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64<br />

tima) e poi penetra nelle cellule proprie dell’organo, ovvero le c. endoteliali, scompag<strong>in</strong>ando<br />

la struttura dell’endotelio (fase 5 di degenerazione =placca ateromasica e fase 6 di neoformazione<br />

= placca complicata dalla formazione del trombo).<br />

Le tre cosiddette fasi cellulari considerate poco reversib<strong>il</strong>i dall’omotossicologia corrispondono<br />

alle lesioni 4,5,6 considerate irreversib<strong>il</strong>i dell'AHA (12).<br />

VALORE DI QUESTE OSSERVAZIONI E POSSIBILI<br />

APPLICAZIONI PRATICHE<br />

Le osservazioni sperimentali trovano come modello teorico più aderente quello della omotossicologia<br />

secondo <strong>il</strong> processo <strong>in</strong>duttivo ma, non trascuriamo la r<strong>il</strong>evanza pratica che può<br />

avere <strong>il</strong> processo deduttivo derivante da questo paradigma.<br />

L'obbiettivo della regressione della lesione aterosclerotica che la cardiologia agogna corrisponde<br />

così bene all'obbiettivo di tutta l’omotossicologia che è quello di drenare le toss<strong>in</strong>e<br />

accumulate e far regredire <strong>il</strong> danno verso fasi meno avanzate col potenziamento delle capacità<br />

dell’organismo di drenare, elim<strong>in</strong>are le noxae, <strong>in</strong> questo caso di elim<strong>in</strong>are, far regredire<br />

la placca.<br />

CONCETTI DI TERAPIA OMOTOSSICOLOGICA<br />

Nella concezione omotossicologica nell'organismo perché l'<strong>in</strong>formazione si trasmetta non è<br />

necessario che abbia un contenuto energetico notevole secondo <strong>il</strong> pr<strong>in</strong>cipio dei biofisici<br />

Arndt-Schutz: basse dosi di una sostanza stimolano, alte concentrazioni <strong>in</strong>ibiscono.<br />

Questo spiega due fondamenti della terapia omotossicologica:<br />

1) <strong>in</strong>viare messaggi attraverso farmaci a basse dosi secondo un concetto già omeopatico per<br />

stimolare <strong>il</strong> drenaggio e spostare così la fase dell'evoluzione della malattia dalla progressione<br />

alla regressione verso stadi meno evoluti.<br />

2) Il drenaggio delle noxae attraverso gli emuntori.<br />

Da qui l’importanza fondamentale del bere molta acqua, che ha trovato un riscontro anche<br />

nell’evidenza sperimentale. Uno studio recente pubblicato su di una rivista medica autorevole,<br />

che ha avuto risonanza anche nella stampa non specialistica, ha evidenziato che <strong>in</strong> un<br />

gruppo di persone che bevevano 5 bicchieri <strong>in</strong> più di acqua al dì c’era una percentuale di<br />

<strong>in</strong>cidenti ischemici di –40% rispetto al gruppo di controllo.<br />

In un'ottica aperta al progresso terapeutico e scevra da preconcetti auspichiamo uno studio<br />

epidemiologico che ut<strong>il</strong>izzi <strong>il</strong> paradigma omotossicologico.<br />

È doveroso valutare l'efficacia di questa medic<strong>in</strong>a <strong>in</strong> base ai risultati cl<strong>in</strong>ici così com'è stato<br />

fatto per le stat<strong>in</strong>e o per altri farmaci.<br />

È doveroso anche perché per l'attuale normativa europea <strong>il</strong> farmaco omotossicologico è considerato<br />

a tutti gli effetti un farmaco.<br />

Perché nazioni civ<strong>il</strong>i come la Francia e la Germania già ut<strong>il</strong>izzano da tempo l'omotossicologia<br />

<strong>in</strong> tanti campi con risultati positivi.<br />

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