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Terapia<br />

Le alternative terapeutiche alle TPSV sono<br />

quattro: farmacologica, elettrica, chirurgica<br />

ed ablativa. Queste quattro alternative sono<br />

elencate <strong>in</strong> ord<strong>in</strong>e cronologico e non di preferenza.<br />

La terapia chirurgica va riservata a<br />

casi particolari. La terapia elettrica viene ut<strong>il</strong>izzata<br />

soltanto per alcuni tipi di aritmie (es.<br />

alcuni tipi di fibr<strong>il</strong>lazione atriale). La scelta<br />

sostanzialmente va fatta tra la terapia farmacologica<br />

e quella ablativa.<br />

Ablazione<br />

Il trattamento delle aritmie mediante l’ablazione<br />

transcatetere è un'importante e recente<br />

conquista della cardiologia <strong>in</strong>terventistica.<br />

Il term<strong>in</strong>e ablazione venne ut<strong>il</strong>izzato<br />

nella prima volta nel 1979 da Vedel e Fonta<strong>in</strong>e<br />

(13) che la def<strong>in</strong>irono come “Distruzione<br />

di tessuto miocardico tramite energia fisica<br />

liberata da un catetere”. La scoperta fu<br />

casuale e legata all’osservazione di una <strong>in</strong>volontaria<br />

<strong>in</strong>terruzione della conduzione<br />

atrioventricolare <strong>in</strong>trahissiana dopo la defibr<strong>il</strong>lazione<br />

di un paziente. Mediante un catetere<br />

<strong>in</strong>volontariamente a contatto con <strong>il</strong><br />

fascio di His era stata veicolata energia fisica<br />

<strong>in</strong> grado di determ<strong>in</strong>are un blocco A-V.<br />

Negli anni successivi tale tecnica fu applicata<br />

dapprima su animali (14), qu<strong>in</strong>di su uom<strong>in</strong>i<br />

(15) f<strong>in</strong>o a diventare oggi una procedura<br />

relativamente comune.<br />

L’obiettivo dell’ablazione consiste nell’elim<strong>in</strong>azione<br />

dell’attività elettrica di una porzione<br />

di tessuto cardiaco, senza compromettere<br />

l’<strong>in</strong>tegrità meccanica del cuore e dei vasi circostanti.<br />

Per ottenere ciò si sfruttano gli effetti<br />

termici sui tessuti biologici. I danni cellulari<br />

determ<strong>in</strong>ati <strong>in</strong> relazione alla temperatura<br />

ed al tempo di esposizione possono essere<br />

reversib<strong>il</strong>i o irreversib<strong>il</strong>i e variare dal<br />

semplice surriscaldamento f<strong>in</strong>o alla carbonizzazione<br />

dei tessuti.<br />

Le metodiche disponib<strong>il</strong>i oggi per l’ablazione<br />

transcatetere ut<strong>il</strong>izzano soprattutto l’energia<br />

fisica, <strong>in</strong> particolar modo la radiofrequenza.<br />

La corrente cont<strong>in</strong>ua (folgorazione<br />

endocavitaria) non è più ut<strong>il</strong>izzata mentre<br />

altri tipi di energia fisica (energia laser, ultrasuoni,<br />

microonde e criotermia) sono ancora<br />

<strong>in</strong> sperimentazione. Nel passato, sono<br />

state ut<strong>il</strong>izzate l'energia chimica (fenolo, etanolo)<br />

e l’ostruzione meccanica (microsfere).<br />

La procedura di ablazione transcatetere risulta<br />

assolutamente poco cruenta, è eseguita<br />

<strong>in</strong> anestesia locale e vengono ut<strong>il</strong>izzati co-<br />

me accessi vascolari la vena femorale e, se<br />

necessario, la vena succlavia o l’arteria femorale.<br />

Quest’ultimo accesso vascolare è<br />

ut<strong>il</strong>izzato per <strong>in</strong>serzione di cateteri nelle sezioni<br />

s<strong>in</strong>istre per via transaortica retrograda.<br />

Alcuni autori preferiscono a tale approccio<br />

la puntura del setto <strong>in</strong>teratriale.<br />

Per eseguire una procedura di ablazione è<br />

necessario disporre di un poligrafo multicanale,<br />

di un apparecchio radiologico ad arco<br />

rotante, di un generatore di radiofrequenza,<br />

di elettrocateteri specifici e di un computer<br />

dedicato.<br />

Il vantaggio di questa metodica è quello di<br />

somm<strong>in</strong>istrare una terapia “chirurgica” def<strong>in</strong>itiva,<br />

attuab<strong>il</strong>e <strong>in</strong> sala di elettrofisiologia,<br />

senza supporto anestesiologico e soprattutto<br />

con un ottimo rapporto costo/beneficio.<br />

Indicazioni<br />

I candidati (16) all’ablazione delle TPSV possono<br />

essere dist<strong>in</strong>ti <strong>in</strong> due gruppi: pazienti<br />

s<strong>in</strong>tomatici ed as<strong>in</strong>tomatici. Come mostrato<br />

nella Tabella 5 i pazienti s<strong>in</strong>tomatici a loro<br />

volta sono suddivisi <strong>in</strong> tre sottogruppi <strong>in</strong> relazione<br />

alla gravità dei s<strong>in</strong>tomi. Il primo<br />

gruppo comprende pazienti gravi: a) s<strong>in</strong>tomatici,<br />

refrattari alla terapia medica; b) s<strong>in</strong>tomatici,<br />

con effetti collaterali o <strong>in</strong>desiderati<br />

da farmaci antiaritmici; c) con tachicardie<br />

s<strong>in</strong>copali; d) con tachicardie responsab<strong>il</strong>i di<br />

compromissione emod<strong>in</strong>amica. Al secondo<br />

gruppo appartengono i pazienti s<strong>in</strong>tomatici<br />

con crisi frequenti, anche se responders alla<br />

terapia medica. Inf<strong>in</strong>e pazienti con crisi rare,<br />

ma che necessitano di accesso al Pronto<br />

Soccorso per la cardioversione farmacologica<br />

dell’aritmia.<br />

Per i pazienti as<strong>in</strong>tomatici l’ablazione transcatetere<br />

è <strong>in</strong>dicata <strong>in</strong> caso di presenza di<br />

preeccitazione ventricolare ad alto rischio o<br />

<strong>in</strong> caso di preeccitazione ventricolare per<br />

idoneità sportiva e/o lavorativa.<br />

È ormai <strong>in</strong>discusso che la terapia ablativa va<br />

proposta al paziente tutte le volte che si ravvede<br />

l’<strong>in</strong>dicazione a prescrivere una terapia<br />

farmacologica cronica.<br />

Complicanze<br />

Sebbene descritte <strong>in</strong> letteratura le complicanze<br />

dell’ablazione sono estremamente rare<br />

e comprendono ematomi, danni vascolari,<br />

fistole artero-venose, pneumo-emotorace,<br />

blocco A-V, danni coronarici o valvolari,<br />

perforazione cardiaca e tamponamento cardiaco.<br />

M.G. Bongiorni et al.<br />

Tachicardie parossistiche<br />

sopraventricolari<br />

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