili per la <strong>di</strong>agnosi<br />

microbiologica delle infezioni del SNC<br />

In<strong>di</strong>care le indagini tra<strong>di</strong>zionali e biomolecolari utili per la <strong>di</strong>agnosi<br />

microbiologica delle infezioni delle vie aeree<br />

In<strong>di</strong>care le indagini tra<strong>di</strong>zionali e biomolecolari utili per la <strong>di</strong>agnosi<br />

microbiologica delle infezioni dell'apparato <strong>di</strong>gerente<br />

In<strong>di</strong>care le indagini tra<strong>di</strong>zionali e biomolecolari utili per la <strong>di</strong>agnosi<br />

microbiologica delle infezioni delle vie uro-genitali<br />

In<strong>di</strong>care le indagini tra<strong>di</strong>zionali e biomolecolari utili per la <strong>di</strong>agnosi<br />

microbiologica delle infezioni car<strong>di</strong>o-vascolari<br />

In<strong>di</strong>care le indagini tra<strong>di</strong>zionali e biomolecolari utili per la <strong>di</strong>agnosi<br />

microbiologica delle infezioni della cute e degli annessi cutanei<br />

In<strong>di</strong>care le indagini tra<strong>di</strong>zionali e biomolecolari utili per la <strong>di</strong>agnosi<br />

microbiologica delle infezioni dell'apparato muscolo-scheletrico<br />

In<strong>di</strong>care le indagini tra<strong>di</strong>zionali e biomolecolari utili per la <strong>di</strong>agnosi<br />

microbiologica delle infezioni oculari<br />

In<strong>di</strong>care le indagini tra<strong>di</strong>zionali e biomolecolari utili per la <strong>di</strong>agnosi<br />

microbiologica delle infezioni in gravidanza<br />

In<strong>di</strong>care le indagini tra<strong>di</strong>zionali e biomolecolari utili per la <strong>di</strong>agnosi<br />

microbiologica <strong>di</strong> infezioni sistemiche da: HIV, HBV, M.tuberculosis,<br />

T.pallidum, Brucella spp, Rickettsia spp.<br />

In<strong>di</strong>care le indagini tra<strong>di</strong>zionali e biomolecolari utili per il riconoscimento<br />

ed il controllo delle infezioni nosocomiali<br />

ORE 10 ESERCITAZIONI<br />

Insegnamento <strong>di</strong> Microbiologia Clinica - Attività Professionalizzante<br />

⇒ Apprendere ed eseguire le fondamentali procedure <strong>di</strong>agnostiche


TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

microbiologiche utilizzate per la <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong>retta (tra<strong>di</strong>zionale e<br />

molecolare) ed in<strong>di</strong>retta (sierologica) in corso <strong>di</strong> infezioni causate dai<br />

principali batteri, miceti, virus e protozoi, applicate ai seguenti<br />

campioni: urina, feci, espettorato, sangue, essudato faringeo, nasale e<br />

cutaneo, liquor.<br />

⇒ Attribuire ruolo patogeno ai microrganismi rilevati, valutare l’attività dei<br />

farmaci ed interpretare i risultati.<br />

- L. Sacchetti, P. Cavalcanti, G. Fortunato, L. Pastore, F. Rossano, D.<br />

Salvatore e F. Scopacasa: <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> <strong>di</strong> Laboratorio e Diagnostica Genetica.<br />

Idelson-Gnocchi E<strong>di</strong>tori, 2007.<br />

- G. Federici, P. Cipriani, C. Cortese, A. Fusco, P. Ialongo e C. Milani:<br />

<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> <strong>di</strong> Laboratorio. 3 a E<strong>di</strong>zione, McGraw-Hill, 2009.<br />

- L. Spandrio: Biochimica Clinica Speciale. Piccin E<strong>di</strong>tore, 2006.


FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2010/2011<br />

CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />

MAGISTRALE)<br />

<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong>- <strong>Ippocrate</strong><br />

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Anatomia Patologica<br />

TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />

CODICE INSEGNAMENTO 09747<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI SI<br />

NUMERO MODULI 2<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/08<br />

DOCENTE RESPONSABILE<br />

Federico Aragona<br />

(MODULO 1)<br />

Professore Or<strong>di</strong>nario<br />

Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

DOCENTE COINVOLTO<br />

Vito Rodolico<br />

(MODULO 2)<br />

Professore Associato<br />

Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

CFU 13+1<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />

STUDIO PERSONALE<br />

205<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

PROPEDEUTICITÀ<br />

145<br />

ANNO DI CORSO IV - V (Biennale)<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE<br />

LEZIONI<br />

BIOLOGIA E GENETICA-ISTOLOGIA ED EMBRIOLOGIA -<br />

ANATOMIA UMANA –BIOCHIMICA -IMMUNOLOGIA<br />

-MICROBIOLOGIA -FISIOLOGIA UMANA -PATOLOGIA<br />

GENERALE<br />

Aula Magna -SEZIONE DI ANATOMIA PATOLOGICA del<br />

DIPARTIMENTO DI SCIENZE PER LA PROMOZIONE<br />

DELLA SALUTE “G. D’Alessandro”<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni, ed esercitazioni in laboratorio ed al<br />

microscopio<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />

METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre e Primo semestre,<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ<br />

DIDATTICHE<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI<br />

STUDENTI<br />

IV Anno II semestre: sec. calendario <strong>di</strong>dattico del CdL<br />

V Anno I semestre: sec. calendario <strong>di</strong>dattico del CdL<br />

Previo app. telefonico o email<br />

Prof. Aragona 0916553526 aragonafederico@hotmail.com<br />

Prof. Rodolico 0916553538 rodolicovti@hotmail.com<br />

N.B. Dato lo svolgimento biennale del Corso Integrato ed essendo i Docenti afferenti allo<br />

stesso SSD (MED/08) il calendario delle lezioni <strong>di</strong> ciascun docente viene <strong>di</strong>stribuito in<br />

entrambi i semestri.<br />

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Conoscere i principali quadri anatomo-patologici nonché le lesioni cellulari, tessutali e<br />

d’organo e la loro evoluzione in rapporto alle malattie più rilevanti dei <strong>di</strong>versi apparati;<br />

Comprendere il ruolo dell’anatomo-patologo al processo decisionale clinico;<br />

Acquisire la capacità <strong>di</strong> integrare le conoscenze acquisite per un approccio critico alla <strong>di</strong>agnosi<br />

ed alle strategie terapeutiche, <strong>di</strong>mostrando <strong>di</strong> essere in grado <strong>di</strong> formulare giu<strong>di</strong>zi personali per<br />

risolvere problemi analitici; sviluppare un atteggiamento orientato alla ricerca e saper ricercare<br />

autonomamente l’informazione scientifica;


Essere in grado <strong>di</strong> analizzare ed interpretare in maniera criticai referti anatomo-patologici<br />

facilitandone la comprensione ai pazienti;<br />

Essere in grado <strong>di</strong> comunicare in modo chiaro le conoscenze acquisite e aver sviluppato le<br />

capacità <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento che consentano loro <strong>di</strong> continuare a stu<strong>di</strong>are in modo autonomo.<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEI MODULI<br />

Conoscere i principali quadri anatomo-patologici nonché le lesioni cellulari, tessutali e d’organo e la loro evoluzione in<br />

rapporto alle malattie più rilevanti dei <strong>di</strong>versi apparati;Comprendere il ruolo dell’anatomo-patologo al processo<br />

decisionale clinico; Acquisire la capacità <strong>di</strong> integrare le conoscenze acquisite per un approccio critico alla <strong>di</strong>agnosi ed<br />

alle strategie terapeutiche, <strong>di</strong>mostrando <strong>di</strong> essere in grado <strong>di</strong> formulare giu<strong>di</strong>zi personali per risolvere problemi<br />

analitici; sviluppare un atteggiamento orientato alla ricerca e saper ricercare autonomamente l’informazione<br />

scientifica; Essere in grado <strong>di</strong> analizzare ed interpretare in maniera criticai referti anatomo-patologici facilitandone la<br />

comprensione ai pazienti;Essere in grado <strong>di</strong> comunicare in modo chiaro le conoscenze acquisite e aver sviluppato le<br />

capacità <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento che consentano loro <strong>di</strong> continuare a stu<strong>di</strong>are in modo autonomo.<br />

MODULO<br />

ORE<br />

FRONTALI<br />

70<br />

DENOMINAZIONE DEL MODULO<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />

PROGRAMMA<br />

1. Anatomia Patologica Generale:<br />

Aspetti morfologici dell'adattamento e del danno cellulare<br />

Quadri morfologici delle alterazioni degenerative<br />

Aspetti morfologici delle alterazioni trombo-emboliche<br />

Caratteristiche cito-istologiche delle flogosi acute e croniche e degli esiti<br />

Quadri morfologici delle flogosi croniche granulomatose<br />

Basi morfologiche della <strong>di</strong>splasia e delle lesioni precancerose<br />

Basi anatomiche dell'oncogenesi e della progressione tumorale<br />

Caratteristiche cito-istologiche delle neoplasie<br />

Basi anatomo-cliniche delle metastasi<br />

Diagnosi delle micrometastasi: ruolo del linfonodo sentinella<br />

Principi <strong>di</strong> sta<strong>di</strong>azione dei tumori<br />

2. Metodologie e Teniche Diagnostiche<br />

La richiesta anatomo-patologica<br />

In<strong>di</strong>cazioni sui <strong>di</strong>versi tipi <strong>di</strong> biopsia<br />

Ruolo della collaborazione tra clinico ed anatomo-patologo<br />

Cenni sulle principali tecniche <strong>di</strong> colorazione cito-istologiche<br />

Ruolo dell' immunoistochimica<br />

Principali tecniche biomolecolari applicate all'anatomia patologica<br />

Applicazioni anatomo-patologiche <strong>di</strong> tecniche bio-molecolari con riferimento alle terapie<br />

bersaglio dei tumori<br />

In<strong>di</strong>cazioni e limiti della citologia esfoliativa, per apposizione e per agoaspirazione<br />

Finalità, metodologia e limiti dell' esame intraoperatorio<br />

Finalità e metodologia del riscontro <strong>di</strong>agnostico<br />

Allestimento dei preparati citologici ed istologici<br />

Compilazione <strong>di</strong> una richiesta per esame cito-istologico<br />

Allestimento <strong>di</strong> preparati cito-istochimici ed immunocito-istochimici<br />

Estrazione <strong>di</strong> DNA da tessuto ed esecuzione <strong>di</strong> tecniche <strong>di</strong> PCR<br />

Osservare tecniche <strong>di</strong> campionamento macroscopico degli organi<br />

Osservare preparati istologici al microscopio ottico<br />

3. Apparato car<strong>di</strong>o-circolatorio<br />

Quadri morfologici della car<strong>di</strong>opatia ischemica e dell'infarto miocar<strong>di</strong>co<br />

Substrati morfologici delle valvulopatie


Quadri morfologici dell’ipertrofia miocar<strong>di</strong>ca e dello scompenso car<strong>di</strong>aco<br />

Quadri morfologici delle miocar<strong>di</strong>ti e delle car<strong>di</strong>omiopatie (complicanze e<br />

ruolo della biopsia endomiocar<strong>di</strong>ca<br />

Quadri morfologici delle endocar<strong>di</strong>ti in relazione alle <strong>di</strong>fferenti etiopatogenesi<br />

Substrati morfologici delle aritmie car<strong>di</strong>ache<br />

Inquadramento generale dei tumori car<strong>di</strong>aci<br />

Basi anatomiche delle principali car<strong>di</strong>opatie congenite<br />

Patologia del pericar<strong>di</strong>o<br />

Morfologia delle lesioni elementari e <strong>di</strong> quelle avanzate/complicate<br />

dell'aterosclerosi<br />

Quadri anatomo patologici delle principali vascoliti<br />

Classificazione ed aspetti morfologici degli aneurismi<br />

Quadri morfologici dei <strong>di</strong>sturbi <strong>di</strong> circolo nei vari organi<br />

Alterazioni morfologiche dei <strong>di</strong>sturbi del circolo polmonare: embolia e ipertensione polmonar<br />

4. Apparato respiratorio<br />

Patologia flogistica e neoplastica delle cavità nasali e del rinofaringe<br />

Morfologia delle lesioni pre-neoplastiche e delle neoplasie della laringe<br />

Anatomia patologica in relazione alla patogenesi <strong>di</strong>: atelettasia, polmoniti<br />

e broncopolmoniti, ascesso polmonare, bronchiti acute, bronchiectasie e bronchiectasiti<br />

Quadri morfologici della tubercolosi polmonare in relazione agli sta<strong>di</strong> evolutivi<br />

dell'infezione e degli esiti<br />

Quadri morfologici della bronco-pneumopatia cronica ostruttiva (enfisema)<br />

Quadri morfologici delle patologie interstiziali del polmone in relazione alle <strong>di</strong>fferenti<br />

Eziopatogenesi<br />

Quadri morfologici delle principali pneumoconiosi<br />

Quadri morfologici dei tumori primitive e metastatici del polmone, con riferimento agli<br />

elementi utili alla sta<strong>di</strong>azione anatomo-clinica e uolo <strong>di</strong>agnostico della broncoscopia<br />

con lavaggio bronco-alveolare e biopsia transbronchiale<br />

Quadri morfologici delle patologie della pleura con particolare riferimento ai mesoteliomi<br />

Quadri citologici utili alla <strong>di</strong>agnosi dei preparati da liquido pleurico<br />

5. Apparato urinario<br />

Storia naturale e quadri morfologici delle principali anomalie congenite nefro-urologiche<br />

Principali quadri morfologici e complicanze <strong>di</strong>: tubulopatie, nefriti interstiziali, nefropatie<br />

tossiche e da farmaci<br />

Quadri morfologici delle glomerulopatie primitive e secondarie e<br />

ruolo <strong>di</strong>agnostico della biopsia renale<br />

Basi morfologiche ed immunopatologiche delle glomerulopatie e principi della classificazione<br />

Quadri morfologici dei tumori del rene con riferimento agli elementi utili alla<br />

classificazione ed alla sta<strong>di</strong>azione anatomo-clinica<br />

Cenni sulle principali neoplasie embrionarie del rene<br />

Patologia non neoplastica della vescica e delle vie urinarie<br />

Quadri morfologici del carcinoma della vescica, con riferimento alla storia naturale e alla<br />

sta<strong>di</strong>azione, e ruolo dei rilievi citologici e istologici me<strong>di</strong>ante cistoscopia<br />

6. Apparato emopoietico<br />

Principali quadri morfologici delle linfoadenomegalie in relazione alle <strong>di</strong>verse etiopatogenesi:<br />

ruolo ed in<strong>di</strong>cazioni alla biopsia linfonodale<br />

Ruolo <strong>di</strong>agnostico della biopsia osteomidollare nella patologia dell'apparato emopoietico<br />

Basi e principi delle classificazioni delle neoplasie dell'apparato emopoietico<br />

Classificazione e morfologia dei processi linfoproliferativi: caratteristiche immunologiche e<br />

molecolari con riferimento alla prognosi e alla terapia<br />

Inquadramento generale e cenni sulla istopatologia dei processi mieloproliferativi acuti:


TESTI<br />

CONSIGLI<br />

ATI<br />

principali marcatori <strong>di</strong>agnostici e prognostici<br />

Connotati comuni e specifici morfologici, immunologici e molecolari delle<br />

neoplasie mieloproliferative croniche con riferimento a <strong>di</strong>agnosi, prognosi e terapia<br />

Quadri morfologici ed immunoistochimici delle patologie immunoproliferative in riferimento<br />

alla prognosi ed alla terapia<br />

Oncogenesi delle gammopatie monoclonali: meccanismi <strong>di</strong> progressione verso il mieloma mul<br />

Principali conseguenze d'organo nelle anemie e nei processi mieloproliferativi acuti e cronici<br />

Inquadramento e classificazione dei tumori timici<br />

Quadri morfologici e <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong>fferenzaiale delle splenomegalie<br />

7. Attività teorico-pratica: frequenza in laboratorio <strong>di</strong> macroscopia al fine <strong>di</strong><br />

assistere alle tecniche <strong>di</strong> campionamento degli organi: esercitazioni al microscopio<br />

ottico.<br />

COTRAN KUMAR ROBBINS - Le Basi Patologiche delle Malattie - PICCIN<br />

MARIUZZI - Anatomia Patologica e Correlazioni anatomo-cliniche - PICCIN<br />

Presentazioni Power Point<br />

MODULO II DENOMINAZIONE DEL MODULO<br />

ORE<br />

FRONTALI<br />

60<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />

PROGRAMMA<br />

1. Apparato <strong>di</strong>gerente<br />

Classificazione dei tumori delle ghiandole salivari<br />

Quadri morfologici delle esofagiti<br />

Quadri morfologici e complicanze del carcinoma dell'esofago<br />

Quadri morfologici delle gastriti croniche e dell'ulcera peptica e ruolo della biopsia endoscopica<br />

Quadri anatomo-clinici dei tumori gastrici e ruolo della biopsia endoscopica<br />

Inquadramento istogenetico e <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong>fferenziale dei tumori gastrici (epiteliali, stromali,<br />

linfoproliferativi) con riferimento ai marcatori <strong>di</strong>agnostici ed alle principali applicazioni<br />

terapeutiche<br />

Quadri morfologici delle principali enteriti<br />

Inquadramento generale e quadri morfologici delle sindromi da malassorbimento: ruolo<br />

della biopsia endoscopica<br />

Quadro morfologico, parametri <strong>di</strong>agnostici istolpatologici e complicanze della malattia celiaca<br />

Quadri morfologici della patologia ischemica dell'intestino<br />

Caratteristiche morfologiche della malattia imfiammatoria cronica dell'intestino e delle complic<br />

ruolo della biopsia endoscopica<br />

Basi morfologiche della malattia <strong>di</strong>verticolare e delle complicanze<br />

Polipi intestinali non neoplastici e adenomatosi con specifico riferimento alla poliposi familiare<br />

e progressione adenoma-carcinoma<br />

Tumori maligni dell'intestino: criteri per la sta<strong>di</strong>azione anatomo-clinica e ruolo <strong>di</strong>agnostico e<br />

prognostico della biopsia<br />

Quadri anatomo-patologici delle pancreatiti acute e croniche e complicanze<br />

Quadri morfologici delle neoplasia del pancreas esocrino<br />

Progressione tumorale e quadri istopatologici dell' adenocarcinoma del pancreas esocrino<br />

Quadri morfologici dell epatiti acute e croniche: ruolo <strong>di</strong>agnostico e prognostico<br />

della biopsia epatica e delle principali tecniche <strong>di</strong> colorazione<br />

Istopatologia dell'epatopatia alcoolica con particolare riferimento agli sta<strong>di</strong> evolutivi<br />

Quadri morfologici ed alterazioni istopatologiche delle cirrosi epatiche in riferimento ai <strong>di</strong>versi<br />

meccansmi etiopatogenetici<br />

Inquadramento generale e principali quadri morfologici <strong>di</strong> cirrosi biliare, colangite sclerosante


e delle epatopatie su base genetica<br />

Quadri morfologici dei tumori epato- colangiocellulari e delle metastasi epatiche<br />

Storia naturale, quadri morfologici e complicanze delle colecistiti, dei tumori della colecisti e<br />

delle vie biliari extraepatiche<br />

2. Apparato genitale maschile<br />

Quadri morfologici della ipertrofia prostatica e delle prostatiti con riferimento alle complicanze<br />

Anatomia patologica del carcinoma della prostata con riferimento ai quadri istologici<br />

in relazione a prognosi, storia naturale e <strong>di</strong>ffusione<br />

Classificazione istogenetica delle neoplasie del testicolo<br />

Quadri morfologici dei tumori del testicolo e dell'epi<strong>di</strong><strong>di</strong>mo e principali marcatori prognostici<br />

Cenni sulle orchiepi<strong>di</strong><strong>di</strong>miti<br />

Cenni sui quadri anatomo-patologici della patologia del pene<br />

3. Apparato genitale femminile<br />

Principali problematiche evolutive dei tumori ginecologici dal punto <strong>di</strong> vista<br />

anatomo-patologico<br />

Caratteristiche morfologiche della patologia flogistica <strong>di</strong> vulva, vagina e cervice uterina<br />

Progressione tumorale delle neoplasie esocervicali (Neoplasia Intraepiteliale Cervicale):<br />

ruolo della citologia esfgoliativa<br />

Le neoplasie della cervice uterina (eso- ed endocervice)<br />

Quadri morfologici della patologia flogistica e <strong>di</strong>sfunzionale dell'endometrio<br />

Quadri anatomo-patologici dell'endometriosi nei <strong>di</strong>versi organi<br />

Lesioni polipoi<strong>di</strong> della cervice e del corpo dell'utero<br />

Quadri morfologici del carcinoma dell'endometrio in relazione con la storia naturale<br />

Caratteristiche morfologiche delle neoplasie non epiteliali dell'utero<br />

Inquadramento, classificazione, storia naturale e quadri morfologici dei tumori ovarici<br />

Generalità sulla patologia della placenta: mola vescicolare, coriocarcinoma<br />

Patologia non neoplastica della mammella: iter <strong>di</strong>agnostico del nodulo mammario<br />

con particolare riferimento ruolo della citologia agoaspirativa<br />

Tumori benigni e maligni della mammella: storia naturale, progressione e complicanze,<br />

quadri morfologici, sta<strong>di</strong>azione; ruolo - anche come fattori <strong>di</strong> prognosi -<br />

dell'istopatologia, dello stu<strong>di</strong>o dei recettori ormonali e <strong>di</strong> altri marcatori molecolari<br />

4. Apparato endocrino<br />

Quadri morfologici degli iper- e ipopituitarismi<br />

Inquadramento delle neoplasie dell'ipofisi<br />

Storia naturale e quadri morfologici degli ipo-ed ipertiroi<strong>di</strong>smi<br />

Quadri morfologici delle tiroi<strong>di</strong>ti croniche<br />

Correlazioni anatomo-cliniche e quadri morfologici delle neoplasie benigne e maligne della tiro<br />

ruolo della citologia agoaspirativa nell'iter <strong>di</strong>agnsotico del nodulo tiroideo<br />

Basi morfologiche degli ipo- ed iperparatitroi<strong>di</strong>smi in relazioni ai quadri clinici e neoplasie<br />

delle paratiroi<strong>di</strong><br />

Quadro istologico del pancreas e degli altri organi bersaglio delle complicanze d'organo nelle<br />

varie fasi della storia naturale del <strong>di</strong>abete<br />

Inquadramento delle neoplasie del pancreas endocrino<br />

Quadri morfologici, storia naturale e complicanze delle insufficienze surrenaliche<br />

Quadri morfologici degli ipercorticosurrenalismi e correlazioni anatomo-cliniche<br />

Inquadramento delle neoplasie della corticale e midollare del surrene<br />

5. Apparato locomotore<br />

Classificazione e <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong>fferenziale dei tumori primitivi e metastatici dello scheletro:<br />

correlazioni anatomo-ra<strong>di</strong>ologiche e quadri istopatologici<br />

Quadri morfologici delle osteomieliti in relazione alle <strong>di</strong>verse eziopatogenesi<br />

Quadri morfologici delle principali patologie metaboliche dell'osso


TESTI<br />

CONSIGLI<br />

ATI<br />

Inquadramento generale delle <strong>di</strong>strofie muscolari e miopatie: in<strong>di</strong>cazioni alla biopsia muscolare<br />

sulla base del quadro istopatologico<br />

Inquadramento generale dei tumori dei tessuti molli con particolare riferimento all'istogenesi e<br />

descrizione dei quadri morfologici dei principali sarcomi<br />

6. Patologia immunitaria<br />

Principali substrati anatomo-patologici nei processi autoimmunitari<br />

Quadri istologici dei danni tissutali e d'organo nelle reazioni <strong>di</strong> rigetto<br />

Quadri anatomo-patologici dlle lesioni d'organo nelle principali patologie autoimmuni<br />

7. Sistema nervoso<br />

Quadri morfologici dei <strong>di</strong>sturbi <strong>di</strong> circolo cerebrale: ematomi, emorragie, infarto<br />

Quadri morfologici in relazione all'etiopatogenesi della patologia infettiva delle meningi,<br />

dell'encefalo e del midolo spinale<br />

Quadro morfologico dell'idrocefalo e correlazioni anatomo-cliniche<br />

Inquadramento generale, corralzioni anatomo-cliniche e quadri morfologici delle<br />

malattie demielinizzanti<br />

Correlazioni anatomo-cliniche e quadri morfologici delle principali malattie neurodegenerative<br />

Classificazione dei tumori del SNC con riferimento ai quadri morfologici, alla sta<strong>di</strong>azione ed al<br />

ruolo dei marcatori molecolari nella progressione tumorale: ruolo e limiti della biopsia stereotas<br />

8. Apparato cutaneo<br />

Generalità e quadri morfologici dei più comuni tumori dell'epidermide<br />

Classificazione e quadri istopatologici dei nevi con particolare riferimento all'evoluzione verso<br />

Generalità, storia naturale, quadri istopatologici e sta<strong>di</strong>azione del melanoma<br />

9. Attività teorico-pratica: frequenza in laboratorio <strong>di</strong> macroscopia<br />

al fine <strong>di</strong> assistere alle tecniche <strong>di</strong> campionamento degli organi;<br />

esercitazioni al microscopio ottico.<br />

COTRAN KUMAR ROBBINS - Le Basi Patologiche delle Malattie - PICCIN<br />

MARIUZZI - Anatomia Patologica e Correlazioni anatomo-cliniche - PICCIN<br />

Presentazioni Power Point<br />

TIROCINIO<br />

1 Stu<strong>di</strong>o dei vetrini istopatologici delle <strong>di</strong>verse forme tumorali.


FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />

CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />

MAGISTRALE)<br />

<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong>- <strong>Ippocrate</strong><br />

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Dermatologia e Malattie Infettive<br />

TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />

CODICE INSEGNAMENTO 13942<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI SI<br />

NUMERO MODULI 2<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/35<br />

MED/17<br />

DOCENTE COINVOLTO<br />

Prof . Giuseppe Pistone<br />

(MODULO 1)<br />

Prof Aggregato <strong>di</strong> Dermatologia MED35<br />

Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

DOCENTE RESPONSABILE<br />

(MODULO 2)<br />

Prof Lucina Titone<br />

Prof Or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> Malattie Infettive MED17<br />

Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

CFU 6+2<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />

STUDIO PERSONALE<br />

110<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

90<br />

PROPEDEUTICITÀ Microbiologia, Immunologia<br />

ANNO DI CORSO Quinto<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE<br />

LEZIONI<br />

Come orario ufficiale<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività frontale<br />

Attività <strong>di</strong> tirocinio presso U.O. <strong>di</strong><br />

Dermatologia e U.O. <strong>di</strong> Malattie Infettive ,<br />

AOUP<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />

METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ<br />

DIDATTICHE<br />

Come da Calendario Ufficiale<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Prof Giuseppe Pistone Lunedì ore 12-13<br />

STUDENTI<br />

Prof. Lucina Titone Giovedì ore 12-13<br />

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Conoscenza e capacità <strong>di</strong> comprensione Devono <strong>di</strong>mostrare <strong>di</strong> avere acquisitola conoscenza<br />

della anatomia e fisiologia della cute ai fini del mantenimento dello stato <strong>di</strong> salute e della<br />

comprensione delle mo<strong>di</strong>ficazioni patologiche; la conoscenza dei meccanismi biologici<br />

fondamentali <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa e quelli patologici del sistema immunitario e la conoscenza del rapporto tra<br />

microrganismi ed ospite nelle infezioni, nonché i relativi meccanismi <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa; una adeguata<br />

conoscenza sistematica delle patologie dermatologiche ed infettive più rilevanti, sotto il profilo


nosografico, eziopatogenetico, fisiopatologico e clinico, nel contesto <strong>di</strong> una visione unitaria e<br />

globale della patologia umana e la capacità <strong>di</strong> valutare criticamente e correlare tra loro i sintomi<br />

clinici, i segni fisici interpretandone i meccanismi <strong>di</strong> produzione e approfondendone il significato<br />

clinico; la capacità <strong>di</strong> ragionamento clinico adeguata ad analizzare e risolvere i più comuni e<br />

rilevanti problemi clinici sia <strong>di</strong> interesse clinico dermatologico ed infettivo; la conoscenza delle<br />

principali e più aggiornate metodologie <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnostica laboratoristica nonchè la capacità <strong>di</strong><br />

proporre, in maniera corretta, le <strong>di</strong>verse procedure <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnostica <strong>di</strong> laboratorio, valutandone i costi<br />

e benefici e la capacità <strong>di</strong> interpretazione razionale del dato laboratoristico.<br />

Autonomia <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio Devono <strong>di</strong>mostrare la capacità e la sensibilità per inserire le<br />

problematiche specialistiche del corso integrato in una visione più ampia dello stato <strong>di</strong> salute<br />

generale della persona e delle sue esigenze generali <strong>di</strong> benessere e la capacità <strong>di</strong> integrare in<br />

una valutazione globale ed unitaria dello stato complessivo <strong>di</strong> salute del singolo in<strong>di</strong>viduo i<br />

sintomi, i segni e le alterazioni strutturali e funzionali aggregandoli sotto il profilo<br />

preventivo, <strong>di</strong>agnostico, terapeutico; la capacità <strong>di</strong> analizzare e risolvere i problemi clinici <strong>di</strong><br />

or<strong>di</strong>ne dermato-venereologico e infettivo valutando i rapporti tra benefici, rischi e<br />

costi alla luce dei principi della me<strong>di</strong>cina basata sulla evidenza e dell’appropriatezza <strong>di</strong>agnosticoterapeutica.<br />

Deve saper interpretare correttamente i sistemi <strong>di</strong> sorveglianza e monitoraggio delle<br />

malattie infettive sia in ambito ospedaliero che comunitario per la gestione degli out break.<br />

Abilità comunicative Devono <strong>di</strong>mostrare la capacità <strong>di</strong> comunicare con chiarezza ed umanità con<br />

il paziente non solo per ciò che concerne gli aspetti clinici ma anche quelli relazionali, educativi,<br />

sociali ed etici coinvolti nella prevenzione, <strong>di</strong>agnosi e trattamento della patologia; capacità <strong>di</strong><br />

esporre i risultati anche ad un pubblico non esperto;<br />

Capacità d’appren<strong>di</strong>mento Devono <strong>di</strong>mostrare adeguata esperienza nello stu<strong>di</strong>o in<strong>di</strong>pendente e<br />

nella organizzazione della propria formazione permanente nonché la capacità <strong>di</strong> effettuare una<br />

ricerca bibliografica e <strong>di</strong> aggiornamento attraverso la consultazione delle pubblicazioni scientifiche<br />

proprie del settore<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 1 “DERMATOLOGIA”<br />

Lo studente deve essere in grado <strong>di</strong> utilizzare le conoscenze <strong>di</strong> anatomia, biologia, fisiologia e<br />

immunologia cutanea per comprendere la genesi, le alterazioni morfologiche e funzionali delle<br />

principali malattie dermatologiche <strong>di</strong> carattere infettivo, infiammatorio ed autoimmune. Lo<br />

studente, inoltre, deve apprendere la patogenesi, la fisiopatologia, la clinica e gli elementi<br />

fondamentali <strong>di</strong> terapia delle principali malattie cutanee e veneree ed essere in grado <strong>di</strong> eseguire un<br />

esame clinico corretto attraverso l’impiego <strong>di</strong> saggi semeiotici peculiari<br />

MODULO<br />

DERMATOLOGIA


ORE FRONTALI 30 ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA<br />

Il corso intende fornire informazioni aggiornate in grado <strong>di</strong> garantire allo<br />

studente adeguati livelli <strong>di</strong> conoscenza riguardo le malatiie cutanee e veneree.<br />

Lo studente deve essere in grado <strong>di</strong> utilizzare le conoscenze <strong>di</strong> anatomia, <strong>di</strong><br />

biologia , <strong>di</strong> fisiologia e <strong>di</strong> immunologia cutanea per comprendere la genesi,<br />

le alterazioni morfologiche e funzionali delle principali malattie<br />

dermatologiche <strong>di</strong> carattere infettivo, infiammatorio ed autoimmune. Lo<br />

studente, inoltre, deve apprendere la patogenesi, la fisiopatologia, la clinica e<br />

gli elementi fondamentali <strong>di</strong> terapia delle principali malattie cutanee e<br />

veneree.<br />

Il corso, inoltre, si propone <strong>di</strong> fornire allo studente le competenze necessarie<br />

per eseguire un esame clinico corretto attraverso l’appren<strong>di</strong>mento: dei segni<br />

semeiologici peculiari, <strong>di</strong> un corretto ed efficace approccio clinico al paziente,<br />

dei meto<strong>di</strong> per raccolta dell’anamnesi, dei meto<strong>di</strong> per esecuzione dell’esame<br />

obiettivo generale e sistematico, dei meto<strong>di</strong> per la compilazione <strong>di</strong> una<br />

cartella clinica orientata per problemi, delle corrette in<strong>di</strong>cazioni dell’utilizzo e<br />

dell’interpretazione degli esami <strong>di</strong> laboratorio e strumentali, <strong>di</strong> un rigoroso<br />

metodo <strong>di</strong> ragionamento <strong>di</strong>agnostico <strong>di</strong>fferenziale.<br />

Altra meta <strong>di</strong> questo corso è <strong>di</strong> consentire allo studente <strong>di</strong> riconoscere e<br />

descrivere le principali patologie oncologiche cutanee. A tal fine dovrà<br />

conoscere l’epidemiologia dei tumori (incidenza e sopravvivenza), i fattori <strong>di</strong><br />

rischio, la storia naturale,i fattori prognostici ed i sistemi <strong>di</strong> sta<strong>di</strong>azione <strong>di</strong> tali<br />

neoplasie. Lo studente deve essere portato a conoscenza delle principali<br />

applicazioni cliniche della biologia molecolare (oncogeni e geni<br />

oncosoppressori, marcatori tumorali)e degli obiettivi e delle modalità del<br />

"follow-up"<br />

Tirocinio<br />

1 CFU<br />

Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> casi clinici<br />

TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

Amerio PL, Bernego MG, Calvieri S., etc. Dermatologia e Venereologia II<br />

E<strong>di</strong>zione Minerva Me<strong>di</strong>ca<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 2 “MALATTIE INFETTIVE”<br />

Lo studente deve conoscere la fisiopatologia e la clinica delle malattie infettive e tropicali,<br />

mostrando particolare competenza nella metodologia clinica e nella terapia in infettivologia,<br />

incluse le principali patologie parassitarie e <strong>di</strong> importazione.<br />

MODULO<br />

DENOMINAZIONE DEL MODULO<br />

ORE FRONTALI 30 ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA<br />

• Saper inquadrare la storia naturale della malattia da HIV, gli strumenti<br />

<strong>di</strong>agnostici, i quadri clinici (incluse le principali patologie<br />

opportunistiche) e gli interventi terapeutici.<br />

• Conoscere i quadri clinici <strong>di</strong> epatite virale acuta, la loro evoluzione,<br />

l'iter <strong>di</strong>agnostico<br />

• Conoscere i concetti generali <strong>di</strong> epidemiologia, eziologia e patogenesi,<br />

delle infezioni respiratorie acute, i <strong>di</strong>versi quadri clinici e l'approccio<br />

terapeutico con particolare riferimento alle polmoniti<br />

• Inquadrare nosograficamente le <strong>di</strong>verse localizzazioni dell'infezione<br />

tubercolare. Conoscerne la storia naturale e l'approccio <strong>di</strong>agnostico e<br />

terapeutico


TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

1 CFU<br />

• Conoscere le caratteristiche nosografiche, cliniche e <strong>di</strong>agnostiche <strong>di</strong><br />

meningiti, malattia meningococcica, sepsi e shock settico, endocar<strong>di</strong>ti<br />

• Conoscere l'epidemiologia, l'approccio clinico-terapeutico e la<br />

<strong>di</strong>agnostica <strong>di</strong>: leishmaniosi, toxoplasmosi, rickettsiosi, brucellosi,<br />

echinococcosi<br />

• Conoscere gli agenti eziologici, i quadri clinici e le metodologie<br />

<strong>di</strong>agnostiche delle sindromi mononucleosiche infettive<br />

• Saper inquadrare l'epidemiologia regionale, i meccanismi patogenetici,<br />

l'approccio <strong>di</strong>agnostico, i quadri clinici delle infezioni intestinali<br />

batteriche, virali, protozoarie ed elmintiche<br />

• Inquadrare nosograficamente le <strong>di</strong>verse tipologie <strong>di</strong> esantemi, con<br />

particolare riferimento a morbillo, rosolia, varicella-zoster, scarlattina<br />

• Conoscere l'epidemiologia dei principali agenti eziologici <strong>di</strong> patologia<br />

infettiva <strong>di</strong> importazione,la <strong>di</strong>agnostica clinico-laboratoristica, gli<br />

interventi <strong>di</strong> profilassi<br />

• Conoscere l'epidemiologia, l'inquadramento nosografico, l'iter<br />

<strong>di</strong>agnostico, le problematiche terapeutiche delle FUO e delle infezioni<br />

ospedaliere<br />

Capitolo <strong>di</strong> Malattie Infettive in Harrison. Principi <strong>di</strong> <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> Interna, McGraw<br />

Hill,<br />

MORONI e Coll. MALATTIE INFETTIVE Ed.Masson – 7° Ed<br />

TIROCINIO<br />

Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> casi clinici


FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />

CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />

MAGISTRALE)<br />

MEDICINA E CHIRURGIA - IPPOCRATE<br />

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Igiene e <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> del Lavoro<br />

TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />

CODICE INSEGNAMENTO 13293<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI SI<br />

NUMERO MODULI 2<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/42, MED/44<br />

DOCENTE RESPONSABILE<br />

Diego Picciotto<br />

(MODULO 1)<br />

Professore Or<strong>di</strong>nario<br />

Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

DOCENTE COINVOLTO<br />

Alberto Firenze<br />

(MODULO 2)<br />

Ricercatore Confermato<br />

Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

CFU 8+1<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />

STUDIO PERSONALE<br />

130<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

95<br />

PROPEDEUTICITÀ Nessuna<br />

ANNO DI CORSO 5°<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Aule Nuove – Via Parlavecchio<br />

LEZIONI<br />

Aula <strong>di</strong> Igiene<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />

METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Lune<strong>di</strong> – Mercole<strong>di</strong> – Vener<strong>di</strong> [8.00-10.00]<br />

DIDATTICHE<br />

Lunedì-Mercoledì ore 10-13<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Marte<strong>di</strong> [12.00-13.00]<br />

STUDENTI<br />

Lunedì e Mercoledì ore 13-14<br />

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Conoscenza e capacità <strong>di</strong> comprensione<br />

Acquisire le nozioni <strong>di</strong> base delle <strong>di</strong>scipline specialistiche del Corso Integrato e la capacità <strong>di</strong><br />

utilizzare il linguaggio specifico proprio <strong>di</strong> tali <strong>di</strong>scipline.<br />

Conoscere i determinanti e i principali fattori <strong>di</strong> rischio della salute e della malattia e<br />

dell'interazione tra l'uomo ed il suo ambiente fisico-sociale. Conoscere l'eziologia e la storia<br />

naturale delle malattie acute e croniche.<br />

Conoscere l'epidemiologia, l'economia sanitaria e le basi del management della salute<br />

Capacità <strong>di</strong> applicare conoscenza e comprensione<br />

Capacità <strong>di</strong> riconoscere le più comuni malattie professionali e le tematiche <strong>di</strong> tipo igieni stico.<br />

Saper valutare correttamente i problemi della salute e saper consigliare i pazienti prendendo in<br />

considerazione fattori fisici, psichici, sociali e culturali. Conoscere l'utilizzo appropriato delle<br />

risorse umane, degli interventi <strong>di</strong>agnostici, delle modalità terapeutiche e delle tecnologie de<strong>di</strong>cate


alla cura della salute.<br />

Conoscere i principali fattori determinanti della salute e della malattia, quali lo stile <strong>di</strong> vita, i fattori<br />

genetici, demografici, ambientali, socio-economici, psicologici e culturali nel complesso della<br />

popolazione; Essere consapevole del ruolo importante dei determinanti della salute e della malattia<br />

e capacità a saper prendere adeguate azioni preventive e protettive nei confronti delle malattie,<br />

lesioni e incidenti, mantenendo e promuovendo la salute del singolo in<strong>di</strong>viduo, della famiglia e<br />

della comunità. Conoscere lo stato della salute internazionale, delle tendenze globali nella<br />

morbi<strong>di</strong>tà e nella mortalità delle malattie croniche rilevanti da un punto <strong>di</strong> vista sociale, l'impatto<br />

delle migrazioni, del commercio e dei fattori ambientali sulla salute e il ruolo delle organizzazioni<br />

sanitarie internazionali. Acquisire la comprensione della necessità <strong>di</strong> una responsabilità collettiva<br />

negli interventi <strong>di</strong> promozione della salute che richiedano stretta collaborazione con la<br />

popolazione, ed un approccio multi<strong>di</strong>sciplinare, che comprenda i professionisti sanitari e anche una<br />

collaborazione intersettoriale. Conoscere l'organizzazione <strong>di</strong> base dei sistemi sanitari, che includa<br />

le politiche, l'organizzazione, il finanziamento, le misure restrittive sui costi ed i principi <strong>di</strong><br />

management efficiente della corretta erogazione delle cure sanitarie. Dimostrare una buona<br />

comprensione dei meccanismi che sono alla base dell'equità all'accesso delle cure sanitarie,<br />

efficacia e qualità delle cure. Saper fare un uso corretto dei dati <strong>di</strong> sorveglianza locali, regionali e<br />

nazionali, della demografia e dell'epidemiologia nelle decisioni sulla salute. Conoscere le basi per<br />

poter assumere corrette decisioni, quando necessario, nelle problematiche relative alla cura della<br />

salute.<br />

Autonomia <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio<br />

Essere capace <strong>di</strong> valutare le implicazioni me<strong>di</strong>che ed infermieristiche legate alla patologia<br />

professionale e alle più comuni problematiche <strong>di</strong> Igiene generale.<br />

Acquisire capacità <strong>di</strong> integrare le conoscenze e gestire la complessità, nonché <strong>di</strong> formulare giu<strong>di</strong>zi<br />

sulla base <strong>di</strong> informazioni limitate o incomplete, includendo la riflessione sulle responsabilità<br />

sociali ed etiche collegate all'applicazione delle loro conoscenze e giu<strong>di</strong>zi.<br />

Abilità comunicative<br />

Saper comunicare in modo chiaro le conclusioni, nonché le conoscenze e la ratio ad esse sottese, a<br />

interlocutori specialisti e non specialisti.<br />

Capacità <strong>di</strong> esporre il significato della patologia lavoro-correlata e <strong>di</strong> comunicare in maniera<br />

esauriente le soluzioni pratiche <strong>di</strong> management igienistico.<br />

Capacità d’appren<strong>di</strong>mento<br />

Essere in grado <strong>di</strong> raccogliere, organizzare ed interpretare correttamente l'informazione sanitaria e<br />

biome<strong>di</strong>ca dalle <strong>di</strong>verse risorse e database <strong>di</strong>sponibili; Saper utilizzare la tecnologia associata<br />

all'informazione e alle comunicazioni come giusto supporto alle pratiche <strong>di</strong>agnostiche, terapeutiche<br />

e preventive e per la sorveglianza ed il monitoraggio del livello sanitario.<br />

Capacità <strong>di</strong> aggiornare le proprie conoscenze consultando le pubblicazioni scientifiche proprie <strong>di</strong><br />

questi settori.<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 1 “MEDICINA DEL LAVORO”<br />

MODULO 1° MEDICINA DEL LAVORO<br />

ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI<br />

30 Definire il concetto <strong>di</strong> rischio; definire e classificare i fattori <strong>di</strong> rischio<br />

professionali; fornire la definizione dei fattori <strong>di</strong> rischio connessi ad<br />

attività lavorative ed elencarne i principali.<br />

Definire i livelli e i tipi <strong>di</strong> prevenzione, <strong>di</strong> tutela e <strong>di</strong> promozione della<br />

salute in ambito occupazionale.<br />

Descrivere il quadro clinico delle patologie da rumore, da alte e basse<br />

temperature, ra<strong>di</strong>azioni ionizzanti, non ionizzanti, vibrazioni e baropatie;<br />

illustrare le principali norme preventive.


TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

Descrivere il monitoraggio biologico; definire le suscettibilità<br />

in<strong>di</strong>viduali.<br />

Elencare le possibili cause dei principali tumori occupazionali.<br />

Elencare le cause ambientali e lavorative delle dermatiti allergiche e<br />

irritative e fornire in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> carattere preventivo e terapeutico.<br />

In<strong>di</strong>care i possibili effetti <strong>di</strong> danno non specifico delle attività lavorative<br />

e descriverne gli effetti (lavoro a turni e notturno, stress lavorativo, danni<br />

da postura, movimentazione <strong>di</strong> carichi, lavoro d'ufficio, VDT, stress da<br />

eccessivo carico <strong>di</strong> lavoro, burn-out syndrome, mobbing).<br />

Definire il rischio biologico e le principali strategie preventive.<br />

Classificare i rischi professionali in ambiente ospedaliero.<br />

Descrivere l'inquadramento legislativo ed epidemiologico della me<strong>di</strong>cina<br />

del lavoro. Ricercare le fonti normative nel campo della me<strong>di</strong>cina del<br />

lavoro.<br />

Partecipazione alla formulazione del giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> idoneità al lavoro<br />

specifico sulla base dei dati sanitari, del monitoraggio ambientale o del<br />

monitoraggio biologico, con riferimento alla <strong>di</strong>sciplina vigente.<br />

L. Ambrosi, V. Foà - Trattato <strong>di</strong> <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> del Lavoro seconda e<strong>di</strong>zione<br />

(UTET Ed. 2003)<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO IGIENE<br />

Presentare, analizzare e <strong>di</strong>scutere le metodologie teoriche ed applicative <strong>di</strong> prevenzione,<br />

sorveglianza e controllo per il miglioramento dello stato <strong>di</strong> salute della popolazione.<br />

Indurre una formazione me<strong>di</strong>ca orientata alla valutazione e risoluzione <strong>di</strong> problematiche <strong>di</strong> Sanità<br />

Pubblica correlate al verificarsi <strong>di</strong> eventi sanitari in ambienti <strong>di</strong> vita e <strong>di</strong> lavoro in relazione anche<br />

alla organizzazione sanitaria nazionale e regionale.<br />

MODULO 2 IGIENE<br />

ORE FRONTALI<br />

50<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />

PROGRAMMA<br />

Obiettivi specifici<br />

Fornire conoscenze scientifiche e professionali nei campi della me<strong>di</strong>cina<br />

preventiva, educazione sanitaria e promozione della salute, della<br />

programmazione, organizzazione e valutazione delle tecnologie e dei servizi<br />

sanitari, dell’igiene degli alimenti, della sicurezza negli ambienti <strong>di</strong> vita e <strong>di</strong><br />

lavoro, dell’organizzazione <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> epidemiologici ed utilizzazione dei<br />

sistemi informativi sanitari, della legislazione sanitaria e delle prove <strong>di</strong><br />

efficacia per la prevenzione e l’assistenza sanitaria.<br />

Programma<br />

- Definizione e obiettivi dell’Igiene e della Sanità Pubblica<br />

- Parametri demografici <strong>di</strong> interesse sanitario e in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> salute <strong>di</strong> una<br />

popolazione<br />

- Gli stu<strong>di</strong> epidemiologici<br />

- Definizione e obiettivi generali della Prevenzione Primaria, Secondaria e<br />

Terziaria con relative metodologie applicative.<br />

- Pratiche <strong>di</strong> <strong>di</strong>sinfezione, <strong>di</strong>sinfestazione e sterilizzazione<br />

- Valutazione del rischio biologico negli operatori sanitari<br />

- Obiettivi strategici della Prevenzione: controllo, eliminazione ed<br />

era<strong>di</strong>cazione delle malattie


TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

- Epidemiologia e prevenzione primaria e secondaria delle malattie infettive<br />

- Immunoprofilassi attiva e passiva<br />

- Vaccini: costituzione, vie <strong>di</strong> somministrazione, strategie <strong>di</strong> impiego,<br />

valutazione dell’efficacia dei vaccini. Vaccinazioni obbligatorie e<br />

consigliate, calendario vaccinale vigente in Italia<br />

- Le immunoglobuline: tipi, modalità <strong>di</strong> somministrazione, efficacia.<br />

- Epidemiologia e prevenzione delle malattie cronico-degenerative: tecniche<br />

<strong>di</strong> prevenzione primaria, secondaria e terziaria, applicazioni e strategie.<br />

- Igiene degli alimenti: conservazione degli alimenti, HACCP, tossinfezioni<br />

alimentari<br />

- Igiene dell’ambiente: matrici ambientali, inquinamento atmosferico, acqua e<br />

ciclo dell’acqua, gestione dei rifiuti e riflessi per la salute umana<br />

- Organizzazione sanitaria in Italia: Piano Sanitario Nazionale, Aziende<br />

Sanitarie, Livelli Essenziali <strong>di</strong> Assistenza<br />

- Clinical Governance e suoi strumenti ai fini del controllo e riduzione del<br />

rischio clinico<br />

Igiene <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> Preventiva Sanità Pubblica<br />

W. Ricciar<strong>di</strong><br />

Monduzzi E<strong>di</strong>tore, Bologna<br />

Igiene e<strong>di</strong>lizia ed Ambientale<br />

C. Signorelli<br />

Società E<strong>di</strong>trice Universo<br />

Trattato <strong>di</strong> Legislazione Ospedaliera<br />

A. Zaglio<br />

Piccin – 2009<br />

Manuale <strong>di</strong> Epidemiologia per la Sanità Pubblica<br />

Faggiano-Donato-Barbone<br />

Centro Scientifico E<strong>di</strong>tore<br />

TIROCINIO<br />

1 Modalità <strong>di</strong> sterilizzazione e <strong>di</strong> asepsi. Applicare le misure universali <strong>di</strong><br />

comportamento per la prevenzione del rischio biologico e per la gestione della<br />

profilassi post-esposizione a rischio infettivo. Applicare le misure <strong>di</strong> autoprotezione<br />

nei contatti con pazienti contagiosi.


FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />

CORSO DI LAUREA L.M. MEDICINA E CHIRURGIA<br />

INSEGNAMENTO Malattie degli organi <strong>di</strong> senso.<br />

TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />

CODICE INSEGNAMENTO 13946<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI SI<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/28, MED/30, MED/31<br />

DOCENTE COINVOLTO<br />

(MODULO 1)<br />

DOCENTE RESPONSABILE<br />

MODULO 2<br />

Vincenzo Schifano<br />

Professore Associato<br />

Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

Pietro Messina<br />

Or<strong>di</strong>nario<br />

Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

DOCENTE COINVOLTO MODULO 3 Gianfranco Cupido<br />

Professore Associato<br />

Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

CFU 9+2<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />

STUDIO PERSONALE<br />

155<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

120<br />

PROPEDEUTICITÀ Nessuna<br />

ANNO DI CORSO Quinto<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Aula Clinica Oculistica<br />

LEZIONI<br />

Provvederà la segreteria appena sarà approvato<br />

il calendario delle lezioni<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali. Esercitazioni.<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Facoltativa<br />

METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI II Semestre<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Come da calendario ufficiale<br />

DIDATTICHE<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI<br />

STUDENTI<br />

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Conoscenza e capacità <strong>di</strong> comprensione<br />

Conoscenza degli elementi essenziali <strong>di</strong> anatomia, fisiologia e patologia dell’apparato visivo,<br />

odontostomatologico ed otorino.<br />

Capacità <strong>di</strong> applicare conoscenza e comprensione<br />

Capacità <strong>di</strong> riconoscere e <strong>di</strong>agnosticare le principali patologie <strong>di</strong> pertinenza oculare,<br />

odontostomatologico ed otorino, nonché <strong>di</strong> inquadrare i segni oculari, odontostomatologici ed<br />

otorino delle patologie sistemiche.<br />

Autonomia <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio<br />

Possibilità <strong>di</strong> formulare iter <strong>di</strong>agnostici per l’accertamento delle principali patologie oculari,<br />

odontostomatologiche ed otorine


Abilità comunicative<br />

Possibilità <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzare il paziente verso una più efficace e pronta <strong>di</strong>agnosi delle principali<br />

patologie oculari, odontostomatologiche ed otorino.<br />

Capacità d’appren<strong>di</strong>mento<br />

Acquisizione <strong>di</strong> una capacità <strong>di</strong> formazione continua nel campo delle principali patologie oculari,<br />

odontostomatologiche ed otorino.<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

Lo studente al termine del Corso <strong>di</strong> Malattie dell’apparato visivo deve essere in grado <strong>di</strong>:<br />

conoscere gli elementi essenziali <strong>di</strong> anatomia, fisiologia e patologia dell’apparato visivo. In<br />

particolare, per quanto riguarda la patologia oculare, lo studente deve essere in grado <strong>di</strong><br />

riconoscere i quadri patologici più comuni e conoscere le più frequenti complicanze oculari delle<br />

più comuni malattie sistemiche.<br />

MODULO 1 MALATTIE APPARATO VISIVO<br />

ORE FRONTALI LEZIONI FRONTALI<br />

30 Cause e caratteristiche dei più comuni errori <strong>di</strong> rifrazione e accomodazione<br />

Principali indagini strumentali <strong>di</strong> largo impiego in campo oftalmologico<br />

(esame con lampada a fessura, tonometria, fluorangiografia, campimetria<br />

visiva, optometria, etc..): tecniche e principi<br />

Definizione delle principali malattie locali e sistemiche della retina (affezioni<br />

flogistiche, vascolari, <strong>di</strong>smetaboliche, tumorali, <strong>di</strong>stacco della retina) e<br />

principali approcci terapeutici<br />

Quadri del fundus oculi nelle principali malattie sistemiche e locali<br />

(ipertensione, <strong>di</strong>abete, ipertensione endocranica, corioretiniti etc.) e<br />

interpretazione dei relativi referti.<br />

Cause principali, <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong>fferenziale e trattamento dell' “occhio rosso"<br />

(congiuntiviti, iriti, ecc).<br />

La cataratta: cause, epidemiologia, storia clinica e principi <strong>di</strong> terapia.<br />

Fisiopatologia dell'idro<strong>di</strong>namica dell'umor acqueo; definizione, principi<br />

<strong>di</strong>agnostici (con particolare attenzione al sospetto <strong>di</strong>agnostico d'urgenza) e<br />

strategie terapeutiche del glaucoma.<br />

Definizione delle più frequenti malattie del nervo ottico e delle vie ottiche<br />

(alterazioni chiasmatiche, retrochiasmatiche e retrogenicolari); descrizione<br />

dei principi generali <strong>di</strong> terapia<br />

Patologie a carico dell'apparato oculomotore (alterazione dell'equilibrio<br />

oculo-estrinseco e strabismi paralitici): <strong>di</strong>agnosi e terapia<br />

Quadri clinici dell'esoftalmo e enoftalmo: cause più frequenti e il significato<br />

nella <strong>di</strong>agnostica <strong>di</strong>fferenziale con malattie anche <strong>di</strong> interesse internistico<br />

Le cause <strong>di</strong> ipovisione nell’infanzia, i processi cognitivi e riabilitativi.<br />

Malattie cronico-degenerative, flogistiche, tumorali e <strong>di</strong>smetaboliche <strong>di</strong><br />

annessi oculari (palpebre cornea, sclera-congiuntiva, uvea anteriore etc.)<br />

Malattie eredo-degenerative del segmento posteriore dell'occhio (deg. tapetoretiniche,<br />

maculopatie congenite, albinismo, etc)<br />

Cause e possibili quadri clinici delle più frequenti emergenze oculistiche:<br />

corpi estranei, lesioni corneali, danni retinici acuti, lesioni meccaniche del<br />

TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

globo oculare, etc.<br />

M. Miglior: Oftalmologia clinica. Ed. Monduzzi, Bologna<br />

Frezzotti, Guerra, Oftalmologia essenziale, Ambrosiana<br />

Sborgia, Delle Noci, Malattie dell’Apparato Visivo – Piccin Ed.


Miglior, Oftalmologia Clinica, Monduzzi Ed.<br />

Kanski JJ, Oftalmologia clinica, Ed. Elsevier<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO <strong>di</strong>: MALATTIE ODONTOSTOMATOLOGICHE:<br />

Acquisire le conoscenze <strong>di</strong> base <strong>di</strong> anatomia e fisiologia del cavo orale e delle patologie <strong>di</strong><br />

maggiore riscontro: carie, malattia parodontale, stomatomucositi, neoplasie.<br />

MODULO 2<br />

ORE FRONTALI<br />

30<br />

TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

DENOMINAZIONE DEL MODULO: MALATTIE ODONTOSTOMATOLOGICHE<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI<br />

OBIETTIVI SPECIFICI<br />

Conoscere gli aspetti legati alla prevenzione, alla <strong>di</strong>agnosi precoce ed alla<br />

sintomatologia della carie, della malattia parodontale, delle stomatomucositi e<br />

delle noeplasie orali. Conoscere le relazioni tra patologie orali, <strong>di</strong> altri organi,<br />

sistemiche e relativi quadri sindromici. Acquisire i principi <strong>di</strong> terapia me<strong>di</strong>ca<br />

e chirurgica delle suddette affezioni.<br />

In<strong>di</strong>viduare gli orientamenti <strong>di</strong>agnostici, obiettivi e strumentali, delle<br />

patologie del <strong>di</strong>stretto orale. Proporre protocolli <strong>di</strong> terapia me<strong>di</strong>ca e/o<br />

chirugica nelle principali patologie <strong>di</strong>sfunzionali, flogistiche, neoplastiche e<br />

traumatiche <strong>di</strong> tale <strong>di</strong>stretto.<br />

PROGRAMMA<br />

Anatomia e Fisiologia del cavo orale: Anatomia e fisiologia dei denti, del<br />

parodonto, delle ossa mascellari e dei tessuti molli del cavo orale.<br />

Designazione grafica dei denti e Formula dentaria. Eruzione dentaria.<br />

Disodontiasi, Carie e Traumi dentari: Epidemiologia, eziopatogenesi,<br />

sintomatologia, profilassi e cenni <strong>di</strong> terapia della carie dentale e delle<br />

pulpopatie. Disodontiasi 3° molare. Ascessi e flemmoni odontogeni. Traumi<br />

dentari.<br />

Malattie del Parodonto e dell’A.T.M.: Epidemiologia, etiopatogenesi,<br />

sintomatologia, profilassi e cenni <strong>di</strong> terapia della malattia parodontale.<br />

Ipersensibilià dentinale. Sindrome <strong>di</strong>sfunzionale dell’A.T.M.. Nevralgie<br />

trigeminali odontogene. Precancerosi e Neoplasie orali: Classificazione,<br />

fattori <strong>di</strong> rischio e <strong>di</strong>agnosi precoce delle precancerosi orali e delle neoplasie<br />

dei tessuti duri e molli del cavo orale. Stomatomucositi: Classificazione,<br />

etiopatogenesi, sintomatologia e cenni <strong>di</strong> terapia delle stomatomucositi<br />

infettive, da farmaci, autoimmuni. Xerostomia. Il cavo orale nelle malattie<br />

sindromiche e sistemiche<br />

-Valletta G., Materasso S., Mignogna MD.: "Malattie Odontostomatologiche"<br />

– Ed. Piccin, Padova;<br />

- Montebugnoli L.: "Lezioni <strong>di</strong> Clinica Odontostomatologica". – Ed. Martina,<br />

Bologna;<br />

- Messina P., Scar<strong>di</strong>na G.A.: “Patologie della mucosa orale”- Ed. Aracne<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO <strong>di</strong>: OTORINOLARINGOIATRIA con Elementi <strong>di</strong> AUDIOLOGIA:<br />

Riconoscere e descrivere le malattie dell’orecchio esterno, me<strong>di</strong>o ed interno ed in<strong>di</strong>carne le terapie<br />

me<strong>di</strong>che e/o chirurgiche


MODULO 3 DENOMINAZIONE DEL MODULO:<br />

OTORINOLARINGOIATRIA con Elementi <strong>di</strong> AUDIOLOGIA<br />

ORE FRONTALI<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI<br />

30<br />

TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

OBIETTIVI SPECIFICI<br />

Riconoscere l’eziologia e <strong>di</strong>scutere la <strong>di</strong>agnostica <strong>di</strong>fferenziale delle vertigini.<br />

Definire le principali malattie dell’VIII nervo e delle vie acustiche. Descrivere<br />

analiticamente e <strong>di</strong>scutere la terapia delle principali malattie del naso, delle<br />

cavità paranasali. Descrivere in modo analitico e <strong>di</strong>scutere la terapia delle<br />

malattie del cavo orale, dell’orofaringe, del rinofaringe. Illustrare<br />

la classificazione e le cause delle malattie della laringe, la <strong>di</strong>agnosi ed il loro<br />

trattamento.. Diagnostica e trattamento delle <strong>di</strong>spnee <strong>di</strong> pertinenza Otorino.<br />

In<strong>di</strong>cazioni alla tracheotomia e tecnica chirurgica. Descrivere gli elementi<br />

caratteristici della visita ORL. Conoscere le principali patologie della<br />

comunicazione orale (patologie foniatriche). Illustrare le meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong><br />

indagini au<strong>di</strong>ologiche e vestibolari. Illustrare le tecniche per affrontare le<br />

emergenze più frequenti in ORL (tamponamento nasale nell’epistassi,<br />

asportazione corpi estranei, crisi vertiginose, <strong>di</strong>spnee).<br />

PROGRAMMA<br />

Anatomo-fisiologia e semeiotica del naso e dei seni paranasali. Patologia<br />

mal<strong>formativa</strong> del naso. Patologia inifiammatoria del naso: le riniti. Patologia<br />

treaumatica del naso. . Le sinusiti. Epistassi. Neoplasie del naso e dei seni<br />

paranasali. Granulomatosi <strong>di</strong> Wegener. Funzione olfattiva.<br />

Anatomo-fisiologia e semeiotica della faringe. Vegetazioni adenoidee.<br />

Tunori del rinofaringe. Le faringiti. Le angine. Le tonsilliti. L’ascesso<br />

peritonsillare. Tumori del cavo orale e della faringe. Tonsilliti linguali.<br />

La patologia delle ghiandole salivari: scialoadeniti, calcolosi salivari, tumori<br />

delle ghiandole salivari, patologia immunitaria delle ghiandole salivari.<br />

Anatomo-fisiologia e semeiotica della laringe. Patologia congenita della<br />

laringe. Traumi laringei. Laringiti. Neoformazioni benigne della laringe.<br />

Precancerosi laringee. Tumori maligni. Carcinoma laringeo. Paralisi laringee.<br />

Tracheotomia.<br />

Disturbi della comunicazione orale: Disfonie, <strong>di</strong>slalie, <strong>di</strong>sartrie.<br />

Anatomo-fisiologia e semeiotica dell’orecchio. Patologia infiammatoria<br />

dell’orecchio esterno. Corpi estranei e tappo <strong>di</strong> cerume. Le otiti me<strong>di</strong>e e le<br />

complicanze. L’otosclerosi. Le malattie dell’orecchio interno: labirintiti e<br />

labirintosi. La malattia <strong>di</strong> Meniérè. Le neoplasie dell’orecchio. Neurinoma<br />

dell’acustico. La paralisi del facciale. Le sor<strong>di</strong>tà. Le vertigini. Esami<br />

funzionali au<strong>di</strong>o-vestibolari: esame au<strong>di</strong>ometrico, es. impedenzometrico,<br />

esame vestibolare. Protesi acustiche ed impianti cocleari<br />

M.Rossi, S. Restivo, G.Cortesina: Manuale <strong>di</strong> Otorinolaringoiatria E<strong>di</strong>toriale<br />

Grasso<br />

V. Cappello: Nuovo compen<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Otorinolaringoiatria E<strong>di</strong>zioni: Gruppo<br />

Associati Pubblitaf<br />

TIROCINIO<br />

2 CFU Esaminare i riflessi pupillari. Elencare le principali indagini strumentali <strong>di</strong><br />

largo impiego in campo oftalmologico (esame con lampada a fessura,<br />

tonometria, fluorangiografia, campimetria visiva, optometria, etc..) e<br />

descriverne sommariamente le tecniche e i principi. Rimuovere corpi estranei


dalla congiuntiva. Eseguire esame del fundus oculi. Determinare l’acuità<br />

visiva me<strong>di</strong>ante tavole optometriche. Eseguire una me<strong>di</strong>cazione oculare con<br />

l’instillazione <strong>di</strong> un collirio o <strong>di</strong> pomata oftalmica. Estrarre un tappo <strong>di</strong><br />

cerume. Eseguire esame obiettivo non strumentale <strong>di</strong> naso, orecchio e faringe.<br />

Eseguire con l’otoscopio l’esame del condotto u<strong>di</strong>tivo esterno (per corpo<br />

estraneo o cerume).


FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />

CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />

MAGISTRALE)<br />

<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong> - <strong>Ippocrate</strong><br />

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Malattie apparato locomotore, fisiatria e<br />

chirurgia plastica<br />

TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante (MOD 1,2) Affine (Mod. 3)<br />

CODICE INSEGNAMENTO 13944<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI SI<br />

NUMERO MODULI Tre<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/33 - MED/34 - MED/19<br />

DOCENTE RESPONSABILE<br />

Giulia Letizia Mauro<br />

(MODULO 1)<br />

Professore Or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> Fisica e<br />

Riabilitativa (MED/34)<br />

Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

DOCENTE COINVOLTO<br />

Michele D’Arienzo<br />

(MODULO 2)<br />

Professore Or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> Ortope<strong>di</strong>a e<br />

Traumatologia (MED/33)<br />

Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

DOCENTE COINVOLTO<br />

Adriana Cordova<br />

(MODULO 3)<br />

Professore Associato <strong>di</strong> <strong>Chirurgia</strong> Plastica e<br />

Ricostruttiva (MED19)<br />

Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

CFU 9+2<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />

STUDIO PERSONALE<br />

155<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

120<br />

PROPEDEUTICITÀ Nessuna<br />

ANNO DI CORSO Quinto<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE<br />

LEZIONI<br />

Aula <strong>di</strong> Clinica Ortope<strong>di</strong>ca<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività <strong>di</strong>dattiche (lezioni ed esercitazioni)<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />

METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale (G. Letizia Mauro, M. D’Arienzo,<br />

A. Cordova)<br />

Prova scritta in itinere (A. Cordova)<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Lunedì-Mercoledì-Venerdì ore 12-14 (G.<br />

DIDATTICHE<br />

Letizia Mauro)<br />

Da definire (M. D’Arienzo)<br />

Lunedì-Mercoledì-Venerdì ore 12-14 (A.<br />

Cordova)<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Lunedì dalle 12:00 alle13:00 (G. Letizia Mauro)<br />

STUDENTI<br />

Martedì dalle 12:00 alle 14:00 (M. D’Arienzo)<br />

Lunedì e Venerdì dalle08.00-09.00 (A.Cordova)


MODULO (1)<br />

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Fisiatria<br />

Imparare le principali caratteristiche della terapia fisica e dell’esercizio terapeutico. Acquisire<br />

nozioni fondamentali sulle patologie <strong>di</strong> interesse riabilitativo in<strong>di</strong>candone i principali in<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong><br />

prevenzione, <strong>di</strong>agnosi e terapia. Conoscere le modalità <strong>di</strong> svolgimento della visita specialistica.<br />

Apprendere l’organizzazione del team e delle strutture riabilitative. Comprendere le fondamentali<br />

nozioni per la presa in carico del paziente <strong>di</strong>sabile.<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

Imparare le principali caratteristiche della terapia fisica e dell’esercizio terapeutico. Acquisire<br />

nozioni fondamentali sulle patologie <strong>di</strong> interesse riabilitativo in<strong>di</strong>candone i principali in<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong><br />

prevenzione, <strong>di</strong>agnosi e terapia. Conoscere le modalità <strong>di</strong> svolgimento della visita specialistica.<br />

Apprendere l’organizzazione del team e delle strutture riabilitative. Comprendere le fondamentali<br />

nozioni per la presa in carico del paziente <strong>di</strong>sabile.<br />

MODULO<br />

ORE FRONTALI<br />

30 ore<br />

TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

Fisiatria<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA<br />

• Nozioni riabilitative <strong>di</strong> tipo me<strong>di</strong>co e sociale<br />

• Organizzazione delle strutture riabilitative e del team<br />

• Differenze tra menomazione, <strong>di</strong>sabilità e han<strong>di</strong>cap delle malattie invalidanti più<br />

frequenti; conseguenti strategie organizzative e terapeutiche per la gestione del paziente<br />

• Visita Fisiatrica<br />

• Valutazione motoria (esame articolare, muscolare e funzionale)<br />

• Principali scale <strong>di</strong> valutazione<br />

• Terapia fisica per le patologie osteomioarticolari, neurologiche, etc….<br />

• Potenzialità preventive e curative dell'esercizio terapeutico in ambito osteoarticolare,<br />

neurologico, car<strong>di</strong>orespiratorio, etc.<br />

• Protocolli riabilitativi<br />

• Epidemiologia e <strong>di</strong>fferenti determinanti etiopatogenetiche della osteopenia/osteoporosi<br />

in relazione al sesso, all'età, a patologie, a terapie concomitanti, ecc.; manifestazioni<br />

cliniche e accertamenti <strong>di</strong>agnostici, anche ai fini degli orientamenti terapeutici<br />

• Tecniche e in<strong>di</strong>cazioni per l'esame <strong>di</strong> densitometria ossea<br />

• Approccio riabilitativo nelle malattie metaboliche dell’osso<br />

• Epidemiologia, basi fisiopatologiche e in<strong>di</strong>cazioni per gli accertamenti <strong>di</strong>agnostici<br />

anche ai fini della <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong>fferenziale e gli orientamenti terapeutici nell’artrosi delle<br />

<strong>di</strong>verse articolazioni<br />

• Elementi etiopatogenetici, indagini per l'approfon<strong>di</strong>mento <strong>di</strong>agnostico e gli in<strong>di</strong>rizzi<br />

terapeutici delle cervicobrachialgie e lombosciatalgie<br />

• Ruolo dell'attività fisica (lavorativa ed extralavorativa) e delle mo<strong>di</strong>ficazioni dello stile<br />

<strong>di</strong> vita nella prevenzione e nella terapia delle con<strong>di</strong>zioni fisiologiche e parafisiologiche<br />

• Riabilitazione della spalla dolorosa<br />

• Trattamento riabilitativo delle fratture del collo del femore<br />

• Terapia fisica e rieducazione funzionale nella <strong>di</strong>storsione della tibio-peroneo-astragalica<br />

• Terapie Fisiche<br />

• Rieducazione funzionale<br />

• Visita fisiatrica<br />

• Densitometria Ossea<br />

Esercitazioni<br />

Powerpoint delle lezioni<br />

Valobra – Nuovo trattato <strong>di</strong> <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> Fisica e Riabilitazione


MODULO (2)<br />

Brotzman – La Riabilitazione in Ortope<strong>di</strong>a<br />

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Malattie apparato locomotore<br />

Essere in grado <strong>di</strong> riconoscere le più frequenti malattie dell’apparato locomotore, in<strong>di</strong>candone i<br />

principali in<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong> prevenzione, <strong>di</strong>agnosi e terapia e la capacità <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare le con<strong>di</strong>zioni che,<br />

nel suin<strong>di</strong>cato ambito, necessitno dell’apporto professionale dello specialista. Conoscere aspetti <strong>di</strong><br />

strategie preventive, terapeutiche e riabilitative essenziali.<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

Essere in grado <strong>di</strong> riconoscere le più frequenti malattie dell’apparato locomotore, in<strong>di</strong>candone i<br />

principali in<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong> prevenzione, <strong>di</strong>agnosi e terapia e la capacità <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare le con<strong>di</strong>zioni che<br />

necessitano dell’apporto professionale dello specialista. Conoscere aspetti <strong>di</strong> strategie preventive,<br />

terapeutiche e chirurgiche essenziali.<br />

MODULO<br />

ORE FRONTALI<br />

30<br />

Malattie apparato locomotore<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA<br />

1. Le fratture: classificazione, quadri clinici, complicanze e modalità <strong>di</strong><br />

trattamento, con esercitazioni pratiche <strong>di</strong> bendaggi e fasciature.<br />

2. Deformità congenite : la <strong>di</strong>splasia congenita dell’anca, il piede torto<br />

congenito, il torcicollo miogeno.<br />

3. Paramorfismi e <strong>di</strong>smorfismi: la scoliosi.<br />

4. La malattia artrosica e le sue principali localizzazioni<br />

5. Lombalgie, lombosciatalgie e lombocruralgie. L’ernia del <strong>di</strong>sco<br />

lombare: patogenesi, clinica e trattamento.<br />

6. La patologia della spalla: lesioni mio-capsulo-legamentose, lesioni del<br />

cercine glenoideo, lesioni osteoarticolari. Le lussazioni <strong>di</strong> spalla.<br />

7. La patologia del ginocchio: patogenesi, clinica e trattamento delle<br />

lesioni meniscali e delle lesioni legamentose. Le lesioni cartilaginee<br />

articolari.<br />

8. La patologia del piede: quadri clinici più frequenti.<br />

9. Lesioni muscolari e ten<strong>di</strong>nee nello sport: la pubalgia e il gomito del<br />

tennista.<br />

TIROCINIO<br />

1 CFU Effettuare fasciature e bendaggi. Sorvegliare l'efficienza <strong>di</strong> apparecchi gessati e tutori<br />

ortope<strong>di</strong>ci.<br />

TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

Gallinaro, D’Arienzo, Innocenti. Core Curriculum. Ortope<strong>di</strong>a e<br />

Traumatologia. Mac-Graw-Hill Milano<br />

Sessa, Villani. Ortope<strong>di</strong>a e Traumatologia, Monduzzi E<strong>di</strong>tore, Bologna


MODULO (3)<br />

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

<strong>Chirurgia</strong> Plastica<br />

Lo studente deve essere in grado <strong>di</strong>:<br />

• identificare i campi <strong>di</strong> applicazione della chirurgia plastica;<br />

• essere in grado <strong>di</strong> utilizzare le conoscenze <strong>di</strong> anatomia, fisiopatologia ed istologia del<br />

tessuto cutaneo, per comprendere le modalità <strong>di</strong> guarigione delle ferite;<br />

• acquisire le tecniche <strong>di</strong> base per la sutura cutanea e la me<strong>di</strong>cazione delle ferite;<br />

• conoscere le modalità <strong>di</strong> attecchimento del tessuto autologo;<br />

• conoscere vantaggi e limiti dei principali biomateriali utilizzati in chirurgia;<br />

• conoscere le principali malformazioni esterne ed il timing <strong>di</strong> trattamento;<br />

• conoscere le tecniche <strong>di</strong> base della chirurgia plastica (innesti e lembi);<br />

• conoscere le modalità <strong>di</strong> sta<strong>di</strong>azione e trattamento dei tumori cutanei;<br />

• conoscere i principi fisiopatologici e le strategie <strong>di</strong> trattamento della malattia da<br />

ustione<br />

• conoscere i principi della chirurgia estetica, i vantaggi e le complicanze dei principali<br />

interventi chirurgici;<br />

- saper comunicare in modo chiaro le conoscenze acquisite e aver sviluppato le capacità <strong>di</strong><br />

appren<strong>di</strong>mento che consentano loro <strong>di</strong> continuare a stu<strong>di</strong>are in modo autonomo.<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO- saper comunicare in modo chiaro le conoscenze<br />

acquisite e aver sviluppato le capacità <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento che consentano loro <strong>di</strong> continuare a<br />

stu<strong>di</strong>are in modo autonomo e acquisire manualità nella chirurgia <strong>di</strong> superficie<br />

MODULO<br />

ORE FRONTALI<br />

30<br />

<strong>Chirurgia</strong> Plastica<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI –<br />

OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA<br />

Principi <strong>di</strong> chirurgia plastica:<br />

Le ferite cutanee<br />

La cicatrizzazione delle ferite<br />

Le ustioni<br />

I tumori cutanei<br />

Gli innesti<br />

Biomateriali in chirurgia plastica<br />

I lembi<br />

Principali malformazioni esterne<br />

<strong>Chirurgia</strong> elettiva e d'urgenza della mano.<br />

Principali applicazioni della chirurgia estetica.<br />

Tirocinio (1 CFU)<br />

Usare le tecniche <strong>di</strong> base per la sutura cutanea e la me<strong>di</strong>cazione delle ferite, le modalità <strong>di</strong> attecchimento del tessuto<br />

autologo; riconoscere i vantaggi ed limiti dei principali biomateriali utilizzati in chirurgia; in<strong>di</strong>viduare le principali<br />

malformazioni esterne ed il timing <strong>di</strong> trattamento; conoscere le tecniche <strong>di</strong> base della chirurgia plastica (innesti e<br />

lembi); conoscere le modalità <strong>di</strong> sta<strong>di</strong>azione e trattamento dei tumori cutanei; conoscere i principi fisiopatologici e le<br />

strategie <strong>di</strong> trattamento della malattia da ustione conoscere i principi della chirurgia estetica, i vantaggi e le complicanze<br />

dei principali interventi chirurgici.<br />

TESTI 33. TESTI:


CONSIGLIATI - www.echirurgiaplastica.it, la chirurgia plastica online per lo studente<br />

- “<strong>Chirurgia</strong> plastica ricostruttiva ed estetica”, A. Faga, ed. Masson


FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />

CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />

MAGISTRALE)<br />

<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong> - <strong>Ippocrate</strong><br />

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Neurologia<br />

TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />

CODICE INSEGNAMENTO 05334<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI NO<br />

NUMERO MODULI 1<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED-26<br />

DOCENTE RESPONSABILE<br />

Giovanni Savettieri<br />

(MODULO 1)<br />

Professore Or<strong>di</strong>nario<br />

Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

CFU 6+1<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />

STUDIO PERSONALE<br />

90+10<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

75<br />

PROPEDEUTICITÀ Nessuna<br />

ANNO DI CORSO V<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Aula “A. Rubino” – Dipartimento Universitario<br />

LEZIONI<br />

<strong>di</strong> Neuroscienze Cliniche – Via G. La Loggia, 1<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività <strong>di</strong>dattiche (lezioni, tirocinio, etc.),<br />

Esercitazioni in aula<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />

METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ<br />

DIDATTICHE<br />

Secondo calendario<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI<br />

STUDENTI<br />

Ogni lunedì e mercoledì ore 12 - 13<br />

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Conoscere le basi anatomo-cliniche delle malattie del sistema nervoso centrale e periferico;<br />

acquisire le nozioni fondamentali per affrontare la procedura <strong>di</strong>agnostica delle più frequenti<br />

con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> patologia del sistema nervoso centrale e periferico. Avere nozioni adeguate sul<br />

management delle principali malattie del sistema nervoso centrale e periferico. Essere in grado <strong>di</strong><br />

formulare, sulla base della storia clinica e dell’obiettività neurologica, ipotesi <strong>di</strong>agnostiche.<br />

Essere in grado <strong>di</strong> realizzare una valutazione neurologica ed un esame delle funzioni cognitive<br />

Essere in grado <strong>di</strong> eseguire correttamente le strategie <strong>di</strong>agnostiche e terapeutiche adeguate<br />

applicando i principi della me<strong>di</strong>cina basata sull'evidenza, ma tenendo conto dell’in<strong>di</strong>vidualità del<br />

singolo paziente.<br />

Saper comunicare con il paziente in maniera chiara e scevra da termini tecnici e saper proporre al<br />

paziente un proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong>agnostico senza allarmismi, ma con le informazioni necessarie.<br />

Sapere approfon<strong>di</strong>re criticamente le problematiche neurologiche attraverso la consultazione della<br />

letteratura scientifica internazionale.


OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

Obiettivo formativo del modulo <strong>di</strong> neurologia è quello <strong>di</strong> fornire agli studenti gli strumenti teorici e<br />

pratici formulare un’ipotesi <strong>di</strong>agnostica, una valutazione prognostica ed un’in<strong>di</strong>cazione <strong>di</strong><br />

trattamento nell’ambito delle malattie del sistema nervoso. Questo obiettivo sarà perseguito<br />

attraverso un’analisi dettagliata delle varie patologie, analisi che verrà effettuata partendo da<br />

casistiche cliniche, utilizzando i principi della me<strong>di</strong>cina basata sull’evidenza attraverso algoritmi<br />

<strong>di</strong>agnostici. Non saranno tralasciati tuttavia argomenti riguardanti i meccanismi che determinano le<br />

varie malattie del sistema nervoso. Si farà in modo che gli studenti apprendano le modalità <strong>di</strong><br />

applicazione pratica delle conoscenze.<br />

MODULO Neurologia<br />

ORE FRONTALI<br />

60<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />

PROGRAMMA<br />

1. Introduzione alla neurologia clinica. Il metodo clinico in neurologia.<br />

Alberi decisionali in neurologia. Semeiotica neurologica e <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong><br />

sede lesionale.<br />

2. Semeiotica strumentale in neurologia. Indagini neurofisiologiche,<br />

indagini <strong>di</strong> imaging, analisi del liquido cefalo-rachi<strong>di</strong>ano, indagini<br />

morfologiche, <strong>di</strong>agnostica genetica.<br />

3. Epidemiologia delle malattie neurologiche.<br />

4. Sindromi neurologiche. Sindromi da danno corticale (lobo frontale,<br />

parietale, temporale, occipitale); sindromi del tronco dell’encefalo<br />

(sindromi alterne); sindromi da lesione midollare.<br />

5. Malattie dei nervi cranici.<br />

6. Malattie cerebrovascolari. Circolazione cerebrale, infarto cerebrale,<br />

emorragia cerebrale, emorragia sub aracnoidea, TIA, vasculiti,<br />

demenza vascolare.<br />

7. Demenze. Definizione, classificazione,malattia <strong>di</strong> Alzheimer,<br />

demenza fronto-temporale, demenza con corpi <strong>di</strong> Levy, demenze<br />

secondarie (idrocefalo normoteso)<br />

8. Disor<strong>di</strong>ni del movimento. Neuroanatomia funzionale dei gangli della<br />

base, sindromi parkinsoniane e malattia <strong>di</strong> Parkinson, tremori,<br />

sindromi coreiche, malattia <strong>di</strong> Wilson.<br />

9. Cefalee ed algie cranio-facciali. Classificazione, emicrania, cefalea<br />

tensiva, cefalea a grappolo, nevralgia trigeminale.<br />

10. Epilessie. Fisiopatologia dell’epilettogenesi, classificazione, eziologia,<br />

cenni <strong>di</strong> trattamento.<br />

11. Malattie della mielina. Sclerosi multipla, encefalo mielite a focolai<br />

<strong>di</strong>sseminati (ADEM), leuco<strong>di</strong>strofie.<br />

12. Sclerosi laterale Amiotrofica.<br />

13. Atassie ere<strong>di</strong>tarie.<br />

14. Infezioni del S.N.C. meningiti (sindrome meningea, classificazione),<br />

ascesso cerebrale, encefaliti (virali: sintomatologia, classificazione; da<br />

virus lenti; neuro sifilide; da toxoplasma; nell’immunodeficienza; da<br />

prioni.<br />

15. Affezioni neurologiche HIV correlate.<br />

16. Tumori del sistema nervoso. Classificazione, sintomatologia.<br />

17. Malattie del sistema nervoso periferico. Polineuropatie,<br />

18. Malattie della giunzione neuromuscolare. Miastenia gravis,<br />

sindromi miasteniche.<br />

19. Malattie dei muscoli. Distrofie muscolari, miopatie metaboliche,


miopatie infiammatorie.<br />

20. Alterazioni dello stato <strong>di</strong> coscienza.<br />

TIROCINIO<br />

1 CFU Eseguire un esame obiettivo non specialistico del sistema nervoso centrale e<br />

periferico. Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> casi clinici.<br />

TESTI 1. V. Bonavita, G. Di Iorio – Neurologia Clinica – E<strong>di</strong>zioni Me<strong>di</strong>co<br />

CONSIGLIATI Scientifiche, 2007<br />

2. B. Bergamasco, R. Mutani – La Neurologia <strong>di</strong> Bergamini – Ed. Libreria<br />

Cortina, Torino, 2006


FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />

CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />

MAGISTRALE)<br />

MEDICINA E CHIRURGIA - IPPOCRATE<br />

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO PSICHIATRIA<br />

TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />

AMBITO DISCIPLINARE Stu<strong>di</strong>o dei principali <strong>di</strong>sturbi mentali.<br />

CODICE INSEGNAMENTO 05960<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI NO<br />

NUMERO MODULI 1<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/25<br />

DOCENTE RESPONSABILE<br />

(MODULO 1)<br />

ROSA LO BAIDO<br />

PROFESSORE ASSOCIATO<br />

UNIVERSITà DI PALERMO<br />

CFU 5 CFU/F + 1 CFU/T<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />

STUDIO PERSONALE<br />

75<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

50<br />

PROPEDEUTICITÀ Nessuna<br />

ANNO DI CORSO V<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE<br />

LEZIONI<br />

Dipartimennto BioNeC, Via La Loggia, 1<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali, attività teorico-pratica guidata<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />

METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ<br />

DIDATTICHE<br />

Giorni e orario delle lezioni<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI<br />

STUDENTI<br />

Lunedì 9.00-11.00<br />

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Si riferiscono all’insegnamento/corso integrato e non ai singoli moduli che lo<br />

compongono.<br />

Vanno espressi utilizzando i descrittori <strong>di</strong> Dublino<br />

Conoscenza e capacità <strong>di</strong> comprensione<br />

Conoscenza e capacità <strong>di</strong> comprensione delle funzioni psichiche, dei <strong>di</strong>sturbi <strong>di</strong><br />

pertinenza psichiatrica, dei modelli eziologici <strong>di</strong> tipo neurobiologico, psicologico,<br />

psico<strong>di</strong>namico e psicosociale, delle principali strategie <strong>di</strong> intervento terapeutico per<br />

il trattamento dei <strong>di</strong>sturbi psichiatrici (interventi psicofarmacologici,<br />

psicoterapeutici, riabilitativi).<br />

Capacità <strong>di</strong> applicare conoscenza e comprensione<br />

Riconoscimento del <strong>di</strong>sagio psichico, inquadramento <strong>di</strong>agnostico, valutazione clinica<br />

e in<strong>di</strong>viduazione delle possibilità terapeutiche e riabilitative idonee al trattamento dei<br />

<strong>di</strong>sturbi psichiatrici.


Autonomia <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio<br />

Sviluppare un approccio critico, originale ed abilità <strong>di</strong> argomentazione rispetto alle<br />

tematiche trattate.<br />

Abilità comunicative<br />

Comprensione del significato della comunicazione verbale e non verbale e<br />

applicazione <strong>di</strong> queste conoscenze alla relazione me<strong>di</strong>co-paziente con particolare<br />

riferimento alla gestione del paziente psichiatrico.<br />

Capacità d’appren<strong>di</strong>mento<br />

Capacità che consentano una buona utilizzazione delle nozioni apprese per orientarsi<br />

nell’ambito della comprensione e del riconoscimento del <strong>di</strong>sagio psichico e per<br />

potere continuare ad approfon<strong>di</strong>re tali stu<strong>di</strong> nell’ambito dell’aggiornamento e della<br />

formazione continua.<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

Obiettivo dell’insegnamento è approfon<strong>di</strong>re la conoscenza delle cause, dei sintomi e<br />

dei trattamenti del <strong>di</strong>sagio psichico.<br />

MODULO<br />

ORE FRONTALI<br />

50<br />

PSICHIATRIA<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />

PROGRAMMA<br />

Orientamenti della Psichiatria<br />

La relazione me<strong>di</strong>co paziente in Psichiatria<br />

Funzioni psichiche e psicopatologia<br />

Diagnostica e classificazione in Psichiatria<br />

Disturbi schizofrenici e altre psicosi<br />

Disturbi dell’umore<br />

Disturbi del comportamento alimentare<br />

Disturbi d’ansia<br />

Disturbi <strong>di</strong> personalità<br />

Psicopatologia dell’adolescenza<br />

Vecchie e nuove <strong>di</strong>pendenze<br />

Sindromi psicorganiche<br />

Interventi in psichiatria: farmaci, psicoterapie, riabilitazione.<br />

Legislazione psichiatrica<br />

Responsabilità professionale e consenso informato<br />

1 CFU Tirocinio<br />

Il colloquio psichiatrico<br />

Anamnesi ed esame psichico<br />

Compilazione della cartella clinica psichiatrica.<br />

Utilizzo dei reattivi psicologici per la <strong>di</strong>agnosi in Psichiatria.<br />

TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

Giberti F., Rossi R. (2007), Manuale <strong>di</strong> Psichiatria, Piccin – Nuova Libreria,<br />

Padova.


FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />

CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />

MAGISTRALE)<br />

IPPOCRATE<br />

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO ONCOLOGIA CLINICA<br />

TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />

CODICE INSEGNAMENTO 05403<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI SI<br />

NUMERO MODULI DUE<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI SSD: MED06 - MED18<br />

DOCENTE RESPONSABILE<br />

Gianni Pantuso MED 18<br />

(MODULO 1)<br />

Professore Associato<br />

Fac <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong>,Università <strong>di</strong><br />

<strong>Palermo</strong><br />

DOCENTE COINVOLTO<br />

Sergio Palmeri MED 06<br />

(MODULO 2)<br />

Professore Associato<br />

Fac <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong>,Università <strong>di</strong><br />

<strong>Palermo</strong><br />

CFU 6+2<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />

STUDIO PERSONALE<br />

110<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

90<br />

PROPEDEUTICITÀ Nessuna<br />

ANNO DI CORSO 5°<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE<br />

LEZIONI<br />

Aule Nuove<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA lezioni frontali<br />

esercitazioni in aula<br />

seminari<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />

METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ<br />

DIDATTICHE<br />

Come da Calendario del Corso <strong>di</strong> Laurea<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Prof. G. Pantuso: lunedì dalle 13.00 alle 13.45<br />

STUDENTI<br />

presso lo stu<strong>di</strong>o del Dipartimento <strong>di</strong> Oncologia<br />

dell’AOUP<br />

(091.6554501 - giannipantuso@unipa.it)<br />

Prof. S. Palmeri: giovedì dalle 12.30 alle 13.30<br />

presso lo stu<strong>di</strong>o situato al pianterreno del<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Oncologia dell’AOUP<br />

(0916552506 e mail: s.palmeri@unipa.it)<br />

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Conoscenza e capacità <strong>di</strong> comprensione: alla fine del corso integrato lo studente dovrà essere in<br />

grado <strong>di</strong> conoscere e comprendere:


• le modalità della crescita e <strong>di</strong>ffusione dei tumori soli<strong>di</strong><br />

• le principali modalità <strong>di</strong>agnostiche per una corretta <strong>di</strong>agnosi, sta<strong>di</strong>azione e prognosi dei<br />

tumori soli<strong>di</strong><br />

• le basi scientifiche che sottendono la corretta pianificazione terapeutica (chirurgica,me<strong>di</strong>ca<br />

e integrata) dei tumori soli<strong>di</strong> durante le varie fasi <strong>di</strong> malattia<br />

Capacità <strong>di</strong> applicare conoscenza e comprensione: alla fine del corso integrato lo studente dovrà<br />

conoscere e comprendere:<br />

• quali sono le principali terapie chirurgiche (resettive ra<strong>di</strong>cali, <strong>di</strong> debulking, palliative, ecc..)<br />

e me<strong>di</strong>che (chemioterapiche, ormonali a<strong>di</strong>uvanti e non)<br />

• quali sono i limiti e le potenzialità dei trattamenti oggi <strong>di</strong>sponibili per la <strong>di</strong>agnosi e terapia<br />

dei principali tumori soli<strong>di</strong><br />

• come impostare una <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong>fferenziale <strong>di</strong> fronte un paziente con una sospetta neoplasia<br />

solida maligna<br />

Autonomia <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio: alla fine del corso integrato lo studente dovrà essere in grado <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>care:<br />

• se un paziente, affetto da uno specifico tumore solido sia potenzialmente guaribile,<br />

curabile oppure da affidare esclusivamente a terapie me<strong>di</strong>che <strong>di</strong> supporto<br />

• in caso <strong>di</strong> eleggibilità per uno specifico trattamento, quali sono i principali parametri<br />

clinici da prendere in considerazione prima <strong>di</strong> avviare il paziente al percorso terapeutico<br />

in<strong>di</strong>viduato<br />

Abilità comunicative: alla fine del corso integrato lo studente dovrà essere in grado <strong>di</strong> comunicare<br />

con la necessaria delicatezza, completezza e comprensibilità una <strong>di</strong>agnosi “<strong>di</strong>fficile”<br />

Capacità d’appren<strong>di</strong>mento: alla fine del corso integrato lo studente dovrà essere in grado <strong>di</strong><br />

interpretare la letteratura scientifica relativa alla <strong>di</strong>sciplina<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEI MODULI<br />

Essere in grado <strong>di</strong> analizzare e risolvere i problemi <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne oncologico affrontando l’iter<br />

<strong>di</strong>agnostico-terapeutico alla luce dei principi della me<strong>di</strong>cina basata sull’evidenza.<br />

MODULO Oncologia Me<strong>di</strong>ca<br />

ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />

30<br />

PROGRAMMA<br />

Le lezioni frontali saranno <strong>di</strong>vise in due parti;<br />

1° parte:<br />

• introduzione alla storia, evoluzione e finalità della <strong>di</strong>sciplina<br />

• principi <strong>di</strong> crescita neoplastica e sue refluenze sulle strategie<br />

terapeutiche<br />

• multi<strong>di</strong>sciplinarietà e terapie integrate<br />

• le fasi della terapia me<strong>di</strong>ca dei tumori soli<strong>di</strong><br />

2° parte:<br />

• Diagnosi, sta<strong>di</strong>azione, prognosi e terapia me<strong>di</strong>ca dei principali tumori<br />

soli<strong>di</strong><br />

• le terapie <strong>di</strong> supporto e il controllo dei sintomi<br />

• la relazione me<strong>di</strong>co–paziente in Oncologia<br />

TIROCINIO<br />

1 Saper raccogliere il consenso informato del paziente a una meto<strong>di</strong>ca<br />

<strong>di</strong>agnostica e/o terapeutica. Informare un paziente (in con<strong>di</strong>zioni simulate) su<br />

vantaggi e reazioni avverse <strong>di</strong> un ciclo <strong>di</strong> chemioterapia. Impostare un piano<br />

terapeutico.


TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

A. R. Bianco “Manuale <strong>di</strong> Oncologia Clinica” 4° Ed. Mc Graw & Hill<br />

G. Bonadonna ed al. “<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> Oncologica” 8° Ed. Elsevier Masson<br />

M. Lopez Oncologia Me<strong>di</strong>ca Pratica 2° Ed. SEU<br />

MODULO Oncologia Chirurgica<br />

ORE FRONTALI<br />

30<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />

PROGRAMMA<br />

• Introduzione e generalità epidemiologiche<br />

• Approccio al paziente oncologico<br />

• Principi <strong>di</strong> chirurgia oncologica<br />

• Metodologia e finalità della <strong>di</strong>sciplina<br />

• Diagnosi, sta<strong>di</strong>azione, prognosi e terapia chirurgica dei principali<br />

tumori soli<strong>di</strong><br />

• Ruolo della chirurgia mininvasiva<br />

• Multi<strong>di</strong>sciplinarietà e terapie integrate<br />

• Principi <strong>di</strong> nutrizione artificiale in chirurgia oncologica<br />

• Meto<strong>di</strong>che parachirurgiche terapeutiche e/o palliative<br />

• la relazione me<strong>di</strong>co–paziente in Oncologia<br />

TIROCINIO<br />

1 Saper raccogliere il consenso informato del paziente a una meto<strong>di</strong>ca<br />

<strong>di</strong>agnostica e/o terapeutica. Informare un paziente (in con<strong>di</strong>zioni simulate) su<br />

vantaggi e reazioni avverse <strong>di</strong> un ciclo <strong>di</strong> chemioterapia. Impostare un piano<br />

terapeutico.<br />

TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

M. A. Latteri “<strong>Chirurgia</strong> Oncologica e Principi <strong>di</strong> Oncologia Clinica”<br />

Ed. E<strong>di</strong>SES


FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />

CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />

MAGISTRALE)<br />

<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong>- <strong>Ippocrate</strong><br />

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO CHIRURGIA GENERALE<br />

TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />

CODICE INSEGNAMENTO 01975<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI Si<br />

NUMERO MODULI 2<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED18<br />

DOCENTE<br />

Gaspare Gulotta<br />

(MODULO 1)<br />

Prof. Or<strong>di</strong>nario<br />

Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

DOCENTE<br />

Giuseppe Diana<br />

(MODULO 2)<br />

Prof. Or<strong>di</strong>nario<br />

Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

CFU 6 CFU/F + 2CFU/T<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />

STUDIO PERSONALE<br />

110<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

90<br />

PROPEDEUTICITÀ ANATOMIA PATOLOGICA - C.I. -<br />

PATOLOGIA SISTEMATICA I, II, III, IV -<br />

DIAGNOSTICA PER IMMAGINI<br />

ANNO DI CORSO V e VI<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE<br />

LEZIONI<br />

Come da programmazione del CdL<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali, seminari ed esercitazioni in<br />

corsia, ambulatorio e sala operatoria<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />

METODI DI VALUTAZIONE Test a risposte multiple alla fine del primo<br />

modulo (idoneità) ed in itinere del modulo 2.<br />

Prova orale finale.<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre (anno V – modulo 1 );<br />

Primo semestre (anno VI – modulo 2)<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ<br />

DIDATTICHE<br />

Come da <strong>di</strong>sposizione del CdL<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI lunedì, martedì, mercoledì ore 15 – 16<br />

STUDENTI<br />

giovedì ore 12 – 13<br />

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Conoscenza e capacità <strong>di</strong> comprensione<br />

− Conoscere l'epidemiologia, l'economia sanitaria e le basi del management chirurgico della<br />

salute.<br />

− Conoscere e saper attuare i principali interventi chirurgici nella malattia acuta e cronica,<br />

nella riabilitazione e nelle cure <strong>di</strong> tipo terminale.<br />

Capacità <strong>di</strong> applicare conoscenza e comprensione<br />

− Saper eseguire correttamente una storia clinica adeguata, che comprenda anche aspetti


sociali, come la salute occupazionale.<br />

− Essere in grado <strong>di</strong> realizzare un esame dello stato fisico e mentale.<br />

− Essere in grado <strong>di</strong> analizzare ed interpretare i risultati delle procedure <strong>di</strong>agnostiche e<br />

tecniche <strong>di</strong> base, allo scopo <strong>di</strong> definire correttamente la natura <strong>di</strong> un problema.<br />

− Essere in grado <strong>di</strong> eseguire correttamente le strategie <strong>di</strong>agnostiche adeguate, allo scopo <strong>di</strong><br />

salvaguardare la vita e saper applicare i principi della me<strong>di</strong>cina basata sull'evidenza per<br />

suggerire le terapie chirurgiche adeguate.<br />

− Saper esercitare il corretto giu<strong>di</strong>zio clinico per stabilire le <strong>di</strong>agnosi e le terapie nel singolo<br />

paziente.<br />

− Conoscere l'utilizzo appropriato delle risorse umane, degli interventi <strong>di</strong>agnostici, delle<br />

modalità terapeutiche e delle tecnologie de<strong>di</strong>cate alla cura della salute.<br />

Autonomia <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio<br />

− Identificare, formulare e risolvere i problemi del paziente utilizzando le basi del pensiero e<br />

della ricerca scientifica e sulla base dell'informazione ottenuta e correlata da <strong>di</strong>verse fonti.<br />

− Essere consapevole del ruolo che hanno la complessità, l'incertezza e la probabilità nelle<br />

decisioni prese durante la pratica me<strong>di</strong>ca.<br />

− Essere in grado <strong>di</strong> formulare delle ipotesi, raccogliere e valutare in maniera critica i dati,<br />

per risolvere i problemi.<br />

− Riconoscere che una buona pratica me<strong>di</strong>ca <strong>di</strong>pende strettamente dall'interazione e dalle<br />

buone relazioni tra me<strong>di</strong>co, paziente e famiglia, a salvaguar<strong>di</strong>a del benessere, della <strong>di</strong>versità<br />

culturale e dell'autonomia del paziente.<br />

− Acquisire il senso <strong>di</strong> responsabilità personale nel prendersi cura dei singoli pazienti.<br />

Abilità comunicative<br />

− Ascoltare attentamente per comprendere e sintetizzare l'informazione rilevante su tutte le<br />

problematiche, comprendendone i loro contenuti.<br />

− Mettere in pratica le capacità comunicative per facilitare la comprensione con i pazienti e<br />

loro parenti, rendendoli capaci <strong>di</strong> prendere delle decisioni come partners alla pari.<br />

− Dimostrare una buona sensibilità verso i fattori culturali e personali che migliorano le<br />

interazioni con i pazienti e con la comunità<br />

− Interagire con altre figure professionali coinvolte nella cura dei pazienti attraverso un<br />

lavoro <strong>di</strong> gruppo efficiente<br />

Capacità d’appren<strong>di</strong>mento<br />

− Essere in grado <strong>di</strong> raccogliere, organizzare ed interpretare correttamente l'informazione<br />

sanitaria e biome<strong>di</strong>ca dalle <strong>di</strong>verse risorse e database <strong>di</strong>sponibili.<br />

− Saper raccogliere le informazioni specifiche sul paziente dai sistemi <strong>di</strong> gestione <strong>di</strong> dati<br />

clinici.<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

• la capacità <strong>di</strong> analizzare i problemi clinici <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne, chirurgico, valutando i rapporti tra<br />

benefici, rischi e costi, anche alla luce dei principi della me<strong>di</strong>cina basata sulla evidenza ed<br />

in<strong>di</strong>carne le soluzioni;<br />

• l'abilità e la sensibilità per applicare nelle decisioni me<strong>di</strong>che i principi essenziali <strong>di</strong> economia<br />

sanitaria con specifico riguardo al rapporto costo/beneficio delle procedure <strong>di</strong>agnostiche e<br />

terapeutiche.<br />

MODULO 1 E 2 CHIRURGIA GENERALE


ORE FRONTALI<br />

30+30<br />

2 CFU<br />

(secondo semestre<br />

del VI anno)<br />

DOCENTI<br />

ATTIVITA DI<br />

TIROCINIO<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />

PROGRAMMA DEI DUE MODULI<br />

OBIETTIVO GENERALE:<br />

Gli studenti devono essere in grado <strong>di</strong> analizzare i sintomi, in<strong>di</strong>viduare i segni<br />

da integrare con i dati <strong>di</strong> laboratorio e strumentali per riconoscere l’esistenza,<br />

la gravità, la prognosi ed il trattamento delle malattie comprendenti la<br />

chirurgia come opzione terapeutica.<br />

Essere in grado <strong>di</strong> valutare i risultati dei trattamenti chirurgici, specie se<br />

demolitivi, in relazione alla qualità della vita utilizzando la <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> Basata<br />

sull’Evidenza.<br />

OBIETTIVO SPECIFICO<br />

Formulare un iter <strong>di</strong>agnostico e terapeutico me<strong>di</strong>ante decisioni motivate e<br />

pertinenti alle situazioni concretamente proposte, valutando <strong>di</strong> volta in volta i<br />

rapporti tra rischi, costi e benefici, fino a definire una strategia complessiva <strong>di</strong><br />

gestione dello specifico paziente che tenga conto degli aspetti <strong>di</strong> prevenzione,<br />

<strong>di</strong> terapia e <strong>di</strong> riabilitazione<br />

Utilizzare le basi del ragionamento clinico per definire le indagini<br />

<strong>di</strong>agnostiche <strong>di</strong> prima scelta, secondo criteri decisionali <strong>di</strong> efficienza ed<br />

efficacia e in funzione del rapporto tra benefici, rischi e costi<br />

Descrivere il valore del colloquio me<strong>di</strong>co/paziente come strumento<br />

terapeutico, preventivo e <strong>di</strong> educazione sanitaria<br />

Discutere casi clinici <strong>di</strong> interesse chirurgico, riferiti a malattie prevalenti,<br />

focalizzando gli elementi essenziali alla <strong>di</strong>agnostica <strong>di</strong>fferenziale e le<br />

in<strong>di</strong>cazioni/controin<strong>di</strong>cazioni alla terapia chirurgica rispetto a quella me<strong>di</strong>ca<br />

Delineare le peculiarità della preparazione all'intervento del paziente<br />

geriatrico e dell'assistenza peri e postoperatoria<br />

In<strong>di</strong>care le principali urgenze chirurgiche nel paziente geriatrico<br />

Descrivere il significato <strong>di</strong> rischio chirurgico in relazione allo stato <strong>di</strong> malattia<br />

ed alla sua prognosi ed allo stato del paziente<br />

TIROCINIO<br />

Discutere in modo interattivo la <strong>di</strong>agnostica <strong>di</strong>fferenziale <strong>di</strong> casi clinici reali<br />

o simulati (prototipici <strong>di</strong> situazioni cliniche <strong>di</strong> frequente riscontro) basandosi<br />

sul problem solving (con stu<strong>di</strong>o in<strong>di</strong>viduale e non assistito dei casi clinici<br />

proposti dal docente)<br />

Discutere in modo interattivo le possibili decisioni <strong>di</strong>agnostiche e<br />

terapeutiche (decision making) in casi clinici reali o simulati<br />

Compilare richiesta motivata <strong>di</strong> indagini <strong>di</strong>agnostiche laboratoristiche e<br />

strumentali<br />

Compilare richiesta motivata <strong>di</strong> consulenza specialistica<br />

Compilare richiesta motivata <strong>di</strong> ricovero ospedaliero<br />

Informare (in con<strong>di</strong>zioni reali o simulate) il paziente e i congiunti su<br />

<strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> patologie gravi, invalidanti o con esito infausto e sui relativi<br />

trattamenti<br />

Concordare con il paziente l'assunzione delle decisioni che lo riguardano<br />

Discutere con un paziente i benefici e rischi <strong>di</strong> un trattamento chirurgico.<br />

Prof. Bianca Cu<strong>di</strong>a (R.C. MED 18)<br />

Prof. Giovanni Guercio (R.C. MED 18)


DOCENTI<br />

ATTIVITA<br />

PRATICHEe<br />

TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

(modulo 1) Prof. Antonino Agrusa (R.C. MED 18)<br />

(modulo 1) Prof. Giuseppe Salamone (R.C. MED 18)<br />

(modulo 2) Prof. Bianca Cu<strong>di</strong>a (R.C. MED 18)<br />

(modulo 2) Prof. Giovanni Guercio (R.C. MED 18)<br />

Ascelta dello studente<br />

Bellantone, De Toma, Montorsi: <strong>Chirurgia</strong> Generale; Minerva Me<strong>di</strong>ca Ed.<br />

Dionigi: <strong>Chirurgia</strong>; Masson Ed.<br />

Blande et al: General Surgery; Springer Ed.<br />

Lowrence: Essential of General Surgery; Lippincott Ed.<br />

Viene inoltre fornito un elenco <strong>di</strong> URL per lo stu<strong>di</strong>o on-line


FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />

CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />

MAGISTRALE)<br />

<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong>- <strong>Ippocrate</strong><br />

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO PEDIATRIA<br />

TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />

CODICE INSEGNAMENTO 05648<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI SI<br />

NUMERO MODULI DUE<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/38 e MED/20<br />

DOCENTE RESPONSABILE<br />

Prof Giovanni Corsello<br />

(MODULO 1)<br />

Or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> Pe<strong>di</strong>atria<br />

Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

DOCENTE COINVOLTO<br />

Prof. Giuseppe Li Voti<br />

(MODULO 2)<br />

Prof. Associato<br />

Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

CFU 7 CFU/F + 2 CFU/T<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />

STUDIO PERSONALE<br />

125<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

100<br />

PROPEDEUTICITÀ Nessuna<br />

ANNO DI CORSO SESTO<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Aula del Dipartimento Materno Infantile<br />

LEZIONI<br />

Via Giordano n.3<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività <strong>di</strong>dattiche (lezioni),<br />

Esercitazioni in aula.<br />

Visite in campo, altro<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />

METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale.<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Giorni : Vener<strong>di</strong><br />

DIDATTICHE<br />

Orario delle lezioni : 8-14,00<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Giorni : Marte<strong>di</strong>’ e Giove<strong>di</strong>’<br />

STUDENTI<br />

Orari <strong>di</strong> ricevimento : 12,00-14,00<br />

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Acquisire le problematiche <strong>di</strong> competenza me<strong>di</strong>ca non specialistica in tema <strong>di</strong> fisiopatologia,<br />

<strong>di</strong>agnosi, cura e prevenzione dello stato <strong>di</strong> salute e delle principali malattie che interessano tutta<br />

l’età evolutiva, da quella neonatale all’adolescenza. Va considerata la peculiarità della pe<strong>di</strong>atria<br />

come branca specialistica non d’organo, ma <strong>di</strong> fascia d’età che include le <strong>di</strong>verse competenze <strong>di</strong><br />

una me<strong>di</strong>cina generale dell’età evolutiva aperta alle tematiche specialistiche incluso la<br />

neonatologia, la chirurgia pe<strong>di</strong>atrica e la neuropsichiatria infantile. In<strong>di</strong>viduare quelle con<strong>di</strong>zioni<br />

cliniche che rendono utile e necessario l’intervento del me<strong>di</strong>co specialista, anche in rapporto alle<br />

patologie per cui si impone un protocollo <strong>di</strong> intervento specifico, sia a livello ambulatoriale che<br />

ospedaliero. Affrontare le problematiche cliniche e biologiche dell’età evolutiva, da quella


neonatale all’adolescenza, con un approccio multi<strong>di</strong>sciplinare integrato, in particolar modo tra le<br />

aree scientifico-<strong>di</strong>sciplinari che fanno parte del corso integrato. Rendere operative sui pazienti le<br />

conoscenze e le competenze acquisite attraverso una idonea interazione clinica multi<strong>di</strong>sciplinare.<br />

OBIETTIVI FORMATIVI<br />

Acquisire le problematiche <strong>di</strong> competenza me<strong>di</strong>ca non specialistica in tema <strong>di</strong> fisiopatologia, <strong>di</strong>agnosi, cura e<br />

prevenzione dello stato <strong>di</strong> salute e delle principali malattie che interessano tutta l’età evolutiva, da quella neonatale<br />

all’adolescenza. Va considerata la peculiarità della pe<strong>di</strong>atria come branca specialistica non d’organo, ma <strong>di</strong> fascia d’età<br />

che include le <strong>di</strong>verse competenze <strong>di</strong> una me<strong>di</strong>cina generale dell’età evolutiva aperta alle tematiche specialistiche<br />

incluso la neonatologia, la chirurgia pe<strong>di</strong>atrica e la neuropsichiatria infantile. In<strong>di</strong>viduare quelle con<strong>di</strong>zioni cliniche<br />

che rendono utile e necessario l’intervento del me<strong>di</strong>co specialista, anche in rapporto alle patologie per cui si impone un<br />

protocollo <strong>di</strong> intervento specifico, sia a livello ambulatoriale che ospedaliero. Affrontare le problematiche cliniche e<br />

biologiche dell’età evolutiva, da quella neonatale all’adolescenza, con un approccio multi<strong>di</strong>sciplinare integrato, in<br />

particolar modo tra le aree scientifico-<strong>di</strong>sciplinari che fanno parte del corso integrato. Rendere operative sui pazienti le<br />

conoscenze e le competenze acquisite attraverso una idonea interazione clinica multi<strong>di</strong>sciplinare.<br />

MODULO 1<br />

ORE FRONTALI<br />

40<br />

DENOMINAZIONE DEL MODULO<br />

PEDIATRIA<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA<br />

Introduzione alla pe<strong>di</strong>atria e semeiotica pe<strong>di</strong>atrica; Assistenza del neonato alla nascita; Il<br />

neonato sano; Il neonato pretermine e <strong>di</strong> basso peso; Il neonato asfittico; Il <strong>di</strong>stress<br />

respiratorio nel neonato; Itteri neonatali; Infezioni e sepsi neonatali; Screening neonatali;<br />

L’alimentazione del neonato: allattamento naturale e con formule; Il <strong>di</strong>vezzamento e<br />

l’alimentazione dei primi anni <strong>di</strong> vita; L’accrescimento corporeo in età evoluriva; La pubertà:<br />

cronologia, anticipazioni e ritar<strong>di</strong> puberali; Nozioni <strong>di</strong> adolescentologia; Patologia carenziale<br />

in pe<strong>di</strong>atria; I <strong>di</strong>sturbi della crescita; Il bambino con turbe della <strong>di</strong>gestione e<br />

dell’assorbimento; Car<strong>di</strong>opatie congenite ed acquisite; Patologia genetica ; Malattie<br />

cromosomiche; Malattie renali; Malattie delle vie urinarie; Principali malattie respiratorie del<br />

bambino; Il reflusso gastroesofageo; Le anemie congenite ed acquisite del bambino; Le<br />

porpore trombocitopeniche <strong>di</strong> interesse pe<strong>di</strong>atrico; Difetti della coagulazione del sangue;<br />

Malattie da alterata risposta immunitaria; Malattia celiaca; Fibrosi cistica del pancreas;<br />

Intolleranza alle proteine del latte vaccino; Principali malattie endocrine del bambino; Il<br />

<strong>di</strong>abete mellito; Oncologia pe<strong>di</strong>atrica e nozioni <strong>di</strong> terapia; Masse addominali; Principali<br />

malattie congenite del metabolismo; Malformazioni congenite e prevenzione genetica; Le<br />

vaccinazioni; Malattie del SNC <strong>di</strong> interesse pe<strong>di</strong>atrico.Nozioni <strong>di</strong> <strong>Chirurgia</strong> Pe<strong>di</strong>atrica.<br />

Nozioni <strong>di</strong> Neuropsichiatria Infantile<br />

1 CFU Attività <strong>di</strong> Tirocinio<br />

Didattica interattiva su casi clinici reali e simulati.<br />

TESTI BURGIO GR. : Pe<strong>di</strong>atria essenziale , UTET<br />

CONSIGLIATI CAREDDU : Pe<strong>di</strong>atra Generale e Specialistica , Ambrosiana<br />

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Fare conoscere le patologie congenite ed acquisite in campo neonatale, pe<strong>di</strong>atrico ed<br />

adolescenziale. Acquisire le competenze <strong>di</strong> fisiopatologia, <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnosi sia clinica che strumentale.<br />

Fare conoscere le possibilità terapeutiche, il timing del trattamento e la terapia chirurgica sia<br />

tra<strong>di</strong>zionale che endoscopica e laparoscopica. Infine insegnare a comunicare con il bambino ed i<br />

suoi genitori per umanizzare la me<strong>di</strong>cina e renderla più vicino al bambino. Insegnare a <strong>di</strong>scutere <strong>di</strong><br />

casi clinici attraverso una idonea integrazione clinica multi<strong>di</strong>sciplinare<br />

MODULO 2<br />

CHIRURGIA PEDIATRICA


ORE FRONTALI<br />

30<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />

PROGRAMMA<br />

Introduzione alla <strong>Chirurgia</strong> Pe<strong>di</strong>atrica dalla <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> patologie congenite<br />

“in utero” alla <strong>di</strong>agnostica clinica e strumentale nel neonato, nel lattante, nel<br />

bambino e nell’adolescente. Patologie riguardanti l’apparato <strong>di</strong>gerente: atresia<br />

dell’esofago,atresie duodenali, <strong>di</strong>giuno-ileali, del colon e del retto, Ileo da<br />

meconio, Megacolon agangliare, Invaginazioni intestinali, volvolo intestinale,<br />

addome acuto, peritoniti, appen<strong>di</strong>copatia,reflusso gastro esofageo. Patologia<br />

genito urinarie: patologie cistiche renali, patologie del giunto pielo ureterale,<br />

patologie del giunto vescico ureterale, <strong>di</strong>sfunzioni vescicali, patologie<br />

dell’uretra, testicolo ritenuto, ernie inguinali congenite, idrocele, scroto acuto,<br />

varicocele. Patologie apparato respiratorio: CAM, enfisema lobare,<br />

sequestrazioni, pneumotorace. Tumori soli<strong>di</strong> infantili. Cisti e fistole del collo<br />

1 CFU Attività <strong>di</strong> titìrocinio<br />

Didattica su casi clinici reali e simulati.<br />

TESTI Lezioni <strong>di</strong> <strong>Chirurgia</strong> Pe<strong>di</strong>atrica R. Domini, M. Lima<br />

CONSIGLIATI CLUEB Bologna


FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />

CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />

MAGISTRALE)<br />

<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong>- <strong>Ippocrate</strong><br />

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> Legale, Bioetica e Storia della<br />

<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong><br />

TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />

AMBITO DISCIPLINARE <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e sanità pubblica e degli ambienti <strong>di</strong><br />

lavoro e scienze me<strong>di</strong>co legali<br />

CODICE INSEGNAMENTO 13949<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI SI<br />

NUMERO MODULI DUE<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/43- MED/02<br />

DOCENTE RESPONSABILE<br />

Prof.ssa Antonina Argo<br />

(MODULO 1)<br />

Associato <strong>di</strong> <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> Legale<br />

Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

DOCENTE COINVOLTO<br />

Prof. Renato Malta<br />

(MODULO 2)<br />

Ricercatore<br />

Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

CFU 6 + 1<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />

STUDIO PERSONALE<br />

100<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

75<br />

PROPEDEUTICITÀ Nessuna<br />

ANNO DI CORSO sesto<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE<br />

LEZIONI<br />

plesso Aule Nuove- Aule me<strong>di</strong>cina legale<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali ed esercitazioni in aula.<br />

Didattica interattiva su casi clinici reali e<br />

simulati.<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />

METODI DI VALUTAZIONE Prova orale – Commissione: Argo Antonina,<br />

Malta Renato, Zerbo Stefania, Scalici Edoardo,<br />

Procaccianti Salvatore.<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ<br />

DIDATTICHE<br />

Come da calendario<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI<br />

STUDENTI<br />

mercoledì ore 12-13<br />

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Introduzione ai fondamentali obblighi inerenti l’esercizio professionale del me<strong>di</strong>co nei riguar<strong>di</strong><br />

della Autorità Giu<strong>di</strong>ziaria e <strong>di</strong> quella sanitaria pubblica, attualmente vigenti in Italia.<br />

Conoscere i fondamenti del rapporto professionale con il paziente ed acquisire la capacità <strong>di</strong><br />

orientarlo in modo consono ai fondamenti etico-deontologici della professione.<br />

Acquisire le nozioni <strong>di</strong> base delle <strong>di</strong>scipline giuri<strong>di</strong>che – <strong>di</strong>ritto penale e civile- inerenti il Corso


Integrato e la capacità <strong>di</strong> utilizzare il linguaggio specifico proprio <strong>di</strong> tali <strong>di</strong>scipline, per gli aspetti<br />

me<strong>di</strong>co-sanitari. Essere capaci <strong>di</strong> applicare le conoscenze acquisite al contesto dell’esercizio<br />

della professione me<strong>di</strong>ca, con particolare riguardo alla responsabilità professionale.<br />

Acquisire le nozioni fondamentali <strong>di</strong> tanatologia, patologia e tossicologia forense.<br />

Acquisire la capacità <strong>di</strong> integrare le conoscenze acquisite <strong>di</strong> semeiotica forense per un approccio<br />

critico ed un atteggiamento orientato alla ricerca, <strong>di</strong>mostrando <strong>di</strong> essere in grado <strong>di</strong> formulare<br />

giu<strong>di</strong>zi personali per risolvere problemi <strong>di</strong>agnostici posti dalla patologia forense nel vivente<br />

(valutazione del danno biologico, giu<strong>di</strong>zio in tema <strong>di</strong> in invali<strong>di</strong>tà civile ed invali<strong>di</strong>tà personale) e<br />

nel cadavere, e <strong>di</strong> tanatologia.<br />

Essere in grado <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare i bisogni del citta<strong>di</strong>no riguardo a prestazioni<br />

previdenziali/assistenziali e per la tutela della <strong>di</strong>sabilità.<br />

Essere in grado <strong>di</strong> esprimere con corretta metodologia un giu<strong>di</strong>zio bioetico.<br />

Conoscere il <strong>di</strong>battito bioetico riferito alle situazioni in cui la scelta del me<strong>di</strong>co è eticamente<br />

rilevante e problematica a causa del <strong>di</strong>fficile embricarsi <strong>di</strong> questioni clinico - me<strong>di</strong>che, tecnicopratiche,<br />

umane, oggettive e soggettive. Conoscere l’evoluzione del pensiero nella storia me<strong>di</strong>ca<br />

occidentale.<br />

Delineare la storia della me<strong>di</strong>cina nella sua espressione sociale.<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

1. Acquisizione <strong>di</strong> consapevolezza critica relativa ai fondamentali obblighi inerenti l’esercizio<br />

professionale del me<strong>di</strong>co nei riguar<strong>di</strong> della Autorità Giu<strong>di</strong>ziaria e <strong>di</strong> quella sanitaria pubblica,<br />

attualmente vigenti in Italia.<br />

2. Acquisizione <strong>di</strong> consapevolezza critica relativa ai fondamenti del rapporto professionale con il<br />

paziente, orientando in modo consono ai fondamenti della professione.<br />

3. Acquisire le nozioni <strong>di</strong> base delle <strong>di</strong>scipline giuri<strong>di</strong>che – <strong>di</strong>ritto penale e civile- inerenti il Corso<br />

Integrato e la capacità <strong>di</strong> utilizzare il linguaggio specifico proprio <strong>di</strong> tali <strong>di</strong>scipline, per gli aspetti<br />

me<strong>di</strong>co-sanitari.<br />

4. Capacità <strong>di</strong> applicare le conoscenze acquisite al contesto dell’esercizio della professione<br />

me<strong>di</strong>ca, con particolare riguardo alla responsabilità professionale.<br />

5. Acquisizione della fondamentale semeiotica <strong>di</strong> tanatologia, patologia e tossicologia forense, <strong>di</strong><br />

patologia forense nel vivente (valutazione del danno biologico, giu<strong>di</strong>zio in tema <strong>di</strong> in invali<strong>di</strong>tà<br />

civile ed invali<strong>di</strong>tà personale) e per la tutela della <strong>di</strong>sabilità.<br />

6. Espressione <strong>di</strong> un giu<strong>di</strong>zio bioetico con adeguata metodologia critica.<br />

7. Conoscenza dell’evoluzione del pensiero nella storia me<strong>di</strong>ca occidentale.<br />

8. Capacità <strong>di</strong> trasferire nella attività pratica il bagaglio teorico al fine <strong>di</strong> decifrare correttamente la<br />

rilevanza etica che talune situazioni della cura della salute comportano. Capacità <strong>di</strong> declinare<br />

esperienze trascorse della storia dell’arte me<strong>di</strong>ca in una visione attuale.<br />

9. Consapevolezza della responsabilità morale e delll’aiuto alle decisioni suggerite ai pazienti ed<br />

ai loro familiari, tenendo sempre al centro il paziente, il suo vissuto e la funzione <strong>di</strong><br />

accompagnamento che comporta l’esercizio me<strong>di</strong>co. Rileggere il vissuto <strong>di</strong> me<strong>di</strong>ci e pazienti nel<br />

tempo passato attualizzando conoscenze ed esperienze.<br />

10. Capacità <strong>di</strong> coltivare la relazione <strong>di</strong>alogica con i pazienti ed i loro familiari sì che essi possano<br />

responsabilmente ed attivamente partecipare al processo <strong>di</strong> cura. Percorrere la <strong>di</strong>fficile relazione<br />

o<strong>di</strong>erna tra paziente e me<strong>di</strong>co alla luce dell’esperienza storica.<br />

11. Seguire l’evoluzione del <strong>di</strong>battito bioetico.<br />

MODULO<br />

MEDICINA LEGALE, BIOETICA (MED 43)


ORE FRONTALI<br />

Ore<br />

30<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />

PROGRAMMA<br />

1.MEDICINA LEGALE GENERALE<br />

Qualifiche giuri<strong>di</strong>che del me<strong>di</strong>co<br />

Denunce<br />

Referto<br />

Rapporto<br />

Certificati<br />

Segreto professionale<br />

Interruzione volontaria della gravidanza<br />

La causalità<br />

Il rapporto <strong>di</strong> causalità<br />

Causa unica esclusiva e sopravvenuta<br />

Responsabilità professionale<br />

Principi generali<br />

Teorie dell'errore professionale<br />

Responsabilità morale<br />

Responsabilità penale<br />

Responsabilità civile<br />

Consenso al trattamento sanitario<br />

Il dovere <strong>di</strong> prestare assistenza<br />

La responsabilità civile<br />

Responsabilità da fatto illecito<br />

Responsabilità da inadempimento <strong>di</strong> obbligazioni<br />

Specie della responsabilità<br />

Il danno risarcibile<br />

L'imputabilità<br />

Cause <strong>di</strong> esclusione dell'imputabilità<br />

Età minore<br />

Vizio totale e parziale <strong>di</strong> mente<br />

Ubriachezza e stupefazione<br />

Intossicazione cronica da alcool e da stupefacenti<br />

Sordomutismo<br />

L'omici<strong>di</strong>o in generale<br />

Elementi psicologici del reato<br />

Infantici<strong>di</strong>o e fetici<strong>di</strong>o<br />

Percosse<br />

Lesione personale dolosa<br />

Gra<strong>di</strong> della lesione personale dolosa<br />

Lesione personale colposa<br />

Lesione personale conseguente ad altro delitto<br />

Violenza sessuale<br />

Accertamenti me<strong>di</strong>co-legali in caso <strong>di</strong> delitti sessuali<br />

2.TRAUMATOLOGIA<br />

Abrasioni<br />

Escoriazioni<br />

Ferite lacero-contuse<br />

Fratture craniche<br />

Lesioni da arma bianca<br />

Ferita da taglio<br />

Ferite da punta


Ferite da punta e taglio<br />

Ferite da fendente<br />

Lesioni da arma da sparo<br />

Lesioni da armi portatili a proiettile unico<br />

Caratteri del foro d'entrata<br />

Caratteri del foro d'uscita<br />

Caratteri del tramite<br />

Lesioni da armi portatili a carica multipla<br />

I gran<strong>di</strong> traumatismi<br />

Precipitazione<br />

Incidenti stradali<br />

3.ASFISSIOLOGIA<br />

Generalità<br />

Soffocazione <strong>di</strong>retta<br />

Impiccamento<br />

Strangolamento<br />

Strozzamento<br />

Annegamento<br />

Sommersione interna<br />

Intasamento<br />

Soffocazione <strong>di</strong>retta<br />

Confinamento<br />

4.TOSSICOLOGIA<br />

Veleno ed avvelenamento<br />

Diagnosi <strong>di</strong> avvelenamento<br />

Alcolismo: aspetti clinici e me<strong>di</strong>co-legali<br />

Alcool e guida: legislazione<br />

Intossicazione acuta da alcool<br />

Le tossico<strong>di</strong>pendenze<br />

La <strong>di</strong>pendenza: da oppiacei da cocaina<br />

Il crack<br />

Canapa in<strong>di</strong>ana, marijuana e hashish<br />

Gli allucinogeni<br />

Le anfetamine<br />

Ecstasy<br />

Evoluzione legislativa in materia <strong>di</strong> stupefacenti e stati <strong>di</strong><br />

tossico<strong>di</strong>pendenza<br />

5.TANATOLOGIA<br />

Fenomeni tanatologici primari imme<strong>di</strong>ati<br />

Fenomeni tanatologici primari consecutivi<br />

Le ipostasi<br />

Il raffreddamento del corpo<br />

L'aci<strong>di</strong>ficazione e altre mo<strong>di</strong>ficazioni post-mortali<br />

La rigi<strong>di</strong>tà cadaverica<br />

La <strong>di</strong>sidratazione<br />

L'autolisi<br />

La putrefazione<br />

La macerazione<br />

La saponificazione<br />

La mummificazione<br />

La corificazione


Epoca della morte<br />

6.ASSICURAZIONI<br />

Infortunio sul lavoro<br />

Malattia professionale<br />

Assicurazione obbligatoria per gli infortuni sul lavoro e le<br />

malattie professionali in ambito agricolo ed industriale.<br />

Invali<strong>di</strong>tà pensionabile<br />

Assegno or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> invali<strong>di</strong>tà<br />

Pensione or<strong>di</strong>naria <strong>di</strong> inabilità<br />

Invali<strong>di</strong>tà civile<br />

Indennità <strong>di</strong> accompagnamento<br />

Cenni in tema <strong>di</strong> Causa <strong>di</strong> servizio<br />

7.ETICA MEDICA<br />

Il co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> deontologia me<strong>di</strong>ca italiano e quello europeo<br />

La riservatezza ed il segreto professionale<br />

La libertà del paziente e quella del me<strong>di</strong>co<br />

I fondamenti <strong>di</strong> liceità dell’atto me<strong>di</strong>co<br />

Informazione e consenso<br />

La sperimentazione terapeutica<br />

8.BIOETICA<br />

Origini della <strong>di</strong>sciplina e sua sistematizzazione<br />

I principi fondanti <strong>di</strong> bioetica<br />

etica della sacralità della vita ed etica della qualità della vita<br />

la relazione terapeutica: modelli <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina a confronto<br />

la responsabilità <strong>di</strong> fronte alla vita nascente<br />

questioni bioetiche <strong>di</strong> fine vita e trapianto d’organo<br />

il testamento biologico<br />

cure palliative<br />

la riflessione sulla scienza e le biotecnologie<br />

Principi etici e sperimentazione scientifica con particolare riguardo ai dati<br />

genetici<br />

9.STORIA DELLA MEDICINA<br />

1 CFU TIROCINIO<br />

La <strong>di</strong>dattica teorico-pratica consisterà <strong>di</strong> alcune <strong>di</strong>mostrazioni in aula e<br />

approfon<strong>di</strong>rà da un punto <strong>di</strong> vista semiologico –valutativo alcuni argomenti<br />

trattati a lezione (danno biologico, invalido civile, etc..)<br />

TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

TESTI:<br />

<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> legale orientata per problemi. Zagra M, Argo A, Madea B,<br />

Procaccianti P. E<strong>di</strong>zioni Elsevier, Milano, 2011


OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

MODULO BIOETICA<br />

ORE FRONTALI<br />

OBIETTIVI SPECIFICI<br />

30<br />

Il Corso, dopo una introduzione delle tematiche Bioetiche e Storico-me<strong>di</strong>che<br />

inerente le loro origini e fondazioni, presenta il <strong>di</strong>battito bioetico in ambito<br />

me<strong>di</strong>co, facendo emergere ed analizzando la gamma dei valori in gioco nelle<br />

<strong>di</strong>verse specifiche tematiche e nella evoluzione del pensiero me<strong>di</strong>co e della<br />

percezione socio-politica. Il modo <strong>di</strong> procedere dell’insegnamento è quello <strong>di</strong><br />

fare rilevare le tematiche etiche fondamentali a partire da casi singoli e<br />

peculiari. Attraverso l’analisi <strong>di</strong> questi prende corpo lo stu<strong>di</strong>o degli argomenti<br />

<strong>di</strong> etica fondamentale da tradurre come momento applicativo nei casi specifici<br />

per contribuire a formare la struttura <strong>di</strong> base del <strong>di</strong>scente. Questi alla fine del<br />

Corso potrà essere in grado <strong>di</strong> cogliere i valori rilevanti da tutelare<br />

nell’esercizio me<strong>di</strong>co rispetto le questioni eticamente sensibili assumendo<br />

decisioni eticamente fondate e con responsabile consapevolezza rispetto la<br />

storia e la tra<strong>di</strong>zione me<strong>di</strong>ca. Per ogni argomento verranno con pari <strong>di</strong>gnità<br />

presentati i <strong>di</strong>versi piani del <strong>di</strong>battito e le rispettive ragioni a loro sostegno,<br />

conferendo all’aula una laicità culturale attraverso la trattazione con pari<br />

<strong>di</strong>gnità <strong>di</strong> tutte le tesi, come del resto si ad<strong>di</strong>ce ad una Istituzione Statale.<br />

Le tematiche storico-me<strong>di</strong>che devono assolvere al compito <strong>di</strong> presentare le<br />

origini dell’arte me<strong>di</strong>ca, le sue Scuole con l’evoluzione del pensiero me<strong>di</strong>co e<br />

della professione nella società compreso il <strong>di</strong>verso modo <strong>di</strong> progettare ed<br />

organizzare l’assistenza. Il raccordo con la Bioetica suggerisce <strong>di</strong> porre<br />

particolare attenzione agli aspetti umani della me<strong>di</strong>cina ed alla narrazione<br />

dell’evoluzione del rapporto tra paziente, me<strong>di</strong>co e cultura sociale.<br />

PROGRAMMA<br />

La nascita dell’arte me<strong>di</strong>ca in Occidente<br />

La me<strong>di</strong>cina ellenistica<br />

La me<strong>di</strong>cina nel mondo greco-romano<br />

Carità e assistenza nel me<strong>di</strong>oevo cristiano<br />

Il concetto <strong>di</strong> malattia<br />

Le strategie terapeutiche: i farmaci e la chirurgia<br />

Il me<strong>di</strong>co nella società<br />

Il corpo e la corporeità<br />

La nozione <strong>di</strong> male e <strong>di</strong> bene<br />

La me<strong>di</strong>cina in una società in trasformazione<br />

Origini della Bioetica e sua <strong>di</strong>ffusione<br />

Definizione <strong>di</strong> Bioetica<br />

La Bioetica ed il suo statuto epistemologico<br />

Ambiti della Bioetica<br />

La Bioetica ed il para<strong>di</strong>gma delle Responsabilità<br />

Definizione <strong>di</strong> valore umano e valore morale<br />

Gerarchia dei valori<br />

Moralmente buono e moralmente corretto<br />

Mezzi, fini e circostanze<br />

Vita, Sacralità della vita, Qualità della vita<br />

Concetto <strong>di</strong> persona.<br />

Statuto dell’embrione umano


TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

Dibattito sull’ootide.<br />

Concetto <strong>di</strong> <strong>di</strong>gnità umana<br />

Legge sulla procreazione me<strong>di</strong>calmente assistita<br />

Convenzione <strong>di</strong> Oviedo<br />

Diagnosi pre-impianto<br />

Destino degli embrioni crioconservati<br />

Clonazione e cellule staminali<br />

Eugenetica. Test genetici.<br />

Etica e ricerca scientifica:<br />

o Metodo scientifico-sperimentale<br />

o Sperimentazione umana<br />

o Dichiarazione <strong>di</strong> Helsinki<br />

o I Comitati etici<br />

Teorie etiche:<br />

o Utilitarismo, Personalismo, Neo-contrattualismo, Relativismo<br />

Legge sulla interruzione volontaria <strong>di</strong> gravidanza (1978)<br />

Dichiarazione sull’aborto terapeutico (A.M.M., Oslo 1970)<br />

Modelli <strong>di</strong> Bio<strong>di</strong>ritto<br />

Diritto e Bioetica: fondamenti, para<strong>di</strong>gma<br />

Aborto chimico, pillola del giorno dopo, aborto selettivo<br />

Obiezione <strong>di</strong> coscienza<br />

Principi della bioetica<br />

Rapporto me<strong>di</strong>co – paziente:<br />

Empatia, Accompagnamento, Ascolto, Compassione, Cura –<br />

para<strong>di</strong>gma, Malattia, Salute, Verità al paziente<br />

<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e modelli<br />

Incontro nella relazione clinica<br />

Diritti dei malati:<br />

I casi Terry Schiavo, Welby, Nuvoli, Englaro<br />

Dichiarazione anticipata <strong>di</strong> trattamento<br />

Rifiuto, rinuncia alla terapia<br />

La carta <strong>di</strong> Firenze ed il neonato pre-termine<br />

Eutanasia e <strong>di</strong>ritto<br />

Accanimento terapeutico<br />

Malato terminale<br />

Nutrizione artificiale<br />

Cure Palliative<br />

Rianimazione e Terapia Intensiva<br />

Direttive <strong>di</strong> non rianimazione (DNR)<br />

Near death experience<br />

Coma, Stato vegetativo persistente, Morte cerebrale<br />

Trasfusione <strong>di</strong> sangue<br />

Trapianto <strong>di</strong> organi, midollo osseo, gona<strong>di</strong>, terapia genica<br />

Xenotrapianti<br />

Bioetica, Ecologia, Bio<strong>di</strong>versità, Organismi geneticamente mo<strong>di</strong>ficati<br />

Principio <strong>di</strong> precauzione<br />

Etica della allocazione delle risorse in Sanità<br />

Angeletti L.R., Gazzaniga V., Storia, filosofia ed etica generale della<br />

me<strong>di</strong>cina, Masson, Milano 2008,<br />

Grmek Mirko D. (a cura) Storia del pensiero me<strong>di</strong>co occidentale. E<strong>di</strong>tori


Laterza, Bari 1998<br />

Viafora Corrado, Introduzione alla Bioetica. Franco Angeli, 2006.<br />

Selezione <strong>di</strong> articoli scelti dal Docente.<br />

I pareri del Comitato Nazionale <strong>di</strong> Bioetica<br />

Dispense del Docente


FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />

CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />

Laurea Magistrale <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong> -<br />

MAGISTRALE)<br />

<strong>Ippocrate</strong><br />

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Neurologia<br />

TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />

AMBITO DISCIPLINARE Discipline neurologiche<br />

CODICE INSEGNAMENTO 05334<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI NO<br />

NUMERO MODULI 1<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED-26<br />

DOCENTE RESPONSABILE<br />

Giovanni Savettieri<br />

(MODULO 1)<br />

Professore Or<strong>di</strong>nario<br />

Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

CFU 6 + 1<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />

STUDIO PERSONALE<br />

90+10<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

75<br />

ANNO DI CORSO V<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Aula “A. Rubino” – Dipartimento Biome<strong>di</strong>cina<br />

LEZIONI<br />

sperimentale e neuroscienze cliniche – Sezione<br />

<strong>di</strong> Neurologia - Via G. La Loggia, 1<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività <strong>di</strong>dattiche (lezioni, tirocinio, etc.),<br />

Esercitazioni in aula<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />

METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ<br />

DIDATTICHE<br />

Secondo calendario<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI<br />

STUDENTI<br />

Ogni lunedì e mercoledì ore 12 - 13<br />

FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />

CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />

MAGISTRALE)<br />

<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong>-<strong>Ippocrate</strong><br />

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Emergenze Me<strong>di</strong>co-Chirurgiche-<strong>Chirurgia</strong><br />

d’Urgenza<br />

TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />

AMBITO DISCIPLINARE MED/41, MED/09, MED/18<br />

CODICE INSEGNAMENTO 02989<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI SI<br />

NUMERO MODULI 3<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/41, MED/09, MED/18<br />

DOCENTE RESPONSABILE Prof. Ambrogio Sansone


(MODULO 1) Prof. Or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> Anestesiologia MED/41<br />

Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

DOCENTE COINVOLTO<br />

Prof. Salvatore Paterna<br />

(MODULO 2)<br />

Prof. Associato <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> Interna MED/09<br />

Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

DOCENTE COINVOLTO<br />

Prof. Cristofaro Di Bernardo<br />

(MODULO 3)<br />

Prof. Or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> <strong>Chirurgia</strong> MED/18<br />

Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

CFU 9+1<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />

STUDIO PERSONALE<br />

145<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

105<br />

PROPEDEUTICITÀ Nessuno<br />

ANNO DI CORSO Sesto<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE<br />

LEZIONI<br />

Aula da assegnare<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezione frontale, esercitazioni in aula ed in<br />

reparto, esercitazioni in laboratori <strong>di</strong> <strong>di</strong>dattica<br />

pratica e multime<strong>di</strong>ale<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />

METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale e Prova Scritta<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ<br />

DIDATTICHE<br />

Martedì e Giovedì dalle ore 9:00 alle 11:00<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Mercoledì e Venerdì ore 11:00-12:00<br />

STUDENTI<br />

<strong>Chirurgia</strong> Generale e d’Urgenza<br />

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Si riferiscono all’insegnamento/corso integrato e non ai singoli moduli che lo compongono.<br />

Vanno espressi utilizzando i descrittori <strong>di</strong> Dublino<br />

Conoscenza e capacità <strong>di</strong> comprensione<br />

Capacità <strong>di</strong> applicare conoscenza e comprensione<br />

Autonomia <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio<br />

Abilità comunicative<br />

Capacità d’appren<strong>di</strong>mento:<br />

capacità <strong>di</strong> sintetizzare le conoscenze acquisite attraverso i moduli su cui è basato il corso<br />

integrato, al fine <strong>di</strong> affrontare, riconoscere e trattare le situazioni <strong>di</strong> urgenza-emergenza sia come<br />

intervento primario o no che come intervento extra-ospedaliero.<br />

A tal fine viene approfon<strong>di</strong>to il concetto <strong>di</strong> trattamento intensivo e <strong>di</strong> rianimazione; vengono<br />

approfon<strong>di</strong>te trattamento e tecniche <strong>di</strong> terapia me<strong>di</strong>ca e chirurgica delle emergenze ed illustrati i<br />

principi e le tecniche <strong>di</strong> primo soccorso.<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

Essere in grado <strong>di</strong> riconoscere, nell’imme<strong>di</strong>atezza dell’evento, le situazioni cliniche <strong>di</strong> emergenze<br />

nell’uomo, ponendo in atto i necessari atti <strong>di</strong> primo intervento, onde garantire la sopravvivenza e la<br />

migliore assistenza consentita, la conoscenza della modalità <strong>di</strong> intervento nelle situazioni <strong>di</strong><br />

catastrofe.


L’obiettivo primario nella scelta degli argomenti è dare agli studenti la possibilità <strong>di</strong> sapere<br />

riconoscere le situazioni cliniche <strong>di</strong> emergenza, acquisendo contemporaneamente le conoscenze, le<br />

abilità pratiche e le attitu<strong>di</strong>ni idonee al suo management sanitario che dovrà sempre considerare<br />

preminente il benessere del paziente.<br />

In particolare lo studente deve sapere conoscere la fisiopatologia, la <strong>di</strong>agnostica <strong>di</strong>fferenziale ed i<br />

principi <strong>di</strong> terapia in situazioni <strong>di</strong> emergenza.<br />

MODULO 1 MEDICINA D’URGENZA<br />

ORE FRONTALI<br />

30<br />

TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI –<br />

L’obiettivo primario del modulo <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> D’Urgenza nella scelta degli<br />

argomenti è potere dare allo studente le conoscenze, le abilità pratiche e le<br />

attitu<strong>di</strong>ni idonee a gestire il paziente allo scopo primario del suo benessere.<br />

Lo studente deve sapere conoscere ed applicare i principi <strong>di</strong> terapia nelle<br />

situazioni <strong>di</strong> urgenza e/o emergenza sulla scorta dell’eziopatogenesi e<br />

fisiopatologia che ha generato l’evento morboso.<br />

OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA<br />

Lo studente deve sapere conoscere:<br />

1) I parametri clinici e <strong>di</strong> laboratorio idonei a valutare lo stato clinico <strong>di</strong><br />

un paziente affetto da shock ed in particolare conoscendo la fisiopatologia e<br />

e la storia naturale della malattia potere gestire in urgenza la terapia.<br />

2) I <strong>di</strong>sturbi della coscienza e gli stati <strong>di</strong> coma con la operatività da adottare<br />

al fine del ripristino funzionale.<br />

3) I vari tipi <strong>di</strong> dolore toracico (car<strong>di</strong>ogeno e non) con le linee terapeutiche<br />

da seguire<br />

4) I principi <strong>di</strong>agnostici ed il trattamento da effettuare nell’embolia<br />

polmonare.<br />

5) Diagnosticare i <strong>di</strong>sturbi acuti della respirazione : le <strong>di</strong>spnee e sapere<br />

attuare la corretta terapia<br />

6) I segni ed i sintomi ed il trattamento farmacologico dell’edema<br />

polmonare acuto car<strong>di</strong>ogeno<br />

7) Il quadro clinico <strong>di</strong> una malattia tromboembolica e non trombotica ed<br />

applicando il percorso <strong>di</strong>agnostico – clinico- strumentale sapere praticare la<br />

terapia del caso<br />

8) Le sindromi emorragiche ed attuare i principi generali <strong>di</strong> trattamento<br />

9) Riconoscere e valutare gli stati <strong>di</strong> cianosi centrale e periferica<br />

10) I segni ed i sintomi dell’insufficienza epatica acuta da cause virali e non<br />

con il suo quadro clinico e bioumorale ed il trattamento <strong>di</strong> emergenza da<br />

attuare.<br />

- Urgenze ed Emergenze Me<strong>di</strong>co-Chirurgiche Felice Agrò; Ed. Minerva<br />

Me<strong>di</strong>ca<br />

- Emergenze Me<strong>di</strong>co-Chirurgiche Giorgio Tiberio e all.; Ed. Masson<br />

- <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> D’urgenza e Pronto Soccorso <strong>di</strong> Francesco Coraggio Ed. Gnocchi<br />

- Materiale <strong>di</strong>dattico ed appunti delle lezioni del docente.<br />

MODULO 2 CHIRURGIA D’URGENZA


ORE FRONTALI<br />

30<br />

TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA<br />

Lo studente dovrà imparare a riconoscere ed effettuare un primo trattamento<br />

in urgenza in caso <strong>di</strong>:<br />

-Principali situazioni <strong>di</strong> Emergenza Chirurgica.<br />

-Primo Soccorso; Ferite, Traumi, Fratture.<br />

-Traumi addominali e toracici.<br />

-Patologia del retroperitoneo in urgenza.<br />

-Infezioni e Sepsi del paziente chirurgico.<br />

-Multiple organ failure<br />

-Diagnosi e trattamento dello shock.<br />

-Sindromi emorragiche con particolare riferimento al tratto <strong>di</strong>gestivo alto e<br />

basso.<br />

-Addome acuto vascolare, perforativo, occlusivo, ischemico-cronico.<br />

-Pancreatite acuta.<br />

-Itteri ostruttivi.<br />

-Colecistiti acute-Emobilia-Sindrome <strong>di</strong> Mirizzi.<br />

-Peritonite.<br />

-Ingestione <strong>di</strong> caustici: <strong>di</strong>agnosi e trattamento.<br />

-Trattamento <strong>di</strong>agnostico e terapia in emergenza nel politraumatizzato.<br />

-Diagnosi clinica e strumentale nelle affezioni gastro-intestinali <strong>di</strong> natura<br />

flogistica ed emorragica .<br />

-Cause <strong>di</strong> crisi ostruttive delle vie aeree e delle prime vie <strong>di</strong>gestive.<br />

-Consenso informato in <strong>Chirurgia</strong> d’Urgenza<br />

-Approccio al paziente con dolore addominale acuto<br />

-Metabolismo e nutrizione del paziente chirurgico<br />

-Equilibrio idro-elettrolitico del paziente chirurgico<br />

-Emergenze me<strong>di</strong>co-chirurgiche. G. Tiberio, A. Randazzo, L. Gattinoni, B.<br />

Andreoni. V. Staudacher. Masson.<br />

-Chirugia d’Urgenza. Carlo Staudacher. Masson.<br />

-Urgenze Emergenze . F. Agrò. Ed.Minerva Me<strong>di</strong>ca.<br />

- <strong>Chirurgia</strong> Generale. R. Bellantone, G. De Toma, M. Montorsi. Ed. Minerva<br />

Chirurgica<br />

MODULO 3 ANESTESIA E RIANIMAZIONE<br />

ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA<br />

30<br />

1. Arresto car<strong>di</strong>ocircolatorio e RCP<br />

a. BLS<br />

b. ALS<br />

c. Defibrillazione<br />

d. Tecniche e procedure<br />

2. Il politrauma<br />

a. Fisiopatologia<br />

b. In<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> severità<br />

c. Triage<br />

d. Approccio clinico<br />

3. Il paziente critico e la insufficienza multiorgano<br />

a. Definizioni<br />

b. Eziologia<br />

c. Aspetti clinici e terapeutici


TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

4. Insufficienza respiratoria<br />

a. Fisiopatologia<br />

b. Diagnosi e Trattamento<br />

c. Tecniche e procedure<br />

d. Attrezzature e presi<strong>di</strong><br />

5. Il monitoraggio del paziente critico in sala operatoria, in pronto soccorso e in<br />

rianimazione<br />

a. Respiratorio<br />

b. Car<strong>di</strong>ocircolatorio<br />

c. Neurologico<br />

d. Renale<br />

e. Temperatura<br />

6. Lo shock<br />

a. Diagnosi<br />

b. Clinica<br />

c. Trattamento<br />

7. Le intossicazioni acute<br />

a. Primo soccorso<br />

8. La stabilizzazione e il trasporto del paziente critico<br />

- - E.Romano Anestesia generale Ed.UTET<br />

- E.Romano Il malato critico Ed.UTET<br />

- Materiale <strong>di</strong>dattico ed appunti delle lezioni del docente.<br />

TIROCINIO<br />

1 CFU Istruire il paziente sull'applicazione sulla continuous positive airway pressure<br />

(CPAP). Effettuare una saturimetria. Interpretare in chiave fisiopatologica i<br />

risultati dell'emogasanalisi. Tecniche BLS.


FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />

CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />

MAGISTRALE)<br />

<strong>Ippocrate</strong><br />

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> interna<br />

TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />

CODICE INSEGNAMENTO 05000<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI SI<br />

NUMERO MODULI 3<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED 09<br />

DOCENTE RESPONSABILE<br />

Mario Cottone<br />

(MODULO 1)<br />

Professore or<strong>di</strong>nario<br />

Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

DOCENTE COINVOLTO<br />

Scaglione Rosario<br />

(MODULO 2)<br />

Professore Associato<br />

Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

DOCENTE COINVOLTO<br />

Rini Giovan Battista<br />

(MODULO 3)<br />

Professore or<strong>di</strong>nario<br />

Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

CFU 11 CFU/F + 5 CFU/T<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />

STUDIO PERSONALE<br />

215<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

185<br />

PROPEDEUTICITÀ Come da regolamento<br />

ANNO DI CORSO V – VI<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE<br />

LEZIONI<br />

Come da calendario<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività <strong>di</strong>dattiche (lezioni, tirocinio, etc.),<br />

Esercitazioni in corsia<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />

METODI DI VALUTAZIONE Valutazione interinale con testi a risposta<br />

multipla . Prova Orale<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi, Idoneità<br />

PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre, Secondo semestre<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ<br />

DIDATTICHE<br />

Come da calendario<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Giorni e orari <strong>di</strong> ricevimento<br />

STUDENTI<br />

Marte<strong>di</strong> alle ore 15<br />

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Conoscenza e capacità <strong>di</strong> comprensione<br />

Conoscenze <strong>di</strong> tipo fisiopatologico, clinico, <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnosi e terapia delle malattie <strong>di</strong> interesse<br />

internistico. In particolare, saper interpretare le anomalie morfo-funzionali dell'organismo che si<br />

riscontrano nelle <strong>di</strong>verse malattie. Conoscenze <strong>di</strong> algoritmi, flow-chart applicate alle malattie<br />

internistiche e conoscenze della storia naturale delle malattie internistiche. Gli studenti dovranno,<br />

inoltre, conoscere le mo<strong>di</strong>ficazioni fisiologiche dell’invecchiamento e delle problematiche dello<br />

stato <strong>di</strong> malattia nell’anziano e la capacità <strong>di</strong> pianificare gli interventi me<strong>di</strong>ci e <strong>di</strong> assistenza


sanitaria nel paziente geriatrico.<br />

Capacità <strong>di</strong> applicare conoscenza e comprensione<br />

Raccogliere una storia clinica integrata del paziente, anche in relazione al suo stato psicologico,<br />

condurre un completo esame obiettivo generale e locale, conoscere i valori fisiologici dei parametri<br />

<strong>di</strong> laboratorio e strumentali utili all’indagine clinica. Riconoscere ogni con<strong>di</strong>zione che metta in<br />

pericolo imminente la vita del paziente. Essere in grado <strong>di</strong> gestire correttamente e in autonomia le<br />

urgenze me<strong>di</strong>che più comuni.<br />

Autonomia <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio<br />

Formulare un’ipotesi <strong>di</strong>agnostica clinica, che è alla base del ragionamento clinico <strong>di</strong> tipo ipoteticodeduttivo.<br />

Tale ipotesi deve essere “semplice” (la malattia sospettata spiega in modo lineare e non<br />

complesso tutti i dati del paziente), “coerente” (nessi fisiopatologici, fattori pre<strong>di</strong>sponenti ed<br />

eventuali complicazioni sono compatibili con la malattia sospettata), ed “adeguata” (la malattia<br />

sospettata racchiude tutti i dati del paziente). Essere in grado <strong>di</strong> formulare giu<strong>di</strong>zi personali per<br />

risolvere i problemi analitici e critici ("problem solving") e saper ricercare autonomamente<br />

l'informazione scientifica, senza aspettare che essa sia loro fornita. Scegliere i farmaci in funzione<br />

non solo dei loro effetti generali sia <strong>di</strong> efficacia che <strong>di</strong> tossicità, ma anche in base alla preve<strong>di</strong>bile<br />

risposta che ogni singolo paziente potrà evidenziare. Essere consapevole del ruolo che hanno la<br />

complessità, l'incertezza e la probabilità nelle decisioni prese durante la pratica me<strong>di</strong>ca.<br />

Abilità comunicative<br />

Capacità <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogare empaticamente e <strong>di</strong> esporre i risultati dell’iter <strong>di</strong>agnostico-terapeutico al<br />

paziente ed ai suoi familiari, con particolare attenzione nei confronti <strong>di</strong> problematiche ‘delicate’<br />

(comunicazione <strong>di</strong> inguaribilità o gravi menomazioni). Saper consigliare anche altri luoghi <strong>di</strong> cura<br />

specialistici come ad es. centri <strong>di</strong> eccellenza. Capacità <strong>di</strong> sostenere la vali<strong>di</strong>tà e correttezza dell’iter<br />

<strong>di</strong>agnostico-terapeutico effettuato sul paziente <strong>di</strong> fronte ai colleghi della propria e/o <strong>di</strong> altre U.O.<br />

Capacità <strong>di</strong> richiesta <strong>di</strong> consulenze ed assistenza ai colleghi della propria e/o <strong>di</strong> altre U.O.<br />

Interagire con altre figure professionali coinvolte nella cura dei pazienti attraverso un lavoro <strong>di</strong><br />

gruppo efficiente.<br />

Capacità d’appren<strong>di</strong>mento<br />

Conoscere i principi della ricerca scientifica, così da poter leggere con senso critico le riviste<br />

scientifiche e tradurre i risultati della ricerca scientifica nella pratica clinica. In particolare, saper<br />

utilizzare la tecnologia associata all'informazione e alle comunicazioni come giusto supporto alle<br />

pratiche <strong>di</strong>agnostiche, terapeutiche e preventive e per la sorveglianza ed il monitoraggio della<br />

qualità delle prestazioni sanitarie.<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO attraverso la presentazione <strong>di</strong> casi clinici i<br />

studenti saranno stimolati al ragionamento clinico ed alla generazione <strong>di</strong> ipotesi <strong>di</strong>agnostiche<br />

delle principali patologie internistiche.<br />

MODULO I<br />

MEDICINA INTERNA


ORE FRONTALI<br />

30<br />

TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI<br />

Casi clinici e lezione frontali .<br />

Ogni caso clinico sara seguito da una lezione frontale.<br />

Diarrea cronica<br />

Diarrea acuta<br />

Malattie infiammatorie del colon<br />

Diarrea da antibiotici<br />

Celiachia<br />

Emorragie gastrointestinali<br />

Cirrosi epatica<br />

Ulcere duodenali e gastriche<br />

Dolore addominale acuto<br />

Ittero<br />

Epatite acuta<br />

Epatite cronica<br />

Colecistite acuta<br />

Febbre<br />

Leismania<br />

Brucella<br />

Ascite<br />

Shock settico<br />

Anemia<br />

Presentazioni clinica <strong>di</strong> malattie reumatologiche<br />

Lupus<br />

Artrite reumatoide<br />

Poliarterite nodosa<br />

Dermatomiosite<br />

Sindrome nefrosica<br />

Glomerulonefrite membranosa<br />

Plasmocitoma<br />

Dispnea<br />

Embolia polmonare<br />

Malattie interstiziali polmonari<br />

Ipertensione polmonare<br />

Harrison <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> interna<br />

Cecil <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> interna<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Obiettivo del Modulo è la descrizione, dell’epidemiologia,<br />

dell’etiopatogenesi, della storia naturale, della <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong>fferenziale, della fenomenologia clinica e del management<br />

terapeutico delle più frequenti patologie internistiche, a carattere acuto e cronico che caratterizzano il paziente<br />

geriatrico.<br />

MODULO II<br />

Geriatria


ORE FRONTALI<br />

30<br />

TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />

PROGRAMMA<br />

Casi clinici e lezione frontali<br />

1. Valutazione del rischio cerebro- e car<strong>di</strong>ovascolare,<br />

2. ipertensione essenziale e suo trattamento;<br />

3. ipertensioni secondarie e trattamento;<br />

4. car<strong>di</strong>opatia ischemica acuta e cronica;<br />

5. versamenti pericar<strong>di</strong>ci;<br />

6. le sindromi da insufficienza ventricolare sinistra acute e croniche;<br />

7. cuore polmonare cronico;<br />

8. scompenso car<strong>di</strong>aco congestizio;<br />

9. fibrillazione atriale;<br />

10. sindromi cliniche da blocco atrio-ventricolare;<br />

11. Il <strong>di</strong>abete mellito e sue complicanze;<br />

12. iper ed ipotiroi<strong>di</strong>smi;<br />

13. gli ipo- ed ipercorticosurrenalismi,;<br />

14. l’obesità e le sue complicanze;<br />

15. la sindrome metabolica;<br />

16. i <strong>di</strong>sturbi del metabolismo lipi<strong>di</strong>co; le iperuricemie.<br />

17. ictus ischemico ed emorragico,<br />

18. i comi e loro <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong>fferenziale,<br />

19. Eccessivo e scorretto uso dei farmaci<br />

• Clau<strong>di</strong>o Rugarli. Manuale <strong>di</strong> <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> Interna Sistematica. Masson Italia<br />

• Harrison. Principi <strong>di</strong> <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> Interna. McGraw-Hill<br />

Selezione <strong>di</strong> articoli della letteratura scientifica<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Obiettivo del Modulo è la descrizione della<br />

tassonomia, dell’epidemiologia, dell’etiopatogenesi, della storia naturale, della <strong>di</strong>agnosi<br />

<strong>di</strong>fferenziale, della fenomenologia clinica e del management terapeutico delle più frequenti<br />

patologie, a carattere acuto e cronico, della <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> Interna. Sarà anche compiutamente<br />

esaminato, nell'ambito delle specifiche patologie esposte nelle lezioni, il significato clinico,<br />

<strong>di</strong>agnostico e prognostico <strong>di</strong> alcune indagini laboratoristiche e strumentali <strong>di</strong> specifica esecuzione<br />

nella gestione <strong>di</strong> alcune entità cliniche internistiche (EGA, spirometria, paracentesi <strong>di</strong>agnostica e<br />

terapeutica, toracentesi, tests coagulativi, <strong>di</strong>agnostica ra<strong>di</strong>ologica).<br />

MODULO 3<br />

ORE FRONTALI<br />

50<br />

DENOMINAZIONE DEL MODULO<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />

PROGRAMMA<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI - OBIETTIVI SPECIFICI E<br />

PROGRAMMA<br />

1. Valutazione dell’in<strong>di</strong>viduo nella sua globalità, comprensiva del suo<br />

essere psico-fisico, della sua personalità, del suo vissuto e della sua<br />

specificità culturale ed ambientale.<br />

2. L’evoluzione epistemiologica della me<strong>di</strong>cina, il concetto <strong>di</strong> salute, il<br />

concetto <strong>di</strong> malattia, l’approccio olistico al paziente, tecniche <strong>di</strong><br />

colloquio, principi <strong>di</strong> metodologia clinica, una corretta alimentazione,<br />

il concetto <strong>di</strong> malattia complessa e complicata.<br />

3. Lo shock, morte improvvisa car<strong>di</strong>aca, la valutazione del rischio<br />

cerebro- e car<strong>di</strong>ovascolare, ipertensione e sue complicanze, la


TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

CFU 5 da svolgere<br />

nel II semestre del<br />

VI anno<br />

car<strong>di</strong>opatia ischemica acuta e cronica, lo scompenso <strong>di</strong> cuore, cuore<br />

polmonare, le aritmie ipo- ed ipercinetiche, le endocar<strong>di</strong>ti, le<br />

pericar<strong>di</strong>ti e sindrome da tamponamento car<strong>di</strong>aco, la TVP e<br />

tromboembolia polmonare, le trombosi arteriose acute, la stenosi<br />

aortica calcifica, le AOCP.<br />

4. Le polmoniti, l’asma bronchiale, la bronchite cronica e le sue sequele,<br />

l’insufficienza respiratoria, le pneumoconiosi, le pleuriti, lo<br />

pneumotorace, i tumori polmonari.<br />

5. Il <strong>di</strong>abete mellito e sue complicanze, le tireopatie, le patologie<br />

endocrine delle paratiroi<strong>di</strong>, gli ipo- ed ipercorticosurrenalismi,<br />

l’obesità e le sue complicanze, la sindrome polimetabolica, la<br />

sindrome dell’ovaio policistico, i <strong>di</strong>sturbi idroelettrolitici, i <strong>di</strong>sturbi del<br />

metabolismo lipi<strong>di</strong>co.<br />

6. Le FUO, il tifo, la mononucleosi infettiva, la brucellosi, la<br />

toxoplasmosi, le rickettiosi, le malattie da parassiti, le malattie da<br />

funghi, le malattie virali <strong>di</strong> interesse internistico, le infezioni<br />

nosocomiali, l’AIDS e complicanze, la tubercolosi.<br />

7. Malattie dell’esofago, dello stomaco e del duodeno, le malattie acidocorrelate,<br />

le infezioni gastroenteriche, gli addomi acuti non chirurgici,<br />

le malattie infiammatorie croniche intestinali, le sindromi da<br />

malassorbimento, le sindrome dell’intestino irritabile, la cirrosi<br />

epatica e le sue complicanze, il carcinoma epatico, la colestasi, le<br />

pancreatiti, i tumori del colon-retto e del pancreas.<br />

8. Le anemie, le piastrinopenie, i <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ni della coagulazione, le malattie<br />

mielo-linfoproliferative, (le leucemie acute, i linfomi, il<br />

plasmacitoma).<br />

9. Il dolore lombare, LES, artrite reumatoide, le vasculiti, le pollinosi, le<br />

allergie alimentari, i trapianti d’organo, malattie delle ossa,<br />

osteoporosi.<br />

10. Glomerulonefriti, nefropatie vascolari, calcolosi renale, IRA, IRC,<br />

trattamento <strong>di</strong>alitico, infezioni delle vie urinarie, tumori renali.<br />

11. L’ictus ischemico ed emorragico, i comi e loro <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong>fferenziale,<br />

la sindrome da ipertensione endocranica<br />

12. Danni da farmaci, eccessivo e scorretto uso dei farmaci<br />

• Clau<strong>di</strong>o Rugarli. Manuale <strong>di</strong> <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> Interna Sistematica. Masson<br />

Italia<br />

• Harrison. Principi <strong>di</strong> <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> Interna. McGraw-Hill<br />

• Cecil’s Textbook of Me<strong>di</strong>cine. Saunders<br />

• Stein. <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> Interna. Ed. Astra<br />

• Zanussi. Terapia me<strong>di</strong>ca pratica. UTET<br />

• Proiezioni in PowerPoint<br />

Attività <strong>di</strong> Tirocinio<br />

Imparare a considerare l'aumentato rischio <strong>di</strong> complicanze iatrogene nei<br />

pazienti con polipatologie, tenendo sempre in considerazione questa<br />

possibilità <strong>di</strong> fronte ad ogni complicanza del paziente.<br />

Imparare a <strong>di</strong>mostrare rispetto per i pazienti con patologie croniche,


particolarmente verso quelli con <strong>di</strong>sabilità e cercare <strong>di</strong> preservare la loro<br />

<strong>di</strong>gnità e la loro riservatezza.<br />

Imparare a trattare sempre con attenzione e rispetto i pazienti con deficit<br />

cognitivi o funzionali e dei pazienti al termine della loro vita<br />

Imparare la conoscenza e la capacita attuativa del concetto rischio-beneficio,<br />

costo-beneficio e delle in<strong>di</strong>cazioni fornite dalla me<strong>di</strong>cina basata sulle prove <strong>di</strong><br />

efficacia (EBM) nella scelta degli interventi <strong>di</strong>agnostici e terapeutici per le<br />

comuni sindromi internistiche.<br />

Imparare a tenere in considerazione i bisogni e le preferenze del paziente<br />

nella scelta delle procedure <strong>di</strong>agnostiche e dei piani terapeutici (GRADE)<br />

Imparare la capacita <strong>di</strong> adattamento e <strong>di</strong> autoappren<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> fronte alle<br />

situazioni impreve<strong>di</strong>bili <strong>di</strong> assistenza al paziente internistico con<br />

polipatologia.<br />

Imparare ed applicare i concetti <strong>di</strong> cure palliative, qualità della vita, stato <strong>di</strong><br />

benessere dei pazienti e dei loro familiari<br />

Imparare a collaborare con gli altri operatori sanitari, me<strong>di</strong>ci e non me<strong>di</strong>ci,<br />

durante le fasi <strong>di</strong> approccio <strong>di</strong>agnostico e terapeutico al paziente<br />

polipatologico.


FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />

CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />

MAGISTRALE)<br />

<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong>- <strong>Ippocrate</strong><br />

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO OSTETRICIA E GINECOLOGIA<br />

TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />

CODICE INSEGNAMENTO 05469<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI NO<br />

NUMERO MODULI UNO<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/40<br />

DOCENTE RESPONSABILE<br />

Prof Antonino Perino<br />

(MODULO 1)<br />

Or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> Ostetricia e Ginecologia<br />

Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

CFU 5 + 1<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />

STUDIO PERSONALE<br />

85<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

65<br />

PROPEDEUTICITÀ Nessuna<br />

ANNO DI CORSO SESTO<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Aula Latteri ( Dipartimento <strong>di</strong> <strong>Chirurgia</strong><br />

LEZIONI<br />

Generale, Via del Vespro )<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività <strong>di</strong>dattiche (lezioni),<br />

Esercitazioni in aula.<br />

Visite in campo, altro<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />

METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale.<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Giorni : LUNEDI’-MERCOLEDI’<br />

DIDATTICHE<br />

Orario delle lezioni : 8-11,00<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Giorni : Marte<strong>di</strong>’ e Giove<strong>di</strong>’<br />

STUDENTI<br />

Orari <strong>di</strong> ricevimento : 12,00-14,00<br />

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Acquisire le problematiche <strong>di</strong> competenza me<strong>di</strong>ca non specialistica in tema <strong>di</strong> fisiopatologia,<br />

<strong>di</strong>agnosi, cura e prevenzione dello stato <strong>di</strong> salute e delle principali malattie che interessano la<br />

donna, dalla adolescenza alla menopausa. Va considerata la peculiarità del corso <strong>di</strong> ostetricia e<br />

ginecologia come branca specialistica che include le <strong>di</strong>verse competenze <strong>di</strong> una me<strong>di</strong>cina generale<br />

aperta alle tematiche quali la morfofisiologia e <strong>di</strong>agnostica dell’apparato genitale femminile,<br />

incluse le mo<strong>di</strong>ficazioni gravi<strong>di</strong>che, la patologia ostetrica e ginecologica, l’infertilità e le tecniche<br />

<strong>di</strong> PMA, la contraccezione nonchè l’aspetto chirurgico specialistico della branca. In<strong>di</strong>viduare<br />

quelle con<strong>di</strong>zioni cliniche che rendono utile e necessario l’intervento del me<strong>di</strong>co specialista, anche<br />

in rapporto alle patologie per cui si impone un protocollo <strong>di</strong> intervento specifico, sia a livello<br />

ambulatoriale che ospedaliero. Affrontare le problematiche cliniche e biologiche della donna<br />

rendendo operative le conoscenze e le competenze acquisite attraverso una idonea interazione<br />

clinica multi<strong>di</strong>sciplinare.


OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

MODULO OSTETRICIA E GINECOLOGIA<br />

ORE FRONTALI<br />

50<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />

PROGRAMMA<br />

Introduzione alla ginecologia, ostetricia e me<strong>di</strong>cina della riproduzione;<br />

Morfofisiologia e <strong>di</strong>agnostica dell’apparato genitale femminile incluse le<br />

mo<strong>di</strong>ficazioni gravi<strong>di</strong>che;<br />

Diagnostica clinica e strumentale dell’apparato genitale femminile;<br />

Diagnostica strumentale in gravidanza;<br />

Terminologia perinatologica e ostetrica;<br />

Fecondazione, impianto e placentazione; sviluppo embrio-fetale;<br />

aborto: spora<strong>di</strong>co e ricorrente; immunologia della gravidanza; Diagnostica<br />

prenatale; Perio<strong>di</strong> del travaglio e tempi del parto; gestione del parto<br />

pretermine; isoimmunizzazione materno-fetale; gestione della gravidanza<br />

protratta, della gravidanza gemellare e della gravidanza ectopica; infezioni<br />

materno-fetali; ipertensione gestazionale e ritardo <strong>di</strong> crescita intrauterina;<br />

<strong>di</strong>abete e gravidanza; placenta previa, <strong>di</strong>stacco intempestivo <strong>di</strong> placenta<br />

normalmente inserta; in<strong>di</strong>cazioni al taglio cesareo; malattia trofoblastica<br />

gestazionale;<br />

pubertà ed alterazioni del ciclo ovarico; menopausa; anomalie della statioca<br />

pelvica; endometriosi e dolore pelvico cronico; cisti ovariche; leiomiomi;<br />

tumori dell’apparato genitale; sanguinamenti uterini anomali; contraccezione;<br />

infertilità maschile, femminile e <strong>di</strong> coppia; tecniche <strong>di</strong> procreazione<br />

me<strong>di</strong>calmente assistita.<br />

1 CFU Attività <strong>di</strong> Tirocinio<br />

Assistenza al parto. Esame apparato ginecologico. Modalità <strong>di</strong><br />

posizionamento del catetere vescicale nel sesso femminile.<br />

TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

Ginecologia e ostetricia. autori: Pescetto-De Cecco-Pecorari; ed. SEU<br />

TRATTATO DI GINECOLOGIA ED OSTETRICIA<br />

Autore: G. C. Di Renzo, Verduci E<strong>di</strong>tore

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